L’iniziativa organizzata dal Rotary Club Torino Castello sta riscuotendo (per il quinto anno consecutivo) un notevole successo
Il jazz è protagonista della seconda serata di “Aperitivi in concerto”, lunedì 15 febbraio (ore 20) al Teatro Vittoria (via Gramsci 4) di Torino; l’iniziativa organizzata dal Rotary Club Torino Castello che sta riscuotendo (per il quinto anno consecutivo) un notevole successo. Piace molto ai torinesi l’idea di coniugare grande musica e socialité nelle serate in cui, prima si sorseggia un piacevole aperitivo insieme (per mettere a contatto il pubblico con il mondo rotariano), poi tutti in sala e spazio alle note.
Il nobile scopo della manifestazione è poi un valore aggiunto: il ricavato sarà infatti devoluto all’Associazione Giovani Musicisti, che da anni valorizza talenti e promuove la diffusione della musica su tutto il territorio nazionale. A questa edizione, patrocinata dalla Circoscrizione 1 del capoluogo subalpino, si sono associati anche il Club Inner Wheel Torino Castello e il Rotaract Club Torino Castello e Val Sangone.
Lunedì 15 febbraio. Titolo della serata è “Quando si ballava il jazz”, con musiche eseguite dall’Ensemble “clariMozart e…”, con la partecipazione del pianista Luigi Canestro.Il programma è di altissimo livello, con musiche (tra gli altri) di S. Joplin “The Enterteiner”; D.Ellington “Sophisticated Lady”; G.Gershwin e il suo Blues da “Un americano a Parigi”; H. Warner “Chattanooga Choo Choo”; D. Shostakovich Valse n° 2 dalla “Jazz Suite n°2”.
Grande protagonista dell’avvenimento è il clarinetto nelle sue varie declinazioni. Suonato dal gruppo di musicisti dell’Ensemble “clariMozart e…” che si è costituito nel 2012 in occasione del concerto commemorativo del Maestro Emo Marani, grande clarinettista ed insegnante.I musicisti dell’Ensemble utilizzano diversi strumenti della famiglia dei clarinetti, sfruttando l’estensione ed il timbro che caratterizza ognuno di loro: dal piccolo al basso, compreso il corno di bassetto (varietà prediletta da Mozart). A volte, per arricchire le esecuzioni, si aggiungono anche saxofono e pianoforte. Il ricco repertorio dell’Ensemble spazia da Mozart allo swing, passando anche per compositori e stili di varie epoche.Il gruppo è formato dal maestro concertatore Massimo Rissone (clarinetto, pianoforte), Edgardo Garnero (clarinetto piccolo, clarinetto, corno di bassetto), Alessandro Data (clarinetto, saxofono contralto) e Fabrizio Cena (clarinetto basso).
Di rilievo è anche la partecipazione del pianista torinese Luigi Canestro: diplomato in musica corale e direzione di coro, pianoforte, composizione e direzione d’orchestra. Seguendo la sua passione per la musica afroamericana ha arricchito ulteriormente il suo curriculum con un diploma in musica e pianoforte jazz. Importanti e altamente formative le sue esperienze oltreconfine: negli Stati Uniti è stato maestro del coro “Jefferson Performing Arts Society”, inoltre si è esibito con jazzisti di fama come Riccardo Zegna, Joanna Rimmer e Alfred Kramer, in qualità di direttore e arrangiatore.Oggi collabora con la Fondazione Teatro Regio di Torino per i corsi di formazione professionale; mentre dal 2001 è titolare di Cattedra di lettura della partitura ed insegna presso i Conservatori di Cagliari, Milano e Novara.
Laura Goria
Prenotazioni: presso la Segreteria del Rotary al numero 333 6205438
“TU PORTI LU O LUI PORTA TE !?”
Io consiglio l’utilizzo del trasportino a tutti i proprietari, perché cosi tuteliamo il benessere del nostro cane, colui che in determinate situazioni va molto in tensione e quindi assume degli atteggiamenti che abitualmente non utilizza, atteggiamenti che poi portano a problemi comportamentali più o meno gravi ed il recupero si fa lungo.
Tanti clienti, quando lo propongo, la prima cosa che dicono è: “Poverino!”, però con il suo utilizzo possiamo ottenere un risultato migliore sul cane iperattivo, incontrollabile, e problematico, sia per tempistica che per qualità. Oltre che tana, può diventare anche un ottimo metodo come punizione, senza alzare la voce, usare la violenza o ancora peggio, in alcuni casi, dare bocconi per calmare il caos.
I CONTROLLI SARANNO INTENSIFICATI
Sull’altura del Cortavolo, tra le balze e i boschi di castagno, hanno combattuto a viso aperto e sono caduti uomini con idee politiche diverse e di diversa estrazione sociale. Erano animati da un desiderio che li accomunava: dar vita ad un progetto di riscatto della dignità nazionale
Cortavolo, tra le balze e i boschi di castagno, hanno combattuto a viso aperto e sono caduti uomini con idee politiche diverse e di diversa estrazione sociale. Erano animati da un desiderio che li accomunava: dar vita ad un progetto di riscatto della dignità nazionale. Un progetto che passava attraverso la Resistenza al fascismo ed il bisogno di riconquistare il bene più prezioso e per troppo tempo negato: la libertà. Libertà di costruire una democrazia nuova, di sviluppare un progetto di società più giusta, di coltivare un’idea di paese che non fosse più “ammanettato” dalla tirannide. Il segno indelebile di quella tragica vicenda è racchiuso lì. Ed è un segno che non si usura col tempo.
Non diventa opaco, non sbiadisce. Le storie del “Capitano” e dei suoi undici compagni di resistenza ci parlano ancora oggi, a distanza di decenni, perché furono capaci di mettersi in gioco, e di perdere la propria vita, per difendere l’ideale di libertà e di giustizia persi nell’oscurità della seconda guerra mondiale. Certi uomini sono quello che i tempi richiedono. Si battono, a volte muoiono, per cose che prima di tutto riguardano loro stessi. Compiono scelte estreme, per il senso dell’ingiustizia provata sulla pelle, per elementare e sacrosanta volontà di riscatto. Megolo parla ancora perché oggigiorno quel bisogno di unità ( nella responsabilità), di cambiamento ( democratico, inclusivo), di giustizia ( sociale, economica ) e d’uguaglianza ( nelle opportunità, davanti alle regole di tutti e per tutti) è terribilmente attuale. Il nostro paese – prescindendo dalle opinioni , dalle fedi politiche e dai credi diversi – ha bisogno di questo. E il dovere della memoria può aiutare a trovare le parole, i gesti e le giuste azioni per provare – una volta di più – a rendere migliore e più giusta quest’Italia.
Tratto da un racconto breve scritto nel 1925, già preso a prestito da Stanley Kubrick per l’ultima sua opera (datata 1999), “Eyes Wide Shut”, interpretata da Nicole Kidman e Tom Cruise, la commedia è ambientata in una Vienna piena di neve eppure caldissima
“Il Governo – dice l’assessore – inserirà l’accordo nel decreto milleproroghe e con le risorse aggiuntive faremo fronte tra l’altro ai nuovi livelli essenziali di assistenza che il Ministero della Salute approverà entro febbraio”.
Grazie alla collaborazione tra la Società meteorologica italiana, presieduta da Luca Mercalli, Csp – Torino ed Edf (Electricitè de France) e l’Ambasciata di Francia a Roma è stata installata una web cam per osservare in tempo reale l’altezza della neve
Purtroppo, da quest’anno, le auto e le moto storiche avranno delle spese in più. A causa di questo balzello tutta l’economia turistica verrà penalizzata
tutte le cose che hanno a che fare con il nostro fedele amico, bisogna affrontarle gradualmente, e iniziando da cucciolo il risultato è più facile da raggiungere. Come fare? Passati primi giorni , in cui dobbiamo cercare di stare con lui il più possibile per farlo sentire a suo agio, dobbiamo cominciare a lasciarlo a casa da solo, all’inizio per breve tempo.
Una cosa molto importante è la consegna del bocconcino quando rientrate: solitamente noi siamo più impazienti di loro , non vediamo l’ora di darglielo per poter giocare, ed iniziamo a dare comandi affinchè si calmi prima: seduto! Terra ! fai il bravo , ecc.. tratteniamoci, facciamogli usare la testa, in questo modo non avremo una cane da comandare a bacchetta, bensì uno che sa ragionare e farà le cose perché saprà cosa sarà giusto e cosa sarà sbagliato.