LIFESTYLE- Pagina 427

“Lou Dalfin – Vita e miracoli dei contrabbandieri di musica occitana”

Oggi ad Avigliana

 

lou-dalfinIl 18 dicembre , alle ore 18, presso l’Ostello del Conte Rosso di Avigliana si svolge un evento in cui verrà presentata la pubblicazione intitolata “Lou Dalfin – Vita e miracoli dei contrabbandieri di musica occitana” con la presenza dell’autore, Paolo Ferrari e di Sergio Berardo, il leader della band piemontese che eseguirà anche alcuni brani in versione acustica. L’evento chiude la mini rassegna cinematografica e culturale “Io sto con il Valsusa Filmfest”.

 

Lou Dalfin sono il gruppo più rappresentativo della musica e della cultura delle valli occitane subalpine, nonché un nome di punta del rock indipendente nazionale già vincitore della Targa Tenco. La loro musica ribelle, con più di 1.300 concerti, 11 album, incontri e lezioni impartite ogni anno a centinaia di allievi, ha conquistato i festival rock e folk di tutta Europa, i principali club italiani, le piazze dei paesi, i centri sociali, i network e il mondo del cinema.

 

Guida la band Sergio Berardo, interlocutore privilegiato per narrare una storia di confine e di confini: il margine tra montagna e pianura, lo spartiacque tra Italia e Francia, la dialettica tra strumenti e strutture della tradizione e vissuto quotidiano sostanzialmente rock’n’roll, l’occitanismo e la politica ufficiale.

 

Una biografia romanzata punteggiata da fatti, luoghi, personaggi ed emozioni in grado di informare, coinvolgere, stimolare e far riflettere non solo la galassia occitana da cui Lou Dalfin provengono, ma tutti coloro che abbiano interesse per la musica ribelle, le minoranze culturali, lo sviluppo sostenibile, il viaggio, la montagna, il circuito alternativo, la canzone d’autore, l’identità concepita come base di partenza per il dialogo con l’altro. Tutto accompagnato dal primo cd antologico nella storia dei Lou Dalfin e da un ricco apparato fotografico.

 

Massimo Iaretti

 

 

Lavagno (Pd): "Assistenza agli eredi dei malati d'amianto"

Si prevede che l’accesso alle prestazioni sia garantito agli eredi delle vittime di mesotelioma che non avevano presentato istanza

 

eternit bandiereIl Governo, nel suo pacchetto di emendamenti alla legge di stabilità ha preso atto della situazione relativa al pagamento delle prestazioni assistenziali agli eredi dei malati di mesotelioma. Con questa misura, dunque, si prevede che l’accesso alle prestazioni sia garantito agli eredi delle vittime di mesotelioma che non avevano presentato istanza, riconoscendo il ritardo di emanazione del decreto interministeriale che ne stabiliva la modalità. Commenta il deputato del Pd Fabio Lavagno: “Avevo rappresentato la necessità di rimediare alla situazione che si era creata, durante un incontro al ministero del Lavoro cui ho partecipato, insieme ai rappresentati delle associazioni dei famigliari, delle sigle sindacali del Fondo nazionale e ad altri colleghi parlamentari. Pur nei limiti di una fase sperimentale si ristabilisce un punto importante riconosciuto nella Legge di stabilità dello scorso anno, ovvero che venga riconosciuto un risarcimento non solo alle vittime professionali legate all’amianto, ma anche a quelle cosiddette ambientali.

 

Massimo Iaretti

“Facciamo ripartire il cuore” festeggia il Natale

Il Comitato  a Torino con la donazione di un defibrillatore alla Scuola Media Don Bosco

 

cuoreTrasferta prenatalizia per il Comitato romano “Facciamo ripartire il cuore – Lorenzo Marcucci – Onlus”: giovedì 17 dicembre  a Torino, per la donazione alla Scuola Media Don Bosco, di un defibrillatore semiautomatico.

 

Il prezioso strumento salvavita “cardioproteggerà” la Scuola e gli altri istituti e luoghi di devozione che fanno parte della grande Casa Madre dei Salesiani del capoluogo piemontese.

 

La consegna, al direttore della Scuola don Alberto Martelli, si svolgerà in occasione dello spettacolo “Natale, tutti i colori del mondo”, creato ed interpretato dal gruppo teatrale studentesco, in scena al Teatro Valdocco, alle ore 20.30.

 

 

Per il Comitato, interviene il vicepresidente Giorgio Lo Surdo, che spiegherà l’importanza della rianimazione cardiopolmonare e della defibrillazione precoce, da parte di soccorritori occasionali non sanitari opportunamente preparati.

 

“Grazie alla generosità di Soci e simpatizzanti  – dichiara la presidente di Facciamo ripartire il cuore, Rossella Lorenzotti – il nostro piccolo Comitato è arrivato a donare il decimo defibrillatore, a farne acquistare tanti altri, a sensibilizzare e formare interlocutori nel mondo della cultura, dello sport, della scuola, delle imprese. E, come in questo caso, a suscitare attenzione anche oltre la realtà romana e laziale”. 

 

“La scuola – prosegue Lorenzotti – come luogo di formazione di tutti i cittadini, è un punto di riferimento fondamentale per far crescere la cultura della cardioprotezione”.

NATALE AL MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO

APERTURE ED INIZIATIVE 

risorgimento museorisorgimento museo 3Sabato 19 dicembre
, ore 15: Laboratorio di lettura per bambini fino agli 11 anni


“Storia di Natale al Risorgimento. La curiosa avventura di un Babbo Natale molto particolare” 


Costo 4,50 € a bambino; senza prenotazione, con registrazione in biglietteria qualche minuto prima.


I genitori o gli accompagnatori potranno visitare il Museo con biglietto scontato a 5 €. Chi lo desidera può partecipare alla visita guidata delle 15.30 al costo complessivo (biglietto + guida) di 9,00 € a persona.

 

Giovedì 24 dicembre: apertura fino alle ore 13

 

Dal 26 al 31 dicembre e dal 2 al 6 gennaio: apertura tutti i giorni ore 10-18 (ultimo ingresso ore 17) con visite guidate alle ore 15.30

 

Chiusure: 25 dicembre e 1 gennaio

 

Visite guidate nelle date indicate


modalità: senza prenotazione, con registrazione in biglietteria 15 minuti prima dell’inizio della visita, fino ad esaurimento posti;
costi: 4€ da aggiungere al biglietto di ingresso ridotto (in totale 12 euro); per i possessori di “Abbonamento Musei Torino Piemonte” e “Torino Card” il costo è solo quello della guida
durata: un’ora e mezza circa

 

(Foto:  il Torinese)

“Partizani”, la storia della divisione Garibaldi in Jugoslavia

partizani Il  film è stato prodotto dall’Istoreto di Torino, grazie a un contributo del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale piemontese

 

Partizani: la resistenza italiana in Montenegro” è un bel film di Erik Gobetti, giovane e brillante storico torinese, autore di libri importanti come “Alleati del nemico. L’occupazione italiana in Jugoslavia 1941-1943” (Laterza,2013) e “Nema problema!Jugoslavie,10 anni di viaggi” (Miraggi,2011). Il  film è stato prodotto dall’Istoreto di Torino, grazie a un contributo del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale piemontese. La storia narrata – con immagini di repertorio inedite e le musiche originali di Massimo Zamboni – è quella delle due divisioni dell’Esercito Italiano, abbandonate nei Balcani dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, che scelgono di unirsi alla resistenza anti-tedesca, formando la Divisione Italiana Partigiana Garibaldi. Ufficiali e soldati italiani combattono così insieme ai partigiani jugoslavi comunisti di Tito: quegli stessi che – al fianco dei tedeschi – gli italiani avevano combattuto ferocemente fino a poche settimane prima. Il 9 settembre del 1943,  ai piedi del monte Trebjesa, aNikšić, in Montenegro, poco dopo l’alba l’artigliere  Sante Pelosin, detto Tarcisio, fa partire il primo colpo di cannone contro una colonna tedesca che avanza verso le posizioni italiane. E’ l’atto iniziale della “scelta” che ,nelle settimane successive, vede circa ventimila soldati italiani decidere di non arrendersi e di aderire alla Resistenza jugoslava. I partigiani della divisione Garibaldi raccontati in questo film sono eroi semplici, che hanno combattuto il freddo, la fame e una devastante epidemia di tifo, pagando con tremende sofferenze una scelta di campo, riscattando – nella terra degli slavi del sud, lontano dall’Italia – la dignità del proprio paese.

 

Marco Travaglini

Tutor per 250 studenti alla Reggia di Venaria

Quattro aree: comunicazione, conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio nazionale

 

venariaGrazie all’alternanza scuola-lavoro, per la prima volta in Italia in una sede prestigiosa dal patrimonio culturale italiano, come la Reggia di Venaria, per due mesi, tra febbraio e aprile, 250 studenti di dodici licei dell’area metropolitana di Torino, selezionati attraverso un bando, si confronteranno con professionalità diverse. Sono quattro le aree in cui saranno seguiti da un tutor: comunicazione, conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio nazionale.

Bollini rosa al sant'Anna, al Maria Vittoria e al Mauriziano

In tutta Italia sono 249 gli ospedali premiati

 

maurizianoPer il biennio 2016-2017 l’ ospedale Sant’Anna della Città della Salute ha conquistato, grazie alle proprie iniziative 3 Bollini Rosa, così anche il Maria Vittoria, 2 invece l’azienda ospedaliera Ordine Mauriziano. Al Sant’Anna anche uno speciale riconoscimento per aver partecipato a ben otto iniziative su nove nel biennio 2014-2015. In tutta Italia sono 249 gli ospedali premiati: 82 con tre bollini, 127 due e 40 un. Sette strutture hanno conseguito una menzione speciale. La cerimonia di premiazione si è tenuta presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
    

La memoria dell'acqua: Enrico Negro in concerto a Leinì

Il musicista presenta dal vivo il suo nuovo disco di solo chitarra pubblicato dalla Solitunes: la neonata etichetta dedicata alle produzioni in solo

 

negroGiovedì 17 dicembre a Leini (TO) il chitarrista Enrico Negro presenterà dal vivo La memoria dell’acqua, un disco di sola chitarra acustica fingerstyle prodotto dalla neonata etichetta Solitunes Records. L’iniziativa è realizzata dal circolo culturale Liberi Tutti nell’ambito del Dicembre Leinicese. Una nuova occasione per toccare da vicino la filosofia Solitunes. La memoria dell’acqua sta raccogliendo molti plausi dalla stampa nazionale: “Da ascoltare con rigorosa concentrazione, chiudendo fuori i rumori del mondo per assaporare lo sfaccettato incanto” (Rockerilla). “Un artista di punta per sensibilità e versatilità, per il suo percorrere geografie sonore che attraversano tempi e luoghi”. (BlogFoolk). “Dodici straordinari pezzi” (Sound36). “Perizia tecnica di prima qualità” (RadioCoop).

 

Un’isola deserta, un musicista, un microfono. Una dichiarata discriminazione di numero, mai di genere. Dovunque la musicalità porti il suo autore: alla canzone o alla musica astratta, a una linea sola o a più voci sovrapposte. Immagina un autoritratto. Un autoritratto in musica. E poi mettiti in ascolto”. Non poteva essere più allettante la presentazione di una nuova casa discografica che senza mezzi termini espone la sua filosofia operativa, prendendo spunto dalla visione di un microfono e un musicista in solitudine su un’isola deserta. Solitunes Records, nata aTorino con l’obiettivo preciso di pubblicare solo dischi realizzati in solitudine da unici musicisti. L’etichetta documenta il percorso interiore, compositivo ed esecutivo di un unico musicista, senza vincoli di genere, alla ricerca della propria voce o del proprio suono, e i primi tre titoli sono una dimostrazione eccellente del lavoro di Solitunes: Tentacoli di Stefano RissoThe Inner Bass di Federico Marchesano La memoria dell’acqua di Enrico Negro.

 

“La preziosa ricerca solistica di Enrico Negro sulla chitarra acustica con corde metalliche mira ad accomunare, in un linguaggio unitario, il fondamentale lavoro di rielaborazione di arie danze della tradizione popolare dell’arco alpino con le musiche antiche del periodo tra Rinascimento e Barocco, alcune composizioni di autori italiani moderni contemporanei e, infine, le proprie composizioni originali“. La firma prestigiosa di Andrea Carpi introduce alla perfezione l’orizzonte culturaleartistico musicale di Enrico Negro.

 

 

Giovedì 17 dicembre 2015

ore 21.15

Sala di Villa Chiosso

Via Ricciolio 43,

Leini – Torino

 

 

Ingresso libero

…solo concerti in solo…

 

Donne e politica a confronto

CONSULTAIncentivare il dialogo tra donne e politica. È  questo l’obbiettivo della tavola rotonda organizzata dalla Consulta regionale femminile, in collaborazione con il Coordinamento delle Associazioni femminili di imprenditrici e dirigenti (Cafid)

 

“Le trasformazioni avvenute nella società – ha commentato Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio regionale con delega alla Consulta – nell’economia e  nella politica nel corso degli ultimi decenni hanno spesso avuto le donne come protagoniste. L’impegno civile ‘al femminile’ è stato decisivo nel cammino per la tutela della libertà e dei diritti, per l’affermazione delle pari opportunità e del ruolo della donna nella famiglia, nel lavoro e nelle Istituzioni”.

 

L’incontro ha toccato numerose tematiche, dai risultati emersi  nel corso delle iniziative del 2015 all’elaborazione di strategie per contribuire alla maggiore presenza delle donne nei processi di policy decision marketing.

 

“L’Assemblea regionale piemontese – ha concluso Ruffino – svolge un ruolo rilevante nel promuovere e valorizzare la figura della donna nella società. La partecipazione attiva femminile, l’unione delle singole esperienze, capacità e sensibilità rappresentano un passo importante nel percorso di affermazione dei diritti”.

 

“Oggi in Europa – ha sottolineato Cinzia Pecchio, presidente della Consulta – la presenza femminile nei posti di vertice delle maggiori realtà aziendali si stima intorno al venti per cento, solo qualche anno fa la quota era inferiore al dodici per cento. Un risultato positivo dovuto certamente anche alle iniziative e all’opera condotta da realtà culturali e associative, proprio come il Cafid, che rappresenta circa duemila donne lavoratrici”.

 

All’incontro era presente l’assessora alle Pari opportunità, Monica  Cerutti, che ha evidenziato la necessità di proseguire l’impegno politico regionale nei confronti delle donne e dei loro diritti.

 

La Consulta femminile del Piemonte, è stata istituita nel 1976 come organismo permanente di consultazione del Consiglio regionale e opera sulle tematiche di interesse femminile.

 

www.cr.piemonte.it

Meno trapianti d'organo, l'appello della Regione per fare di più

molinette Il presidente  Chiamparino: “Lanciamo un messaggio forte di etica della vita”

 

In Piemonte negli ultimi 12 mesi si è verificato un calo nel numero dei trapianti d’organo. Il picco negativo si è registrato  ad agosto, recuperato nei mesi successivi. A fine  anno è prevista una media di 21,8 trapianti per milione di popolazione, rispetto al 26,7 dell’anno precedente, e ad una media italiana di 20 per milione. L’appello del presidente della Regione Sergio Chiamparino: “Lanciamo un messaggio forte di etica della vita”. La Regione ha affidato alle Asl l’obiettivo di migliorare le prestazioni..