LIFESTYLE- Pagina 34

Da quella perduta agli Alpha: cosa sono le generazioni culturali?

A volta spetta ad una generazione l’essere grande. Voi potete essere quella grande generazione” diceva Nelson Mandela.

Ma cosa e’ una generazione? Chi ha interpretato questo concetto?

Si usa questo termine quando ci si riferisce a persone che hanno vissuto nello stesso periodo e che hanno acquisito la loro formazione  nel medesimo “clima culturale caratterizzato da particolari eventi storici”. E’ molto importante, secondo la sociologia, in quale classe di eta’ sono stati vissuti e condivisi avvenimenti e tendenze,  e’ diverso, infatti, far parte di un ciclo storico quando si e’ adolescenti e in eta’ matura. Il sociologo Karl Mannheim e’ stato uno dei primi ad occuparsi della spiegazione di questa nozione  in maniera scientifica creando una definizione rigorosa che parla della “collocazione generazionale” come di  quel lasso temporale che accomuna individui appartenenti al quadro di un “medesimo contesto storico-sociale che influenza modi di sentire, di pensare e di agire e costituisce la base potenziale di forme di agire collettivo”.

Ogni generazione e’ fatta da 25 anni, periodo in cui mediamente ci si riproduce (dato che e’ piu attinente al passato rispetto al presente); per fare un esempio, 3 generazioni sono  costituite da nonni, genitori e figli, una discendenza familiare, e occupano 75 anni circa.

Andando indietro nel tempo fino ai giorni nostri ad ogni generazione (di appartenenza occidentale) caratterizzata da specifici avvenimenti storico-sociali e’ stata data una etichetta sociologica che ne identifica le esperienze, il pensiero e la vita che ne e’ scaturita.

Partendo da fine ‘800 fino al 1900, gli individui appartenenti al quell’arco storico sono stati identificati come  Generazione Perduta, resa celebre da Ernest Hemingway nel romanzo Fiesta, per definire coloro che vissero dai 18 anni in su la Prima Guerra Mondiale. A seguire e’ arrivata la Greatest Generation, che va dal 1901 al 1925, che comprende coloro che hanno affrontato la Grande Depressione (in America) e la Seconda Guerra Mondiale e che hanno sostenuto durissime sfide e sacrifici. Dal 1928 al 1945 hanno vissuto, invece, uomini e donne della Generazione Silenziosa, durante la quale non ci sono stati movimenti di pensiero collettivi ne’ di cambiamento sociale, la Seconda Guerra Mondiale ha lasciato dietro di se’ sgomento e raccapriccio e l’unico pensiero per gli individui appartenenti a questa classe eraquello di riscostruire e dimenticare. In quel periodo ci fu un consistente sviluppo dell’industria dell’auto, della tv e le prime e basilari tracce di tecnologia.

I Boomers sono coloro che rientrano nell’arco temporale che va da 1946 al 1964.

In questo periodo ci fu una sostanziosa crescita demografica, nacquero i movimenti per la pace, quello ambientalista e per i diritti civili; si visse con preoccupazione la guerra in Vietnam econ attesa la prima esperienza nello spazio. Tra il 1965 e il 1980 e’ collocata la Generation X (l‘invisibile) che incrocio’ le contestazioni del 1968, la crisi energetica e sperimento’ unbasilare approccio con il termine ecologia. Questa generazione e’stata la prima ad essere stata etichettata con una lettera che rappresenta perlopiu’ una mancanza di una identita’ sociale e culturale precisa. I suoi appartenenti hanno assistito, comunque,ad eventi importanti come la caduta del Muro di Berlino e l’avvento di Internet. I Millennials, invece, sono nati tra il 1981 e il 1996, e hanno raggiunto la maggiore eta’ nel terzo millennio.Come sappiamo in questo periodo c’e’ stato un grande e veloce sviluppo della tecnologia e dei social media tanto da chiamare  i figli di questa fase storica nativi digitali. Gli “Y, altro nome di questa generazione, vivono la globalizzazione, il terrorismo, il cambiamento climatico e l’affacciarsi ad un mondo di tipomulticulturale. Il lavoro, in questo lasso di tempo, ha cambiatoforma, emerge quello di free lance che modifica molte abitudinimutando anche i ritmi della produttivita’. Ci si sposa meno, si fanno figli molto piu tardi ed e’ persistente una forte tendenza all’individualita’, ma anche alla comunita’ che si esprime  e si sviluppa online.

La generazione che segue e’ quella dei Centennials che va dal 1997 al 2010 e puo’ anche essere identificata come “Z.” Per questi recenti abitanti della terra, lasocializzazione avviene perlopiu’ sui social media e attraverso la tecnologia e la capacita’ di passare dal mondo reale a quello virtuale e’ una pratica quotidiana molto disinvolta. I ritmi di vita sono veloci, aumentano i salutisti, i vegetariani, i childfree, gli animalisti, si punta ad essere sostenibili ed inclusivi. Lo sviluppo della propria singolarita’ e’ una priorita’ assoluta in piena antitesi con il tradizionale e “vecchio” obiettivo di creare una famiglia. Si viaggia molto ed esiste una grande attitudine allo scambio culturale globale. Smartphone e tablet sono nelle tasche e nelle borse di ognuno, vivere senza oramai e’ pressoche’ impossibile.

Dal 2011 fino ai giorni nostri abbiamo gli Screenagers (o Generazione Alpha) nome che segnala la presenza di schermi digitali ovunque. Istruzione e  risorse della formazione sono deputate alla rete, si agevola cosi’ l’accessibilita’ all’istruzione. Gli Alpha vivranno appieno l’era dell’Intelligenza Artificiale e del decremento demografico. La delega totale al digitale ridimensiona doti importanti come la confidenza con diverse attivita’ come la scrittura, il linguaggio e i lavori manuali, per non parlare dei rapporti interpersonali affidati anche questi agli screen. La velocita’ e l’iperattivita’ di questa generazione produce stress e incapacita’ di comunicare “umanamente” le proprie necessita’, soprattutto quelle emotive.

MARIA LA BARBERA

Una fresca insalata di farro

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Il farro e’ un cereale antico dalle elevate proprieta’ nutritive.

L’insalata di farro e’ un’ottima alternativa all’insalata di riso o di pasta, e’ un piatto estivo originale e fresco. Gusto di nocciola, giusta consistenza…una sorpresa di gusto, assolutamente da provare.

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Ingredienti

 

200gr. di farro perlato

80gr. di olive verdi denocciolate

1 confezione di wurstel di pollo

2 uova sode

150gr. di mais e piselli sgocciolati

2 filetti di peperone giallo e rosso in agrodolce

Olio evo

Lavare il farro e metterlo in una pentola con acqua fredda e salata. Cuocere a fuoco lento per 30 minuti dall’ebollizione. A cottura ultimata scolare e lasciar raffreddare. Tagliare i wurstel, le uova sode e i filetti di peperone, unire il mais e i piselli sgocciolati e le olive al farro, condire con un filo di olio evo, mescolare bene, aggiustare di sale e servire fresco.

 

Paperita Patty

La tranvia a cremagliera “Sassi Superga” compie 140 anni, un unicum che vale la targa d’oro ASI

L’Automotoclub Storico Italiano, nella sua continua opera di tutela e valorizzazione del patrimonio motoristico italiano, ha acceso i riflettori sulla lunga storia della tranvia Sassi-Superga, nota anche come Dentiera, che collega la Città della Mole alla collina dove si erge la basilica di Superga. La linea venne inaugurata come funicolare a vapore 140 anni fa, il 27 aprile 1884 e nel 1934 subì l’aggiornamento tecnico utilizzato ancora ai giorni nostri, a novanta anni di distanza. Si tratta della cremagliera di tipo Scrub senza fune e con trazione elettrica. Ad oggi rimane l’unico esempio italiano di tramvia a cremagliera e uno dei pochi rimasti al mondo. La linea, a binario unico con scartamento di 1435 mm, è lunga poco più di tre chilometri, affronta un dislivello di 425 metri e una pendenza massima di 21 gradi.

Per celebrare questo particolare primato, ASI ha rilasciato la prima certificazione di storicità per un convoglio tranviario elettrico, quello in funzione sulla Sassi Superga, formato dalla matrice D2-D3 SNOS del 1934 e dai rimorchi D11-D12-D13-D14 del 1884.

Le rispettive targhe oro sono state consegnate dal Presidente ASi Alberto Scuro e dalla Commissione ASI Rotabili Ferroviari, Gabriele Savi, Michele Fontani e Alberto Sgarbi, al Presidente dell’Associazione Torinese Tram Storici Roberto Carbursano, al termine di un evento organizzato sabato 30 novembre scorso alla stazione di Sassi, durante il quale sono intervenuti la Presidente del Consiglio Comunale di Torino, Maria Grazia Grippo, l’Assessore regionale Andrea Tronzano e il presidente GTT Antonio Fenoglio.

Nell’occasione è stato offerto un road tour sulle rotaie della città a bordo di due affascinanti tram della collezione curata dall’Associazione Torinese Tram Storici, il ‘2598’ del 1933, e il ‘312’ del 1935.

La Sassi Superga è stata la prima funicolare italiana a vapore ad adottare il sistema Agudio, che consisteva in un cavo d’acciaio che, scorrendo accanto al binario, azionava due grandi pulegge a lato del convoglio che, a loro volta, muovevano gli ingranaggi sulla cremagliera centrale. Un motore a azione azionava l’argano. Il sistema venne aggiornato nel 1934 con la cremagliera tipo Scrub senza fune e con trazione elettrica. Le motrici in uso dal 1934 sono la D1 a due assi e le D2 e D3 a carrelli, quattro assi. La colorazione esterna riprende i colori storici di ATM ( Azienda Torinese Mobilità, oggi GTT Gruppo Torinese Trasporti). Il rosso crema adornato dal filetto giallo blu dell’araldica torinese, abbandonati nel 1927 per imposizione ministeriale furono riproposti in quanto la linea Sassi-Superga non è una normale tranvia urbana. Ad eccezione del periodo della seconda guerra mondiale, quando le vetture furono ricolorate in beige, la D2 e la D3 sono tra i pochi tram a non aver mai cambiato livrea. Durante i loro novanta anni di onorato servizio, le motrici D2 e D3 hanno percorso oltre un milione e mezzo di chilometri, accompagnando milioni di persone fino alla base della Basilica di Superga.

I quattro motori TIBB-GTDM permettono al tram di spingere fino a due rimorchi, per un totale di 210 passeggeri. L’interno del tram è completamente in legno lucidato, cosiccome lo sono le porte. I sedili sono formati da panche dallo schienale reclinabile. Solo nella zona rivolta a valle ci sono una paratia e una porta scorrevole a dividere la zona passeggeri dalla parte ristretta del tram. L’orientamento del tram è fisso, sebbene sia bidirezionale. Il lato rivolto a monte si riconosce per la presenza delle condutture dell’aria. I finestrini sono ampi, panoramici e possono scomparire all’interno della fiancata del tram.

Nel 1934, in occasione del rinnovo del parco veicoli, l’ATM decise di recuperare i vagoni a quattro assi, due aperti estivi D13, D14 e due invernali chiusi D11 e D12, e di riutilizzarli sulla linea nuova, previa aggiunta di una ruota dentata che ingranasse sulla cremagliera per garantire la frenatura. Questi vagoni, fino all’immediato secondo dopoguerra, accompagnavano i passeggeri a partire da piazza Castello fino a Superga. Nel tratto tra piazza Castello e Sassi, le rimorchiate venivano agganciate al tram a vapore della linea Torino Brusasco, chiusa poi nel 1949, e da esso trainate fino alla stazione Sassi dove, con motrici di servizio, venivano portate sulla linea per Superga e unite alla motrice.

Sono state restaurate da un’officina specializzata nel 2000 e malgrado non siano praticamente mai cambiate nel corso dei decenni, solo pochi dettagli lasciano intendere la loro effettiva età.

Mara Martellotta

‘Gran Galà degli Sposi’, Caramagna Piemonte capitale italiana del Wedding

Al ‘Lago dei Salici’ va in scena l’eccellenza nel matrimonio firmata Giovanni Riggio

Oltre 500 persone, fra spose, sposi e accompagnatori hanno partecipato all’edizione 2024 del ‘Gran Galà degli Sposi’, l’appuntamento di settore più atteso in Italia nel settore del wedding. Un rito d’essai che, quasi una funzione sacra e solenne, va in scena perfettamente da oltre vent’anni e che vede, quale elegante e inarrivabile cornice, il ‘Lago dei Salici’ di Caramagna Piemonte, al confine tra la provincia di Cuneo e Torino.

Un luogo incantevole e altrettanto incredibile per la capacità d’accoglienza (può ospitare fino a cinque cerimonie nuziali in contemporanea per oltre 2.000 invitati) magistralmente guidato dal patron Giovanni Riggio. Professionista instancabile, imprenditore visionario, anche quest’anno ha richiamato a sé quanti hanno celebrato il giorno più bello della vita nel 2024 per una festa che, dire coi fiocchi, è quantomeno il minimo.

Accanto ai protagonisti dell’evento, anche un parterre ricchissimo di stelle dello showbusiness e del jet-set internazionale venute a dare il proprio contributo alla memorabile serata tra cui Katherine Kelly Lang, famosa interprete di Brook Logan, l’infinito amore di Ridge Forrester nell’eterna e intramontabile soap opera ‘Beautiful’.

Con lei anche l’attore Lorenzo Flaherty, il soprano Katia Ricciarelli e ancora Sasà Salvaggio di ‘Striscia La Notizia’, Simona Tagli con l’ex compagno Antonio Zequila, l’attore comico Franco Neri e Maurizio Scandurra, opinionista de ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’, che dichiara: “Il Piemonte è una fucina sorprendente di talenti. Ringrazio l’amica fraterna Simona Tagli per avermi invitato a questa kermesse, rivelatasi una continua sorpresa. Dalla straordinaria ampiezza e originalità del contesto, di certo il più ampio sito italiano dedicato a quanti vogliono sposarsi fra classe, natura, eleganza e ottima tavola. Il fondatore Giovanni Riggio come un provetto capitano di lungo corso incarna lo spirito pionieristico dell’imprenditore competente che vive ogni singola azione di sviluppo come se tutto iniziasse oggi, fondendo professionalità e cortesia alla maestria stupefacente di un vero cuore bambino capace di innamorarsi e far innamorare tutti delle piccole cose e di ogni altrettanto impagabile dettaglio”.

Sua maestà la bagna cauda

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Esistono numerose varianti  della ricetta tradizionale che prevede esclusivamente l’utilizzo di pochi ingredienti di ottima qualita’: acciughe, aglio e olio

La Bagna Cauda e’ senza dubbio uno dei pilastri della cucina piemontese, ed ha origini lontane nel tempo. E’ una ricetta semplice ricca di gusto e passione che esalta la convivialita’, un rito simbolo di amicizia ed allegria poiche’ in genere la “bagna” si consuma in compagnia. Esistono numerose varianti  della ricetta tradizionale che prevede esclusivamente l’utilizzo di pochi ingredienti di ottima qualita’: acciughe, aglio e olio. Vi propongo la mia variante modernizzata per “addolcire” l’intingolo.

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Ingredienti per 4 persone:

2 teste d’aglio intere

1 etto di acciughe “rosse” di Spagna sotto sale a persona

200ml di olio evo

200ml di latte intero

200ml di panna da cucina

acqua e aceto q.b.

Verdure fresche di stagione a piacere (cardo gobbo, cavolo verza, topinambur, peperoni arrostiti, patate lesse, cipolle al forno, barbabietola ecc.)

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Dissalare velocemente le acciunghe in acqua e aceto e ridurre a filetti. Preparare l’aglio eliminando il germoglio centrale di ogni spicchio poi, affettare sottilmente. Far cuocere a fuoco lentissimo l’aglio in 100ml di latte sino a quando e’ tenerissimo, scolare il latte e ridurre in poltiglia. In una terrina di coccio (“fojot” in piemontese) versare l’olio e quando e’ caldo mettere le aggiughe e la crema di aglio, rimestare con un cucchiaio di legno sino a quando e’ tutto sciolto infine, aggiungere la panna ed il rimanente latte. La salsa e’ pronta per essere servita bollente in ciotole di terracotta singole per ogni commensale. Abbinamento perfetto con un giovane barbera vivace.

 

Paperita Patty

 

Le pericolose conseguenze dell’effetto alone

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Parte 2

Nel continuo intento di farci risparmiare tempo e fatica (ecco come nasce l’esperienza, ma purtroppo anche certi schemi mentali difficili da sradicare) il nostro cervello a volte sbaglia, nel suo tentativo di semplificarci la vita. Facendoci arrivare a determinazioni e conclusioni rapide.

In tal modo certamente risparmiandoci ogni volta un faticoso e lungo lavoro di ponderazione e di valutazione, ma talvolta semplificando eccessivamente la realtà. È certamente questo il caso dell’effetto alone. Nella nostra vita questa dinamica ci si ritorce contro a volte con conseguenze davvero molto gravi.

Conoscendo l’esistenza dell’effetto alone e le dinamiche che ne derivano, possiamo però anche essere in grado di sfruttarle a nostro favore, usandolo consapevolmente. Sia per valutare in modo più veloce e corretto le altre persone, o certi oggetti (pensiamo agli inganni da effetto alone di molta pubblicità…) in molteplici situazioni.

Ma anche di esprimere al meglio noi stessi attraverso il modo in cui ci presentiamo nei vari ambienti, in modo da suscitare le reazioni a noi più favorevoli… Specialmente negli ultimi tempi il fenomeno dell’Effetto Alone è stato analizzato anche relativamente al settore commerciale e del marketing dei prodotti, poiché esso condiziona il nostro giudizio.

È la percezione che abbiamo anche sui prodotti, in special modo quelli appartenenti a uno specifico brand (o marchio o linea di prodotti). Per via di questa ingannevole distorsione mentale, le case produttrici più famose e prestigiose in genere godono di un sostanziale vantaggio. Nel senso che che beneficiano del fenomeno Effetto Alone quando lanciano un nuovo prodotto.

Nel caso in cui la marca venga percepita con un giudizio positivo dai consumatori. Se in precedenza la casa produttrice ha commercializzato un prodotto di successo, gli acquirenti tenderanno ad estendere il giudizio positivo dato al prodotto precedente anche sul nuovo prodotto, pur non sapendo ancora nulla delle sue caratteristiche.

(Fine della seconda parte)

Potete trovare questi e altri argomenti legati al benessere personale sulla Pagina Facebook Consapevolezza e Valore.

Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP
www.tentoni.it

Autore della rubrica settimanale de Il Torinese “STARE BENE CON NOI STESSI”

Le proposte di Antonio Chiodi Latini per un Natale “vegetale”

Grazie alle sorprese pensate dallo chef Antonio Chiodi Latini che dal 2016 porta avanti il suo ristorante di cucina totalmente vegetale a Torino, quello proposto per il 2024 sarà un Natale verde, buono e sostenibile. Una rivoluzione alimentare che pone le materie prime vegetali e la sostenibilità al centro di una proposta gustosa, sana e leggera, ma mai semplice e banale. Per il periodo delle Feste, Antonio Chiodi Latini ha pensato a diverse possibilità regalo, compresa una card per un viaggio nella cucina vegetale in tre percorsi di degustazione più un corso di cucina pensato per 4 persone, che comprende anche pranzo, perfetti per un regalo di Natale originale, oppure per passare del tempo in famiglia condividendo valori sani. I percorsi di degustazione al ristorante prevedono sette interpretazioni, vini esclusi, a 140 euro; 9 interpretazioni, vini esclusi, a 180 euro; 7 interpretazioni, vini inclusi, a 220 euro. Il corso di cucina con Chiodi, per 4 persone, pranzo incluso, è di 400 euro. Interessante anche la proposta realizzata per Emporio Vegetale, il brand di prodotti vegetali pret à manger, realizzato sui ricettati di Chiodi Latini, che vede delle gift box regalo, in diversi formati, e il panettone classico o al cioccolato da condividere durante le Feste. L’Emporio Vegetale offre, nella gastronomia presso IperBiobottega di corso Regina 440, anche un’ampia proposta per pranzi e cene delle Feste, realizzate con prodotti che rispondono ai valori etici e qualitativi di Emporio Vegetale Chiodi Latini, valorizzando le materie prime in abbinamenti insoliti e appaganti che rendono la tavola gustosa e colorata.

Per tutti i dettagli, consultare il sito emporiovegetale.it

Mara Martellotta

“La Magia del Natale” a Nichelino

Dall’8 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 torna La Magia del Natale a cura degli Assessorati agli Eventi, Tradizioni Locali e Terza Età, al Commercio e alla Cultura, in collaborazione con Confesercenti Nichelino, Associazione Amici dell’Arpino e Associazione Patela Vache.

 

Le principali piazze e vie cittadine ospiteranno le luminarie e i decori natalizi, le decorazioni granny (in piazza Di Vittorio) e l’albero granny (in piazza Camandona).

 

L’intero programma di seguito e sul sito https://comune.nichelino.to.it/2024/11/21/la-magia-del-natale-a-nichelino-2024/

“La Magia del Natale” a Nichelino

8 DICEMBRE
LA VIA DEL NATALE
Via Torino ore 9.00 – 19.00, da ang. Via M. D’Azeglio ad ang. Via Cuneo
Negozi aperti e bancarelle natalizie, prodotti artigianali, hobbysti e stand solidali con le associazioni di volontariato del territorio.
Intrattenimenti musicali con la Junior Band “G. Puccini”, zampognari, artisti di strada e animazioni itineranti, Babbo Natale Dj, pista delle mini-moto elettriche, mago Perry, punti musicali e baby dance, cosplay supereroi.
In caso di maltempo la manifestazione sarà spostata al 15 dicembre 2024.

A CASA DI BABBO NATALE
Piazza Di Vittorio ore 10.00-18.00
Grande casa di Babbo Natale e Albero gigante.
Tutti i bambini sono attesi nella casa di Babbo Natale per la consegna della letterina.
Tanti giochi per tutti: La Ruota delle Feste, Enigmi e arrovelli, Quizzettone di Natale, Fabbrica dei giochi di antichi, Mattoncini per tutti, Zucchero filato.
In caso di maltempo la manifestazione sarà spostata al 6 gennaio 2025

14 DICEMBRE
IL PRESEPE VIVENTE – 2° edizione
Borgo Antico di Nichelino – via del Castello- ore 15.00-20.00
Presenza di figuranti e allestimenti con costumi e scenografie della Betlemme di 2000 anni fa, oltre a vari punti/eventi di intrattenimento: rievocazioni storiche, laboratori per bambini e famiglie, musiche, punto di ristoro presso il Factory e cena romana il 15 dicembre alle ore 20.30 su prenotazione presso Open Factory. A cura del comitato Presepe Vivente con le seguenti associazioni: Noi Fiducia, , Salotto Educativo, Cambiamentis, La leggerezza dei piccoli passi, , Gruppo Storico Conte Occelli, Patelavache, Laudato Si’, Panacea, Fidas, Gruppo Scout FSE Nichelino 1 Christian Patteri, Stupinigi è…, Il Sorriso, e anche la famiglia Ceresa, A.N.C. Nichelino, Croce Rossa Italiana, Comitato di Nichelino e il gruppo comunale di Protezione Civile.

12 DICEMBRE
AUGURI IN MUSICA PER LA TERZA ETÀ – Centro d’incontro “Nicola Grosa” (via Galimberti 3), ore 15.00 – 18.30 scambio di auguri e saluti dell’Amministrazione Comunale. Ingresso libero.

20 DICEMBRE
QUIZZONE DI NATALE, gioco a premi per tutti, presso il Centro d’incontro “Nicola Grosa” 
(via Galimberti 3), a partire dalle ore 20.30. A cura di ASSOCIAZIONE KAIROS. Per info e prenotazioni inviare una mail a kairos.nichelino@gmail.com.

BABBO NATALE PER LE VIE
A cura di C.R.I. Comitato di Nichelino, dall’8 al 23 dicembre 2024 e il 6 gennaio 2025 Babbo Natale e i suoi aiutanti Elfi rallegreranno le vie e le feste di quartiere a bordo della CRI…stmas Jeep! Il 6 gennaio cercate la Befana nelle strade cittadine!

TUTTI A TEATRO!
TEATRO SUPERGA, piazzetta Macario 1 – Nichelino

Sabato 14 dicembre ore 21.00
“L’Altro Giacomo” di e con Renato Raimo. Spettacolo di beneficenza a cura dell’Associazione Acto Piemonte, Città della Salute e della Scienza di Torino e Comune di Nichelino il cui ricavato verrà destinato al reparto di Ginecologia e Ostetricia 4 del Presidio Sant’Anna, per il percorso di riabilitazione pelvica oncologica. Info e prenotazioni info@eventuallyevents.it.

Domenica 15 dicembre ore 20.30
Spettacolo di beneficenza a cura dell’Associazione Altro Domani. Evento benefico il cui ricavato andrà a sostenere la lotta alle malattie neuromuscolari. Info e prenotazioni segreteria@altrodomani.it

Venerdì 20 dicembre ore 21.00
CONCERTO GOSPEL con Free Voices Choir. A cura dell’Associazione S. Matteo onlus. Il ricavato andrà a sostegno dei progetti di accoglienza di bambini bielorussi e ucraini e di cooperazione nei loro villaggi di provenienza. Info e prenotazioni biglietteria@teatrosuperga.it

Giovedì 26 dicembre ore 18.00
GRAN GALÀ DELL’OPERA CON Eclettica – Orchestra giovanile di Estemporanea – Per info: biglietteria@teatrosuperga.it

Sabato 28 dicembre alle 18.00 
Il Mago di OZ di O.P.S. – Officina Per la Scena. Spettacolo natalizio gratuito per bambini. Per prenotazioni: biglietteria@teatrosuperga.it –  011 627 9789

ARRIVA LA BEFANA!
6 gennaio 2025 ore 15.30-18.30 – Centro d’incontro “Nicola Grosa” 
(via Galimberti 3) – Un pomeriggio di giochi e divertimenti. La Befana donerà una calza a ogni bambino (fino ad esaurimento). A cura del Comitato di gestione Centro Grosa.

Natale è Reale alla Palazzina di Caccia di Stupinigi
30 novembre / 1 – 7 – 8 – 14 – 15 – 21 – 22 dicembre 2024 dalle 10.00 alle 20.00
Il 14 dicembre ci sarà la “Notte bianca” con apertura fino alle 22.30
Nella magica Palazzina di Caccia di Stupinigi vivrete un’esperienza natalizia speciale. Il fantasmagorico Villaggio di Elfi ricco di nuove attrazioni e suggestioni, sarà popolato da elfi a lavoro per divertire con performance di circensi, storie, giochi e bellissimi laboratori con cui sprigionare la creatività realizzando un oggetto natalizio da portare a casa.Santa Claus accoglierà I più piccoli nella sua nuova casa per ricevere le letterine di natale. Poi ci saranno l’area selfie natalizia, il mercatino di natale, l’area xsmas street food, la possibilità di visitare il museo della Palazzina di Caccia, l’ingegnoso Presepe meccanico e il Musical natalizio. Il programma completo è consultabile sul sito www.natalereale.it. A cura di AD Eventi&comunicazione srl.

Io sono il maschio

Anche quest’anno, il 25 novembre, si è celebrata da più parti la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.

Mai come negli ultimi anni alcuni delitti efferati, compiuti a danno di donne da parte dei loro compagni o fidanzati, rendono evidente le necessità di cambiare qualcosa, di far si che questi delitti siano soltanto più un ricordo di un’epoca barbarica.

Ma cosa si può fare? Dove occorre agire perché la soluzione sia efficace? Sicuramente è necessario lavorare su più fronti: da un lato rendere edotte le possibili vittime di quali mezzi lo Stato metta a loro disposizione (patrocinio gratuito, segnalazione anonima della violenza, ecc), dall’altro educare i maschi, fin dall’adolescenza, che la donna non è una proprietà esclusiva del compagno, che se una donna dice no non vuol dire si, che un vestito non è necessariamente un invito.

L’anno scorso, per il 25 novembre, realizzai proprio un video dove alcune donne, nella loro lingua (russo, rumeno, cinese, francese) dicevano “Il mio vestito non è un invito” (My dress doesn’t mean “yes”) e l’iniziativa fu apprezzata dalle comunità etniche di queste persone prima che dagli spettatori.

Ma fin quando non andremo ad agire sulla vera causa del problema saremo sempre sconfitti in questa lotta senza età, senza confini, senza distinzione fra titoli di studio, luoghi di nascita e professioni.

Dunque, non soltanto repressione dei comportamenti errati e dei reati sia con provvedimenti amministrativi quale l’ammonimento del Questore o penali, ma anche e soprattutto preventivi, educando ad esempio i giovani a cambiare il modo di agire nei confronti del sesso femminile.

Se in casa il padre-padrone ha sempre schiavizzato la moglie facendosi servire, urlando appena qualcosa non viene fatto bene, prendendosi tutta la libertà possibile ma impedendo alla moglie anche solo di pranzare con la sorella o i colleghi, è evidente che i figli saranno indotti a ritenere che quello sia il comportamento da assumere nei confronti della loro futura moglie, anche solo inconsciamente. Insegnare loro che, ogni atto sessuale, dal più comune al più fantasioso, siano legittimi solo se accettati da entrambi significa far capire ai futuri mariti che una donna, mediante il matrimonio, non diventa di proprietà del marito ma, anzi, che entrambi hanno l’obbligo di prendersi cura dell’altro coniuge, del suo benessere, lasciando la libertà desiderata.

Occorre insegnare ai giovani, spesso privi dei giusti strumenti culturali, che i film porno trasmettono un ideale di coito, di rapporto sessuale nelle sue varie declinazioni, totalmente errato, difforme dalla realtà quotidiana, complice il montaggio cinematografico e la professionalità degli attori.

Non si spiega, altrimenti, l’aumento di numero dei maschi in una relazione stabile che ricorrono alle prestazioni delle prostitute per avere, è evidente, qualcosa di diverso da ciò che le loro compagneerogano solitamente; molti di loro, però, ottengono ugualmente la prestazione dalla compagna senza curarsi se la compagna sia consenziente o se, una volta concesso il consenso, cambino idea com’è nella natura umana.

Ecco, quindi, che il rapporto, penetrativo o no poco importa, che dovrebbe cementare l’intesa della coppia giorno dopo giorno, si trasforma in un momento di terrore, di incubo al solo pensiero che stia arrivando l’ora di andare a letto, stia tornando lui a casa o che terminato il ciclo lui pretenda di nuovo la prestazione sessuale.

Appare subito evidente come, se da un lato non vi sia la minima nozione di fisiologia, di anatomia e di psicologia, dall’altro vi sia l’imprinting familiare a dettare le regole della convivenza: l’uomo ordina, la donna esegue, il maschio decide, la femmina subisce, il marito (o il compagno) sono liberi come se fossero single, la moglie deve sottostare ai permessi del marito.

E’ palese che una simile mentalità debba necessariamente essere estirpata dalla nostra cultura, che vada combattuta con ogni mezzo lecito, che vada convertita in una reale parità di diritti, in pari opportunità.

Quante lettrici di questo articolo possono dire, in totale onestà, che il marito va a fare la spesa, lava i piatti, aiuta i figli a fare i compiti, stende il bucato o, ma qui siamo nella fantascienza, stira?

Quante donne, nella nostra società, sanno rifiutare l’imposizionedei genitori di sposare il fidanzato che piace a loro perché altrimenti “esci per sempre da questa casa”?

Se le donne imparassero a fare quadrato tra di loro, a sostenersi quando una collega, una compagna di scuola, una vicina o un’amica si trova in difficoltà, magari per colpa di genitori con l’intelligenza di un’ameba, o che appena effettuato il test di gravidanza positivo vengono abbandonate dal compagno, sicuramente non dovrebbero restare accanto al compagno (o in famiglia, la violenza non guarda lo stato di famiglia) e potrebbero vivere la vita che ogni essere umano merita.

Ma finché fotografiamo le panchine rosse, facciamo i girotondi e sfiliamo in corteo, sperando che tutto si risolva ipso facto, continueremo a leggere cronache di morti annunciate.

Sergio Motta

Sex coach