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Piemonte, Merlo: i Popolari centristi con la lista civica di Cirio

Irresponsabile la divisione politica del Centro alle europee

“Il Centro e le forze centriste e moderate dovevano presentarsi uniti alle prossime elezioni
europee. E, di conseguenza, anche a livello regionale, anche se su questo versante si tratta di
elezioni locali. Un progetto, purtroppo, per il momento sfumato non per ragioni politiche e
programmatiche ma solo per motivazioni personali e per ridicole pregiudiziali ‘ad personam’.
Dopodichè, è di tutta evidenza che le forze centriste, moderate e riformiste in vista delle prossime
elezioni regionali piemontesi scelgono liste e progetti amministrativi che maggiormente
rispondono a quei requisiti politici e culturali. Come puntualmente sta capitando in Piemonte con
il comportamento politico concreto di Azione, Italia Viva, i Popolari centristi e altre forze che si
riconoscono in quel campo.
Per queste semplici ragioni Tempi Nuovi, l’area popolare e cattolico sociale centrista nazionale ha
scelto la lista civica, centrista, riformista ed espressione degli amministratori locali – soprattutto
dei piccoli e medi Comuni che rappresentano il perno del sistema istituzionale piemontese – del
Presidente Cirio.
Un progetto politico, quello di un Centro dinamico, riformista e di governo che riprenderà quota
dopo le elezioni europee attraverso una inevitabile ed obbligata ricomposizione delle forze che
sono lontane tanto dal massimalismo radicale della sinistra della Schlein quanto dal sovranismo
conservatore di alcuni settori della destra.
Un Centro, comunque sia, che si presenta in ordine sparso alle elezioni europee e anche alle
consultazioni regionali – nel caso specifico in Piemonte – ma che è destinato a ritrovare presto le
ragioni dell’unità e della compattezza in vista dei prossimi appuntamenti elettorali nazionali”.

Giorgio Merlo, Dirigente Nazionale Tempi Nuovi.

“Piu’ Uniti per Bricherasio” alle elezioni con Guido Calleri di Sala

La lista “Piu’ Uniti per Bricherasio” si ripresenta all’appuntamento elettorale del prossimo giugno all’insegna delle novità. Novità rappresentata innanzitutto dal candidato a sindaco Guido Calleri di Sala. Il quale ha accettato con entusiasmo e convinzione la proposta elettorale giunta da molti cittadini, associazioni e gruppi del comune di Bricherasio. La nostra lista civica, plurale ed espressione di mondi e settori importanti della nostra comunità, che da sempre si riconosce nei valori della Costituzione, della Resistenza, della Laicità dello Stato e della Democrazia Partecipata, sostiene con forza la candidatura a sindaco di Guido Calleri di Sala.
L’obiettivo del candidato a sindaco e dell’intera lista e’ quello di rilanciare Bricherasio anche a livello del Pinerolese e della Val Pellice. Un doppio impegno che esige e richiede idee, progettualità e coraggio. Elementi ben presenti dell’ agire politico della nostra lista civica.
Nelle prossime settimane inizieremo una campagna di ascolto e di proposte per confrontarci con tutti i cittadini sul programma elettorale con cui vogliamo amministrare e cambiare Bricherasio.

“Piu’ Uniti per Bricherasio”

 

(nella foto Guido Calleri di Sala)

Partito Radicale, “un fiore per le donne” in carcere a Torino

Stamattina a Torino una delegazione del Partito Radicale, composta da Mario Barbaro (componente di Segreteria del Partito Radicale), Claudio Desirò (Segretario di Italia Liberale Popolare) e Maria Anna Ferrara, ha visitato la sezione femminile del carcere delle Vallette. Tale iniziativa si è inserita nel quadro delle iniziative “UN FIORE PER LE DONNE” che il Partito Radicale ha organizzato per far visita alle detenute negli istituti penitenziari femminili in diverse città italiane l’8 marzo e il 9 marzo.
Nella sezione femminile permane una situazione di sovraffollamento (116 detenute a fronte di una capienza regolamentare di 85), che ricade in un contesto ulteriormente problematico a causa della carenza  di organico che si registra sia tra le fila del corpo di Polizia Penitenziaria che tra il personale civile, impiegato nei percorsi socioassistenziali e di recupero.
Ulteriori problematiche si riscontrano in particolare con la gestione delle detenute con patologie psichiatriche che, pur essendo guardate a vista dal personale di polizia, non hanno un presidio medico fisso, come invece c’è invece alle sezioni maschili, in grado di intervenire celermente alle prime avvisaglie di disagi. Un grave problema, sia di gestione per il personale, che per la difficile convivenza con le altre detenute.
Inoltre, la carenza di educatori e le ridotte possibilità di percorsi lavorativi e rieducativi esterni rendono molto difficile il reinserimento delle detenute a fine pena.
Alla sezione per detenute Madri (ICAM) con bambini è unicamente presente solo personale di polizia Penitenziaria.
Grave il problema delle tossicodipendenze: viene infatti riferito un supporto medico non  adeguato alle necessità con il personale di Polizia Penitenziaria che, di fatto, cerca di sopperire alle mancanze senza aver le giuste competenze mediche.
Dichiarazione di Claudio Desirò (Segretario di Italia Liberale Popolare): “il problema carceri è un problema che colpisce l’intera comunità e restituire lo stato di diritto a chi in carcere passa parte della propria vita o presta il proprio servizio è un problema di Democrazia”.
Dichiarazione di Mario Barbaro (membro della Segreteria del Partito Radicale): “Il Partito Radicale in occasione dell’8 marzo si è recato nelle sezioni femminili delle carceri che vivono l’esperienza della detenzione anche con i bambini. Siamo convinti ci sia necessità di riforme profonde per far vivere il dettato della Costituzione e lo stato di diritto. Non è solo un problema italiano o dei paesi autoritari ma andrebbe affrontato anche a livello europeo. Per questo vogliamo lavorare perchè si arrivi ad una carta penitenziaria europea”.

Suicidio assistito, Littizzetto e Subsonica aderiscono all’appello

Anche decine di sindaci, assessori e accademici hanno aderito all’appello

Convocato per il 12 marzo alle ore 10.00 ore un presidio con Marco Cappato davanti alla Regione

Riceviamo e pubblichiamo 

QUI il video appello di Marco Cappato

L’attrice e scrittrice Luciana Littizzetto, il matematico Piergiorgio Odifreddi, il magistrato Vladimiro Zagrebelski, il gruppo musicale dei Subsonica, il filosofo Giovanni Fornero e il climatologo Luca Mercalli: sono solo alcune delle celebri personalità piemontesi appartenenti al mondo della cultura, dell’arte e della scienza che hanno sottoscritto l’appello promosso dalla Associazione Luca Coscioni per chiedere al Consiglio Regionale di discutere la proposta di legge di iniziativa popolare “Liberi Subito” sul “suicidio medicalmente assistito”.

Oltre 500 firme sono state raccolte in pochi giorni a favore dell’appello al Consiglio Regionale: decine di sindaci, assessori, accademici hanno espresso il loro sostegno alla richiesta dell’Associazione Luca Coscioni, che infatti ha convocato per il prossimo 12 marzo alle ore 10  un presidio all’ingresso di via Lascaris a Torino. L’appello può essere firmato anche online a questo LINK.

Tra le personalità politiche anche Chiara Appendino, vice presidente M5S, Chiara Gribaudo, vice presidente nazionale PD, Giorgio Airaudo, segretario generale CGIL Piemonte e i sindaci di Biella, Pinerolo, Moncalieri, Settimo  e altri nell’area metropolitana torinese.

In Piemonte, infatti, in sei mesi di tempo, dopo il deposito avvenuto lo scorso 28 agosto delle oltre 11.000 firme raccolte a favore di  “Liberi Subito”, la proposta di legge dell’Associazione Luca Coscioni sul “suicidio medicalmente assistito”, il Consiglio regionale ancora non si è espresso.  Per questo nei giorni scorsi Marco Cappato e Filomena Gallo, tesoriere e segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, insieme a Davide Di Mauro, Coordinatore del Comitato promotore della legge di iniziativa popolare “Liberi subito” avevano rivolto un appello al Presidente della Regione Alberto Cirio per chiedere di discutere la proposta di legge entro la fine della consiliatura.

“Se il Consiglio regionale del Piemonte si sciogliesse prima di aver votato la legge “Liberi subito” lascerebbe senza risposte le persone che soffrono e minerebbe il diritto  alla partecipazione popolare vanificando la richiesta di oltre 11 mila piemontesi; ci rivolgiamo personalmente a tutte le consigliere e consiglieri regionali affinché facciano prevalere l’attenzione all’urgenza di tante persone in carne e ossa rispetto alle convenienze, vere o supposte, di partito e schieramento”, hanno dichiarato Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e Davide Di Mauro, coordinatore del comitato promotore di “liberi subito“.

Askatasuna, Valle (Pd): “Novelli benecomunisti in Regione”

In  conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari l’assessore Marrone ha rivendicato il colpo di mano di ieri, con cui ha inserito nella legge sui beni comuni una norma che prova a limitarne l’efficacia in caso di beni che siano stati oggetto di occupazione abusiva, senza nascondere di aver agito alle spalle tanto dei suoi colleghi di maggioranza quanto del Presidente Cirio.

«La legge Marrone&Caucino probabilmente rimarrà priva di effetti pratici, poco più che una petizione di principio, perché non è certo la Regione a poter disporre dei beni dei Comuni.

Tuttavia l’atto assume un preciso significato politico: approvata senza che Cirio ne sapesse nulla, chiarisce sin da ora chi comanderà davvero nella prossima Giunta in caso di vittoria delle destre. C’è chi preferisce gli sgomberi con i manganelli, anziché gli strumenti della partecipazione e della co-progettazione, grazie ai quali l’immobile viene restituito alla comunità».

 

Daniele Valle

Vicepresidente del Consiglio Regionale

Pantanella (FSP): “Plauso a Cirio e Giunta Regionale, Askatasuna tornata su binari corretti”

Le parole del sindacalista a favore dello stop alla regolarizzazione del centro sociale.
“Bene ha fatto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio con la propria giunta a fermare la regolarizzazione di Askatasuna”.
Lo afferma Luca Pantanella, segretario generale provinciale torinese della sigla ‘FSP Polizia di Stato’. “Un provvedimento che finalmente riporta la questione nei giusti binari di legalità e rispetto per istituzioni, cittadini, commercianti offesi e forze dell’ordine”, prosegue il sindacalista.
“E’ ora di dire basta a questa farsa ignominiosa per cui si continua a prendere in giro l’opinione pubblica raccontando la barzelletta dei locali liberi: che risultano, invece, ancora nella disponibilità dei soliti noti, pronti puntualmente a infiltrarsi illecitamente ovunque vi sia occasione di disordine e scontri”.
Per poi concludere: “Persino il Direttore Mario Giordano ieri sera ha mandato in onda su Retequattro a ‘Fuori dal coro’ un servizio che presenta oggettivamente e con dovizia di fondate argomentazioni Torino come capitale italiana degli anarchici, in barba al glorioso passato di questa città che ha dato i natali all’Italia, ai motori, alla moda, al cinema, alla radio e alla televisione. Domando dunque al sindaco Stefano Lorusso e alla sua giunta se è davvero questa l’immagine che vogliamo continuare a dare del capoluogo piemontese”.

Stellantis, Grimaldi (Verdi Sinistra): Torino accolga l’appello dei lavoratori di Mirafiori

“Con la marcia clima lavoro abbiamo invitato tutta la cittadinanza di Torino a sentirsi coinvolta dal futuro di Mirafiori. Lo facciamo ancora una volta, accogliendo l’appello del Segretario Fiom Michele De Palma: lo sciopero unitario dei lavoratori e delle lavoratrici dell’automotive ci riguarda, riguarda tutta la comunità torinese. Dal destino di quella fabbrica e dalla transizione ecologica dipende il futuro e l’orizzonte di sviluppo della nostra città” – lo dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.

Alessi (Fdi): “Riqualificazione tra pusher e bivacchi”

GIARDINO MTC: “Spesi 500 mila euro”

Bene le riqualificazioni urbane ma se insieme a riqualificazione sociale, sennò tutto viene vanificato. Questo Giardino ha una situazione inaccettabile da anni e anni nell’indifferenza della Città. Neppure le 6 telecamere pisizionate anni fa sono servite a migliorare la vivibilità di questo luogo. I residenti dai balconi ogni giorno assistono a vendita di droghe e spesso al loro consumo, bivacchi, risse, persone che espletano i loro bisogni corporei a cielo aperto, cortei e feste anarchiche ecc. Solo oggi tutto pulito, anche i bivacchi per qualche ora allontanati, insomma quando si inaugura tutto deve essere a posto, poi tutto come prima. Sarebbe bene che la Città invece di venire a MTC per le inaugurazioni prendesse seri provvedimenti per rendere questo Giardino oltre che bello anche vivibile.

Patrizia Alessi

consigliere di circoscrizione

Delegazione del Partito Radicale in visita al carcere di Torino

A Torino una delegazione del Partito Radicale composta da Mario Barbaro (componente di Segreteria del Partito Radicale), Claudio Desirò (Segretario Italia Liberale Popolare) e Maria Anna Ferrara visiterà sabato 9 marzo a partire dalle ore 9.30 la sezione femminile del carcere delle Vallette. Tale iniziativa si inserisce nel quadro delle iniziative “UN FIORE PER LE DONNE” che il Partito Radicale organizza per far visita alle detenute negli istituti penitenziari femminili in diverse città italiane l’8 marzo e il 9 marzo.
Il Partito Radicale intende necessario richiamare l’attenzione sulle donne detenute e i bambini e sulle loro condizioni di detenzione al fine di continuare a tenere aperto il capitolo della condizione carceraria. Il capitolo carceri è un problema non solo italiano, non solo dei paesi autoritari, ma dell’occidente e dell’intera Europa.

Accossato (Luv): “Legge sulle cave marchetta elettorale”

Via libera in Piemonte ai cavatori: la maggioranza di Cirio approva la leggina di modifica alla legge 23/2016 sulle cave che cancella la pianificazione unitaria delle attività estrattive. “Marchetta elettorale del centrodestra a scapito dell’ambiente e dei Piemontesi” – dichiara Silvana Accossato (LUV), ricordando che “in 5 anni questa maggioranza non è stata capace di portare in Consiglio il PRAE (Piano Regionale delle Attività Estrattive) e ora approva leggiucole per qualche voto in più”.

 

«Questa Giunta con la sua maggioranza in 5 anni non è stata in grado di portare in Consiglio per l’approvazione il Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE), come previsto dalla legge 23/2016: il documento approdato in Giunta ha sollevato le proteste di comuni e associazioni ambientaliste e non ha superato il vaglio dello stesso settore ambiente della Regione, a causa dei volumi e della quantità di territorio messa a disposizione della cavazione, ben al di là degli oggettivi fabbisogni, rinunciando a puntare sul riciclo e riuso dei materiali di demolizione, oltre alla sorpresa di vedere alcune aree di pregio, penso a Cascina Misterletta di Druento, destinate alle attività estrattive. Ora a tre mesi dal voto, contingentando i tempi in Consiglio, fa approvare una leggina di 2 articoli che, consentendo l’approvazione del PRAE per stralci, permetterà ai cavatori di pietre ornamentali di poter continuare a operare in assenza di pianificazione, per svincolarli dai limiti e dalle compatibilità previsti dal PRAE stesso» ha dichiarato Silvana Accossato, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, ai margini dei lavori del Consiglio regionale giunto alle ultime battute in vista della scadenza del prossimo 8/9 giugno.

Non esita a definirlo “provvedimento elettorale scritto sotto dettatura” – la Presidente di LUV, “un’iniziativa unilaterale a scapito di una programmazione coerente e sostenibile dal punto di vista economico e ambientale, che una pubblica amministrazione seria dovrebbe fare” spiega Silvana Accossato ricordando il lavoro fatto durante la scorsa legislatura con cui il centrosinistra approvò la legge in questione dopo un lavoro lunghissimo di ascolto dei sindaci, delle associazioni interessate e delle aziende del settore.