LIFESTYLE- Pagina 95

Il Premio giornalistico del Roero

Bella serata Venerdì 19 Luglio a Montaldo Roero su Ponte dei Piaceri per festeggiare
il Premio Giornalistico del Roero che ogni anno si svolge in questo luogo.


Sono stati premiati giornalisti italiani e stranieri che hanno saputo valorizzare nell’arco dell’anno il Territorio del Roero con le loro testate giornalistiche e televisive.
Anchorman della serata il giornalista Beppe Rovera coadiuvato dal presidente dell’Associazione del Premio Giovanni Negro
Presenti Autorità regionali provinciali e locali. Presenti tanti Sindaci del Roero.
Presente il Comitato UNESCO nella figura di Giovanna Quaglia.
Presenti tanti  produttori del territorio.
Si è bevuto solo Arneis di diverse annate .
Eccellente organizzazione e catering.
Tra gli ARNEIS assaggiati da segnalare ….

NEGRO ANGELO – MONTEU ROERO
Metodo Classico
GIOVANNI
Blanc de Blanc
ROERO ARNEIS
DOSAGGIO ZERO
2018
Sboccatura AGOSTO 2023
Perlage fantastico , buona mineralita’ e cremosita’ in bocca . Veramente una bella Sorpresa. Bravo Giovanni !

DELTETTO – Canale
ROERO ARNEIS 2023
Daivej & San Michele

Due espressioni diverse di Arneis
DAIVEJ
Cru San Defendente ( Canale )
Mt 280 vigne piantate tra il 1996 e 2000
Versane N/E
Terreno calcareo , poca sabbia , bianco sciolto
Solo acciaio e cemento vetrificato , zero sulle buccia
Temperatura 17 gradi
2 mesi sui lieviti
Al naso lineare e preciso
In bocca Già Pronto , pulito , bel equilibrio e vivacità media in bocca

San Michele
Vigne piantate 1/3 1997 , 1/3 2002 , 1/3 2017
Terreno a strati di Sabbia , marna , conchiglie
4 ore a 10 gradi
Passato in legno mix Barrique e Botti da 2500 ( 30% nuovo – 70% usato )

TALIANO MICHELE
ROERO ARNEIS
SERNI
2023
Mt 320 ,vigne 20 anni , versante S/O
Terreno sabbia e vene di argilla
Acciaio
Temperatura 14 gradi per 4/5 mesi poi a 16 gradi
Al naso pulito
In bocca pulito, equilibrato ,easy . di pronta beva

MALVIRA’ – Canale
Roero Arneis
Renesio
2021
Solo acciaio
Al naso pulito, sentori di salvia
In bocca pulito, bei descrittori precisi , minerale , pieno

MALVIRA’ – Canale
Roero Arneis
Riserva
2020
Vigna Saglietto
Passato in legno
Al naso pulito
In bocca pulito, necessita ancora tempo

Lo stile del Produttore è evidente e di alto livello . Con i vini di Massimo Damonte bisogna solo avere un po’ di pazienza ma escono alla distanza.

Ma ecco i veri protagonisti della serata ….
Anche qui è evidente la mano del Produttore
La linea invisibile che unisce questi tre vini .

PACE – CANALE
Roero Arneis
2023
Mt 280 vigna 20 anni
solo acciaio
Zero su buccie, zero criomacerazione
Terreno poca sabbia, calcareo, pietre rotte
Al naso fresco ,sentori agrumati
In bocca già minerale, pieno con un finale dritto mantenendo una bella beva .

ROERO ARNEIS
RISERVA
2022
MOMPELLINI mga Canale
Vigna 20 anni
Terreno misto sciolto
12 mesi in acciaio

Al naso pulito, easy
In bocca pulito, fantastico, preciso

ROERO ARNEIS
GIUAN DA PAS
2013
Vigna di 30 anni
Terreno misto sciolto
12 mesi di batonage in acciaio con rimontaggi ogni 10 gg

Al naso fantastico TDN, vegetale, quasi mentolato
In bocca pienissimo, bella polpa e complessità minerali , balsamico Long time

In conclusione questo ultimo vino è il Principe della serata. Fantastico in bocca ed al naso con un TDN ( sentore di idrocarburi) che dimostra in modo inequivocabile che oltre a Nascetta , Timorasso ed Erbaluce anche il Roero Arneis in alcuni Cru può arrivare ai sentori tipici del Riesling .

Inoltre ecco due prodotti del Territorio davvero interessanti…

TINCA DI CERESOLE D’ALBA

CIOCCOLATO & MIELE

Un Saluto e ringraziamento ai Fratelli Negro Giovanni e Don Dino .
Al prossimo anno . Tien dur !
Come dicono IJ FARINEI DLA BRIGNA!

Luca Gandin

A Giaveno la tradizionale Notte Bianca

Sabato 27 luglio 2024, a partire dalle ore 18,00, grande appuntamento a Giaveno con la tradizionale Notte Bianca: storico appuntamento dell’estate, al suo interno vi è da sempre posto per musica, divertimento, buon cibo e shopping.

 

L’allestimento delle vie e delle piazze, a cura dell’Ufficio Turistico, coinvolgerà l’intero centro cittadino: ad affiancare l’ampia area mercatale saranno tre punti musicali, che andranno a proporre generi differenti tra loro.

In Piazza Ruffinatti spazio al country con l’esibizione della scuola di ballo Restart Country Dance; Piazza Maritano ospiterà invece il Duo Spezial, che proporrà melodie e canzoni tutte da danzare sulla grande pedana montata per l’occasione.

Grande novità è sicuramente rappresentata dal palco principale, quest’anno situato all’interno di Piazza Mautino, su cui si svolgerà una serata con il rapper El Poeta, il Dj Gallo Ale, ed i remix proposti dal duo No Audio: a cura di Jungle Company, l’intero evento è dedicato al pubblico più giovane, e costituisce il seguito delle feste “Ah!Pperò” il cui primo appuntamento si è tenuto durante la festa di primavera dell’aprile scorso.

Le attività commerciali andranno poi a proporre piccoli concerti e musica dal vivo nei dehor e negli spazi antistanti, mentre i bar allestiranno aree tavoli al fine di servire le loro specialità anche all’esterno, andando di fatto ad intervallare i colorati stand dei più di 100 espositori in fiera.

In vendita su Via Roma e Viale Regina Elena, zone dedicate allo shopping, non solo vestiario, borse, bijoux ma anche prodotti alimentari come miele, formaggi e prodotti da forno; nel centro storico cittadino e in via Coazze ampio spazio dedicato alle creazioni handmade, con hobbisti e creativi.

Piazza Molines rappresenterà invece il punto di riferimento per il food & beverage.

Saranno circa trenta gli stand di somministrazione che proporranno panini, frittura, crepes dolci e salate, dolciumi, arrosticini e carne alla griglia, oltre agli immancabili birrifici artigianali che offriranno l’occasione di poter assaggiare birre ottenute tramite lavorazioni caratteristiche, o con l’aggiunta di aromi particolari.

Sempre sulla piazza a servire nel corso di tutta la serata panini con porchetta, pizze al padellino e tanto altro sarà poi lo stand della Nuova Pro Loco Giaveno.

In via XX Settembre, invece, due immancabili appuntamenti culturali. Presso il Museo Alessandri, a partire dalle 18,00 e fino alle 24, visite guidate all’area espositiva e alla mostra temporanea “Visioni Surfata”, inaugurata in occasione del 60esimo anniversario del gruppo Surfanta.

Nella saletta adiacente, invece, mostra di pittura a cura di Daniela Ciuperca, in arte DANA, dal titolo “Attimi di Vita”, con apertura a partire dalle ore 16,00.

“Temporary Shop” al Forte di Vinadio

Ritorna a Vinadio, per un mese intero e per la sua XII edizione, il “pop –up store” che valorizza le eccellenze del territorio

Dal 25 luglio al 25 agosto

Vinadio (Cuneo)

Artigianato creativo, cosmesi e prodotti tipici locali: questi i tre elementi che caratterizzano il progetto ormai ultra-decennale del “Temporary Shop”, che aprirà anche quest’anno a Vinadio, fra le solide mura del “Forte Albertino” (ottocentesca architettura militare, voluta da re Carlo Alberto e fra le più significative dell’intero arco alpino) da giovedì 25 luglio a domenica 25 agosto. Un mese giusto giusto, durante il quale oltre venti artigiani creativi e produttori agricoli promuoveranno i loro prodotti e le loro creazioni all’interno, per l’appunto, dello “store” temporaneo, organizzato da “Fondazione Artea”, in collaborazione con il “Comune di Vinadio”.

L’ingresso è gratuito con accesso dal ponte di “Porta Francia”, dal lunedì al sabato dalle 14,30 alle 19, la domenica e la settimana di Ferragosto dalle 10 alle 19.

Molteplici e di svariati settori saranno anche quest’anno le proposte degli artigiani coinvolti, da filati, pelli e tessuti naturali a decorazioni e gioielli realizzati in molteplici stili e materiali. Diverse anche le offerte per la cura della persona, da saponi a creme artigianali ricavate da estratti di piante, a tisane a misti di spezie e bevande ottenute da erbe di montagna. Una gran parte giocheranno anche le eccellenze enogastronomiche locali con un’amplissima proposta di stand di prodotti freschi (verdura e frutta), ma anche di “lavorati” come deliziosi biscotti, confetture, succhi, miele per finire con formaggi, salumi e liquori artigianali.

Il “Temporary Shop” è un’iniziativa nata in continuità con “Montagna in movimento”, il percorso multimediale all’interno del “Forte” di recente riaperto con un nuovo impianto di illuminazione “green” più efficiente e a basso impatto ambientale. Il percorso dedica una sezione alle prospettive future di vita e di lavoro in montagna, richiamando proprio la figura degli espositori del “negozio temporaneo”, in maggior parte giovani, che rappresentano l’evoluzione degli antichi mestieri montani e che sono “l’esempio di come storia e tradizione possano coesistere con innovazione ed economia sostenibile”.

Vera novità di quest’anno al “Forte” è “L’Orto Segreto”, il nuovo spazio che rappresenta un innovativo approccio alla cultura, combinando la valorizzazione del patrimonio storico e architettonico, la cura della terra e dei sui prodotti con esperienze di comunità e condivisione “che rendono la visita unica e ripetibile nel tempo”.

Per maggiori info: tel. 0171/959151 o www.fortedivinadio.com

g.m.

Nelle foto: “Temorary Shop” e “Ingresso al Forte” (ph. Mauro Garello)

Al Solferino tra innovazione e tradizione

D’autunno e inverno non si può mancare di assaporare i bolliti assecondati da mille salsine serviti, come vuole la regola piemontese, dall’apposito carrello. E poi, a seconda delle stagioni, i tartufi, i carciofi o gli asparagi accompagneranno degnamente i piatti che sceglierete

Da decenni è il punto di riferimento della politica torinese, a metà strada com’è tra Palazzo Civico e la Regione. Ma negli ultimi tempi, complice la stagione fiorente del turismo in città, è sempre più frequente vedere ai suoi tavoli allegre comitive di stranieri che, rubicondi, degustano e decantano i piatti e i vini serviti. E’ il ristorante Solferino, nell’omonima piazza con fontana, locale di impronta tradizionale, meta di clientela affezionata.

Affezionata alla sua superba battuta di carne cruda, alla tagliata di fassone e, perchè no, anche ai piatti di pesce fresco che non mancano nel menu. Una cucina piemontese rivisitata così da proporre tra gli antipasti uno sfizioso timballo di melanzane con pomodoro e scaglie di parmigiano un tonno di coniglio tenerissimo e agrodolce e un vitello tonnato – questo sì – davvero antica maniera.

D’autunno e inverno non si può mancare di assaporare i bolliti assecondati da mille salsine serviti, come vuole la regola piemontese, dall’apposito carrello. E poi, a seconda delle stagioni, i tartufi, i carciofi gli asparagi o le sfiziose patatine fritte “a fiammifero” accompagneranno degnamente i piatti che sceglierete. Dulcis in fundo, letteralmente, la vastissima scelta di dolci, tutti fatti in casa: bunet, panna cotta, torta pere e cioccolato, pesche ripiene cioccolato-amaretto, crostate, mille altri dessert e torte per compleanno su richiesta.

Più che dignitosa la carta dei vini che spazia dalle etichette classiche di rossi piemontesi ai bianchi italiani  (bollicine comprese).

Voto: 8

Ristorante Solferino

Piazza Solferino, 3, 10121 Torino
011 535851

Sempre aperto

 

Paperita Patty

Il reparto macelleria di Borello supermercati, una miniera di proposte appetitose

Informazione promozionale

Una vetrina di golosità per chi ha poco tempo per cucinare ma non vuole rinunciare alla qualità 

La scelta dei prodotti di qualità è la cifra che caratterizza Borello Supermercati.

In particolare la carne (che ha già ottenuto da Altroconsumo gli onori del podio tra le migliori carni dei supermercati italiani) viene scelta con grande attenzione.

E non potrebbe essere diversamente, vista la competenza in materia da parte del patron della catena di supermercati, Fiorenzo Borello, che iniziò la sua attività di imprenditore proprio nel settore della carne.

Fiorenzo Borello

Ma il reparto macelleria, da Borello è qualcosa di più: una vera vetrina di sfizi e golosità gastronomiche se hai poco tempo e però non vuoi rinunciare alla qualità e al gusto.

Nel reparto è disponibile una selezione di prodotti pronti da cuocere che consentono di risparmiare tempo in cucina senza compromettere la bontà.

Tra questi: bombolotti, polpette crock, arancino gourmet, alette al whisky, straccetti all’arabesque e molto altro.

 

Estate a Coazze

Domenica 28 luglio un’iniziativa organizzata da Comune e Pro loco: una passeggiata con prelibatezze locali. Nel verde (al fresco) della Collina del Castello si passerà attraverso la Fontana della Varda, il Sentiero Pirandello, il Sentiero dell’Amore per arrivare alla sommità dove si trovano la panchina gigante Aleghe, il Faro, la Cappella e uno splendido panorama.

Programma: ritrovo alle 10 in piazza De Vitis per la registrazione presenza e formazione dei gruppi. Prima tappa alla Fontana della Varda a cura degli Alpini con salumi, formaggi locali, le deliziose cipolle ripiene coazzesi (senza carne) acqua o vino. Sul pianoro del Castello proseguimento della “maratona” mangereccia con insalata di farro, costine alla birra, contorno di stagione, pesche ripiene, acqua o vino. A disposizione bibite o birra (non inclusi). Sul pianoro del Castello si trovano il Faro, la Cappella della Madonna del Castello e la panchina gigante Aleghe e soprattutto si gode di un bel panorama verso Torino e verso le montagne.

Il tutto per un costo di 28 € per gli adulti e di 12 € per i bimbi dai 5 ai 12 anni. Attenzione, è necessario prenotare entro il 24 luglio all’Ufficio turistico 011/9349681 – turismo@comune.coazze.to.it

CONOSCIAMO COAZZE: LA COLLINA DEL CASTELLO

La Collina del Castello è di formazione morenica: formata da residui glaciali spicca sulle case di Coazze con la piccola cappella dedicata al SS. Nome di Maria e il faro che illumina la notte con il suo raggio voltante. Terra sabbiosa, quella della collina, magra e rovente. Un tempo i suoi fianchi erano coltivati a vite e cereali, e monumentali castagni sono ancora visibili lungo il sentiero sul lato settentrionale. Oggi la flora più comune consiste di castagni selvatici, erica e felci aquiline. Fa eccezione la zona che costeggia la bealera che circonda tutta la collina le cui sponde ospitano vegetazione rigogliosa e felci, specie sul più fresco lato settentrionale, e la Fontana della Varda: piccola oasi di refrigerio e pace a due passi dal paese.

Del castello, che dà il nome all’omonima collina, si sa poco. Notizia certa è la data del suo abbattimento per ordine del Duca di Savoia Carlo Emanuele I nel 1597, probabilmente a seguito della sua sconfitta a Pragelato contro le milizie del Duca di Lesdiguières che difendeva il Delfinato dalle mire espansionistiche del Duca di Savoia. Tutto ciò che rimane del Castello di Coazze sono la nota leggenda del passaggio sotterraneo che l’avrebbe collegato a Villa Feyditi (in Via Candido Dovis) o al Palazzo del Conte (attuale sede del Municipio di Coazze) e una cartolina di inizio Novecento che raffigura quell’unico brandello di muro sopravvissuto all’abbattimento. Un cumulo di pietre è ormai l’ultima vestigia della torre castellana, probabilmente eretta in epoca Alto-medievale nel far fronte alle invasioni saracene del X secolo d.C., i suoi resti utilizzati nella costruzione della cappella sorta sul medesimo pianoro e in altri pratici modi che i coazzesi han ritenuto necessari. La chiesetta è stata eretta nel 1861 per iniziativa del vice-curato Don Paolo Pogolotti. Questa cappella fu restaurata nel 1986 grazie all’intervento di volontari coazzesi sia sulla struttura esterna, sia sui dipinti al suo interno. Dalle discrete dimensioni, è anche dotata di sacrestia e si apre su un bianco porticato. La festa viene celebrata ogni anno la seconda domenica di settembre, domenica successiva alla Natività di Maria. Poco distante dalla cappella c’è una fontana costruita nel 1989 da ventotto volontari coordinati da Angelo Ruffino, il Priore di quell’anno. Poco distante, nei pressi del luogo in cui sorgeva il castello, è stato eretto nel 1945 dai reduci dei campi di concentramento in Germania un pilone votivo, restaurato con le foto dei reduci nel 2012.

UNO, NESSUNO, CENTOMILA. MUSICHE E TESTI ISPIRATI ALL’OPERA DELLO SCRITTORE E AL CINEMA

Ultima serata del Festival Pirandello

Venerdì 26 Ore 20:45 Villa Tosco (Ex Prever) Viale Italia ’61 n. 72

Uno, nessuno, centomila. Musiche e testi ispirati all’opera dello scrittore e al cinema.

Il concerto “Uno, nessuno, centomila” dell’Orchestra classica di Alessandria è un omaggio a Luigi Pirandello, con brani tratti dalle opere teatrali più famose dello scrittore siciliano. I brani, interpretati da un gruppo di solisti d’eccezione, danno vita alle atmosfere intense e poetiche dei testi di
Pirandello. Lo spettacolo rappresenta un’occasione unica per immergersi nella poetica pirandelliana attraverso la musica, un linguaggio universale che sa esprimere emozioni profonde e complesse. La musica dunque, è il filo conduttore di un viaggio attraverso le opere di Pirandello, che ci condurrà nei meandri della psicologia umana dalle molteplici sfaccettature. L’orchestra classica di Alessandria, con sensibilità e competenza rende omaggio al drammaturgo siciliano, portando in scena uno spettacolo emozionante e coinvolgente con la partecipazione straordinaria di Elisabetta Gagliardi (voce).

Con le voci narranti di Sabrina Gonzatto, Giulio Graglia e Vincenzo Santagata.

Biglietti 15 €, ridotto 10 €

A cura dell’Orchestra Classica di Alessandria

Prevendite biglietti presso l’ufficio turistico di Coazze (011/9349681 – turismo@comune.coazze.to.it)

LIBRI IN TERRAZZA LA VOCE DELLE PIETRE

Sabato 27 Ore 17 Terrazza della biblioteca (nel Parco Comunale)
Libri in Terrazza – presentazione del libro
La voce delle pietre di Daniela Negro.

Anno 1410. Tra le mura del castello di Avigliana Guido ed Ersilia vivono un matrimonio infelice. Lui, balivo per conto dei Savoia, lei, nobile e colta dama imprigionata in una vita di corte irrimediabilmente monotona. Tutto cambia quando i conti di T. giungono al castello e a Guido viene proposto di svolgere una missione diplomatica a Venezia. Ersilia, mentre il marito è in viaggio, non solo avrà le redini del balivato in mano, ma scoprirà anche quell’amor cortese di cui tanto ha letto nei suoi romanzi. Un amore che, anche al ritorno di Guido, le stravolgerà la vita. Ingresso libero.

UNA VISITA NEL VENTRE DELLA TERRA

PROSSIME ESCURSIONI GUIDATE ALLA MINIERA DI GARIDA

Alla scoperta del talco, della sua estrazione, della vita dei minatori, della bellezza del mondo sotterraneo delle rocce! Prossimi appuntamenti con le escursioni guidate alla Miniera di Talco Garida sabato 27 luglio alle 15, ad agosto domenica 11 ore 10, domenica 18 ore 10 e sabato 24 ore 15. Ritrovo a Forno di Coazze presso l’Ossario dei Caduti.
Ingresso 13 € adulti (11 € soci CAI e Abbonamento Musei), 10 € bambini 7-12 anni. Prenotazione obbligatoria presso l’ufficio turistico di Coazze (011/9349681 –
turismo@comune.coazze.to.it)

NUOVO CAMPO BEACH VOLLEY

Sabato 27 luglio a partire dalle ore 15 presso i campi sportivi di via Benna sarà inaugurato il campo da beach volley. Grazie all’associazione Val Sangone Volley per averlo ripristinato. Giocatori e allenatori vi aspettano per un pomeriggio all’insegna del divertimento e dello sport.

Evitiamo di restare prigionieri di rimorsi e rimpianti / 2

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STARE BENE CON NOI STESSI

Riprendiamo l’argomento iniziato domenica scorsa su questa rubrica de “Il Torinese” e proviamo quindi a elencare alcuni comportamenti e atteggiamenti che possono rivelarsi concretamente utili a non restare prigionieri di rimorsi e rimpianti.

Evitando che la nostra mente e le nostre emozioni siano continuamente rivolte verso un “ieri” che non può essere cambiato. Si tratta innanzitutto di imparare a lasciare andare il nostro passato e le cose che non sono andate come avremmo voluto che andassero.

E di accettare e apprezzare in ogni caso la nostra attuale realtà, rivalutando ciò che siamo e ciò che abbiamo ed evitando di sentirci e percepirci molto meno di quanto realmente valiamo, solo perché non abbiamo avuto dal nostro passato ciò che avremmo sperato.

Diamo cioè meno peso a ciò che rimpiangiamo o per cui proviamo rimorso, che è il primo passo per prenderne le distanze. Rimpianti e rimorsi in fondo contribuiscono a farci vedere ciò che non è stato, o che non è più, come se avessimo una lente di ingrandimento.

E ce lo fa quindi percepire di maggiori dimensioni e importanza. Dobbiamo imparare a perdonare noi stessi. Sviluppare questa capacità non è impresa facile, perché siamo spesso più predisposti a vivere con il peso del senso di colpa e con la rabbia nei nostri confronti.

Perdonarci non significa essere superficiali. Ne’ attribuire scarsa importanza al nostro passato e a ciò che non abbiamo fatto o che abbiamo fatto sbagliando, ma comprendere le ragioni delle nostre mancanze e accettare sia i nostri comportamenti del passato che la nostra attuale realtà.

Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
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