Fdi: “Cancel culture anche al Valentino? No grazie”
AMBROGIO-MARCHI (FDI): “APPELLO ALLA CIRCOSCRIZIONE 8 E AL COMUNE PER NON EROGARE FONDI A PROGETTO DECOLONIZE YOUR DISTRICT”
“Abbiamo da poco appreso, con sgomento, il contenuto del progetto “Decolonize your district”,
presentato dalla Renken Onlus per ottenere contributi dalla Circoscrizione 8” commentano Paola
Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e Claretta Marchi, Consigliere della Circoscrizione 8 di
Torino.
“Quello che poteva passare come uno dei tanti progetti rivolti agli enti locali si è rivelato essere in
realtà un tentativo di riscrivere la storia, persino del Parco del Valentino, a spese dei contribuenti
torinesi, che – nel caso il progetto venisse accolto – si troverebbero a finanziare la macchina della
cancel culture nella propria città e nei propri quartieri!”, afferma Paola Ambrogio.
“Trovo molto grave che la Circoscrizione stia valutando di erogare dei fondi a sostegno del progetto
“Decolonize your district” – continua Claretta Marchi, Consigliere Circoscrizione 8 –, “che prevede,
tra le attività, “un percorso di cultura e riflessione coloniale”, nonché “walking tour tra arte e storia
per decolonizzare il parco del Valentino e altri luoghi della circoscrizione”. Riteniamo si stia
raggiungendo il limite del tollerabile, senza considerare il grave errore – dei proponenti e della
maggioranza di sinistra – di non voler contestualizzare gli eventi nel loro periodo storico, ma leggerli
sotto la lente deformata del presente con lo scopo di instillare sensi di colpa e quindi di necessità di
“chiedere scusa”, e la cosa più grave, infine, è che questo progetto sia diretto ai giovani, più facilmente
influenzabili e, a volte, manipolabili dalla piaga del politicamente corretto”.
“Ci appelliamo al Sindaco Lo Russo e al Presidente Miano affinché non assecondino questo
rocambolesco disegno di riscrittura della storia torinese che potrebbe altrimenti rappresentare un
precedente pericoloso di imposizione del politicamente corretto, che dà la misura di come l’ideologia
della cancel culture sia ormai sfociata nel fanatismo e furore ideologico” concludono la Sen.
Ambrogio e il Consigliere Marchi.
Sen. Paola Ambrogio
Consigliere Circ. 8 Claretta Marchi
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Grattacielo Regione, Tronzano: “trasloco completato”
UN’OPERA FINALMENTE FINITA E OPERATIVA
L’Assessore al Patrimonio Andrea Tronzano “A metà giugno di quest’anno è stato completato il trasloco dei 2000 dipendenti come avevamo promesso”. Ecco le sue dichiarazioni:
Davvero il Partito democratico sembra avere né memoria né senso del pudore. Forse i consiglieri non ricordano cosa ci hanno lasciato. Abbiamo ereditato una situazione in cui c’era il cantiere fermo, la ditta aggiudicataria era fallita, altre situazioni ben note. In tutti questi anni di ritardo, inoltre, l’ente ha sostenuto 18 milioni di spese di affitto e di gestione delle sedi all’anno che, in realtà, i cittadini piemontesi avrebbero potuto risparmiare. In tre anni e mezzo, nonostante la pandemia, non solo i lavori al grattacielo sono stati sbloccati, ma anche ultimati a luglio 2022. A metà giugno di quest’anno è stato completato il trasloco dei 2000 dipendenti come avevamo promesso.
Non è nostra abitudine fare polemica, crediamo che la risposta migliore agli attacchi di Pd e Radicali sia sotto gli occhi di tutti: una struttura finalmente finita e pienamente operativa. Un’opera mastodontica che riprende vita dopo undici anni.
Abbiamo lavorato per agevolare l’intermodalità sostenibile a favore del personale, facilitando l’utilizzo dei mezzi pubblici, treno e metropolitana. La passerella che collega il grattacielo alla stazione Lingotto è già perfettamente funzionale. Le rastrelliere per le biciclette verranno posizionate a breve, così come verranno effettuati i bandi per l’utilizzo dei parcheggi sotterranei; già oggi per i dipendenti sono comunque disponibili 400 posti auto gratuiti. Come per tutte le azioni e gli appalti di una Pubblica Amministrazione si devono rispettare i tempi di legge, spero che il Pd se lo ricordi.
Per l’accessibilità a persone con problemi motorie vi è una legge la 13/89 che stabilisce che le opere pubbliche per essere autorizzate debbono assolvere al concetto di “visitabilità” (libero accesso a tutti i luoghi dell’opera stessa). Inoltre vi è sempre stato un confronto puntuale e preciso con le associazioni al fine di rilevare criticità ed avere suggerimenti in merito. Sullo specifico abbiamo risposto a una precisa interrogazione della consigliera Canalis mettendo in evidenza le doverose misure per rendere fruibile al massimo la struttura. Siamo comunque sempre aperti a suggerimenti e a confronti in caso di necessità.
A proposito degli ascensori ricordo che proprio la settimana scorsa abbiamo incontrato la ditta Schindler per valutare tutte le eventuali migliorie nella gestione delle corse dei dodici ascensori a servizio. Ogni giorno vengono realizzati 3000 viaggi, che diventano 15.000 in una settimana. A riprova che ogni eventuale criticità viene affrontata in tempi brevi e con serietà, da marzo, è attivo un presidio fisso, che monitora in tempo reale le corse e interviene in caso di necessità.
Per quanto riguarda le polemiche del Pd, ci preme solo sottolineare che non esiste alcun rischio per i lavoratori del Palazzo, perché, come abbiamo già avuto modo di spiegare, il collaudo, che sarà firmato entro settembre, è di tipo tecnico-amministrativo, non è quello statico che è stato effettuato, con esito positivo lo scorso anno ed è stata depositata la pratica antiincendio a garanzia della sicurezza dell’opera.
Riceviamo e pubblichiamo
27 giugno 2023 – “A distanza di 9 mesi dall’inaugurazione dell’ottobre scorso del nuovo Grattacielo della Regione riteniamo sia importante fare il punto della situazione. Tanti sono stati i disservizi, le mancanze e molti gli aspetti da sistemare. Vogliamo capire come stiano esattamente le cose e come si possa intervenire per sanare la situazione” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.
“Non solo il nuovo grattacielo della Giunta regionale non ha ancora il parcheggio per le bici, alla faccia della sostenibilità ambientale, dell’ecologia, dell’intermodalità dei trasporti e della promozione della realizzazione di nuovi percorsi ciclabili sul territorio piemontese, un vero non senso, ma presenta anche molti ostacoli strutturali per chi ha disabilità (scalini, maniglioni nei bagni ecc), siano essi lavoratori o visitatori. Ci sembra decisamente inopportuno e quasi sfrontato che, mentre le persone con disabilità non riescono ancora ad accedere senza problemi al proprio luogo di lavoro, si organizzino tour propagandistici come quello guidato qualche giorno fa dal Presidente Cirio. Auspichiamo che vengano messe in atto, in tempi brevi, le modifiche necessarie per rendere il grattacielo davvero fruibile da tutti” interviene la Consigliera regionale del Partito Democratico Monica Canalis.
“La corsa all’inaugurazione del grattacielo, tra insegne adesive, disservizi e rinvii nei traslochi, ha comportato conseguenze che continuano a pagare i lavoratori di Regione Piemonte; nel corso dei mesi abbiamo assistito a malfunzionamento dei servizi informatici e telefonici, a quello degli ascensori, al ritardo nella realizzazione della passerella che dovrà collegare il grattacielo con la stazione Lingotto, alla mancanza del servizio mensa e persino alla segnalazione della presenza di roditori nell’edificio – interviene il Vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle – Ancora nei giorni scorsi gli ascensori sono rimasti bloccati per gran parte della giornata per una prova antincendio raffazzonata e il lavoro è stato interrotto a più riprese dagli autoparlanti. Ma è sugli aspetti tecnici legati alla sicurezza che si concentrano le nostre preoccupazioni, che evidentemente non coincidono con le incontenibili voglie comunicative della Giunta Cirio. Ad oggi il certificato di collaudo tecnico amministrativo in corso d’opera non è ancora stato consegnato. La commissione di collaudo ha già perso un membro, l’ing. Comito e si sono susseguite diverse rinunce alla sua sostituzione; successivamente si è dimesso anche il RUP (Responsabile Unico del Procedimento), l’ing. Faccipieri. Non è dato sapere chi li sostituirà. Chiediamo che vengano chiariti al Consiglio regionale i motivi che hanno portato a queste dimissioni: abbiamo presentato istanza di accesso agli atti, ancora senza risposta. Il certificato di collaudo dovrebbe essere consegnato entro 12 mesi dalla dichiarazione di fine lavori, data il 29 luglio 2022, eppure l’assessore Tronzano, in un recente Question Time ha ipotizzato l’arrivo del certificato di collaudo entro la fine di settembre 2023. Il 29 luglio 2022 viene rilasciato il Certificato di ultimazione lavori, da cui parte il conteggio dei 12 mesi entro i quali ottenere il Certificato di Collaudo. A luglio 2022 la Regione chiedeva una proroga di 60 giorni per effettuare “lavori del tutto marginali e non incidenti sull’uso e sulla funzionalità dei lavori” come citato dalla legge. I 12 mesi entro cui ottenere il Certificato di Collaudo scadrebbero dunque il 29 luglio 2023. A meno che i lavori per cui è stata chiesta la proroga, non fossero in realtà particolarmente significativi e, dunque, sia intervenuto un successivo Certificato di ultimazione lavori. I 60 giorni di proroga sono quindi stati richiesti per delle finiture marginali, oppure per dei lavori talmente importanti da escludere il Certificato di ultimazione lavori di fine luglio? Chi si assume la responsabilità per la sicurezza dei dipendenti che si stanno spostando al grattacielo?”
“Sulla mancata trasparenza in tutte le fasi di realizzazione del grattacielo, come Radicali Italiani, in particolare grazie a Giulio Manfredi, abbiamo fatto un lavoro di analisi e denuncia costante – dichiara Igor Boni, Presidente Nazionale dei Radicali Italiani – Il primo successo fu nel 2015, quando l’allora assessore Reschigna creò, su nostra proposta, una pagina dedicata al grattacielo sul sito Regionale. Chi oggi andasse su quella pagina potrebbe constatare che l’ultimo comunicato della Giunta Regionale risale al 2 gennaio 2023 e che l’ultimo aggiornamento sullo stato delle bonifiche nell’area ex Fiat Avio (area dove sarà realizzato anche il Parco della Salute) risale al 31 agosto 2022.
Rispetto alle bonifiche la Giunta Regionale non ha mai risposto alla PEC del 15/07/2022 con cui chiedevamo agli assessori Caucino, Tronzano e Icardi di commissionare uno studio agli avvocati della Regione su chi deve pagare le bonifiche, alla luce del contratto di acquisto dell’area del 2004 in cui il venditore (Fiat Avio) si impegnava a sostenere i costi delle bonifiche. Contratto di acquisto che abbiamo ottenuto grazie ad un accesso civico di Giulio Manfredi. Pongo infine questi due altri problemi:
1) il numero elevato di subappalti (ad oggi ne abbiamo contati 130), che rischia di dare al Grattacielo un vestito di Arlecchino (troppe lavorazioni non coordinate fra loro);
2) il “caso Vincenzo Nunziata”: Vincenzo Nunziata è l’attuale capo di gabinetto del ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo; prima era stato capo di gabinetto del ministro degli Affari Regionali, Maria Stella Gelmini. Nunziata è anche presidente del Collegio Tecnico Consultivo chiamato a dirimere le controversie fra la Regione e le ditte costruttrici del Grattacielo.
Giuridicamente, tutto regolare. Politicamente, contestiamo l’opportunità della scelta di una persona che già come capo di gabinetto della Gelmini (allora in FI) aveva rapporti istituzionali quotidiani con le Regioni, Piemonte compreso e che ora è capo di gabinetto di un ministro piemontese, commissario regionale di Forza Italia. Ultimo ma non ultimo c’è da sottolineare le numerose magagne della struttura, una fra tutte la temperatura inaccettabile (ben oltre i 30°) che subiscono coloro i quali lavorano all’ingresso in un ambiente privo di climatizzazione dentro una serra bollente”.
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“La Giunta Regionale ha deliberato di destinare ulteriori fondi per un importo complessivo di 6 milioni e 300mila euro per interventi di miglioramento della rete stradale piemontese. Questi investimenti rappresentano un importante impegno per la riqualificazione ambientale della regione. In particolare, in Canavese arrivano 1.670.000 euro per completare il finanziamento del progetto di fattibilità della variante di Lombardore-Salassa, che ha già ricevuto un finanziamento di 31.828.000 euro come progetto prioritario del Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-27. L’impegno della Regione è fondamentale per garantire le risorse necessarie per la progettazione e l’appalto dell’opera entro il 31 dicembre 2023”.
Lo annuncia il consigliere regionale canavesano della Lega Andrea Cane
Impugnativa al Bilancio, Tronzano relaziona in Aula
È quindi intervenuto Sergio Chiamparino (Pd), ironizzando che “con questa logica tutto ciò che succede di buono è merito di Cirio e il male è tutta colpa di chi l’ha preceduto: osservo solo che quando sono diventato presidente c’erano 7,5 miliardi di debiti su un bilancio complessivo di 11,5. Era una situazione da fallimento, come disse l’assessore di centrodestra Monferrino, siamo riusciti a venirne fuori”.
Silvio Magliano (Moderati) ha espresso poi la necessità di “capire se questi 90 milioni, invece di 200, lasceranno inalterate le tempistiche di pagamento fornitori. Questa è una Regione dove sono saltate tante aziende che lavoravano col pubblico”.
E Sarah Disabato (M5s): “Abbiamo sentito in Commissione le dichiarazioni fugaci dell’assessore sull’impugnativa dell’articolo 8 della legge di Bilancio. Oggi ci sono interlocuzioni con il governo, ma sono tardive. Avrebbero dovuto parlarsi prima”.
Diego Sarno (Pd), ha sostenuto infine che “sottraendo quelle risorse alla sanità e spalmandole, il meccanismo mette sempre più in difficoltà i fornitori. Avendo meno risorse per, attenderanno di più”.
Nella replica Tronzano ha ribadito che “non si tolgono soldi alla Sanità e non è corretto fare del facile allarmismo. Riteniamo di avere ragione sul punto, i tempi di pagamento dei fornitori sono in regola, quindi possiamo spalmare in più anni la costituzione di questo fondo. Siamo disposti ad andare di fronte alla Corte costituzionale perché eventualmente dirima la questione”.