PENSIERI SPARSI di Didia Bargnani






Nel film “Pochi, maledetti e subito” per la regia di Roberto Schoepflin, in una Firenze notturna, sotterranea assistiamo a storie di giovani marchettari, violenti, senza una forma mentale definita, senza punteggiatura.
Elemento comune a tutti loro è il non progettare, non programmare, non saper costruire un domani.
Incontro molto spesso giovani, nell’età che va dall’adolescenza alla maturità, e scopro sempre più la loro non propensione alla progettualità, a calcolare il rischio, a prevedere il prevedibile e non solo.
Cito spesso il discorso di De Andrè nel suo ultimo concerto, quando disse che non è vero che i giovani non abbiano valori:siamo noi, troppo attaccati ai nostri, a non riconoscere i loro; personalmente, specie a 25 anni dalla sua morte, mi permetto di dissentire almeno in parte dalle sue tesi.
I giovani sono scontenti del mondo del lavoro e, quindi, si rifiutano a priori di aderire alle richieste degli imprenditori; non sarebbe più costruttivo, almeno inizialmente, aderire alle regole e, ove possibile, cambiarle dopo averle conosciute e provate?
Si rifiutano di lavorare al sabato sera ma pretendono di trovare aperti tutti i locali nei quali scassarsi di alcool fino all’alba, sette giorni su sette.
Non voglio sembrare blasfemo, ma se i nostri ragazzi entrati in clandestinità dopo l’8 settembre, si fossero limitati a non accettare quel regime anziché combatterlo fino al 25 aprile, dove saremmo ora? Lamentarsi che gli imprenditori sfruttano i dipendenti, restando a casa con i genitori anziché lottare perché le cose cambino, non porta ad alcun cambiamento, positivo almeno.
Con alcuni collaboratori ho pubblicato alcune offerte di collaborazione dove, in poche parole, le ragazze dovevano registrare alcuni video su temi di utilità sociale, che sarebbero stati pubblicati su siti per abbonati ed il ricavato sarebbe stato diviso a metà con le attrici: nessuna ha accettato, sostenendo che volesseroun anticipo pari, indicativamente, ai primi 2-3 mesi di guadagno: stiamo parlando di possibili ricavi di 1500-2000 euro al mese. Da notare che l’impegno richiesto era di circa 10 ore al mese, che avrebbe consentito loro di proseguire un’altra eventuale attività o lo studio. Cosa si evince? Che non hanno propensione al rischio, né al risparmio e che preferiscono (è una metafora) andare tutti i giorni a mangiare in una trattoria dozzinale anziché risparmiare ed andare una volta alla settimana in un ristorante di ottimo livello.
Palese, poi, come la prima cosa che chiedano sia quanto si guadagni, anziché ascoltare prima in cosa consista il lavoro, che permetterebbe loro di comprendere se la ricompensa sia adeguata oppure no.
Quando ero solo consigliere comunale non chiesi mai a quanto ammontasse l’emolumento per tale carica fin quando, in una seduta del consiglio, venne proposto un aumento; alla fine percepimmo 18 euro lorde per ogni seduta del consiglio comunale alla quale fossimo presenti (tutte le altre attività che non fossero la seduta non sono retribuite) e tale importo ci venne erogato solitamente in unica soluzione, per tutto un anno solare, circa due anni dopo: è evidente che la passione, il senso civico, il senso del dovere abbiano avuto, e tutt’ora hanno, la prevalenza sul mero guadagno.
E’ palese che, con tali presupposti, non ci si deve meravigliare seci sia ad ogni tornata elettorale una corsa alle posizioni privilegiate (Consiglio regionale, Parlamento italiano e dell’Unione europea) nella totale ignoranza di ogni legge, regolamento o disposizione perché ciò che conta è il guadagno ese il lavoro viene svolto male, o non svolto, pazienza.
Come ho avuto modo di scrivere altre volte, si sbandierano sempre i diritti ma, chissà perché, i doveri vengono accuratamentenascosti sotto il tappeto; anni fa avevo alcuni ragazzi che venivano ad effettuare stages presso di me, solitamente inviati dall’istitutodi istruzione o per passa parola. La maggior parte di questi ragazzi, invece di chiedere su cosa vertesse la mia attività, chiedevano subito se si lavorasse il sabato “[..] perché io il venerdì sera vado in discoteca…” e alla mia risposta che si lavorava sia il sabato che la domenica ed i festivi aggiungevano che “[..]la domenica è l’unico giorno in cui posso dormire”. Evidente quale potesse essere la mia risposta.
Quanti ragazzi sanno, e vogliono, sviluppare una manualità che consenta loro non soltanto di occupare il tempo in modo creativo ma anche, e soprattutto, di poter risparmiare e, perché no, guadagnare qualcosa (riparare una bici, tinteggiare un locale, restaurare un mobile, coltivare un orto o scattare foto)?
Ecco perché negli ultimi anni si assiste ad un abbassamento dell’età media della prostituzione, con ragazze appena ventenni autodefinite “[..] esperta” o “[..]nata per soddisfarti” che scelgono una via sicuramente redditizia per guadagnare, convinte di costruire un impero, non consapevoli dei rischi (non solo sanitari) cui si stanno sottoponendo.
Sergio Motta
Le proposte di Ferragosto in montagna
La montagna offre per Ferragosto una giornata di refrigerio e tanti eventi collaterali.
A Cesana Torinese, per esempio, il cuore pulsante della festa sarà piazza Amedeo, dove dalle 17 avrà luogo la terza edizione di “Il turista è protagonista “, un talent show, con giuria e premi, in occasione del quale ogni turista che lo vorrà potrà esprimere il suo lato artistico, ballando, recitando o cantando. Un’altra novità è il Triathlon del Boscaiolo in via Ferragut alle 9.30, una competizione che metterà tra loro alla prova i boscaioli della zona con le loro abilità.
Una grande fiera di Ferragosto animerà il piccolo borgo di Pragelato, con decine di banchi di abbigliamento, frutta, verdura, prodotti locali e artigianato, sin dal mattino esposti in piazza Piersanti Matterella, in frazione La Ruà. Dalle 21 riprenderanno gli appuntamenti di musica dal vivo promossi dalla Pro Loco con la serata di ballo liscio e l’orchestra di Silvano e Barbara.
Il concerto di Ferragosto sarà l’appuntamento obbligato e atteso a 2170 metri a Sportinia di Sauze d’Oulx, presso la terrazza della Capanna Kind, che si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto per celebrare due icone del rock italiano, Luciano Ligabue e Vasco Rossi, con due band di alto livello, Oronero e Rewind. A Claviere il Ferragosto sarà a base di sport, con il Bike Festival, che permetterà a grandi e piccini di provare le e bike nel tracciato disegnato apposta per l’evento, partecipando a tour guidati e tante iniziative.
Il 15 e 16 agosto al Sestrieres, in via Louset, dalle 9 alle 18.30, vi saranno due giorni dedicati agli acquisti con in esposizioneoggettistica, piante, artigianato popolare, fiori, spezie e benessere naturale. Dalle 16, in piazza Fraiteve, è previsto il concerto di Loris Gallo, mentre fino al 18 agosto nei locali della Pro Loco si potrà visitare una mostra personale di Mariano Carrara dal titolo “Anthology”. Gli amanti delle quote potranno approfittare della telecabina Sestriere Fraiteve per salire fino a quota 2700 metri e godere di un paesaggio mozzafiato.
A Prato Nevoso, nel comune di Frabosa Sottana, alle 12.15, si terrà il 44esimo concerto Sinfonico di Ferragosto con l’Orchestra Barrolomeo Bruni di Cuneo, che proporrà le più celebri arie e colonne sonore dai film premio Oscar di John Williams.
La montagna piemontese si conferma palcoscenico privilegiato per la musica e la sua diffusione culturale.
MARA MARTELLOTTA
Non vorrei essere considerato eccessivamente pessimista. Ma non mi sembra che la situazione globale sia sotto controllo. Cerchiamo di rifugiarci nel ricordo che è sempre un ottimo antidoto per le miserie attuali. Ricordo dei mitici anni 70. Vero che la moda non era un gran che. I residenti a Torino superavano 1 milione e 250mila. Tutto era Fiat chiamata ” La Feroce ” epiteto tutt’altro che elusivo. O il giornale La Stampa, proprietà Agnelli, la Bugiarda, anche qui tutt ‘altro che elusivo. Tutto era cadenzato dall’ alto, soprattutto i tempi di vita di ognuno di noi. Dunque il 1 di Agosto tutti in ferie. 4 settimane secche. Il primo turno era il venerdì, alle 14 uscita ai cancelli Fiat. 850 stracolme di bagagli. Moglie e figli aspettavano i capofamiglia e poi obbiettivo casa e paese da dove si era emigrati. E si aspettava il ferragosto. Dopo il giro di boa verso la fine delle ferie di mio padre che coincidevano con la fine delle vacanze in Val di Lanzo a Viu. Dopo il 15 il tempo si mitigava ed il maglioncino di lana alla sera era d’obbligo. Quanti ferragosto, quanti ricordi. Dalle grigliate con gli amici di papà e mamma alle rarissime volte nell’osteria del paese. Niente di eccezionale. Pane e salame, agnolotti o l’immancabile buseca (il minestrone con trippa). Poi la toma di Lanzo. Mi piaceva finire le croste. La parte del formaggio più saporito. O di quel pane che sapeva di farina. Magari appena sformato. Ma ferragosto non era solo mangiare. Mio padre giocava a Tarocchi e mia madre con le amiche nel ricordare di quando, giovane sartina si sentiva un po’ più libera del presente che la costringeva a casa a fare la pantolonaia, in nero ovviamente. Ed io via con gli amichetti. Una delle poche volte che i giochi erano insieme maschi e femmine. Libertà e quel tanto di felicità che non guasta mai. E questa libertà mista a felicità che ci faceva già vivere nel futuro. Vietato essere pessimisti. Si intuiva che il boom economico si stava afflievolendo. Poco importava. Quel presente era ampiamente sufficiente per un domani sicuramente migliore del presente. Sto proiettando i miei sentimenti attuali per allora? Forse, capita ma non è peccato ricordare ciò che eravamo e soprattutto quello che avremmo voluto essere e quello che siamo diventati. E nel ricordo trovare la forza per “reggere” questo presente che, appunto, non ci aggrada. Tutto è diventato polemica. Persino queste belle olimpiadi sono diventate motivo di scontro. Strano questo ministro dello Sport che vuole cacciare Malago’ presidente del Coni. Sarebbe stato più elegante aspettare settembre. Ma si sa che l’eleganza non è da tutti. Come i soliti razzisti che hanno nel Vanacci il loro vate. Verissimo, non tutti gli italiani sono razzisti ma i razzisti sono sempre troppi. Ma bando alle tristezze per questo sciagurato presente. Almeno per Ferragosto cerchiamo di buttarci tutto dietro le spalle. Una giornata di tregua e di felice libertà. Al lago, in montagna, al mare e per chi è rimasto in città. Con il ricordo, con il presente e con un futuro incerto ma pur sempre futuro. Buon Ferragosto a Tutti. Anzi no, non a tutti. Non per Putin, non per i razzisti, non per odiatori seriali di destra o di sinistra. Buonista? Si sono un buonista che non sopporta urla e odio. Buon ferragosto. Un ferragosto che mi ricorda le speranze di una intera generazione. E soprattutto un buon ferragosto ai nostri figli e nipoti.
PATRIZIO TOSETTO
Terza edizione de “Il turista è protagonista” e novità Triathlon del Boscaiolo.
CESANA TORINESE – Tutto pronto per Ferragosto a Cesana Torinese. Il giorno di Ferragosto, giovedì 15 agosto, torna a cura della Pro Loco “Per Cesana” l’evento “Il turista è protagonista” giunto alla sua terza edizione. L’appuntamento è alle ore 17 in piazza Amedeo. Anche in questa terza edizione i partecipanti si potranno esibire in quello in cui sono più bravi: cantare, ballare, recitare, imitare, ecc. Come negli scorsi anni, sarà poi una selezionata giuria a decretare il vincitore. Per partecipare è sufficiente iscriversi direttamente presso la Pro Loco in modo del tutto gratuito. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla Pro Loco PerCesana al numero 3791961133. Nel pomeriggio ci sarà l’estrazione della lotteria di Ferragosto, sempre a cura della Pro Loco, con ritiro premi
solo in presenza.
La novità di quest’anno per Ferragosto è il “Triathlon del Boscaiolo”. L’appuntamento organizzato dall’Associazione Boscaioli Alta Valle Susa e valido come “Memorial Busse” è per le ore 9 con l’apertura delle iscrizioni direttamente in via Ferragut nei prati dietro la Caserma dei Carabinieri di Cesana, per la competizione con protagonisti i boscaioli della zona. La gara avrà inizio alle ore 9,30 con alle 13 il pranzo e le premiazioni nel pomeriggio alle ore 17. Uno spettacolo da vedere ma a cui, chi in possesso di appositi requisiti, può partecipare! Eventi e tradizione continuano!
Tutto il fascino della natura e delle nostre montagne in questi scatti della lettrice Laura Rovej, realizzati nella frazione Melezet di Bardonecchia.
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