LIFESTYLE- Pagina 198

Cheese ti dà Appuntamento a Tavola

Anche per questa edizione tornano le storiche cene ospitate dal  ristorante Garden dell’Albergo dell’Agenzia e dal ristorante Battaglino

 

Il programma in aggiornamento è su cheese.slowfood.it

 

Gli Appuntamenti a Tavola sono, storicamente, tra gli eventi di Cheese più attesi, e anche quest’anno il programma che bolle in pentola non è da meno.

 

Quattro gli eventi in programma per la tredicesima manifestazione internazionale dedicata alle forme del latte organizzata da Slow Food e dalla Città di Bra (Cn) dal 17 al 20 settembre. Per apparecchiare le tavole più variegate, coinvolgono chef rinomati e giovani promesse della ristorazione, per approfondire la conoscenza del mondo dei latticini e dei formaggi o per esplorare con l’assaggio temi come il recupero e l’abbattimento degli sprechi alimentari e le interconnessioni tra ecosistemi diversi, come le terre alte e le terre d’acqua, le montagne e il mare.

 

Le cene si tengono a Bra, presso il ristorante Battaglino, e a Pollenzo, presso il Ristorante Garden dell’Albergo dell’Agenzia, giovedì 16, venerdì 17, domenica 19 e lunedì 20 settembre.

La preview: 16 settembre ore 20 – Appuntamento a Tavola con l’osteria Ai Due Platani e il Parmigiano Reggiano

A volte, potremmo essere portati a pensare che i formaggi naturali siano prodotti misconosciuti, produzioni piccole, nomi ignoti ai più. Invece, a smentire questa percezione, spicca il nome del Parmigiano Reggiano, con tutta probabilità il formaggio italiano più noto nel mondo. Ed è proprio il Parmigiano il protagonista della cena allestita dall’osteria Ai Due Platani di Parma che conferma da sempre il simbolo più importante della Guida Osterie d’Italia, la Chiocciola con cui si segnalano le migliori osterie del paese. Ai Due Platani, la tradizione è di casa, con piccole innovazioni seguite con maestria dai cuochi in cucina. Pronti, dunque, a degustare un menù in cui il re dei formaggi è il protagonista indiscusso, insieme agli altri prodotti e alle ricette che rendono grande il territorio, dai salumi ai cappelletti fino ai vini delle cantine della stessa regione.

19 settembre ore 20 – L’Alleanza dei Cuochi e le vie della transumanza in Calabria

 

La pratica della transumanza, in Calabria, ha costituito una delle forme più antiche, e di più lunga durata, di economia naturale. Come in gran parte delle campagne collocate nel bacino del Mediterraneo, essa deve essere sorta – secondo il modulo della transumanza orizzontale, svolgentesi cioè tra montagna e pianura alle stesse latitudini – dalle necessità di alimentare una massa di bestiame che difficilmente poteva contare su condizioni agrarie e climatiche di allevamento stanziale. Così Piero Bevilacqua descrive in un suo saggio la pratica della transumanza nella regione protagonista di questo appuntamento. A raccontarcela coi loro piatti e i prodotti che meglio la esemplificano tre cuochi dell’Alleanza Slow Food, dal nord al sud, da San Sosti ad Albi a Cardeto. La tana del ghiro, La pecora nera e Il tipico calabrese vi danno Appuntamento a Tavola, e non si può mancare.

20 settembre ore 20: in Liguria – L’incontro tra il mare e l’entroterra nella cucina di Marco Visciola

È il nome di innumerevoli ristoranti, pizzerie e alberghi in tutta Italia. Ma è anche il “riassunto” che meglio esprime, forse, l’essenza della cucina ligure, che è fatta appunto di mare e monti, di pesce e prodotti dell’entroterra, di un connubio felice e un’interconnessione continua tra ecosistemi diversi, le terre d’acqua e le terre alte. Per dipingerla in una cena imperdibile, Marco Visciola, talentuoso chef del Marin di Eataly Genova, quasi a creare un connubio tra Cheese e Slow Fish. In pochi anni Marco ha conquistato il palato dei buongustai e, oggi, è un punto fermo della cucina di qualità genovese e non solo. A lui il compito di raccontare la sua cucina attraverso piatti di mare con influenze dell’entroterra ligure. Preparatevi a essere sorpresi con il suo mare e monti!

17 settembre ore 20 – L’Appuntamento a Tavola presso il Ristorante Battaglino di Bra: il formaggio circolare e la cucina del recupero secondo Ivan Milani

Quest’anno a Cheese diventa protagonista dei nostri Appuntamenti a Tavola anche uno dei luoghi del cuore di Slow Food, il Ristorante Battaglino di Bra! Suo ospite, Ivan Milani, chef in continua evoluzione, mai pago di novità e scoperte, con un’idea di cucina che muta nel tempo grazie alle influenze che respira, si misura con il concetto di recupero. Recupero che inizia dal pane a lievitazione naturale, che di forme di recupero ne ha in sé ben due: la scotta ottenuta dopo aver prodotto prima il formaggio e poi la ricotta sostituisce l’acqua nell’impasto; inoltre il miso di pane, prodotto con il pane avanzato, che conferisce al lievitato una complessità aromatica incredibile. Sempre a tema, il dessert è una torta di pane raffermo servita con un mascarpone alla verbena prodotto in casa. Tra il pane e il dolce tre portate che parlano della storia del cuoco e delle terre in cui ha vissuto e cucinato.

Questo appuntamento lo si acquista telefonando direttamente al ristorante, al numero 0172 412509. Affrettati perché i posti sono limitati (35 circa). Il costo della cena è di 47 euro vini inclusi.

Ecco quello che ci aspetta a Cheese, non resta altro da fare se non prenotare il proprio posto! Per la sicurezza di tutti, in adeguamento alle norme vigenti, gli appuntamenti di Cheese 2021 sono accessibili esclusivamente ai detentori di Certificazione verde.

Cheese, la manifestazione internazionale dedicata alle forme del latte, si terrà a Bra (Cn) dal 17 al 20 settembre 2021 ed è organizzata dalla Città di Bra e da Slow Food con il sostegno della Regione Piemonte. Considera gli animali è il tema della tredicesima edizione, un focus sul regno animale e la varietà di connessioni con le azioni dell’uomo. Senza di loro infatti non esisterebbe l’infinita biodiversità casearia che tocchiamo con mano ogni due anni a Bra. Straordinaria già oggi l’attenzione nei confronti dell’evento – che si garantisce con il consueto programma, nella massima sicurezza – sia da parte dei protagonisti di Cheese che da parte del mondo della ristorazione e dell’ospitalità del territorio. Cheese 2021 è possibile grazie al supporto di moltissime realtà, pubbliche e private, che credono in questo progetto. Tra tutte, ringraziamo i main partner: BBBell, BPER Banca, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Egea, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy (QBA) e Reale Mutua.

Bra, Raschera e Toma piemontese in alta quota

Il Bra, il Raschera e la Toma tornano protagonisti durante una serata in cui le montagne saranno il teatro perfetto per ospitare le tre perle lattiero casearie.

Avrà infatti luogo martedì 10 agosto a Bardonecchia la “Cena sotto le stelle”, un’occasione speciale per poter degustare questi formaggi d’eccezione tra una stella cadente e l’altra. Organizzata in collaborazione con Arpiet e nell’ambito del progetto cofinanziato dalla Regione Piemonte, si preannuncia un evento ricco di sapori e seducenti abbinamenti culinari, completamente immersi in un’atmosfera speciale.

“Sfortunatamente, l’emergenza legata al Covid ci ha impedito di ripetere l’organizzazione di alcuni momenti in cui i Consorzi erano presenti sulle piste da sci più rinomate del territorio – spiega Franco Biraghi, presidente dei Consorzi di tutela di Bra, Raschera e Toma Piemontese, evidenziando come questa assenza sia stata “un vero peccato dal momento che si trattava di occasioni utili a far conoscere i nostri prodotti in contesti diversi e che avevano riscosso in passato un grande successo”.

A Bardonecchia non saranno più le piste innevate, ma i colori brillanti dell’estate a fare da scenografia alle tre Dop, per le quali l’estate ha significato una ripresa di quei momenti volti a far conoscere ancora di più le loro peculiarità. Complice l’estrema versatilità che rende il Bra (nella duplice versione Tenero e Duro), il Raschera e la Toma perfetti sia come formaggi da tavola che come comprimari all’interno di svariate ricette, quella del 10 agosto ha tutte le carte in regola per rivelarsi una serata in cui il contesto dialoga alla perfezione con il gusto: “Che sia quello più sapido del Bra Duro, dolce del Raschera, delicato della Toma Piemontese o morbido del Bra Tenero, questi aromi inconfondibili si armonizzano gradevolmente tra loro, impreziositi da una cornice d’eccezione – commenta Marco Quaglia, vicepresidente dei Consorzi di Bra, Raschera e Toma Piemontese -. L’evento del 10 agosto è l’occasione ideale per consentire a questi prodotti di dare il meglio di sé, anche in alta quota – in un contesto in cui l’atmosfera fa la differenza e rinforza ancora di più la potenza di simili formaggi”.

La fonduta al Raschera, il risotto mantecato al Bra Duro o la polenta con la Toma Piemontese rappresentano, infatti, alcuni capisaldi del ristoro invernale, ma queste eccellenze sanno offrire il meglio di sé anche in versione estiva. Ed ecco che se la neve lascia il posto al verde dei prati, le Dop si uniscono con il Salame Piemonte in un tagliere dai gusti tradizionali, lasciandosi degustare in purezza o mettendosi nelle mani di chef che conferiranno ulteriore risalto all’unicità del loro gusto. Quest’ultimo è diventato, nel corso dei secoli, un punto di riferimento inalterato sulle nostre tavole, creando un connubio quanto mai consolidato con quella genuinità che deriva da un’artigianalità antica e da una maestria che non è mai venuta meno alle aspettative.

“Sono formaggi che ci rendono ogni giorno più orgogliosi – conclude Mario Cappa, vicepresidente dei Consorzi di Bra, Raschera e Toma Piemontese -. Con la loro garanzia di qualità sono considerati eccellenze di cui il nostro territorio non può che andare fiero. Ecco perché la loro presenza a eventi enogastronomici è sempre più richiesta: dopo la Cena sotto le stelle sarà, infatti, la volta della Sagra del Peperone di Carmagnola”. La celebre manifestazione che si terrà dal 27 agosto al 5 settembre sarà un’ulteriore occasione per gustare Bra, Raschera e Toma all’interno di ricette pensate ad hoc per l’occasione

I monopattini Helbiz a Bardonecchia

Da oggi Helbiz sarà attivo con i suoi monopattini anche a Bardonecchia  che ha scelto i suoi servizi di micromobilità elettrica in sharing per agevolare gli spostamenti dei turisti e dei residenti nel periodo estivo.
L’avvio delle attività a Bardonecchia giunge a poche settimane dal conseguimento della licenza di operatore di micromobilità per la Città metropolitana di Torino, un’area che conta più di 2.500 mezzi Helbiz, fra monopattini e bici elettriche.

Re peperone in festa a Carmagnola

dal 27 agosto al 5 settembre 2021 a Carmagnola (TO)

Tutti gli eventi sono gratuiti ad eccezione degli eventi de “Il Foro Festival”

www,fieradelpeperone.it

 

Dopo l’edizione “Speciale e Diffusa” del 2020, arriva al traguardo dei 72 anni la più grande manifestazione fieristica italiana dedicata a un prodotto agricolo che torna a riproporre, come da tradizione, 10 giorni di eventi gastronomici, culturali ed artistici per tutti i sensi e per tutte le età.

 

In un’area espositiva di oltre 10.000 mq, con 8 piazze dedicate di cui 6 enogastronomiche, 2500 posti a sedere e oltre 200 espositori, il Comune di Carmagnola presenta un cartellone con tante proposte a cavallo tra gusto, cultura e attualità, con degustazioni, workshop, show cooking, cene a tema, street food, concerti e spettacoli di vario genere, talk show, iniziative solidali, area bimbi, una grande rassegna commerciale e altro ancora.

 

Con tanti ospiti – tra i quali ARTURO BRACHETTI, TINTO, GINO SORBILLO E PAOLO MASSOBRIO – questa sarà anche la seconda edizione anti-spreco alimentare grazie alla partnership con l’azienda Cuki che fornirà migliaia di piatti in alluminio prodotti con materiale riciclabile al 100%  e di Cuki Save Bag distribuite ad espositori ed esercenti della città.

 

Per il terzo anno consecutivo inoltre, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS è charity partner con diverse iniziative dedicate a promuovere e sostenere le sue attività, tra le quali alcune belle proposte del progetto Pep-Revolution di Fata Zucchina dedicato alla salute dell’uomo e del pianeta.

 

Torna anche “Il Foro Festival” con i concerti a pagamento di GIUSY FERRERI il 28 agosto, di SAGI REI il 29 agosto e dei THE KOLORS il 30 agosto, oltre al Belle Époque Show del 27 agosto.

Una torinese alle finali di Miss Grand Prix

La 17enne piemontese tra le 24 finaliste  a Pescara

C’è anche una ragazza di Mompariero (TO) tra le 24 pretendenti allo scettro di Miss Grand Prix 2021, di fatto il secondo più importante concorso di bellezza al femminile organizzato in Italia e giunto quest’anno alla sua 34esima edizione.

La 17enne studentessa Giulia Agate, ha infatti superato a Giulianova lo “scoglio” delle prefinali accedendo così all’atto conclusivo del concorso in programma , sabato 7 agosto allo Stadio del Mare di Pescara.
Eliminata invece l’altra concorrente torinese, la 27enne di Rivoli Monica Barillaro la cui corsa si interrompe quindi in prefinale.
Giulia Agate, invece, salirà sul palco per la finalissima presentata da Jo Squillo che vedrà la presenza di personaggi del calibro di Federico Moccia (presidente di giuria), Manuela Arcuri, Beppe Convertini, Leo Gassman e tanti altri.
Il concorso di Miss Grand Prix, organizzato sotto l’egida di patron Claudio Marastoni, è stato negli anni “trampolino di lancio” per nomi importanti del mondo dello spettacolo italiano tra cui Tessa Gelisio, Carlotta Maggiorana, Raffaella Fico e la vincitrice del 2020 Camilla De Berardinis che domani sera poserà la corona sulla testa della vincitrice.
Il concorso ha il sostegno e la partnership di Ducati, Caffe Mokambo, Bes Italy, Bomba Energy Drink e il patrocinio dei Comuni di Giulianova e di Pescara.
Per restare aggiornati con tutte le news sul concorso si possono seguire i canali social: Instagram e Facebook @missgrandprix.

A Torino la pizza in pala di Johnny Take Uè

Soffice e voluminosa come una nuvola arriva a Torino (in via Gian Francesco Bellezia, 6) 

Riformulando la classica proposta della pizza in pala, il format trae ispirazione dalle nuove frontiere che stanno rivoluzionando il mercato gastronomico, unendo la qualità della tradizione alle innovazioni dello street food. Si punta forte sulla nuvola di pizza con 48 ore di prefermentazione in biga con lievito naturale e l’80% di idratazione: il risultato è un prodotto leggero e croccante. Ed è possibile ordinarla con impasto tradizionale, ai grani antichi oppure integrale.

Sopra ci si può sbizzarrire scegliendo il proprio gusto oppure affidarsi alla proposta in menù che prevede accanto alle classiche margherita e marinara anche quella ai funghi, alla zucca, al pesto, e ancora quelle con prodotti dell’orto o la “oro verde” con mortadella e pesto di pistacchio. Per i più golosi c’è anche il formato large con una nuvola di pizza di formato 58 x 18 centimetri. Altra base può essere la focaccia anche multicereali o curcuma e zenzero che possono essere servite in tre varianti: terra, mare e veggy.

“L’obiettivo è unire qualità, healthy, innovazione e gusto. La nostra proposta variegata è rappresentata dalla pizza in pala, dalle focacce e dal pane cotto al momento con ingredienti di altissima qualità. Una serie speciale di impasti che vanno dall’integrale ai cereali, dai grani antichi alle farine tradizionali, fino all’esclusiva curcuma e zenzero da combinare con i migliori ingredienti selezionati nel territorio” spiegano Giovanni Kahn della Corte, ideatore di Johnny Take Ue’ e del brevetto Ape Pizza, e di Francesco Esposito, co-founder della formula “Pizza in Pala Focaccia e Pane”.

Varcare la soglia di un locale Johnny significa vivere una nuova esperienza in tema food. Atmosfere accoglienti e mood originali creano lo spazio ideale per gustare la pizza in un contenitore ricercato e curato fin nei minimi dettagli nel segno del design tra il jungle e il vintage.

Il format, che sta ricevendo già numerose richieste di affiliazione, si svilupperà con 20 aperture nei prossimi 2 anni: dopo l’esordio a febbraio a Caserta e questa apertura in Piemonte, ne seguirà una a Napoli in via Bracco all’interno di quello che sarà il Museo della Tradizione Enogastronomica – MUTE di Diego Minutaglio. “Pizza in pala, focaccia & pane” va ad arricchire il gruppo Johnny già presente con Pizzeria e Cucina di eccellenza, Apecar e Cicloofficina.

Alici marinate, sapore di mare e di estate

E’ il pesce azzurro il protagonista della nostra ricetta, ricco di nobili proprieta’, economico e gustoso. Le alici, freschissime, si cuociono in una stuzzicante marinatura a base di limone o aceto. Un piatto saporito ideale per un fresco antipasto o delle sfiziose bruschette.

***

Ingredienti

500gr. di alici freschissime

3 limoni succosi

1 spicchio di aglio

1 peperoncino

½ bicchiere di olio evo

1 cucchiaio di aceto bianco

Sale, pepe, prezzemolo q.b.

***

Pulire bene le alici eliminando testa e lisca, lavarle e surgelarle per 24 ore. Scongelare, asciugare bene e disporre i filetti in una teglia (non di metallo) in un unico strato, coprire tutto con il succo dei limoni e l’aceto, lasciar macerare per almeno sei ore o comunque sino a quando sono tutte “cotte” (bianche). Scolare le alici dalla marinatura, sistemarle in un contenitore in vetro con coperchio, condirle con l’olio evo, poco sale, pepe, peperoncino, fettine di aglio e il prezzemolo tritato. Lasciare insaporire bene per qualche ora in frigorifero e servire fresche a piacere.

Paperita Patty

Trovare l’armonia corporea e sciogliere le tensioni con il Rolfing

Il massaggio che libera da blocchi e regala benessere a corpo e mente.

“Quando il corpo riesce a lavorare in modo appropriato, la forza di gravità può fluire attraverso di esso. Quindi spontaneamente il corpo guarisce se stesso” afferma la Dr.ssa Ida Pauline Rolf, ideatrice dell’ omonima tecnica di manipolazione muscolare.

Sì perché “rolfing” non è un termine inglese bensì la declinazione del nome della creatrice di questa pratica che crede fermamente che corpo e mente vadano di pari passo e che il benessere di uno dipenda strettamente da quello dell’altro. Questa metodologia è, sostanzialmente, in grado di capire il nostro interno attraverso i messaggi che il fisico invia dall’esterno, per esempio, una postura sbagliata può corrispondere ad una specifica problematica emotivo-psicologica. E’ un metodo quindi per comprendere il profondo, attraverso il portamento o un atteggiamento corporeo scorretto o disfunzionale, che ne agevola la cura.
Tra i disturbi più frequenti per cui ci si sottopone alla manipolazione Rolfing ci sono il mal di schiena, dolori cervicali, instabilità alle caviglie, ma spesso si fa anche per prevenire problematiche simili legate alla struttura fisica, questa tecnica, infatti, si propone di assicurare stabilità ed equilibrio “attraverso il tocco ed il movimento basandosi sulla correlazione tra forza di gravità ed armonia funzionale del corpo umano”, brillante intuizione della dottoressa Rolf.
Niente oli profumati o trattamenti rilassanti dunque, bensì una manipolazione muscolare che può essere più o meno leggera, in base alle caratteristiche del tessuto connettivo di ogni persona, che agisce sia sulla parte dolorante interessata ma anche sulle zone connesse con l’obiettivo di ristabilire l’armonia globale.
La forza di gravità è l’elemento cardine su cui si basa il Rolfing. Questa “forza” esercitata dalla Terra, come sappiamo, passa perpendicolarmente attraverso qualsiasi corpo tenendolo assicurato in piedi (a questo fenomeno, ovviamente, non facciamo caso perché è automatico e naturale). Con una corretta postura questa forza di attrazione sorregge il fisico con una tenuta armonica, ma quando si verificano problemi sulla colonna vertebrale questa fluidità nel supporto viene a mancare e si potrebbero aggiungere altre complicanze legate, per esempio, al movimento o alla respirazione.
Il Rolfing interviene nel favorire la guarigione di certe problematiche attraverso una vera e propria educazione motoria ed un lavoro di manipolazione corporea e il “rolfer”, l’operatore che lo esegue, accompagna in questo processo aiutando anche a migliorare il contatto con il proprio corpo.

Il percorso ideale per godere dei benefici del Rolfing è di 10 sedute individuali di circa un’ora ciascuna. Durante ogni sessione ci si dedicherà ad una parte della struttura fisica, alla respirazione e alla capacità dei vari sensi, naturalmente in relazione alle necessità del singolo e cercando di affrontare specifiche problematiche. La fase iniziale del body reading è essenziale, il rolfer , infatti, osserverà attentamente il modo di camminare e la postura della persona; a questa seguirà la parte della manipolazione vera e propria che consentirà lo scioglimento di tensioni e che non sarà del tutto passiva, ma al contrario il soggetto sarà invitato ad esplorare le sue sensazioni interiori a cui sono legate le emozioni in blocco e verrà guidato nel compiere dei gesti terapeutici precisi. Alla fine della sessione ci sarà un momento di confronto per verificare cambiamenti e benefici.

Tra i giovamenti possibili con l’applicazione di questa tecnica troviamo un maggiore benessere personale generale, fluidità nei movimenti, postura e flessibilità migliorate.

Il Rolfing, o integrazione strutturale, è un metodo che implica dunque un lavoro sinergico tra corpo e mente e che conferma come il nostro fisico sia lo specchio di ciò che accade interiormente. Spesso ci adattiamo a situazioni che non ci appartengono, seguiamo percorsi che non fanno per noi solo perché pensiamo che siano nell’ordine delle cose; la nostra struttura corporea è capace, attraverso diversi segnali o allarmi, di avvisarci che stiamo percorrendo una strada sbagliata o che ci stiamo sottoponendo ad abitudini dannose. E’ necessario istituire un dialogo profondo e proficuo col nostro corpo, osservare le posizioni che assumiamo o la modalità con cui ci muoviamo o respiriamo per comprendere se sono corrette. E’ importante, e il Rolfing è un valido aiuto per farlo, mettere in contatto il corpo con il nostro interno e con le emozioni, per stabilire equilibrio e simmetria.

Mens sana in corpore sano.
Decimo Giunio Giovenale, Satire, II sec.

Per approfondire: www.rolfing.it

Arriva a Torino la versione bubble di alcuni dei cocktail più amati.

FOOD TREND LA NOVITA’ DELL’ESTATE 2021: I COCKTAIL ‘BUBBLE EDITION‘ DI FRANKLY

 

La prima catena italiana di Bubble Tea lancia una versione rivisitata dei classici cocktails:  dal Negroni con le popping boba al mango al Gin Tonic con topping al passion fruit. E c’è anche il chupito in versione bubble.

 

 

L’aperitivo è ormai diventato un vero e proprio momento di convivialità, al pari del pranzo e della cena. A renderlo più frizzante ci pensa quest’estate Franklywww.franklybubbletea.com, la prima catena italiana di Bubble Tea.

Frankly lancia infatti un menù tutto dedicato all’happy hour, con una rivisitazione in versione bubble di alcuni dei cocktail più amati. Alcuni esempi? Dal Negroni con le popping boba al mango allo Sbagliato con il topping alla fragola, dal Gin Tonic con bolle di passion fruit allo Spritz con topping all’arancia.

Ad accompagnare i bubble cocktail, un tagliere con salumi (salame campagnolo e salame piccante), formaggi (caciotta e brie), olive e taralli.

Per i più golosi, Frankly ha pensato anche alla versione dolce dell’aperitivo: i cocktails Frankly’s Specials – come l’Irish Milk Tea con Baileys, te nero di Assam, latte condensato e perle di tapioca o l’Happy Lemon con Tequila, succo di limone, miele, sciroppo alla menta, te verde e topping all’aloe vera – accompagnato da torte, donut e fragole al cioccolato.

Il nuovo menù di Frankly prevede anche i bubble chupito: shot di vodka, tequila e rum accompagnati da topping alla fragola, passion fruit e mango.

Gli aperitivi con le bolle sono disponibili nei punti vendita Frankly di Torino (via Garibaldi), Milano e Bologna.

Tutte le info su: www.franklybubbletea.com

Il Freisa Balbiano vince due ori

In tempo di Olimpiadi anche i vini ricevono le loro medaglie. Ad ottenere ben due ori, particolarmente prestigiosi, è stata l’Azienda Vitivinicola Balbiano di Andezeno (TO) premiata per due etichette di Freisa di Chieri dal “Premio Wow! 2021” di Civiltà del Bere, punto di riferimento per il mondo vitivinicolo grazie al grande lavoro e alla competenza del suo editore e direttore Alessandro Torcoli.

A ricevere il massimo riconoscimento sono state la Freisa di Chieri DOC Superiore “Vigna Villa della Regina 2017”, prodotto nella magnifica Vigna della Regina di Torino, una delle più importanti e affascinanti vigne urbane europee, e il Freisa di Chieri DOC Frizzante 2020, la prima Freisa frizzante ad essere stata premiata nella storia di questa prestigiosa rassegna.

Nel complesso gli ori consegnati dal “Premio Wow! 2021” per il Piemonte sono stati 30 su un totale di 122 campioni ricevuti e l’Azienda Vitivinicola Balbiano è stata tra le poche cantine ad aver visto premiate due etichette diverse della propria produzione.

Queste onorificenze fanno seguito a quelle ricevute lo scorso autunno dal “Freisa di Chieri DOC Superiore Vigna Villa della Regina 2016”: dalla menzione sulla Guida Vini d’Italia Gambero Rosso al “Premio Wow! 2020”, dalla votazione 96/100 su Doctor Wine di Daniele Cernilli alla menzione sulla guida Slowine di Slowfood.

“Queste due medaglie d’oro, sommate ai numerosi riconoscimenti ricevuti lo scorso anno dal “Vigna Villa della Regina 2016”, ci indicano che la strada intrapresa è quella giusta – Spiega Luca Balbiano dell’Azienda vitivinicola Balbiano – Il nostro impegno in questi anni è stato quello di ridare il giusto valore a un vino importante come il Freisa di Chieri, spesso sottovalutato ingiustamente. Abbiamo lavorato sodo per migliorarne ulteriormente la qualità ma anche per promuoverlo e farlo conoscere in Italia come all’estero per quello che è: un vino eclettico, dalle mille sfumature e dalle grandi potenzialità. Un vino dalla storia centenaria e dal luminoso futuro”.