LIFESTYLE- Pagina 416

Dalla Calabria in Barriera l'ultima segretaria Pd

tosettoSTORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

 

Per lei è ancora tutto bianco o nero. “Ognuno si assuma le proprie responsabilità”. Quando parla, sorridente,  mi sembra un po’ marziana di questa realtà. Mi hanno criticato su una sorta d eccessivo pessimismo sul futuro e sul presente sociale.  Vero.  Ma quando incontro persone come lei  fa capolino un po’ di ottimismo

 

Una storia di Barriera di Milano. Una storia rappresentata da un ritratto di donna.  Anzi, per meglio dire un ritratto di donna italiana. Donna di questo tempo, di questo presente con qualcosa di atavico . Ovviamente di antico, non vecchio.  L’architetto Patrizia Fortunata Chirico è nata a Bovalino e laureatesi a Reggio Calabria. 

 

barriera2Solo da alcuni anni ho appreso che Reggio Calabria,  prima dell Unità d’Italia,  aveva un diverso fuso orario, un’ora avanti. Solo una convenzione ha unificato il tutto. Tante le diversità e le distanze. Specializzazione a Milano e Torino sull’ambiente. Poi un lavoro in Calabria nei parchi. Proprio così: vive nella nostra città per amore. Si sposa avendo due sportivi e studiosi figli. Femmina e maschio. Ultima segretaria della sezione del Pd di Barriera di Milano, ultima di ciò che si può chiamare il partito del pd. E in questa veste l’ho conosciuta,  frammenti di una amicizia. Mi racconta molto dei suoi genitori, del loro rigore morale a cui si attiene: sono cinque figli, ognuno “studiato”.

 

barriera1Un episodio esemplificativo. A 11 anni si era opposta all’adozione di un orfana. Sua madre l’ha convinta di vivere per una settimana in orfanotrofio a Reggio.  “Cara figlia, avremmo contributo ad aiutare un individuo”. Ora continua a fare volontariato sociale. Poi con me insiste sulla criminalità calabrese sottolineando la pigrizia dei calabresi anche come premessa per lo sviluppo della ‘ndrangheta. Per lei è ancora tutto bianco o nero. “Ognuno si assuma le proprie responsabilità”. Quando parla, sorridente,  mi sembra un po’ marziana di questa realtà. Mi hanno criticato su una sorta d eccessivo pessimismo sul futuro e sul presente sociale.  Vero.  Ma quando incontro persone come lei  fa capolino un po’ di ottimismo. In questo caso la società civile da lei rappresenta è migliore di chi ci governa. 

Medicina, una cosa da donne?

“Prevenzione di genere: una medicina a misura della donna” promosso da Consulta regionale femminile, Confapi Piemonte e Fondazione Medicina a Misura di Donna

 

DONNE REGIONEIl significato e l’evoluzione della medicina per le donne. Questi i temi affrontati nel convegno “Prevenzione di genere: una medicina a misura della donna”, presentato a Palazzo Lascaris e promosso da Consulta regionale femminile, Confapi Piemonte e Fondazione Medicina a Misura di Donna.

 

“Gli studi medici dimostrano che le aspettative di vita della donna – ha commentato Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio con delega alla Consulta Femminile – sono di cinque anni superiori rispetto all’uomo. Si tratta, però, di un vantaggio spesso caratterizzato da malattie e disabilità cardiovascolari, osteoarticolari e neuropsichiatriche. L’incontro promosso ha analizzato, anche dal punto di vista di una corretta educazione e comunicazione,  gli aspetti legati a una medicina a misura di donna e l’influenza che questa esercita sulla qualità della vita e sulla spesa sanitaria”.

 

Monica Cerutti, assessora alle Pari Opportunità ha sottolineato “l’importanza del lavoro di invito alla prevenzione medica che la Regione, anche attraverso la Consulta femminile, sta portando avanti, offrendo opportunità di confronto non solo sui diversi approcci sanitari ma soprattutto in termini di comunicazione e informazione”.

 

Il dibattito è stato moderato da Cinzia Pecchio, presidente della Consulta, che ha introdotto i contributi di Francesco Scaroina, primario emerito Medicina interna; Federica Barberis, ginecologa; Maria Grazia Sclavo, cardiologa, Lidia Rovera, specialista in malattie dell’apparato digerente.

All’incontro hanno inoltre partecipato Stefania Batzella (M5S), Giovanna Boschis, rappresentante di Confapi Piemonte e Laura Olivero, della Fondazione Medicina a Misura di Donna.

NELLE SCUOLE ALIMENTAZIONE SANA E SOSTENIBILE

mense

L’Istituto Zooprofilattico da settembre 2014 a giugno 2015 ha realizzato oltre 1.450 analisi su circa 280 campioni alimentari e ambientali. L’analisi di laboratorio sono state eseguite con il duplice scopo di verificare l’assenza di microrganismi patogeni e di valutare la quantità di batteri indicatori di qualità igienica degli alimenti e delle superfici a contatto con gli stessi

 

La sicurezza degli alimenti, la qualità della ristorazione scolastica e la sostenibilità ambientale: sono stati questi i temi affrontati durante la presentazione dei dati sui controlli effettuati nelle scuole torinesi dalla Città e dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta.La Città di Torino eroga circa 46mila pasti al giorno (7 milioni e 600mila annui) ai bambini di nidi, scuole dell’infanzia e primarie e ai ragazzi delle scuole secondarie di I grado, distribuiti su 320 plessi scolastici. Il Servizio di Ristorazione Scolastica fornisce, ogni giorno, menù alternativi: 5mila e 400 per ragioni etico-religiose e mille e 600 legati a diete speciali per quanti hanno patologie legate all’alimentazione.

 

L’Istituto Zooprofilattico da settembre 2014 a giugno 2015 ha realizzato oltre 1.450 analisi su circa 280 campioni alimentari e ambientali. L’analisi di laboratorio sono state eseguite con il duplice scopo di verificare l’assenza di microrganismi patogeni e di valutare la quantità di batteri indicatori di qualità igienica degli alimenti e delle superfici a contatto con gli stessi.Il Comune di Torino, da tempo, ha sottoscritto una convenzione con il Laboratorio Chimico camerale per la gestione dei controlli e dal giugno 2014 si è aggiunto l’Istituto Zooprofilattico. Insieme offrono un servizio di assistenza oltre al Comune  anche ad altre Pubbliche Amministrazioni attraverso attività certificate e analisi accreditate, garantendo così alti standard qualitativi.

 

L’accordo prevede numerosi servizi realizzati nel corso dell’anno scolastico: dagli audit per la verifica dell’autocontrollo aziendale e del rispetto del capitolato d’appalto – sia presso i centri di cottura delle aziende di ristorazione, sia presso le scuole –  ai controlli analitici attraverso il prelievo di campioni su prodotti/derrate alimentari. Inoltre nell’anno scolastico 2015/16 l’Assessorato alle Politiche educative, guidato da Mariagrazia Pellerino, ha affiancato all’attività di controllo svolta da anni dal Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino quella del Dipartimento di Scienze agrarie e veterinarie dell’Università di Torino.

 

Nell’anno scolastico 2014/15 il Servizio di Ristorazione Scolastica ha effettuato 215 controlli nelle scuole del preobbligo (nidi e scuole dell’infanzia), 195 nelle scuole dell’obbligo (elementari e medie) e 40 nei centri di cottura, per un totale di 450 verifiche. “L’attività analitica – ha spiegato Maria Caramelli, Direttore Generale f.f. dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta –  ha fatto riscontrare una situazione molto soddisfacente per quanto riguarda la verifica dei microrganismi patogeni. Si sottolinea tuttavia, la necessità di una continua attenzione alle buone pratiche igieniche, considerata la complessità del processo di ristorazione collettiva scolastica”.

 

E per i genitori e insegnanti che vogliono saperne di più sulla sicurezza degli alimenti e sugli altri aspetti che determinano la qualità della ristorazione scolastica e del suo impatto sull’ambienteè stato organizzato un ciclo gratuito di quattro incontri “Ristorazione scuole Torino. Un occhio attento sul servizio”. Gli appuntamenti si svolgeranno il sabato mattina dalle 9.30 alle 12.30 nei giorni: 31 ottobre “La nostra mensa funziona” in via Bazzi 4, 21 novembre “La nostra mensa è buona” in via Ventimiglia 165, 16 gennaio “La nostra mensa è sana” corso Francia 285, 13 febbraio “La nostra mensa è sicura” in via Bologna 148. L’iniziativa è stata promossa dalla Città di Torino, in collaborazione con il Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino, l’Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari (Disafa) e l’Istituto Zooprofilattico, l’Asl To1 e le aziende fornitrici dei pasti ((Camst, Eutourist New e Ladisa).

 

I partecipanti avranno occasione di conoscere il funzionamento del servizio e le sue criticità, gli aspetti nutrizionali e sensoriali dei menù giornalmente proposti ai bambini e alle bambine, il ruolo strategico delle commissioni mensa, gli strumenti di controllo utilizzati con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale che sempre in modo più incisivo influisce sulla vita quotidiana di ognuno. E’ necessaria l’iscrizione ai corsi telefonando al numero 011.01127566 in orario di ufficio o inviando una e-mai all’indirizzo segreteria@lab-to.camcom.it

 

L’Assessorato alle Politiche educative della Città, infine, ha migliorato la comunicazione (logo, claim, sito) sulla ristorazione scolastica con le famiglie. La nuova veste è stata ideata partendo da alcune tesi del corso di Comunication design dello IED Torino. In particolare è stato presentato il nuovo logo mentre, prossimamente, il sito web della ristorazione scolastica sarà migliorato per facilitarne la consultazione, soprattutto, quella della sezione dedicata alle informazioni amministrative, in cui le mamme e i papà trovano indicazioni sulla modulistica, sulle tariffe o sui diversi menu. Un nuovo spazio, inoltre, raccoglierà le curiosità e gli approfondimenti per quanti voglio saperne di più sulla ristorazione scolastica della Città di Torino.

MARIA DE MEDEIROS APPRODA SUL SET DEL FILM DI LOUIS NERO

MEDEIROS2MEDEIROS

Interamente girato tra Torino e alcuni luoghi “magici” della nostra regione

 

Un nuovo asso nella manica per Louis Nero, il regista del film The broken Key, interamente girato tra Torino e alcuni luoghi “magici” della nostra regione :si tratta di Maria de Medeiros, approdata in questi giorni sul set del film. E, a detta della produzione, i colpi di scena non sono ancora finiti : sembra infatti che un altro importante interprete di fama internazionale possa aderire a questo ambizioso progetto. Oggi, 20 ottobre, presso il Borgo Medioevale del Valentino,ha avuto luogo il quarto incontro con gli attori più famosi del film ( tra di essi Franco Nero, Rutger Hauer, Geraldine Chaplin), quello,appunto, con l’attrice portoghese Maria de Medeiros, l’interprete di Nin in “Henry & June” di Philip Kaufman, e di Fabienne in “Pulp Fiction” di Quentin Tarantino. All’incontro hanno partecipato, oltre a Louis Nero, Giancarlo Guerreri,Presidente di Torino Film Production, Paolo Manera Direttore di Film Commission Torino Piemonte. Nel film Maria de Medeiros incarna il personaggio di Althea, un personaggio che possiede il sapere degli antichi e che darà informazioni utili per arrivare alla meta, rappresenta la magia naturale, che permette di guarire. “In questo modo ha spiegato il regista si sfata il luogo comune secondo il quale le maghe, la magia naturale hanno effetti negativi. Ovvero il sapere antico viene visto in chiave moderna . E infatti Arthur, il protagonista del film, supererà via via tutti gli ostacoli, scioglierà tutti i drammi e arriverà all'”illuminazione”. “Quando ho letto la sceneggiatura ha detto Maria de Medeiros -l’ho trovata complessa ma al tempo stesso affascinante e originale. Sono anche rimasta ammirata per la capacità del regista di realizzare cose importanti con pochi mezzi. Grazie a questo film ho scoperto una città piena di simboli.” “Proprio questi luoghi simbolici ha detto Manera verranno esportati all’estero. Il film, prodotto in lingua inglese e successivamente tradotto, uscirà prima in Italia- a Torino verso febbraio -e poi esportato negli U.S.A.” “Siamo giunti ‘nel mezzo del cammin’ della nostra avventura ha detto Diana Dell’Erba, altra protagonista del film Ci troviamo infatti al 60 % del girato. Le riprese saranno concluse verso la fine dell’anno”.

 

Helen Alterio

La storia di Maria Fux al Centrale di Torino

Prosegue Di diritto e di rovescio, rassegna cinematografica sulle donne

 

cinema salaLa rassegna cinematografica “Di diritto e di rovescio”, della Consulta Femminile regionale con Aiace Torino, prosegue mercoledì 21 ottobre, alle ore 20.00, al Cinema Classico di Torino (Piazza Vittorio Veneto 5), con Dancing with Maria, opera prima del regista Ivan Gergolet, presentato alla Settimana Internazionale della Critica a Venezia. Il documentario racconta la storia di Maria Fux, la celebre e affascinante danzatrice argentina che, nella sua casa-studio di Buenos Aires, ha come missione quella di trasformare i limiti di ognuno in risorse con la danza e la simbiosi con la musica. Nei suoi corsi ballano insieme danzatori di qualsiasi condizione ed estrazione sociale, uomini e donne con malattie fisiche e mentali, tutti alla scoperta di se stessi e degli altri. Lo stesso titolo verrà proposto mercoledì 4 novembre, alle ore 20.00 presso la Sala Pastrone di Asti.

 

Le proiezioni sono gratuite fino a esaurimento posti.

Gli inviti per le proiezioni sono in distribuzione presso Aiace, in Galleria Subalpina 30 (tel: 011.538962 – 011.5067525 )

 

Info:

Consulta Femminile Regionale del Piemonte – Consiglio Regionale del Piemonte, via Alfieri 15
tel. 011 5757291; consulta.femminile@cr.piemonte.it; www.cr.piemonte.it

Auditorium del Lingotto inaugura con Rossini

lingotto bandiera 

L’orchestra e il Coro del Teatro comunale di Bologna eseguiranno lo Stabat Mater e l’Ouverture dal Guglielmo Tell del maestro pesarese

 

Si inaugura stasera la nuova e sempre prestigiosa stagione dei Concerti del Lingotto 2015-16, che si articolerà in nove appuntamenti in programma presso l’auditorium Giovanni Agnelli, in via Nizza 280, con inizio alle 20.30. La stagione dei Concerti si apre con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, diretta da Michele Mariotti, e si concluderà domenica 29 maggio 2016, con l’esecuzione della Nona di Beethoven interpretata dalla Mahler Chamber Orchestra, diretta Daniele Gatti. Stasera il Coro del teatro Comunale di Bologna, diretto da Michele Mariotti, eseguirà lo Stabat Mater di Rossini, per soli coro e orchestra, preceduto dall’Ouverture e danze dal Guillaume Tell dello stesso compositore. Maestro del coro Andrea Faidutti,  soprano Yolanda Auyanet,  mezzosoprano Veronica Simeoni,  tenore Antonino Siragusa e basso Michele Pertusi.

 

Lo Stabat Mater fu commissionato a Rossini da un alto prelato madrileno. All’inizio il compositore pesarese ne scrisse solo sei numeri, fermandosi al Quartetto, e lasciandone il completamento a Giovanni Tadolini nel 1832. Dieci anni dopo Rossini decise di completare lo Stabat Mater di propria mano e i dieci numeri completi, chiusi da una difficile Fuga, furono eseguiti nella Salle Ventadour nel gennaio del 1842. La critica fu molto positiva, anche se si trattò di un’opera composita e diseguale, che in certi tratti rifletteva la retorica borghese dello stile Luigi Filippo.

 

Il Guglielmo Tell è, invece, l’ultima opera composta da Rossini, su libretto di Etienne de Jouy e Hippolyte Bis, tratto dall’omonimo dramma di Schiller. Rappresentata per la prima volta al Theatre de l’Opera di Parigi il 3 agosto 1826, con un trio di solisti d’eccezione, si può considerare non a torto il canto del cigno del compositore pesarese. Considerato il primo grand-opera,  con le sue azioni coreografiche, le scene grandiose e i momenti di danza, che richiesero a Rossini un lavoro di studio sul soggetto schilleriano durato cinque mesi,  il Guglielmo Tell è diviso in quattro atti, per una durata complessiva di cinque ore.  L’ouverture può essere considerata un pezzo a se’.  Come quelle del Barbiere di Siviglia,  della Gazza Ladra e della Semiramide, risulta una delle migliori del compositore, in cui emergono momenti di calma e serenità,  che contrastano con altri più violenti. In essa troviamo condensata un po’ tutta la storia dell’opera,  tanto che l’ouverture del Guglielmo Tell può essere considerata una Sinfonia in quattro parti,  comprendente il dialogo tra violoncelli,  il temporale, l’Andante pastorale con la melodia del corno inglese,  strumento pastorale per eccellenza, e l’ Allegro Vivace finale con la fanfara, diventato particolarmente celebre anche per essere stato usato nel film “Arancia meccanica”.

 

 Mara Martellotta

 (Foto: il Torinese)

 

Auditorium del Lingotto – Concerto inaugurale ore 20.30.

Il concerto sarà preceduto dalla conferenza introduttiva di Paolo Gallarate in Sala Londra alle 18.45.

Quattro ruote anticrisi, boom delle immatricolazioni a settembre e Fca vola in europa

Supera di gran lunga i già notevoli risultati del mercato il gruppo di Marchionne, che registra un +15,6% a settembre e un +13,8% nei primi nove mesi 2015

 

fiat fca500x fiatfiat bandierafiat cancello logofiat aranciofiat lingottoNonostante l’effetto Volkswagen sale ancora il mercato dell’auto in Europa. Nel mese di settembre, confermano i dati Acea, le immatricolazioni nei 28 Paesi Ue  e in Islanda, Norvegia e Svizzera, i tre paesi Efta, sono state 1.394.223, ovvero il 9,8% in più rispetto al 2014. Nei primi 9 mesi di quest’anno, sono state vendute 10.776.666 auto: si tratta dell’8,8% in più sull’analogo periodo 2014. Ma supera di gran lunga i già notevoli risultati del mercato il gruppo Fca, che registra un +15,6% a settembre e un +13,8% nei primi nove mesi 2015. Sta andando molto bene il marchio Fiat e sembra inarrestabile il boom della Jeep che sta aumentando le vendite oltre ogni rosea previsione.

 

(Foto: il Torinese)

“Prevenzione di Genere: una medicina a misura della donna”

L’iniziativa è promossa dalla Consulta femminile del Consiglio regionale, Confapi Piemonte e Fondazione Medicina a Misura di Donna

 

dora palloniIl significato e l’evoluzione della medicina di genere saranno approfonditi nel corso del convegno “Prevenzione di Genere: una medicina a misura della donna”, che si terrà mercoledì 21 ottobre alle ore 15, nell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris in via Alfieri 15 a Torino. L’iniziativa è promossa dalla Consulta femminile del Consiglio regionale, Confapi Piemonte e Fondazione Medicina a Misura di Donna.

 

Dopo i saluti istituzionali di Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte con delega alla Consulta Femminile e Monica Cerutti, assessora regionale alle Pari Opportunità interverranno Cinzia Pecchio, presidente della Consulta, Corrado Alberto membro della Giunta Confapi Piemonte e Laura Olivero, della Fondazione Medicina a Misura di Donna

 

Seguiranno le relazioni:

 

Francesco Scaroina, Primario Emerito Medicina Interna, Consigliere Accademia di Medicina

Perché una Medicina di genere? Le basi storiche e la loro evoluzione

 

Federica Barberis, Specialista in Ostetricia e Ginecologia

La prevenzione delle patologie oncologiche femminili e i moderni orientamenti e strumenti di indagine

 

Maria Grazia Sclavo, Specialista in Cardiologia

L’epidemiologia e la prevenzione delle malattie cardiovascolari nella popolazione femminile

 

Lidia Rovera, Specialista in Malattie dell’Apparato Digerente e in Scienza dell’Alimentazione

Attuali indirizzi dietetici, stili di vita e comportamentali nella prevenzione femminili

delle malattie oncologiche, nella cardiopatia ischemica e dismetabolismi.

 

“Gli studi medici dimostrano che le aspettative di vita della donna – commenta la vicepresidente dell’Assemblea regionale, Daniela Ruffino – sono di cinque anni superiori rispetto all’uomo. Si tratta, però, di un ‘vantaggio’ spesso caratterizzato da malattie e disabilità cardiovascolari, osteoarticolari e neuropsichiatriche. L’incontro di oggi vuole analizzare, anche dal punto di vista di una corretta educazione e comunicazione,  gli aspetti legati a una ‘medicina a misura di donna’ e l’influenza che questa esercita sulla qualità della vita e sulla spesa sanitaria”.

 

(Foto: il Torinese)

 

Visitare Carmagnola, città di musei

Un ricco tessuto museale che valorizza le peculiarità del suo territorio, a partire dal Museo civico di Storia Naturale all’interno della Cascina Vigna, sede del primo centro di visita del Parco fluviale del Po

 

carmagnola 2Carmagnola, centro della Città Metropolitana di Torino non è conosciuta soltanto per i peperoni, ai quali dedica “Peperò” la sagra di fine agosto o per la tragica figura del condottiero Franceco da Bausone, cui diede i natali. La città presenta un ricco tessuto museale che valorizza le peculiarità del suo territorio, a partire dal Museo civico di Storia Naturale all’interno della Cascina Vigna, sede del primo centro di visita del Parco fluviale del Po. Nelle sue sale è possibile ammirare diorami, plastici e collezioni di fossili, minerali ed animali di notevole interesse scientifico. In borgo San Bernardo, invece, sotto una lunga tettoia che risale al 1905 in uno spazio lungo e stretto si trova l’Ecomuseo della cultura della lavorazione della canapa dove, tra le abili mani del Gruppo storico cordali e gli attrezzi originali di un tempo rivive l’antica cultura della lavorazione della canapa e della fabbricazione delle corde. A Carmagnola non c’è il mare, che è anzi piuttosto lontano, ma il Museo civico navale di piazza Mazzini. Fondato nel 1996 su inserisce nella storia della cultura carmagnolese per l’importante contributo di uomini e materiali fornito alla marineria italiana e, per l’antico legame con la lavorazione della canapa per vele, cime e gomene.

 

Il viaggio tra i musei cittadini, poi, non può prescindere dalla Sinagoga di via Bertini. Tempio in stile barocco presenta un’aula di preghiera accuratamente restaurata e molteplici decorazioni ed oggetti tra cui una splendida Tevà che risale al 1766. La Sinagoga è ciò che resta dell’antico ghetto e rappresenta uno degli esempi più significativi dei templi ebraici in Piemonte. Palazzo Lomellini, in piazza Sant’Agostino, invece, prende il nome dalla famiglia genovese dei Lomellini giunta a Carmagnola nel XVII secolo. Nel 1717 venne lasciato per testamento alla Congregazione di San Paolo per diventare proprietà del Comune nel 1939. Ora è sede della Civica Galleria d’Arte Contemporanea. L’Abbazia di Casanova ospita, dal canto suo, un piccolo museo che custodisce oggetti sacri. Infine, da segnalare la mosra “40 anni di storia industriale a Carmagnola”, in via Spanzotti 35, che testimonia il cambio di fisionomina della città, borgo agricolo, negli anni Sessanta del Novecento. E’ visitable su prenotazione telefonica all’associazione Infondere, creata dagli ex dipendenti dopo la chiusura dello stabilimento Teksid Ghisa.

 

Massimo Iaretti

 

 

Il centro trapianti del fegato di Torino compie un quarto di secolo

molinette

La struttura diretta dal professor Mauro Salizzoni iniziò l’attività il 10 ottobre 1990

 

Il Centro trapianti di fegato delle Molinette di Torino, eccellenza del settore in Italia e non soltanto, struttura diretta dal professor Mauro Salizzoni, compie 25 anni. L’attività iniziò il 10 ottobre 1990, quando  venne eseguito il trapianto di fegato. Oggi è il primo centro in Europa per numero di trapianti e il quarto al mondo: ne sono stati eseguiti in tutto 2.737, 126 di una sola parte, 57 in combinazione con altri organi, 14 da donatore vivente.