Magnifica Torino / La città vista dal monte dei Cappuccini
Tanti, maledetti e subito
Chi di noi non ricorda cantautori o gruppi come Battisti, De Andrè, Bertoli, Battiato, Beatles, Rolling Stones, ecc?
Una carriera durata decenni, ricordata oggi anche da chi all’epoca non era presente, costruita attraverso sacrifici, perfezionamenti, modifiche della propria cifra stilistica permettendo, per quanti hanno già raggiunto il Creatore, di lasciare i propri eredi nell’agiatezza.
Oggi si assiste invece al fenomeno del mordi e fuggi. Tralasciando il penoso espediente dell’autotune che sta al canto come l’intelligenza artificiale sta al cervello e che permette a persone che non sanno tenere due note in fila di autodefinirsi cantanti, ovunque è un proliferare di fenomeni mediatici che nascono dal nulla, diventano famosi per la vincita di qualche evento canoro o per la partecipazione a qualche talent show, riempiono gli schermi delle emittenti TV per qualche mese, quando va bene 2-3 anni, e poi tornano nel nulla. Quando proprio va di lusso, di un gruppo si salva il cantante che proseguirà in solitaria la ricerca di uno spazio nel firmamento della musica.
Il problema principale è l’ubriacatura da successo: persone spesso di origine modesta si ritrovano a viaggiare per tutto il Paese per concerti, interviste e comparsate, a guadagnare cifre da capogiro e, proprio perché non abituati, altrettanto in fretta se li spendonolamentandosi poi di essere ridotti sul lastrico.
Tralasciando la qualità artistica (de gustibus non disputandum est) è evidente che si tratta di personaggi costruiti a tavolino, veri e propri prodotti, che coraggiose operazioni di marketing fanno diventare miti del momento, con tormentoni spesso incomprensibili, vuoi per il tono della voce, vuoi perché non sai se sia il rapper che canta o il tuo compagno di viaggio che ti sta raccontando qualcosa.
E’ evidente che rispetto ai testi, a volte polemici, sempre studiati di cantanti e cantautori degli anni ’70 e ’80, non solo italiani (ricordiamo Joan Baez, Cat Stevens, Patti Smith e molti altri) i testi attuali, prodotti con ignoranza artificiale (definirla intelligenza è un torto) al computer ed adattabili a chiunque, con la musica hanno niente a che fare.
Per fortuna l’Eurovision Song Contest ancora non consente l’uso dell’autotune, così percepiremo eventuali stonature come un fenomeno umano, che può capitare, e non come un guasto tecnico.
Spezzo una lancia in favore di molti giovani: sentire ragazzi che oggi hanno 20-30 anni ascoltare i nostri miti, ancora in attività o già deceduti, parlare dei testi di questo o quello, riempiono il cuore di gioia, perché evidentemente c’è ancora qualche speranza.
Sfido chiunque, anche dopo 3 ascolti, a ricordare (e, dunque, ripetere) il testo di una “canzone” moderna (o anche solo il titolo…): è evidente che non ci siano penetrati al punto di ricordarli, farli nostri, riflettere sui testi, come avviene con testi articolati (Guccini, Baglioni, Doors, Pet Shop Boys) anche a distanza di quarant’anni.
Non siamo obbligati ad ascoltarli; per fortuna possiamo sempre ascoltare le musiche che amiamo e lasciare le immondizie musicali a che le ha create.
Sergio Motta
Alcuni nascono predisposti e quindi più inclini all’ironia e all’autoironia. Una buona intelligenza emozionale, utile a padroneggiare al meglio le nostre emozioni, si rivela importante, ma, in ogni caso, possiamo migliorare la nostra capacità ironica, partendo da una adeguata dose di autostima, che di sicuro aiuta.
Certo, la vita è una cosa seria, così come lo sono i nostri impegni nei confronti degli altri, della società, del lavoro, ecc. e ci sono molte occasioni in cui è giusto e opportuno essere persone “serie”. Ma uno dei segreti del benessere esistenziale consiste proprio nella capacità di ridere e di vedere il lato ironico della vita. Possiamo ridere spesso senza smettere di essere persone responsabili.
Impariamo dunque a ridere, perché la risata è un elemento fondamentale per avere senso dell’umorismo e dell’ironia. Avete mai avuto la sensazione che ridiamo molto di più quando ci sentiamo in pace con noi stessi e serenamente sicuri di noi? Alleniamoci quindi a ridere ogni giorno di più, anche di noi stessi.
Godiamoci le piccole cose, troviamo il lato divertente nelle situazioni quotidiane e nelle inevitabili sfortune della vita. Sorridiamo anche, ogni volta che possiamo, e cerchiamo di stimolare il sorriso intorno a noi, facciamo del sorriso e della risata una nostra priorità. Anche quando siamo provocati, ridiamo invece di reagire in malo modo.
Può essere davvero spiazzante, e intrigante. Se sapremo prendere un po’ le distanze da noi riusciremo quindi anche ad esser più ironici, e di sonseguenza più gentili, più in grado di reagire adeguatamente all’aggressività altrui, e di gestire la nostra eventuale rabbia.
(Un’emozione inevitabile, che va accettata e gestita). E sapremo stemperare le atmosfere negative con umorismo, con una battuta o con una risata. Mi capita spesso di suggerire ai miei clienti di “togliersi dal loro personale palcoscenico” e di metterci le persone con cui si relazionano. Anche questo può aiutare la nostra sana propensione all’ironia.
Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
Autore della rubrica settimanale de Il Torinese “STARE BENE CON NOI STESSI”.
(Fine della terza e ultima parte)
Potete trovare questi e altri argomenti dello stesso autore legati al benessere personale sulla Pagina Facebook Consapevolezza e Valore.
Un dolce al cucchiaio o una deliziosa e sana crema spalmabile per la merenda dei vostri bambini.
Pochissimi ingredienti golosi, pochissimi minuti di preparazione. Provatela, è perfetta per tutti.
Ingredienti
1 banana matura
1 avocado maturo
50gr. di cioccolato fondente
2 cucchiaini di miele (facoltativi)
Pelare l’avocado e la banana, frullarli nel mixer o schiacciarli bene con una forchetta. Sciogliere il cioccolato con poco latte e unirlo alla frutta. Unire a piacere il miele.
Conservare in frigo e servire fresca.
Paperita Patty
È uno degli appuntamenti più significativi per chi ama la terra, il paesaggio e la biodiversità in tutte le sue forme.
Un evento che non è solo enogastronomia, ma cultura del territorio, artigianalità, racconto di comunità.
Si comincia sabato 10 maggio alle ore 15:00 con l’apertura ufficiale della manifestazione, tra le vie del centro storico che si animano come nel mercato canavesano di inizio Novecento, in un’atmosfera di festa, dialogo e scoperta.
Tre giorni nel cuore del Canavese, dove agricoltura, bellezza e sostenibilità si intrecciano: il paesaggio non è solo ciò che vediamo, ma ciò che coltiviamo — con rispetto, cura e visione.
Il tema guida di quest’anno, “BELLEZZA – Coltiva il paesaggio”, è un invito potente: ci ricorda che ogni campo lavorato, ogni vigneto ordinato, ogni prodotto della terra racconta una storia fatta di mani sapienti, biodiversità da custodire, e tradizioni da tramandare.
Produttori di eccellenza, Presìdi Slow Food Italia, curiosità uniche da tutta Italia e dall’estero: dalla Farina Bona del Ticino allo Zafferano di San Gavino, dalla Toma della Brigue alle ostriche francesi, dalla Papaccella Napoletana alla Piattella Canavesana.
Un patrimonio di sapori e identità che si anima tra le vie del borgo.
Il Mercato è anche un luogo di dialogo e bellezza condivisa: spettacoli, convegni, passeggiate, laboratori per bambini e ragazzi, i prodotti del Mercato – tra eccellenze italiane e materie prime del territorio – e un suggestivo pic-nic nei parchi delle dimore storiche, tra Castello dei Conti di Biandrate, Villa Malfatti e Dimora Berchiatti.
Un’area sarà dedicata anche ai Caffè Storici del Piemonte, in un’atmosfera d’altri tempi tra eleganza e convivialità.
E lunedì 12 maggio, spazio alle nuove generazioni con il Festival della Biodiversità dei ragazzi, per crescere nella consapevolezza che il futuro si coltiva oggi, a partire dalla terra.
Io ci sarò, per raccontare, ascoltare, imparare.
SIMONA RICCIO
Info e programma:
🔗 https://www.facebook.com/mercatobiodiversita/
🔗 https://www.instagram.com/mercatoteb_sangiorgiocanavese/
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La terza edizione dell’evento
del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese
in collaborazione con Go Wine
“Anteprima Grignolino & Co.”
Dal 10 al 12 maggio 2025
Castello di Casale Monferrato
Una tre giorni di gusto, cultura e musica
Vi aspettiamo domenica
a Casale Monferrato!
Continua la vendita online dei biglietti!
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Nel week-end la terza edizione dell’evento che nasce dall’iniziativa del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese: “Anteprima Grignolino & Co.”, il tributo al vino autoctono più identificativo del Monferrato casalese, ricco di storia, virtù e potenziali che, dal 10 al 12 maggio prossimo, tornerà a palesarsi nelle sue diverse sfumature e peculiarità, tra le mura dell’antico Castello paleologo a Casale Monferrato.
Una tre giorni per ripercorrerne la storia, apprezzarne le qualità ritrovate e/o rivisitate, ma anche per analizzarlo, conoscerlo e comprenderlo attraverso un tempo lento da consumarsi all’interno di una cornice storica, che trasuda di un grande e importante passato.
Per il suo “debutto in società”, i campioni della vendemmia 2024 verranno accompagnati da padrini e madrine d’eccezione quali sono: lo stesso Grignolino (che quest’anno celebrai i suoi primi 50 anni di doc), nelle diverse tipologie e annate, la Barbera del Monferrato Casalese docg, il Rubino di Cantavenna doc e il Gabiano doc.
Si inserisce poi nel programma la giornata di lunedì 12 maggio dedicata all’Ho.re.ca. e ai giornalisti/blogger di settore.
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Ecco l’elenco dei protagonisti dell’evento, ovvero le cantine del Consorzio che partecipano alla manifestazione.
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Accornero – Vignale M.to (Al)
Agricola Bes – Treville (Al)
Angelini Paolo – Ozzano M.to (Al)
Beccaria Vini – Ozzano (Al)
Canato Vini – Vignale M.to (Al)
Cantine Castello di Uviglie – Rosignano M.to (Al)
Cantine Valpane – Ozzano M.to (Al)
Casalone – Lu M.to (Al)
Cascina Montecchio – Ottiglio (Al)
Castello di Gabiano – Gabiano (Al)
Cinque Quinti – Cella Monte (Al)
Gaudio – Vignale M.to (Al)
Hic et Nunc – Vignale M.to (Al)
La Faletta – Casale M.to (Al)
La Scamuzza – Vignale M.to (Al)
La Vignazza – Alfiano Natta (Al)
Tenuta Tenaglia – Serralunga di Crea (Al)
Liedholm – Lu e Cuccaro M.to (Al)
Nazzari Franco – Ponzano M.to (Al)
Olivetta Vini – Castello Merli (Al)
Spinoglio Danilo – Sala M.to (Al)
Tenuta Genevrina – Ozzano M.to (Al)
Tenuta San Bernardo – Villadeati (Al)
Tenuta San Sebastiano – Lu Monferrato (Al)
Vellano Pierino – Camino (Al)
Vicara – Rosignano (Al)
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I VINI OSPITI
L’evento amplia i suoi contenuti, diventa sempre più importante, e si apre all’incontro e al confronto con vitigni autoctoni di altre regioni italiane. Ciascuno portatore di una sua storia e di tradizioni.
In questa edizione sono tre i vini protagonisti di questa sezione: i rossi Schiava (Alto Adige) e Piedirosso (Campania); oltre l’Etna Bianco in Sicilia, espressione del Carricante.
Ecco le cantine protagoniste che condividono l’evento.
Schiava
Cantina di Caldaro – Caldaro (Bz); Cantina Girlan – Cornaiano (Bz); Cantina Kurtatsch – Cortaccia (Bz); Cantina Tramin – Termeno (Bz); Erste+Neue – Caldaro (Bz); Tenuta Hans Rottensteiner – Bolzano.
Piedirosso
Cantina del Taburno – Foglianise (Bn); Cantine Astroni – Napoli; Casa Vinicola Setaro – Trecase (Na); Salvatore Martusciello – Giugliano in Campania (Na); Mustilli – Sant’Agata dei Goti (Bn).
Etna Bianco
Barone di Villagrande – Milo (Ct); Casale 120 – Castiglione di Sicilia (Ct); I Custodi delle vigne dell’Etna – Solicchiata (Ct); Murgo – Santa Venerina (Ct); Tenute di Nuna – Sant’Alfio (Ct); Tenute Nicosia – Trecastagni (Ct).
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Area Food a cura dell’Enoteca Regionale del Monferrato
• Burrata con acciughe (9 euro)
• Burrata al pomodoro secco (9 euro)
• Tagliere di salumi e formaggi con composte (14 euro)
• Frittelle verdi (8 euro)
• Hummus di ceci con pomodoro secco e olive (8 euro)
• Battuta di carne cruda (8 euro)
• Insalata Russa (8 euro)
• Torta di nocciole (6 euro)
• Acqua (1 euro)
• Caffè (1,5 euro)
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IL PROGRAMMA
Sabato 10 maggio
Gran apertura con la serata giovane di eno-food in musica con Dj Set Vinly Set by Frsnts&Friends, per un programma rock classic, popo, disco, funky e house.
Durante la serata, Banco d’Assaggio nella corte del Castello del Monferrato con food a cura dell’Enoteca Regionale del Monferrato.
Domenica 11 maggio (in orario 11-19)
A tu per tu con i produttori con Banchi d’Assaggio nella corte e nella Manica Lunga del Castello, food dell’Enoteca Regionale del Monferrato e visite al Centro Nazionale delle DOC Andrea Desana.
Le enoteche tematiche di Schiava e Piedirosso.
Lunedì 12 maggio (in orario 10,30-13,30)
Masterclass guidata sui vini tutelati dal Consorzio e sui campioni della vendemmia 2024 riferiti ai diversi areali di produzione, per scoprire il vino che verrà. Al termine, Banco d’Assaggio curato da Ais e buffet. Partecipazione riservata a Ho.re.ca. e giornalisti/blogger di settore.
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Costi e prenotazioni
Pubblico: € 15,00
Riduzione Soci Go Wine e Associazioni di settore (Ais, Onav, Fisar) € 13,00
La degustazione è illimitata al banco d’assaggio presso le cantine del Monferrato Casalese e regolata con 2 ticket per ciascun vino ospite (6 assaggi in totale).
E’ aperta la vendita online delle degustazioni con una riduzione a € 13,00 per tutti
(non è previsto il rimborso per gli acquisti online)
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on-line
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Evento organizzato dal Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese con la regia di Go Wine e in collaborazione con Ais Casale Monferrato ed Enoteca Regionale del Piemonte e col patrocinio della Città di Casale Monferrato.
Per ulteriori informazioni vi invitiamo a contattare i nostri uffici ai seguenti recapiti:
stampa.eventi@gowinet.it tel. 0173 364631
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L’hotel nel cuore di Torino celebra la Festa della Mamma con un drink accattivante che elegge il Gin Tanqueray 10 a ingrediente principe. Un’esperienza sensoriale che seduce grazie agli aromi di noce moscata e lavanda, da assaggiare nella lounge non solo l’11 maggio.
Aromi delicati, gusto deciso, colorazione accattivante: per la Festa della Mamma il Turin Palace Hotel propone “French Frizz”, cocktail di carattere che seduce fin dal primo assaggio. Un drink fresco, aromatico e sorprendente, la cui Sinfonia di profumi e sapori evoca grazia, forza e bellezza, le stesse qualità che rendono ogni madre davvero speciale. “French Frizz” è molto più di un cocktail, è un atto d’amore da condividere in una atmosfera di raffinata convivialità, la stessa che si respira nella lounge del Turin Palace, scenografia ideale per lasciarsi coinvolgere dall’esperienza sensoriale suggerita da questo drink. Drink che fa di Gin Tanqueray 10 il suo protagonista assoluto, grazie al suo sapore elegante e deciso che si fonde armoniosamente con la fresche1zza vivace del limone e le delicate sfumature floreali della lavanda. Ad aggiungere un tocco sofisticato e speziato ci pensano le note avvolgenti della noce moscata, esaltate da tre dash di peychaud’s bitters, mentre un frizzante top di soda regala leggerezza e dinamismo al sorso. Questo mix bilanciato fa di French Frizz il cocktail perfetto per chi cerca un drink dal carattere deciso, ma dalla raffinata delicatezza.
Mara Martellotta
Torino DOC: i vini bianchi che seducono
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Freschi, leggeri, da vitigni rari e locali, impregnati di territorio
La vendemmia 2024 ha visto l’arrivo di tre nuove tipologie della Doc Pinerolese. Oltre al Nebbiolo, la denominazione torinese si arricchisce di due vini bianchi: Bian Ver e Malvasia.
Per celebrare questo importante traguardo e per valorizzare i vini e le eccellenze del territorio torinese, la Camera di commercio di Torino promuove lunedì 12 maggio a Palazzo Birago, l’evento “Torino DOC: i vini bianchi che seducono” per raccontare l’incontro tra Pinerolese Bian Ver e Malvasia e gli altri bianchi delle aree vitivinicole torinesi.
La giornata è ospitata nelle prestigiose sale al Piano Nobile di Palazzo Birago, sede istituzionale della Camera di commercio di Torino, e si articola in più momenti dedicati a comunicatori, operatori Ho.Re.Ca. e grande pubblico.
I vini bianchi saranno i protagonisti assoluti con i vitigni Bian Ver, Malvasia (Moscata e di Candia aromatica), Erbaluce, Baratuciat, ma nello spazio dell’Enoteca saranno proposti anche alcuni rossi quali il Carema Doc, fascinoso Nebbiolo di montagna, e varie declinazioni della Freisa di Chieri Doc.
Si inizia alle ore 10.00, in Sala Giunta, con un convegno sulla vinificazione dei vitigni bianchi nel Torinese nonché sull’iter di ottenimento delle nuove tipologie della Doc Pinerolese. Previsti interventi a cura dei professori Vincenzo Gerbi e Stefano Raimondi, dell’enologo Gianfranco Cordero e del presidente della Fondazione Malva Arnaldi, Danilo Breusa, moderati da Alessandro Felis.
Prenotazione gratuita al seguente link:
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Alle 12.30 prevista una masterclass dedicata ad operatori e giornalisti per approfondire le neonate tipologie della Doc Pinerolese; a seguire la degustazione libera dove i vini bianchi saranno i protagonisti assoluti con i vitigni Bian Ver, Malvasia, Erbaluce, Baratuciat.
Segue una tavola rotonda con rappresentanti delle organizzazioni di assaggiatori e sommelier (AIS, FISAR e ONAV) e mondo della ristorazione, in particolare gli operatori del circuito Mangébin.
Per giornalisti e operatori professionali la masterclass con degustazione e il tasting around sono gratuiti, prenotando al seguente link:
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La selezione enologica Torino DOC, con 45 cantine e 128 vini premiati, è realizzata dalla Camera di commercio di Torino e dal suo Laboratorio Chimico in collaborazione con l’Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino. Non è una semplice guida a vini, ma un progetto che prevede azioni di marketing territoriale che uniscono cultura, tradizioni e produzioni vitivinicole.
L’evento Torino DOC: i vini bianchi che seducono è organizzato da Camera di commercio di Torino ed Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino con il supporto del Salone del vino di Torino, in collaborazione con Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dei Vini Docg di Caluso e Doc di Carema e Canavese, Consorzio di Tutela e Valorizzazione Freisa di Chieri e Collina Torinese Doc, Consorzio di Tutela e Valorizzazione Valsusa Doc e Consorzio di Tutela e Valorizzazione Pinerolese Doc.
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Una sera in Corso Cairoli: la bellezza e la suggestione di Torino di notte (nelle foto di Alessandra Macario il Ponte di Corso Vittorio Emanuele – Ponte Umberto I)

Le patate sono tra gli ingredienti piu’ versatili e piu’ amati in cucina. La ricetta che vi propongo questa settimana e’ davvero golosa, scenografica e semplice. Patate farcite con ingredienti a gradimento, cotte al forno con la buccia, tagliate a soffietto per una presentazione originale.
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Ingredienti
4 patate di medie dimensioni
4 fette di prosciutto crudo
Poco burro per spennellare
Sale ed erbe aromatiche a piacere
Parmigiano grattugiato
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Spazzolare e lavare molto bene le patate, asciugarle, tagliare una fetta alla base per renderle stabili e inciderle per circa 3/4 . Sciogliere il burro e spennellare bene le patate, insaporire con erbe aromatiche a piacere e poco sale. Disporle in una teglia foderata con carta forno, cuocerle in forno a 200 gradi per 30 minuti. Estrarre le patate, lasciarle indiepidire, farcire le incisioni con il prosciutto crudo, spolverizzare con il parmigiano e rimettere in forno per circa altri 30 minuti o sino a cottura ultimata. Servire calde.
Paperita Patty