LIFESTYLE- Pagina 226

Una calza della Befana dolce, elegante e di qualità

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” La befana vien di notte con le scarpe tutte rotte ma … con le calze di Gallo”:

il marchio storico dell’azienda calzificia lombarda,  fa da sfondo, per questa epifania,  ad una ” dolce” collaborazione con la nota cioccolateria torinese firmata Davide Appendino.

La calza, simbolo tradizionale dell’epifania – che tutte le feste porta via – , insieme alle prelibatezze di fine cioccolato, danno vita ad una festa nella quale stile, qualità e tradizione  contraddistinguono i due marchi. E più piccoli non potranno che apprezzare ” le cose buone per davvero”… senza carbone, una volta tanto.
La calza d’eccellenza,  composta da una lastra di cioccolato fondente al 70% con Nocciole IGP Piemonte o una a scelta tra quelle disponibili nel negozio da circa 350 gr, 120 gr di cuneesi al rhum, 40 gr di gianduiotti exrafondenti monorigine Ecuador e, ovviamente, un paio di calze rigato Gallo, è acquistabile – al costo di 50 euro –  sia nel nuovo store di Davide Appendino di V. Cavour 13 oppure, poco più avanti, nel negozio Gallo al civico 7.  Disponibile anche sullo shop on line di Davide Appendino –https://shop.davideappendino.it-, sempre al costo di 50 euro.

CHIARA VANNINI

“Siamo tutti narcisi? Alla ricerca della relazione perduta”

Incontro con Michela Gecele – psichiatra, psicoterapeuta, co-direttore dell’Istituto IPsiG e autrice del libro sul tema delle personalità narcise e di come “difendersi” all’interno di una relazione

 

4 febbraio 2022 – ore 17:45

c/o Libreria Claudiana, via Principe Tommaso 1, Torino

Ingresso gratuito

 

Incontro con Michela Gecele – psichiatra, psicoterapeuta e co-direttore dell’Istituto IPsiG – che presenterà il suo libro intitolato “Siamo tutti narcisi? Alla ricerca della relazione perduta”.

Il testo, tra il serio e il faceto, fornisce delle chiavi di lettura utili a comprendere il fenomeno del narcisismo e a imparare a gestire le relazioni con un* partner narcis*.

Con l’autrice dialogheranno Elena Guerri e Francesco Alfieri, psicologi e psicoterapeuti della Gastalt.

 

Il libro

Il testo si dipana in un percorso ritmato e ironico, che chiama direttamente in causa il lettore e soprattutto le lettrici. L’idea di base è quella di dare delle chiavi di lettura e delle linee guida per le relazioni con il partner narciso, personaggio diffuso e quasi inevitabile nella nostra società. La varietà di tipologie dei “narcisi” si estende fino ad arrivare a comprendere (quasi) tutti noi. Fra serietà saggistica e gioco, incontreremo vampiri, dongiovanni, streghe, personaggi del mito e della cinematografia. Fino a descrivere una rivoluzione possibile. Delle relazioni, del sentire, dei rapporti fra i sessi, della realtà. La visione che viene presentata ai lettori – chiunque sia interessato al tema, senza escludere gli addetti ai lavori – è ironica ma, soprattutto, positiva e propositiva.

 

Michela Gecele è psichiatra e psicoterapeuta della Gestalt, trainer e supervisore.

Ha pubblicato libri, articoli e capitoli sui temi della psicoterapia e della psicopatologia, esplorando la sofferenza clinica e le relative esperienze di adattamento creativo da un punto di vista fenomenologico e gestaltico. Un altro tema clinico di ricerca e approfondimento è quello delle tematiche interculturali.

Lavora da anni nei servizi pubblici di salute mentale e per tre anni ha coordinato, a Torino, un servizio psicologico e psichiatrico per gli immigrati.

È membro del New York Institute for Gestalt Therapy (NYIGT) e del Human Rights & Social Responsibility (HR&SR) Committe della European Association for Gestalt Therapy (EAGT), ed è co-direttore dell’Istituto di Psicopatologia e Psicoterapia della Gestalt (IPsiG) di Torino.

È autrice anche di una serie di libri gialli “Ada, torte e delitti”, che vedono come protagonista una sociologa berlinese residente a Catania, appassionata di torte e di misteri.

Respirare, terapia per corpo e mente

E’ vero, respiriamo, lo facciamo automaticamente per vivere, il nostro corpo, perfettamente progettato, lo fa indipendentemente dalla nostra volontà. Spesso però questa macchina sofisticata che è il nostro organismo ha bisogno di un supporto consapevole, di un pensiero cosciente che aiuti questo meraviglioso e vitale meccanismo a migliorare

Una respirazione profonda in particolare quella diaframmatica, che richiede concentrazione e volontà, apporta diversi benefici; i maggiori giovamenti di una corretta attività respiratoria sono infatti il rallentamento della frequenza cardiaca e di quella arteriosa, il rilassamento muscolare e una produzione maggiore di melatonina, il meraviglioso e potente ormone che ci fa dormire, il rafforzamento del sistema immunitario.

La respirazione diaframmatica o profonda è in grado di allentare, attraverso l’utilizzo del sistema nervoso parasimpatico,  una situazione di agitazione, spesso cronica, donando calma e rilassamento; il sistema simpatico al contrario, chiamato in causa in una situazione di allerta, provoca respiro corto e veloce.

Respirando intensamente aumenta la produzione di endorfine, un insieme di sostanze prodotte dal cervello, neurotrasmettitori,responsabili del buon umore e avversarie di ansie e paure, aiutando così il generarsi di benessere emotivo e psichico. Non a caso chi è ansioso, in una situazione di stress o in preda alla paura ha il respiro corto e il diaframma bloccato.

Per  praticare la respirazione diaframmatica ci si mette in una posizione comoda, meglio se supini,  si appoggia una mano sulla pancia e si verifica che inalando con il naso, quest’ultima si gonfi grazie all’aria che entra, il petto invece deve rimanere fermo; durante l’espirazione, che può avvenire anche tramite la bocca, la pancia si sgonfia. La cosa importante è non forzare il respiro né inarcare la schiena; inizialmente può sembrare un movimento artificiale ma esercitandosi diventerà naturale e se ne apprezzeranno i benefici.

Si parla di respirazione consapevole perché permette di gestire la durata e l’ampiezza del respiro aumentando l’entrata di ossigeno nei polmoni depurando così l’organismo da sostanze tossiche ed inquinanti, ecco un altro beneficio: la respirazione come pulizia interna del corpo.

In questo momento di pausa dalla vita normale, in questa fase che ci vede diversamente impegnati, con ritmi rallentati, quasi sconosciuti, e con un tempo che scorre lento e flemmatico possiamo ricominciare a respirare; possiamo inspirare per qualche secondo in più, inondare i nostri polmoni di aria e calmarci, trovare in questa nuova  e benefica attività il nostro momento di benessere e perché no anche di meditazione. Chissà che questo rallentamento obbligato delle nostre vite non ci regali salutari abitudini e aria nuova.

Maria La Barbera

Erbaluce Day il 5 gennaio all’Hotel Roma di Torino

Giovedì 5 gennaio 2022 alle 11, all’Hotel Roma e Rocca Cavour di Piazza Carlo Felice e 60 a Torino, il consorzio Cascine Piemontesi con la collaborazione di Confagricoltura Torino, del Consorzio di tutela dei vini Caluso, Carema e Canavese e della Camera di Commercio di Torino presenterà alla stampa l’andamento produttivo e commerciale della denominazione d’origine controllata e garantita Erbaluce di Caluso.

Interverranno alla presentazione, insieme ai produttori dell’Erbaluce, il presidente di Cascine Piemontesi Enrico Allasia, il presidente del Consorzio Caluso, Carema e Canavese  Antonino Iuculano, il presidente dell’Enoteca Regionale dei Vini della provincia di Torino Corrado Scapino, il direttore di Confagricoltura Torino Ercole Zuccaro e il sommelier Mauro Carosso, delegato torinese dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier) e responsabile dell’area didattica del Piemonte.

Sono un centinaio le attività agricole che hanno già aderito a Cascine Piemontesi; per oltre il 50% sono situate nelle Langhe e nell’Albese, ma è in crescita il numero delle aziende delle zone del Monregalese, Saluzzese, Saviglianese, Cuneese, Torinese e Astigiano. Aderiscono a Cascine Piemontesi allevatori e apicoltori, produttori di ortofrutta, castagne, cereali e di altre coltivazioni agricole, del comparto lattiero caseario, corilicolo e vitivinicolo.

https://www.cascinepiemontesi.it/

 

La nostalgia di quando a Capodanno si tornava a piedi in città

1973:  e’ il primo Capodanno che mi ricordo. Non era una tradizione familiare. Avevo 16 anni, beata gioventù

Si deambulava tra  scuola casa ed oratorio con annesso campo da Basket. Sarà stato il 29 dicembre ed un amico di disse: si sono liberati due  posti per il cenone, ci vieni? Presto fatto ed ho risposto di sì, e dopo il compito di convincere i miei.

 

Con mia madre una passeggiata, più difficile con il papà. Mi sbagliavo: con tutti e due fu facile. L’ eccitazione cresceva, obbiettivo Cavoretto. Manco sapevo dove era ma dovevo la sua conoscenza alle canzoni dialettali di Roberto Balocco: a ie’ na salita da Turin a Muncale’ se ti vade cun la bela cita. Per allora la lingua ufficiale era ancora il Torinese. Cose che sono capitate. Appuntamento alle 21, 30, oratorio Michele Rua. Pullman 57 fino in piazza Solferino e poi bus fino a Cavoretto. Nessuno aveva l’ auto e la relativa patente, i nostri stavano tranquilli. Verso le 23 eravamo seduti per iniziare. Tutto programmato per il panettone e spumante da stappare alle 24. L’ unica cosa che mi ricordo benissimo è la pessima qualità dello spumante. Avrei capito dopo che cosa era il vino buono. Prezzi modici e qualità così così. Carlin Petrini era da venire con il suo Slow Food. Più sfumato è il ricordo delle luci e della sala. Luci accecanti e coppie di signori attempati che aspettavano solo che arrivassero le ore danzanti. Grazie ad una grande vetrata le luci della città sono un vero spettacolo. Leggera tristezza che svanisce al rintocco delle 24. Ed anno nuovo fu. Fino all’ una per senso di dovere e per ammortizzare la spesa e poi giù verso Torino e la Barriera. Tutto rigorosamente a piedi. Taxi troppo costosi e mezzi pubblici non funzionanti. Dopo i botti il rumore di auto che si allontanavano. Insomma, diciamocela tutta tutta, nulla di eccezionale, anzi direi un po’ piatto e se si vuole banale. Ma è il primo capodanno degno di nota e di ricordo. Il primo simile a un  primo amore che non si scorda mai. Poi altri Capodanni come quello a Leinì. Singer occupata perché erano stati licenziati tutti gli operai. Non c’ era ancora la cassa integrazione ma una soluzione si trovò per tutti. O l’ anno successivo a Frattamaggiore,  in provincia di Napoli, nel giocare a Tombola con i fagioli come premio. Ci si evolve  anche nei Capodanni. E si cresce. Retorico? Forse ma è tanto bello ricordare con quel  goccio di nostalgia che non guasta mai.

 

Patrizio Tosetto

I resoconti di fine anno

Quest’anno sta ormai volgendo al termine, poche ore ci separano da un nuovo inizio e la maggior parte delle persone si sta affannando nei preparativi del cenone più atteso dei dodici mesi.
L’approccio che solitamente usiamo è quello di non vedere l’ora di salutare l’anno precedente che, in qualche modo, non ha atteso le nostre aspettative e di idealizzare l’anno nuovo ricoprendolo di una forza magica in grado di risolvere tutti i nostri problemi.
Arrivati a questo punto, fermiamoci un momento: siamo certi di avere una percezione reale dei fatti?
Forse l’atteggiamento migliore sarebbe quello di celebrare l’anno passato ringraziandolo per tutti gli insegnamenti positivi e negativi che ci ha lasciato, potendo così andare incontro al nuovo con realismo e forza d’animo.
Sappiate per certo che questo non sarà l’anno che magicamente ci risolleverà da tutti i nostri problemi e che questa fantasia non è realizzabile: i cambiamenti che auspichiamo all’interno delle nostre vite partono sempre da noi e da una nostra intenzionalità. Come può l’arrivo di un nuovo anno cambiare qualcosa nella nostra esistenza se non modifichiamo noi per primi le nostre intenzioni?
Ecco che a questo punto ci può tornare utile la cara lista dei buoni propositi: non un elenco di frasi scritte tanto per ingannarci di aver fatto un piccolo gesto d’amore verso noi stessi, ma una lista frutto di una riflessione intensa e meditata.
Nella frenesia di queste ultime ore che ci conducono verso un nuovo inizio, cercate di trovare un momento di pace per voi stessi. Ritagliatevi qualche minuto per una tisana calda e una riflessione tra voi e voi. Concedetevi di ripercorrere le fila di questo anno e segnatevi i passaggi che non avete apprezzato. Scrivetevi cosa potreste fare per migliorare e per apportare un vero cambiamento nella vostra vita e poi tenetevi quel foglio sul comodino durante le prime settimane dell’anno. Ogni tanto controllate quel biglietto e chiedetevi se state rispettando queste nuove regole che vi siete dati.
Non dimenticatevi di segnare anche tutto ciò che di positivo è successo in questo anno appena trascorso e di esserne grati: ci son sempre così tanti aspetti della nostra vita di cui gioire, aspetti che potremmo vedere facilmente se soltanto aprissimo un po’ di più gli occhi.
Ma soprattutto, in queste ultime ore dell’anno, ricordatevi di non idealizzare ciò che sta arrivando perché non saranno questi nuovi dodici mesi a migliorare la vostra vita, ma sarete voi ad apportarne dei cambiamenti se attuerete delle modifiche alle vostre abitudini.
Ora ritagliatevi un po’ di tempo per quella lista e fate in modo che sia proficua.
Buon inizio anno a tutti voi.
Irene Cane

Pattinare sul ghiaccio da Natale all’Epifania: gli orari degli impianti cittadini

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A Torino piste di pattinaggio aperte e pronte ad accogliere tutti coloro che vorranno fare attività sportiva durante le festività natalizie o semplicemente divertirsi con la famiglia o gli amici. Tra Natale e l’Epifania , infatti, il Palavela e i palaghiaccio Massari e Tazzoli non chiuderanno e adotteranno orari in grado di accontentare i torinesi.

 

Dalle 11 alle 13, dalle 15 alle 17, dalle 18 alle 20, gli orari per domenica 2 e giovedì 6 gennaio, mentre lunedì 3, martedì 4, mercoledì 5 e sabato 8 si potrà pattinare dalle 15 alle 17, dalle 18 alle 20 e dalle 21 alle 23. Domenica 9  l’apertura sarà dalle 15 alle 17, dalle 18 alle 20.

L’ingresso costa 9 euro, ridotto a 7 per over 65 e under 10,  mentre per il noleggio dei pattini se ne devono spendere altri 4.

Questi invece gli orari del Palaghiaccio Massari : il martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30; il venerdì dalle 14.30 alle 16.30 e dalle 21.30 alle 23.30, il sabato dalle 15 alle 17, dalle 17.30 alle 19.30 e dalle 21.30 e dalle 23.30. La domenica l’impianto sarà aperto dalle 15 alle 17 e dalle 17.30 alle 19.30.

Per tutti i giorni d’apertura l’ingresso è a 5 euro, il noleggio pattini a 4.

Il Palaghiaccio Tazzoli sarà disponibile al pubblico solo alla domenica dalle 13.30 alle 16 e dalle 17 alle 19.30. Nei giorni di domenica 2 e 9 gennaio e giovedì 6 si potrà invece pattinare dalle 13 alle 16 e dalle 17 alle 19.

Marco Aceto

Turin Confidential. Cosa succede a Torino: informazioni per chi arriva in città

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What’s on in Turin: events and attractions for tourists, occasional visitors and expats

 

We have survived the period before Christmas, all those social gatherings to greet boss, colleagues, friends at the gym, friends of your children and the parents of the friends of your children. Without forgetting the exhausting research for the perfect present. Or even a present, any present, for the aunt who has everything in at least three different colours. And finally, we have also survived Christmas with our family, including the aunt/sisterinlaw/motherinlow who has everything and is always ready to point out what you have not.  We definitely deserve to conclude the year with the friends we choose and beloved ones, dancing, drinking and partying all night.

Not according to Covid.

With the rise of the infection, the City of Turin has deleted the celebrations in the city centre in order to avoid huge gatherings. Our Mole Antonelliana will be lit with countdown and video mapping, but we have to find alternative solutions to celebrate. At least we are not locked down, so we can still enjoy many attractions of our lovely city.

 

 

Events and festivals

 

Have you considered the possibility to enjoy a guided tour organized by Turismo Torino? Many are the proposals, which also include the possibility to enjoy a “merenda” in a historical cafeteria.

 

Music

 

The Conservatory Giuseppe Verdi hosts Teatro Regio and its Orchestra for a concert directed by Michele Spotti.

 

Museums and Exhibitions

 

Note that, due to the last Covid-19 regulations, the entrance to museums is possible with Greenpass and FFP2 mask, children under 12 are not required to have the Green Pass.

 

The Cinema Museum hosts Photocall, dedicated to movie stars. Inside Mole Antonelliana, you can still find the lift to reach its top. A good idea is to go up at sunset, to enjoy the Christmass light from a very unusual perspective.

 

Until January 9, Palazzo Madama hosts an exhibition dedicated to the European Renaissance of Antoine de Lonhy and a section dedicated to India which is part of a project curated by Artissima and that finds space in other two locations Mao and Accademia Albertina. Several are also the guided tours that Palazzo Madama organizes to their permanent collection. And children can go star hunting in the museum by attending the workshop entitled Piccolo Atelier di Natale.

 

Many are the exhibitions at Gam. One is dedicated to Giovanni Fattori, an absolute master of the 19th century in Italy and another one to Luigi Ontani and his Wunderkammer. You can also enjoy the immersive and participatory installation entitled Sinfonia by Alessandro Sciaraffa.

 

Gam also opens its doors to children. From 3 to 5 January they can take part in a Winter Camp to discover the museum and its collection and take part in creative activities.

 

Musli, the museum dedicated to School and Book, has a programme full of workshops for children and families.

 

Children will certainly enjoy the exhibitions “Animals from A to Z” displayed at Galleria Sabauda.

OGR, until January 16 2022, visit Vogliamo Tutto, an exhibition about labour.

 

To fully enjoy the Christmas mood, why not taking advantage of the evening openings of La Venaria Reale?  The installations of lights at the entrance will welcome and plunge you in an enchanted atmosphere.

 

 

 

And for a moment of little pleasure…

 

I know just one solution to face the temperature going below zero: Zabaione. This cream prepared with egg yalks, sugar and wine, and served warm with biscuits, is one of the best comfort food you can find in Italy. In winter, many diners and restaurants include it in their menu. But you can easily find it in cafes too. I suggest you to choose one of the many beautiful historical cafeterias that pinpoint Via Po, Via Roma, Piazza Castello. Take a seat, maybe near the window, grab a book, if no one is with you for some chitchats, and enjoy a glass of Zabaione. Forget the time passing by. A new year is coming, you have a lot of projects and resolutions, but they can certainly wait tomorrow. Happy New Year!

 

Lori Barozzino

 

Take a look at the last articles HERE as many events are still taking place.

 

Lori is an interpreter and translator who lives in Turin. If you want to read more, here’s her blog.