LIFESTYLE- Pagina 300

Ha da passa’ ‘a nuttata

Quel 31 ottobre del 1984 in cui moriva Eduardo De Filippo

 

eduardo 1Ne è passato del tempo da quel 31 ottobre del 1984 in cui moriva Eduardo De Filippo. Drammaturgo, attore teatrale e cinematografico, regista e sceneggiatore, grande poeta: Eduardo  è stato tra  i massimi esponenti della cultura italiana del Novecento. Di personalità schiva, burbera, lontana dalle mondanità , ha avuto un grande pregio: teneva in grande considerazione i giovani. Ne sapeva riconoscere il valore e il potenziale, dando a molti una chance. Non sopportava i furbetti o i meschini. Ricordarlo è importante. Oggi più che mai.

Con una riflessione più larga. C’è chi ha scritto che il Paese uscirà  da questa crisi come da una guerra. In parte lo dicono i dati, le analisi, le previsioni.Ma ancora di più lo dice la dignità ferita di molti. Se è così tanto più bisogna tornare a quello spirito di riscossa civile che segnò la stagione della Ricostruzione dopo l’ultima vera guerra che gli italiani hanno vissuto. Pensando a questo e pensando al teatro di Eduardo, viene alla mente un episodio, una storia particolare, che parla di lui ma , al fondo,  parla anche di noi. Il 25 marzo del 1945 al San Carlo di Napoli  andò in scena la prima rappresentazione di Napoli Milionaria.

La storia è nota. C’è Gennaro Jovine, che è un uomo perbene. E’ andato in guerra e quando torna a casa trova la moglie che si è arrangiata e ha fatto un po’ di denaro con la borsa nera. E il resto della famiglia più o meno lo stesso: la figlia maggiore è incinta di un soldato americano. L’altro figlio traffica con piccoli furti e persino la più piccola è stata contagiata dal clima. Il terzo atto è quasi una storia a sé. La bambina più piccola è malata, molto, e serve una medicina che non si trova in tutta Napoli. Il medico dispera quando entra il vicino – un uomo che Amalia ha rovinato con l’usura – e che adesso è lì con la medicina in mano. E il dialogo è duro. Lei gli chiede cosa vuole in cambio. Lui le risponde che non può restituirgli la vita che gli ha tolto e quindi in cambio non vuole nulla. Ma le apre gli occhi sull’oscenità di quel suo arricchimento.eduardo 2

Poi consegna la medicina al dottore e se ne và. Per Amalia è il crollo di un mondo. O anche il risveglio da un incubo. Così quando rimangono soli, marito e moglie, finalmente Eduardo (Gennaro) parla e le dice quello che pensa. Di quella brama di ricchezza, di quei biglietti da mille accumulati sulle disgrazie degli altri. Glieli butta sul tavolo e le dice “vedi, a me queste mille lire non mi fanno battere il cuore. E a te? Com’è che te lo fanno battere?”.  C’è del moralismo? Forse, ma può starci nel teatro di Eduardo. Ma il talento è talento, e stupisce. E allora Amalia, che si è svegliata dal suo sonno, risponde. Poche frasi ma c’è tutto. Lei si chiede “Ma che cosa è successo?Che cosa ha travolto così le nostre vite, le cose che avevamo, principi semplici ma puliti – e ripete – ma che è successo?”. Sono le battute finali. Il figlio torna a casa perché non è andato a rubare; la figlia maggiore terrà il bambino e Gennaro finalmente può darsi coraggio con quella battuta immortale sulla notte che deve passare (“Ha da passa’ ‘a nuttata” ). Per la bambina, per la sua famiglia, per il Paese. Eduardo ha scritto che il terzo atto lo recitò impaurito e in un silenzio assoluto.

E racconta che calato il sipario il silenzio proseguì per qualche secondo. Dopo esplosero “un applauso furioso” e un “pianto irrefrenabile”. Piangevano tutti, attori, comparse, il pubblico, gli orchestrali nel golfo mistico. E anche Raffaele Viviani che era corso ad abbracciare il Maestro perché aveva interpretato il “dolore di tutti”. La domanda banale è chissà come sarebbe oggi avere Eduardo tra di noi. Lui o qualcuno capace come lui di mettere in prosa la stessa domanda: ma che è successo? Come è accaduto che un paese con la nostra storia e cultura abbia perduto la rotta? E che chi ha avuto o ha il potere , abbia pensato di poter fare a meno del popolo, magari perché abbagliato dal potere stesso? Però – e crediamoci –la “nottata” deve finire, anche per noi, ora. E con un tempo nuovo  – crediamoci – si dovranno riconquistare i principi e l’onestà, come la famiglia Jovine.

Marco Travaglini

 

 

 

Deliziosi dolcetti alle pere 

Un dessert semplice e genuino realizzato con le pere. Un guscio di morbida frolla con un ghiotto ripieno di pere e cioccolato, un connubio davvero irresistibile. 
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Ingredienti 

300gr. di farina 
80gr. di burro 
80gr. di zucchero 
3 pere Kaiser 
2 uova 
1 bustina di lievito per dolci 
2 cucchiai di cacao in polvere 
1 pizzico di sale 
Zucchero a velo q.b. 
Scorza di limone grattugiata 

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Impastare nel mixer la farina con il burro a pezzetti, unire 60gr. di zucchero, 2 tuorli, la scorza di limone, lievito, un pizzico di sale. Dividere l’impasto in due parti e con il mattarello, stendere in due sfoglie sottili.  Foderare con una sfoglia una teglia rettangolare imburrata ed infarinata. Distribuire le pere affettate sottilmente, spolverizzate con lo zucchero rimasto e il cacao in polvere. Ricoprire con la seconda sfoglia, spennellare con l’albume rimasto ed infornare a 180 gradi per 50 minuti. Sformare subito e tagliare in piccoli rettangoli. Quando i dolcetti si sono raffreddati, cospargere con zucchero a velo. 

Paperita Patty 

Gambero Rosso: la grande degustazione “3 bicchieri”

Città del gusto Torino di Gambero Rosso organizza la grande degustazione “3 bicchieri” nella sua sede: PALAZZO COPERNICO GARIBALDI. Le migliori bollicine d’Italia e i migliori vini rossi (Barolo, Barbaresco, Brunello, Amarone…), i migliori bianchi d’Italia. 

 

Per partecipare all’evento è necessario acquistare qui il biglietto:

https://www.thetips.it/torino/eventi/grande-degustazione-tre-bicchieri-2380/661 

 

Natale e Capodanno, ecco tutti gli eventi della Città

DALL’UFFICIO STAMPA DEL COMUNE

Festività di fine anno all’insegna degli incantesimi, sotto la guida del direttore artistico Walter Rolfo, quelle che la città vivrà a partire dal 1 dicembre con un ricco programma dedicato a grandi e piccini che porterà a incontrare un’arte che sa sbalordire e affascinare con effetti speciali, destrezza e abilità

 

Il Natale e il veglione di Capodanno saranno infatti, per la prima volta, legati al tema della magia. L’impegno degli organizzatori è di trasformare Torino, per tutto il mese, in un affascinante “castello incantato”. Il calendario degli eventi, che si annuncia assai fitto, è in fase di definizione. È tuttavia certo che lo show preparato dagli artisti di Masters of Magic per la notte di San Silvestro sarà ospitato sul palco di piazza Castello con un cirque condotto da Rolfo, che coinvolgerà i torinesi nel countdown, per traghettarli nell’anno nuovo. Una straordinaria esibizione dal vivo coinvolgerà ballerini, artisti e illusionisti di fama internazionale, che si alterneranno sul palco. Giochi di prestigio e di magia faranno la gioia di bambini e adulti in diversi luoghi della città. In particolare, il one man show sarà al centro degli appuntamenti in piazza San Carlo, mentre in piazza Solferino verrà allestito un ‘Illusionarium’, museo interattivo dove scoprire le più grandi illusioni ottiche del mondo. Piazza Santa Rita sarà invece pronta ad accogliere le esibizioni di ‘Close-Up Theatre’, tavoli di magia che coinvolgeranno in modo diretto il pubblico. Il Cortile del Maglio ospiterà la‘Magic School’ per i più piccoli dove maestri di arte magica racconteranno storie fantastiche legate ai grandi prestigiatori e insegneranno ai bambini come costruire giochi di prestigio riciclando materiali.

Seguendo l’ormai collaudata esperienza di Mito per la Città e di Jazz Blitz, anche il Natale magico porterà la gioia delle sue esibizioni presso sedi nell’ambito dell’assistenza: ospedali, case di riposo e toccherà le periferie con momenti di spettacolo in biblioteche e case del quartiere.

Tutti gli eventi dedicati al mondo della magia completeranno il programma di appuntamenti che da anni rappresentano una consolidata tradizione: le Luci d’artista, il Presepe di Luzzati al Borgo Medievale, il Calendario dell’Avvento el’Albero di Natale – entrambi per la prima volta in piazza

San Carlo.  I mercatini, come nel 2017, troveranno collocazione nelle piazze Castello (lato Prefettura), Santa RitaSolferino (con la pista di pattinaggio) e a Borgo Dora. Saranno cinque gli appuntamenti concertistici nelle chiese realizzati dalCoordinamento delle Associazioni Musicali di Torino. Inoltre, nell’ambito diIntrecci Barocchi, il 15 e il 18 dicembre al Tempio Valdese sarà eseguita laversione integrale dell’Oratorio di Natale di Bach, a cura di Academia Montis Regalis, Accademia Stefano Tempia, I Musici di Santa Pelagia, Accademia Ruggero Maghini e Accademia del Santo Spirito. Anche i musei cittadini saranno coinvolti a declinare nelle loro sedi lo spirito della magia. A sovraintendere l’organizzazione delle manifestazioni torinesi di fine anno saranno la Fondazione per la Cultura e la Fondazione Teatro Regio. “Natale e Capodanno magico” sono resi possibili dalla collaborazione con i Mercatini di Natale e con aziende che hanno voluto essere al fianco della Città nella realizzazione di questo progetto. Tra esse il fondamentale supporto di Iren, Ubi Banca per il sostegno alla realizzazione dell’albero di Natale, Just Eat e Girarrosti Santa Rita. Sono in corso contatti per coinvolgere altri sponsor.

I MERCATINI

Dal 24 novembre al 6 gennaio piazza Castello, piazza Solferinodal 24 novembre al 23 dicembre piazza Santa Rita e il cortile del Maglio, ospiteranno i tradizionali mercatini dove i visitatori, a caccia di idee per addobbi e regali, potranno passeggiare tra gli chalet per respirare l’atmosfera tipica delle feste e trovare prodotti di artigianato, decorazioni e oggettistica. Altri stand offriranno inoltre specialità natalizie di diverse regioni italiane e di altri Paesi per arricchire la tavola delle feste.

 

ALBERO E CALENDARIO DELL’AVVENTO IN PIAZZA SAN CARLO

Per il quinto anno e, per la prima volta in piazza San Carlo, Torino ospiterà un grande Albero di Natale di luci che riscalderà l’atmosfera della feste per la gioia di grandi e piccini, cittadini e turisti, uniti dal suggestivo e colorato spettacolo.Il Calendario dell’Avvento è il tradizionale castello fiabesco nato dai bozzetti diEmanuele Luzzati che scandirà il conto alla rovescia fino a Natale. Le caselle saranno aperte ogni giorno, alle 18, dai Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Torino, con i mezzi più curiosi e spettacolari, in una cerimonia rituale divenuta ormai consuetudine.

 

I WEEKEND ‘MAGICI’ – I LUOGHI

Quattro tra i luoghi pubblici più significativi della città saranno lo scenario per i fine settimana magici:

Piazza San Carlo – One Man Show

Ogni sabato e domenica di dicembre, dopo l’apertura della casella del Calendario dell’Avvento, piazza San Carlo sarà la cornice per l’esibizione di un artista del panorama magico internazionale.

Piazza Solferino – Illusionarium

La piazza si trasformerà in un museo interattivo. Gli ospiti saranno accompagnati da un professore in abiti ‘steam-punk’ che spiegherà a grandi e piccini gli inganni delle mente.

Piazza Santa Rita – Close-Up Theatre

Questa piazza farà da palcoscenico all’arte magica più vicina agli spettatori: il close-Up Theatre. Saranno allestite, ogni sabato e domenica di dicembre, 3 postazioni in cui altrettanti artisti intratterranno e stupiranno un pubblico di tutte le età.

Cortile del Maglio – Magic School

Una speciale scuola di Magia per i più piccoli. Eccentrici “Maestri di arti magiche” racconteranno storie fantastiche legate ai grandi prestigiatori del passato e insegneranno ai bambini come costruire e come esibirsi in veri e propri giochi di prestigio.

 

OFFERTA MUSICALE

Saranno cinque gli appuntamenti concertistici nelle chiese realizzati dal Coordinamento delle Associazioni Musicali di Torino. Inoltre, nell’ambito di Intrecci Barocchi, il 15 e il 18 dicembre al Tempio Valdese sarà eseguita la versione integrale dell’Oratorio di Natale di Bach.

CAPODANNO

Sarà piazza Castello il luogo dei festeggiamenti di Capodanno: una lunga notte dedicata alla magia per salutare nel cuore di Torino l’arrivo del nuovo anno e ritrovare l’autentico piacere di stare insieme. Uno straordinario spettacolo dal vivo coinvolgerà ballerini, artisti e illusionisti di fama internazionale, che si alterneranno sul palco nell’arte della magia per un viaggio nel mondo senza età dell’illusionismo.

(FOTO: IL TORINESE)

In città si vendemmia

I vini Torino doc 2019-2020 sono stati premiati alla Camera Commercio, cerimonia che ha dato il la  Vendemmia a Torino. Grapes in Turin, manifestazione organizzata da Regione Piemonte e Città di Torino, in collaborazione con Piemonte Land of Perfection, e con Portici Divini, dal 19 al 28 ottobre, della Fondazione Contrada Torino onlus. Ricco il programma di degustazioni, incontri culturali in locali, vie ce luoghi aulici per rilanciare le 7 denominazioni del Torinese: la docg Erbaluce di Caluso e le doc Carema, Canavese, Freisa di Chieri, Colina Torinese, Pinerolese e Valsusa. Fino a domenica 21

Alla scoperta dei funghi al Borgo medievale

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Il Gruppo Micologico Torinese e il Museo Regionale di Scienze Naturali (MRSN) di Torino presentano la mostra “Alla Scoperta dei funghi 2018 “ che avrà luogo nei giorni 20 – 23 ottobre 2018, presso il Borgo Medioevale del Valentino, viale Virgilio 107 Torino. Presenti circa 200 specie di funghi “freschi”, raccolti dai soci del Gruppo Micologico Torinese, prevalentemente in Piemonte. L’esposizione, realizzata con il contributo del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, è corredata da materiali esplicativi e didattici, per far conoscere i diversi aspetti legati a questi organismi vegetali: ambiente, medicina, letteratura, legislazione, alimentazione, sindromi, storia e pregiudizi. Una sezione è dedicata ai funghi coltivati, a quelli velenosi e in generale al tema della tossicologia. In mostra anche microscopi antichi, libri illustrati d’epoca, calchi di funghi, “tavolo del micologo”, abiti del boulaiè (in piemontese, persona che raccoglie i funghi). Domenica 21 ottobre alle ore 17, la Dr.ssa Camoletto, conservatore responsabile della Sezione Botanica del MRSN, terrà un incontro dal titolo “ Alla scoperta dei funghi … in Piemonte”, durante il quale illustrerà l’importanza dei funghi nell’evoluzione del regno vegetale e alcune curiosità sui funghi del Piemonte e sui nomi locali che li identificano nei vari territori della regione.

Ingresso libero

Luogo e orario

Torino | Borgo Medievale del Valentino – Viale Virgilio 107

Sabato 20: dalle 14.00 alle 19.00 – domenica 21: dalle 9.00 alle 19.00

Lunedì 22 e martedì 23: dalle 9.00 alle 18.00

 Visite guidate per scolaresche e gruppi su prenotazione

Tel. +39 011 5211788

Informazioni

Gruppo Micologico Torinese | Tel. +39 347 2779053 | info@gruppomicologicotorinese.it |www.gruppomicologicotorinese.it

Halloween in Reggia

Mercoledì 31 ottobre il Carnival Party più esclusivo è alla Reggia di Venaria

 

Personaggi di tutti i tempi, realmente esistiti o di fantasia, siete tutti invitati alla Reggia di Venaria nella notte più buia e terrificante dell’anno, quella di Halloween. Mercoledì 31 ottobre, come d’abitudine, la Galleria di Diana della Reggia vi aspetta per un esclusivo Carnival PartyDopo il successo dell’ultima festa in Reggia, la spettacolare ed affascinante Nuit Royale, è ora dell’Happy Halloween alla Reggia di Venaria, organizzata da Prince Experience, organizzazione di eventi che propone più serate a tema presso la residenza sabauda durante l’anno. Eleganza e originalità sono le parole d’ordine per il dress code obbligatorio rigorosamente legato a personaggi realmente vissuti o di fantasia. Avrete la possibilità di incontrare Giulio Cesare sorseggiare una coppa di Champagne con Marilyn Monroe, di chiaccherare con Napoleone e scoprire le sue strategie di attacco, di imparare qualche passo di ballo direttamente da Michael Jackson.   Siete pronti per l’Happy Halloween più atteso al mondo? Qui il programma della serata:

H.20 Light dinner a buffet – Music | Live Performance 
H.22,30 Party con DJ SET – Live Show | Acrobati & Animazione

Incontra i personaggi del passato, vivi una notte che vale una vita intera!

È possibile acquistare biglietti solo online, su https://bit.ly/2OY2a4T

REGULAR APERITIVO + PARTY: 35,99€ (dalle 20 comprende ingresso + 1 drink)

REGULAR PARTY: 25,99€ (dalle 22,30 comprende ingresso + 1 drink)

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PLUS APERITIVO + PARTY: 40,99€ (dalle 20 comprende ingresso + 2 drink)

PLUS PARTY: 30,99€ (dalle 22,30 comprende ingresso + 2 drink)

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Info e prenotazione tavoli: mail: welcome@10xprince.com

Whatsapp: 3357762680

L’arte della bella tavola

Porcellane, argenti e cristalli protagonisti di straordinarie tavole, collezioni di menu e ricettari di famiglia

Per la prima volta oggetti, documenti, diari e libri ritrovati in armadi, credenze e bauli del Castello svelano i segreti della convivialità e dell’accoglienza degli ospiti, usanze, aneddoti e curiosità a proposito di golosità che immergono in atmosfere suggestive ed evocative di incontri di famiglia, ma anche di pranzi formali in cui antenati illustri con ospiti importanti a volte hanno deciso i destini delle nazioni… Tutte le domeniche dal 14 ottobre al 25 novembre al castello di Pralormo (per i gruppi anche tutti i giorni, su prenotazione) il percorso di visita all’interno del Castello è per l’occasione arricchito con allestimenti straordinari. In particolare i visitatori sono immersi in un’atmosfera molto suggestiva perché possono ammirare affascinanti tavole allestite e alcuni servizi di porcellane, argenti e cristalli della famiglia Beraudo di Pralormo, che abita nella dimora fin dal 1680, e che li ha tramandati nei secoli, di generazione in generazione. Ogni ambiente è tematizzato e racconta la storia dell’evoluzione dell’arte della tavola, di vari momenti conviviali, di usanze, di aneddoti… menu e ricettari di varie epoche gelosamente custoditi negli archivi del Castello fanno immaginare e rivivere quei momenti di incontro di famiglia, ma anche quelli formali con ospiti internazionali e nomi prestigiosi. Il percorso si conclude con un allestimento che mostra come i proprietari del Castello, i Conti Beraudo di Pralormo, ricevono oggi i loro ospiti: una grande tavola apparecchiata con piatti di ceramica a forma di grandi foglie, curiose insalatiere e animali in vetro, il tutto a simulare un pranzo in giardino. E sorpresa finale… un allestimento estremamente suggestivo che immerge il visitatore in un momento conviviale del futuro… La visita è completata da una seconda sezione allestita nell’Orangerie, spazio nel parco dove si ritiravano gli agrumi durante l’inverno:

“IL GUSTO DELLA PUBBLICITÀ – MANIFESTI DA UNA COLLEZIONE TORINESE”.

Manifesti, locandine, cartoncini, oggetti e scatole in latta con un percorso articolato in quattro sezioni, dedicate alle attrezzature e alle cucine d’antan, al cioccolato, ai vini spumanti e al vermouth. Una selezione di prodotti dei marchi del territorio torinese e piemontese tra la fine dell’Ottocento e il 1960 proveniente da una collezione di famiglia, ricca raccolta torinese nata dall’interesse per la grafica di Elvio Soleri (1944-2015) attraverso quarant’anni di appassionate ricerche. È inoltre proposto un interessante programma di eventi collaterali dedicati sia agli adulti che ai bambini dal titolo

“AFFARI DI TAVOLA, DI PALATO, DI CUCINA…”.

Dal 14 ottobre al 25 novembre 2018

Castello di Pralormo – Via Umberto I° 24 Pralormo (TO)

Orario: dalle 10 alle 18

Pizzium arriva a Torino

Dopo Milano, Gallarate, Serravalle e Roma la pizzeria Food&Mood è anche torinese. Prodotti regionali di qualità senza rinunciare alla napoletanità

 Il brand Pizzium continua a crescere e arriva a Torino: il nuovo locale ha aperto i battenti in Piazza Vittorio, per la precisione in Via Eusebio Bava 2R, angolo Via Matteo Pescatore, dopo i successi di Milano (che conta già tre indirizzi), Gallarate, Serravalle e Roma. Un marchio giovane ma che si sta rapidamente affermando in tutta Italia: il primo Pizzium nasce infatti nel 2017 a Milano, da un’idea di Stefano Saturnino, Giovanni Arbellini e Ilaria Puddu. C’è un po’ di Napoli in ogni regione e a garantirlo è Pizzium che non abbandona la tradizione partenopea ma la declina utilizzando in modo creativo i prodotti d’eccellenza di tutta Italia e la condisce con il meglio della materia prima DOP e IGP. La base della pizza è napoletana, il cornicione è alto e spesso ma è possibile sedersi a tavola e ordinare anche una pizza Piemonte con provola affumicata, salsiccia di maialino nero e patate al forno. Il menu di Pizzium si compone infatti sia di proposte regionali sia di pizze più classiche: prodotti ricercati come capocollo di Martinafranca, pesto ligure fatto in casa e guanciale del Salumificio Villani possono affiancare gli immancabili pomodoro, mozzarella, olio extra vergine di oliva e basilico, anch’essi rigorosamente DOP e IGP.  Nell’attesa si possono invece ordinare bruschette, friselle e focaccia da accompagnare a una ricca selezione di prodotti locali. Lo stile di Pizzium è inconfondibile ma mai uguale a se stesso perché trae sempre ispirazione dalla terra che lo ospita: così la nuova pizzeria entra in sintonia con l’anima della città, elegante e discreta, con un ambiente accogliente e dal sapore vintage, grazie alle pareti di mattoni, le sedie di legno e i lampadari di stoffa che ricreano atmosfere di altri tempi. Pizzium strizza l’occhio alla memoria dei luoghi e dei loro abitanti che coniuga con il meglio di Napoli e della Campania, con un approccio innovativo e contemporaneo. Pizzium è aperto dalla domenica al giovedì dalle 12:00 alle 14:30 e dalle 19:00 alle 23:30. Il venerdì e il sabato dalle 12:00 alle 14:30 e dalle 19:00 a 00:00.

 

Prema Sai Baba all’alba del terzo millennio

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“Il mondo di oggi tra crisi e speranze”

La figura di Prema Sai Baba all’alba del Terzo millennio sarà oggetto di un incontro in programma presso il Centro Studi Sereno Regis, giovedì 18 ottobre prossimo alle 21. Sarà accompagnato da una riflessione sul mondo di oggi tra crisi e speranza, e sulle ipotesi relative ad un possibile futuro, in occasione della presentazione del volume di Patrizio Brusasco dal titolo “Il ritorno di Gesù Prema Sai Baba”, Paola Caramella editrice. Interverranno con l’autore lo psichiatra Alessandro Meluzzi ed il presbitero ed accademico italiano Ermes Segatti. “Nasce da lontano la genesi di questo libro, di cui è autore Patrizio Brusasco, scrittore e giornalista con studi classici e di indologia presso l’Università degli Studi di Torino, in cui ha conseguito la laurea in Lettere Classiche. In India, nell’Ottocento, comparve, infatti, nel villaggio di Shirdi un personaggio eccezionale, dotato di poteri miracolosi e di una conoscenza illimitata, Sai Baba, che si è presentato al mondo come incarnazione divina o Avatar, desideroso di riportare l’uomo alle origini della propria coscienza divina, all’armonia cosmica ed alla fratellanza universale, facendogli scoprire il Dio interiore, che è il fine ultimo di tutte le religioni. Prima di morire fece sapere ai suoi seguaci che, dopo alcuni anni, si sarebbe reincarnato in Satya Sai Baba per proseguire la sua missione divina in questa età oscura, nota in India come “Kali Yuga”, governata dall’ignoranza, dalla perdita e dal ribaltamento dei valori umani. Nel 2011 moriva Satya Sai Baba che, a sua volta, ha dichiarato che si sarebbe reincarnato in Prema Sai Baba, l’Avatar dell’amore, di ispirazione cristiana. Si tratta di un’ipotesi affascinante, azzardata, ma non assurda, anzi verosimile, perché l’imminente incarnazione di Prema Sai Baba può essere considerata la seconda venuta di Gesù. L’autore cerca di indagare i risvolti di questa affascinante possibilità, verificabile solo nei prossimi anni, ed esplora, al tempo stesso, il messaggio principe che ogni incarnazione divina (Avatar) rivela e ricorda, attraverso un’analisi giornalistica attenta, accompagnata da un sentimento agnostico.

Mara Martellotta

Centro Studi Sereno Regis. Via Garibaldi 13, Torino.

Giovedì 18 ottobre, ore 21