LIFESTYLE- Pagina 284

L’antipasto di nonna Ziella

Squisita tradizione gastronomica regionale

 

ziella

E’ una ricetta piemontese che si tramanda in famiglia da molto tempo. Ci vuole pazienza ma ne vale la pena.

***

Ingredienti :

 

2 kg. di pomodori Perini
1 peperoncino
300gr. di carote
300gr. di peperoni
300gr. di sedano
300gr di fagiolini
500gr. di cipolline pulite
1 bicchiere di aceto
1 bicchiere di olio evo
2 cucchiai di sale grosso
1 cucchiaino di zucchero

 

Preparare le verdure lavate e tagliate a dadini. In un pentolone cuocere i pomodori lavati e tagliati a meta’ per 10 minuti,  passarli al passaverdure conservando tutto il liquido. Aggiungere tutte le verdure asciutte, il peperoncino, l’olio, l’aceto, lo zucchero. Lasciar cuocere per 30 minuti. Salare verso la fine. Quando fredda mettere nei vasi di vetro precedentemente sterilizzati, chiudere bene e cuocere a bagnomaria per 30 minuti. Lasciar raffreddare in acqua. Conservare in luogo fresco.
E’ un antipasto pronto, casalingo che piace sempre a tutti.
Buon lavoro!

Paperita Patty

Come dolcificare il cibo e la vita

Come direbbe il Prof. Franco Berrino (epidemiologo ed esperto di correlazione tra cibo e tumori) “Facciamolo scomparire questo zucchero”

Lo zucchero o saccarosio è usato per far sembrare i cibi più buoni, in quanto la loro qualitá è scarsa. Quando mangiamo troppo zucchero, la fame di zucchero continua a salire; sembra un gioco di parole, ma il pancréas, dovendo produrre molto insulina per smaltirlo, viene sollecitato in modo anomalo, portando successivamente il corpo in ipoglicemia; questo fa sì che il nostro organismo si senta debole e stanco, creando irritabilitá, tensioni addominali e alterazioni della flora batterica. Lo zucchero bianco per renderlo bianco è trattato con calce, anidride carbonica, acido solforoso e, poi, viene cotto e più volte raffreddato, cristallizzato e decolorato con carbone animale; in ultimo vengono utilizzati coloranti per renderlo bianco e brillante. Lo zucchero liquido, chiamato anche sciroppo di glucosio, è un gran veleno, ancor più di quello semolato o granulare; essendo sciolto è piú facile da ingerire e va in circolo nel sangue molto più rapidamente, innalzando la glicemia. Lo si trova spesso in bevande gassate, biscotti, fette biscottate, pane, pasta, marmellate, dolci, succhi di frutta ecc…

***

 

Dunque gli zuccheri artificiali andrebbero eliminati dalle nostre diete. È composto di glucosio e fruttosio, che ostacola un buon funzionamento dell’insulina. Tutto questo provoca gravi danni nei bambini soprattutto, esponendoli a malattie come obesità e diabete. La mia professione mi porta a pensare che ad oggi ci sia poca educazione alimentare, soprattutto nelle scuole; bisognerebbe spiegare ai bambini il benessere di un alimento sano, questo per aiutarli a crescere in salute. Esistono alternative allo zucchero bianco; i dolcificanti naturali sono molto più buoni e non hanno effetti collaterali, chiaramente non bisogna esagerare. Vediamo insieme gli alimenti naturali, che potrebbero sostituire gli zuccheri artificiali: Il miele per esempio, contiene meno calorie dello zucchero, ed è un ottimo antibiotico naturale, disintossicante del fegato, antianemico e ricostituente.

***

Lo zucchero di canna integrale, sempre meno calorico dello zucchero bianco, ricco di minerali, a completa maturazione viene raccolto e portato direttamente sulle nostre tavole. Attenzione, ricordate che lo zucchero di canna grezzo non va confuso con quello integrale, in quanto quello grezzo subisce un processo di raffinazione, imbrunito con l’aggiunta di melassa e caramello, ottenedo cosí un colorito giallo/beige, al contrario di quello integrale che mostra un colore molto piú scuro ed i suoi cristalli hanno una granulometria disomogenea. Il vero zucchero di canna integrale è molto scuro ed umido. Lo zucchero da barbabietola, integrale, non esiste ed è privo di qualità nutrizionali. Il fruttosio o levulosio è un monosaccaride, i cosiddetti zuccheri semplici, uno dei carboidtrati, come quelli che troviamo nella frutta, nel miele e in alcune verdure; il suo indice glicemico è decisamente piú basso rispetto a quello del saccarosio. Ha un alto potere dolcificante rispetto allo zucchero tradizionale, meno rischioso per i diabetici, ma comunque non consigliabile. Lo sciroppo d’agave, ricavato dalla Linfa dell’ agave blu messicana, dolcifica molto piú dello zucchero bianco ed è indicato per i diabetici, per il suo basso indice glicemico; inoltre contiene una buona fonte di sali minerali e oligoelementi. Il dolce sciroppo di malto d’orzo è un dolcificante naturale, contiene zuccheri a rilascio lento ed una buona percentuale d’acqua, quindi si deve maggiorare la dose per dolcificare. Alimento poco calorico, contiene maltosio, vitamine e minerali. Il maltolo è una sostanza antitumorale, combatte la cistite, proteggere i polmoni come tutti i malti di cereali; il migliore quello di riso. Il malto aiuta anche a tenere a bada il sistema nervoso; utilizzato molto dagli sportivi, proprio per il suo rilascio lento di zuccheri, mantiene costante l’énergia nel corpo. “Lo zucchero addolcisce la vita” (cit.), ma quello giusto

 

Ilaria Chionetti Pininfarina

ilanaturopatia@gmail.com

Genuinità in piazza con Cia

Dai mercati di Fenestrelle e Oulx alle fiere di Balboutet a Usseaux e Chivasso

Dal produttore al consumatore, l’estate della Confederazione italiana agricoltori di Torino è all’insegna della promozione delle eccellenze agroalimentari del territorio, con la presenza delle bancarelle della Spesa in campagna sulle principali piazze fieristiche della provincia. Domenica 19 agosto le bandiere biancoverdi della Cia di Torino erano sui banchi dei contadini al mercato di Oulx, mentre giovedì 23 agosto faranno parte della tradizionale kermesse fieristica in borgata Balboutet, a Usseaux. Seguiranno gli appuntamenti con il mercato di Fenestrelle e gli alpeggi aperti nelle valli Pellice e Chisone domenica 26 agosto, per concludere il mese con la Fiera di Chivasso, mercoledì 29 agosto. A settembre, i talk show e le degustazioni con produttori delle aree terremotate del Centro Italia e chef alla Sagra del Peperone di Carmagnola e l’allestimento della terrazza contadina alla Fiera dell’artigianato di Pinerolo. I mercati della Spesa in campagna della Cia di Torino coinvolgono mediamente una trentina di agricoltori selezionati, che propongono ortofrutta, olio siciliano di oliva nocellara, miele e derivati, carni bianche (pollo, coniglio, tacchino) in varie tipologie, zafferano delle valli di Lanzo, formaggi d’alpeggio e altri freschi e stagionati di mucca e di capra, fiori in vaso, biscotti di riso, di meliga, di farro e di grano, pane, riso, liquori artigianali, gianduiotti e giacomette tagliati a mano, salumi tipici del Canavese e carne di maiale e vitello, confetture dolcificate con mosto d’uva, succo di mele e altri trasformati come l’antipasto piemontese, patate di montagna, cosmetici naturali, vino dell’astigiano e affettato di maiale.

 

Pronti, partenza e via. Torna la Mangialonga

Salumi e lardo, ravioli al plin, bocconcini di vitello al Barolo con polenta, formaggi delle vallate cuneesi, torta di nocciole e sorbetto di limone. Fiumi e fiumi di vino dal Barolo, al Nebbiolo d’Alba, proseguendo con il Barbera d’Alba, il Dolcetto d’Alba e il Moscato d’Asti

Ogni tappa ha un gusto. Siamo alla Mangialonga di la Morra, un percorso di 4 chilometri dedicato al gusto e ai paesaggi ricchi di bellezza.Domenica 26 agosto torna così l’imperdibile appuntamento con la Mangialonga di La Morra, la camminata non competitiva tra le meravigliose colline e i vigneti del paese in provincia di Cuneo. D’altronde siamo nelle Langhe del Barolo, la piccola striscia di terra che si estende nella zona meridionale del Piemonte che il “re dei vini” ha reso famosa in tutto il Mondo.Giunta alla 32esima edizione, la Mangialonga rappresenta un appuntamento goliardico, conviviale e festoso, per stare in compagnia degustando i prodotti tipici della cucina di Langa accompagnati dai vini più pregiati delle Cantine locali; Barolo, Nebbiolo d’Alba, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba e Moscato d’Asti saranno il nettare di Bacco che ristorerà i “passeggiatori” e non servirà essere maratoneti professionisti, né sportivi allenati: basterà saper apprezzare le bellezze naturali, l’enogastronomia di qualità e le passeggiate tra vigneti e colline talmente belle da essere stati inseriti tra i siti Patrimonio dell’Unesco. Nato nel lontano 1986 dall’intuizione di un gruppo di amici, l’evento è diventato negli anni sempre più importante, con prenotazioni che arrivano ormai da ogni parte del Pianeta: assaggiare piatti dal sapore unico direttamente nei luoghi in cui vengono prodotti, d’altronde, è un’esperienza che non può lasciare indifferenti.Il costo della partecipazione alla Mangialonga, comprensivo di taschino e bicchiere da degustazione che sarà fornito in omaggio, è di 50 euro per gli adulti e di 20 euro per i ragazzi dai 13 ai 17 anni, mentre per i minori di 12 anni l’iscrizione è gratuita. Verranno applicati degli sconti in base al numero di partecipanti: da 11 a 21 partecipanti 1 biglietto omaggio, da 22 a 32 partecipanti 2 biglietti omaggio, e così via.Partecipare alla Mangialonga, inoltre, può essere una buona occasione per visitare il territorio delle Langhe del Barolo, ricco di splendide colline sulle cui cime sono arroccati castelli e fortezze medievali. Ma anche il piccolo centro di La Morra riserva gradite sorprese: qui, nel 1862, morì il compositore e violinista Giuseppe Galbetti, autore della Marcia Reale, che fu l’inno nazionale italiano fino al 1946; a pochi passi dalla torre campanaria del ‘700, un busto marmoreo lo ricorda, accanto al monumento bronzeo al Vignaiolo d’Italia, opera di Antonio Munciguerra. 

 

Info:

Data –  26 agosto

Località – La Morra (Cuneo)

Tel – 3408505381

PRENOTAZIONI

https://www.mangialonga.com/prenotazioni/

L’aperitivo senza tradire la prova costume

Un cocktail fresco a fine giornata seduti in centro a Torino godendosi il tramonto, la temperatura che scende e una chiacchierata con gli amici, quelli rimasti ancora in città in attesa delle anelate ferie. Un menu pieno di proposte, di tentazioni, di sfizi proibiti che ci fanno riflettere sui molteplici sacrifici fatti durante l’anno per mantenerci in forma, ore di palestra, rinunce

L’aperitivo non fa rima con dieta, è vero, ma possiamo permettercelo ugualmente utilizzando alcuni accorgimenti per non accumulare troppe calorie, possiamo concedercelo ed essere soddisfatti ciononostante, basta stare un po’ attenti. Possiamo cominciare, per esempio, bevendo un cocktail poco calorico come un Bellini da 100 ml solo 31 calorie, uno Spritz da 140 ml 80 calorie, un Gin Tonic da 150 ml 120 calorie. Un bicchiere di birra con bassa gradazione alcolica si aggira sulle 80 calorie, mentre il vino bianco ne contiene all’incirca 100. Ovviamente, nell’ottica del risparmio delle calorie, i cocktail analcolici sono i più indicati mentre sono assolutamente vietati il Mojto, la Pina Colada, il Margarita. Riguardo agli stuzzichini, invitanti e saporiti che ci aspettano languidi al buffet, meglio scegliere verdura cruda, olive, frutta, sottaceti. Le patatine, invece, sarebbe opportuno evitarle insieme alle indigestioni di frutta secca come le arachidi. Ogni tanto però, senza esagerare e con responsabilità, concedersi un aperitivo completo può essere una vera gioia in controtendenza con chi ci vuole prigionieri di regimi alimentari estremisti, alla ricerca di corpi e forme irraggiungibili e francamente che poco hanno a che vedere con la salute e il benessere in genere.

La nostra città, dove l’aperitivo rappresenta un momento irrinunciabile, una occasione quasi intoccabile, si possono trovare molti posti dove farne di deliziosi, eccone alcuni:

Zucca Via Gramsci 10

Cocktail classici ma anche rivisti come lo Spritz Provenzale alla lavanda, gentilezza e professionalità, la tradizione a Torino.

Floris Via Cavour 16

Un posto delizioso con profumeria ricercata, un ambiente elegante, alzate con cibo raffinato.

L’Arancia di Mezzanotte – Piazza Emanuele Filiberto, 11I

In pieno quadrilatero, un apericena consistente e gustoso, musica e divertimento.

Barindo – Corso Re Umberto, 34

Un gioiello in un posto tranquillo, ambiente soft, un’ottima riserva di vini.

Gaudenti – Corso Vittorio Emanuele II, 76 e  Piazza Carlo Felice, 29

Taglieri di pizza di tutti i tipi per un aperitivo non troppo light ma molto appagante.

Amore Corso Vinzaglio, 29

Rapporto qualità prezzo ottimo, cocktail buonissimi.

 

Maria La Barbera

Coppa fior di pesca

Un fresco dessert d’estate per i più golosi

ricetta settIo ho usato la gelatiera, ma va bene anche un gelato confezionato al fiordilatte.

***

Ingredienti per 4 coppe:

4 pesche mature

1 tavoletta di cioccolato fondente di qualita’

4 amaretti secchi

8 palline di gelato al fiordilatte

Per il gelato: Io ho usato la gelatiera, ma va bene anche un gelato confezionato al fiordilatte.

200ml di panna da montare

200ml di latte fresco intero

90gr. di zucchero

1 bustina di vanillina

***

Preparare il gelato secondo le istruzioni della vostra gelatiera. Intanto, pelare e tagliare le pesche a tocchetti e metterle sul fondo di 4 coppe individuali. Far sciogliere con un poco di latte il cioccolato tagliato a quadretti, lasciar intiepidire. Mettere 2 palline di gelato in ogni coppa, versare il cioccolato e spolverizzare con l’amaretto sbriciolato.

Potete sostituire le pesche con altra frutta a piacere, sara’ sempre deliziosa!

 

(Foto: il Torinese)

Paperita Patty

 

Carpaccio estivo di zucchine

Le zucchine, tenere, dolci e croccanti, perche’ non mangiarle crude? Una ricetta originale, veloce e sana. Cucinate a crudo le zucchine mantengono inalterati i sali minerali, come il potassio, di cui sono ricche e pertanto perfette per la stagione estiva. Provatele, vi conquisteranno.

***

Ingredienti

2 zucchine chiare

Aceto di mele bio q.b.

Olio evo, sale q.b.

Mandorle a lamelle q.b.

Parmigiano a scaglie q.b.

***

Lavare bene le zucchine e tagliarle sottilmente nel senso della lunghezza con un pelapatate. Preparare la marinata mescolando in una ciotola l’olio con l’aceto e il sale. Sistemare le fette di zucchine su un largo piatto da portata, condirle con meta’ marinata, cospargere con scaglie di parmigiano e mandorle a lamelle. Formare un secondo strato con le zucchine e gli altri ingredienti sino ad esaurimento. Lasciar riposare in frigo, servire fresco.

Paperita Patty

Notturni monferrini

Continuano gli appuntamenti notturni in Monferrato organizzati da Cammini DiVini & Nordic Walking Valcerrina. Per il 14 agosto, vigilia di Ferragosto, è il turno di una passeggiata notturna alla ricerca di stelle cadenti, che si articola tra Piancerreto di Cerrina e Odalengo Piccolo, attraversando frutteti, prati e boschi selvaggi,m percorrendo un tratto del prestigioso sentiero della Superga Crea sino a Monte Croce dove con un pò di fortuna e con l’aiuto del Gruppo Astrofili di Casale Monferrato si potranno avvistare stelle cadenti. Al ritorno al Circolo Piancerreto Equipe,al termine delle fatiche una pasta asciutta di mezzanotte e una bella fetta di anguria ci attenderà per concludere in dolcezza la serata. Il ritrovo è alle ore 19,30 di martedì 14 agosto presso il Circolo di Piancerreto, nel Comune di Cerrina per le iscrizioni.. Il tracciato tutto su strade sterrate, ad anello di circa 12 km. con dislivello di + 400 m. per circa 3,5 ore di cammino non è adatto ai principianti. Sono necessari per l’escursione lampada portatile e repellente anti – zanzare.

Massimo Iaretti

Promenade Le Corbusier

Cap Martin – I sentieri non sono mai solamente delle vie di comunicazione, sono quasi sempre dei collegamenti tra mondi e modi di essere spesso opposti

A Cap Martin La Promenade dedicata a Le Corbusier è infatti sempre stata ( come si può intuire dall’antico nome: Chemin des Douaniers) la via di contatto tra due mondi, quello del glamour del Principato di Monaco e quello estremamente riservato degli abitanti di Roquebrune Cap Martin. Il sentiero Le Corbusier fu realizzato nel 1791 e collega l’estremità Sud di Cap Martin al Principato di Monaco. Attraversa scorci mozzafiato e vegetazione rigogliosa (frutto degli allestimenti dei giardini delle ville, realizzate ai primi del Novecento, prospicienti il percorso), fino a giungere all’attuale confine tra Roquebrune e Il Principato, fiancheggiando le luminescenti spiagge “du Buse” e “du Golfe Blue”. Le Corbusier (Charles-Edouard Jeanneret-Gris) vi aveva realizzato il suo buen retiro, non a caso chiamato “Le Cabanon”: una semplice costruzione in cui la sola concessione all’estro é rappresentata dai colori delle pareti interne, che sono in assonanza con le tinte che la luce assume illuminandole alle diverse ore del giorno. Per una delle più celebri archistar dei suoi tempi “Le Cabanon” rappresentava la sintesi estrema di ciò che realmente contava: la luce (nella miriade di sfumature che aveva sempre cercato di esaltare nelle sue realizzazioni) e una vista inarrivabile sull’allora piccola perla del golfo del Principato. Non gli occorreva altro. Spesso l’essenziale é tutto.

I due “mondi” collegati da La Promenade sono apparentemente antitetici.

***

Per i monegaschi che lo apprezzano, il sentiero é quasi un obbligo legato allo stile di vita. Chi parte da Montecarlo per percorrerlo lo fa per mantenersi in forma prima di uno degli innumerevoli appuntamenti mondani monegaschi o addirittura lo usa come “riscaldamento” prima di un incontro di tennis al Country Club, che é proprio all’inizio del sentiero dal lato di Montecarlo. Gli abitanti di Cap Martin che la mattina percorrono il sentiero di corsa o passeggiando lo fanno con spirito differente (almeno in parte); hanno in mente di tornare a curare le loro case e i loro giardini (per chi é riuscito a salvarli dalle nuove costruzioni) e, soprattutto, di preservare la loro provenzalitá, fatta di piccoli mercati, ristrutturazioni di casette secolari e poche ma, molto intense, altre attività. Soprattutto alla mattina i due “mondi” si incrociano e si sfiorano lungo i saliscendi e le innumerevoli gradinate del sentiero. Si salutano cordialmente, anche forse paghi, ogni anno, di incrociare il proprio “complementare”. Il sentiero ha le sue regole e i suoi punti di riferimento, ognuno declinato a seconda dello spirito con cui si percorre.

***

Chi lo conosce sa che ogni punto notevole deve essere superato in un preciso istante, altrimenti vuol dire che non si é in forma o più semplicemente che il Tempo (che sicuramente non é uno sportivo) non vuole restare troppo indietro rispetto alle nostre passioni. Anche se si tratta di svago occorre un minimo di disciplina per rispettare i tempi. I continui cambiamenti di pendenza e le viste di una bellezza inarrivabile nella loro essenzialità (soprattutto in primavera e in inverno quando il mare e il mistral sembrano essere gli unici compagni) indurrebbero a cambiamenti di ritmo che vanificherebbero gli sforzi degli appassionati delle prestazioni. Non sempre é però così. A volte i due “mondi” riconoscono che si possono fare degli strappi alle regole (in fondo le regole sono fatte per essere infrante) e decidono che un bagno tra le anse ricavate tra le rocce possa essere un altro piacevole modo di “salutarsi”.

Enrico Bertuccio

Cambia il Clima, cambia la Montagna

Scenari di vita futura sulle terre alte. Domenica 12 agosto ore 17 Rifugio La Chardouse, Borgata Vazon – Oulx (To)

A Borgate dal Vivo torna per il terzo anno Luca Mercalli che, insieme a Gabriele Gallo, domenica 12 agosto alle ore 17 sarà protagonista dell’incontro “Cambia il Clima, Cambia la Montagna: scenari di vita futura sulle terre alte”, presso il Rifugio La Chardouse, nella Borgata Vazon di Oulx.

“Cambia il Clima, Cambia la Montagna: scenari di vita futura sulle terre alte” è uno sguardo sui cambiamenti climatici, sociali e culturali che coinvolgono e coinvolgeranno la montagna e i suoi abitanti nei prossimi anni. Un incontro gratuito per riflettere e dialogare insieme sulle possibilità e le risorse che la montagna può offrire oggi e per essere pronti al futuro aggravarsi del cambiamento già in corso. Luca Mercalli (climatologo, presidente Società Meteorologica Italiana, giornalista scientifico collaboratore della RAI e de “La Stampa”), dialogherà insieme a Gabriele Gallo, giornalista, autore di “L’altra montagna. Quando l’incontro con chi resiste ti cambia la vita” (20090 Editoria e Comunicazione, 2016). All’interno del dibattito sarà presentato anche il libro di Luca Mercalli e Cat Berro “Duemila anni di clima in Valsusa, da Annibale al riscaldamento globale”. Borgate dal Vivo è stato definito il festival più grande d’Europa dedicato ai territori più piccoli: i borghi e le borgate alpine. Per la III edizione Borgate dal Vivo è diventato Performing Alps: oltre alla letteratura, comprende anche altre forme artistiche, dal teatro, alla musica, al cinema, alla danza. L’ obbiettivo del Festival è di contribuire alla rinascita dei borghi e delle borgate alpine e alla lotta contro il loro spopolamento. Gli eventi, tutti in forte relazione con i luoghi che li ospitano, sono rivolti sia agli abitanti di queste aree periferiche, che vengono sempre più rivalutate da un punto di vista ambientale e architettonico, sia al grande pubblico che può riscoprire piccoli luoghi di grande bellezza.