HOT PARADE
Leggi la rubrica su “L’identità” ⤵️
https://www.lidentita.it/hot-parade-267/
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150 LE TAPPE PREVISTE QUEST’ANNO PER L’EDIZIONE 2024 DELLA PIÙ IMPORTANTE MANIFESTAZIONE ITINERANTE DI CIBO DI STRADA D’ITALIA
OLTRE DODICI MILIONI DI VISITATORI NEL 2023
Dopo il grande successo di pubblico dell’edizione 2023 con oltre 12 milioni di visitatori, l’VIII Edizione dell’International Street Food 2024 – la più importante manifestazione di street food esistente in Italia, organizzata da Alfredo Orofino, Presidente di A.I.R.S. (Associazione Italiana Ristoratori di Strada), sarà a Ivrea , per la sua 79° tappa, da venerdì 5 a domenica 7 luglio, lato Corso Botta e lato Piazza Rondolino (venerdì dalle 18 alle 24, il sabato e la domenica dalle 12 alle 24), all’interno della storica “Festa di San Savino – il santo, i cavalli, le vie” – Festa di San Savino – Ivrea 2024- Programma (ivreasansavino.it).
L’iniziativa dedicata al cibo di strada di qualità ha ormai conquistato il grande pubblico e conterà ben 150 tappe, distribuite lungo tutto lo stivale fino alla fine di novembre 2024.
Un calendario intenso di eventi, che toccherà tutti gli angoli del Paese e permetterà di assaporare le migliori specialità italiane e straniere. Sempre all’insegna della qualità, della passione per il buon cibo e della convivialità.
I truck più importanti d’Italia con dell’eccellente cibo di strada accoglieranno i visitatori. Un appuntamento di grande originalità per le cucine internazionali presenti, che non dimentica le realtà gastronomiche regionali provenienti da tutta Italia.
In questa tappa sarà possibile gustare tra le molte specialità: la cucina palermitana, la cucina greca, gli arrosticini, la cucina messicana, il pesce fritto, il polpo gourmet, la cucina siciliana, il pulled pork, il thai food, la pasta mantecata nel cacio, la cucina argentina, la cucina brasiliana. Saranno anche presenti birrifici artigianali di eccellenza italiani, europei oltre a quelli internazionali e vari cocktail.
Nello stesso posto si potranno gustare prodotti di paesi diversi e posti lontani ed essere avvolti da tanti profumi e sapori.
La nuova edizione è ripartita in grande stile, forte del successo riscosso lo scorso anno. Il pubblico è accorso numeroso e con molto entusiasmo in ogni tappa per gustare le prelibatezze cucinate dai protagonisti di questo festival, gli chef su strada, che hanno difeso con caparbietà e orgoglio i loro Street Food.
“Siamo giunti all’8° anno di una manifestazione che anima il cuore di paesi e città di tutta Italia e conta ormai su un pubblico affezionato. Anche in questa edizione ci rimettiamo in gioco con nuove proposte per i visitatori. L’ International Street Food è tutto questo e molto altro ancora: con i nostri eventi intendiamo infatti valorizzare tipicità e tradizioni, che sono la grande ricchezza dei nostri territori. L’entusiasmo con cui siamo stati sempre accolti ci spinge a continuare con rinnovata energia. Siamo per questo sicuri che la nuova edizione 2024 sarà un nuovo successo”, afferma Alfredo Orofino, organizzatore dell’International Street Food, soprannominato il “Re dello Street Food, presidente di A.I.R.S. (Associazione Italiana Ristoratori di Strada).
Ancora una volta, saranno tanti i ristoranti itineranti e gli chef qualificati pronti a stupire con le particolarità e la qualità della loro cucina. Eccellenza, originalità, tradizione e rispetto delle norme igieniche e sanitarie, sono le parole d’ordine per ogni tappa di questo festival.
Contemporaneamente ad Ivrea, la manifestazione sarà a Castellana Grotte dal 4 al 9 luglio e dal 5 al 9 luglio sarà a Sabaudia ed a San Vincenzo.
La manifestazione toccherà tante altre città fra queste Urbino, Terni, Teramo, Macerata, Cosenza, Montecatini, San Benedetto del Tronto, Lecco, Napoli, Giulianova, Rieti, Bergamo, Cassino, Ariccia, Biella, Sutri, Cornadero, Potenza, Como, Ghioggia. Queste sono alcune delle tante città d’Italia che ospiteranno questa manifestazione, che viaggerà per lo stivale in lungo ed in largo fino alla fine del mese di novembre.
V
L’apertura del piccolo bazar in Via Garibaldi 43, porta una ventata di freschezza e di originalità nell’oggettistica per la casa e nell’abbigliamento dedicata ai piccini ma anche per i grandi.
Il Brand francese, fondato nel 2005 a Lilla, apre il suo primo negozio in Italia a Torino nella via più storica dello shopping torinese.
Una boutique dall’inconfondibile sapore bohémien che conquista chiunque sin dalla prima visita: luci, colori, profumi, dove ogni cosa si trova ordinata in grandi armadi in stile orientale, come ci si trovasse in una stanza di casa oppure in un tipico ‘souk’. Nulla è lasciato al caso: dagli oggetti artigianali provenienti da ogni parte del mondo, al pellame – rigorosamente toscano – , ai tessuti dell’abbigliamento intimo e classico per i più piccoli.
Tra piccoli banchi dove poter disegnare e oggetti utili per la casa e per l’estate, il nuovo punto di riferimento per lo shopping di ” livello” , si chiama ” Petit Souk” .
Gia’ presentato in occasione della Milano Design Week di aprile, il Gelato Signature Missoni in
limited edition arriva finalmente in tutti gli store italiani Venchi.
I tre gusti che lo compongono sono: il nuovo e vegano gusto Missoni e due iconici di Venchi,
Cremino e Stracciatella che, abbinati, ricreano il vibrante pattern del brand di moda.
Con l’obiettivo di far assaggiare i gusti del Gelato Signature Missoni in anteprima esclusiva, Venchi e Missoni sono partiti per un Summer Tour che ha fatto tappa in tre suggestive località estive: Firenze, al Pitti Uomo, Forte dei Marmi e Saint-Tropez, regalando un’esperienza di gusto straordinaria in cui l’eccellenza e l’artigianalità si fondono per un risultato del tutto inaspettato.
…e il termine di questo esclusivo tour non potevano che essere le Chocogelaterie Venchi in tutta Italia.
Durante il mese di luglio, infatti, il Gelato Signature Missoni sarà disponibile in tutti gli store Venchi per un’estate glamour e super golosa!
L’ormai consolidato appuntamento torinese con la moda emergente
E’ stato un inizio eccellente quello della nona edizione della Torino Fashion Week, la manifestazione nata nel 2016 da Claudio Azzolini suo fondatore e presidente TModa – TFW, diventata negli anni occasione imperdibile a livello anche internazionale per far conoscere e valorizzare i giovani stilisti, i marchi emergenti, i fashion designers che presentano qui le loro creazioni, che trovano un aiuto nella loro crescita aumentando l’offerta con nuove proposte di sviluppo settoriale in un’ottica che guarda al talento.
Già dalla sua prima edizione si continua a puntare alla valorizzazione delle piccole e medie imprese del settore, tessuto sociale di grande importanza nell’ambito piemontese e nazionale. Una settimana questa all’insegna della moda, oltreché un evento culturale innovativo, organizzata con il sostegno della Camera di Commercio torinese da Federmoda Torino CNA, con un occhio sempre attento alle realtà emergenti del mondo dell’artigianato. Un evento che è anche un’ importante vetrina offerta alle piccole realtà imprenditoriali e che ha per obbiettivo quello di puntare all’innovazione, alla creatività del Made in Italy emergente sostenendolo ed offrendo imperdibili opportunità per conoscere e farsi conoscere, per espandere le proprie esperienze e competenze creando nuove sinergie e nuovi spunti nella comune ricerca dell’eccellenza. Dal 27 Giugno la settimana delle sfilate torinesi è ospitata, come per ogni edizione, in una location di prestigio del capoluogo piemontese che, va ricordato, fu capitale indiscussa per gran parte del 900 della moda italiana la cui forza ha preso linfa dall’eccellenza artigiana, dall’originalità innovativa, dall’attenzione ai dettagli, dalla curatissima sartorialità che la rese testimone di un’epoca, polo di riferimento sicuro nel nascente panorama internazionale.
Dopo Palazzo Madama nel cuore della Torino storica, dopo Villa Sassi ai piedi della bella collina torinese, per questa edizione è stato scelto il tempio della eco sostenibilità locale, Green Pea al Lingotto, un’ importante realizzazione green dove ognuno dei suoi cinque piani parla di rispetto ambientale e sociale offrendo spazio ad aziende che da tempo hanno scelto il pensiero green per produzioni ecocompatibili in armonia con la natura. Quindi anche il mondo della moda quest’anno si intreccia con i temi del green visto come motivo di ricerca anche in questo vasto settore partendo dai materiali in continua evoluzione verso una moda che tenga conto anche dell’impatto ambientale, sociale ed economico del settore dell’abbigliamento indirizzato ad una produzione sempre più sostenibile. Giornate intense quindi in questo contesto che parla di creatività e di innovazione e che ben incontra lo spirito che anima queste giornate dedicate alla moda emergente.
Al terzo piano, al The Place, dove l’inserimento di piante ed alberi è diventato materiale architettonico, hanno aperto la manifestazione le due sfilate in programma, quella dedicata agli Istituti di moda torinesi seguita da quella che ha visto in passerella gli stilisti emergenti con le loro creazioni di capi eco sostenibili, per concludersi con un concerto di sapore jazz del Just Quartet. Tutti brand emergenti con proposte interessanti che riportano alla mente una frase dello stilista statunitense Ralph Lauren : ” Io non disegno abiti, disegno sogni “. Da Marzia Boaglio che ama definirsi Story Art Designer, alle stoffe floreali di Solo Rose, alla ricerca di preziosismi nelle candide stoffe di Taty Infinity, agli abiti da sposa e da cerimonia di Levan, a quelli sartoriali di Jewelìe con la missione di portare luce e colore anche con materiali provenienti da scarti tessili sino alle creazioni fantasiose ed uniche di Soho Upcycling, la stilista torinese le cui creazioni prendono origine da materiali tratti dal riuso. Sempre presente il riuso anche nelle creazioni di Claudia Giuffrè mentre Carmen Miucci si è prefissa di trasformare ogni abito in un’opera d’arte individuale. A proseguire con la bolzanese Marina Doibani e le sue creazioni gioiello nate da lavorazioni a mano per impreziosire la donna che le indossa. In passerella il marchio West Rose di Orbassano con la sua linea di abiti fashion da lavoro sino a giungere al brand emergente An-Joy, che ben si sposa con il tema di questa edizione e che deve la sua nascita a Joyce Canova di San Mauro Torinese, di origini indiane, con la collaborazione del noto stilista torinese Maurizio Stancanelli.
E’ colei che ha fatto del suo brand un inno alla sostenibilità, un impegno anche sociale nella sua ricerca continua verso tessuti eco sostenibili, dalle sete che riconducono all’Oriente sino alle lane artigianali italiane di alta qualità, con un’attenzione particolare a quello che la stilista ha fatto diventare il suo messaggio sociale ” Siamo tutti uguali ”, con un disegno che percorre le sue creazioni genderless. Una passerella importante ed unica quella al Green Pea che ha visto la presenza di un folto ed attento pubblico seguita da una giornata dedicata ad uno sguardo sul mondo, ai sei designers cubani oltre alla presenza di workshop ed esperienze immersive a contatto con il mondo creativo della moda che qui parla anche la lingua dell’arte e della cultura.
I tempi cambiano, le mode passano per poi tornare rivisitate ed attuali ma il passato torinese nel campo della moda gioca pur sempre un ruolo importante come quell’avo le cui caratteristiche vincenti si ritrovano presenti nelle generazioni successive e come ebbe a dire lo stilista spagnolo Paco Rabanne : “ la moda non è un gioco o la volontà di uno stilista. E’ un momento della civiltà”.
PATRIZIA FORESTO
Primo tuffo in piscina al Club Ronchiverdi di corso Moncalieri 466 a Torino, dove, complice il bel tempo, ha ufficialmente aperto la sua stagione estiva anche l’ampia vasca esterna, immersa nel verde del lungo Po, ai piedi della collina torinese. Composta da 6 vasche per 25 metri, la piscina è il luogo ideale per amalgamare sport, con la “esse” maiuscola, e relax. Ogni giorno, infatti, sono previsti gli allenamenti, 2 ore al giorno fino a 4 volte a settimana, dedicati ai bambini della squadra di Triathlon Young (6, 13 anni), a quelli dell’Academy, 3 ore al giorno tutti i giorni, i corsi per i piccoli ospiti del Summer Camp tenuti dagli istruttori del club, tutti in possesso dei brevetti Fin (Federazione Italiana Nuoto) sinonimo di garanzia della qualità e del rispetto degli standard organizzativi. Gli allenatori del triathlon sono in possesso di titoli Fitri, Fin e Fidal. La piscina dei Ronchiverdi è, però, il luogo scelto anche dai tanti atleti che desiderano mantenere i propri allenamenti e di chi ama il nuoto libero e il relax in genere. Nel corso della giornata sono previste lezioni di acquafintness e hydrobike.
Ma, come sua tradizione, ai Ronchiverdi lo sport fa sempre “rima” con classe e glamour. Ecco allora un bordovasca intimo ed elegante dove farla da padrona è la Martini Luonge del ristorante Elements, inauguratasi lo scorso 13 giugno con una sfilata di moda firmata Falconeri. Durante l’estate la lounge, con i suoi divanetti bianchi in tono con gli arredi e le tende, sarà protagonista di numerosi eventi serali primo fra i quali l’esclusivo Party dei Soci in programma nelle prossime settimane.
Chi tra noi non ha mai collezionato, almeno da bambino o da adolescente, francobolli o figurine o altro ?
Alcune bambine (ma anche non più tali) collezionavano bambole, i maschietti le automobili scala 1:43 o figurine di calciatori, ma era in ogni caso un collezionismo in itinere, perché uscivano sempre nuovi modelli di automobili, o ricominciava un nuovo campionato di calcio (anche se, allora, il passaggio dei giocatori da una squadra all’altra era un evento rarissimo) o il Poligrafico emetteva nuovi francobolli.
Il collezionismo non era soltanto un investimento, specie la filatelia e la numismatica, ma anche un modo per trascorrere del tempo seguendo una propria passione, rilassandosi e scambiando informazioni preziose con altri collezionisti.
Oggi, ma il trend è in calo già da alcuni anni, il collezionismo è relegato ad alcuni rari casi, peraltro riferiti a cifre considerevoli, praticato da specialisti del settore: quadri, statue, ceramiche, tappeti e arazzi, monete pregiate.
Il motivo è da ricercare in più di una causa.
In primis, ritmi di vita sempre più stressanti, tempo libero ridotto al lumicino, non permettono di seguire con costanza un passatempo, qualsiasi esso sia.
Poi, non meno importante, la crisi economica ha, sulla carta, costretto le persone a rinunciare a spese extra, anche se spesso la stessa cifra, se non di più, viene sprecata acquistando oggetti inutili, aderendo a offerte non necessarie, non valutando altri preventivi in sede di acquisto.
E’ evidente come questo trend negativo abbia sfalsato l’economia di quel settore, basato sulla domanda e sull’offerta: aumentata quest’ultima a scapito di una diminuzione della prima.
A scuola, e non parlo di secoli fa, i docenti ci invogliavano a iniziare una qualche forma di collezione: minerali, francobolli, monete, libri, fotografie e così via. Io, personalmente, dopo aver iniziato a collezionare francobolli intorno ai 7 anni, ho smesso a causa dei costi e dell’attenzione necessaria per proseguire una buona collezione; grazie ad alcune circostanze fortunate, tuttavia, ho iniziato a collezionare libri, esclusi i romanzi, e al momento ho circa 5000 libri, quasi tutti letti o consultati.
Quando vado a casa di amici, specie se hanno figli in tenera età, noto quasi con dispiacere che nessuno di loro collezioni qualcosa, dagli oggetti banali a quelli di valore: appare subito agli occhi, oltre a quanto ho scritto prima riguardo al poco tempo che ci rimane, che non si dia più valore agli oggetti che vengono ormai solo usati, sfruttati e poi buttati quando non servono più. I viaggi, dei quali collezionavamo con cura i biglietti aerei, complice la prassi dei biglietti virtuali non sono più un arricchimento culturale ma un riempitivo dei momenti di inattività, qualcosa da fare perché ormai è la moda.
E che dire dei biglietti dei concerti? Alcuni miei amici conservano gelosamente i biglietti dei Rolling Stones (1982) o di Renato Zero (1979) a Torino oppure di David Bowie a Milano nel 1988; ora probabilmente vengono buttati per terra appena varcati i controlli all’ingresso.
E’ come se volessimo vivere il tutto subito lasciandocelo immediatamente alle spalle appena vissuto, appena fatto, cancellando i ricordi seppure piacevoli, è come se il passato, anche se recentissimo, ci spaventasse e guardassimo solo al futuro, anche se incerto.
Qualcuno, tutt’al più, colleziona calamite (il più delle volte regalate da amici che sono stati in un Paese esotico) ma è un caso su cinquanta.
Io sono convinto che qualsiasi oggetto usato (anche un francobollo annullato lo è) rechi con sé una storia, breve o lunga non importa; i luoghi in cui è stato, chi l’ha posseduto, l’uso che ne è stato fatto, chi l’ha costruito e possederlo attribuiscono valore all’oggetto e ne proseguono la vita. In altre parole, una parte dell’energia acquisita prima che diventasse nostro viene tramandata a noi.
Analizzate seriamente il vostro tempo, nell’arco di un mese ad esempio: siete proprio sicuri di non riuscire a trovare il tempo per iniziare a collezionare qualche oggetto che, altrimenti, sarebbe destinato all’oblio o alla distruzione?
Sergio Motta
L’iniziativa della storica onoranza funebre ‘Giubileo’ verrà presentata a media e autorità del territorio martedì 2 luglio con un grande party inaugurale.
Verrà presentato in anteprima a Torino Martedì 2 luglio 2024a un parterre privato di ospiti di primo piano il nuovo Spazio Culturale ‘Giubileo Incontri’, nato dalla volontà della famiglia Scarafia, titolare delle storiche ‘Onoranze Funebri Giubileo’ di offrire alla cittadinanza un’alternativa moderna e avanzata di aggregazione, condivisione e conoscenza.
Special guest l’attore Giancarlo Giannini, fra i nomi di punta del cinema italiano nel mondo.
“Celebrare la Vita nelle sue forme più belle è l’obiettivo. Arte, cultura, musica, poesia, teatro e letteratura. ‘Giubileo Incontri’ è il nostro grazie a tutti i torinesi che ogni giorno s’impegnano a fondo in discipline dedicate al bello e al buono fondamentali per la crescita della società, l’incoraggiamento alla socializzazione e l’educazione dei giovani”, spiega Serena Scarafia, Presidente del Cda di ‘Giubileo Srl’.
Sede di questa realtà è uno stabile di 750 mq recentemente riqualificato, sito in Corso Bramante 58/7, dotato di una Sala Polivalente tecnologicamente all’avanguardia, di due Aree Mostre musealizzate, di ampi spazi per la convivialità, reception, aree ristoro ed un grande parcheggio riservato.
La funzione primaria di “Giubileo Incontri” è accogliere eventi culturali e associazioni che ambiscono a trovare un luogo idoneo disponibile o atto a diventarlo.
Per farlo, è possibile inviare una e-mail all’indirizzo giubileoincontri@giubileo.com per sottoporre un progetto o richiedere disponibilità in calendario anche per eventi di carattere privato in linea con la filosofia, la mission e la vision del luogo.
A inaugurare la struttura sarà la mostra “Torino 2006: il ritorno”, con oltre 500 pezzi esposti, dedicata ai XX Giochi olimpici invernali. La scelta del tema e del periodo di inaugurazione sono voluti: per celebrare l’avvento di ‘Giubileo Incontri’ si è scelto di ricordare l’evento che ha portato Torino all’attenzione del mondo, facendola rinascere sotto molti aspetti e ascrivendola tra le grandi mete turistiche italiane, nel 25° anniversario dell’assegnazione dei Giochi alla Città di Torino durante il 109° Congresso del Comitato Internazionale Olimpico tenutosi a Seul.
L’esposizione è resa possibile grazie al contributo di Gabriele Cresta, torinese e collezionista di cimeli legati alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Torino 2006, che ha messo gratuitamente a disposizione gli oggetti presenti in mostra, curandone in prima persona l’allestimento.
Durante il party inaugurale, il curatore condurrà il pubblico presente in una visita guidata alla mostra, disponibile per chi ne faccia richiesta in seguito in date concordate.
Attraverso un percorso suddiviso in 14 vetrine tematiche, affiancato da 150 didascalie, sarà possibile ripercorrere quel periodo unico, vissuto dalla Città di Torino e dal Piemonte, che va dalla Candidatura come sede olimpica al 19 marzo 2006, data della Cerimonia di Chiusura dei IX Giochi paralimpici invernali.
All’interno della mostra sarà riservato un piccolo spazio anche agli altri importanti eventi sportivi che hanno interessato Torino a ridosso delle Olimpiadi: da Torino Ice nel 2005 alle Universiadi nel 2007, ricordando anche i Campionati del mondo di Scherma e quelli di Scacchi del 2006.
La mostra sarà aperta gratuitamente al pubblico dal 4 luglio 2024 al 29 settembre 2024, con il seguente orario: giovedì e venerdì dalle 11.00 alle 18.00 e sabato dalle 9.00 alle 13.00.
Tutte le informazioni sul sito www.giubileo.com.