LIFESTYLE- Pagina 178

Respirare, terapia per corpo e mente

E’ vero, respiriamo, lo facciamo automaticamente per vivere, il nostro corpo, perfettamente progettato, lo fa indipendentemente dalla nostra volontà. Spesso però questa macchina sofisticata che è il nostro organismo ha bisogno di un supporto consapevole, di un pensiero cosciente che aiuti questo meraviglioso e vitale meccanismo a migliorare

Una respirazione profonda in particolare quella diaframmatica, che richiede concentrazione e volontà, apporta diversi benefici; i maggiori giovamenti di una corretta attività respiratoria sono infatti il rallentamento della frequenza cardiaca e di quella arteriosa, il rilassamento muscolare e una produzione maggiore di melatonina, il meraviglioso e potente ormone che ci fa dormire, il rafforzamento del sistema immunitario.

La respirazione diaframmatica o profonda è in grado di allentare, attraverso l’utilizzo del sistema nervoso parasimpatico,  una situazione di agitazione, spesso cronica, donando calma e rilassamento; il sistema simpatico al contrario, chiamato in causa in una situazione di allerta, provoca respiro corto e veloce.

Respirando intensamente aumenta la produzione di endorfine, un insieme di sostanze prodotte dal cervello, neurotrasmettitori,responsabili del buon umore e avversarie di ansie e paure, aiutando così il generarsi di benessere emotivo e psichico. Non a caso chi è ansioso, in una situazione di stress o in preda alla paura ha il respiro corto e il diaframma bloccato.

Per  praticare la respirazione diaframmatica ci si mette in una posizione comoda, meglio se supini,  si appoggia una mano sulla pancia e si verifica che inalando con il naso, quest’ultima si gonfi grazie all’aria che entra, il petto invece deve rimanere fermo; durante l’espirazione, che può avvenire anche tramite la bocca, la pancia si sgonfia. La cosa importante è non forzare il respiro né inarcare la schiena; inizialmente può sembrare un movimento artificiale ma esercitandosi diventerà naturale e se ne apprezzeranno i benefici.

Si parla di respirazione consapevole perché permette di gestire la durata e l’ampiezza del respiro aumentando l’entrata di ossigeno nei polmoni depurando così l’organismo da sostanze tossiche ed inquinanti, ecco un altro beneficio: la respirazione come pulizia interna del corpo.

In questo momento di pausa dalla vita normale, in questa fase che ci vede diversamente impegnati, con ritmi rallentati, quasi sconosciuti, e con un tempo che scorre lento e flemmatico possiamo ricominciare a respirare; possiamo inspirare per qualche secondo in più, inondare i nostri polmoni di aria e calmarci, trovare in questa nuova  e benefica attività il nostro momento di benessere e perché no anche di meditazione. Chissà che questo rallentamento obbligato delle nostre vite non ci regali salutari abitudini e aria nuova.

Maria La Barbera

Erbaluce Day il 5 gennaio all’Hotel Roma di Torino

Giovedì 5 gennaio 2022 alle 11, all’Hotel Roma e Rocca Cavour di Piazza Carlo Felice e 60 a Torino, il consorzio Cascine Piemontesi con la collaborazione di Confagricoltura Torino, del Consorzio di tutela dei vini Caluso, Carema e Canavese e della Camera di Commercio di Torino presenterà alla stampa l’andamento produttivo e commerciale della denominazione d’origine controllata e garantita Erbaluce di Caluso.

Interverranno alla presentazione, insieme ai produttori dell’Erbaluce, il presidente di Cascine Piemontesi Enrico Allasia, il presidente del Consorzio Caluso, Carema e Canavese  Antonino Iuculano, il presidente dell’Enoteca Regionale dei Vini della provincia di Torino Corrado Scapino, il direttore di Confagricoltura Torino Ercole Zuccaro e il sommelier Mauro Carosso, delegato torinese dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier) e responsabile dell’area didattica del Piemonte.

Sono un centinaio le attività agricole che hanno già aderito a Cascine Piemontesi; per oltre il 50% sono situate nelle Langhe e nell’Albese, ma è in crescita il numero delle aziende delle zone del Monregalese, Saluzzese, Saviglianese, Cuneese, Torinese e Astigiano. Aderiscono a Cascine Piemontesi allevatori e apicoltori, produttori di ortofrutta, castagne, cereali e di altre coltivazioni agricole, del comparto lattiero caseario, corilicolo e vitivinicolo.

https://www.cascinepiemontesi.it/

 

La nostalgia di quando a Capodanno si tornava a piedi in città

1973:  e’ il primo Capodanno che mi ricordo. Non era una tradizione familiare. Avevo 16 anni, beata gioventù

Si deambulava tra  scuola casa ed oratorio con annesso campo da Basket. Sarà stato il 29 dicembre ed un amico di disse: si sono liberati due  posti per il cenone, ci vieni? Presto fatto ed ho risposto di sì, e dopo il compito di convincere i miei.

 

Con mia madre una passeggiata, più difficile con il papà. Mi sbagliavo: con tutti e due fu facile. L’ eccitazione cresceva, obbiettivo Cavoretto. Manco sapevo dove era ma dovevo la sua conoscenza alle canzoni dialettali di Roberto Balocco: a ie’ na salita da Turin a Muncale’ se ti vade cun la bela cita. Per allora la lingua ufficiale era ancora il Torinese. Cose che sono capitate. Appuntamento alle 21, 30, oratorio Michele Rua. Pullman 57 fino in piazza Solferino e poi bus fino a Cavoretto. Nessuno aveva l’ auto e la relativa patente, i nostri stavano tranquilli. Verso le 23 eravamo seduti per iniziare. Tutto programmato per il panettone e spumante da stappare alle 24. L’ unica cosa che mi ricordo benissimo è la pessima qualità dello spumante. Avrei capito dopo che cosa era il vino buono. Prezzi modici e qualità così così. Carlin Petrini era da venire con il suo Slow Food. Più sfumato è il ricordo delle luci e della sala. Luci accecanti e coppie di signori attempati che aspettavano solo che arrivassero le ore danzanti. Grazie ad una grande vetrata le luci della città sono un vero spettacolo. Leggera tristezza che svanisce al rintocco delle 24. Ed anno nuovo fu. Fino all’ una per senso di dovere e per ammortizzare la spesa e poi giù verso Torino e la Barriera. Tutto rigorosamente a piedi. Taxi troppo costosi e mezzi pubblici non funzionanti. Dopo i botti il rumore di auto che si allontanavano. Insomma, diciamocela tutta tutta, nulla di eccezionale, anzi direi un po’ piatto e se si vuole banale. Ma è il primo capodanno degno di nota e di ricordo. Il primo simile a un  primo amore che non si scorda mai. Poi altri Capodanni come quello a Leinì. Singer occupata perché erano stati licenziati tutti gli operai. Non c’ era ancora la cassa integrazione ma una soluzione si trovò per tutti. O l’ anno successivo a Frattamaggiore,  in provincia di Napoli, nel giocare a Tombola con i fagioli come premio. Ci si evolve  anche nei Capodanni. E si cresce. Retorico? Forse ma è tanto bello ricordare con quel  goccio di nostalgia che non guasta mai.

 

Patrizio Tosetto

I resoconti di fine anno

Quest’anno sta ormai volgendo al termine, poche ore ci separano da un nuovo inizio e la maggior parte delle persone si sta affannando nei preparativi del cenone più atteso dei dodici mesi.
L’approccio che solitamente usiamo è quello di non vedere l’ora di salutare l’anno precedente che, in qualche modo, non ha atteso le nostre aspettative e di idealizzare l’anno nuovo ricoprendolo di una forza magica in grado di risolvere tutti i nostri problemi.
Arrivati a questo punto, fermiamoci un momento: siamo certi di avere una percezione reale dei fatti?
Forse l’atteggiamento migliore sarebbe quello di celebrare l’anno passato ringraziandolo per tutti gli insegnamenti positivi e negativi che ci ha lasciato, potendo così andare incontro al nuovo con realismo e forza d’animo.
Sappiate per certo che questo non sarà l’anno che magicamente ci risolleverà da tutti i nostri problemi e che questa fantasia non è realizzabile: i cambiamenti che auspichiamo all’interno delle nostre vite partono sempre da noi e da una nostra intenzionalità. Come può l’arrivo di un nuovo anno cambiare qualcosa nella nostra esistenza se non modifichiamo noi per primi le nostre intenzioni?
Ecco che a questo punto ci può tornare utile la cara lista dei buoni propositi: non un elenco di frasi scritte tanto per ingannarci di aver fatto un piccolo gesto d’amore verso noi stessi, ma una lista frutto di una riflessione intensa e meditata.
Nella frenesia di queste ultime ore che ci conducono verso un nuovo inizio, cercate di trovare un momento di pace per voi stessi. Ritagliatevi qualche minuto per una tisana calda e una riflessione tra voi e voi. Concedetevi di ripercorrere le fila di questo anno e segnatevi i passaggi che non avete apprezzato. Scrivetevi cosa potreste fare per migliorare e per apportare un vero cambiamento nella vostra vita e poi tenetevi quel foglio sul comodino durante le prime settimane dell’anno. Ogni tanto controllate quel biglietto e chiedetevi se state rispettando queste nuove regole che vi siete dati.
Non dimenticatevi di segnare anche tutto ciò che di positivo è successo in questo anno appena trascorso e di esserne grati: ci son sempre così tanti aspetti della nostra vita di cui gioire, aspetti che potremmo vedere facilmente se soltanto aprissimo un po’ di più gli occhi.
Ma soprattutto, in queste ultime ore dell’anno, ricordatevi di non idealizzare ciò che sta arrivando perché non saranno questi nuovi dodici mesi a migliorare la vostra vita, ma sarete voi ad apportarne dei cambiamenti se attuerete delle modifiche alle vostre abitudini.
Ora ritagliatevi un po’ di tempo per quella lista e fate in modo che sia proficua.
Buon inizio anno a tutti voi.
Irene Cane

Pattinare sul ghiaccio da Natale all’Epifania: gli orari degli impianti cittadini

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A Torino piste di pattinaggio aperte e pronte ad accogliere tutti coloro che vorranno fare attività sportiva durante le festività natalizie o semplicemente divertirsi con la famiglia o gli amici. Tra Natale e l’Epifania , infatti, il Palavela e i palaghiaccio Massari e Tazzoli non chiuderanno e adotteranno orari in grado di accontentare i torinesi.

 

Dalle 11 alle 13, dalle 15 alle 17, dalle 18 alle 20, gli orari per domenica 2 e giovedì 6 gennaio, mentre lunedì 3, martedì 4, mercoledì 5 e sabato 8 si potrà pattinare dalle 15 alle 17, dalle 18 alle 20 e dalle 21 alle 23. Domenica 9  l’apertura sarà dalle 15 alle 17, dalle 18 alle 20.

L’ingresso costa 9 euro, ridotto a 7 per over 65 e under 10,  mentre per il noleggio dei pattini se ne devono spendere altri 4.

Questi invece gli orari del Palaghiaccio Massari : il martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30; il venerdì dalle 14.30 alle 16.30 e dalle 21.30 alle 23.30, il sabato dalle 15 alle 17, dalle 17.30 alle 19.30 e dalle 21.30 e dalle 23.30. La domenica l’impianto sarà aperto dalle 15 alle 17 e dalle 17.30 alle 19.30.

Per tutti i giorni d’apertura l’ingresso è a 5 euro, il noleggio pattini a 4.

Il Palaghiaccio Tazzoli sarà disponibile al pubblico solo alla domenica dalle 13.30 alle 16 e dalle 17 alle 19.30. Nei giorni di domenica 2 e 9 gennaio e giovedì 6 si potrà invece pattinare dalle 13 alle 16 e dalle 17 alle 19.

Marco Aceto

Turin Confidential. Cosa succede a Torino: informazioni per chi arriva in città

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What’s on in Turin: events and attractions for tourists, occasional visitors and expats

 

We have survived the period before Christmas, all those social gatherings to greet boss, colleagues, friends at the gym, friends of your children and the parents of the friends of your children. Without forgetting the exhausting research for the perfect present. Or even a present, any present, for the aunt who has everything in at least three different colours. And finally, we have also survived Christmas with our family, including the aunt/sisterinlaw/motherinlow who has everything and is always ready to point out what you have not.  We definitely deserve to conclude the year with the friends we choose and beloved ones, dancing, drinking and partying all night.

Not according to Covid.

With the rise of the infection, the City of Turin has deleted the celebrations in the city centre in order to avoid huge gatherings. Our Mole Antonelliana will be lit with countdown and video mapping, but we have to find alternative solutions to celebrate. At least we are not locked down, so we can still enjoy many attractions of our lovely city.

 

 

Events and festivals

 

Have you considered the possibility to enjoy a guided tour organized by Turismo Torino? Many are the proposals, which also include the possibility to enjoy a “merenda” in a historical cafeteria.

 

Music

 

The Conservatory Giuseppe Verdi hosts Teatro Regio and its Orchestra for a concert directed by Michele Spotti.

 

Museums and Exhibitions

 

Note that, due to the last Covid-19 regulations, the entrance to museums is possible with Greenpass and FFP2 mask, children under 12 are not required to have the Green Pass.

 

The Cinema Museum hosts Photocall, dedicated to movie stars. Inside Mole Antonelliana, you can still find the lift to reach its top. A good idea is to go up at sunset, to enjoy the Christmass light from a very unusual perspective.

 

Until January 9, Palazzo Madama hosts an exhibition dedicated to the European Renaissance of Antoine de Lonhy and a section dedicated to India which is part of a project curated by Artissima and that finds space in other two locations Mao and Accademia Albertina. Several are also the guided tours that Palazzo Madama organizes to their permanent collection. And children can go star hunting in the museum by attending the workshop entitled Piccolo Atelier di Natale.

 

Many are the exhibitions at Gam. One is dedicated to Giovanni Fattori, an absolute master of the 19th century in Italy and another one to Luigi Ontani and his Wunderkammer. You can also enjoy the immersive and participatory installation entitled Sinfonia by Alessandro Sciaraffa.

 

Gam also opens its doors to children. From 3 to 5 January they can take part in a Winter Camp to discover the museum and its collection and take part in creative activities.

 

Musli, the museum dedicated to School and Book, has a programme full of workshops for children and families.

 

Children will certainly enjoy the exhibitions “Animals from A to Z” displayed at Galleria Sabauda.

OGR, until January 16 2022, visit Vogliamo Tutto, an exhibition about labour.

 

To fully enjoy the Christmas mood, why not taking advantage of the evening openings of La Venaria Reale?  The installations of lights at the entrance will welcome and plunge you in an enchanted atmosphere.

 

 

 

And for a moment of little pleasure…

 

I know just one solution to face the temperature going below zero: Zabaione. This cream prepared with egg yalks, sugar and wine, and served warm with biscuits, is one of the best comfort food you can find in Italy. In winter, many diners and restaurants include it in their menu. But you can easily find it in cafes too. I suggest you to choose one of the many beautiful historical cafeterias that pinpoint Via Po, Via Roma, Piazza Castello. Take a seat, maybe near the window, grab a book, if no one is with you for some chitchats, and enjoy a glass of Zabaione. Forget the time passing by. A new year is coming, you have a lot of projects and resolutions, but they can certainly wait tomorrow. Happy New Year!

 

Lori Barozzino

 

Take a look at the last articles HERE as many events are still taking place.

 

Lori is an interpreter and translator who lives in Turin. If you want to read more, here’s her blog.

Ostriche e Champagne per un nuovo anno col botto Ma con eleganza e gusti speciali

L’abbinamento è da sempre considerato un binomio di lusso, destinato a una nicchia di pubblico dal palato esigente.

Forse è stato così in passato : da qualche anno, a  Torino, la realtà di  ” Red Oyster” , progetto di divulgazione, vendita e presentazione  di particolari tipi di ostriche –  promosso dall’ imprenditrice  Mariangela Lugli –  propone in vari eventi aperti al pubblico, la degustazione di questi molluschi, in abbinamento ad alcuni champagne e diversi tipi di gin, che ne esaltano i diversi gusti, le intensità sensoriali che cambiano a seconda della provenienza.
L’impostazione del format, che soprattutto nelle aziende vinicole, nei ristoranti nella zona delle Langhe e nelle varie occasioni di cerimonie private, si sta facendo apprezzare,  è semplice ed efficace: le oysters lady coinvolte, dimostrano come si apre il mollusco e, a scelta del cliente, con le attrezzature da lavoro previste, è possibile richiedere di ” condirle” con alcuni dei liquori o delle salse  disponibili. E via, una dopo l’altra, perchè sono talmente buone (  e salutari) che non se ne potrà più fare a meno…
Ostriche e champagne sono  in realtà una coccola gastronomica valida non solo durante il periodo del Natale, ma lungo  tutto l’arco dell’anno,  in particolare durante la stagione estiva dove , ovviamente, l’ostrica stessa richiama i sapori e gli umami sapidi del mare.  Può anche però essere un’idea regalo in occasione di  una ricorrenza particolare: Red Oyster, infatti, mette a disposizione diverse gift card contenenti i vari importi a seconda del numero e del tipo di ostriche richieste. Vi è anche la possibilità  di creare l’abbinamento completo accompagnato  agli champagne della storica azienda vinicola di  Alberto Massucco: un’esplosione di gusto assicurato!
Per le festività, la Red Oyster propone delle box da consegnare direttamente a domicilio, realizzate con vari formati  da 12 , 24 o 48 ostriche di diverso genere , in base alla regione di provenienza. Tra le varie qualità che si possono scegliere, vi segnaliamo la ” Spèciale saint- vaast cultimer” , nelle quale la sua origine dalle coste orientali della Normandia, le dona un buon indice di carnosità: dolci e croccanti al primo assaggio, lasciano in bocca un piacevole e caratteristico sapore di nocciola ; la più famosa , forse proprio per il suo sapore iodato ma equilibrato tipico, ottenuto grazie all’affinamento di 28 giorni nelle ” claire”  ( bacini argillosi alimentati con acqua di mare) , la ” Fine de claire vendèennes” ; oppure quella alla vista molto curiosa, la ” Spèciale Gillardeau” : la sua carnosità ha un impatto al palato indimenticabile , creando un’esperienza di gusti sia minerali che vegetali , in un crescendo di sapori delicatamente dolci e raffinati. I fini sapori dal sapore di nocciola duraturo sono il marchio di fabbrica di Gillerdau.
E’ possibile, inoltre, usufruire del servizio di apertura ostriche direttamente a casa, aggiungendo 5 euro ogni dozzina di ostriche aperte da un esperto del team, da addizionare al costo delle ostriche acquistate.
Con le box a domicilio si può sempre acquistare lo champagne di Alberto Massucco e, a seconda del genere di ostriche selezionato, il cliente verrà consigliato nella scelta più adatta a degustarle al meglio.
Per info sulle modalità di consegna a domicilio e sui prezzi , visitare il sito www.redoyster.it o contattare direttamente il team sui canali social di Facebook e Instagram.

Chiara Vannini 

Stress da festività, cos’è e come contrastarlo

Lo stress da festività viene considerato dagli esperti al pari di una vera e propria sindrome. Ecco cos’è e come contrastarlo.

Forse a questo punto delle festività natalizie la domanda dovrebbe essere: siete sopravvissuti alle feste? È una situazione comune a molti, e non riguarda solo le calorie: è lo stress da festività, considerata una vera e propria sindrome, capace di creare stress e difficoltà a riadattarsi alla vita di tutti i giorni. 

Ma da dove proviene tutto questo stress? Innanzi tutto è molto stress e, secondo diverse ricerche, sarebbe secondo solo a quello legato ad un trasloco, al cambio di un lavoro o al divorzio. E la radice di questo stress sta nelle aspettative che si creano durante i periodi di festa che, secondo la cultura occidentale, devono essere gioiosi e sereni. La realtà però dimostra il contrario: le feste sono una grossa fonte di stress. C’è chi non va d’accordo con la famiglia e deve resistere a giorni interminabili con parenti opprimenti, c’è chi fa lunghi viaggi per poco tempo, per non parlare dello stress legato ai regali di Natale. Senza dimenticare le grandi abbuffate e l’ossessione di perdere i chili messi su durante le vacanze. Sembrano banalità, ma non lo sono. 

Le feste stanno finendo, ed ecco qualche consiglio per recuperare le forze e rilassarsi prima di ritornare alla vita di tutti i giorni. 

Prendersi del tempo per sé aiuta a ridurre lo stress 

Come prima cosa è importante non opporsi alle sensazioni ma lasciarle passare, seguendo la scia di tante tecniche di meditazione. Finite le feste, la prima cosa da fare è prendersi del tempo tutto per sé: che si tratti di un bagno rilassante, di una passeggiata o di una cioccolata calda davanti ad un film, godetevi questi momenti di solitudine. 

Niente obblighi

Si sa, le festività sono un periodo di distacco dai doveri più tradizionali, ma spesso sono terreno fertile per quelli “affettivi”. Ci si sente in obbligo di essere sereni, in dovere di trascorrere del tempo insieme agli altri e di buonumore. Se non l’avete già fatto, è il momento di smetterla di sentirvi in obbligo. Godetevi semplicemente gli ultimi giorni di riposo facendo quello che più vi piace. 

Ritornare ad abitudini sane 

Il Natale è fatto per le grandi abbuffate ma per quanto siano piacevoli sul momento, alla lunga il nostro fisico ne risente. Ecco perché bisogna gradualmente tornare ad un’alimentazione sana, senza imporsi diete irrealistiche che finirebbero solo per aumentare i sensi di colpa. Quindi riprendete a fare movimento e, insieme ad una corretta alimentazione, concedevi qualche tisana calda in più. 

Riposare per allontanare lo stress

Ultimo ma non per importanza, ricordatevi di riposare. È importantissimo ed imprescindibile, cercate di dormire per almeno 8 ore al giorno. Il sonno, infatti, è fondamentale per ritrovare l’energia giusta ed aiuta a tornare alla vita di tutti i giorni più facilmente. 

Il Piemonte ai vertici della Guida per l’Enoturista di Go Wine

43 Impronte d’Eccellenza assegnate

CANTINE D’ITALIA 2022

La guida di Go Wine presentata a Milano 

È distribuita in libreria e a disposizione dei soci

  

È uscita la nuova edizione 2022 di Cantine d’Italia, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine.

L’evento di presentazione e premiazione si è tenuto giovedì 2 dicembre a Milano presso l’Hotel Melià.

 

Cantine d’Italia 2022 si presenta con una copertina flessibile rinnovata, 820 cantine selezionate, 245 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.400 vini segnalati, circa 1.500 indirizzi utili per mangiare e dormire.

 

Si tratta di una Guida alle Cantine, con una sua identità specifica, non è una Guida tradizionale ai vini.

Una Guida pensata per i turisti del vino, che racconta e scrive di vino partendo dalla “Cantina”.

Ovvero la Cantina come luogo dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro, dove sono portatori di storie e tradizioni familiari, oppure di più recenti investimenti.

La Cantina che, nel corso degli anni, è diventata a pieno titolo un luogo di promozione del territorio, perché invita al viaggio e comunica con la sua realtà un’identità territoriale fatta di tutto quanto ruota attorno: il paesaggio, i vigneti, la tradizione del luogo, i borghi.

Una Guida che privilegia il tema della narrazione perché raccontando la cantina, racconta le vicende che stanno attorno al vino e aiutano meglio a comprendere il profilo di ogni realtà.

Una Guida che pertanto non vuole rivolgersi soltanto ai “super appassionati”, ma che desidera essere un’occasione per creare cultura a favore del vino e dei suoi territori. E per far riflettere sull’importante ruolo che la viticoltura italiana sta svolgendo a favore della bellezza e della valorizzazione di tanti territori.

Una Guida edita da Go Wine e che mantiene inalterata la sua mission: promuovere la grande accoglienza italiana in cantina e comunicare anche attraverso un volume l’identità dell’associazione.

 

Il volume consiste in un articolato repertorio di cantine, ricco di dati e riferimenti che si aggiorna in ogni edizione, con nuovi inserimenti ed alcune esclusioni. E con nuove cantine che ottengono per la prima volta il riconoscimento de L’Impronta fra cui, in Piemonte, la cantina di Michele Chiarlo.

 

Sono in totale 245 le “Impronte Go Wine” nell’edizione 2022: esse rappresentano un segno di “eccellenza” nel campo dell’Enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine attribuisce alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo.

Si tratta dei tre fattori su cui si compone la presentazione delle singole cantine e su cui si definisce una loro valutazione.

Sito: il luogo ove si trova la cantina, guardando anche alla cantina medesima dal punto di vista architettonico; ma anche sito da intendersi come il patrimonio complessivo di vigneti di cui dispone la cantina.

Accoglienza: la vocazione della cantina ad “aprirsi” all’esterno al pubblico con una parallela attività, sia in ambito recettivo: agriturismo, B&B o ristorazione, sia svolgendo iniziative culturali che si rivolgono al mondo esterno.

Vino: il profilo produttivo dell’azienda valutato nel tempo, al di là dell’esito di una singola vendemmia; tenendo conto del carattere della produzione, della eccellenza di alcune etichette, della particolare cura verso specifiche tipologie di vini.

 

Il Piemonte è ai vertici della Guida con oltre 130 cantine recensite e con ben 43 Impronte Go Wine.

 

Le Tre Impronte, ovvero il massimo riconoscimento per l’esperienza enoturistica, vanno alle cantine piemontesi Ceretto, Fontanafredda e Malvirà.

 

Il Premio “Cantine Meravigliose”, uno degli 8 Premi Speciali, va alla cantina Marchesi Alfieri di San Martino Alfieri per l’EnoArchitettura dell’anno. Un riconoscimento alla mirabile architettura e alla storia di questa cantina, con gli ambienti storici risalenti ai primi del settecento, con la “Citroneria”, il parco con piante secolari e con il Castello che domina il tutto, come un grande disegno nel segno della bellezza e dell’accoglienza. Attorno il piccolo borgo di San Martino Alfieri, ai confini fra la provincia di Asti e il Roero.

 

La cantina Michele Chiarlo consegue per la prima volta il riconoscimento de L’Impronta.

 

Alleghiamo a seguire l’elenco delle cantine piemontesi che hanno ottenuto in questa edizione il riconoscimento de L’Impronta Go Wine:

 

Ascheri

Boglietti Enzo

Bovio Gianfranco

Braida

Brezza Giacomo & Figli

Bricco Maiolica

Broglia Piero – Tenuta La Meirana

Burlotto Comm. G.B.

Cascina Chicco

Cascina del Monastero

Castello di Razzano

Castello di Tagliolo

Castello di Verduno

Centovigne

Ceretto

Chiarlo Michele

Contratto Giuseppe

Cordero di Montezemolo

Correggia

Damilano

Fontanafredda

Forteto della Luja

La Raia

Malvirà

Manzone Giovanni

Marchesi Alfieri

Marchesi di Barolo

Marchesi di Grésy – Cisa Asinari

Montalbera

Negro Angelo & Figli

Oddero Poderi e Cantine

Palladino

Pecchenino

Poderi Luigi Einaudi

Diego Pressenda

Rabajà – Bruno Rocca

Sordo Giovanni

Tenuta Carretta

Tenuta Montemagno

Travaglini Giancarlo

Vajra G.D.

Vietti

Villa Sparina

 

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La Guida Cantine d’Italia 2022 è edita dall’associazione Go Wine e nasce da un’idea di Massimo Corrado che ne cura il coordinamento e la direzione editoriale. Conferma l’impegno dell’associazione volto ad affermare, anche attraverso la Guida, i principi ispiratori dell’attività associativa. La redazione Go Wine cura la redazione di tutto il volume e del repertorio delle cantine selezionate, con i contributi e le segnalazioni di giornalisti e delegati Go Wine in Italia.

Le 820 cantine presenti nel volume sono state scelte in base all’esperienza diretta.

Per ogni cantina una pagina ricca di notizie: dall’anagrafica aziendale ai dati sulla produzione, ai referenti interni da contattare; dai giorni e gli orari di visita alle informazioni stradali; dal racconto delle suggestioni che la cantina e il suo contesto offrono al visitatore a una serie di utili appunti sui vini aziendali con indicazione del vino top e degli altri vini da conoscere.

Ogni cantina è presentata attraverso una valutazione in stelle (su scala 5), suddivisa nei tre aspetti che sono ritenuti rilevanti dalla Guida: il sito, l’accoglienza e i vini.

Inalterato è sempre lo spirito dell’opera: spingere l’appassionato a viaggiare per conoscere il fascino del territorio del vino italiano attraverso il racconto di molti suoi interpreti d’elezione.

 

 

Per ulteriori informazioni:
Redazione Go Wine Editore, rif. Elisa Nota, tel. 0173 364631 gowine.editore@gowinet.it

 

Telegram, cosa è e come si usa

Il sistema di messaggistica istantanea che garantisce maggiore privacy e sicurezza.

Nata nel 2013 dai fratelli Durov, Telegram è una applicazione di messaggistica che ha raggiunto i 500 milioni utenti mensili attivi. A differenza di altri servizi similari ,Telegram, grazie ad una tecnologia che fa uso dei cloud, assicura una maggiore sicurezza delle conversazioni che non vengono salvate all’interno del nostro dispositivo ma su una piattaforma esterna che effettuerà un backup criptato.
E’ importante spiegare, innanzitutto, che la tecnologia cloud, “nuvola” nella nostra lingua, permette di usufruire di memorie per l’archiviazione di dati, come documenti o foto, tramite l’utilizzo di un server remoto, e che l’accesso a questi ultimi è sempre possibile connettendosi ad internet tramite cellulare, tablet o computer; questa app fornisce, quindi, anche un servizio di catalogazione di tutto quel materiale che abitualmente viene conservato nei nostri dispositivi permettendo, pertanto, un notevole risparmio di tempo nelle azioni di backup e una consistente disponibilità di spazio nelle nostre memorie personali o di lavoro. Dal 24 marzo 2019, inoltre, è stata introdotta una funzione che consente di eliminare messaggi inviati e ricevuti senza limiti di tempo cancellando ogni traccia di chat e , rimanendo in tema di protezione, gli utenti possono essere rintracciati anche attraverso il nickname scelto durante la registrazione senza necessariamente rendere pubblico il numero di telefono.
Telegram è gratuito e l’applicazione può essere scaricata facilmente da PlayStore o dall’AppleStore. Il sistema crittografico server-client mantiene chiuso l’accesso e la lettura delle conversazioni da parte di terzi il meccanismo delle spunte, argomento spesso trattato, ha un percorso diverso da quello di Whatsapp: una spunta vuol dire che il messaggio è stato inviato, due spunte per indicare che il messaggio è stato letto, si evita così quella fase “ha ricevuto ma non ha ancora visualizzato” che spesso provoca situazione scomode e di imbarazzo.
Questo evoluto sistema di messaggistica offre la possibilità di creare gruppi con un numero di iscritti fino a 200, super gruppi fino a 5.000, le cui impostazioni di base possono essere utilizzate esclusivamente dall’amministratore, e canali, gestiti da una sola persona che pubblica contenuti e informazioni, che ricordano un po’ le newsletter e che possono costituire un valido strumento commerciale.
Telegram, inoltre, è in grado di inserire nella sua applicazione i bot, chat automatiche che rispondono a specifiche richieste dell’utente seguendo comandi predeterminati come nell’ l’assistenza clienti o nei costumer care. Inoltre queste chat bot sono in grado di comunicare informazioni aggiuntive e interessanti come sconti, promozioni o fornire un supporto nell’acquisto dei prodotti.
Utilizzare questa applicazione è semplice, dopo aver scaricato l’applicazione e aver concesso l’accesso alla lista dei propri contatti, si potrà cominciare a messaggiare, inviare file, adesivi, foto e video e attraverso un motore di ricerca interno sarà possibile, inoltre, trovare persone di nostro interesse.
Telegram, dunque, non è un semplice un programma di messaggistica, è una applicazione evoluta che permette la condivisione di file anche molto pesanti, garantisce un alto livello di privacy e sicurezza e può essere un valido strumento di promozione e assistenza.

Maria La Barbera