LIFESTYLE- Pagina 82

Ivana Posti, speaker e conduttrice televisiva. Sognare si può e non è peccato radio web

RITRATTI TORINESI

 

Il sogno di condividere la bellezza, l’amore per la vita, per i versi,la poesia, la musica el’ arte, tutto tradotto con una certa leggerezza. Portare un sorriso in un mondo pieno di brutture: così nasce “Sognare si può (e non è peccato)” la pagina social di Ivana Posti, speaker e conduttrice televisiva, che dal 2019 è diventata una web station che trasmette rubriche e interviste in diretta creandone successivamente dei podcast.

Uno spazio in cui gli ospiti possono raccontare i propri sogni. Si parla di libri, di eventi, di progetti inseguiti e realizzati.

Ivana Posti nasce a Basilea, in Svizzera, il 14 luglio 1965, da genitori umbri. Vive e lavora a Torino, dove la famiglia si stabilisce rientrando in Italia quando aveva  pochi mesi, a causa della normativa svizzera che impediva agli emigranti di tenere con sé i propri figli nati prima dei 3 anni di permanenza lavorativa sul  territorio. L’amore per la natura legata ai luoghi di origine della famiglia, per la semplicità  la spingono a scrivere e disegnare fin dai primi anni di età.

Il suo sogno editoriale si realizza in tarda età, quando con Faligi Edizioni escono tre pubblicazioni: una raccolta di poesie dal titolo “Trent’anni di cuore o giù di lì” – “Le filastrocche di zia Ivana”  e “Quello strano click” un racconto sulla maternità mancata, esperienza personale raccontata senza filtri dal punto di vista emotivo. Uno dei suoi sogni è quello di portarlo nuovamente in stampa. L’incontro con Arte Città Amica la riavvicina al mondo dell’arte e della poesia. Dalla collaborazione con GRP Televisione prende quindi vita un format  da lei condotto, dal titolo “Scrittori in Onda”  in cui l’autore si racconta avvicinandosi al pubblico anche da un punto di vista umano oltre che intellettuale. La voglia di raccontare  i sogni della gente le offre l’opportunità di condurre su Radio Crossover Disco una trasmissione dal titolo appunto “Sognare si può”.  Ha collaborato con Radio Torino al fianco di Roberto Maree. Ha creato radio web per conto di terzi. Fino a realizzare una realtà propria in cui accogliere e condividere le esperienze dei sognatori.  Molti i personaggi che nel tempo hanno condiviso emozioni al suo microfono regalandole attimi di grande emozione e crescita personale.

Walter Rolfo, Alberto Macario, scrittori, poeti come Dario Voltolini, Paola Giovetti,  psicologi avvocati, pittori, associazioni come Amar Piemonte, medici, solo per fare alcuni esempi. Il colonnello Mario Giuliacci ha raccontato l’uomo  dietro al metereologo.  Poesia a Merenda è una delle rubriche periodiche di successo più durature del canale, Carmelo Cossa scrittore e poeta uno dei primi che hanno creduto nel sogno di Ivana Posti rendendolo reale. Le emozioni sono il succo della vita, i sogni ne sono l’essenza. Empatia e curiosità creano quel mix emotivo che permette di stabilire un contatto con il pubblico attraverso la semplicità e il sorriso. Segnaliamo tra gli altri appuntamenti, quello con ‘Una finestre nel mondo di arte e musei’ in cui Mara Martellotta  illustra agli ascoltatori mostre e eventi culturali presenti sul territorio.

Da alcuni anni la collaborazione con Radio Moncalieri e Radio Stella Piemonte ha arricchito l’esperienza di Sognare si può, permettendole di raggiungere un ulteriore nuova fascia di ascoltatori.

Molti nuovi progetti in arrivo. Nell’attesa per chi avesse piacere di curiosare  si possono visionare  gli episodi  sul canale YouTube  Ivana Posti Sognare si può o sulla pagina Ivana Posti, Sognare si può, oppure ancora sul Spotify

Mara Martellotta

La cotoletta alla piemontese, un successo

L’idea di Mino Giachino che da alcuni mesi propone la COTOLETTA alla PIEMONTESE, una cotoletta di carne piemontese impanata e fritta su cui viene posata una fetta di toma fusa delle Valli piemontesi , sta incontrando il gusto del pubblico anche perché la carne piemontese come è noto è migliore e inoltre ogni Valle può valorizzare la propria produzione di formaggi.  Entusiasti i produttori di carne e di formaggi . Molta curiosità tra i produttori che ieri esponevano alla grande Fiera dei Santi a Luserna S. Giovanni
Una proposta concreta, senza costi per le casse pubbliche, che va nella direzione di rilanciare la economia piemontese che da anni, anche a causa del declino torinese, cresce meno della media nazionale. La ricetta è stata sottoscritta dall’Assessore regionale alla Agricoltura Protopapa.
Chiedete alle trattorie della Vostra zona  di inserirla nel menu.
Oggi si trova in tanti ristoranti piemontesi da’ POLLASTRINI al SAVOY a  Torino , dallo storico La Posta di Cavour al Ristorante dei viaggiatori di Noasca, dal FRICANDO’ di Poirino alla ASSIETTA e al Ciao Pais di SAUZE d’Oulx , dalla Bardosteria di Bardonecchia sino al Bistrot di Rivarolo e da Loredana a Givoletto , dalla Società Operaia di Rivalba nella collina torinese alla Osteria degli Artisti di CERES sino all’Albergo Belvedere del FRAIS.
La trovate anche al Maneggio di BIELMONTE o al SALINA di Moretta (CN).
La cotoletta accompagnata da verdure saltate in padella o da patate al forno e da un bicchiere di Nebbiolo giovane.
Sulle pagine FB di Mino Bartolomeo Giachino i like hanno raggiunto quota 10.000 e tra questi trovate autorevoli primari ospedalieri, illustri uomini di cultura , parroci e imprenditori di successo.

Tradizioni festive nelle antiche cucine dell’Alta Val di Susa

Ormai il mese di ottobre volge a conclusione aprendo le porte all’inizio di un periodo di festività liturgiche e non solo, in cui sono presenti consuetudini storiche e rimandi anche familiari. Sono questi i giorni commemorativi anche in Alta Val di Susa, ricchi di usanze, significati e tradizioni.

Parrocchiale dedicata S. Andrea Apostolo e piccolo cimitero di Millaures, Bardonecchia

 

E’ stato da sempre un momento questo molto sentito che segnava il passaggio al periodo più difficile, l’inverno. La vendemmia era finita, le mandrie erano tornate nelle stalle al riparo dal freddo. Accanto alle devozioni ed anche ad antichi riti per propiziare un buon inverno, vi era tutto il mondo della tavola e la cucina era il centro della casa dove riunirsi. In tante valli piemontesi, non solo in Alta Val di Susa, era usanza lasciare nella notte precedente la festività dei defunti la tavola imbandita e illuminata da lumini affinchè i loro spiriti potessero trovare accoglienza nelle loro antiche dimore. Salumi, formaggi, castagne arrostite , vin caldo aromatico e la famosa ” Supa dji mort “, tipica della tradizione gastronomica valsusina. Questa mensa imbandita diventava il pranzo di famiglia dopo la visita ai cimiteri. Era un momento emotivamente intenso, fortemente introspettivo in cui i colori dominanti erano il nero ed il porpora, ben lontani da quelli dell’allegra e calda stagione estiva appena conclusa. Anche le zucche erano presenti e potevano diventare, dopo averle svuotate e seccate, contenitori per il vino appena vendemmiato.

Ecco qui di seguito la ricetta di un piatto tipico valsusino di queste festività , presente anche in Val Pellice, quest’ultima riveduta e corretta secondo la loro tradizione che inserisce all’interno anche delle verdure

La Supa dji mort

Ingredienti per 4 persone –
• 1 cipolla di grandezza media,
• 100 gr. di burro,
• 2 cucchiai d’olio,
• una cucchiaiata d’erbe dell’orto tritate (rosmarino, timo, salvia, basilico),
• 2-3 cucchiai di salsa di pomodoro fatta tradizionalmente in casa nei mesi estivi,
• 500 gr. di grissini,
• brodo di gallina o di manzo q.b.,
• sale,
• una manciata di parmigiano.

Esecuzione
Far soffriggere la cipolla tritata con l’olio e il burro, aggiungere i gusti dell’orto, il pomodoro, i grissini spezzati grossolanamente e aggiungere il brodo. Cuocere per circa 30 minuti, cospargere di parmigiano e dorare in forno

Patrizia Foresto

Amore, errori e tradimenti

LIBERAMENTE  di Monica Chiusano

Se qualcuno ci tradisce una volta, è un suo errore, ma se quel qualcuno ci tradisce due volte è un nostro errore!
La freccia di Cupido simboleggia amore eterno per coloro che osano disegnare il cuore con la leggerezza di non saperlo mai valutare a dovere ma solo pretenderlo.
Dovremmo imparare a credere che il tradimento, fine a se stesso, non è sempre indicato come colpa, ma bensì come un’analisi spesso dovuta ad entrambi.
Nulla è dovuto…. l’amore meno di tutto!

“Fiorile” al Castello Reale di Moncalieri

Crisantemi in bella mostra nei giorni in cui si ricordano i defunti ma anche tanti altri fiori e piante di ogni tipo e qualità sono stati ammirati nel weekend scorso al Castello Reale di Moncalieri. Centinaia di persone hanno visitato la IX edizione di Fiorile, orto&fiori in mostra, la consueta rassegna autunnale promossa dal Comune di Moncalieri insieme all’associazione Giardino Forbito. Nonostante il cielo nuvoloso e la minaccia incombente della pioggia molti torinesi hanno affollato il giardino delle rose al Castello.

L’autunno in Piemonte, un magnifico tripudio di colori

Tra filari, valli e borghi dorati

Dopo mesi di caldo e afa arriva la tregua. Serate fresche, giornate gradevoli e godibili, sole si’ ma delicato e indulgente. I colori sono meravigliosi: gialli intensi, marroni e rossi decisi e ancora beige, verdi e arancioni annunciano una stagione meravigliosa che ci traghetta dolcemente a quella invernale.

La nostra regione con le sue colline foderate di vigneti, le vallate e le montagne ci regala un paesaggio autunnale straordinario dai toni romantici e poetici. I sapori della terra, l’aroma dei boschi e i colori fulvi sono un invito alle passeggiate e alla vita all’aria aperta. I luoghi da visitare per ammirare questo sorprendente spettacolo della natura sono diversi cominciando da Torino dove i parchi del Valentino, della Pellerina e Dora diventano una tavolozza colma di sfumature calde e lo scenario assomiglia decisamente ad un quadro di Monet.

Langhe e Monferrato sono le mete privilegiate dove assistere alla magia della stagione dorata. Alba, La Morra, Verduno si affacciano sui filari e vigneti, vere e proprie opere d’arte; il Sacro Monte di Crea, Cella Monte, Rosignano, Vignale, Trisobbio, Rocca Grimalda e ancora il sentiero da Olivola, Moleto e Frassinello con il suo castello. Nella zona di Biella, precisamente a Ponzone, troviamo l’Oasi Zegna, un parco naturale meraviglioso per tutti gli appassionati di foliage (fogliame in italiano) dove si puo’ praticare, tra i suoi castagni secolari, la forest terapy. E poi come non citare il Treno del Foliage con il suo viaggio lento, rilassante e incantato, quasi di altri tempi? La storica ferrovia Centovalli – Vigezzina, nata nel 1923 e considerata la piu’ bella d’Italia, da ottobre a novembre viaggia all’interno di paesaggi incantevoli e unici facendo scoprire una parte meno nota del Piemonte. Cinquantadue chilometri da Domodossola a Locarno, 83 ponti, 31 gallerie tra boschi, valli e borghi, due ore di pura meraviglia. I treni bianco blu attraversano “la valle dei pittori” cosi’ denominata per i suoi paesaggi incredibili ed emozionanti.

Oltre allo spettacolo creato dalle piante, c’e’ anche la meraviglia dei frutti della terra di questa stagione: castagne, frutti di bosco, uva, melograni, nocciole e mandorle. L’autunno e’ una stagione rigenerante, tutto si addolcisce, tutto torna possibile dopo mesi di calura. La natura ci regala uno spettacolo unico che molti artisti hanno ritratto. Van Gogh diceva “Finche’ ci sara’ l’autunno non avro’ abbastanza mani, tele e colori per dipingere la bellezza che vedo”.

MARIA LA BARBERA

Mago Charlie, nuova proposta tra i maghi torinesi. Geometra, lavora come tecnico

RITRATTI TORINESI

Come è nato l’interesse per la magia?
Ad una festa di compleanno alcuni anni fa. C’era un mago bravissimo che girava tra i tavoli. Mi ha incantato con i giochi delle carte. Effetti che mi hanno colpito. Il mago era Marco Aimone, mago professionista e presidente del Circolo Amici della Magia di Torino. Alla fine della serata mi ha invitato ad una lezione gratuita presso il Circolo. Sono stato letteralmente folgorato dagli effetti della nobile arte e così ho deciso di iscrivermi.
Che cosa ti affascina della magia?
Il mondo delle illusioni e del fantastico perché riesce a trasportarti e farti tornare bambino.
Raccontaci come funziona il Circolo
Il Circolo offre la possibilità di partecipare alla sezione didattica. Può accedervi chiunque, dai bambini ai ragazzi agli adulti. Le lezioni si svolgono con lo scopo di insegnare tecniche di cartomagia, con le monete, corde, foulards e tutto ciò che attiene allo spettacolo della nobile arte magica.
Al Circolo vengono inoltre organizzate serate spettacolo con maghi professionisti di caratura internazionale ma anche con apprendisti come il sottoscritto; si svolgono conferenze con maghi di tutto il mondo come Giobbi, DaOrtiz, Tamariz, Gascon solo per citarne alcuni…
Oltre alle conferenze e corsi ti capita di utilizzare la magia nella vita di tutti i giorni e fare sparire persone antipatiche?
Lo farei volentieri ma non sono ancora così bravo!
Scherzi a parte la magia fa parte delle cose belle della mia vita e continuo a seguire i corsi per imparare nuovi effetti e affinare le tecniche già acquisite. E con il gruppo “Nuove proposte” partecipo alle esibizioni per diffondere tra il pubblico il nostro mondo. Con me ci sono altri maghi, amici come Claudio Gabbani e Marco Petrasso (in arte Pedro) con i quali condividiamo serate e spettacoli.
Ti capita di essere invitato dagli amici per serate divertenti?
Più che invitato succede che con gli amici, che conoscono la mia passione per la magia, li intrattenga per mezz’oretta con i trucchi. Ho avuto occasione di intrattenere per beneficenza persone anziane o con disabilità. Il divertimento donato alle persone fragili è un regalo a loro ma anche a me stesso.
Se un “non mago” o babbano per dirla alla Harry Potter volesse avvicinarsi al vostro mondo cosa deve fare?
Il Circolo della Magia è sempre aperto a chi desidera avventurarsi nel nostro mondo. E proprio il mese prossimo sabato 4 novembre ci sarà l’annuale Open Day, giornata nella quale il Circolo aprirà le porte per mostrare i locali, le suggestioni della magia e le dimostrazioni dal vivo con diversi maghi.
Il Circolo della Magia ha sede in Torino – via Juvarra 13 presso l’ex Caffè Procope nel palazzo degli Artigianelli.
Telefono +39 347.2916559

Masche, incantesimi, letture spaventose al castello di Miradolo

Magie e camminate nel parco alla ricerca dei dolcetti

Fino al 1 novembre 2023

Halloween al Castello di Miradolo con le attività per famiglie

Dalla caccia alle masche alla lettura di albi illustrati per inventare pozioni e formule magiche, alla camminata nel parco alla ricerca dei dolcetti nascosti: si festeggia Halloween in famiglia al Castello di Miradolo, da sabato 28 ottobre a mercoledì 1 novembre.

 Domenica 29 ci si inoltra nella foresta più scura, attraverso la lettura degli albi illustrati Babalibri: Nella foresta misteriosa e silenziosa”, di Magdalena Guirao Jullien e Christine Davenier (Premio Nati per Leggere 2023), Grat grat cirp splash! di Kitty Crowther, “Cornabicorna, di Pierre Bertrand e Magali Bonniol. Martedì 31 è in programma un’avventura in maschera nel parco: una serata spettrale tra indovinelli, prove, sfide e imprese per tutta la famiglia. Mercoledì 1 novembre la camminata nel parco tra i colori autunnali è accompagnata dalle storie e tema Halloween alla ricerca dei dolcetti nascosti da raccogliere nel proprio “cestino-zucchetta”.

PROGRAMMA

Domenica 29 ottobre, ore 11

Attività per famiglie: Che paura!

Lettura di Nella foresta misteriosa e silenziosa” Grat grat cirp splash! (Babalibri).

Età consigliata: 2/5 anni.

Costo: 6 euro a partecipante (comprensivo di attività e ingresso al parco).

Domenica 29 ottobre, ore 15

Cornabicorna, la strega delle streghe

Lettura di “Cornabicorna” (Babalibri).

Età consigliata: 6/10 anni.

Costo: 6 euro a partecipante (comprensivo di attività e ingresso al parco).

Martedì 31 ottobre, ore 17

La giostra del grifone

Età consigliata: 6/10 anni.

Costo: 10 euro a partecipante (comprensivo di attività e ingresso al parco).

In collaborazione con Palestra Sportica di Pinerolo.

Mercoledì 1 novembre, ore 10.30

La zucchetta porta merenda di Halloween

Età consigliata: 2/5 anni.

Costo: 6 euro a partecipante (comprensivo di attività e ingresso al parco).