POLITICA- Pagina 152

Popolari, i tempi sono maturi

La capacità del politico, da sempre, è quella di saper anticipare i tempi. Certo, se poi accanto a
questo ”dono” – perchè di questo si tratta – c’è anche una cultura politica e un retroterra ideale
robusto e qualificato, allora ci troviamo di fronte ad un potenziale leader. Potenziale, come ovvio,
perchè la leadership politica è anche il frutto e il prodotto di molteplici tasselli che non vengono
decisi a tavolino. E questo perchè, per dirla con Donat-Cattin, in politica – come, del resto, nella
vita – “il carisma o c’è o non c’è. È inutile darselo per decreto”.
Ora, nell’attuale fase politica italiana, emergono alcuni elementi che non possono essere aggirati o
banalmente elusi. Perchè dopo la vittoria della destra identitaria e di governo nella consultazione
del 25 settembre scorso e l’affermazione – un po’ a sorpresa ma non eccessivamente – di una
sinistra radicale, massimalista e libertaria con le primarie del Pd, lo spazio per un partito/
movimento/contenitore/cartello centrista emerge sempre di più. E questo non solo perchè lo
dicono i sondaggi ma anche, e soprattutto, per la semplice ragione che un sempre più aggressivo
“bipolarismo selvaggio” alimenta l’astensionismo elettorale da un lato e riduce la qualità del
confronto politico dall’altro. E se, di conseguenza, quasi si impone – oggi – la necessità di dar vita
ad un movimento politico che si candida ad intercettare e a rappresentare mondi vitali, interessi
sociali, realtà culturali e gruppi di opinione, è giocoforza che un’area come quella cattolico
popolare e sociale scenda definitivamente in campo. Ben sapendo che sia a destra che,
soprattutto, a sinistra, una presenza come quella del cattolicesimo popolare e sociale o è
“gentilmente ospitata” o è “semplicemente tollerata”. Nell’un come nell’altro caso è destinata,
comunque sia, a giocare un ruolo culturalmente marginale e politicamente del tutto ornamentale.
Ecco perchè è giunto il momento, per andare al titolo di questa rapida riflessione , per riflettere e
soprattutto per agire come cattolici popolari e sociali. E la ghiotta occasione rappresentata dalle
elezioni europee – con il sistema elettorale proporzionale – offre la possibilità di potersi misurare direttamente con i cittadini. Certo, creando un’offerta politica che sia in grado di unire le varie sensibilità culturali riconducibili ad una comune politica centrista, democratica, riformista e di governo. Su questo versante, può e deve iniziare un percorso politico che non potrà che
culminare con la formazione di un partito politico con un chiaro e netto progetto politico e di
governo. E, per fermarsi ai Popolari, forse è giunto anche il momento per uscire da un anonimato politico che ormai dura da troppo tempo. E cioè, dalla gloriosa esperienza del Ppi a guida Franco Marini e Gerardo Bianco per poi confluire nella Margherita e per poi esaurirsi definitivamente con
l’esperienza del Pd a guida Schlein. Al di là e al di fuori delle simpatiche, per non dire allegre, affermazioni del “cattolico adulto” Romano Prodi e dei suoi sodali sulle capacità inclusive e sulla
vocazione “plurale” della nuova leadership del Partito democratico….
Ecco perchè, infine, adesso i Popolari e tutta l’area che non vuole più essere condannata
all’irrilevanza politica, culturale e programmatica ha il dovere di uscire allo scoperto e di mettere
democraticamente in campo le munizioni ideali per dare voce e rappresentanza ad un mondo
che non può più restare ai margini. Dopodichè, saranno le categorie dell’intelligenza politica, del
coraggio civico e della coerenza culturale ad essere determinanti e decisivi per competere
nell’agone politico contemporaneo. Senza rassegnazione, senza vittimismi e, soprattutto, senza furbizie di potere e di solo tatticismo.
Giorgio Merlo

Leo: “No all’intolleranza, dialogo per la crescita culturale”

In merito agli atti di intolleranza verificatisi  ieri al Salone del libro – che hanno portato, paradossalmente, ad impedire la presentazione di un libro! sarebbe necessario svolgere qualche seria riflessione.

Infatti l’episodio di ieri si colloca in un clima che rischia di divenire sempre più fazioso e partigiano, trasformando la pur naturale e sana dialettica politico culturale, in uno scontro continuo ,che rischia di riportare il Paese – o almeno una parte di esso a tempi tristi che speravamo definitivamente superati.

E’ auspicabile che segretarie/i e leaders di partiti importanti, siano concordi nel condannare ogni forma di violenza ed apprezzare chiunque spinga nella direzione del dialogo e del confronto. Così come pure è necessario, in vista di una crescita culturale e di coscienza della collettività, che intellettuali e opinionsleaders non bollino come provocatorie iniziative o posizioni non collimanti con le proprie. Per aiutare a percorrere e/o ritrovare questa via – come sovente auspicato dal nostro eccellente Presidente della Repubblica Sergio Mattarella stiamo pensando, laici veri e non laicisti, credenti seri non integralisti, persone sostenitrici della nostra Costituzione e del dialogo, convinti assertori del pluralismo e della piena libertà di espressione, di organizzare alcuni momenti, anche pubblici, in cui rimettere al centro e porre a comune denominatore i principi su enunciati.

Giampiero Leo,

Portavoce del Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”

Vice presidente del Comitato diritti umani delle Regione Piemonte

Alluvione, i SìTav polemizzano con FFF e Verdi

GIACHINO (FDI) : Per migliorare  l’ambiente e per la battaglia contro il cambiamento climatico basta parole ognuno faccia cose concrete e giorno per giorno  a partire dai trasporti.
Inutili manifestazioni di protesta che non portano a risultati. Ognuno invece deve fare la propria parte. Trasferire ad esempio il trasporto merci e passeggeri dalla strada alla rotaia è un contributo concreto quotidiano alla diminuzione dell’inquinamento e per frenare il mutamento climatico.
I FFF e i VERDI  dicano finalmente SI alla TAV invece di fare solo parole.
Governo e Parlamento rendano strutturali nel Bilancio dello Stato 50 milioni l’anno per il FERROBONUS, l’incentivo che istituìi, primo in Europa, nel 2009 , quando Greta andava ancora all’asilo e che ha portato in questi anni al raddoppio del trasporto merci su rotaia. Il Governo renda strutturale nel Bilancio dello Stato 50 milioni l’anno a favore delle Autostrade del mare. Con l’aumento del trasporto merci su rotaia e con il trasferimento di quasi un milione di TIR dalla strada alla nave si è’ ridotto l’inquinamento in misura significativa . I discorsi e le provocazioni danno visibilità ma non riducono l’inquinamento lo dico anche a chi organizza le trasmissioni televisive.
Mino Giachino
Responsabile piemontese trasporti e logistica FDI e leader SITAV

Ambrogio (FdI): “Donne valore aggiunto nelle Forze Armate”

 “DONNE, PACE E SICUREZZA”. AMBROGIO (FDI):
“COMPLEMENTARIETÀ DI GENERE NELLE FORZE ARMATE  ORGOGLIO NAZIONALE”
“La complementarietà di genere all’interno delle Forze Armate è ormai un fattore vincente e
largamente riconosciuto: si tratta di un valore aggiunto soprattutto all’interno delle missioni
internazionali, dove le donne si sono distinte nei progetti di cooperazione a supporto della
popolazione.
Il fatto di aver superato quella cortina ideologica che sembrava inossidabile all’interno di una realtà
così peculiare, quale quella militare, deve fungere da traino anche in ambito civile: non c’è mansione,
non c’è ruolo che una donna non possa svolgere o ricoprire in modo encomiabile. Sarà il merito il
vero grimaldello verso la completa parità di genere, senza scorciatoie o quote rosa”.
Così Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia a margine della presentazione del volume “Donne,
pace e sicurezza” del Sottosegretario di Stato alla Difesa Isabella Rauti al Salone del Libro di Torino.

Roccella contestata al Salone del Libro. Cirio: Il Salone è di tutti”

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All’Arena Piemonte del Salone del Libro  la ministra alla Famiglia, alla Natalità e alle Pari Opportunità  Roccella, che avrebbe dovuto presentare il suo libro  ‘Una famiglia radicale’. è stata contestata  da manifestanti. Quando  la ministra ha iniziato a parlare  attivisti di Extinction Rebellion e le femministe di ‘Non una di meno’ hanno urlato slogan e si sono seduti per terra. La polizia è subito intervenuta. La ministra ha  chiesto un confronto pubblico e sul palco  una militante ha letto un comunicato.

La ministra ha detto ai manifestanti: “Lottate contro l’utero in affitto insieme a noi – ha detto la ministra – contro la mercificazione del corpo delle donne,  contro un mercato razzista dove i figli delle donne nere costano meno di quelle bianche”.

E’ intervenuto  il direttore del Salone, Nicola Lagioia. “E’ un gioco democratico e la democrazia contiene anche la contestazione per cui non perdiamo questa occasione di dialogo. Mandate un vostro delegato a discutere con la ministra”. Lagioia è stato criticato per il suo intervento di mediazione dalle parlamentari di Fdi Augusta Montaruli e Paola Ambrogio.

Il governatore del Piemonte Alberto Cirio: “Il Salone del Libro deve essere il luogo del dialogo e del confronto civile sulle idee, non delle urla e della contestazione. Quello che è successo è molto grave e non deve più accadere. L’organizzazione deve garantire che chiunque al Salone possa parlare ed esprimere democraticamente le proprie idee. Perché il Salone del libro è di tutti e ciò che è accaduto è inaccettabile”,

Valle (Pd): “La destra vuole tacitare il dissenso”

«Lo spettacolo andato di scena oggi all’Arena Piemonte la dice lunga su come la destra, anche piemontese, si rapporta con la contestazione, questa seccatura democratica che ancora le tocca sopportare. Urla, spintoni e insulti, tanto per chi contesta, quanto per chi si propone di mediare e costruire il dialogo.

È grave in generale, lo è di più se pensiamo all’urgenza delle questioni femminili e ambientali.

Ma la gravità diventa assoluta se tra gli urlatori dobbiamo annoverare parlamentari della Repubblica (peraltro custodi del pluralismo informativo in Commissione di Vigilanza Rai) come Montaruli e tra i mediatori il direttore Lagioia, sul quale solo fino all’altro giorno abbiamo dovuto sorbirci gli ipocriti complimenti di Cirio e soci. Le esultanze di Montaruli di oggi la dicono tutta sui reali pensieri della destra: “faremo i rulli di tamburi quando se ne andrà”.

Gravissimo, infine, che tutto questo sia andato in scena all’Arena Piemonte, spazio realizzato e finanziato dal Consiglio Regionale, poiché la Giunta non ha risorse da investire sulla propria presenza al Salone (sic!). In Ufficio di Presidenza proporrò di valutare  l’opportunità che dall’anno prossimo, la giunta del conte Mascetti, realizzi un proprio spazio distinto come accadeva in passato, così che si chiariscano bene responsabilità e interessi».

Daniele VALLE

Vicepresidente Consiglio regionale del Piemonte

Le auto del futuro, sfide sociali e ambientali per Torino

Meno, elettriche e condivise

Le auto del futuro e sfide sociali e ambientali per Torino

che si svolgerà

sabato 20 maggio

presso il

Polo Culturale Lombroso16, in Via Lombroso 16

dalle 9:30 alle 13:00

Per Sinistra Ecologista la necessità di una transizione ecologica che superi l’attuale modello di mobilità e che sia socialmente sostenibile è urgente e fondamentale. Per questo promuove un momento di riflessione sul tema, così come illustrato nell’allegato al presente invito.

Interverranno:

Giorgio Airaudo, Silvia Bodoardo, Giovanni Colombo, Anna Donati, Marco Grimaldi, Enrico Fedeli, Edi Lazzi, Roberto Mezzalama, Alice Ravinale.

Impegnarsi per il campo largo

Alleanza dei Democratici e DemoS esprimono rammarico per le difficoltà che sta incontrando in questo momento il Terzo Polo ed auspicano che la situazione si ricomponga nel più breve tempo possibile, al fine di poter proseguire nella costruzione di una coalizione ampia in grado di poter efficacemente competere alle prossime elezioni regionali piemontesi.

Stiamo lavorando per creare le condizioni per dar forza a quel campo largo in cui possano confluire tutte le forze contrapposte alla destra, per operare con un quadro unitario nell’elaborazione di obiettivi comuni sui temi più urgenti.

Il nostro obiettivo vede centrale la costruzione di un progetto unitario, a sostegno di una candidatura forte per il centrosinistra, in grado di coinvolgere un campo larghissimo.  A nostro parere l’unica via in grado di garantire la vittoria.

Per questo anticipiamo che stiamo organizzando un’iniziativa aperta di confronto politico su questi temi che toccano l’area metropolitana di Torino e la Regione.

Il Piemonte è una realtà contendibile perché su lavoro e sanità l’attuale amministrazione a guida Cirio ha operato malissimo e non ha una visione.

Riteniamo importante lavorare affinché il civismo possa trovare una rappresentazione unitaria, la più ampia possibile, capace di esprimere partecipazione popolare e fiducia.

Questo sarà l’impegno di Alleanza dei Democratici e DemoS nel percorso che si è aperto in vista delle consultazioni amministrative del 2024 per la presidenza della Regione Piemonte

Giachino (Fdi): “Caro sindaco, basta bici e monopattini sotto i portici”

AL SINDACO DI TORINO STEFANO LO RUSSO
Caro Sindaco,
Mesi fa Ti scrissi segnalando biciclette e monopattini sotto i portici di via Cernaia.
Non mi sono accorto di alcun intervento.
In compenso da Facebook leggo la denuncia di una Signora che ha rischiato gravi danni dal passaggio di una bicicletta sotto i portici di via Po.
Puoi intervenire con decisione e  urgentemente?

Mino Giachino
Responsabile piemontese trasporti FDI

Magliano: “Autisti GTT senza un aumento di stipendio a fronte di condizioni difficili”

Condivisibili le proteste degli autisti GTT. Non può più essere il ricorso sistematico allo strumento dello straordinario la sola possibilità che l’azienda torinese mette a loro disposizione per far raggiungere introiti mensili adeguati al costo della vita. Nuove, sensate e sufficienti assunzioni sono l’unica modalità accettabile di garantire la piena copertura del servizio. Agli autisti occorre assicurare idonei turni e intervalli di riposo adeguati: questo non significa solo assicurare alle persone che sono quotidianamente alla guida dei mezzi pubblici di trasporto ritmi di lavoro sostenibili, ma vuol dire anche difendere la loro sicurezza, insieme a quella dei passeggeri e degli altri utenti della strada. Difenderemo, come Moderati, questo diritto in Consiglio Regionale. L’Agenzia della Mobilità Piemontese verifichi la qualità retributiva e le condizioni di lavoro di questi dipendenti, inadeguati per numero rispetto alla necessità attuale, intervenendo se necessario. Uno stato di agitazione sindacale della Faisa-Cisal è stato annunciato, in concomitanza con il Salone del Libro di Torino, come forma di protesta contro la proposta di una banca ore a saturazione negativa, contro la cancellazione della conoscenza anticipata dei turni nei periodi festivi e contro il mancato aumento degli stipendi, che non soltanto gli ultimi mesi di inflazione, ma anche le condizioni sempre più difficili dell’operatività quotidiana – con il moltiplicarsi delle aggressioni – richiederebbero.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.