LIFESTYLE- Pagina 191

Se la corsa è… da Re

Ritorna alla Venaria una delle manifestazioni podistiche più attese e amate dai runner italiani

Domenica 16 ottobre

“Una Corsa da Re”. Non poteva chiamarsi in altro modo una manifestazione podistica tutta pensata in scenari unici (proprio da Re!) da percorrere  – fra Storia, Arte e un magico tripudio di Natura – attraverso i magnifici Giardini della “Reggia di Venaria” (aperti per l’occasione ai runner) e il Parco Naturale “La Mandria”. L’attesa c’è tutta e i podisti (“razza” sempre più in via di ampliamento, aperta a tutte le età e a tutte le latitudini, il Piemonte in prima fila fra le regioni italiane) stanno già riscaldando i muscoli per ben celebrare il decennale della “Corsa regale”, come sempre organizzata da “Base Running” (Associazione Sportiva Dilettantistica – circa 500 i soci – nata nel 2007 per volontà di Alessandro Giannone, già nazionale e atleta professionista) in collaborazione con Regione Piemonte, Città di Venaria RealeConsorzio delle Residenze Reali Sabaude ed Ente di Gestione delle Aree protette dei Parchi. Per soddisfare i runner di tutti i livelli, la gara si compone di quattro distanze. Per i più allenati, quelle più lunghe: la 21km, disputata fin dalla prima edizione e la 30km, giunta alla 5^ edizione e molto gradita, “perfetta – sottolineano gli organizzatori – come tappa di avvicinamento nella preparazione delle grandi maratone autunnali”. Per tutti, la “classica” di 10km, distanza ideale capace di raccogliere da sola più del 60% delle iscrizioni e regalare emozioni anche a chi vuole camminare, grazie al tempo limite esteso a due ore. Infine, per chi non se la sente ancora di affrontare una gara ma vuole comunque fare parte dell’allegra “compagnia” e per chi vuole partecipare spingendo il passeggino con i propri piccoli o condividere con il proprio amico a quattro zampe un momento di attività fisica, c’è la Camminata 4km, interamente sviluppata all’interno dei Giardini della Reggia.

Le gare lunghe, la 21Km e la 30Km, partiranno domenica alle 9,45, lo start della 4Km alle 9,50, mentre quello della 10km alle 10,10. L’arrivo di tutte le corse nel “Gran Parterre”, uno dei punti più affascinanti per godere della maestosità della regina delle Regge Sabaude, “Patrimonio dell’Umanità Unesco”.

Sabato15 ottobre,  alle15,30, ritorna anche “La Corsa del Principino” nel maestoso “Gran Parterre”, la divertente e coloratissima corsa per i runner del futuro. Possono partecipare tutti i bambini da 0 a 12 anni, le partenze saranno divise in batterie a seconda dell’età. Al termine della corsa i partecipanti riceveranno la medaglia di partecipazione. Sarà possibile iscrivere i bambini con le stesse modalità degli adulti oppure direttamente al “Race Village” in via Mensa a Venaria, fino a pochi minuti prima della partenza. È ancora possibile iscriversi anche a tutte le distanze per gli adulti: online entro martedì 11 ottobre, presso “Base Running Shop” di corso Cairoli 28 a Torino fino a venerdì 14 ottobre, e sabato 15 ottobre direttamente al “Race Village” di via Mensa, aperto per il ritiro pettorali, dalle 10 alle 19. La mattina della gara, dalle 7,30, sarà possibile iscriversi solo alla Camminata 4Km.

Tutti i partecipanti riceveranno compreso nell’iscrizione un esclusivo “Race Gadget” targato “Diadora”; medaglia da finisher per la 1021 e 30km.

Il sito ufficiale della manifestazione è: https://www.baserunningteam.it/gare/una-corsa-da-re/c79d398d-e78d-4011-b1da-2fcaa9d16a6d/

Info: www.lavenaria.it

g.m.

Nelle foto, immagini di repertorio:

–       Start

–       Arrivo, Ph. Davide Dusnasco

Il decluttering tra ambiente e psicologia

Il termine decluttering (letteralmente eliminare ciò che ingombra) è salito alla cronaca rapidamente negli ultimi due anni, quando le persone, costrette a stare in casa, hanno avuto modo e tempo di accorgersi di quanti oggetti inutili si circondino quotidianamente, quanti di questi potrebbero essere rimodernati o non usiamo più perché sono mutate le nostre esigenze e, in generale, quanto poco spazio rimanga dopo aver comprato ogni genere di cose.

Ed ecco che, parallelamente, si assiste ad un proliferare di mercatini delle pulci, quasi caduti nel dimenticatoio durante gli anni del boom economico.
Quasi ogni Comune ha un proprio mercatino del c’era una volta, dove trovare modernariato, antiquariato o semplicemente oggetti e effetti usati.
Dalle tovaglie ricamate al vasellame, dai libri antichi o semplicemente usati, dall’abbigliamento vintage all’arredamento antico e moderno, gli oggetti usati coniugano le esigenze di chi se ne disfa e di chi vuole acquistare oggetti talvolta unici, sicuramente insoliti, ad un prezzo inferiore al nuovo; i collezionisti, inoltre, possono aggiungere elementi alle loro collezioni magari trovando un articolo atteso per anni.
Il mercato dell’usato, del c’era una volta, delle pulci o come lo vogliamo chiamare, ha un indubbio vantaggio: con il passaggio di un oggetto da chi se ne disfa a chi lo acquista si salvaguarda l’ambiente, si riduce il conferimento di rifiuti in discarica, si evita il taglio di nuovi alberi o l’estrazione di materie prime per produrne di nuovi, si riduce il consumo di energia elettrica e la produzione di CO2.
Ma il mercato dell’usato ha altri due aspetti importanti, non meno della salvaguardia ambientale.
Un primo aspetto è la storia che ogni oggetto porta con sé, una storia che può essere lunga decenni se non secoli e che viene perpetuata con il suo passaggio di mano in mano.
Tempo addietro ho trovato su una bancarella il libro “La Cittadella” di A. Cronin edito subito prima della seconda guerra mondiale; non so a chi sia appartenuto, sicuramente è stato conservato con cura e dopo di me passerà (spero) a qualcuno che ne prorogherà la vita: è come se quel libro conservasse l’energia di chi lo ha tenuto fra le mani; d’altronde, perché acquistarlo nuovo se posso utilizzarne uno usato?
Conoscendo questa mia passione i miei amici e conoscenti, quando devono sgomberare un appartamento dopo un lutto, mi chiamano volentieri perché sanno che adoro recuperare qualche oggetto anche senza valore apparente, come una menorah (candelabro) proveniente da Gerusalemme, un set da trasporto di coltelli da cucina appartenuto a qualche chef e così via oppure di valore, sottostimato da chi se ne disfa, come un’anfora disegnata da Giò Ponti negli anni Trenta.
L’altro aspetto, che spesso non consideriamo, è quello psicologico: fare pulizia intorno a sé.
Quante volte conserviamo, in modo quasi maniacale, ogni oggetto che ci è stato donato o che abbiamo acquistato, anche se appartiene ad un periodo da dimenticare o non serve più a nulla? Senza arrivare ad essere accumulatori seriali, molti di noi conservano in soffitta, in cantina o, semplicemente, in casa oggetti non funzionanti, donati da un o una ex. Potremmo recuperarlo, donarlo, venderlo e, invece, no, lo conserviamo con cura per un semplicissimo motivo: non vogliamo disfarci dei ricordi legati a quell’oggetto perché per noi rappresentano un pezzo di vita importante.
Vivere nel passato, senza proiettarci nel futuro, occupa inutilmente la nostra mente, ci impedisce di sfruttare ogni nuova possibilità si presenti, ci costringe a vivere con ricordi spesso dolorosi.
Siamo passati da un‘epoca in cui si riciclavano i vestiti (da un figlio ad un altro), si riparavano gli elettrodomestici perché durassero il più possibile (TV, ferri da stiro, ecc) e si risuolavano le scarpe più volte ad un’epoca in cui gli oggetti di valore appena guasti vengono rottamati, ma si conservano oggetti inutili, privi di valore economico e, spesso, dannosi dal punto di vista emotivo.
Nel libro L’arte di buttare, Nagisa Tatsumi paragona accumulare oggetti agli eccessi di cibo a tavola. Così come è nocivo mangiare più del necessario e, soprattutto, in modo errato, allo stesso modo lo è per la psiche circondarsi di troppi oggetti perché, se da un lato potremmo iniziare a provare sensazioni ostili nei loro confronti, dall’altro potremmo non riuscire a liberarcene.
Non è necessario buttarli; possiamo destinarli a qualcuno che ne abbia bisogno o conferirli a qualche mercatino di beneficienza: anche questa è una applicazione dell’economia circolare.
L’importante è disfarsi di quegli oggetti e lasciarsi alle spalle i ricordi, specie se dolorosi.

 

Sergio Motta

 

Le delizie del Piemonte conquistano Kitzbühel

Dal 13 al 16 ottobre Kitzbühel, la bella cittadina del Tirolo, si unirà in gemellaggio con la regione Piemonte per un’edizione speciale del suo tradizionale festival gastronomico. 4 giorni di festa in cui i profumi e i sapori del Piemonte invaderanno le strade della “città del camoscio” e porteranno in tavola tajarin e gröstl, tartufi e canederli, e le più preziose etichette di vino delle Langhe.

Sagra del cardo, Festa della bagna cauda e della cipolla piattellina ad Andezeno

Torna ad Andezeno la Sagra del cardo diritto bianco avorio, della cipolla piattellina denominata la bionda e della bagna cauda, prodotti locali e autoctoni del territorio, una storica ed autentica sagra di paese che si svolge da oltre 40 anni a pochi km da Torino.

L’appuntamento è per domenica 9 ottobre: durante tutta la giornata ci sarà la  mostra mercato dei prodotti tipici, cardi e le cipolle piattelline, varietà pregiate conosciute in tutto il mondo per le loro ottime caratteristiche gastronomiche, zucche ornamentali e commestibili in collezione, collezione di peperoncini in vaso e frutti, degustazione ed asporto della strepitosa bagna cauda.

Intrattenimento musicale durante la giornata, sfilata personaggi storici, fantaparco nell’area parco di Villa Simeon, parcheggi con disponibilità di navetta per gli spostamenti .

Inoltre in occasione della sagra sarà possibile visitare ed acquistare le zucche preferite nella famosa ed unica“ Casa delle Zucche”, corso Vittorio Emanuele 69, Andezeno, che da 30 anni , nella stagione autunnale viene completamente addobbata da centinaia di tipologie di zucche.

Prenotazione obbligatoria per la degustazione sul posto della bagna cauda, tel:  3288847906 .

Per informazioni  Comune di Andezeno tel 0119434204,   comune.andezeno.to@legalmail.it, www.comune.andezeno.to.it

“Il Valore della Spiritualità per l’Armonia Sociale”

IL CONTRIBUTO DELLA SPIRITUALITA’ PER UN MONDO DI PACE: TAVOLA ROTONDA IAPD

“Il Valore della Spiritualità per l’Armonia Sociale” è il tema della tavola rotonda-webinar che si terrà mercoledì 5 ottobre 2022 dalle ore 18 alle 19,30promossa dall’Associazione Interreligiosa per la Pace e lo Sviluppo (IAPD-Italia).

 

Interverranno la Psichiatra Agata Distefano; lo Psicologo Antonio Buonaiuto; il Pastore Evangelico dell’“Equippers Church” Francesco Canale; il Vescovo della Chiesa Episcopale Anglicana (A.E.C.E.) Luis Miguel Perea Castrillon; l’Imam della Grande Moschea di Roma Nader Akkad; il Direttore della Federazione delle Famiglie (FFPMU) di Torino Sergio Coscia; il Monaco Buddista Tibetano Tenzin Khentse; e la moderatrice Maria Gabriella Mieli, Relazioni Esterne UPF Italia.

Scopo di quest’evento è di favorire lo scambio e l’armonia tra le diverse forme di spiritualità e di porre l’accentosull’importanza di una profonda sensibilità ai valori dello spirito, nella vita personale, familiare e sociale” ha dichiarato Michele Cavallotto, coordinatore della sezione italiana della IAPD. “Ci preme, inoltre, coinvolgere le varie comunità delle fedi perché trasferiscano sul territorio il messaggio e lo spirito interreligioso e di pace che desideriamo lanciare con quest’incontro. Cavallotto ha continuato spiegando che prenderanno parte all’eventogiovani e studenti provenienti dalle comunità dei leaderreligiosi che interverranno. Questa rappresentanza giovanile si confronterà con i relatori sulla ricerca da parte delle nuove generazioni dei valori della spiritualità, della pace e dello sviluppo.

Carlo Zonato, Presidente di Universal Peace Federation Italia ha spiegato che “la IAPD è un progetto di UPF. Si propone di affrontare la povertà, le malattie, la violenza e la guerra favorendo il dialogo interreligioso e sostenendo la collaborazione tra le fedi con il volontariato, le istituzioni,il settore privato e la società civile. Ha proseguito affermando che i I leader religiosi sono qualificati per affrontare i problemi delle comunità e possono svolgere un ruolo efficace nella riconciliazione e nella costruzione di una cultura di pace”. Grazie alla loro autorità morale, all’enfasi sui diritti umani e sul principio che siamo un’unica famiglia creata da Dio, i leader religiosi possono fornire un insieme unico di risorse preziose per realizzare un mondo più giusto e pacifico” ha concluso.

Link per la registrazione:

https://us06web.zoom.us/webinar/register/WN_FMseyR0WRbeFsR3K1LVBVg

IGP Giandujotto di Torino, l’ok della Regione

La Giunta regionale ha espresso il proprio parere favorevole alla richiesta di riconoscimento dell’indicazione geografica protetta (IGP) “Giandujotto di Torino”, presentata a marzo 2022 dal Comitato Giandujotto Torino IGP al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e alla Regione Piemonte.

“Il Giandujotto di Torino, conosciuto in tutto il mondo, merita di essere inserito tra i prodotti certificati nazionali e comunitari, anche perché espressione di due eccellenze della nostra gastronomia dolciaria, il cioccolato e la Nocciola Piemonte Igp, prodotto già riconosciuto a livello comunitario”, dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

“Il provvedimento di oggi è un primo fondamentale passaggio affinché il Giandujotto di Torino, il cioccolatino storico simbolo della produzione dolciaria di Torino e del Piemonte, sia riconosciuto come prodotto Igp nazionale – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e cibo, Marco Protopapa – La Regione da sempre è impegnata a tutelare e valorizzare le produzioni agroalimentari di qualità e a sviluppare e potenziare il legame tra i prodotti ed il territorio”.

La richiesta di riconoscimento è stata condivisa nei mesi scorsi con il Tavolo regionale per la qualità agroalimentare consultato dall’Assessorato regionale all’Agricoltura e Cibo, al quale partecipano le organizzazioni degli agricoltori, i consorzi di tutela e tra questi il Consorzio per la tutela della Nocciola Piemonte Igp, le organizzazioni degli artigiani e i rappresentanti dell’agroindustria.

Alla stesura della documentazione necessaria alla presentazione della domanda hanno colaborato anche l’Università di Torino e il Laboratorio chimico della Camera di commercio di Torino.

La proposta del disciplinare di produzione del Giandujotto di Torino Igp prevede che possa essere prodotto in tutto il territorio regionale ed è elemento caratterizzante l’utilizzoesclusivo della Nocciola del Piemonte IGP tostata.

Il parere favorevole della Regione verrà trasmesso al Ministero competente al fine di poter proseguire nell’iter di riconoscimento.

Torino si è aggiudicata i campionati europei di magia del 2024, insieme ai mondiali del 2025

Torino ha vinto l’assegnazione dei campionati europei di magia del 2024, insieme a Saint Vincent e dei mondiali del 2025, che avranno luogo presso il Centro Congressi del Lingotto, a seguito della candidatura realizzata da Masters of Magic, con il supporto di Turismo Torino e Provincia.

“Siamo orgogliosi – sottolinea Marcella Gaspardone, manager di Turismo Torino – di aver contribuito all’acquisizione di questi prestigiosi campionati attraverso la nostra competenza in ambito congressuale. La nostra mission è,  infatti, quella di promuovere la città e il suo territorio quale sede di congressi, mettendo gratuitamente a disposizione  i nostri servizi per le associazioni nazionali e estere, per tutti gli organizzatori di eventi, e fornendo, altresì, un contributo economico grazie alla Camera di Commercio di Torino.

Per la prima volta Torino, e l’Italia, si aggiudicano entrambe le manifestazioni che porteranno nella città  ottomila maghi da novanta Paesi e più di 250 giovani talenti internazionali in competizione.

La ricaduta economica viene stimata superiore agli 11 milioni di euro, con più di 45 mila spettatori dal vivo e, per chi proviene da fuori Torino, si calcola una permanenza media a testa di sei notti in hotel o bed & breakfast, con una spesa quotidiana di 135 euro.

Nel 2023 vi sarà la ventunesima edizione della Convention Mondiale di Masters of Magic, che dal 2019 si svolge annualmente a Torino.

Dall’11 al 14 maggio 2023 i migliori artisti del mondo si raduneranno nella capitale sabauda per inventare nuovi prestigi e condividere le nuove creazioni magiche, partecipando a workshop esclusivi e dando vita a spettacoli straordinari.  Cornice di questi spettacoli sarà il teatro Alfieri in cui si terranno i Gran Gala show aperti al pubblico che verranno replicati sei volte per soddisfare le tante richieste.

Questo sarà il punto di partenza di tre anni in cui la città diventerà la capitale mondiale dell’illusionismo, come racconta il CEO e fondatore di Masters of Magic Walter Rolfo

“È  un grande onore portare a Torino il meglio del meglio della magia mondiale – spiega Walter Rolfo –  L’obiettivo è  quello di trasformare tutta la città nel castello di Hogwarts, con spettacoli diffusi sul territorio. Si tratta di un gigantesco festival a cielo aperto che permetta a tutti, maghi, turisti e cittadini, di vivere una settimana magica e al tempo stesso indimenticabile”.

Mara Martellotta