Dagli stellati più eleganti ai ristorantini con l’iconica tovaglia a scacchi: la guida è decisamente trasversale e racconta le diverse tavole come fossero capitoli di un romanzo utilizzando vari stili narrativi
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Si è svolta presso la Fondazione Sandretto la presentazione della guida “I Cento di Torino 2017”. Da otto anni a questa parte gli ingredienti non cambiano: ai cinquanta migliori ristoranti della città si aggiungono altrettante piole, da mescolarsi con cura alle dieci colonne dedicate ai classici pop. Si condisce il tutto con cinquanta vini in abbinamento. Dagli stellati più eleganti ai ristorantini con l’iconica tovaglia a scacchi: la guida è decisamente trasversale e racconta le diverse tavole come fossero capitoli di un romanzo utilizzando vari stili narrativi. Il libro, pubblicato da EDT, è curato da Stefano Cavallito, Alessandro Lamacchia e Luca Iaccarino che hanno dichiarato: “Noi facciamo un bel lavoro con il lavoro degli altri”. Come dargli torto. Un lavoro fatto davvero bene, eppure qualche vittima, per loro stessa ammissione, c’è stata. Impossibile includere tutti i meritevoli in così poche posizioni disponibili, è vero.

L’offerta culinaria torinese è molto varia e il fatto che la città sia stata crocevia di immigrazione da altre regioni d’Italia e del mondo ha sicuramente giovato alla varietà delle cucine presenti sul territorio. Un’ardua scelta per davvero. Cento posizioni da riempire parevano poche, così il trio si è inventato le dieci colonne in cui ha inserito le piole che hanno contribuito a costruire un pezzo di storia gastronomica della città.

Il piatto del 2017 è ricco di novità: fanno il loro ingresso quattordici nuove piole e undici ristoranti. Accanto a piccoli e curati bistrot, ecco che si aggiunge un’enoteca; la trattoria con tradizione decennale accompagna il nuovo ristorante più alto d’Italia. E così via. La guida sarà in vendita a partire dal 10 novembre.Buon appetito, quindi.
Elisa Speroni

Si inizia con le celebrazioni per i 60 anni della Fiat 500, diventata icona ‘cool’, e si finisce alla Jaguar Xkss, prima supercar al mondo. La 35/esima edizione prevede i festeggiamenti per i 70 anni della Ferrari 166 Spyder corsa e i 90 della Aston Martin International, gli incontri per appassionati di veicoli da corsa ed elaborazioni. Verranno anche festeggiati i 70 anni della Lambretta. Saranno esposte le auto e le moto più belle, grazie agli sponsor come Brc Gas Equipment, azienda leader di impianti a gas, e Pakelo Motor Oil. Automotoretrò è accompagnata per l’ottavo anno consecutivo dalla kermesse Automoracing, dedicata al mondo delle corse e delle alte prestazioni.

Ecco, ci sono alcuni posti in cui il vino è messo un po’ più al centro della scena rispetto ad altri. Posti in cui, tuttavia, anche la carta delle pietanze è studiata con cura.
Mise en place essenziale, servizio attento, ma non ingessato, cura maniacale della cantina e piatti studiati con attenzione hanno fatto sì che il locale, nato nell’autunno del 2015, già nel 2016 entrasse di diritto nella pubblicazione “I Maestri del Gusto di Torino e provincia”.
raggruppa insieme tutti quei posti che permettono di fare un viaggio alla scoperta dell’offerta culinaria del torinese. Sono luoghi che raccontano il gusto di un territorio, grazie alla professionalità delle persone che si impegnano per regalare momenti di puro piacere culinario agli ospiti. È un lavoro da artigiano e la base per svolgerlo al meglio è sempre una: la passione. Solo così si può diventare dei veri “Maestri del Gusto”, come il cuoco de La Casa del Barolo, Domenico Paone. Buon appetito, quindi.
Novembre è uno dei mesi più ricchi di appuntamenti interessanti per la città di Torino.























