LIFESTYLE- Pagina 95

Risotto “regale” al Castelmagno

Un formaggio nobile che rendera’ senza dubbio il vostro risotto una vera bonta’

 

Un risotto prelibato, raffinato e d’effetto grazie al formaggio Castelmagno, il “re” dei formaggi tipici piemontesi, eccellenza della Val Granda, da proporre ai vostri ospiti per le grandi occasioni. Pasta friabile, fine, sapore delicato, profumo intenso e persistente. Un formaggio nobile.che rendera’ senza dubbio il vostro risotto una vera bonta’!

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Ingredienti:

 

350gr.di riso per risotto

200gr.di formaggio Castelmagno

1 scalogno

1 bicchiere di vino prosecco

Brodo vegetale q.b.

Olio e burro q.b.

Sale, pepe q.b.

Grattugiare il Castelmagno. In una padella mettere 3 cucchiai d’olio e una noce di burro, aggiungere lo scalogno affettato sottilmente, lasciar rosolare a fuoco lento. Aggiungere il riso, tostarlo sino a quando e’ lucido, poi sfumare con il prosecco.   Dopo che il vino si sarà consumato, unire 100 gr di Castelmagno e due mestoli di brodo vegetale caldo e continuare la cottura mescolando sovente. Aggiungere altro brodo caldo quando il riso si asciuga troppo. Portare a cottura, aggiungere il rimanente Castelmagno grattugiato, mantecare con una noce di burro, servire subito. Buonissimo!

 

Paperita Patty

Vacanza…

LIBERAMENTE di Monica Chiusano

 

Vacanza…
una parola che suona squillante nell’immaginario affascinante dell’attesa confortante volta a noi stessi e al nostro agio più prezioso .

La vacanza è riposo …ma attenzione , il riposo non è ozio !
Esso ci aiuta a percepire meglio
i rumori della natura come il mormorio dell’acqua o il profumo dell’erba..

Godere dell’immaginazione ci insegna quindi a sognare laddove tutto si inebria perché incontaminato da inutili contorni ….come nel guardare le nuvole e accorgerci che imparare a viaggiare fluttuando ci accompagna a maggior pace !

Sostate nella grazia deliziosa della vostra serenità, senza sprecare nulla che vi ricordi il suo valore .

Passeggiata ornitologica nel Parco del Castello di Miradolo

 

 

Domenica 27 agosto è in programma una curiosa passeggiata nel Parco del Castello di Miradolo alla scoperta degli uccelli che lo popolano, in compagnia di un ornitologo.

Per esempio, le cavità naturali degli alberi e il legno non perfettamente integro rappresentano una tentazione quasi irrinunciabile per il picchio. E non è insolito osservare il pettirosso che segue con attenzione il paziente lavoro del giardiniere il quale, lavorando la terra, aiuta inconsapevolmente il piccolo animale nella ricerca del cibo (larve, lombrichi, insetti). Nel bosco di bambù, invece, regnano le cinciallegre, con un piumaggio verdastro sul dorso, con la coda e le ali grigie, striate di blu.

Al termine dell’attività, la Caffetteria del Castello propone una tisana fredda dell’orto e una fetta di torta dell’Antica Pasticceria Castino di Pinerolo o, in alternativa, un aperitivo da consumare nell’elegante dehors circondato dal giardino degli aromi.

 

L’attività è organizzata da Fondazione Cosso in collaborazione con Cooperativa Arnica, che opera nel campo della divulgazione scientifica, della progettazione e dell’educazione ambientale dal 1989. Nell’ambito del progetto Il Parco del Castello di Miradolo. Storia di una rinascita con cui la Fondazione Cosso ha ottenuto i fondi del PNRR tramite il bando del ministero della Cultura dedicato ai parchi e ai giardini storici, finanziato dall’Unione Europea attraverso i fondi NextGenerationEU: ottavo in graduatoria tra i migliori progetti italiani e primo in Piemonte tra tutti i partecipanti della regione.

 

INFO

Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)

Domenica 27 agosto, ore 16.30

Passeggiata ornitologica nel Parco

Durata della visita: 1 ora e mezza circa

Costo: 6 euro + ingresso al Parco

Biglietti: 6 euro intero, 5 euro Carta Giovani Città di Pinerolo, gratuito 0-5 anni, Abbonati Musei e Torino+Piemonte Card, Passaporto culturale, disabilità e accompagnatori. Incluso nel biglietto audio racconto stagionale in cuffia per scoprire le ricchezze botaniche del Parco e le sue suggestioni romantiche. Il percorso cambia ad ogni stagione.

La prenotazione è consigliata: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it

www.fondazionecosso.com

Ruspante pasta e fagioli rustica

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Una ricetta genuina, amata da tutti;  tante sono le varianti che si tramandano secondo le ricette di famiglia

Un sano piatto della tradizione dal sapore antico, nutrizionalmente completo, economico e appagante. Una ricetta genuina, amata da tutti;  tante sono le varianti che si tramandano secondo le ricette di famiglia, questa e’ la versione di casa mia.

 

Ingredienti:

 

300gr. di fagioli secchi di Saluggia o Borlotti

1 cipolla

1 carota

1 patata

1 costa di sedano

1 spicchio di aglio

1 pomodoro

1 foglia di alloro

1 crosta di parmigiano

1 rametto di rosmarino

1 ciuffo di prezzemolo

100gr. di tagliatelle all’uovo spezzettate

Sale, olio evo q.b.

 

Mettere in pentola a pressione i fagioli secchi e tutte le verdure precedentemente lavate, coprire con acqua fino alla tacca, aggiungere la crosta di parmigiano e poco sale. Cuocere almeno 1 ora dal fischio. Lasciar raffreddare, eliminare la crosta di parmigiano, passare tutte le verdure e parte dei fagioli al passaverdure. In un tegame, preferibilmente di coccio, mettere il passato allungato con due mestoli di acqua, cuocere la pasta per il tempo necessario, spegnere il fuoco, aggiungere i fagioli rimasti, aggiustare di sale e lasciar riposare per almeno tre ore. Servire calda irrorata con un filo di olio crudo. Una semplice bonta’.

 

Paperita Patty

Ricordi di Langa

Ciao Dogliani.

Il treno, da Torino-Porta Nuova linea Bra-Ceva, ferma a Monchiero e la tramvia (6 km) porta alla tua stazione e, con la macchina di piazza Fiat 1400 beige, si va dai “Nostri”!
Ti racconto di

. ESTATE
Il balconcino sul retro della casa di zia si affaccia sulla piazzetta del Mercà ‘d J’euv, improvvise nell’aria salgono le note allegre di un pianoforte. Infatti, nel Teatro/Cinema c’è un coro di voci giovani diretto dal maestro…”Stooop!…più veloce…più allegro…” a cui seguono risatine e brevi commenti. “Come sei bella Dogliani…” è un inno/marcetta alla tua bellezza! Sono le prove per l’imminente Festa dell’Uva in Settembre.
Sono gli Anni 50, c’è entusiasmo e partecipazione. Intanto nelle tue borgate, frazioni e paesi vicini fervono i preparativi per allestire i carri allegorici a tema, a volte satirici, mai volgari.
Alla Festa arrivano molti visitatori, anche da fuori Regione, con pullman e altri mezzi.
Ti animi con tanta musica, cori, ballo a palchetto in piazza e i tuoi rinomati ristoranti propongono i menu della tradizione: Affettati-Raviole-Plin-Fritto e Bollito misti-Bönet, il tutto innaffiato con il tuo Dolcetto!

. MARTEDI’ DI’ ‘D MERCA’
Noto una certa eleganza, come nei giorni di festa. Arrivano a frotte dalle frazioni e qua e la gruppetti di persone conversano amabilmente.
La tua Gente è briosa, pronta alla battuta e alla risata franca, lavora sodo, non mugugna e apprezza stare in compagnia!
Tra i banchi dei commercianti/ambulanti fissi, alcune donne vendono prodotti di cascina: cestini di uova fresche, tome di pecora, ortaggi e frutta di vigna.
La Signora-storico il suo carretto del gelato artigianale-due ottimi gusti-porge coni che strabordano…
Percorro lentamente un po’ a zig-zag, la via centrale e mi soffermo curiosa davanti alle tue fornite botteghe i cui negozianti sono disponibili e consigliano al meglio. Oggi è difficile vederli sulla porta con i loro grembiuloni perchè occupati dietro il banco a servire i clienti.
Mi piace molto l’antica Farmacia con i suoi scaffali lignei e vetrine, i bei vasi in ceramica finemente decorati e sotto il portico aleggia il suo profumo particolare e inconfondibile.
Di fronte, un Emporio, stile FarWest… li c’è sempre qualcosa di nuovo da vedere: abiti da lavoro, attrezzi per la campagna, il giardino, lo sport, giochini per bimbi e la casa. Non mancano scatoloni con le pianelle “friulane” in velluto e le pattine/pattini per i pavimenti cerati.  Appesi a grappoli alla colonna del portico, zoccoli in legno di tutte le misure e la fascia in cuoio. Li misuro, acquisto e il calzolaio mette la gomma per non scivolare e per non far troppo rumore.

. MICHE, GRISSETTA, CHERNIELE
L’impasto riposa e lievita tutta la notte nella madia della cucina di nonna. Il mattino seguente, dentro un grande panno di teila ‘d Ca’, si sistema in un cesto sul carretto e.. via ‘a cœse’ al forno a legna della frazione. Al ritorno, il profumo di quel pane lascia la scia e inonda la casa. La tentazione è grande, ma all’ordine “non si mangia il pane caldo!”,desisto. A merenda: la cherniela  (torcetto gigante, cerchio o una bambolina, con granella di zucchero), oppure una mezza michetta con uovo ‘a frisinin’ (strapazzato) o confettura di frutta casalinga.
Nel primo pomeriggio con i miei cugini, sotto il portico di Pinotu, in una atmosfera sospesa, luce accecante, aria calda un po’ afosa… ascoltiamo il canto delle cicale, ronzii strani, le galline, il belato della pecora. Attira la nostra attenzione uno strano rumore, è una culla in legno che dondola. Poi, la dolcezza di una voce che canta la ninna-nanna al piccolino.
Per i compiti, zia prepara l’inchiostro con i papaveri.
Prima di ogni pasto, si ringrazia per il cibo. Prima di dormire, si prega.

. DOMENICA
Il sabato pomeriggio sulla ‘lobia’: lavaggio chiome e risciacquo con aceto.
In pompa magna…o quasi, si parte con le scarpe buone avvolte in carta di giornale. Quelle impolverate, dietro un cespuglio, attendono il nostro ritorno.
La Messa prima, alle 6 per Anziani e chi lavora. Nell’imponente chiesa parrocchiale ss Quirico e Paolo, la Messa ‘granda’ è al completo: le Donne a destra, gli Uomini a sinistra e nei primi banchi i Bimbi con catechisti e suore. In fondo si lascia spazio per i Giovani che allegri commentano la sera prima…
Qui la Messa è solenne: organo, coro maschile canto gregoriano, degno delle grandi cattedrali europee. Le omelie a volte forti, fanno riflettere!

. CITTADINI ILLUSTRI, FAMOSI, COMUNI
Hai dato i natali a grandi Uomini e Donne che, in Italia e in molte parti del Globo, ti hanno rappresentato degnamente con i valori da te ricevuti.
Quando, alla domanda “… la tua Città?”, rispondo “Torino” e, orgogliosa aggiungo:”le mie radici sono nelle Langhe, a Dogliani!”
Avrei ancora tanto da dirti… intanto GRAZIE per essere stata e essere come sei!

Un carissimo saluto.
G.S.-Torino

Torino Tattoo Convention. Manca un mese all’evento più “ink-redibile” della città

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22-24 Settembre 2023

Pala Alpitour, Corso Sebastopoli 123. Torino

 

Fiumi di inchiostro sotto la Mole: a Torino è in arrivo un evento “ink-redibile”! Dal 22 al 24 settembre i più importanti tatuatori al mondo si danno appuntamento alla Torino Tattoo Convention, ormai un must per professionisti, appassionati e curiosi. 3 giornate ad alto tasso di inchiostro, 250 tatuatori in arrivo da 8 paesi diversi, oltre 20 contest e più di 100.000 i visitatori attesi da tutta Europa per una delle manifestazioni del settore più importanti al mondo.

In Italia, dove il tatuaggio è molto più di una moda – gli italiani tatuati sono circa 7 milioni, oltre il 13% della popolazione totale – Torino Tattoo Convention porta al Pala Alpitour di Torino tutto il meglio di quello che il mercato del tatuaggio offre. È l’occasione per vedere al lavoro i grandi maestri internazionali e per farsi realizzare un lavoro da professionisti altrimenti inavvicinabili… e non solo! Dietro al tattoo si nasconde un vero e proprio universo da scoprire fatto di artisti e disegni, ma anche di contaminazioni artistiche, ink-celebrity, innovazioni tecniche e trend che diventano scuole di pensiero.

Chicano, figurativo, destrutturato, fine line, black work, polinesiano, tradizionale… Quest’anno la manifestazione torinese ha un mood orientale con tanti artisti asiatici provenienti da Giappone, Cina e Thailandia: Shanqi Liu, Cathy Tattoo, Horizakura, Shun Tattoo, Show Tattoo e Jin Tattoo.

Alte anche le quote rosa con le sempre più richieste tatuatrici donne: Ary Lilith, che lavora tra Milano e Napoli, Elisa Di Paola, tatuatrice a Liverpool, Giugo, che tatua tra Bologna e Barcellona, Letizia Soldatelli di Roma e tante altre.

Inchiostro sotto pelle ma anche musica, djset, live show, mostre e exhibition artistiche.

Il programma sarà come sempre ricco ed articolato, strutturato in diversi punti d’attrazione: il palco principale nel parterre ospiterà sfilate, esibizioni, spettacoli e concerti, un susseguirsi continuo di proposte d’intrattenimento originali, eccentriche e catalizzanti. I momenti più caldi dell’evento sono i tattoo contest. Vere e proprie competizioni per premiare i tatuaggi più belli realizzati in convention. Una giuria tecnica d’eccezione, supportata dal grande pubblico, assisterà alle sfilate e decreterà la classifica finale e i vincitori per ogni tipologia.

www.torinotattooconvention.it

CioccolaTò, “il cioccolato delle meraviglie” torna a Torino in autunno

Dal 27 ottobre al 5 novembre Torino si trasforma in una grande cioccolateria a cielo aperto: torna CioccolaTò, la kermesse dedicata al cibo degli dei, ormai un must del calendario degli eventi della città, un viaggio lungo dieci giorni fatto di gusto, spettacoli e visite guidate che coinvolge tutti i sensi e regala emozioni a ogni assaggio.

1 milione di visitatori, oltre 72 mila kg di cioccolato venduti, 150 eventi tra Piazza San Carlo e le location diffuse in città, 8000 presenze alle degustazioni e agli showcooking e oltre 400 mila partecipanti solo nel primo weekend: sono questi i numeri dell’ultima edizione di CioccolaTò, un grande successo per la città di Torino, che ha avuto risvolti positivi anche sul turismo e sull’economia locale.

“Quando si parla di cioccolato, si pensa a Torino – ha commentato l’assessore ai Grandi eventi della Città di Torino Mimmo Carretta – e CioccolaTò è una delle più importanti manifestazioni dedicate a questa eccellenza gastronomica che ha radici lontane nella storia della nostra città. La kermesse è uno dei grandi eventi che animerà l’autunno torinese, con le vie e le piazze del centro che per dieci giorni si trasformeranno in un grande palcoscenico dedicato al cioccolato; una manifestazione di successo, da sempre tra le più gradite e partecipate da  torinesi e turisti, con un ricco programma di eventi e di iniziative che coinvolgerà l’intera città”.

Torino è, senza dubbio, la capitale italiana del cioccolato, vera tappa fissa in Europa insieme a Bruxelles, Vienna e Parigi per i turisti che ogni anno restano affascinati dalle vie del cioccolato, percorsi di viaggio dove il cacao è un bene da tutelare e tramandare.

Torino è la prima città italiana in cui è arrivato il cioccolato, merito del duca Emanuele Filiberto che nel ‘500 portò a corte le preziose fave di cacao e nel 1560, per festeggiare il trasferimento della capitale da Chambery, servì ai torinesi una tazza fumante di cioccolata calda. Fu amore a prima vista, anzi a primo sorso!

Sempre a Torino nacque anche il gianduiotto, ormai vero e proprio simbolo della città, geniale escamotage dei maestri cioccolatieri che utilizzarono le nocciole per sopperire alla carenza di cacao dovuta al blocco continentale imposto da Napoleone. Risultato: una tradizione unica che ha fatto di Torino una indiscussa capitale del cioccolato.

Dal 27 ottobre al 5 novembre CioccolaTò, come tradizione, sarà un evento diffuso per tutta la città.

Il tema scelto per l’edizione 2023 è “Il cioccolato delle Meraviglie” ed è ispirato all’articolo dedicato da Forbes alla città di Torino, definita la città delle 7 meraviglie; mai come quest’anno CioccolaTò promette di essere un meraviglioso itinerario tra praline, tazze di cioccolata fumanti e bonbon, alla scoperta di laboratori e bar storici che rimandano all’uso antico del cacao degli Aztechi e dei Maya ma, attraverso il costante amore degli artigiani, ci proiettano verso un uso più moderno e creativo di questo prodotto.

CioccolaTò è un evento per tutti, capace di andare dritto al cuore e alla gola dei consumatori con tanti eventi diffusi in città, tra cultura, arte, divertimento, giochi, laboratori, masterclass, showcooking

Cuore dell’evento le centralissime Piazza San Carlo e Via Roma che ospiteranno eccellenze nazionali e internazionali ed accoglieranno migliaia di visitatori italiani e stranieri per questo incredibile viaggio nel cioccolato.

Una grande giostra è l’immagine guida della comunicazione 2023.

“La giostra – sostiene Marco Fedele, Direttore Creativo e Comunicazione di CioccolaTò nell’immaginario di tutti ci riporta all’infanzia, a ricordi indelebili di una felice giornata trascorsa con familiari o amici. Nella comunicazione è molto importante scegliere immagini reali che riescano ad umanizzare l’esperienza, immagini empatiche che veicolino sentimenti reali. La tradizione vuole che alle giostre non fosse il pubblico a recarsi ad assistere allo spettacolo, ma era lo spettacolo a raggiungere il suo pubblico nelle piazze, nelle strade, facendolo diventare protagonista…come a CioccolaTò, uno spettacolo di gusto e felicità, un’esperienza meravigliosa!”.

Da non perdere Casa CioccolaTò che in Piazza San Carlo vedrà sfilare tanti ospiti tra talk, showcooking, masterclass e incontri con il pubblico: Maestri del Gusto del Cioccolato Torino come Davide Appendino, La Perla Torino accanto a maestri cioccolatieri come Guido Gobino, Guido Castagna e Silvio Bessone ma anche chef stellati, Marcello Trentini, Andrea Larossa, Claudio Vicina, Alessandro Mecca e Pastry Chef come Chiara Patracchini, Filippo Novelli e Silvia Federica Boldetti.

Per l’edizione 2023 è confermata la collaborazione con Conpait Confederazione Pasticceri italiani che porterà a Torino numerosi Campioni della pasticceria, gelateria, cioccolateria nazionali e internazionali tra cui Angelo Musolino, presidente Conpait. Riccardo Magni e Andrea Restuccia, campione del mondo di pasticceria.

Per gli appassionati di Willy Wonka da segnalare la Fabbrica di Cioccolato di Silvio Bessone, una vera e propria fabbrica riallestita in Piazza San Carlo che mostrerà al pubblico tutte le fasi di lavorazione del cioccolato.

Per 10 giorni tutta la città sarà in festa grazie a tantissimi eventi off, con l’ormai tradizionale rassegna Fuori di Cioccolato. Per i turisti più golosi da non perdere il CioccoCabrio Bus e Luci d’Artista, un viaggio per conoscere luoghi e storie della città legate al Cioccolato sorseggiando una cioccolata calda in collaborazione con  Somewhere Tour & Events, la Merenda Reale® nei caffè storici o nelle caffetterie delle  Residenze Reali aderenti all’iniziativa, dove scegliere tra una fumante cioccolata calda o un Bicerin, il “Tour Torino Golosa” a cura di www.turismotorino.org e i tour nei caffè storici e nelle cioccolaterie a cura di www.viaggiacorte.it

C’è spazio anche per l’arte a CioccolaTò: torna con la seconda edizione Cioccolatissima, in collaborazione con “Art a Porter”, una mostra diffusa in città, anche in concomitanza con Artissima 2023, con opere a tema “Il Cioccolato delle Meraviglie”.

Tra i Partner di CioccolaTò 2023, “The Chocolate Way” con il suo presidente Nino Scivoletto, la prima rete internazionale che celebra la cultura, la tradizione e la storia del cioccolato in Europa con l’obiettivo di promuovere e mettere in collegamento i distretti storici europei del cioccolato di alta qualità, riscoprire e promuovere la tradizione, la cultura, il valore del cioccolato, supportare le pratiche etiche nella filiera del cioccolato di alta qualitàIl Consorzio del Cioccolato di Modica, il Consorzio riunisce le imprese artigiane produttrici di Cioccolato di Modica che ha perseguito lo scopo di dotare il prodotto della I.G.P. Selmi Group, azienda leader nel settore dei macchinari per la lavorazione del cioccolato.

www.cioccolato-to.events

Per 8 giorni la Birra Artigianale Italiana si dà appuntamento a Biella

BOLLE DI MALTO 2023 SI AVVICINA!

Dal 28 agosto al 4 settembre 2023 a BIELLA

“Che rumore ha la felicità?”

Per 8 giorni la Birra Artigianale Italiana si dà appuntamento a Biella in collaborazione con SLOW FOOD ITALIA e con grandi ospiti musicali come TROPEA e ALEX BRITTI

 

Si scaldano i motori per la partenza della VII Edizione di Bolle di Malto 2023 a Biella, la più grande rassegna nazionale dedicata alla birra artigianale e alla promozione della cultura brassicola in ogni suo aspetto che dal 28 al 30 agosto prenderà il via con BOLLE OFF, proponendo degustazioni e approfondimenti culturali dalle ore 16 alle 20, diffusi nella città di Biella, per poi entrare nel vivo con BOLLE ON, dal 31 agosto al 4 settembre con gli Stati Generali della Birra e gli eventi musicali dal vivo fino a tarda notte.

Sono state più di 100 mila le presenze registrate nella precedente edizione e anche quest’anno si attendono altrettanti visitatori, da tutta Italia e dall’estero, con l’obiettivo di superare di gran lunga le stime dell’anno scorso. I numeri del 2022 parlano chiaro: 45.000 litri di birra erogati, 80.000 bicchieri spillati, 30 relatori per gli Stati Generali della Birra, 40 ore di musica dal vivo e 5 lingue straniere parlate (inglese, tedesco, spagnolo, francese e olandese).

Quest’anno ci saranno centinaia di birre artigianali provenienti da tutto il territorio nazionale, street food di qualità, musica dal vivo con artisti locali, esordienti, nazionali e incontri con esperti e laboratori del gusto dove sperimentare la gastronomia locale e nazionale.

La cucina di strada offrirà le migliori specialità regionali e gourmet, i concerti e l’intrattenimento dal vivo si presteranno tutte le sere a essere la base fondamentale per degustare al meglio le birre in piazza mentre i corsi e le degustazioni rappresenteranno il punto d’incontro ideale tra esperti ed appassionati oltre agli eventi di promozione culturale e territoriale, durante i quali saranno promosse le mete di interesse artistico-culturale che più valorizzano il contesto locale e regionale in cui si inserisce la manifestazione.

Per otto giorni la il capoluogo biellese diventerà la Capitale italiana della Birra Artigianale con 8000 mq di esposizione, birrifici artigianali da 20 regioni italiane, oltre 300 stili di birra, più di 100 varietà di cucine di strada e 2400 minuti di musica live.

In piazza Martiri della Libertà sarà rappresentato il meglio del panorama brassicolo italiano con nomi come: Almond ’22AltaviaBaseiBeer InBirra PerugiaBirrificio CourmayeurBirrificio degli OstuniBirrificio del VultureCanediguerraCroce di MaltoElvo MaltsHilltopIl MastioJebKaussLa VillanaOkoreiOtusPiccolo Birrificio ClandestinoRabelRetortoUn Terzo ed un muro di spine realizzato per accogliere le altre regioni ospiti.

A rendere ancora più speciale l’evento, il lancio della seconda edizione degli Stati Generali della Birra Artigianale Italiana, realizzati in collaborazione con Slow Food Italia, durante i quali si terranno una serie di convegni, dibattiti e speech ospitati nell’Arena Bolle. Inoltre, sarà allestita un’area dedicata in cui sarà ospitata una rappresentanza del Mercato della Terra di Slow Food dove acquistare prodotti di alta qualità e trovare spazi per fare comunità, creando scambi culturali e facendo educazione alimentare e dove i piccoli produttori e gli artigiani del cibo saranno i veri protagonisti.

Grazie a questa rinnovata partnership con Slow Food Italia, Bolle di Malto sarà presente a Cheese 2023 a settembre, parteciperà a ottobre al primo evento di Slow Food Italia a Taranto e ricoprirà un ruolo di rilievo a Terra Madre Salone del Gusto 2024.

 

Il cuore di Bolle di Malto sarà la piazza ovvero il centro della città di Biella con l’area di piazza Martiri della libertà che saranno attive ogni giorno della manifestazione con ingresso gratuito e al suo interno troveranno sede gli spazi di maggiore attrazione come Arena Bolle, l’area dedicata alle degustazioni e agli approfondimenti culturali, Casa Bolle, la casa ufficiale di Bolle di Malto dedicata alle aziende del territorio nazionale e gli incontri degli Stati Generali della Birra.

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Tutte le sere, dal 31 agosto al 4 settembre, sul palco centrale prenderà il via una ricca programmazione di musica dal vivo ad ingresso gratuito con artisti di grande richiamo che si esibiranno per il piacere del pubblico fino a notte inoltrata. Si parte ufficialmente il 31 agosto con l’esibizione della Bandberry Smoke e dei Sempre Noi (tribute band degli 883), ma ogni volta la serata sarà aperta dalla resident band dei Torpedo Blu e poi puntualmente chiusa dal dj set finale.

Il 1 settembre suoneranno i Dark Side e a seguire la Rocketti band, tribute band di Vasco Rossi mentre il 2 settembre sarà protagonista Daniele Groff, il cantautore originario di Trento e ispirato al brit pop inglese degli Oasis, venuto alla ribalta con la vittoria a Sanremo Famosi nel ’98 grazie al brano “Daisy” e ritornato di recente sul palco, lanciando un crowdfunding per registrare il nuovo album. Nel 1999 ha firmato il leit motiv della colonna sonora de “Il pesce innamorato” di Leonardo Pieraccioni con la canzone “Everyday” e di recente ha pubblicato l’ultimo singolo “Sempre nella mia testa”; chiuderanno la serata Schegge Sparse, tribute band a Ligabue e il consueto dj set.

Il 3 settembre invece toccherà alla talentuosa band biellese dei Cento’s aprire la serata che vedrà sul palco prima la giovane band indie dei Piazza Bologna, che dopo i primi due singoli sono entrati nella 50 Viral di Spotify e poi i Serendipity, il gruppo musicale bergamasco, inserito nella scaletta dello scorso concerto del 1 maggio a Roma, che con quasi un milione e mezzo di ascolti è considerato uno dei più promettenti della scena indipendente nazionale. Dopo di loro arriveranno i Tropea alias Pietro, Mimmo, Piso e il Claudio, la giovane band milanese che è stata una delle rivelazioni di X Factor 2022, dove con la squadra di Ambra sono stati tra i finalisti più applauditi in assoluto: ora girano in lungo e in largo i club italiani con il loro “Spring Inferno Tour”.

Gran finale il 4 settembre con Mille, la cantautrice vincitrice assoluta di “1MNEXT” il contest del concerto del 1 maggio a Roma dove ha cantato il suo singolo “Sì, Signorina” e Alex Britti, il chitarrista e cantautore capitolino, appartenente agli esponenti di spicco della Scuola Romana. Considerato uno dei maggiori chitarristi italiani ha pubblicato nel 2020 il singolo “Una parola differente” che ha segnato il suo ritorno dopo la collaborazione con Salmo a tre anni di distanza da “In nome dell’amore – Volume 2”, facendo poi seguire nel 2022 “Mojo”, l’ultimo album, completamente strumentale. Per festeggiare al meglio i venticinque anni dalla prima esibizione ad aprile 2023 ha inaugurato la sua nuova fase artistica con la pubblicazione sulla sua etichetta It.Pop distribuito Believe di due singoli “Tutti come te” e “Nuda”. Entrambi brani dal sound inconfondibile con cui il chitarrista romano ha voluto rivelare al proprio pubblico le sue due anime pop e cantautorali.

I pilastri su cui si fonda Bolle di Malto anche per questa edizione 2023 sono Cultura, Territorio e Inclusione uniti al modo in cui attraverso la valorizzazione del patrimonio brassicolo artigianale questi si riflettano sul benessere della persona e sulla diffusione di buone pratiche legate al bere bene e responsabile oltre che ai temi centrali della salute alimentare.  Da qui nasce il claim scelto per la VII edizione della rassegna “Che rumore ha la felicità?” con l’intento di affermare che anche attraverso iniziative come queste la felicità delle persone deve essere messa al centro e soprattutto può essere misurabile: per provarlo ci sarà un evento a sorpresa che coinvolgerà tutto il pubblico presente a Bolle di Malto.

Al culmine degli incontri in programma si terrà domenica invece una giornata dedicata ai premi con la seconda edizione dei premi “Bolle di Malto” dove saranno consegnati nell’ordine i riconoscimenti per: “Birra creativa”, “Birrificio sostenibile” e “Mastri Birrai in collaborazione”.

L’anno scorso per ciascuna di queste sezioni sono stati premiati rispettivamente: il Piccolo Birrificio ClandestinoBirrificio Kauss Cane di Guerra.

Bolle di Malto è un’idea di Raffaele Abbattista e Marta Florio,  è organizzata dall’Associazione Cortocircuito con la media partnership de Il Biellese, Fermento Birra Magazine e Radio Juke Box, con il patrocinio e il contributo della Regione Piemonte,  Consiglio Regionale, Provincia di Biella, Comune di Biella, Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, Fondazione Biellezza, ATL Terre dell’alto e Co.S.R.A.B. e con il patrocinio di VisitPiemonte, Ascom Biella, Confartigianato Biella, Slow Food Italia, Union Birrai, GAL – Montagne Biellesi, in attesa Ministero del Turismo, Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Gnocchi di patate con Speck e noci, energia nel piatto

Un primo piatto estremamente goloso, energetico e saziante.

Morbidi gnocchi in una vellutata fonduta di taleggio arricchita con croccanti noci sminuzzate e gustoso Speck. Irresistibili!

Ingredienti (4 persone)

800gr.di gnocchi di patate
200gr. di Taleggio
100gr. di Speck a fettine
8 noci
150ml di panna liquida
Olio q.b.

Preparare gli gnocchi secondo la vostra ricetta preferita o acquistarli pronti in pastificio.
Tagliare lo Speck a listarelle e tostarlo in padella con un filo d’olio sino a quando risulta croccante. Sminuzzare i gherigli di noce e tostarli velocemente nella stessa padella dello Speck. Preparare la fondutina di Taleggio. Tagliare il formaggio a dadini, metterlo in un pentolino, unire la panna liquida e mescolare sino a quando si è perfettamente sciolto. Cuocere nel frattempo gli gnocchi in acqua bollente con poco sale. Quando vengono a galla, scolarli e metterli in una terrina, condire con lo Speck, la fonduta e le noci. Servire subito.

Paperita Patty

Usa e getta? No, grazie

L’umanità ha più volte nel corso della storia modificato le abitudini per poi tornare sui suoi passi, per poi modificarle nuovamente.

Ne sono un esempio l’abbigliamento, che periodicamente torna di moda (pantaloni a zampa di elefante, per citare un caso) e l’arredamento, settore che ha visto sparire i mobili dei nostri nonni a favore dei mobili componibili per poi vedere comparire nuovamente quegli stessi mobili nei mercatini, presentati su riviste apposite, venduti spesso a caro prezzo e ricercati per il loro valore storico, per la storia che portano con sé ma, soprattutto, perché così è la moda.

Non dimentichiamo che, quasi esclusivamente nel mondo occidentale, c’è un’eterna rincorsa alla novità ed un consumismo sfrenato che ci portano a cambiare gli oggetti, anche se ancora perfettamente funzionanti e idonei allo scopo per cui li abbiamo comprati, soltanto per il gusto di cambiare, di far vedere agli altri il nostro nuovo acquisto e, purtroppo, non sentirci inferiori agli altri come se l’oggetto fosse lo status symbol anziché fingere di rappresentarlo.

Questo è probabilmente il motivo più frequente per cui cerchiamo di adeguarci alle mode in un crescendo rossiniano di spese, cambi, acquisti, vendite a prezzi irrisori perché l’acquirente è più furbo del venditore o, più spesso, abbandono dell’oggetto in fondo ad un cassetto o in cantina.

Come non bastasse, al danno economico si aggiunge lo stress della competitività a tutti i costi.

Conosco diverse persone che cambiano il cellulare ogni 6 mesi-1 anno (quindi ancora in garanzia) perché il modello successivo ha una fotocamera con una risoluzione maggiore (neanche dovessero fotografare una mosca sul marciapiede di fronte), oppure ha anche l’impronta digitale per sbloccarlo (se te lo rubano il dito ti serve a poco) o altre banalità simili.

Allo stesso modo vi sono gli acquirenti di televisori che passano da un modello a quello di dimensioni maggiori, non considerando che abitano in un appartamento e non in una sala cinema) e soprattutto che a distanza ravvicinata gli occhi si danneggiano.

Non dimentichiamo che quasi sempre i beni superflui vengono acquistati facendo ricordo ad un finanziamento, solitamente con un tasso di interesse diverso da zero, che aggiunge idiozia alla stoltezza.

Un mio conoscente batteva tutti i record. Sfogliava i volantini di alcuni ipermercati, vedeva se ci fossero offerte eccezionali (“solo oggi il tal articolo è scontato del 75%”) e lo acquistava (TV, stereo, smartphone) e, essendo nuovi e “in più” li lasciava nella confezione originale. Peccato che non utilizzandoli subito non si accorgesse di eventuali difetti di fabbricazione e quando si decideva ad usarli spesso la garanzia era già scaduta, il modello era obsoleto e, è capitato, fosse fuori produzione quindi eventuali ricambi fossero irreperibili.

Il consumismo è, ipso facto, uno stile di vita che induce profitti enormi per le imprese produttrici e per tutto l’indotto (dagli agenti di commercio ai trasportatori, ai pubblicitari, alla GDO ed ai commercianti minori) ma danneggia enormemente l’anello debole della catena: il consumatore finale.

Marketing strategico, esperti di comunicazione, strateghi dell’upselling e del cross-selling riescono a rendere appetibile un prodotto che, di per sé o per quell’utente, è superfluo se non addirittura inutile: un oggetto che svolge le stesse funzioni di quello in nostro possesso o è predisposto per un uso futuro che non si sa quando diventerà attuale, dimensioni ridotte di qualche millimetro vantate come un risparmio di spazio indispensabile.

Un paio di anni fa mi recai ad acquistare uno smartphone, perché l’altro si era suicidato nell’acqua: la commessa, proponendomi alcuni modelli nella fascia di prezzo che avevo indicato e che avessero ciò che mi serviva, mi propose un modello “che ha già il 5G”. Con la faccia più eloquente possibile feci notare alla signorina che al momento il 5G non era in funzione e che, quando lo fosse stato, il mio smartphone sarebbe stato già da cambiare; la signorina cambiò discorso.

E che dire del cambio di elettrodomestici per sostituire la nostra lavatrice classe A+ con una di classe A++ “perché consuma meno”?  A fronte di un risparmio (per la sola lavatrice) di…. 10 euro al mese? spendiamo all’incirca da 400 a 600 euro, cioè il risparmio da 40 a 60 mesi di energia. Dopo tale periodo probabilmente avremo già cambiato nuovamente la lavatrice non avendo non soltanto risparmiato, ma speso di più per un cambio inutile. Moltiplicate questo discorso per lavastoviglie, freezer, frigorifero e asciugatrice e capirete quanto sia potente il marketing e quanto impotenti siamo noi.

Sergio Motta