POLITICA- Pagina 148

Grassano: “Valle sarebbe candidato forte contro Cirio”

È stato un onore poter conoscere e vivere la nascita politica di Daniele Valle, candidato in pectore PD come presidente della Regione.
Tutto iniziò nel 2006 entrambi neo eletti in circoscrizione e riconfermati nel 2011,Valle come presidente,il sottoscritto sempre consigliere.
Nel 2014 Daniele interrompe anzitempo il suo mandato per esser eletto consigliere regionale,riconfermato nel 2019.Daniele Valle è l’unico candidato in grado di sconfiggere il fortissimo, attuale presidente Cirio.
Tutte le altre candidature non hanno speranze di vittoria.
Né alle primarie, tantomeno contro il super Cirio.

Enzo Grassano
Già consigliere Circoscrizionale

Fdi: “Vietata la festa abusiva dei centri sociali”

MARRONE-LOMANTO: “I CENTRI SPORTIVI SONO DEI CITTADINI, NON DEI FIGLI DI PAPA’ ABITUATI A NON RISPETTARE LE REGOLE”

La festa “abusiva” dei centri sociali prevista presso il campo sportivo Oxilia non si svolgerà. A vietarla è stata la Circoscrizione 6 di Torino, dopo aver appurato che le realtà organizzatrici non sono in possesso delle autorizzazioni necessarie. Ad organizzare per la giornata dell’11 giugno l’evento “PlayOxilia” è risultato essere un comitato informale espressione dei centri sociali torinesi Askatasuna e RadioBlackout che, noncurante delle regole, avrebbe voluto trasformare un campo sportivo pubblico in una depandance del centro sociale per riunioni politiche con festa “abusiva” annessa e dj.

“I centri sportivi pubblici dei quartieri sono destinati ai cittadini perbene e alle attività davvero sportive del territorio, non alle grigliate domenicali dei centri sociali a spese dei contribuenti – dichiara l’assessore regionale alle politiche sociali Maurizio Marrone -. Dove amministra e amministrava il PD immagino che la sinistra antagonista sia abituata a fare ciò che le pare degli immobili pubblici dati in concessione, calpestando norme e impegni, ma fortunatamente nei quartieri dove a governare è Fratelli d’Italia le regole valgono anche per i figli di papà dei centri sociali, che questa volta dovranno rinunciare alla loro festicciola abusiva”.

“Il campo Oxilia viene concesso gratuitamente per le attività di allenamento di alcune associazioni del territorio, certamente non per dj set e feste – dichiara il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto -. Per questo motivo abbiamo comunicato agli organizzatori che la manifestazione non è stata autorizzata e che in Circoscrizione 6 la musica è cambiata, le regole devono essere rispettate”.

Internazionalizzazione delle imprese, tavola rotonda a Torino organizzata dall’eurodeputato Panza

Venerdì 9 giugno alle ore 10, presso la Sala Toniolo di palazzo Ceriana Mayneri in Corso Stati Uniti 27 a Torino, si svolgerà l’incontro “Dall’Europa agli USA, le opportunità per le imprese, dai fondi europei all’internazionalizzazione” organizzato dall’On. Alessandro Panza del Gruppo Lega – Identità e Democrazia al parlamento europeo in collaborazione con la Camera di Commercio italo-americana, per illustrare le possibilità di internazionalizzazione delle aziende italiane che vogliano sviluppare il loro potenziale all’estero.
All’incontro porterà i saluti anche l’assessore all’internazionalizzazione di Regione Piemonte Fabrizio Ricca.
Per partecipare è sufficiente compilare il modulo a questo link: https://forms.gle/JCZGdxFN7xHSCMPQA

La ‘terza forza’ e i temi etici

E ci risiamo. Accanto ad un ormai collaudato e consolidato “bipolarismo selvaggio” prende
sempre più spazio anche un insopportabile “bipolarismo etico”. Del resto, non può che essere
questo l’epilogo di una crescente e strutturale radicalizzazione del conflitto politico supportato e
sponsorizzato da una altrettanto nociva polarizzazione ideologica. E la vittoria di Elly Schlein alle singolari primarie del Pd ha accentuato e accelerato, e di gran lunga, questa deriva
profondamente anti democratica. Ora, il ritiro del patrocinio della Regione Lazio al ‘gay pride’ di Roma ha nuovamente innescato una polemica, ormai vecchia e stantia, che rilancia il solito derby tra le opposte tifoserie. Tifoserie politiche che saranno accompagnate, come da copione, dal solito e conosciutissimocaravanserraglio di opinionisti, conduttori televisivi, artisti milionari, esponenti dell’altissima
borghesia, tuttologi e predicatori vari. Una sorta di lotta tra ‘guelfi’ e ‘ghibellini’ all’incontrario che
appassiona sempre meno perchè il copione, appunto, è sempre lo stesso e anche il suo fi
nale di spettacolo.
Ma, al di là di questa ennesima caricatura, quello che possiamo sottolineare – e proprio attorno a
temi delicati e complessi come l’universo etico – è la sostanziale, per non dire radicale, assenza
di una “terza forza” che sia in grado di ritagliare un confronto costruttivo e di avviare, al
contempo, un dibattito che sappia costruire una sintesi sufficientemente condivisa da entrambe le
tifoserie. Non una mediazione al ribasso, come ovvio, frutto e conseguenza di un mero
compromesso burocratico e protocollare. No, una mediazione che sia in grado di costruire
soluzioni e proposte, appunto, condivise. Penso, per fare un solo esempio ancora recente, al
ruolo che seppe giocare un partito come la Margherita che, al di là della sua articolazione
culturale e del suo progetto politico, riuscì attraverso i suoi esponenti più significativi a trovare leconvergenze possibili e praticabili anche attorno a temi che apparivano inconciliabili e destinati a
non trovare alcuna soluzione. Certo, se il clima generale resta quello di accentuare la
radicalizzazione del conflitto politico e da quella polarizzazione trarre la propria ragione specifica
nella dialettica politica quotidiana, qualsiasi confronto è da bandire sin dall’inizio.
Ecco perchè quando si parla della necessità di riavere nella geografia politica italiana una “terza
forza”, e non un “terzo polo”, che sia in grado di ricucire gli strappi che provengono dalle
contrapposte tifoserie, non si invoca un pratica dorotea nè si risponde ad una logica di mera ratifica
di accordi al ribasso. Semmai, e al contrario, si tratta di recuperare sino in fondo il
magistero, e l’approccio moroteo, nonchè di tutta la miglior cultura del cattolicesimo politico
italiano che hanno sempre saputo conciliare in una sintesi feconda e costruttiva “la coscienza di
sè e l’apertura verso gli altri”. Ma per centrare questo obiettivo sono necessari ed indispensabili
alcuni ingredienti di fondo: la presenza politica vera e credibile di una “terza forza”; la cultura del
confronto e del dialogo; il rifiuto
di qualsiasi radicalizzazione politica e polarizzazione ideologica e,
in ultimo, avere un patrimonio culturale che non abbia nel suo dna la demonizzazione morale
dell’avversario e che non persegua la sua demolizione politica come arma finale
della contesa.
Elementi, questi, che si possono riassumere come l’essenza della qualità della nostra democrazia.
Giorgio Merlo

Moderati: il Consiglio comunale sui Centri di Incontro

 

In seguito alla presa visione dell’analisi del Sole24Ore sulla Qualità della vita 2022, da cui Torino risultava all’80° posto su 107 città metropolitane per i servizi agli anziani,  il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la Mozione dei Moderati, a prima firma della Vicecapogruppo Ivana Garione, che chiede che vengano sostenuti i Centri d’incontro della nostra Città.

Tale mozione ha come punto di partenza l’emendamento al Documento Unico di Programmazione 2023-2025 presentato dal Capogruppo dei Moderati Simone Fissolo che prevedeva appunto il supporto ai Centri d’incontro, quale misura di sostegno alle politiche per l’invecchiamento attivo.

Un percorso che i Moderati ritengono non si concluda oggi ma sia da monitorare nel tempo.

Simone Fissolo, Capogruppo dei Moderati in Comune

Ivana Garione, Vicecapogruppo Moderati in Comune

Avetta (Pd): “Personale sanitario Ivrea patrimonio prezioso”

Il consigliere regionale Alberto AVETTA ha presenziato all’inaugurazione della nuova terapia intensiva di Ivrea.

«L’ampliamento della Terapia intensiva e subintensiva dell’ospedale di Ivrea, inaugurata quest’oggi, è una buona notizia per la sanità canavesana. Il vero patrimonio della nostra sanità pubblica è la squadra di medici, infermieri, oss, tecnici e amministrativi che lavorano nell’attuale ospedale. Devono essere difesi e valorizzati perché è grazie a loro se il nostro ospedale è di nuovo attrattivo. Servono ancora interventi manutentivi e tecnologici. A cominciare da quella risonanza magnetica, tanto attesa, che senza l’azione di pungolo del PD forse sarebbe rimasta solo una promessa. Nell’occasione il Presidente Cirio ha ribadito che la decisione sulla location del nuovo ospedale sarà presa entro luglio. Da tempo ascoltiamo promesse e impegni che poi la Giunta regionale puntualmente è costretta a rinnovare: speriamo sia la volta buona, perché bisogna recuperare il ritardo accumulato».

Nuovo ospedale ASL To5, Sarno (Pd): “Dall’assessore una non risposta”

SARNO (PD): “ASL TO5: ICARDI NON SI SMENTISCE E AI MIEI RILIEVI SULLE CRITICITA’ DEL PROTOCOLLO D’INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO OSPEDALE DA’ UNA “NON RISPOSTA””

6 giugno 2023 – “Il 4 aprile scorso il Consiglio regionale ha approvato la PDCR relativa al progetto del nuovo Ospedale unico dell’Asl To5 presso l’area demaniale di Cambiano, una vera e propria forzatura da parte del centrodestra e dell’Assessore regionale alla sanità che non hanno mai consentito un confronto democratico, né tanto meno un approfondimento su una questione di grande importanza per i territori interessati. Sulla base di questa delibera, è stato approvato il 25 maggio un Protocollo d’intesa per la realizzazione del nuovo Ospedale tra Regione Piemonte, Comune di Cambiano e Asl To5. Peccato che questo protocollo presenti diverse criticità delle quali ho chiesto conto all’Assessore Icardi” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno.

“Tra queste – prosegue l’esponente dem – fa sorgere parecchi dubbi la composizione dell’area su cui dovrebbe sorgere il futuro ospedale. Infatti, quest’area è incentrata sul compendio Demaniale denominato ex “Parco Veicoli Inefficienti” con una superficie di 110.500 mq già antropizzata, alla quale, può essere inserita, ove ritenuta in necessaria in esito agli studi ed approfondimenti in corso, la disponibilità di un’area a destinazione industriale di 60.000 mq e una zona agricola, non di pregio e interclusa con la tangenziale, per ulteriori 241.000 mq. Penso che l’Assessore ricordi perfettamente che l’utilizzo potenziale di una così vasta zona agricola era stato uno dei motivi dell’esclusione dell’Area di Vadò, ai confini tra Moncalieri e Trofarello, precedentemente individuata come collocazione del nuovo Ospedale. Ma nel caso di Cambiano tutto sembra lecito!”.

“Nella delibera di approvazione del Protocollo d’Intesa – afferma Sarno – è, inoltre, esplicitata l’opportunità di “rendere rapide, chiare e trasparenti le attività amministrative e tecniche” relative all’iter di realizzazione del nuovo Ospedale ASL TO5. In aperta contraddizione con tale obiettivo di trasparenza, l’articolo 8 (Riservatezza) dello stesso Protocollo d’intesa recita: “Tutti i dati, documenti o altri materiali che verranno scambiati tra le Parti in esecuzione del presente Protocollo dovranno essere considerati come “informazioni riservate”, ove qualificati come tali dalla Parte che li comunica”. Quella della “clausola di riservatezza” è una criticità che si profila come uno strumento di limitazione alla partecipazione all’informazione non solo dei soggetti titolati, ma anche dei singoli cittadini, primi portatori d’interesse dell’opera”.

“Nella sua risposta l’Assessore Icardi ha affermato che “l’Asl To5 ha comunicato che la clausola di riservatezza è stata doverosamente apposta in via cautelativa a salvaguardia di soggetti terzi, quando viene previsto, per finalità istituzionali, il trattamento di dati personali aventi natura sensibile” ed è stato, inoltre, precisato che “nell’ambito della collaborazione istituzionale il dovere di trasparenza non include l’accesso ad informazioni strategiche che potrebbero comportare, se diffuse anzitempo, un indebito vantaggio”. Si tratta di una risposta evasiva e formale. La riservatezza sui documenti per eventuali bandi, infatti, è automatica e quindi questo articolo è inutile. L’Assessore Icardi non si smentisce e ancora una volta ci fornisce una “non risposta” che spero non abbia altri obiettivi. Continueremo a vigilare sui tempi, sui contenuti e sulla trasparenza dei procedimenti e degli atti” conclude Sarno.

Per un corretto uso dell’acqua. Odg di Biletta (Fi)

E’ stato approvato a Palazzo Lascaris un ordine del giorno di Forza Italia che prevede misure e azioni di efficientemente per contrastare la dispersione idrica e affrontare la siccità.  La prima firmataria Alessandra Biletta, vicecapogruppo degli azzurri in Consiglio regionale spiega che “l’ordine del giorno impegna la Giunta ad adottare uno strumento utile a sostenere gli enti pubblici, le organizzazioni sportive ed altri enti nella realizzazione di interventi tesi a garantire un corretto uso della risorsa idrica. Inoltre  rivede per gli impianti natatori il quantitativo d’acqua minimo da ricambiare giornalmente, ad assumere delle disposizioni regionali fissandolo all’1,5%”. 

 

Come evidenziato nel documento di Forza Italia, secondo dati Arpa, l’inverno 2021-2022 sul Piemonte è stato il terzo più caldo degli ultimi 65 anni con una anomalia positiva di temperatura media di +1.8°C e con un deficit percentuale medio di circa il 70%; e il livello di allerta idrico sta investendo un numero rilevante dei corpi idrici piemontesi, a partire dal fiume Po che ha portata dimezzata a Torino ed è ridotto, lungo tutto il percorso piemontese, a circa 1/3 della portata del 2021.

“Proprio per queste ragioni ,visti i ripetuti e prolungati periodi di siccità, che stanno assumendo ormai carattere strutturalmente patologico, con evidenti e problematiche ricadute anche su importanti comparti produttivi, a partire da quello agricolo e la necessaria tutela quantitativa della risorsa idrica è fondamentale intervenire in particolare sulle piscine che per loro natura necessitano dell’utilizzo di grandi quantità di acqua  . Diverse strutture sportive hanno in uso impianti antiquati, che non ctengono in alcun modo conto della dispersione idrica, a partire dalle docce, dai lavapiedi e dai sistemi di controlavaggio dei filtri e quindi questo ordine del giorno va a intervenire proprio su questi centri, offrendo un sostegno e un supporto per adeguarsi al cambiamento climatico”.  

Azione commemora l’anniversario dell’omicidio dei fratelli Rosselli

I giovani “Under 30” della Provincia di Torino del Partito “Azione”, fondato da Carlo Calenda, determinati a conservare e a diffondere la memoria dei fratelli Carlo e Nello Rosselli con i valori di libertà e democrazia che essi hanno rappresentato, promuovono la commemorazione storica dell’omicidio dei fratelli Rosselli, che si terrà questo venerdì 9 giugno 2023 alle 18 a Torino, in Viale dei Partigiani, vicino al monumento al Carabiniere.

Un elemento significativo dell’evento consisterà nel collegamento online tra diverse città, in
particolare Torino, Bologna e varie città dell’Umbria. Questa scelta mira a coinvolgere un pubblico
più ampio e a creare un legame tra diverse comunità che condividono l’obiettivo di ricordare il
passato per costruire un futuro migliore.


La scelta di Torino e del sito di Viale Partigiani, ha un valore simbolico che richiama il coraggio e la
lotta dei partigiani durante la Resistenza, che ripresero, per la denominazione delle loro brigate, il
titolo della Rivista Giustizia e Libertà, pubblicata dagli esuli Italiani antifascisti in Francia e diretta
da Carlo Rosselli.

Alle ore 18, i partecipanti si riuniranno in questo luogo per rendere omaggio ai fratelli Rosselli e a
tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per la causa della libertà.

L’omicidio dei fratelli Rosselli, avvenuto il 9 giugno 1937 a Bagnoles-de-l’Orne, rappresenta uno dei
momenti più tristi della lotta antifascista italiana. Carlo e Nello Rosselli erano due intellettuali e
attivisti politici che hanno combattuto strenuamente il fascismo e il nazismo. La loro morte è un
simbolo della ferocia del regime fascista e della sua volontà di reprimere qualsiasi voce di dissenso.
Alla città di Torino lega Carlo Rosselli la figura di Pietro Gobetti. Sulla rivista da lui pubblicata LA
RIVOLUZIONE LIBERALE, pubblicò alcuni articoli il giovane Carlo Rosselli. Gobetti come i fratelli
Rosselli, sostenne la lotta contro l’implacabile negazione delle libertà fondamentali da parte del
Fascismo. Gobetti, come e prima dei Rosselli, fu vittima di violenze fasciste, e nonostante la sua
breve vita, spezzata brutalmente dalle conseguenze sul suo fisico delle violenze delle squadre
fasciste quando aveva solo 25 anni, ha lasciato un’eredità duratura come intellettuale e attivista
che ha combattuto con coraggio per la libertà e la democrazia in un periodo buio della storia
italiana. La sua figura di giovane eroico difensore della Libertà è diventata un simbolo di resistenza
e impegno civile, ispirando le generazioni successive a lottare per la giustizia e i diritti umani.
L’evento di venerdì 9 giugno a Torino prevederà anche momenti di lettura pubblica di una selezione
antologica di brani sull’esilio di Filippo Turati, il leader storico del socialismo italiano perseguitato
dal Fascismo, la cui fuga dall’Italia su un motoscafo per la Francia, passando dalla Corsica, fu
organizzata da Carlo Rosselli, Sandro Pertini e Ferruccio Parri, futuro leader del Partito d’Azione e
Presidente del Consiglio italiano.

Questo momento contribuirà a ricordare la figura di Turati, uno dei fondatori del Partito Socialista
Italiano e una delle voci più importanti dell’opposizione al regime fascista. L’esilio di Turati in età
avanzata rappresenta uno dei capitoli più bui della sua vita, ma anche un esempio per tutti gli
Italiani di coraggio e determinazione nel difendere i valori democratici e la giustizia sociale.
Nel corso dell’iniziativa di Torino, sarà inoltre presentata una breve narrazione storica sul Partito
d’Azione. Dal movimento di Giustizia e Libertà il PDA, che si rifà all’omonimo partito fondato nel
1853 da Giuseppe Mazzini, trarrà le sue radici: la sua fondazione risale al giugno del
1942 nell’abitazione romana di Federico Comandini alla presenza di Guido Calogero, di Ugo
La Malfa, Mario Vinciguerra, Edoardo Volterra, Franco Mercurelli, Vittorio Albasini Scrosati, Alberto
Damiani e di due delegati per l’Italia meridionale e la Sicilia.

Piero Gobetti

Ugo Malfa illustrò la sera del 4 giugno ai presenti un programma in sette punti che contenevano
indicazioni di massima per un futuro ordinamento riformatore:
costituzione di una repubblica parlamentare con classica divisione di poteri;
decentramento politico-amministrativo su scala regionale;
nazionalizzazione dei grandi complessi industriali;
riforma agraria (revisione dei patti colonici); libertà sindacale;
laicità dello Stato e separazione fra Stato e Chiesa; proposta di una federazione europea dei liberi Stati democratici.
Il Partito d’Azione svolse un ruolo fondamentale nella resistenza al regime fascista e nella lotta per
la libertà e la democrazia. Attraverso la narrazione di questa storia, si vuole rendere omaggio a
coloro che hanno dedicato la propria vita alla causa dell’antifascismo e ispirare le nuove
generazioni a difendere i valori di libertà e giustizia.

Attraverso questa iniziativa di commemorazione storica del 9 giugno, l’odierno partito Azione, che
a questi ideali e a queste radici culturali si ispira, vuole mantenere viva la memoria dei fratelli
Rosselli e di tutti coloro che hanno lottato per la libertà e la democrazia.

VICE SEGRETARIO PROVINCIALE DI AZIONE PER LA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO
FRANCESCO TESIO

SEGRETARIA PROVINCIALE DI AZIONE PER LA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO
CRISTINA PEDDIS

Magliano: integrare il CUP con piattaforme di prenotazione terze per ridurre le liste 


Lo chiederò alla Giunta  in Consiglio Regionale del Piemonte con un Question Time presentato.

Intende questa Giunta permettere l’integrazione del CUP (Centro Unificato di Prenotazione) regionale con le piattaforme terze, cioè di realtà non istituzionali, che offrono servizi di prenotazione delle visite mediche? Lo chiederò  alla Giunta con un Question Time già presentato. Questa misura è fondamentale per diverse ragioni: per ridurre le liste d’attesa anzitutto, ma anche per garantire ai piemontesi un servizio più efficiente e per limitare il fenomeno delle prenotazioni non onorate (attualmente, secondo le stime, l’8% del totale). Su dieci segnalazioni di difficoltà ricevute dai pazienti sono oltre sette, secondo i dati del Rapporto Civico sulla Salute 2022 di Cittadinanzattiva, quelle relative agli eccessivi tempi di attesa per accedere alle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario. L’impossibilità per il cittadino di consultare nella sua interezza l’offerta sanitaria disponibile in una determinata area geografica è una variabile in grado di peggiorare la situazione. Secondo Quorum/YouTrend, gli italiani identificano nell’ampliamento degli orari di apertura dei CUP e nella possibilità di prenotare le proprie prestazioni tramite canali digitali due importanti elementi potenzialmente migliorativi dell’accesso al Sistema Sanitario. Alla luce di queste considerazioni, crediamo che l’integrazione delle piattaforme terze di prenotazione, secondo linee guida e regole definite, sia fondamentale nell’ottica di fornire un miglior servizio e un accesso più facile, veloce ed equo ai cittadini. Una più aggiornata e completa digitalizzazione dei servizi offerti è un requisito fondamentale per garantire ai cittadini stessi i benefici di una Sanità davvero digitalizzata. L’integrazione del CUP regionale con piattaforme di prenotazione terze renderebbe ancora più accessibile la prenotazione delle visite, semplificando la possibilità di rimodulare gli appuntamenti senza costi aggiuntivi a carico della Regione.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.