LIFESTYLE- Pagina 86

La Pasqua buona di Bottega Paideia 

Pasqua è il momento perfetto per condividere gesti di affetto e generosità e Bottega Paideia a Torino è Il luogo giusto per chi cerca regali unici e prodotti dolciari solidali che fanno la differenza.

Situata a Torino in Via Villa della Regina 9/D, a due passi dalla Gran Madre e dalle rive del Po, Bottega Paideia non è solo una boutique di design e prodotti selezionati con cura ma una vera e propria bottega solidale. In questo luogo speciale ogni acquisto si trasforma in un aiuto concreto per la Fondazione Paideia, che da oltre 30 anni lavora a Torino e Milano per costruire una società più inclusiva e solidale e si dedica al sostegno dei bambini con disabilità e delle loro famiglie.

 

Con l’arrivo della primavera, Bottega Paideia riapre le sue porte fino al 18 aprile, con un allestimento pasquale che unisce eleganza e solidarietà ma per chi desidera fare un regalo solidale da ogni parte d’Italia, una selezione esclusiva di prodotti è disponibile anche online su www.bottegapaideia.it.

Shopping solidale: una scelta che vale doppio

Bottega Paideia propone una selezione raffinata di oggetti di design per la casa e la tavola, accessori, decorazioni, abbigliamento e prodotti per la cura della persona, oltre a un’ampia gamma di idee regalo che spaziano dal food al tech, dal beauty ai giochi per bambini.

 

Pasqua in Bottega

Tra i prodotti più attesi quest’anno c’è la Colomba Pasquale Galup per Fondazione Paideia, realizzata con la storica ricetta Galup e confezionata in un incarto speciale: per ogni colomba venduta, Galup devolverà il 10% del ricavato alla Fondazione, contribuendo a sostenere le attività dedicate ai bambini con disabilità e alle loro famiglie.

 

Scegliere Bottega Paideia per i propri acquisti di Pasqua significa regalare qualcosa di bello e di speciale, sapendo che ogni dono ha un valore più grande: il sostegno alle famiglie che ogni giorno affrontano sfide importanti.” – afferma Fabrizio Serra, segretario generale di Fondazione Paideia.

 

Bottega Paideia è aperta dal martedì al sabato, con orario 10:00 – 13:00 / 15:30 – 19:00, fino a venerdì 18 aprile.

Fondazione Paideia, nata nel 1993 per iniziativa delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero, è un ente filantropico che opera per offrire un aiuto concreto ai bambini con disabilità e alle loro famiglie. Perché paideia? Il termine, in greco, significa infanzia, crescita, educazione, formazione. Paideia offre accoglienza, sostegno e momenti felici ai bambini con disabilità e alle loro famiglie, prendendosi cura di genitori, fratelli, sorelle e nonni, affinché ognuno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità. L’obiettivo è sostenere la crescita dei bambini e di chi si cura di loro, partecipando alla costruzione di una società più inclusiva e responsabile.

Toglietele il vino…

Chi ha visto il film “Vacanze di Natale” ricorderà sicuramente la scena in cui la signora Covelli, mamma di Christian De Sica,comincia a frignare perché ormai a Cortina arrivano anche proletari, persone non abbienti, i “Torpigna” per intenderci.

Il marito, seraficamente, dice ai commensali: “Levateje er vino”.

Evidentemente non è una cosa solo di oggi farsi prendere da facili isterismi se qualcosa non rispecchia i nostri desideri, se fantasmi minano la nostra confort zone.

E’ di questi giorni la notizia che il Festival della Canzone Italiana, che si tiene a Sanremo dal lontano 1951, non verrà più affidato direttamente dal Comune di Sanremo alla RAI, ma l’aggiudicazione avverrà a seguito di una gara, come prevedere il Codice degli appalti.

Immediate la reazioni di chi conosce a mala pena la differenza tra gara d’appalto, gara automobilistica e gara canora.Sanremo Ariston

Tra le perle reperite sui social brilla il commento di una persona che ha sostenuto con veemenza che è dal 1951 che il “festival di Sanremo” viene trasmesso in TV dal teatro Ariston: a parte che non si chiama Festival di Sanremo ma, come ho scritto sopra, “Festival della canzone italiana” e, dunque, potrebbe essere trasmesso anche da Campione d’Italia, enclave italiana in Svizzera, viene trasmesso in TV solo dal 1954, anno in cui la TV cominciò le sue trasmissioni (infatti nel 2024 si sono festeggiati i 70 anni della TV ed i 100 della radio) mentre prima era trasmesso in radio e, soprattutto, è solo dal 1977 che si svolge al teatro Ariston, mentre fino ad allora la sede del festival era nel Casinò municipale.

Il vero problema di molte, troppe, persone è non documentarsi minimamente su cosa stia alla base di una decisione, di voci presunte o reali riguardo un evento.

Il format attuale del festival fu creato da Pippo Baudo che, parecchi anni fa, lo regalò alla RAI che, quindi, può legittimamente organizzare il festival dove vuole mantenendo lo stesso format. Inoltre, continuerebbe a chiamarsi Festival della canzone italiana anche trasferendosi a Torino (ipotesi più accreditata), Sassari, Merano, Catanzaro, Termoli o Ravenna.

Allo stesso modo il Comune di Sanremo, appaltando la realizzazione di un evento canoro avente altro nome (ad esempio “Festival di Sanremo”) potrà creare il format preferito con l’emittente che si aggiudicherà la gara.

E’ palese che, come sempre più spesso notiamo ovunque, chi sa non ha bisogno di divulgare mentre chi non sa sente la necessità di criticare parlando di cose totalmente sconosciute.

L’attaccamento morboso verso un nome, un evento, un’abitudine dimostrano solo l’incapacità di verificare le informazioni, analizzare i problemi, valutare pro e contro e trarne conclusioni, racchiuse in un parere espresso con maniere civili.

Uno dei grossi problemi della nostra epoca, della nostra società è credere a prima vista a ciò che si legge in prima battuta: se siamo fortunati, leggeremo una fonte attendibile, se no saremo incappati in una delle fake news che quotidianamente ci bersagliano.

Un paio di anni fa alcune emittenti trasmisero una campagna di promozione sociale contro le fake news: evidentemente l’effetto è già svanito e ora tutti tornano a giurare che la loro versione dei fatti sia l’unica corretta, in pieno stile fanatismo.

Citavo Torino poc’anzi perché pare che per la prossima edizione del Festival della canzone italiana, la nostra città sia la più adatta, per la presenza del Centro di produzione RAI, dell’auditorium Arturo Toscanini, della direzione ICT, del teatro Regio e dell’Inalpi arena che consentirebbero non soltanto una qualità eccelsa dell’evento, ma anche un risparmio nei costi di trasferta.

Ma l’approssimazione, i presupposti, i preconcetti sono alla base di ogni analisi errata e, ça va sans dire, di ogni risposta fuori luogo, non di rado ridicola. Anche senza vino.

Sergio Motta

La nuova Latteria della Centrale

La Centrale del Latte di Torino annuncia l’inaugurazione dei rinnovati locali della Latteria della Centrale, in via Filadelfia 212/a, Torino, prevista per sabato 29 marzo 2025. Un evento per scoprire un ambiente completamente rinnovato e accogliente, pensato per offrire un’esperienza all’insegna del gusto e della convivialità e alla scoperta di tanti prodotti della Centrale. Un’offerta rinnovata per ogni momento della giornata Nel rinnovato punto vendita sarà possibile trovare un’ampia gamma di prodotti Tapporosso e delle altre produzioni della Centrale, oltre a una selezione di prodotti di aziende partner. La Latteria è il luogo ideale per una colazione genuina, un pranzo veloce o un aperitivo in compagnia, grazie alla qualità e freschezza delle proposte disponibili. Inoltre, i clienti potranno approfittare di offerte esclusive, acquistare prodotti freschi e partecipare ai numerosi eventi organizzati. Grazie ai suoi spazi interni perfettamente attrezzati e all’ampio dehors immerso nel verde, la Latteria della Centrale si propone anche come luogo ideale per trascorrere momenti di svago e organizzare eventi. Il programma dell’inaugurazione La giornata inaugurale sarà ricca di attività per grandi e piccini: • Ore 11:00-12:00 – Inaugurazione ufficiale e taglio del nastro, a seguire verrà offerto un piacevole rinfresco in collaborazione con l’Istituto Professionale Statale G. Colombatto • Ore 15:00-16:00 – Fiaba in scena: “La storia di un latte buono” a cura di Fondazione TRG, seguita da una golosa merenda offerta da Tapporosso • Ore 17:30-20:00 – Aperitivo in Jazz: le raffinate sonorità del Softly Jazz Quintet accompagneranno un’esperienza di degustazione unica con aperitivi a tema Durante tutta la giornata: degustazioni di prodotti, servizio di ristorazione, offerte esclusive con sconto del 30% su tanti prodotti e gadget omaggio. Sarà inoltre allestita una postazione a cura di Fondazione Forma, da sempre impegnata, attraverso raccolte fondi, nel migliorare le condizioni di cura e accoglienza dei piccoli pazienti dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, e di cui La Centrale del Latte di Torino è sostenitrice fin dalla sua costituzione. Le proposte solidali oggetto della raccolta fondi saranno: le colombe di Albertengo, gli ovetti di Spegis Cioccolato e carte da gioco e mouse pad personalizzati della Fondazione. Le donazioni che la Fondazione riceverà contribuiranno a sostenere il progetto della Risonanza Magnetica Funzionale.

All’opera di Santa Pelagia approdano le Mistery Guest

Il 27 marzo il via con Vittorio Rosso

Con l’arrivo della primavera cambia la carta dei drink de l’opera di Santa Pelagia, il cocktail bar bistrot collocato nel cuore di Torino.

Il barman del locale, Marco Fabbri, ha ideato “ A night at the Opera”. Atto I, una carta ispirata agli artisti intesi a 360 gradi, proprio a quei personaggi protetti da Santa Pelagia a cui è dedicata l’adiacente chiesa e alla quale il locale si ispira per il nome. Ogni mese la carta si arricchirà di un cocktail preparato durante la mistery guest di quel mese. Il via il 27 marzo con Vittorio Rosso della Reserve di Torino.

“L’idea – spiega Marco Fabbri – è quella di coinvolgere i locali torinesi, in primis per fare sistema e per creare quell’alone di mistero e di novità sulla carta che abbiamo definito e che si ispira ad artisti molto conosciuti , come pittori, ballerini, musicisti”.

Tutti i drink di “A night of the Opera”. Atto I avevano un’identità ben precisa ed erano ispirati a personaggi come Bansky, Roberto Bolle, Guaguin, Taraski, Murakami e Christo.

Eccoli, Banksy ( Opera ‘s Kombucha, Baldoria Vermouth, Zubrowka vodka, Acetosella), Murakami (Sochu, Umeshu, Hojicha, zenzero, Bitter Umami), Bolle ( Roku Gin, aceto di gelsomino, osmanto, mango), Christo ( Cognac Rye Whishy, maltolto, verbena), Gauguin (Rum mix, Liquore Pandan home made, coffe vermouth, mango).

A questi si affiancheranno anche gli iconici cocktail de l’Opera di Santa Pelagia: 1772, l’anno di consacrazione della chiesa adiacente alla Santa, su base Gin e vermouth ambrato con chartreuse gialla per richiamare la liquoristica antica e chiaro riferimento al Bijou Cocktail “Non sono una Santa”, un drink floreale e agrumato su base vodka servito in coppetta come se fosse un cocktail Martini rivisitato e realizzato con un cordiale a base di rose e scorze di Bergamotto e un Dom Benedectine. Santo Americano preparato con Vermouth rosso, infuso al palo santo, Amaro Santoni e Cedratta Tassoni.

Tutti i cocktail possono essere accompagnati dalle Sante Tentazioni: tapas che escono dalla cucina realizzate dallo chef Matteo Cignetti che cura anche la panificazione e la produzione di pasta fresca direttamente nella cucina del locale.

Il Cocktail Bar Bistrot L’opera di Santa Pelagia si trova in via San Massimo 17 a Torino ed è aperto dal lunedì al sabato con orario 12/14.30 e 18/23.

Il locale fa capo ad un gruppo di imprenditori con vocazione all’accoglienza che, nel 2015, ha aperto la Residenza dell’Opera situata sopra il Bistrot e nel 2019 ha inaugurato Opera 35, il boutique hotel con quaranta camere in via della Rocca 35 a Torino.

Info e prenotazioni 3398445525. www.operadisantapelagia.com

Mara Martellotta

Soul Gardens, viaggio emozionale tra ville e giardini del Piemonte

A cura di piemonteitalia.eu

Un triangolo eccezionale esaltato in un’accezione speciale: quella dei giardini e delle ville che li ospitano. È quanto intende promuovere “Soul Gardens”, progetto del Distretto turistico dei laghi (Lago Maggiore, Lago d’Orta, Lago di Mergozzo, Valli dell’Ossola). Esempio piemontese del moderno garden tourism, Soul Gardens intende portare i visitatori alla scoperta delle ville e dei giardini che puntellano il Lago Maggiore, il Lago d’Orta e le Valli dell’Ossola in alto Piemonte. Questo, oltre che un viaggio con gli occhi, è un percorso del cuore. Il progetto contempla grandi dimore storiche e giardini botanici, già noti al grande pubblico. Oltre a questo, però, porta alla scoperta di giardini nascosti, parchi secolari e patrimoni UNESCO, meno noti e, a maggior ragione, degni di essere ammirati nel loro volto naturalistico e culturale. Il percorso si snoda, quindi, tra fioriture tipiche, architettura, opere d’arte, storia e, soprattutto, emozioni. Non resta che partire.

Leggi l’articolo:

https://www.piemonteitalia.eu/it/esperienze/soul-gardens-viaggio-emozionale-tra-ville-e-giardini-del-piemonte

Pet food e benessere animale: Innovazioni e strategie di marketing

Giovedì 28 marzo, dalle 18:00 alle 19:00, torna Parla con Me®con una nuova puntata dedicata al mondo del pet food e del benessere animale, approfondendo questa volta il ruolo della comunicazione e del marketing cinofilo nel raccontare e promuovere un settore in continua evoluzione.

Dopo il successo della prima parte, in cui si è discusso di trend, accoglienza e nutrizione per animali, ci addentriamo ora nel cuore delle strategie di comunicazione, dei nuovi linguaggi e delle innovazioni che stanno trasformando l’intero ecosistema pet, dal punto di vista di aziende, professionisti e consumatori.

Ospiti della puntata:

Paola Di Giambattista , Specialista Food & Hospitality, Chef Nutraceutico
Adriano De Sanctis , Consulente e formatore per l’eccellenza nella Dog Hospitality
Rocco Voto , Editore di Dogsportal.it | Consulente e formatore in marketing cinofilo

Anche in questa puntata ci saranno Lola e Stella, le  ospiti a 4 zampe, simbolo di un’accoglienza davvero pet-friendly, non solo dichiarata ma anche praticata.

Si parlerà di:

Come sta cambiando la comunicazione nel settore pet?
Quali strategie di marketing funzionano davvero con i petlovers?
Quanto conta oggi etica, trasparenza e sostenibilità nella scelta del pet food?
Le strutture ricettive sanno comunicare (e offrire) una vera ospitalità per cani?
E cosa possono imparare le aziende del settore da chi vive ogni giorno con e per gli animali?

Una puntata che unisce esperienze sul campo e visione strategica, pensata per chi lavora nel settore pet, nella ristorazione, nel turismo o nella comunicazione, e per chi vuole offrire un’accoglienza autentica anche agli ospiti a quattro zampe.

 Streaming diretto su :

LinkedIn Top Voice di Simona Riccio
Facebook di Simona Riccio
YouTube di ParlaConMe® : urly.it/3144rz

Per rivedere le puntate precedenti: www.parlaconmeofficial.it

📍Torino , lì 25 marzo 2025

Vecchio Piemonte: pesche ripiene all’antica

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Un antico dessert estivo tipico del Piemonte, tutto da gustare. Una preparazione semplice e genuina realizzata con pesche dolci e mature, farcite da un goloso ripieno a base di cioccolato fondente e amaretti, un abbinamento davvero delizioso e irresistibile.

Ingredienti:

6 pesche mature a pasta bianca

80 gr. di amaretti

60 gr.di cioccolato fondente

2 tuorli

30 gr. di zucchero a velo

Poco burro

Lavare ed asciugare le pesche. Tagliarle a meta’ ed eliminare il nocciolo. Scavare un poco la polpa e metterla in una terrina. Preparare il ripieno mescolando la polpa delle pesche tritata con il cioccolato grattugiato e gli amaretti sbriciolati, unire parte dello zucchero a velo e i due tuorli. Disporre le mezze pesche in una pirofila da forno, precedentemente imburrata, riempirle con il ripieno di amaretti ed un fiocchetto di burro. Cuocere in forno a 190 gradi per circa 30 minuti. Servire a piacere tiepide o fredde cosparse di zucchero a velo.

Paperita Patty

Gelato Week 2025: Torino si trasforma nella Capitale del Gelato Artigianale

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Torino, città di storia, arte e cultura, si prepara ad accogliere la Gelato Week 2025, un evento che trasformerà il capoluogo piemontese nella capitale del gelato artigianale.

Dal 25 al 30 marzo, le migliori gelaterie della città apriranno le loro porte per offrire un’esperienza gustativa unica, un viaggio alla scoperta di sapori autentici e creazioni innovative.

Un Percorso tra i Sapori di Torino

La Gelato Week 2025 propone un format originale e coinvolgente: un percorso a tappe attraverso le gelaterie più rinomate di Torino, suddiviso in due itinerari tematici ispirati ai colori simbolo della città: il Giallo e il Blu. Ogni percorso include la visita a cinque gelaterie, accuratamente selezionate per la qualità dei loro prodotti e l’originalità delle loro proposte.

Come partecipare:

Per partecipare a questa dolce avventura, è sufficiente acquistare un biglietto, scegliendo tra due opzioni:

  • Biglietto Standard “Coppetta”: Permette di assaporare il gelato in formato mini in tutte le gelaterie del percorso scelto. L’opzione ideale per chi desidera provare più gusti e scoprire nuove combinazioni.

  • Biglietto Premium “Cono”: Offre porzioni più generose e vantaggi esclusivi, come sconti presso i partner dell’evento. Un’esperienza più completa per i veri appassionati del gelato.

I Percorsi del Gusto

Ogni percorso è stato studiato per offrire un’esperienza diversificata e rappresentativa del panorama gelatiero torinese.

  • Percorso Giallo:

    • @alberto_marchetti_gelaterie

    • @gelateria_miretti

    • @maradeiboschi

    • @papalele_gelatipasticcini

    • @ottimogelati

  • Percorso Blu:

    • @gelatidantan

    • @serraricardo23

    • @modo_gelato

    • @aria_gelateria

    • @viatrento_gelato

Un’Esperienza che Coinvolge Tutti i Sensi

La Gelato Week 2025 non è solo una degustazione di gelato, ma un’esperienza immersiva che coinvolge tutti i sensi.

Passeggiando per le vie di Torino, si potranno scoprire le storie e le passioni dei maestri gelatieri, assaporare le eccellenze del territorio e lasciarsi conquistare dalla creatività degli abbinamenti.

Un’occasione per:

  • Scoprire i segreti del gelato artigianale: La Gelato Week offre l’opportunità di conoscere da vicino i processi di produzione, gli ingredienti di qualità e le tecniche innovative che rendono unico il gelato artigianale.

  • Sostenere le eccellenze locali: Partecipare all’evento significa supportare le gelaterie artigianali, custodi di un’antica tradizione e promotrici del Made in Italy.

  • Vivere Torino in modo originale: La Gelato Week è un’occasione per esplorare la città da una prospettiva diversa, scoprendo angoli nascosti e assaporando la sua vivace atmosfera.

Non perdete l’occasione di partecipare alla Gelato Week 2025: un’esperienza indimenticabile per tutti gli amanti del gelato e della buona cucina.

CRISTINA TAVERNITI

Benessere e movimento: a tu per tu con il running motivator e la health coach

Giuseppe Tamburino, il noto running motivator, e Sara Bocchino, health coach, hanno creato un format di “confronto itinerante” nei bar della città, davanti a un semplice caffè, per parlare di benessere mentale,  motivazione al movimento fisico e sana alimentazione. 

Ascoltano, motivano, consigliano: da sempre hanno fatto dell’armonia mente – corpo, il leitmotiv della propria attività lavorativa.
Giuseppe Tamburino e Sara Bocchino, rispettivamente ‘running motivator’ – il  motivatore alla corsa e al movimento- e  l’ ‘health coach ‘- la guida professionale verso il raggiungimento del benessere nel senso più ampio ed evoluto del del termine – , hanno pensato di portare in mezzo alla persone le proprie esperienze di vita e di sportivi, attraverso la conoscenza del corpo e della mente, veri attivatori e motori del benessere.

” Vorrei parlare con le persone, ascoltarle –  cosa che giá faccio  con coloro che decidono di intraprendere con me un percorso dedicato alla scoperta dei benefici della corsa – per dimostrare quanto il movimento fisico, anche solo a partire da una semplice camminata, sia il primo ed essenziale step per passare dal divano al parco sotto casa. E iniziare a prendersi cura di sè, per trovare quel benessere, fisico e mentale, di cui si ha estremo bisogno “, dice Tamburino.
Così, insieme a Giuseppe e a Sara, ogni secondo giovedì del mese, tramite un messaggio sui loro profili instagram – spazio su sui cui verranno pubblicate tutte le comunicazioni sull’iniziativa – sarà possibile prenotare un incontro davanti a un caffè,  e parlare semplicemente di sè, insieme a persone che il benessere, da sempre, lo comunicano nella maniera più naturale possibile e vicino alle persone di tutti i giorni:

” Verranno esplorate le sfere di salute generale, dando attenzione alle abitudini di vita e agli obiettivi di fitness” aggiunge Sara, e prosegue: “parleremo anche di alimentazione, di come gli stili adottati possano influenzare il raggiungimento o meno dell’equilibrio fra nutrimento e benessere emotivo. E riuscire a dare un input ai processi di trasformazione positiva della propria vita, da custodire con cura” .
Primo appuntamento il 10 aprile, dunque, e gli iscritti sono già in molti.
Info sui profili social di Sara Bocchino  www.instagram.com/sarabocchino e di Giuseppe Tamburino  https://www.instagram.com/runningmotivator_beppe_tambu
 Chiara Vannini