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In arrivo i fondi per i non autosufficienti

regione giuntaOltre 10 milioni di euro per interventi di assistenza domiciliare diretta ed indiretta a favore di persone in condizioni di disabilità gravissima

 

Il programma attuativo del fondo statale per le persone non autosufficienti relativo al 2014, ammontante  per il Piemonte a 26.758.000 euro, sarà suddiviso dalla Regione secondo la ripartizione proposta dall’assessore Augusto Ferrari: 16.054.800 euro per l’assistenza agli anziani non autosufficienti ed alle persone con disabilità non autosufficienti con meno di 65 anni; 10.703.200 euro per interventi di assistenza domiciliare diretta ed indiretta a favore di persone in condizioni di disabilità gravissima, che necessitano a domicilio di assistenza continuativa e monitoraggio di carattere socio-sanitario nelle 24 ore, compresi i malati di Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), per i quali sono destinati 3.600.000 euro per realizzare un modello organizzativo specifico concordato con le loro associazioni rappresentative. Le risorse del fondo nazionale si aggiungono ai 43 milioni di euro di fondi propri che la Regione ha inserito nel bilancio 2014.

 

(www.regione.piemonte.it – Foto: il Torinese)

Al Regio la scuola si mette all’opera

Un ricco cartellone di iniziative per i più giovani

 

regioIl cartellone de La Scuola all’Opera 2014-2015 apre a dicembre con Valzer a tempo di guerra, che intreccia le note de La Valse di Ravel ai racconti scritti da alcuni testimoni oculari provenienti da tutte le nazioni coinvolte nella Prima Guerra Mondiale. La grande Storia è ancora protagonista nel Giorno della Memoria con Brundibár, l’operina di Hans Krása per e con i bambini, che fu rappresentata decine di volte nel campo di Terežín prima della deportazione di tutti i prigionieri.

 

A febbraio aumenterà il numero dei patiti mozartiani anche tra i teenager, grazie a un’edizione su misura de Le nozze di Figaro, proposta nello stesso allestimento della Stagione d’Opera, ma in versione ridotta e con il valore aggiunto di una garbata e preziosa guida all’ascolto. Paesaggi sonori – La musica è di tutti e si può fare con tutto è un originalissimo spettacolo che mette in scena gli strumenti classici dell’orchestra affiancati da oggetti di uso comune e recupera la memoria di suoni un tempo familiari e oggi sepolti dal frastuono tecnologico, ma ancora vivi e capaci di restituirci un paesaggio sonoro a misura umana.

 

La collaborazione con AsLiCo-Opera Kids è un’altra nostra consuetudine; i piccoli da tre a sei anni potranno cantare assieme ai protagonisti de Il viaggio di Milo e Maya, creato per Expo 2015, un divertente itinerario attraverso le culture e i cibi del pianeta. A maggio, il titolo clou: Hänsel e Gretel, classicissima fiaba narrata dalla sublime musica tardoromantica di Engelbert Humperdinck. Come ogni anno, a ogni spettacolo sono abbinate attività di studio interdisciplinare e di laboratorio; ritorna anche Il gioco dell’opera, che mette in palio allettanti premi grazie al sostegno della Fondazione Corulli. Infine, proseguono le proficue collaborazioni con numerosi musei torinesi con i quali il Teatro Regio fa rete; da quest’anno si aggiungono un percorso in collaborazione con il Museo di Antichità, Il canto magico di Orfeo e, con il Museo del Paesaggio Sonoro, Tutto fa musica. Oltre alle tradizionali visite guidate, proporremo Architetto, dica lei…!, la nuova visita animata, con i pupazzi degli architetti Benedetto Alfieri e Carlo Mollino a fare da anfitrioni ai baby visitatori.

 

(www.teatroregio.torino.it – Foto: il Torinese)

 

Con la navetta (fino al 12 ottobre) la Sacra è più vicina

MONTAGNA PIEMONTEMonumento simbolo del Piemonte, l’ Abbazia benedettina, comunemente definita “Sacra”, è una delle maggiori opere architettoniche dell’epoca medioevale. Il maestoso edificio si trova sul monte Pirchiriano, a 962 metri di altitudine

 

 

La Sacra di San Michele ora è più vicina: grazie alla sinergia fra Turismo Torino e Provincia ed Intesa San Paolo, è stato attivato un servizio navetta al costo di 2 euro (ridotto 1 euro), andata e ritorno. La navetta, da 20 posti, collegherà ogni sabato e domenica la stazione ferroviaria di Avigliana alla Sacra, dal 2 agosto fino al 12 ottobre 2014. Il mezzo è accessibile anche alle persone affette da disabilità.

 

Monumento simbolo della regione Piemonte, l’ Abbazia benedettina, comunemente definita “Sacra”, è una delle maggiori opere architettoniche dell’epoca medioevale. Il maestoso edificio si trova sul monte Pirchiriano, a 962 metri di altitudine, dove dal X secolo domina e veglia l’intera bassa Valle di Susa; la sua posizione prossima alla via Francigena l’ha resa nei secoli successivi alla  fondazione luogo prediletto dai pellegrini, che qui facevano tappa prima di raggiungere Roma.

 

La Sacra conobbe un lungo periodo di decadenza, a seguito di un grave incendio risalente al 1335 che distrusse ampiamente il complesso monastico,aggravato poi negli anni dalle devastazioni ad opera dei diversi eserciti di passaggio nel territorio. La rinascita avvenne nel 1836, quando Carlo Alberto di Savoia consegnò l’edificio ai Padri Rosminiani, tutt’ora amministratori della Sacra, promuovendone  il restauro. Il sovrano affidò ai Rosminiani la custodia di ventiquattro tombe reali all’interno della chiesa, traslando le sepolture dal Duomo di Torino.

 

 Oltre a queste illustri tombe, all’interno dell’Abbazia si trovano altri punti di interesse storico-architettonico: il più noto è il Portale dello Zodiaco,  dello scultore piacentino Nicolaus. Realizzato nel XII secolo, il Portale è posto in cima allo Scalone dei Morti, lunga e ripida scalinata fiancheggiata dalle sepolture dei monaci qui residenti. L’opera scultorea racchiude simboli astrologici ed elementi biblici, in una struttura in pietra che, secondo gli studiosi, sembrerebbe assemblata da stipiti e capitelli provenienti da costruzioni diverse. La peculiarità ed il mistero che aleggiano intorno al Portale dello Zodiaco ed alla sua funzione ha da sempre affascinato  i visitatori e gli storici, oltre agli appassionati di esoterismo.

 

La Sacra di San Michele è aperta tutti i giorni tranne i lunedì non festivi. Per info e prenotazioni consultare il sito www.sacradisanmichele.com

 

Federica De Benedictis

A naso in su, mongolfiere nel cielo di Masino

MONGOLFIERENel Parco del Castello saranno presenti mongolfiere provenienti da diverse regioni d’Italia. Il pubblico potrà assistere al gonfiaggio dei colorati palloni, un rito di grande suggestione anche per i più piccoli, ed effettuare entusiasmanti voli panoramici in mongolfiera

 

Domenica 5 ottobre, dalle 9 alle 18, il cielo sopra il Castello e Parco di Masino, splendido Bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Caravino (TO), dopo il successo delle passate edizioni, torna a ospitare per l’ottavo anno consecutivo il “Raduno di Mongolfiere”, organizzato dal Team Slowfly Mongolfiere di Mondovì (CN).

 

Nel Parco del Castello saranno presenti mongolfiere provenienti da diverse regioni d’Italia. Il pubblico potrà assistere al gonfiaggio dei colorati palloni, un rito di grande suggestione anche per i più piccoli, ed effettuare entusiasmanti voli panoramici in mongolfiera.

 

Oltre ai voli, il pubblico, seguito da istruttori qualificati, potrà svolgere attività outdoorcome il nordic walking, tipo di camminata con bastoni, il dog trekking, sport che mira a far socializzare gli amici a quattro zampe durante bellissime escursioni in mezzo alla natura, e divertenti percorsi di orienteering.

 

Attività per i più piccoli:

–       Fiabe e leggende a cura di Claudio Zanotto Contino dell’Associazione Viaggi con l’Asino. Il cantastorie, in compagnia della somara Geraldine, condurrà i visitatori in un viaggio che percorre a volo d’uccello la circonferenza, unica nel suo genere, dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, tra storie di minatori, popoli ribelli, amori contrastati, eremiti, regine senza terra, onesti contadini, vedove sfortunate, draghi, mugnaie e mugnai in cerca di fortuna. Iracconti si susseguiranno alle ore 11 e alle 15.

–       Percorsi su sterrato per piccoli bikers, seguiti dalla Scuola Guida di Mountain Bike del posto.

–       Animazione a cura di ASD Etoile con musica, balli, giochi, baby dance, truccabimbi e sculture di palloncini

–       Foto e animazioni con Mascotte Alex il Leone

 

Sarà presente anche un caratteristico mercatino di prodotti tipici e punti ristoro.

 

Durante la giornata, acquistando il biglietto cumulativo “manifestazione + castello”, sarà possibile effettuare visite guidate agli interni, riccamente arredati,delCastello di Masino, le visite saranno a cura degli studenti e dei docenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Piero Martinetti” di Caluso.

 

Slowfly Mongolfiere di Mondovì:

L’associazione promuove e sviluppa la divulgazione del volo in mongolfiera attraverso attività culturale – ricreativa, turismo e sport. Organizza manifestazioni, congressi, seminari e corsi di istruzione aeronautica. Prenotazione voli  Monica al 335-8307972 email:info@slowfly.it

 

Con il Patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Torino e del Comune di Caravino.

Il “Raduno di Mongolfiere” sarà realizzato grazie al prezioso contributo di Eni che, rinnovando la propria vicinanza alla Fondazione, sostiene il calendario degli “Eventi nei Beni del FAI 2014” in qualità di Partner Principale.

La manifestazione sarà resa possibile grazie al sostegno di Barclays, che per la prima volta è a fianco del FAI in questo importante progetto, PIRELLI, che rinnova la consolidata amicizia con la Fondazione, e Cedral Tassoni, marchio storico italiano che per il terzo anno consecutivo ha deciso di abbinare la tradizione, la storia e la naturalità del suo prodotto al FAI.

 

Il gonfiaggio e i decolli si svolgeranno alle 9,00 e alle 16.30.

Ingresso alla manifestazione: Adulti 7 €; Ragazzi (4-14 anni): 4 €; Iscritti FAI e Residenti: 3 €.

Cumulativo manifestazione + visita al Castello: Adulti 12 €; Ragazzi (4-14 anni): 6 €; Iscritti FAI e Residenti: 3 €.

IN CASO DI PIOGGIA LA MANIFESTAZIONE VERRA’ ANNULLATA

Per informazioni: Castello di Masino, Caravino (TO) tel. 0125.778100; faimasino@fondoambiente.it

Per maggiori informazioni sul FAI consultare il sito www.fondoambiente.it

 

 

 

Avanti, Savoia: da oltralpe semaforo verde alla Tav

TUNNEL2TUNNELOra può partire concretamente l’avvio dell’appalto di Saint-Martin-La-Porte con inizio lavori a gennaio 2015

 

Avanti, Savoia. E’ stato firmato a Parigi l’accordo per il finanziamento dei lavori della galleria esplorativa di Saint-Martin-La-Porte, in Savoia. La quota francese è di 105,78 milioni di euro, per un tunnel di circa 9 chilometri. L’opera sarà integrata dai finanziamenti dell’Ue e dell’Italia. Ora può partire concretamente l’avvio dell’appalto di Saint-Martin-La-Porte con inizio lavori a gennaio 2015.

 

E la situazione si sta sbloccando anche in Italia. Sono 130 gli aggiustamenti da realizzare. Riguardano migliorie per terriitorio e ambiente, la tutela del paesaggio, una maggiore attenzione all’amianto. Ora che sono stati accolti  la Regione può dare il via libera al progetto della Torino – Lione. E’ stata infatti approvata la compatibilità ambientale per la tratta italiana della ferrovia ad alta velocità. 

 

Adesso il Governo potrà dare l’ok all’iter definitivo dell’opera. Ai comuni della Vallle di Susa arriveranno 112 milioni di euro di compensazioni. La parte italiana della linea ferroviaria va da Bussoleno al confine. In essa rientra il tunnel di base, la stazione internazionale di Susa, le opere all’aperto nella pianura di Bussoleno e Susa e la galleria di collegamento con la ferrovia storica del Frejus. Dovranno traslocare gli impianti della scuola di Guida Sicura di Susa, poichè l’area ospiterà il cantiere della stazione internazionale.

 

 

 

Caselle in serie B, una mazzata anche da Linate

caselleCome se non bastasse, da Palazzo Chigi è in arrivo un decreto che premia Linate come scalo di primaria importanza per la direttrice Nord Europa di Alitalia- Etihad

 

La notizia ora è ufficiale: l’aeroporto di Torino è di secondo livello. La mazzata è arrivata direttamente dal ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, che ha firmato il piano nazionale degli aeroporti secondo il quale – come del resto si prevedeva – Caselle non rientra tra gli 11 scali di serie A. Promossi Malpensa, Fiumicino., Bologna, Pisa-Firenze, Napoli, Bari, Lamezia Terme, Palermo, Catania, Cagliari. E così il nostro “Sandro Pertini” finisce assieme agli altri 25 aeroporti di secondo livello, come Bergamo e Levaldigi.

 

Una brutta notizia che aggiunge malumori a quelli ancora in fase di metabolizzazione dopo la fuga estiva di Alitalia, solo parzialmente recuperata grazie a diverse compagnie low cost che hanno inaugurato nuovi voli sulla pista torinese. Il solo hub strategico per l’area Nord Ovest sarà dunque Milano-Malpensa. Ma, come se non bastasse, da Palazzo Chigi è in arrivo un decreto che premia Linate come scalo di primaria importanza per la direttrice Nord Europa di Alitalia- Etihad. Una vera e propria beffa per Torino.

 

Infatti, il provvedimento ad hoc per Linate nasceva come iniziativa finalizzata a Expo 2015. In realtà, una volta messo in atto, rappresenterà una continuità per il futuro dello scalo lombardo nei rapporti con la nuova Alitalia. E a patirne le conseguenze, ancora una volta, sarà proprio Caselle.

 

Nel frattempo, la II Commissione (trasporti) del Consiglio regionale del Piemonte, presieduta da Nadia Conticelli (Pd), nella riunione di stamattina ha ascoltato i vertici della Società aeroportuale torinese, Sagat SpA. All’audizione sono intervenuti il Presidente Giuseppe Donato e l’Ammistratore delegato Roberto Barbieri, il vicepresidente Paolo Vernero e il direttore Dario Maffeo.  I vertici della società aeroportuale hanno illustrato i dati  sull’andamento attuale e le prospettive future dello scalo torinese.

 

”Il primo dato rilevante è l’incremento del numero di passeggeri – commenta Nadia Conticelli, presiedente della Commissione trasporti – , dai dati illustrati si è registrato un incremento intorno al 10%. Poi – continua – nonostante la penalizzazione dello scalo a seguito della cancellazione unilaterale di alcune tratte nazionali Nord-Sud di Alitalia, il traffico è stato recuperato con altre compagnie: come Meridiana per Napoli, Ryanair per Bari e l’arrivo della spagnola Vueling nella tratta Torino-Roma”.

 

I vertici della Sagat hanno anche illustrato gli indicatori sul traffico sono tutti migliorati rispetto al 2013. L’offerta dei voli di linea passa da 350 a settimana a oltre 400, aumentano le compagnie aeree nello scalo e aumentano anche le destinazioni nazionali e internazionali.

Il mistero di Tilde la Rossa

Non si tratta di un romanzo, ma della realtà. Sabato 4 ottobre, dieci persone parteciperanno all’evento più suggestivo e misterioso che Torino è in grado di proporre. “Tilde la Rossa”, evento esclusivo ideato da Torino Séance. Amanti del mistero, semplici curiosi, non vi è limite a chi vi può accedere… Al di fuori di quello numerico. Solo dieci persone, accuratamente selezionate, solo per una notte. Pensate di essere voi quelli giusti?

 

pretty woman“Finalmente trovai il campanello e suonai, controllando per l’ennesima volta che il sigillo in ceralacca sulla busta nera fosse intatto. Con uno scatto il portone si aprì e in breve mi ritrovai in una stanza illuminata dalla sola luce delle candele, circondata da sconosciuti che si guardavano intorno. Ognuno di loro aveva una busta come la mia.  Qualcuno stava provando a fare conoscenza dei presenti, altri cercavano di non incrociare lo sguardo con nessuno, in preda a una viva agitazione.

 

Da quando avevo ricevuto la busta, erano passate tre settimane. Prima la curiosità, su quel sito strano, poi la scoperta, grazie a una storia lì descritta. Un assassino, come Jack lo Squartatore, era vissuto nella nostra città poco più di un secolo fa. Nessuno scoprì mai la sua identità… Ma in quel sito era scritto che a breve sarebbe stata organizzata una séance in stile vittoriano per fare luce sull’enigma. Di nuovo la curiosità, ma questa volta unita al fascino che il mistero incute, mi aveva spinto a richiedere di poter partecipare, ma non bastava la richiesta. Bisognava convincere di essere degni dei dieci.

 

Sì, solo dieci inviti, non uno di più. Scrissi di getto il motivo del mio interesse. Attesi.  Dopo qualche giorno, mi fu consegnata quella strana busta, “Varco” la chiamano, con l’ordine di non aprirla fino al momento in cui mi fosse stato ordinato di farlo. Pena l’annullamento di ogni possibilità di ingresso. Poi il messaggio contenente l’indirizzo in cui la séance avrebbe avuto luogo…Quel che avevo vissuto io, ne ero sicuro, era la stessa cosa che quelle altre nove persone avevano sperimentato. Dieci buste, non di più, per poter partecipare a… I miei pensieri vennero interrotti da una porta che si spalancò . Le luci si spensero e tutto ebbe inizio.”

Non si tratta di un romanzo, ma della realtà. Sabato 4 ottobre, dieci persone parteciperanno all’evento più suggestivo e misterioso che Torino è in grado di proporre. “Tilde la Rossa”, evento esclusivo ideato da Torino Séance. Amanti del mistero, semplici curiosi, non vi è limite a chi vi può accedere… Al di fuori di quello numerico. Solo dieci persone, accuratamente selezionate, solo per una notte. Pensate di essere voi quelli giusti?

 

Scopritelo andando sul sito www.torinoseance.org e compilando la richiesta di Varco. Se verrete selezionati ve ne accorgerete e la vostra vita non sarà più la stessa, perché avrete il privilegio di vedere l’altro lato del buio.

 

Fra i dannati della terra. Storia della Legione Straniera

CENTRO STUDISarà lo storico Gianni Oliva ad aprire, lunedì 6 ottobre, alle ore 18, nella sede di Via Ottavio Revel 15, i tradizionali e seguitissimi Colloqui del Lunedì 

 

Legionari…idealisti usciti sconfitti da una rivoluzione fallita, romantici perduti dietro un amore impossibile, balordi in fuga dalla giustizia, affamati in cerca di un lavoro e di uno stipendio: la Legione straniera è tutto questo, un miscuglio di uomini diversi per motivazioni e provenienze, ma tutti ugualmente irrequieti, malinconici, feroci. Sin da quando venne costituita nel 1831 da re Luigi Filippo «Égalité», la Legione, della quale hanno fatto parte anche notevoli personaggi provenienti dal Piemonte, è stata lo specchio delle turbolenze del mondo: un reparto di volontari sradicati dalle proprie origini, senza famiglia e senza patria. Non dei semplici mercenari, ma soldati che nella mistica combattentistica e nello spirito di corpo ritrovano un’identità. Gianni Oliva ne ripercorre le tracce, e ricostruisce le loro vicende come in un grande romanzo epico, nel suo nuovo libro edito da Mondadori: “Fra i dannati della terra. Storia della Legione Straniera”.

 

I Colloqui del Lunedì  proseguiranno poi fino a dicembre,  su argomenti interdisciplinari, come è nel DNA dell’attività di studi e ricerche del  Centro Studi Piemontesi: dalla storia della Legione straniera (che apre il ciclo autunnale) alla Grande Guerra, da Emanuele Filiberto a Jacqueline d’Entremont a Massimo d’Azeglio, dalle Alpi Marittime alle Valli di Lanzo, dai dibattiti sette-ottocenteschi sulla Scuola in Toscana e in Piemonte, alla Torino letteraria degli Anni Cinquanta.

 

Questo il calendario dei prossimi lunedì, sempre alle 18:

 

13 ottobreGabriella Olivero, curatrice dell’opera Della vita d’Emanuel Filiberto  di Ioannes Tonsus (1596), a colloquio con  Gustavo Mola di Nomaglio, presenterà  i due volumi pubblicati dall’editore Aragno che, grazie alla versione italiana a fronte del testo originale latino rendono fruibile al grande pubblico una tra le più interessanti e ancora attuali biografie del grande sovrano sabaudo.  

 

Il 20 ottobre, con  Bruno Guglielmotto Ravet si parlerà  delle Valli di Lanzo: Dall’ultimo montanaro alla città culturale: ruolo e azione della Società Storica delle Valli di Lanzo.

Il 27 ottobre,  il prof. Claudio Gigante, dell’Università di Bruxellesparlerà di Massimo d’Azeglio, a partire dal suo libro pubblicato a Firenze da Franco Cesati Editore:La nazione necessaria. La questione italiana nell’opera di Massimo d’Azeglio che ha suscitato grande interesse ed un vivace dibattito.

Il 3 novembre,  il prof.  Carlo Naldi, del Politecnico di Torinoaccompagnerà il pubblico in un virtuale viaggio nelle Alpi Marittime con i  Frescanti negli oratori e cappelle

delle Alpi Marittime nella seconda metà del Quattrocento.

Il 10 novembre, si parlerà della mitica Torino degli Anni Cinquanta, vista attraverso  le pagine di Pier Massimo Prosio che, a colloquio con Albina Malerba, presenta il suo affascinante libro  pubblicato da Araba Fenice  La città dei sogni. Il romanzo di Torino.

Dell’avventurosa e travagliata vita di Jacqueline d’Entremont dalla Savoia a Moncalieri, parlerà la scrittrice Elisa Gribaudi Rossi, lunedì 17 novembre, avendo sullo sfondo la “grande” storia d’Europa osservata anche attraverso il filtro dei conflitti religiosi.

Dall’Università di Siena, il 24 novembre, arriva Giacomo Zanibelli, nel quadro della proficua collaborazione da tempo instaurata tra l’Ateneo senese e il Centro Studi Piemontesi, per  parlare di un tema oggi di grande attualità:  Scuola e classe dirigente tra Sette e Ottocento. Piemonte e Toscana a confronto

Chiude i Colloqui 2014 lo storico Pierangelo Gentile che il 1° dicembre terrà una conferenza su i Protagonisti della Grande Guerra. Vittorio Emanuele III, personaggio del quale ha affrontato il complesso profilo biografico con profonda competenza ed equilibrio in un volume pubblicato per Il Sole 24 Ore. 

Barbie

barbieNoi forse abbiamo qualche chilo di troppo, forse l’ultima tinta ha messo duramente alla prova la nostra chioma (sai Barbie, noi esseri umani qualche capello bianco ce l’abbiamo prima o poi), forse non è tutto rose e fiori

 

“La vita rappresentata nel mondo delle Barbie era, dunque, mitica e 
irraggiungibile. Le bambine della mia generazione sono cresciute con la 
convinzione che tutto fosse possibile e che bastasse «volere» per «potere». 
Barbie ci riusciva; perché non dovevamo riuscirci anche noi? In fondo, 
bisognava solo imparare a «controllarsi»: CONTROLLARE il corpo, controllare le 
emozioni, controllare i bisogni .”
(Michela Marzano, filosofa)

 

Barbie era la nostra icona. Il suo successo dipendeva dal suo corpo perfetto, 
indipendentemente dal mestiere e dall’età. Barbie era sempre impeccabile e 
sublime. Barbie era sempre eterosessuale e sposata. Barbie era sempre felice e 
vincente….

 

Noi non siamo Barbie, esseri dalla taglia 36 con una biondissima chioma 
fluente e una macchina sportiva. Non abbiamo fidanzati dolcissimi e asessuati 
come Ken, che ci regala la casa rosa con l’ascensore interno o il camper a 
fiori. Non abbiamo vasche idromassaggio fuxia, e non possiamo andare in giro in 
minigonna glitterata e zeppe 24 h su 24 h, o verremmo etichettate presto e 
bene. Non abbiamo amiche affidabili e perenni come Teresa e Skipper (o è la 
sorella?) che ci seguono ovunque con sorrisi stampati.

 

A noi capita di litigare con le amiche, capita che le strade si dividano con 
sofferenza, capita che il nostro fidanzato non passi tutto il proprio tempo a 
progettare cosa regalarci, capita che magari scappi con barbie Teresa, ciao e 
arrivederci.

 

Noi forse abbiamo qualche chilo di troppo, forse l’ultima tinta ha messo 
duramente alla prova la nostra chioma (sai Barbie, noi esseri umani qualche 
capello bianco ce l’abbiamo prima o poi), forse non è tutto rose e fiori.

 

A volte non siamo abbinate, non è tutto perfettamente sotto controllo, gli 
uomini non si girano a guardarci per strada, e ci sono serate in cui siamo 
francamente impresentabili.

 

Ma lavoriamo duramente per avvicinarci all’idea di donna che vogliamo essere. 
Studiamo, pensiamo, progettiamo, organizziamo, giochiamo.
E’ tutto un disastro ma è il nostro disastro e un pò ci siamo affezionate.

 

E un giorno dal caos può uscire qualcosa di buono e quel giorno cara Barbie 
noi siamo molto felici, molto più di te, possiamo perdere il maledetto 
controllo e pizzicarci la ciccia sulla pancia che è calda, che è umana.

 

Federica Billone

 

www.tuttigliuominidilola.it

Maria Occhiogrosso: “Un ritorno al teatro più genuino”

OCCHIOGROSSODall’8 al 12 Ottobre al Teatro Alfieri di Torino debutterà la nuova commedia dal titolo “Franco Cerutti sarto per brutti” con Franco Neri, Margherita Fumero ed Enrico Beruschi per la regia di Cristian Messina e proseguirà  in tournee’ su diversi palcoscenici italiani

 

Abbiamo intervistato uno dei personaggi  che nella commedia interpreta il ruolo di Asola. Lei e’ Maria Occhiogrosso, classe ’73 e Torinese doc. Ci ha raccontato le esperienze più caratterizzanti per la sua carriera e come Torino offra oggi grandi opportunità agli artisti  che decidono di continuare a vivere nella loro città anziché spostarsi alla ricerca di più famosi scenari .

 

Maria qual e’ stato l’evento più significativo per la tua carriera?

In realtà sono due le esperienze di maggior rilevanza. La più importante, quella che più mi ha segnata, è stata l’incontro con Margherita Fumero, sia artisticamente che personalmente. Ha portato nella mia vita il significato del sorriso , quello ingenuo di bambina, quello vero , senza timore di dover nasconderlo, fatto di semplicità ed un pizzico di sana follia. Mi ha presa per mano e mi ha fatto salire sul palcoscenico…….ed è stata magia. Ricordo il primo giorno di lezione con lei, mi disse: “bene ora sali sul palco ed immagina di essere un gelato che si scioglie al sole e …..sciogliti!!!”….Sciogliermi ???? Davanti ad una classe di sconosciuti???? Le risposi:”….Non posso fare l’albero???? Immobile….zitta????”Ebbene, ora grazie a lei, credo di essermi sciolta abbastanza.La seconda è stata approdare al Teatro Alfieri di Torino, la scorsa stagione, e registrare il tutto esaurito per ben 8 repliche con lo spettacolo “Vedova Pautasso Antonio in cerca di matrimonio”. Recitare in teatro è straordinario, recitare in grandi teatri è meraviglioso, ma recitare al Teatro Alfieri di Torino, nella mia bellissima città, è un sogno che si avvera.

 

E com’è vivere ed essere un’ attrice di professione a Torino, grazie anche a quella grande realtà che e’ Film Commission?

Sono torinese di nascita, fiera di esserlo e di poter offrire ai torinesi il mio contributo artistico. A Torino ovunque si respira arte e rimango sconvolta quando scopro che alcuni teatri chiudono.Ma forse il teatro ha bisogno di cambiare per restare in vita, ciclicamente la storia lo impone, in tal caso penso che semplicemente i gusti del pubblico in generale siano cambiati.Ora la gente ha bisogno di tornare a ridere, con semplicità, come faceva un tempo con il grande Erminio Macario.Ha bisogno di dimenticare per poco meno di due ore i problemi di tutti i giorni e tocca a noi attori accompagnarli in questa amnesia.Non nego di essere affascinata all’idea di andare in tournée con lo spettacolo, come è già capitato e come capiterà di nuovo quest’anno, sarò al Teatro Ariston di Sanremo ad ottobre e al Teatro Nuovo di Milano a gennaio, ma poi torno sempre a Torino, la mia casa.Cinematograficamente Torino offre molte più opportunità. Film commission sta lavorando bene in questo senso. Ho molti amici/colleghi che grazie a nuove produzioni hanno lavorato in fiction e film di successo.Ma anche la pubblicità ultimamente strizza l’occhio alla nostra città. Tanti spot di marchi famosi sono stati girati per le vie di Torino.Al momento ho solo impegni teatrali che assorbono tutto il mio tempo…….ma aspetterò la mia opportunità in un film a braccia aperte…..e chi non lo farebbe???

 

Facendo un grosso in bocca al lupo a Maria Occhiogrosso per l’imminente debutto a teatro, le auguriamo di poterla applaudire al più presto anche sul grande schermo.

 

Clelia Ventimiglia