LIFESTYLE- Pagina 379

Risotto classico ai funghi porcini

porcini-riso-ciboL’autunno e’ il momento migliore per gustare i funghi freschi. Il porcino e’ tra i funghi il piu’ conosciuto ed apprezzato per il suo sapore e profumo inconfondibili. Un classico della nostra gastronomia e’ il risotto ai funghi porcini che vi propongo questa settimana, un piatto autunnale che profuma di boschi ma al contempo raffinato, aromatico e semplice da preparare.

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Ingredienti:

 

350gr. di riso per risotti

500gr. di funghi porcini freschi

50gr. di burro

50gr. di parmigiano grattugiato

1 piccola cipolla bianca

1 spicchio di aglio

1 lt. di brodo vegetale

1 bicchierino di vino bianco

2 cucchiai di prezzemolo tritato

Sale q.b.

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Pulire delicatamente i funghi privandoli da tutte le impurita’. In una padella antiaderente fondere il burro, aggiungere la cipolla e l’aglio tritati e lasciar appassire. Aggiungere il riso e tostare per qualche minuto poi, sfumare con il vino bianco, mescolare bene e aggiungere il brodo vegetale caldo poco alla volta. A meta’ cottura aggiungere i funghi tagliati a tocchetti, salare e mescolare bene. A cottura ultimata aggiungere il parmigiano, il prezzemolo e servire caldo.

 

Paperita Patty

Family Dress chiude Dreamers

Si è conclusa con la performance Family Dress la terza edizione di Dreamers, fiera di moda indipendente e di ricerca a cura di Barbara Casalaspro e Ludovica Gallo Orsi, che si è tenuta presso gli spazi di Toolbox da giovedì 1 novembre ad oggi
Un momento performativo di danza contemporanea che ha visto i ballerini della scuola torinese di danza Mcf Belfioeredanza e i volontari tra il pubblico indossare i 34 capi del maxi abito collettivo Family Dress e sfilare nei corridoi della fiera in nome di una moda più consapevole, portatrice di bellezza, valori etici, innovazione, rivolta a tutte le persone interessate allo stile, alla storia e soprattutto al futuro. Consapevolezzasostenibilità e riuso sono stati d’altronde i concetti sviluppati da questa edizione, intitolata “Re-wear”, approfonditi nei talk di questi giorni che hanno registrato grande partecipazione da parte del pubblico, come testimonia l’incontro “Out of fashion” con Benedetta Barzini che registrato il tutto esaurito in sala. Tutto esaurito anche per i workshop rivolti ai più piccoli La mia scarpa dei sogni a cura di Fondazione Ferragamo e I vestiti dell’avvenire a cura di Art Enfant. Grande partecipazione per il workshop a cura del team di Fashion Revolution Italia intitolato  What my clothes say about the garment industry!  La parte fieristica ha ottenuto un grande riconoscimento da parte del pubblico e degli addetti ai lavori per l’alta qualità dei brand selezionati e l’unicità dei prodotti presentati e provenienti da tutti Italia.

Cervere, Caraglio e Farignano alla conquista di Palazzo Lascaris

“Ieri ho accolto con piacere a Palazzo Lascaris, a Torino, i Sindaci, i Presidenti delle Pro Loco e dei Consorzi, che organizzano le Fiere “San Nicolao e dei Puciu” di Farigliano, di “Aj a Caraj” di Caraglio e del Porro di Cervere. Sono lieto e fiero di aver dato la possibilità, in qualità di Vice Presidente del Consiglio Regionale, di presentare nel Capoluogo piemontese i prodotti d’eccellenza della terra cuneese, frutto della dedizione e della passione dei nostri agricoltori. Un importante momento di incontro con i media per avvicinare simbolicamente Torino al Cuneese, valorizzando il lavoro degli amministratori dei piccoli Comuni e dei volontari che animano le iniziative del nostro territorio”. Così Franco Graglia, Vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte commenta l’iniziativa tenutasi ieri a Torino. Aggiunge Graglia: “La speranza è che altri comuni del territorio raccolgano l’opportunità di sfruttare una vetrina prestigiosa, come quella del Consiglio regionale del Piemonte, per valorizzare al meglio le fiere e i prodotti tipici del territorio. Personalmente mi impegnerò a fare da cassa di risonanza al riguardo”.

Sapori d’autunno: la crema di zucca

Un alimento povero di calorie che ben si presta alla preparazione di innumerevoli piatti sia dolci che salati

 

ZUCCA CIBOLa zucca regina d’autunno. Colore acceso, polpa carnosa, sapore morbido, dolciastro e delicato; tutto questo e’ la zucca, un alimento povero di calorie che ben si presta alla preparazione di innumerevoli piatti sia dolci che salati. Questa che vi propongo e’ una deliziosa e sostanziosa zuppa che vi coccolera’ nelle fredde sere d’inverno.

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Ingredienti:

1,5 kg. di zucca decorticata

2 belle patate

150 gr.di riso

500ml di latte intero

burro, sale, noce moscata q.b.

50gr. di parmigiano grattugiato

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Pelare zucca e patate, tagliarle a tocchetti e cuocere a vapore con poca acqua. Quando saranno cotte, frullarle con parte del latte. In una pentola portare ad ebollizione il rimanente latte, unire il passato di zucca, un bicchiere di acqua ed il riso. Aggiustare di sale e cuocere a fuoco basso mescolando sovente. Quando il riso sara’ cotto unire il burro, la noce moscata ed il parmigiano. Aggiungere eventualmente altro latte caldo se troppo densa. Servire subito.

Paperita Patty

Svizzerine vegetariane di ceci

SVIZZERE

Veloci da preparare con ingredienti semplici per soddisfare i gusti di tutta la famiglia

La ricetta di oggi e’ un’alternativa originale e leggera ai tradizionali hamburger di carne qui sostituita completamente dai ceci ricchi di gusto e nutrimento per un risultato davvero goloso, veloci da preparare con ingredienti semplici per soddisfare i gusti di tutta la famiglia.

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Ingredienti (4 svizzerine da circa 150gr.cad.)

 

2 scatole di ceci al naturale sgocciolati

50gr. di scalogno

5 cucchiai di parmigiano grattugiato

1 piccola patata lessa

1 uovo intero

un ciuffo di prezzemolo

pochi aghi di rosmarino

noce moscata, olio evo, sale, pepe q.b.

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Sgocciolare i ceci e frullarli con tutti gli ingredienti, Con le mani unte di olio formare le svizzerine (oppure utilizzare gli appositi stampi per hamburger) adagiarle su carta forno con un filo di olio. Cuocere in forno a 200 gradi per 30 minuti, girandole a meta’ cottura. Queste “svizzerine” vi faranno apprezzare le qualita’ di questi semplici legumi.

Paperita Patty

Ha da passa’ ‘a nuttata

Quel 31 ottobre del 1984 in cui moriva Eduardo De Filippo

 

eduardo 1Ne è passato del tempo da quel 31 ottobre del 1984 in cui moriva Eduardo De Filippo. Drammaturgo, attore teatrale e cinematografico, regista e sceneggiatore, grande poeta: Eduardo  è stato tra  i massimi esponenti della cultura italiana del Novecento. Di personalità schiva, burbera, lontana dalle mondanità , ha avuto un grande pregio: teneva in grande considerazione i giovani. Ne sapeva riconoscere il valore e il potenziale, dando a molti una chance. Non sopportava i furbetti o i meschini. Ricordarlo è importante. Oggi più che mai.

Con una riflessione più larga. C’è chi ha scritto che il Paese uscirà  da questa crisi come da una guerra. In parte lo dicono i dati, le analisi, le previsioni.Ma ancora di più lo dice la dignità ferita di molti. Se è così tanto più bisogna tornare a quello spirito di riscossa civile che segnò la stagione della Ricostruzione dopo l’ultima vera guerra che gli italiani hanno vissuto. Pensando a questo e pensando al teatro di Eduardo, viene alla mente un episodio, una storia particolare, che parla di lui ma , al fondo,  parla anche di noi. Il 25 marzo del 1945 al San Carlo di Napoli  andò in scena la prima rappresentazione di Napoli Milionaria.

La storia è nota. C’è Gennaro Jovine, che è un uomo perbene. E’ andato in guerra e quando torna a casa trova la moglie che si è arrangiata e ha fatto un po’ di denaro con la borsa nera. E il resto della famiglia più o meno lo stesso: la figlia maggiore è incinta di un soldato americano. L’altro figlio traffica con piccoli furti e persino la più piccola è stata contagiata dal clima. Il terzo atto è quasi una storia a sé. La bambina più piccola è malata, molto, e serve una medicina che non si trova in tutta Napoli. Il medico dispera quando entra il vicino – un uomo che Amalia ha rovinato con l’usura – e che adesso è lì con la medicina in mano. E il dialogo è duro. Lei gli chiede cosa vuole in cambio. Lui le risponde che non può restituirgli la vita che gli ha tolto e quindi in cambio non vuole nulla. Ma le apre gli occhi sull’oscenità di quel suo arricchimento.eduardo 2

Poi consegna la medicina al dottore e se ne và. Per Amalia è il crollo di un mondo. O anche il risveglio da un incubo. Così quando rimangono soli, marito e moglie, finalmente Eduardo (Gennaro) parla e le dice quello che pensa. Di quella brama di ricchezza, di quei biglietti da mille accumulati sulle disgrazie degli altri. Glieli butta sul tavolo e le dice “vedi, a me queste mille lire non mi fanno battere il cuore. E a te? Com’è che te lo fanno battere?”.  C’è del moralismo? Forse, ma può starci nel teatro di Eduardo. Ma il talento è talento, e stupisce. E allora Amalia, che si è svegliata dal suo sonno, risponde. Poche frasi ma c’è tutto. Lei si chiede “Ma che cosa è successo?Che cosa ha travolto così le nostre vite, le cose che avevamo, principi semplici ma puliti – e ripete – ma che è successo?”. Sono le battute finali. Il figlio torna a casa perché non è andato a rubare; la figlia maggiore terrà il bambino e Gennaro finalmente può darsi coraggio con quella battuta immortale sulla notte che deve passare (“Ha da passa’ ‘a nuttata” ). Per la bambina, per la sua famiglia, per il Paese. Eduardo ha scritto che il terzo atto lo recitò impaurito e in un silenzio assoluto.

E racconta che calato il sipario il silenzio proseguì per qualche secondo. Dopo esplosero “un applauso furioso” e un “pianto irrefrenabile”. Piangevano tutti, attori, comparse, il pubblico, gli orchestrali nel golfo mistico. E anche Raffaele Viviani che era corso ad abbracciare il Maestro perché aveva interpretato il “dolore di tutti”. La domanda banale è chissà come sarebbe oggi avere Eduardo tra di noi. Lui o qualcuno capace come lui di mettere in prosa la stessa domanda: ma che è successo? Come è accaduto che un paese con la nostra storia e cultura abbia perduto la rotta? E che chi ha avuto o ha il potere , abbia pensato di poter fare a meno del popolo, magari perché abbagliato dal potere stesso? Però – e crediamoci –la “nottata” deve finire, anche per noi, ora. E con un tempo nuovo  – crediamoci – si dovranno riconquistare i principi e l’onestà, come la famiglia Jovine.

Marco Travaglini

 

 

 

Deliziosi dolcetti alle pere 

Un dessert semplice e genuino realizzato con le pere. Un guscio di morbida frolla con un ghiotto ripieno di pere e cioccolato, un connubio davvero irresistibile. 
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Ingredienti 

300gr. di farina 
80gr. di burro 
80gr. di zucchero 
3 pere Kaiser 
2 uova 
1 bustina di lievito per dolci 
2 cucchiai di cacao in polvere 
1 pizzico di sale 
Zucchero a velo q.b. 
Scorza di limone grattugiata 

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Impastare nel mixer la farina con il burro a pezzetti, unire 60gr. di zucchero, 2 tuorli, la scorza di limone, lievito, un pizzico di sale. Dividere l’impasto in due parti e con il mattarello, stendere in due sfoglie sottili.  Foderare con una sfoglia una teglia rettangolare imburrata ed infarinata. Distribuire le pere affettate sottilmente, spolverizzate con lo zucchero rimasto e il cacao in polvere. Ricoprire con la seconda sfoglia, spennellare con l’albume rimasto ed infornare a 180 gradi per 50 minuti. Sformare subito e tagliare in piccoli rettangoli. Quando i dolcetti si sono raffreddati, cospargere con zucchero a velo. 

Paperita Patty 

Gambero Rosso: la grande degustazione “3 bicchieri”

Città del gusto Torino di Gambero Rosso organizza la grande degustazione “3 bicchieri” nella sua sede: PALAZZO COPERNICO GARIBALDI. Le migliori bollicine d’Italia e i migliori vini rossi (Barolo, Barbaresco, Brunello, Amarone…), i migliori bianchi d’Italia. 

 

Per partecipare all’evento è necessario acquistare qui il biglietto:

https://www.thetips.it/torino/eventi/grande-degustazione-tre-bicchieri-2380/661 

 

Natale e Capodanno, ecco tutti gli eventi della Città

DALL’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE

Festività di fine anno all’insegna degli incantesimi, sotto la guida del direttore artistico Walter Rolfo, quelle che la città vivrà a partire dal 1 dicembre con un ricco programma dedicato a grandi e piccini che porterà a incontrare un’arte che sa sbalordire e affascinare con effetti speciali, destrezza e abilità

 

Il Natale e il veglione di Capodanno saranno infatti, per la prima volta, legati al tema della magia. L’impegno degli organizzatori è di trasformare Torino, per tutto il mese, in un affascinante “castello incantato”. Il calendario degli eventi, che si annuncia assai fitto, è in fase di definizione. È tuttavia certo che lo show preparato dagli artisti di Masters of Magic per la notte di San Silvestro sarà ospitato sul palco di piazza Castello con un cirque condotto da Rolfo, che coinvolgerà i torinesi nel countdown, per traghettarli nell’anno nuovo. Una straordinaria esibizione dal vivo coinvolgerà ballerini, artisti e illusionisti di fama internazionale, che si alterneranno sul palco. Giochi di prestigio e di magia faranno la gioia di bambini e adulti in diversi luoghi della città. In particolare, il one man show sarà al centro degli appuntamenti in piazza San Carlo, mentre in piazza Solferino verrà allestito un ‘Illusionarium’, museo interattivo dove scoprire le più grandi illusioni ottiche del mondo. Piazza Santa Rita sarà invece pronta ad accogliere le esibizioni di ‘Close-Up Theatre’, tavoli di magia che coinvolgeranno in modo diretto il pubblico. Il Cortile del Maglio ospiterà la‘Magic School’ per i più piccoli dove maestri di arte magica racconteranno storie fantastiche legate ai grandi prestigiatori e insegneranno ai bambini come costruire giochi di prestigio riciclando materiali.

Seguendo l’ormai collaudata esperienza di Mito per la Città e di Jazz Blitz, anche il Natale magico porterà la gioia delle sue esibizioni presso sedi nell’ambito dell’assistenza: ospedali, case di riposo e toccherà le periferie con momenti di spettacolo in biblioteche e case del quartiere.

Tutti gli eventi dedicati al mondo della magia completeranno il programma di appuntamenti che da anni rappresentano una consolidata tradizione: le Luci d’artista, il Presepe di Luzzati al Borgo Medievale, il Calendario dell’Avvento el’Albero di Natale – entrambi per la prima volta in piazza

San Carlo.  I mercatini, come nel 2017, troveranno collocazione nelle piazze Castello (lato Prefettura), Santa RitaSolferino (con la pista di pattinaggio) e a Borgo Dora. Saranno cinque gli appuntamenti concertistici nelle chiese realizzati dalCoordinamento delle Associazioni Musicali di Torino. Inoltre, nell’ambito diIntrecci Barocchi, il 15 e il 18 dicembre al Tempio Valdese sarà eseguita laversione integrale dell’Oratorio di Natale di Bach, a cura di Academia Montis Regalis, Accademia Stefano Tempia, I Musici di Santa Pelagia, Accademia Ruggero Maghini e Accademia del Santo Spirito. Anche i musei cittadini saranno coinvolti a declinare nelle loro sedi lo spirito della magia. A sovraintendere l’organizzazione delle manifestazioni torinesi di fine anno saranno la Fondazione per la Cultura e la Fondazione Teatro Regio. “Natale e Capodanno magico” sono resi possibili dalla collaborazione con i Mercatini di Natale e con aziende che hanno voluto essere al fianco della Città nella realizzazione di questo progetto. Tra esse il fondamentale supporto di Iren, Ubi Banca per il sostegno alla realizzazione dell’albero di Natale, Just Eat e Girarrosti Santa Rita. Sono in corso contatti per coinvolgere altri sponsor.

I MERCATINI

Dal 24 novembre al 6 gennaio piazza Castello, piazza Solferinodal 24 novembre al 23 dicembre piazza Santa Rita e il cortile del Maglio, ospiteranno i tradizionali mercatini dove i visitatori, a caccia di idee per addobbi e regali, potranno passeggiare tra gli chalet per respirare l’atmosfera tipica delle feste e trovare prodotti di artigianato, decorazioni e oggettistica. Altri stand offriranno inoltre specialità natalizie di diverse regioni italiane e di altri Paesi per arricchire la tavola delle feste.

 

ALBERO E CALENDARIO DELL’AVVENTO IN PIAZZA SAN CARLO

Per il quinto anno e, per la prima volta in piazza San Carlo, Torino ospiterà un grande Albero di Natale di luci che riscalderà l’atmosfera della feste per la gioia di grandi e piccini, cittadini e turisti, uniti dal suggestivo e colorato spettacolo.Il Calendario dell’Avvento è il tradizionale castello fiabesco nato dai bozzetti diEmanuele Luzzati che scandirà il conto alla rovescia fino a Natale. Le caselle saranno aperte ogni giorno, alle 18, dai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Torino, con i mezzi più curiosi e spettacolari, in una cerimonia rituale divenuta ormai consuetudine.

 

I WEEKEND ‘MAGICI’ – I LUOGHI

Quattro tra i luoghi pubblici più significativi della città saranno lo scenario per i fine settimana magici:

Piazza San Carlo – One Man Show

Ogni sabato e domenica di dicembre, dopo l’apertura della casella del Calendario dell’Avvento, piazza San Carlo sarà la cornice per l’esibizione di un artista del panorama magico internazionale.

Piazza Solferino – Illusionarium

La piazza si trasformerà in un museo interattivo. Gli ospiti saranno accompagnati da un professore in abiti ‘steam-punk’ che spiegherà a grandi e piccini gli inganni delle mente.

Piazza Santa Rita – Close-Up Theatre

Questa piazza farà da palcoscenico all’arte magica più vicina agli spettatori: il close-Up Theatre. Saranno allestite, ogni sabato e domenica di dicembre, 3 postazioni in cui altrettanti artisti intratterranno e stupiranno un pubblico di tutte le età.

Cortile del Maglio – Magic School

Una speciale scuola di Magia per i più piccoli. Eccentrici “Maestri di arti magiche” racconteranno storie fantastiche legate ai grandi prestigiatori del passato e insegneranno ai bambini come costruire e come esibirsi in veri e propri giochi di prestigio.

 

OFFERTA MUSICALE

Saranno cinque gli appuntamenti concertistici nelle chiese realizzati dal Coordinamento delle Associazioni Musicali di Torino. Inoltre, nell’ambito di Intrecci Barocchi, il 15 e il 18 dicembre al Tempio Valdese sarà eseguita la versione integrale dell’Oratorio di Natale di Bach.

CAPODANNO

Sarà piazza Castello il luogo dei festeggiamenti di Capodanno: una lunga notte dedicata alla magia per salutare nel cuore di Torino l’arrivo del nuovo anno e ritrovare l’autentico piacere di stare insieme. Uno straordinario spettacolo dal vivo coinvolgerà ballerini, artisti e illusionisti di fama internazionale, che si alterneranno sul palco nell’arte della magia per un viaggio nel mondo senza età dell’illusionismo.

(FOTO: IL TORINESE)

In città si vendemmia

I vini Torino doc 2019-2020 sono stati premiati alla Camera Commercio, cerimonia che ha dato il la  Vendemmia a Torino. Grapes in Turin, manifestazione organizzata da Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con Piemonte Land of Perfection, e con Portici Divini, dal 19 al 28 ottobre, della Fondazione Contrada Torino onlus. Ricco il programma di degustazioni, incontri culturali in locali, vie ce luoghi aulici per rilanciare le 7 denominazioni del Torinese: la docg Erbaluce di Caluso e le doc Carema, Canavese, Freisa di Chieri, Colina Torinese, Pinerolese e Valsusa. Fino a domenica 21