LIFESTYLE- Pagina 382

Quando il sindaco diventa vigile

polizia municipalNel nostro concitato mondo moderno può anche accadere che un sindaco rieletto più volte e saldamente alla testa della propria comunità, per una sera, dismetta i panni del primo cittadino e diventi vigile. Tutto questo accade a Cavagnolo, centro della Valcerrina all’interno della Città Metroplitana di Torino. Mario Corsato, però, non indosserà i panni del “sindaco – sceriffo” come si potrebbe pensare leggendo le prime righe di questo articolo. Entrerà invece nella divisa del vigile nella commedia brillante che la Compagnia Gat di Cavagnolo presenta sabato 30 luglio a Moransengo (ultimo comune dell’Astigiano, confinante appunto con Cavagnolo) in piazza. Si tratta di “Anche stavolta l’uma tacunala” che andrà in scena dalle ore 21, nella piazza centrale del paese (dove si trovano i due simboli della vita comunale, il Municipio e la chiesa parrocchiale). Corsato, che è anche un attore amatoriale, dunque, impersonerà il ruolo del vigile.

Massimo Iaretti

Le nuove frontiere della chirurgia estetica

macrino 2Per diversi medici chirurghi la chirurgia estetica moderna va esercitata con esperienza e professionalità. Questo è il caso del dottor Yuri Macrino, chirurgo plastico con studio a Roma, ma attivo anche a Milano e Torino, da anni distintosi nel campo della chirurgia estetica e ricostruttiva. Il dottor Macrino mantiene anche nei momenti in cui è lontano dalla professione un’ottima manualità, suonando sia la chitarra sia il pianoforte, che implicano l’uso delle mani e aumentano la coordinazione delle dita.Consulente medico per il doppiaggio nella famosa serie americana Grey’s Anatomy, Macrino si è laureato con lode in Medicina e Chirurgia all’Università La Sapienza di Roma nel ’95, ottenendo poi la Specializzazione in Chirurgia plastica e ricostruttiva presso l’Università di Catania. Ha poi approfondito le sue conoscenze praticando sia a Catania, sia a Roma e nella Repubblica Ceca. Proprio grazie ai suoi studi in questa Repubblica ha avuto la possibilità di seguire gli insegnamenti della scuola russa. Negli anni della Specializzazione ha avuto la fortuna di poter seguire la Scuola diretta dal professor Micali, attraverso la quale ha potuto anche incontrare il professor Nordstrom e operare con alcuni suoi allievi.

“La specializzazione in Chirurgia plastica da parte di un chirurgo estetico – spiega il dottor Macrino – anche se non costituisce un requisito indispensabile per svolgere gli interventi di chirurgia estetica, sicuramente rappresenta una garanzia in più per il paziente. Infatti uno specialista in Chirurgia plastica ha frequentato per cinque anni reparti di chirurgia plastica ricostruttiva e ha sostenuto gli esami per conseguire la Specializzazione. Quindi ha competenze ulteriori rispetto al solo chirurgo estetico. Purtroppo in Italia ancor oggi la Chirurgia estetica continua a rimanere un campo in cui le competenze non sono così ben certificate e delineate, tanto che non sempre risulta facile per il paziente che voglia sottoporsi a un intervento estetico orientarsi in modo adeguato”.

bellezza donna specchio

“Uno degli interventi di chirurgia estetica che effettuo con piu’ frequenza – spiega il dottor Yuri Macrino – è quello di mastoplastica, “additiva” nel caso si voglia aumentare il volume del seno o, nel caso contrario, “riduttiva”. Per questo tipo di intervento le pazienti sono spesso molto giovani, anche poco più che ventenni. Se il distretto mammario presenta delle asimmetrie, più o meno evidenti, di forma e di volume della mammella, di dimensione e posizione dei capezzoli, sarà necessario un intervento di mastoplastica correttiva. Nel caso della mastoplastica additiva le cicatrici sono sicuramente minori rispetto a quelle che risultano dal secondo tipo di intervento; la naturalità del risultato dell’intervento è data dalla combinazione dell’abilità chirurgica, dalla sua progettazione adeguata e esecuzione, oltre che dall’impiego di protesi mammarie di qualità “.

“La durata del risultato di una mastoplastica – precisa il dottor Macrino – è legata al tempo. La mastoplastica additiva soddisfa il desiderio di maggior volume del seno e, sicuramente, l’evoluzione dei materiali e delle tecniche produttive hanno migliorato la forma, la consistenza, la sicurezza e la durata delle protesi mammarie. La mastoplastica additiva, per esempio, riesce a correggere l’inestetismo di un seno ipotrofico, tenendo anche presente il cambiamento di natura psicologica. Mi si rivolgono per questo tipo di intervento anche pazienti giovani, che richiedono l’aumento del seno ritenuto troppo piccolo. Altre richiedono l’intervento in seguito a un moderato rilassamento o dopo l’allattamento, per ripristinarne il volume. Al tatto il seno risulterà morbido come quello naturale e, anche in situazioni dinamiche, aspetto e movimento saranno del tutto pari al tessuto mammario.

“Un altro tipo di intervento in aumento di richieste – aggiunge il dottor Macrino – soprattutto dalle donne, è il lifting delle braccia, che consente di eliminare l’eccesso di cute di tessuto adiposo che si accumula nella zona compresa dal gomito alla spalla. Si tratta di un intervento di circa due ore, in anestesia generale, in regime di day surgery. Sono poi molte le pazienti di sesso femminile, ma anche maschile, che richiedono una blefaroplastica, che è l’intervento più appropriato per ottenere un effetto di ringiovanimento degli occhi e un aspetto più fresco e riposato. Sia uomini che donne ricorrono, infine, spesso all’intervento di addominoplastica, che prevede la rimozione del grasso e del tessuto adiposo in eccesso. Lo scopo di questo intervento è quello di ottenere la cosiddetta “pancia piatta”, asportando e eliminando cute e grasso in eccesso per la riduzione dell’addome, rinforzando i muscoli addominali rilassati e ricostruendo l’ombelico nella sua forma originaria”.

Mara Martellotta

 

Dottor Yuri Macrino

Studio medico Drym, via Fibonacci 31, 00166, Roma

Clinica Parioli, via Felice Giordano, Roma

Milano

Studio Via Ruggero Boscovich 30

Clinica villa Letizia, via Gaetano Donizetti 12

Torino

Studio medico via Giorgio Bidone 31 c/o Casa di Cura Sedes Sapientiae

Clinica Casa di Cura Sedes Sapientiae

 

Le e-mail opportunità o fonte di stress?

L’utilizzo improprio della posta elettronica è una delle principali cause di inefficienze e di perdita di tempo nelle attività lavorative quotidiane nelle aziende

computer web

di Paolo Pietro Biancone*

 

Nel dubbio mando una e-mail. L’uso delle e-mail e dei messaggini è sempre più diffuso e all’ordine del giorno. Assolve diverse funzioni: permette di comunicare direttamente e diffusamente, inserendo anche più destinatari o persone interessate, di contattare persone al momento irraggiungibili per ragioni di spazio e di tempo. Senza contare che “scripta manent” – come ci insegnano i latini –, le comunicazioni scritte restano tracciate e questo porta a una certezza di comunicazione e contenuti.

Il rischio alto e concreto è la sovrabbondanza di comunicazione tramite mail, il non rispetto di orari e bon ton che portano a forme di stress e dipendenza. Questo fenomeno peggiorato dagli smart phone, che ci lasciano sempre in contatto con mail e chat di lavoro e non.

Una volta era il telefono, o meglio l’uso che ne facevano i dipendenti in ufficio, a preoccupare, ora le email per questioni private, ma anche come strumenti lavorativo d’informazioni, richieste, memorandum, dossier di numerose pagine.

L’utilizzo improprio della posta elettronica è una delle principali cause di inefficienze e di perdita di tempo nelle attività lavorative quotidiane nelle aziende. Non a caso si registrano cambiamenti di rotta delle grandi aziende, tra cui spiccano Microsoft, Halton, Ferrari, Volkswagen, Bmw e altre che hanno deciso di introdurre misure straordinarie per far “disintossicare” i collaboratori dalle email, per lavorare di più e fare squadra. La Ferrari, a esempio, ha deciso di dare un taglio a tutto questo spam interno: la Casa di Maranello ha risolto il problema dando un’indicazione semplice e chiara, ossia parlarsi di più e scrivere di meno. Per incentivare una comunicazione più efficace e diretta – si legge sul sito della Casa di Maranello – è stato infatti deciso di limitare fortemente il numero delle email inviate. In particolare, ogni dipendente Ferrari potrà inviare la stessa mail internamente solo a tre persone. Da oggi infatti i dipendenti parleranno di più con i colleghi.

Insomma, il must è comunicare di più. Lo sostengono anche Brunello Cucinelli, Atos, Microsoft, Halton. Mentre Deutsche Telecom, Volkswagen, Bmw, Bayer e Procter&Gamble tirano un ulteriore freno impedendo di scrivere mail dopo le 18. C’è poi chi ha deciso di vietarle in vacanza.

Persino la nuovissima sede della Bce di Francoforte stravolge la vecchia logica solipsista, introducendo spazi comuni per permettere ai banking di “fare gruppo”.

La più integralista sul tema è Atos, multinazionale d’information technology con 80 mila dipendenti nel mondo e quattro sedi in Italia, che ha imposto tolleranza zero nei confronti dell’invasione di posta. Questo dopo aver individuato un algoritmo, realizzato dai responsabili delle risorse umane di Atos, che hanno verificato come 9 messaggi di posta elettronica su 10 sono inutili: i dipendenti spendono tra le 5 e le 20 ore settimanali per smistare notizie spesso inutili.

Sempre più in ostaggio dello smart phone e dei messaggi che sempre ci recapita. La prospettiva è di crescita del fenomeno, da qui il fiorire degli esperti in netiquette Il termine netiquette, termine che nasce dalla fusione di “Network” dall’inglese: Rete, ed “Étiquette” dal francese: Buona educazione; e si riferisce al buon comportamento nell’uso delle risorse di interazione web come le email, soprattutto in campo aziendale. Si tratta in sostanza di un insieme di regole che si potrebbe tradurre in “Galateo (Etiquette) della Rete (Net)” che consiste nel rispettare e conservare le risorse di rete e nel rispettare e collaborare con gli altri utenti. Puntare sulla netiquette in azienda è punto di forza per il buon rapporto tra colleghi e per l’immagine fornita all’esterno dai propri collaboratori con l’invio di mail appropriate e rispettose.

*Professore Ordinario di Economia Aziendale dell’Università di Torino

Coordinatore del Corso di Dottorato in Business & Management

Notte bianca (e rossa) a Cavour

La pro loco di Cavour compie sessanta’anni e per festeggiarli si prepara ad una serie di eventi che si concentreranno nella notte del 30 luglio

rocca cavour

Praticamente sarà una notte bianca, che però si tinge di rosso per ricordare i colori del Logo dell’Associazione, come si colorerà di rosso la fontana romana simbolo della Pro Cvour E il rosso sarà nell’abbigliamento dei partecipanti che sono stati invitati ad indossare qualcosa di rosso, negli addobbi delle tavole, nei colori delle luci.

Fondata il 19 dicembre del 1956 dal Sindaco di allora Francesco Rivoira insieme ad un gruppo di Cavouresi, per organizzare i festeggiamenti patronali di San Lorenzo, ha via via mutato pelle ed è riuscita in questi sessant’anni ad emergere come una delle più grandi ed organizzate Pro Loco.

Nel corso degli anni sono nate molteplici iniziative, a parte dagli anni 60 quando la Pro Loco si è fatta carico di costruire la strada per accedere alla Rocca, dove ha cominciato ad organizzare la PASQUETTA CAVOURESE. Negli anni la Procavour ha inventato la PEDALACAVOUR, la GUSTACAVOUR, ha preso in mano l’organizzazione di Cavourcarne, ma soprattutto ha creato TUTTOMELE; il contenitore di eventi agricoli turistici e gastronomici che da 37 anni riscuote un enorme successo di pubblico.

Negli anni, intensa anche l’attività di promozione turistica del territorio, sia di CAVOUR che dei Comuni della strada delle mele: è stata la prima Pro loco della zona ad avere un sito web, e successivamente anche un’APP per informazioni turistiche. Nel 2013 ha anche curato l’allestimento di una specifica cartellonistica per tutti gli edifici monumentali di Cavour. Con i proventi commerciali di Tuttomele (ricordiamo le frittelle di mele ed il Tuttomele self) la Procavour ha preso in affitto dal Cottolengo di Torino tre prati centrali al paese e li ha urbanizzati trasformandoli in piazza che servono per Tuttomele, ma durante tutto l’anno sono al servizio della comunità per parcheggi (soprattutto per l’asilo), fiere, altri eventi e mercati. Il Gruppo di ricerca storica della Procavour ha prodotto una vasta documentazione storica culminata con la pubblicazione di diversi libri ( I Piloni di Cavour, L’abbazia di Santa Maria, Guida alal Rocca, Cavour Pagine di Microstoria)Nel 1989 la Procavour ha aperto anche un Ufficio di Informazioni turistiche, uno dei pochi, se non l’unico, totalmente autogestito e non finanziato da ATL od enti pubblici.

Sono 6 i Presidenti che si sono succediti nei 60 anni : RIVOIRA, FERRERO, MARCHESA ROSSI, DESTEFANIS, VIGNOLO e Gian Carlo CANGIALOSI attualmente in carica. A Cavour, nella sede della Proloco è stata fondata nel 1989 anche l’UNPLI Piemonte che associa oltre 1200 pro loco piemontesi.

Massimo Iaretti

Ma per tornare a SABATO 30 luglio non sarà una celebrazione ma solo una festa ecco il programma:

 

Ore 21:30   PIAZZA FORZINI Concerto Orchestra VANNI ‘60 La favolosa notte dei ’60 rallegrata dalle piu belle canzoni degli anni 60/70/80 eseguite dal vivo dall’Orchestra VANNI’60, da ascoltare e da ballare

 

Ingresso gratuito

 

 

VIA ROMA: PASTICCERIA ARTIGIANA – PANIFICIO VICENTINI

MACELLERIA CAFFER – RISTORANTE LA NICCHIA – BAR GIOLITTI

Apericena con gran buffet salato freddo e per finire un buon gelato… vino, birra e sangria!

(per i gruppi è gradita la prenotazione tel. 0121 69840)

Concerto live dei DEMODE’ standard americano e musica italiana anni 30/40/50

PIAZZA SOLFERINO:

TRATTORIA AL 47 e CAFFE’ DEL PESO

Apericena a seguire musica dal vivo con il gruppo

“JUST DANCE LIVE BAND” dalle ore 23.00 “MUSICA CON DJ”

VIA GIOLITTI 157/159: IL PUNTO CAFFE’

Apericena con intrattenimento musicale con la violinista

Elizabeth Lounge Project

VIA GIOLITTI 79: CENTRAL PARK

Apericena a buffet a seguire CONCERTO LIVE

 

Altre proposte gastronomiche presso:

CAFFE’ ROMA P.zza Sforzini

GOLDEN LUNA Via Giolitti

CAFFE’ DELLA FONTANA Via della Fontana

 

SHOPPING NEI NEGOZI APERTI sino alle 24

 

 

Curve di cioccolato

cioccolato libroCinque donne, cinque chef “stellate”, ritratte da Laura Travaini, scrittrice e appassionata animatrice culturale e fondatrice dell’associazione “Scrittori e Sapori”: questo e molto altro è “Curve di cioccolato”. Il libro – pubblicato da Edizioni dEste – racconta gli intrecci di storie con il “cibo degli Dei”, attraverso le ricette e le esperienze di Mariuccia Ferrero (dell’astigiano “San Marco” di Canelli) , di Marta Grassi  (del “Tantris” di Novara), di Elide Mollo (del cuneese “Il Centro” di Priocca), di Mariangela Susigan ( del canavesano “Gardenia” di Caluso ) e  di Luisa Valazza ( del novarese “Sorriso” di Soriso ). “ Nelle pagine di “Curve di cioccolato”, come peraltro nella stessa attività dell’Associazione Scrittori e Sapori, si concentrano quegli elementi capaci di tratteggiare un contesto che va al di là del semplice piacere della buona tavola, entrando piuttosto in una dimensione esperienziale e di coinvolgimento culturale che sono il vero valore aggiunto che il Piemonte è in grado di offrire ai suoi tanti estimatori”. Così scrive, nell’introduzione, Antonella Parigi ,assessore alla cultura e al turismo della Regione Piemonte. Il libro, in edizione bilingue italiano e inglese, mette in risalto la cucina piemontese di cui le protagoniste sono vanto e testimonianza di eccellenza, rilevandone il ruolo importante nel mondo della ristorazionecioccolato libro 2 “made in Italy”. Nelle interviste emerge il profilo femminile di queste artiste della gastronomia, con il tratto deciso di personalità che sanno farsi valere in un settore in cui spopolano molti nomi maschili. Una raccolta davvero gustosa, con tanto di golose ricette, da leccarsi i baffi. Laura Travaini, originaria di Fontaneto d’Agogna, vive a Orta San Giulio e nel 2011 ha fondato  – insieme a importanti scrittori ( come Margherita Oggero e Bruno Gambarotta) a chef stellati e al gruppo dei Volontari della Letteratura e del Gusto, l’associazione Scrittori e Sapori. Dopo aver curato l’antologia “Il Gusto del Piemonte”,  una guida turistica non consueta che percorre il Piemonte toccando borghi e paesi alla ricerca delle lingue minoritarie (piemontese, francoprovenzale, occitano, walser) , riportando le ricette di piatti tipici rielaborati, si popone di diffondere la cultura del buon cibo, legando ambiti quali la letteratura, l’enogastronomia, la cucina, i prodotti tipici territoriali.

Marco Travaglini

Percorsi a piedi nelle vigne in rosa

Vendemmia vinoSono percorsi turistici a piedi, alla scoperta di vigne e boschi tra quindici delle più note cantine piemontesi, tutte gestite da donne. La nuova proposta turistica al femminile è stata  lanciata dall’associazione nazionale Donne del Vino. Il progetto ‘Percorsi divini’, “è un contributo significativo a un turismo nuovo: lento, attento e a basso impatto sul territorio, inoltre è un omaggio al riconoscimento Unesco per il paesaggio dei vigneti del Piemonte”, afferma la delegata regionale per il Piemonte dell’associazione, Renata Cellerino. A fare da filo conduttore delle passeggiate in vigna è la sensibilità femminile per la valorizzazione e la tutela della bellezza del paesaggio, comunicata accanto alla cultura del vino.Le cantine coinvolte nelle province di Asti, Alessandria, Cuneo, Novara e Torino.

Vita da escort sotto la Mole

escortVita da escort a Torino. Siti e giornali specializzati promuovon decine di ragazze e ragazzi, molti stranieri, che propongono più o meno palesemente i loro servizi. Su un sito web nazionale molto conosciuto troviamo a caso Filippo, nome di fantasia, Si offre a uomini, donne, coppie. Riceve al piano terra in una dignitosa palazzina anni ’30 in una piazza semicentrale di Torino. Moo, 31 anni fisico palestrato, ragazzo del sud, Accetta l’intervista sotto anonimato, a patto che gli venga pagato il disturbo. “Sono appena tornato dagli Emirati, ospite di una coppia di facoltosi clienti”. La clientela è delle più svariate e di ogni età. E non è raro che un/a cliente si innamori dell’escort, si fidanzino ufficialmente e vadano a vivere insieme. Mariti insoddisfatti, mogli insoddisfatte, coppie che cercano trasgressione, gay, etero, bisex. Mai avuto problemi con clienti “strani”? “Di gente strana ce n’è parecchia, non necessariamente anche pericolosa. In più di 10 anni di attività ho avuto paura solo una volta con un ragazzo che sembrava fatto, oltre che ubriaco. Voleva fermarsi a dormire qui. Ho dovuto chiamare i carabinieri”. Filippo dice che sotto la mole ormai sono pochi gli italiani e le italiane escort: molti i brasiliani, gli spagnoli e i romeni. “A volte il pericolo sono loro. Un mio amico mi ha detto che una sera ha provato ad andare da un romeno visto su un sito. Intanto appena aperta la porta non corrispondeva alla fotografia. Il mio amico ha cercato di andarsene ma lui lo ha bloccato e minacciato con un coltello. Per fortuna è riuscito a liberarsi senza danni”.

RT

(continua….)

Tempo di escursioni in alta quota in mtb

BICICLSUI SENTIERI DI ALPI BIKE RESORT CON ANEMOS ITINERARI DEL VENTO, AL VIA LE ESCURSIONI PER L’ESTATE 2016 

Si parte domenica 24 luglio con un calendario ricco di escursioni in alta quota in mtb e su strada in Alta Val di Susa e Val Chisone, nel territorio di Alpi Bike Resort, realizzate in collaborazione con Turismo Torino e Provincia. Le escursioni, a cura della scuola di mtb Anemos Itinerari del Vento, sono un appuntamento imperdibile per gli appassionati di mtb e della bici da strada. Le proposte sono tante e per tutti i gusti: con gli istruttori di Anemos si andrà alla scoperta di salite mitiche, sentieri, e discese spettacolari sui percorsi bike park di Alpi Bike Resort. Le iscrizioni sono aperte a tutti (soci e non soci Anemos) e la quota di partecipazione (grazie al contributo di Turismo Torino e Provincia) è di 10 € (sono esclusi i ticket per impianti di risalita ove previsto). I posti disponibili sono limitati a 12 partecipanti per le escursioni mtb . Non è invece previsto un limite alle iscrizioni per il tour in bici da corsa di domenica 6 agosto.

Il calendario: • Domenica 24 luglio, Tour del Fraiteve • Sabato 30 luglio, Tour dell’Assietta • Domenica 31 luglio, Tour del Fraiteve • Sabato 6 agosto, Passo della Mulattiera • Domenica 7 agosto, Bardonecchia – Colle del Monginevro – Nevache – Colle della Scala – Bardonecchia (in bici da corsa) • Sabato 13 agosto, Tour dell’Assietta • Domenica 28 agosto, Passo della Mulattiera – Val Clarèe – Colle della Scala – Bardonecchia – Melezet

e-mail: info@anemostorino.com

www.anemostorino.com

Acque balneabili, il Piemonte è “pulito”

persici lago 3All’apertura della stagione 2016, 91 zone su un totale di 93 monitorate dall’Arpa Piemonte, e dislocate su sette laghi e due corsi d’acqua, sono state dichiarate balneabili. Le due zone non balneabili si trovano sul Lago Maggiore e sono state riammesse alla balneazione dopo il primo campionamento effettuato ad aprile. Sono i dati diffusi nel corso della conferenza annuale sulla qualità delle acque di balneazione in Piemonte, svoltasi a Viverone (BI) mercoledì 20 luglio, con la partecipazione dell’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, e del direttore generale dell’Arpa regionale, Angelo Robotto.

L’elevata qualità delle acque di balneazione del Piemonte raggiunta nel 2010, con l’idoneità alla balneazione di tutte le zone controllate, e proseguita negli anni successivi, è stata confermata anche per la stagione 2015. “Anche quest’anno – ha detto Valmaggia – la qualità delle acque di balneazione è confermata dai dati raccolti attraverso il costante monitoraggio dell’Arpa. Un risultato importante, anche in vista della stagione turistica estiva che sta entrando nel vivo. In Piemonte ci sono oltre 90 spiagge annoverate negli elenchi nazionali, quasi tutte sui laghi. Si tratta di un patrimonio ambientale e culturale, non solo economico, da tutelare e valorizzare. Viverone è un esempio virtuoso sia perché il lago è sede, attualmente, di ben sette siti di balneazione di qualità ‘eccellente’, sia perché accoglie il primo contratto di lago stipulato in Piemonte. Tali risultati sono stati possibili grazie all’impegno delle istituzioni locali e alla partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni coinvolte. Auspico che sull’esempio del lago di Viverone si stipulino altri contratti di lago in Piemonte, a partire da quelli di Avigliana, nel segno della condivisione e della partecipazione dei territori”.rete lago pesci

Le criticità rilevate nella stagione – riconducibili sia al dilavamento del terreno durante intense piogge sia alla conseguente attivazione di sfioratori di piena dei sistemi fognari e dei by-pass degli impianti di depurazione – non hanno influito sulla balneabilità per oltre 2 o 3 giorni, catalogabili, nella maggior parte dei casi, come “inquinamenti di breve durata”.

Nessuna zona è stata assegnata alla classe “scarsa”, confermando quindi il raggiungimento dell’obiettivo della Direttiva europea 2006/7/CE, che prescriveva che tutte le acque di balneazione avrebbero dovuto essere come minimo “sufficienti” entro la fine della stagione balneare 2015. Delle 90 zone lacustri 78 (87%) sono risultate di qualità eccellente, 7 (8%) di qualità buona  e 5 (5%) di qualità sufficiente. Le 3 zone ubicate su corsi d’acqua sono tutte collocate nella classe di qualità buona. Le zone di qualità inferiore all’elevata, e in particolar modo quelle classificate come sufficienti, dovranno essere oggetto di particolare attenzione da parte dei Comuni e dei gestori nella verifica della funzionalità delle infrastrutture fognarie e depurative per evitare declassamenti verso lo stato scarso per cui si prevede la perdita dell’idoneità alla balneazione.

Nei cinque laghi a potenziale rischio di fioriture di cianobatteri (Maggiore, Viverone, Avigliana, Sirio e Candia) è stato condotto, come nei precedenti anni, un monitoraggio specifico al fine di prevenire eventuali rischi per la salute dei bagnanti riconducibili alla presenza di biotossine in concentrazioni superiori ai limiti normativi (> 25 µg/l). Nella stagione balneare 2015 nei laghi Maggiore, Sirio, Viverone e Avigliana non sono state rilevate concentrazioni di cianobatteri superiori alla soglia di attenzione di 20.000 cell/ml, mentre nel lago di Candia, nella seconda metà della stagione, sono state rilevate concentrazioni superiori a 100.000 cell/ml con assenza di biotossine.lago stresa

“Il percorso di implementazione della direttiva europea, per quanto riguarda il monitoraggio e la classificazione delle acque di balneazione, in Piemonte può dirsi ormai a regime”, ha sottolineato Robotto.

Nella stagione balneare 2015 sono stati prelevati 784 campioni di cui 738 sono di routine e i restanti sono campioni suppletivi a seguito del superamento della soglia di uno o entrambi i parametri microbiologici. Il 91% dei campioni suppletivi hanno riguardato il Lago Maggiore e per la maggior parte si è trattato di inquinamenti di breve durata (conclusi entro 72 ore dalla prima constatazione).

Per il 2016 sono previsti un totale di 738 campioni di routine per il monitoraggio degli escherichia coli e enterococchi e 156 campioni per il monitoraggio cianobatterico. I campioni riguardano 58 zone sul lago Maggiore, 17 sul lago d’Orta, 5 sul lago di Mergozzo, 7 su Viverone, 3 su Avigliana Grande, 5 sul Sirio, 3 su Candia, 1 sul torrente San Bernardino, 2 sul torrente Cannobino (i campionamenti avvengono sempre di lunedì). I risultati analitici validati vengono estratti e inseriti nel bollettino settimanale pubblicato sul sito dell’Agenzia a partire dal 1° maggio 2016 contestualmente all’avvio della stagione balneare.
Dall’inizio dell’attuale stagione sono stati effettuati 2 campionamenti suppletivi sul lago di Candia a maggio (su Canottieri e Lido, 16/05 sforamento, 18/05 rientro dell’inquinamento di breve durata), 1 campionamento suppletivo sul lago Sirio a giugno (su Araba Fenice il 20/06, rientrato il 22/06), 1 campionamenti suppletivo sul lago Maggiore a maggio (Villa Volpi) e 1 campionamento suppletivo sul lago d’Orta a maggio (Spiaggia pubblica Bagnella – Omegna) anche questi ultimi conclusi nelle 72 ore.ORTA LAGO

“È attualmente in corso di esame – ha concluso il direttore dell’Arpa – una revisione della rete piemontese delle acque di balneazione e dei relativi punti di monitoraggio che dovrebbe diventare operativa a partire dalla stagione balneare 2017. Tale revisione, basata sull’Analisi delle Pressioni predisposta da Arpa per il 2° ciclo di pianificazione del Distretto idrografico del fiume Po, comporterà l’accorpamento di alcune acque di balneazione con caratteristiche comuni. Indicativamente in ognuna di queste sarà mantenuto un solo punto di controllo da utilizzare per il monitoraggio di routine. Gli altri punti di controllo non faranno più parte della rete, ma verranno attivati solo in caso di episodi di inquinamento, per determinare l’ampiezza e la durata del fenomeno. L’obiettivo è rendere più efficiente il monitoraggio mantenendo alto lo standard del controllo delle acque balneabili del Piemonte”.

Pasquale De Vita – www.regione.piemonte.it

Like e Social

TELEFONINI

di Paolo Pietro Biancone*

Posto, metto like ergo sum. L’era dei social sembra aver modificato la nota formula cartesiana. Qualche dato statistico sui principali social network aiuta a capire il fenomeno: Facebook conta qualcosa come 1,55 miliardi di utenti attivi ogni mese, 1,39 miliardi dei quali attivi via mobile. Ma Facebook è anche il primo social media a superare il traguardo del miliardo di utenti attivi ogni giorno, con una crescita del 16,9%. Instagram ha superato il record dei 400 milioni di utenti attivi ogni mesi: in Italia Instagram è utilizzato solamente dall’8% degli utenti social nostrani (circa 28 milioni), negli Stati Uniti sono oltre 100 milioni gli instagrammers attivi ogni mese. Ogni giorno in tutto il mondo vengono scattate e caricate su Instagram oltre 80 milioni di nuove fotografie che, quotidianamente, generano qualcosa come 3.500 miliardi di Mi Piace. Il like e la condivisione sono diventati una “droga”, che le aziende cercano di orientare e di controllare.

I social media sono vettori pubblicitari e il loro valore non dipende dai contenuti, ma dal numero di utenti e di click: e proprio questa dinamica di moltiplicazione dei click è direttamente funzionale al loro interesse.faceb

Gli utenti, a prescindere dall’età, li usano in larga parte per dire “ci sono”, per alimentare l’autostima. A esempio, instagram e Pinterest hanno reinventato il concetto visual; Twitter e Facebook dell’ironia e della socialità; LinkedIn della giusta forma di professionalità (anche se non sempre vale per tutti). L’idea alla base, in parte geniale e in parte molto discutibile, è stata quella di misurare il mondo e le persone attraverso i like, che diventano ricercati, assumendo il ruolo di remunerazione sociale indispensabile.

I “mi piace” sono divenuti in brevissimo tempo una sorta di carburante per le persone. Ricreano uno stato di intenso coinvolgimento e benessere. I social network hanno successo perchè ci fanno sembrare quello che vogliamo agli occhi di chi ci segue: con i social network diventiamo tutti protagonisti. Tutto ciò che pubblichiamo diventa forma di auto-celebrazione: si utilizzano per mantenere contatti con le persone che non possiamo/vogliamo frequentare offline, per coltivare rapporti lavorativi; per informarci e approfondire notizie in tempo reale, oppure anche solo per semplice svago.

Niente è immune da rischi: isolamento, condizionamento, cyberbullismo, esposizione a contenuti pubblicitari e così.

web internetQuesto però non vuol dire che non si possano usare gli stimoli dei social media in maniera più creativa e utile e le aziende lo stanno comprendendo. Ad esempio, le aziende del settore fotografico stanno vivendo un grande cambiamento in questi anni, così come il mondo della stampa fotografica: la maggior parte del materiale fotografato viene usufruito a livello multimediale piuttosto che in formato cartaceo, ma è anche vero che si stanno creando e cercando sempre nuovi modi per ristimolare il processo inverso. La maggior parte delle fotografie sono catturate con smartphone e Kodak, l’azienda leader nel campo delle stampe fotografiche, prova a reagire con mettendo a disposizione le Api, insieme di procedure disponibili al programmatore, di solito raggruppate a formare un set di strumenti specifici per l’espletamento di un determinato compito all’interno di un certo programma. In più, per incoraggiare ancora di più l’inserimento dell’integrazione “print to Kodak” nelle varie applicazioni degli sviluppatori, Kodak offre anche una percentuale dei profitti su ogni stampa ottenuta da ogni applicazione. Alcune applicazioni hanno già cominciato ad integrare questo servizio, ed essendo l’annuncio molto recente è probabile che cominceremo a vederne molte di più. L’innovazione passa dai social e dalla comunità dei sviluppatori di App.

*Professore Ordinario di Economia Aziendale dell’Università di Torino

Coordinatore del Corso di Dottorato in Business & Management