Tramandata da regina a regina, nel 1869 venne donata dal re Vittorio Emanuele II all’Istituto delle Figlie dei Militari, che apportarono modifiche rilevanti alla struttura originaria al fine di utilizzarla come scuola e convitto per le orfane di guerra e figlie di invalidi militari
In occasione di #DomenicaalMuseo, un appuntamento che prevede l’apertura gratuita al pubblico ogni prima domenica del mese dei musei statali di Torino e provincia, abbiamo visitato Villa della Regina.Il palazzo si trova sulla collina torinese, dietro la Gran Madre, e venne costruita nel 1615 su progetto di Ascanio Vitozzi, già architetto di Palazzo Reale.
La realizzazione di questa residenza barocca di campagna immersa nei vigneti si deve ai Castellamonte, padre e figlio, su richiesta del Cardinale Maurizio di Savoia che andò ad abitarvi con la sposa-nipote tredicenne Ludovica Maria di Savoia. Il nome attuale del complesso deriva dal fatto che essa fu residenza delle regine sabaude nel corso del Settecento.
Tramandata da regina a regina, nel 1869 venne donata dal re Vittorio Emanuele II all’Istituto delle Figlie dei Militari, che apportarono modifiche rilevanti alla struttura originaria al fine di utilizzarla come scuola e convitto per le orfane di guerra e figlie di invalidi militari. La Villa venne gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1942 e dal 1948, a causa dell’inagibilità, le allieve frequentarono, dopo la scuola media, istituti esterni. Nel 1982, dopo la soppressione dell’ente, la Villa ritorna al demanio pubblico.
Dopo un lungo restauro, reso difficoltoso non solo dai danni provocati dai bombardamenti ma anche dallo stato di abbandono generale in cui versava l’edificio e dagli atti vandalici a cui era stato sottoposto, il complesso diventa visitabile dal 2006.Nel giardino è stata riportata in vita la vigna originaria, così che nel 2008 è stato possibile eseguire la prima vendemmia di Freisa.
Splendida la vista sulla città, con la Mole in primo piano e le Alpi come cornice. Oltre a Villa della Regina, durante #DomenicaalMuseo, si possono visitare anche l’Armeria Reale, il Museo di Antichità, Palazzo Carignano e Palazzo Reale.
Maria Ferreri
Chiara Mandich