LIFESTYLE- Pagina 246

Cristina Sartorio: “Medicina estetica non è Black Friday”

La riflessione e il monito del noto medico chirurgo estetico torinese da sempre in prima linea nella diffusione di una sana informazione scientifica in un settore in costante ascesa.

La medicina estetica, per quanto fiorente e certamente trend in ascesa, va presa con cura e consapevolezza. Imparando a conoscere alcune regole fondamentali a evitare tutta una serie di possibili rischi per il paziente che potenzialmente sono sempre in agguato”.

Lo rende noto Cristina Sartorio, tra i più autorevoli e stimati medici chirurghi estetici della nuova generazione, seguitissima sui social.

Autrice del fortunato bestseller ‘La bellezza dell’imperfezione” (HCA Edizioni), ci tiene a precisare che “Un conto è un medico, un altro è un medico estetico. Due cose ben distinte che non sono affatto sinonimi, in quanto il secondo è uno status che si raggiunge soltanto mediante l’adesione e la partecipazione a un rigido e intenso protocollo formativo autorizzato, prima di ricevere l’abilitazione a operare. Infatti anche chi ha la patente C per l’autocarro, per poterne guidare uno dotato di rimorchio deve conseguirne un’altra, la E, che lo abilita in tal senso, pur essendo comunque un autista professionista”, spiega la professionista torinese titolare altresì di due moderni e avanguardistici studi medici a Torino e Santa Margherita Ligure. “L’esercizio abusivo della professione resta, ahimé, una circostanza piuttosto diffusa stante i volumi economici che caratterizzano la crescente domanda generale di bellezza”.

Ma c’è di più. “Prolifera, inoltre, anche un ampio e variegato mercato nero legato alla vendita su web e dark web di lotti di prodotti privi dei requisiti di idoneità alla messa in commercio. Si tratta spesso di partite farlocche di lotti di fiale, filler e tossina botulinica pronti a finire in mani inesperte grazie al passaparola battente che alimenta i vari gruppi al femminile che nascono qua e là come funghi on line. Pronti altresì a elargire e scambiarsi consigli su come autoiniettarsi o iniettare tale materiale, favorendo la diffusione di un malcostume che spesso comporta per chi ne abusa danni talvolta irreparabili. Idem per l’uso improprio di farmaci lipo riducenti et similia”.

Un contesto di illegalità occulta e blasonata Che rischia di coinvolgere in quota parte anche gli appartenenti alla cultura del gender che, nel tentativo di risparmiare e sperare di ottenere risultati di cambiamento repentino, ricorrono anch’essi a queste occasioni di approvvigionamento più dannose che vantaggiose”.

Perché, per Cristina Sartorio, “E’ fondamentale investire nella creazione di una nuova e più sana coscienza della cultura della bellezza, spiegando ai potenziali pazienti che si tratta di percorsi sanitari a tutti gli effetti che comportano un’anamnesi completa e complessa della persona al fine di individuarne e circoscriverne al meglio le possibili fonti di disagio al fine di approntare la migliore soluzione per risolverlo. Questo comporta l’instaurazione di una relazione fiduciaria forte e duratura con chi sceglie di avvalersi della medicina estetica, fatta di continuità per evitare il continuo ricorrere a questo o a quel professionista in cerca dell’occasione migliore di prezzo quasi fossimo al Black Friday”.

Fondamentale, conclude Sartorio “Conoscere bene i confini del perimetro d’azione del medico estetico: saper dire di no a richieste bislacche appartenenti ai più veraci desiderata del paziente, aggiornarsi costantemente sotto il profilo dell’innovazione dei ritrovati scientifici e farmacologici da impiegare, restare sempre al passo con i tempi nell’apprendimento di tutte le novità legate alla cosiddetta tecnologia dei filtranti. E, soprattutto, saper ascoltare in maniera oggettiva ed equilibrata. Questo fa la differenza per chi cura e per chi delle cure ne beneficia”.

Tutte le informazioni sul sito www.cristinasartorio.com e sulla Pagina Facebook Medicina Estetica Cristina Sartorio e su Instagram al profilo @dr.cristinasartorio.

Prosegue la Stagione del Tartufo Bianco nel Monferrato

Migliaia di visitatori alla 55° Fiera Nazionale del Tartufo Trifola d’Or di Murisengo

 

Va ad un tartufo di 323 grammi da Costigliole d’Asti il primo premio

Ancora grandi numeri per la seconda domenica di Trifola d’Or a Murisengo, a partire dalle migliaia di visitatori, giunti nell’arco dell’intera giornata, fino ai 5 chilogrammi di pepite in gara al banco di giuria.

Con un esemplare di 323 grammi, si è aggiudicato il primo premio della seconda domenica di Fiera Nazionale del Tartufo (500 euro in denaro offerti dai commercianti di Murisengo) Giovanni Ronzato di Costigliole d’Asti, mentre il secondo premio (350 euro offerti dai produttori locali) è andato al Tuber magnatum Pico di 378 trovato da Andrea Fantino di Montiglio Monferrato. Pochissimi i punti decimali di differenza tra il primo e il secondo premio.

Il terzo premio (100 euro offerti da La Bottega della Carne) è andato, ancora, a Ronzano e al suo tartufo di 198 grammi, mentre la prima migliore composizione è stata quella di 1012 grammi presentata da Alessandro Denaro di Torino (250 euro offerti da UnipolSai), seguita da quella di 510 grammi di Antonio Dalla Francesca di Settimo Torinese (150 euro offerti dal Ristorante San Candido).

Il miglior esemplare di un tartufo (93 grammi) raccolto da un trifolau locale è andato al murisenghese Alessio Gasparini (100 euro offerti dalla Pizzeria Lo Stivale). Infine, il miglior esemplare così come la migliore composizione di tartufo nero sono stati vinti nuovamente da Dalla Francesca; a lui, due piatti da collezione realizzati in serie limitata e firmati dal pittore Gigi Allovio.

Così, Giorgio Richiardi presidente di Giuria in rappresentanza del Centro Nazionale Studi del Tartufo di Alba: –  questa domenica è stato particolarmente difficile stabilire la classifica; più di un esemplare ha avuto i requisiti per conquistare il primo premio. Alla fine, sebbene di pochissimi punti, la qualità ha prevalso sul peso. Complessivamente è stata una giornata interessante con tanti tartufi eccellenti”.

La presenza del Centro Nazionale Studi del Tartufo torna, ogni anno, ad essere occasione di garanzia per il consumatore e di qualità per la Fiera, da più voci, anche autorevolissime, giudicata – la migliore dell’offerta piemontese -. Tutti i tartufi in esposizione e vendita, infatti, vengono preventivamente sottoposti al vaglio del CNST e solo quelli rispondenti ai requisiti di freschezza, consistenza e profumazione, possono venir esposti e venduti. Un lavoro serio e meticoloso che, domenica, ha visto sequestrati 12 esemplari, poi, riconsegnati ai proprietari a fine fiera.

La Fiera è finita ma la Stagione del Tartufo Bianco nel Monferrato continua i fine settimana fino al 18 dicembre prossimo.  

Tutti i sabati e le domeniche, infatti, sarà possibile acquistare, direttamente dal cercatore, Tuber Magnatum Pico o tartufi neri appena raccolti, presso l’Angolo del Trifolau allestito in piazza Boario (dalle ore 10 alle 12,30 e dalle 14 alle 16).

Inoltre, presso l’adiacente Temporary Store TargatoMurisengo di via Asti 2, i produttori di Murisengo saranno presenti con la loro variegata proposta di vino, agroalimentari e trasformati artigianali a km0, quali: vini, mieli, zafferano, nocciole, formaggi caprini, salumi, ortofrutta, pasta fresca, confetture, torte di nocciole, pasta fresca, dolci, trasformati, salse, conserveria, fiori e tessuti (in orario 10,00-17,00).

Ad arricchire l’offerta, il circuito dalla ristorazione (elenco nella sezione Mangiare e Dormire del sito www.fieradeltartufo.net / prenotazione diretta) per scegliere il menu autunnale a base di tartufi.

Per gli amanti della natura del movimento e della cultura, infine, continuano gli appuntamenti Outdoor-Truffle, con: Nordic Walking e camminata libera nei luoghi del tartufo con tappe enogastronomiche (a cura di Cammini DiVini 339 4188277); E-bike tour con aperitivo in cantina e, facoltativa, la conviviale (Asd I Cinghiali; possibilità di noleggio e-bike 331 3640752).

Visitabile tutti i giorni e con ingresso libero, anche, la nuova Tartufaia Didattica Tabui realizzata in zona San Pietro ai piedi dell’omonima torre romanica.

Programma completo su www.fieradeltartufo.net .

 

“Sua Maestà il Panettone” scende in gara a Torino

“UNA MOLE DI PANETTONI”

Hotel Principi di Piemonte – 26 e 27 novembre 2022

“UNA MOLE DI PANETTONI” torna con l’edizione più importante e completa; sarà come sempre organizzata da DETTAGLI EVENTI e si svolgerà a Torino, il 26 e 27 novembre 2022, presso il prestigioso hotel Principi di Piemonte, situato nel cuore della prima capitale d’Italia.

“UNA MOLE DI PANETTONI” è un evento nazionale dedicato al tradizionale dolce di Natale in cui trentacinque maestri fornai e pasticceri lievitisti provenienti da tutte le regioni italiane si sfideranno a colpi di panettoni creativi e tradizionali. Ciascuno di essi lavorerà con ingredienti e procedure esclusivamente artigianali, espressione della loro creatività e dei loro territori di provenienza, e le loro creazioni esalteranno l’estro, la cura e la meticolosità di ogni dettaglio produttivo.

Giunta alla sua undicesima edizione, “UNA MOLE DI PANETTONI” è una delle manifestazioni che apriranno il carosello di eventi italiani legati al popolare dolce natalizio. I visitatori potranno compiere un “viaggio gourmet” attraverso l’Italia apprezzando gusto, forme e profumi del dolce considerato, giustamente, il “Re del Natale”; nello stesso tempo, potranno acquistare i panettoni e scoprire i segreti dei protagonisti del concorso che si racconteranno con la loro presenza e con le loro creazioni di alta pasticceria.

Il Concorso

Oltre a rappresentare un raffinato tour dolciario unico nel suo genere, “UNA MOLE DI PANETTONI” è anche una gara tra alcuni dei migliori fornai e pasticceri lievitisti del Paese. Una giuria di esperti (tra essi sarà presente anche un “uditore lievitista” sorteggiato tra i 35 concorrenti) premierà i migliori panettoni tradizionali presenti in gara; saranno distinti in appartenenti alla scuola piemontese (bassi con la glassa) e milanese (alti senza glassa) cui si aggiungeranno i migliori panettoni creativi italiani.

Nel primo pomeriggio di domenica 27 novembre, la giuria proclamerà i dolci vincitori che si aggiudicheranno il premio “Una Mole di Panettoni”.

Il Panettone… oggi

L’elegante grande lievitato, che durante le feste di Natale è protagonista incontrastato nelle vetrine delle migliori pasticcerie e forni della penisola, sta vivendo una continua espansione, non solo tra i suoi affezionati consumatori, ma anche guadagnando quote di mercato tra le nuove generazioni. È in questo contesto che eventi come “UNA MOLE DI PANETTONI”, nascono e si diffondono con l’obiettivo di informare il pubblico su un mondo affascinante, ricco di grandi talenti e di professionalità di eccellenza. Ed è per questo motivo che DETTAGLI EVENTI, società organizzatrice della manifestazione (come di “UNA MOLE DI COLOMBE”) mira da sempre alla qualità gastronomica e a unire tradizione, innovazione e contemporaneità, garantendo alla propria platea coerenza e professionalità.

Il Panettone… ieri

Leggenda vuole che il nome del panettone derivi da quello di Toni, un umile uomo vissuto nella seconda metà del quindicesimo secolo al servizio di Ludovico il Moro. Toni, accortosi che il capocuoco aveva bruciato il dolce preparato per il banchetto degli Sforza, decise di utilizzare il panetto di lievito madre che aveva conservato per festeggiare il suo Natale in famiglia. Lo lavorò con farina, uova, zucchero e uvetta, e mettendoci più volte mano, arrivò a realizzare un dolce lievitato e morbido che raccolse il plauso generale. La soddisfazione della corte fu tale che Ludovico il Moro battezzò il dolce “Pan de Toni”, dal quale, secondo la leggenda, deriverebbe il nome tutt’ora in uso.

L’organizzazione di “UNA MOLE DI PANETTONI”

“La filosofia di DETTAGLI EVENTI – affermano le due fondatrici, Laura Severi e Matilde Sclopis di Salerano – ha come obiettivo la valorizzazione dei grandi lievitati di eccellenza artigianale. Siamo certe che “UNA MOLE DI PANETTONI, ancora una volta, coinvolgerà il nostro pubblico in una vera caccia al tesoro per scoprire il panettone preferito tra tutti quelli proposti”. 

Prima del Covid, dal 2012 al 2019, “Una Mole di…” ha registrato in ogni edizione un incremento di pubblico di circa il 30%. Nata nel 2012 con “UNA MOLE DI PANETTONI”, la manifestazione è oggi diventata un appuntamento fisso degli eventi enogastronomici torinesi e dal 2020 è sbarcata anche sul web.

Con l’acquisto online sul sito www.unamoledi.it, per esempio, sarà possibile acquistare i biglietti d’ingresso e riservare la fascia oraria desiderata (slot di 30 minuti) fino a esaurimento posti. Il biglietto è acquistabile anche presso la biglietteria dell’evento ma l’accesso alla manifestazione tramite l’acquisto online sarà comunque prioritario.

 

UNA MOLE DI PANETTONI

26 e 27 novembre 2022

Ore 10 -20

Hotel Principi di Piemonte – Via Piero Gobetti 15, 10123 Torino

Per info e biglietti: singolo 5 €, coppia 7 € acquistabili su www.unamoledi.it oppure nella biglietteria presso l’Hotel Principi di Piemonte.

Acquisto online consigliato e prioritario tramite il quale sarà possibile prenotare la fascia oraria di accesso desiderata (slot di 1 ora) fino a esaurimento posti.

 

L’intero evento si svolgerà nel rispetto delle norme anti-COVID-19.

Essendo una manifestazione gastronomica, non sarà consentito l’accesso ad animali.

La Prosciutteria: da Firenze a Torino il “porchetta drive”

IN PIAZZA VITTORIO VENETO 

Toscana – Piemonte, un viaggio gastronomico con un valigia carica di eccellenze gastronomiche buone da mangiare e famosi simboli del made in Tuscany.
La ” Prosciutteria di Firenze” , il ” non ristorante” più vintage d’Italia, sbarca a Torino, nel piccolo salotto di Torino – Piazza Vittorio Veneto – in una reunion storica e culturale, fra la prima e la seconda capitale d’Italia.
Il carattere vintage,  che nel capoluogo piemontese è quanto mai visibile in ogni espressione urbana del centro storico, caratterizza gli arredamenti della Prosciutteria, realizzati con materiali di riciclo proveniente da antiche ville, casali s fattorie, ricreando atmosfere di altri tempi.
Ecco che i torinesi avranno la possibilità di degustare taglieri a base di finocchiona, prosciutti toscani tagliati a mano sul momento insieme, ovviamente, agli altrettanti famosi formaggi e pecorini toscani, stagionati e aromatizzati; abbinati, non c’è nemmeno bisogno di dirlo, a un buon calice di Chianti.
La prosciutteria porta con sè anche un format divertente che permette di acquistare in maniera ” espressa” , davanti allo sportello del locale, la famosa porchetta toscana, il ” Porchetta drive” : si potrà cosi degustare, sul momento o da portare via la specialità toscana preparata secondo la ricetta tradizionale, cotta al forno o a legna.
Il connubio gastronomico giocoso, informale ma di eccellenza tra Firenze e Torino, ce lo racconta bene il fondatore di ” Prosciutterie Firenze , Dario Leoncini, in questa breve intervista:
Qual è stata l’esigenza o l’idea di fondo dalla quale è nato il format del ” porchetta drive” ?
Per coloro che sono di passaggio e vogliono gustarsi una delle nostre schiacciate passeggiando per il centro di Torino abbiamo riservato una finestra che a noi piace scherzosamente chiamare “porchetta drive”. Mangiare la schiacciata con la porchetta mentre si passeggia per le vie della città è un rito tipico che a noi fiorentini piace fare periodicamente perciò abbiamo deciso di voler condividere anche questo come parte delle nostre tradizioni toscane con i nostri amici torinesi.
Perché la scelta è ricaduta proprio su Torino, tra le città selezionate del nord Italia? 
 
 
Torino è per noi una grande capitale europea, capitale del food e della tecnica, capitale del turismo e dello sport, Torino da anni rappresenta  ormai nel panorama mondiale un “place to be” e noi non potevamo mancare. La location di piazza Vittorio ha tutte le caratteristiche di ricerca della convivialità tipiche de “La Prosciutteria” con un dehor davvero ampio che solo questa piazza può offrire e una frequentazione giovane che vive il luogo con lo spirito che a noi piace, fin dai primi sopralluoghi ci siamo sentiti subito a casa.
Nel locale torinese, a fianco al Chianti, quale vino piemontese non dovrebbe mai mancare, per creare un eno fil rouge Toscana – Piemonte? 
 
 
 Il Chianti rappresenta la nostra toscanità, con l’ uva sangiovese a fare da Re della viticoltura regionale. In Piemonte, l’ altro grande leader del vino italiano nel mondo, l’ uva nebbiolo la fa da padrone, dunque i nostri vini Barolo e Langhe Doc rappresentano la linea naturale tra Toscana e Piemonte.
CHIARA VANNINI

Longevità e corretti stili di vita: a Torino un incontro gratuito per parlare della prevenzione

Torino, lunedì 21 novembre ore 18.30

La Responsabile della Delegazione torinese di Fondazione Umberto Veronesi, Adele Artom, rinnova il suo impegno a sostegno della ricerca scientifica e della divulgazione, aderendo al ciclo di incontri “Longevità e corretti stili di vita”.

 

L’appuntamento per parlare di prevenzione è fissato per lunedì 21 novembre alle ore 18.30 presso la Sala Grande del Circolo dei Lettori di Torino, via Giambattista Bogino 9, dove saranno presenti, in veste di relatrici, la Dott.ssa Chiara Segrè, Biologa Molecolare e la Dott.ssa Elena Dogliotti, Biologa Nutrizionista, entrambe membri della Supervisione Scientifica di Fondazione Umberto Veronesi.

Autrici rispettivamente de “I segreti dei centenari” e “Una dieta per ogni età” (libri editi da Sperling&Kupfer), parleranno dell’importanza della prevenzione e delle scelte più salutari che ogni giorno è possibile intraprendere per favorire una vita lunga e soprattutto sana, allontanando altresì notizie false.

Ad oggi, infatti, la soluzione maggiormente sostenibile per migliorare la lunghezza e qualità di vita rimane la prevenzione primaria. L’Organizzazione Mondiale della Sanità asserisce che oltre il 50% delle patologie cardiovascolari e del diabete e almeno il 30% dei tumori possono essere prevenuti cambiando in meglio gli stili di vita (abbandonando fumo e alcol, conducendo una vita fisicamente attiva e adottando buone abitudini alimentari).

L’incontro sarà moderato da Mariachiara Giacosa, giornalista La Repubblica.

Per informazioni e per confermare la propria presenza è possibile scrivere a arianna.fumagalli@fondazioneveronesi.it e francesca.muscella@fondazioneveronesi.it o chiamare 02 76018187.

Un assaggio di Barolo, Barbaresco e Roero con Go Wine

Il Magico Paese di Natale al via a Govone

Grande attesa per la partenza della seconda parte de Il Magico Paese di Natale 2022, quella che coinvolge lo storico cuore pulsante della manifestazione, il piccolo paese di Govone, nel Roero, dove tutto è nato sedici anni fa.

Dopo il grande successo dell’inaugurazione della parte astigiana della manifestazione, con il suo mercatino (tra i più grandi d’Europa e unico italiano nella Top Ten dei migliori mercatini natalizi d’Europa per la prestigiosa associazione internazionale di promozione turistica European Best Destinations), adesso la magia raddoppia con l’inaugurazione della parte di animazione e spettacolo sulla splendida collina piemontese e nel Castello Reale Patrimonio Unesco.

Lì, come ogni anno, si svolgerà lo spettacolo che ha reso unico l’appuntamento piemontese con il Natale, il musical autoprodotto realizzato da una compagnia teatrale e coordinato dal regista Vincenzo Santagata, che conduce i visitatori all’interno del Castello Reale di Govone per approdare alla magica Casa di Babbo Natale. Lo spettacolo, che viene portato in scena 32 volte al giorno, per un totale di 448 rappresentazioni nel corso dellintera durata della manifestazione, è quest’anno dedicato al “Grande Albero della Foresta di Burzee”, nell’ottica di portare l’attenzione di grandi e piccini sul tema dell’albero di Natale, inteso non solo come simbolo di gioia e felicità, ma anche come elemento naturale di primaria importanza per l’ecosistema e la salvaguardia del territorio. Biglietti 9,50 euro (ridotto 8 euro)

Sempre nel Castello verrà allestita la mostra Natale a Casa Savoia, che ripercorre le tradizioni storiche legate al Natale reale, e l’introduzione del simbolo dell’Albero di Natale, “preso in prestito” dal Nord Europa. Il percorso di visita 2022 sarà arricchito per le festività natalizie da allestimenti, oggetti in esposizione, colori e luci che porteranno i visitatori a scoprire quali fossero le tradizioni  della nobile casata durante le feste. Biglietti 8 euro (0-10 anni gratuito)

Infine, Govone sarà anche il teatro della “Scuola degli Elfi”, un percorso-gioco della durata di circa mezzora composto da cinque tappe in cui i bambini parteciperanno a giochi e attività divertenti per ricevere il diploma di “Elfi professionisti”. Biglietti 7 euro

L‘inaugurazione del Magico Paese di Natale di Govone avrà luogo il 19 novembre con un grande spettacolo davanti allingresso del Castello Reale di Govone alle ore 17, che prevede il concerto del Susnhine Ghospel Choir, un coro gospel composto da oltre quaranta elementi che nel 2020 ha partecipato con successo a Italias Got Talent, e la partecipazione della compagnia teatrale della Casa di Babbo Natale.Al termine del concerto si procederà con laccensione delle luminarie 3D installate in tutta larea del castello (compresa una stella cometa di 17 metri) e con il via ufficiale alla magia natalizia.

Queste le date di apertura del Magico Paese di Natale a Govone:

19-20 NOVEMBRE / 26-27 NOVEMBRE / 3-4 DICEMBRE / 8-9-10-11 DICEMBRE / 17-18 DICEMBRE

Il Magico Paese di Natale 2022: informazioni pratiche

Magico Paese di Natale  

12 novembre 18 dicembre | www.magicopaesedinatale.com

 

                       

Per informazioni e materiale stampa:

Valentina Dirindin | valentinadirindin@yahoo.it | 393.9196933

Tempo di funghi porcini… nei bicchierini

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Originale e di sicuro effetto questo antipasto, ideale per un aperitivo o un buffet. Funghi porcini dal sapore intenso e dal profumo inconfondibile su un letto di salsa di pomodoro fresco e burrata. Una delizia.
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Ingredienti

2 funghi porcini sani di piccole dimensioni
1 bicchiere di salsa di pomodoro fresco
1 piccola burrata
Sale, pepe, burro, prezzemolo q.b.
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Pulire bene i funghi, tagliarli a fette e saltarli in padella con poco burro, sale e prezzemolo tritato.
Preparare la salsa di pomodoro con poca cipolla, basilico e sale. Passare al setaccio.
Tagliare la burrata a dadini.
Preparare i bicchierini, versare la salsa di pomodoro, un cucchiaio di burrata e sopra le fette di fungo.
Servire tiepido o a temperatura ambiente con fette di pane tostato.

Paperita Patty

Confagricoltura: eccellenze torinesi alle Nitto ATP Finals 2022

Confagricoltura Torino con il contributo della Camera di commercio di Torino, presenta “La merenda di una volta” con carni, formaggi, e vini del nostro territorio ai giornalisti a Palazzo Madama.

Le ATP Finals 2022 (ufficialmente Nitto ATP Finals 2022 ) sono un torneo di tennis disputato a Torino, dal 13 al 20 novembre 2022, per il secondo anno consecutivo, sul campo di cemento indoor del PalaAlpitur. È l’evento conclusivo dell’ATP Tour 2022 a cui hanno partecipato i primi otto giocatori della classifica ATP di singolare e le prime otto coppie della classifica di doppio. È stata la 53ª edizione del torneo di singolare e la 48ª del doppio.

Come per ogni evento nazionale e internazionale che coinvolge la capitale sabauda, l’occasione è propizia per promuovere il nostro territorio e le sue eccellenze produttive, ma non solo. Ai giornalisti e a coloro che frequentano Palazzo Madama nei giorni delle Nitto ATP Finals, Confagricoltura Torino, con il contributo della Camera di commercio di Torino e nell’ambito delle attività organizzate dall’Ente Camerale con le Associazioni di Categoria del Piemonte, presenta le “Eccellenze torinesi: carni, formaggi e vini del nostro territorio”.

La presentazione si è svolta lunedì 14 novembre e ha coinvolto alcune aziende agricole di Confagricoltura Torino e i vertici dell’Associazione per presentare prodotti e produttori nonché le attività della medesima, insieme al giornalista e critico enogastronomico Alessandro Felis. Il numeroso pubblico di comunicatori convenuto a Palazzo Madama e presente a Torino per l’evento sportivo ha così potuto assaggiare i formaggi dell’azienda Le Corbusier di Novalesa rappresentata da Camilla Bar, la salsiccia bovina dell’azienda Alessandro Moschietto di Coazze, il cui titolare è anche presidente ANGA Confagricoltura Torino, e il Freisa di Chieri Doc dell’azienda Emanuele Miglioretti di Pino Torinese, rappresentata dal titolare. Completavano la proposta enogastronomica i grissini alle nocciole e il pane con farina del territorio torinese di tipo 1 di Marcello Vidotto di Torino e i nocciolini della pasticceria Bonfante di Chivasso.

Dare visibilità al settore agricolo e al comparto agroalimentare nel contesto economico attuale è fondamentale per la sopravvivenza di alcune realtà produttive. Il settore carne, zootecnico in generale è particolarmente in sofferenza e la preoccupazione è grande dato l’aumento dei costi energetici per le imprese che a fronte dei rincari dei mangimi e dei foraggi e di un modesto aumento del valore delle produzioni di carne e latte non riescono più a far quadrare i conti. Il Piemonte vanta una solida tradizione casearia. Il latte raccolto nelle aziende agricole piemontesi, destinato alla caseificazione di prodotti freschi e stagionati, concorre alla produzione di 7 formaggi a DOP – denominazione d’origine protetta –  e più di 30 tipi di formaggi meno conosciuti.

Il vino, nel 2022, con la siccità eccezionale perdurante, ha sofferto meno di quanto si potesse temere; le quantità di uve vendemmiate, salvo eccezioni regionali sono calate ma mai sprofondate. In alcune zone del Piemonte, seppur con minor produzione, la produzione si attesta su livelli qualitativi elevatissimi.

L’evento sportivo torinese vede gli occhi del mondo puntati sulla nostra città ed è fondamentale cogliere questo momento per promuovere il nostro territorio e le sue innumerevoli produzioni di alta qualità, cibo e vino in primis.