LIFESTYLE- Pagina 173

Impariamo la felicità dagli scozzesi

La ricerca della felicità è stata una delle mete perseguite dall’uomo fin dalle sue origini.

Ogni epoca ha avuto i propri metri di misura, a seconda dell’influsso che elementi esterni hanno portato alla società (religione, consumismo, filosofia new age): pensiamo soltanto all’edonismo, allo yuppismo degli anni ’80 in contrapposizione alla felicità semplice del tempo di guerra quando si era felicianche soltanto per il fatto di possedere cibo.

Negli ultimi anni la crisi economica, la disoccupazione in aumento, la pandemia e l’isolamento cui siamo stati inutilmente obbligati ci hanno fatto riscoprire il bisogno di felicità, bisogno quanto mai soggettivo, ma generalizzabile per sommi capi. Lo stress cui siamo sottoposti, i ritmi frenetici non ci lasciano tempo per riflettere, per domandarci se realmente siamo felici, se la nostra vita ci dia le soddisfazioni che tutti noi, ognuno a modo suo, cerchiamo.

Gli scozzesi ci vengono in soccorso con il còsagach, che permette di ristabilire l’equilibrio interiore senza dover fare chissà quali atti eclatanti, recuperando la serenità persa nei meandri delle troppe faccende quotidiane che siamo chiamati a compiere.

Elemento base di questa terapia è la natura, che da sola ci apporta tutto ciò che ci occorre; il Sole, l’aria, le camminate, da soli o in compagnia e, di conseguenza, l’astensione dal PC, dalla televisione, dalla tecnologia.

Passeggiare nelle colline o lungo un fiume, sedersi in un parco a leggere quel libro che da tempo avevamo comprato e, al ritorno a casa, goderci una tisana o un tè, preparare qualcosa in cucina.

I ritmi cui siamo sottoposti, che nulla hanno di naturale, ci portano a non pensare più a noi stessi, a non ascoltarci, rimandando la soluzione di problemi interiori e allontanandoci sempre più dalla natura.

Una camminata, magari fermandoci ad osservare gli animali intorno a noi, o il gioco dei bambini, o le nuvole che assumono forme sempre diverse, respirare aria fresca, ricevere i benefici dei raggi solari (così importanti per chi lavora tutto il giorno al chiuso) ci permettono di ristabilire un contatto con l’ambiente, la natura e il nostro interiore.

Ne consegue un miglioramento per noi stessi e, ça va sans dire, per la società nella quale viviamo: un individuo sereno, felice trasmette il suo stato d’animo a quanti lo circondano; una persona sola felice può fare poco, ma quando sono in molti ad esserlo l’intera società lo diventa.

Chi abbia viaggiato nei Paesi caraibici avrà notato come quelle persone, pur avendo poco, pur dovendo ogni anno ricostruire tutto dopo il passaggio degli uragani, sono sempre felici, sorridenti, e l’intera popolazione lo dimostra: hanno capito che la felicità non dipende dalla ricchezza o da valori materiali, ma dall’essere in salute, avere una famiglia, qualcuno da amare e che ti ama, essere vivi.

Ecco, se soltanto noi capissimo l’importanza di trovare i nostri momenti di confort, capendo realmente che le soddisfazioni materiali (il contratto concluso con successo, le ore di straordinario pagate con maggiorazione, le ore dedicate all’azienda con il miraggio della carriera) non possono e non devono sostituirsi alla propria realizzazione spirituale cresceremmo intimamente imparando a dosare i nostri compiti e le nostre aspirazioni e, così facendo, a raggiungerli più facilmente.

Qualcuno diceva: “Nella vita bastano le piccole cose: una piccola villa, un piccolo yacht….”; se pensiamo che la felicità sia generata dal possesso di beni materiali e, quindi, dal confronto fra i nostri beni e quelli altrui resteremo degli eterni infelici, alla ricerca eterna di un qualcosa in più non accorgendoci che inevitabilmente andremo nella direzione opposta.

Mettere sullo stesso piano mente e spirito non è facile; solitamente siamo restii ad ascoltare ciò che ci giunge dal profondo continuando, così, a perpetuare attività insoddisfacenti e questo perché non sappiamo o non vogliamo stare in ascolto di noi stessi.

Quanti di noi continuano, dopo anni, a svolgere quotidianamente, senza alcuna soddisfazione, le stesse mansioni sopportando tutto ciò solamente perché poi arriva il fine settimana con, si spera, un po’ di tempo per svolgere ciò che ci piace? Ovviamente, sempre che famiglia, amici, associazioni e conoscenti non avanzino richieste da assecondare annullando quel poco ristoro che avremmo avuto.

Proviamo per una settimana, giunti a casa dal lavoro,  a prendere la bicicletta o anche a piedi e andare in un parco cittadino, immersi nel verde poi seduti su una panchina, ad ascoltare il fruscio del vento fra i rami, il canto degli uccelli, il rumore di una cascata, il gioco dei bimbi o ad osservare due fidanzati che passeggiano mano nella mano, un bimbo che insegue gli scoiattolimentre impara i primi passi e molto altro: non sentite come lo stress cerchi di uscire da noi, per lasciare posto al rilassamento, alla serenità, a nuovi pensieri positivi?

Non succederà il primo giorno, e forse neanche dopo una settimana, ma se diventa il nostro stile di vita il successo è garantito. E a guadagnarci sarà non solo il vostro benessere personale, ma anche il rapporto con amici e colleghi, con i figli e con il vostro partner, specie a letto. Adottate questo stile di vita, almeno 2-3 volte alla settimana, anche soltanto un’ora per volta.

E non dimenticate di portare con voi un buon libro: non ha effetti collaterali.

Sergio Motta

Tre giorni golosi con il Festival del gelato

A Rivara (To) dal 5 al 7 maggio 2023. Ingresso gratuito

FESTIVAL DEL GELATO ITALIANO DI RIVARA: AL VIA LA SECONDA EDIZIONE TRA GUSTI CLASSICI E NUOVE PROPOSTE. TUTTO RIGOROSAMENTE ARTIGIANALE

Preparazioni speciali per i bambini, per chi è intollerante e persino per gli amici a quattro zampe. Sono donne il 50% dei gelatieri partecipanti.

Dal 5 al 7 maggio 2023, Rivara, in provincia di Torino, diventa la capitale del gelato per la seconda edizione del “Festival del Gelato Italiano – Artigianale e Gastronomico”, organizzato da Associainsieme, costituita da dieci associazioni Rivaresi, in collaborazione con il Comune di Rivara e il patron del festival Marco Nicolino della gelateria Buono e Sano di Rivarolo Canavese, con il supporto della Camera di commercio di Torino, Ascom Confcommercio Torino e provincia e con il patrocinio di Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte, Città metropolitana di Torino, Confartigianato Città Metropolitana di Torino e Gal Valli del Canavese.

II Festival è stato presentato  nella sede di Ascom Confcommercio Torino e provincia alla presenza della presidente Ascom Maria Luisa Coppa, del sindaco della Città di Rivara Roberto Andriollo, del direttore artistico del Festival Marco Nicolino e del presidente di Associainsieme Luciano Gays.

«Il Festival del Gelato di Rivara – ha dichiarato la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa – contribuisce ad accendere un faro su una professione ricca di maestria e di passione, di cui andiamo particolarmente fieri. Sul territorio torinese sono presenti 753 gelaterie, di cui 337 a Torino, dove ci sono gelatieri artigianali che lavorano ogni giorno con grande impegno per creare prodotti di alta qualità e sapori indimenticabili. Le innovazioni sono tantissime in questo settore: dai gelati per i bambini a quelli per gli intolleranti. Inoltre, ci sarà una proposta di gelato per i nostri amici a quattro zampe realizzata in collaborazione con i veterinari. Il Festival rappresenta anche una piacevole occasione per conoscere il Canavese, un luogo magico che esprime valori importanti dell’enogastronomia, oltre che storici e culturali, conosciuti e apprezzati da sempre più persone».

«Per tre giorni il nostro paese di 2.500 abitanti – ha sottolineato il sindaco di Rivara Roberto Andriollo – si trasforma in uno straordinario palcoscenico del Festival del Gelato italiano: siamo felici di ospitare per la seconda volta un evento che ci consente di promuovere il nostro territorio in una maniera estremamente piacevole e divertente. Non vediamo l’ora di far conoscere Rivara, il castello, il museo e la nostra ricca storia anche attraverso le visite guidate anche notturne, ma sempre con un cono o una coppetta di gelato in mano».

Per tre giorni, dalla colazione al dopo cena, Rivara si trasforma in un grande laboratorio artigianale dove i Maestri Gelatieri provenienti da 12 regioni italiane creano i loro gelati rigorosamente artigianali con materie prime selezionate del territorio di origine, senza alcun preparato e utilizzando solo ingredienti freschi. Il cuore pulsante del Festival sarà lo storico parco di Villa Ogliani a Rivara, dove, dal pomeriggio di venerdì 5 alla sera di domenica 7 maggio, nel più puro spirito della condivisione, i Maestri Gelatieri prepareranno di persona i gelati da degustare in diverse formule, dal classico cono agli abbinamenti guidati con il cibo e il vino. Lungo le stradine del parco di Villa Ogliani si potranno inoltre visitare gli stand dei Maestri del Gusto di Torino e provincia con i loro prodotti artigianali, vari produttori locali, espositori florovivaistici e la Piazza dei Sapori con tanti operatori dello street food regionale di qualità e le loro specialità.

«Siamo orgogliosi della selezione dei gelatieri di quest’anno – ha sottolineato il direttore artistico del Festival Marco Nicolino, maestro gelatiere della gelateria Buono e Sano -: il 50% sono donne e abbiamo numerose proposte innovative, tra cui il gelato a base di polenta cotta di mais rostrato rosso di Rovetta o di squacquerone e fichi caramellati. Non mancheranno i gusti classici e siamo sicuri di soddisfare tutti i desideri. Vogliamo far conoscere cosa c’è dietro una coppetta di gelato: ognuno dei gelatieri del Festival lavora in maniera estremamente meticolosa e parla direttamente con i produttori dei suoi ingredienti per garantire il massimo della qualità. Nessuno utilizza preparati o composti; dove si vede il gusto al fico significa che il gelatiere ha selezionato proprio il frutto da lavorare e non una marmellata da aggiungere. Alla Cena Gourmet, inoltre, si potranno anche scoprire i gusti salati, dalla Robiola di Roccaverano, alla melanzana, ai capperi».

Al festival si potrà seguire passo dopo passo la produzione dei gelati e assaporarne i gusti particolari e raffinati. Interviste, dimostrazioni e racconti permetteranno di scoprire il lavoro e la passione di alcuni tra i più importanti Maestri Gelatieri Italiani, di conoscere le loro tecniche e tutti i retroscena del dolcissimo mondo del gelato. I Maestri Gelatieri coinvolti sono: Marco Nicolino, Buono e Sano di Rivarolo Canavese (To); Alessia Torselli e Vara Castrovilli, Nevedarance di Caluso (To); Davide Rinaldi, Il Cofetto Blu di Torino; Irene e Silvia Aimone Giggio, Agrigelateria La Porporata di San Maurizio Canavese (To); Guido Cortese, U Magu di Pietra Ligure (Sv); Mattia Dellon, Il Golosone di Lachiarella (Mi); Elisabeth Stolz, Osteria Hubenbauer di Varna (Bz); Elena Gusmini e Andrea Mazzocchi, Gelateria Fiocco di Neve di Castione della Presolana (Bg); Laura Nicoli, Buono e Bio di Faenza (Ra); Simone Belia, Gusto Gelateria Artigianale di Castel del Piano (Pg); Federico Sinibaldi, Gelateria Artigianale Mister Ice di Roma; Katia Cavallo, Gelatika di Grottaglie (Ta).

«Abbiamo aggregato intorno al Festival del Gelato italiano – ha sottolineato il presidente di Associansieme Luciano Gays associazioni di diversa provenienza e di diversa esperienza per presentare ad un ampio pubblico un territorio che ha tanta voglia di farsi conoscere. Lo scorso anno il Festival ha superato le aspettative di tutti e quest’anno siamo ben organizzati per accogliere al meglio quanti vorranno partecipare alla scoperta del mondo del gelato in un contesto territoriale che ha tantissimo da offrire».

Il programma dell’edizione 2023 offre un’esperienza a tutto tondo. Il successo della prima edizione del 2022, che ha richiamato 18 mila visitatori, ha determinato l’ampliamento di questo secondo Festival arricchendolo con ulteriori momenti culturali e gastronomici.

Il programma completo sul sito festivaldelgelatoitaliano.com

Costadoro partecipa a Tuttofood

Costadoro presenterà le nuove referenze della linea Retail disponibili in diversi formati (grani, macinato, capsule compatibili Nespresso o A Modo Mio) e con differenti miscele:

  • Cento: dolce ed equilibrato. Sentori floreali e fruttati incontrano note di dolci e miele
  • Settanta: ricco e aromatico. Note di cioccolato fondente e frutta secca
  • Cinquanta: intenso e corposo. Sapore deciso di cacao con aromi di pane tostato
  • Decaffeinato: aromatico e bilanciato. Per non dover mai rinunciare al gusto di un buon caffè.

TUTTOFOOD è la fiera B2B per l’intero ecosistema agro-alimentare.

Globale e innovativa, è il punto di riferimento nel mondo per i produttori e distributori dei prodotti di qualità dell’intera filiera del food and beverage che incontrano in manifestazione i buyer con effettivo potere d’acquisto come: distributori, importatori, GDO, negozi di prossimità, negozi gourmet, food service, Out of Home, chef.

Un evento che guarda al futuro e sviluppa innovazione in sintonia con i trend di consumo e le dinamiche di mercato.

Una piattaforma di business e contenuti per l’intera food community mondiale, dove la tradizione alimentare incontra l’innovazione; il punto di riferimento nazionale e internazionale per lo sviluppo del settore, per scoprire, disegnare e guidare il rilancio del comparto alimentare.

TUTTOFOOD si svolge a Milano, nella capitale dell’innovazione in tema di cibo e alimentazione, punto di riferimento mondiale per lo sviluppo e la crescita del settore.

TUTTOFOOD 8-11 maggio 2023 Fiera Milano (Rho)

INGRESSI Porta Est, Porta Sud TIM e Porta Ovest TIM

ORARI VISITATORI 8, 9, 10 maggio 2023 – 9.30/18.00   11 maggio 2023 – 9.30/17.00

Play with Food – La scena del cibo: arte e convivialità alla Reggia di Venaria

Per tutti i weekend di maggio la Venaria Reale propone una programmazione artistica dedicata totalmente al tema del cibo, in collaborazione con Play with Food – La scena del cibo, il primo festival di teatro e arti performative interamente dedicato al cibo, con la direzione artistica di Davide Barbato e il coordinamento di Elisa Bottero.

Il cibo e la convivialità sono temi estremamente interessanti per artisti e pubblico, in quanto attivano storie ed esperienze presenti nella vita e nelle memorie di tutti: parlare di cibo, così come condividere un pasto, significa parlare una lingua comune a tutte le persone, ed entrare in relazione profonda con noi stessi e gli altri.

Mangiare insieme in silenzio, scoprire che un ricettario nasconde un libro delle fiabe, immergersi nei suoni intimi e domestici di una cucina, incontrare inaspettatamente la poesia tra le pagine di un menu: sono queste le esperienze che potranno vivere i visitatori della Reggia e dei Giardini tutti i sabato e le domeniche di maggio.

Con il Menù della Poesia, i clienti del Caffè degli Argenti e della Caffetteria Patio dei Giardini potranno scegliere, da un menu speciale, alcune delle più belle poesie dedicate al cibo, recitate direttamente al tavolo da attori e attrici nei panni di maîtres d’eccezione.

Sempre al Caffè degli Argenti, la performer Chiara Vallini accoglierà i visitatori con Ricettario/Lato B, un mini-spettacolo di appena cinque minuti che porterà due spettatori alla volta in un mondo fantastico celato tra le righe di una ricetta.

Fabio Bonelli porta invece alla Reggia il suo progetto Musica da cucina, in una versione inedita pensata per il Giardino delle Rose: pentole, padelle, imbuti e cucchiai generano un tappeto di improvvisazioni d’ambiente e dilatate, tra elettronica, folk e suoni concreti, da ascoltare a occhi chiusi, sdraiati sul prato.

Tre momenti conviviali imperdibili saranno proposti da Fabio Castello e Associazione Le Sillabe con Pranzo e Cena in silenzio: tra i profumi degli Orti o nello splendore del Rondò alfieriano, i commensali sono invitati a condividere un pasto in totale silenzio, per riscoprire il valore dei gesti in un tempo disteso e rilassato.

Non mancherà un appuntamento dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie: con La taverna del disgusto, la compagnia dei Fools ci porterà a scoprire l’osteria più mostruosa del mondo, dove una cuoca strega pasticciona è alle prese con ricette disgustosamente prelibate!

Tutte le performance e gli spettacoli (tranne Pranzi e Cene in silenzio) sono compresi in tutti i biglietti di ingresso alla Reggia, ad accesso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Pranzi e Cene in Silenzio (6 e 7 maggio 2023): 30 euro. Il costo comprende anche la visita alla Reggia e ai Giardini.

Per i Pranzi e le Cene in Silenzio la prenotazione è obbligatoria (max. 50 posti per ogni pranzo o cena) alla mail silvia.caruso@compass-group.it. In fase di prenotazione è possibile indicare eventuali intolleranze o regimi alimentari speciali.

Clicca qui per il programma completo


CALENDARIO

 

sabato 6 maggio 2023

Menù della Poesia
– dalle 10:30 alle 15:00 > Caffè degli Argenti (Terrazza)
– dalle 16:00 alle 18:30 > Patio dei Giardini

Pranzo in silenzio
 ore 13:00 > Cascina Medici del Vascello

Cena in silenzio
 ore 21:00 > Rondò alfieriano

domenica 7 maggio 2023

Ricettario/Lato B
 dalle 10:00 alle 12:30 / dalle 13:00 alle 15:30 / dalle 16:00 alle 18:30 > Caffè degli Argenti

Menù della Poesia
– dalle 10:30 alle 15:00 > Caffè degli Argenti (Terrazza)
– dalle 16:00 alle 18:30 > Patio dei Giardini

Musica da cucina – Edizione speciale per La Venaria Reale
 dalle 10:30 alle 12:30 / dalle 13:00 alle 15.00 / dalle 15:30 alle 18:00 > Giardino delle Rose (in caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno presso la Testata della Scuderia)

Pranzo in silenzio
 ore 13:00 > Cascina Medici del Vascello

sabato 13 maggio 2023

Menù della Poesia
– dalle 10:30 alle 15:00 > Caffè degli Argenti (Terrazza)
– dalle 16:00 alle 18:30 > Patio dei Giardini

Musica da cucina – Edizione speciale per La Venaria Reale
 dalle 10:30 alle 12:30 / dalle 13:00 alle 15.00 / dalle 15:30 alle 18:00 > Giardino delle Rose (in caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno presso la Testata della Scuderia)

La Taverna del Disgusto
 ore 11:00 / ore 15:30 > Fantacasino (in caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno presso Cascina Medici del Vascello)

domenica 14 maggio 2023

Ricettario/Lato B
 dalle 10:00 alle 12:30 / dalle 13:00 alle 15:30 / dalle 16:00 alle 18:30 > Caffè degli Argenti

Menù della Poesia
– dalle 10:30 alle 15:00 > Caffè degli Argenti (Terrazza)
– dalle 16:00 alle 18:30 > Patio dei Giardini

Musica da cucina – Edizione speciale per La Venaria Reale
 dalle 10:30 alle 12:30 / dalle 13:00 alle 15.00 / dalle 15:30 alle 18:00 > Giardino delle Rose (in caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno presso la Testata della Scuderia)

sabato 20 maggio 2023

Menù della Poesia
– dalle 10:30 alle 15:00 > Caffè degli Argenti (Terrazza)
– dalle 16:00 alle 18:30 > Patio dei Giardini

domenica 21 maggio 2023

Menù della Poesia
– dalle 10:30 alle 15:00 > Caffè degli Argenti (Terrazza)
– dalle 16:00 alle 18:30 > Patio dei Giardini

sabato 27 maggio 2023

Ricettario/Lato B
 dalle 10:00 alle 12:30 / dalle 13:00 alle 15:30 / dalle 16:00 alle 18:30 > Caffè degli Argenti

Menù della Poesia
– dalle 10:30 alle 15:00 > Caffè degli Argenti (Terrazza)
– dalle 16:00 alle 18:30 > Patio dei Giardini

La Taverna del Disgusto
 ore 11:00 / ore 15:30 > Fantacasino (in caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno presso Cascina Medici del Vascello)

domenica 28 maggio 2023

Ricettario/Lato B
 dalle 10:00 alle 12:30 / dalle 13:00 alle 15:30 / dalle 16:00 alle 18:30 > Caffè degli Argenti

Menù della Poesia
– dalle 10:30 alle 15:00 > Caffè degli Argenti (Terrazza)
– dalle 16:00 alle 18:30 > Patio dei Giardini

Musica da cucina – Edizione speciale per La Venaria Reale
 dalle 10:30 alle 12:30 / dalle 13:00 alle 15.00 / dalle 15:30 alle 18:00 > Giardino delle Rose (in caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno presso la Testata della Scuderia)

Il Gelato di Latte Biraghi anche quest’anno in Piazza San Carlo a Torino

Prodotto fresco ogni ora con tre soli ingredienti: il 

Con oltre 110 mila gelati serviti nel 2022, il Gelato di Latte dell’azienda di Cavallermaggiore si conferma un punto di riferimento di bontà e genuinità in Piazza San Carlo a Torino

Torino, 2 maggio 2023 – Con l’avvicinarsi della bella stagione, lo storico Gelato di Latte del Negozio Biraghi di Piazza San Carlo, servito direttamente dalle sue storiche vetrine, si conferma l’alleato ideale per gli abitanti e i visitatori presenti a Torino.

Il Gelato di Latte di Biraghi è un prodotto artigianale unico, costituito da tre semplici ingredienti: latte, panna e zucchero, senza emulsionanti, aromi né stabilizzanti. Viene realizzato ogni ora con il latte fresco proveniente esclusivamente dalle province di Cuneo e Torino, e viene servito solamente nel cono o nella coppetta per esaltarne le proprietà nutritive e il gusto, garantendone così l’alta qualità, che lo rende così amato da torinesi e turisti.

La storia del Gelato di Latte Biraghi ha inizio negli anni Cinquanta allo Spaccio Freschi dell’azienda, situato a Cavallermaggiore, meta di gite domenicali e tappa obbligata per i torinesi in viaggio verso il mare. Il gelato Biraghi fa parte della memoria di moltissime persone ed è oggi altrettanto apprezzato nel Negozio Biraghi in Piazza San Carlo a Torino, tanto che è diventato un cult ormai anche sui social network, in particolare Instagram.

«Nel 2022 abbiamo servito oltre 110 mila gelati e siamo felici di proporre anche quest’anno a Torino lo storico Gelato di Latte di Biraghi», dichiara Gabriele Bolle, Direttore Marketing di Biraghi S.p.A. «Il nostro gelato viene orgogliosamente prodotto a partire da tre soli ingredienti – latte, panna e zucchero – e con lo stesso latte piemontese con cui produciamo il Gran Biraghi, il Gorgonzola, la Gran Ricotta Super Cremosa e il Burro. Un pezzo della storia e dell’infanzia di molte persone che continua ad essere apprezzato dai giovanissimi ancora oggi».

Tutti online ma non connessi: l’importanza delle relazioni sociali

LIBERAMENTE Di Monica Chiusano

Creare nella propria dimora un’architettura appagante e invitante, unendo a questa la meraviglia della gentilezza, è la prima forma di pubblicità che aiuta l’essere umano a destreggiarsi con coloro che lo attorniano o lo vengono a trovare…
Il commento dei vicini, la prima azione da social network!😂
Continuiamo a coltivare l’essenza dell’ospitalità più pura con garbo, equilibrio, eleganza e intelligenza …
L’importanza delle relazioni sociali ha spesso un punto in comune con le inutili guerre, perché se lasciamo intravedere i nostri punti deboli (e quindi a volte anche i segnali di indifferenza e insensibilità) saremo molto svantaggiati e magari persino spacciati…
In questa era di comunicazione elevata all’ennesima potenza , siamo effettivamente tutti online ma spesso non siamo connessi , innanzitutto con il nostro stesso “essere” più puro e delizioso!
Riuscire ad essere capaci di rendere ospitale la nostra disponibilità di dare, potrebbe divenire il risultato massimo dell’ambizione più piacevole.
Non snobbiamo troppo le nostre virtù, diversamente potrebbero stupire e stupirci amabilmente!

Un angolo parigino a Torino

PENSIERI SPARSI

Siamo in Borgo Rossini, zona di Torino fra il centro storico e la periferia, dove gli isolati incorniciati dai viali e le sponde della Dora ricche di alberi, ricordano certi luoghi di Parigi. Non mancano bar e ristorantini affollati dagli studenti del Campus Luigi Einaudi, non lontano dalla Mole; e proprio qui, in via Catania 12/H, ha appena festeggiato un anno di vita “Tuttotorna store”, negozio di abbigliamento second hand.
Gaia, la giovane proprietaria, ha sempre lavorato nel mondo della moda per diverse aziende fino a quando non ha letto il libro di Marie Kondo, “Il magico potere del riordino” dove l’autrice giapponese mette a punto un sistema che garantisce ordine e organizzazione degli spazi domestici, iniziando dagli armadi.
La passione per il second hand inizia proprio da qui, Gaia comprende il potere benefico del “decluttering” (selezionare oggetti e capi inutili, che non indossiamo più per cederli o barattarli, così da guadagnare nuovi spazi), a cominciare da se stessa e decide di buttarsi in questa nuova avventura, dando un’ impronta decisamente vincente a questo negozio che ricorda molto certi negozietti francesi, un po’ civettuoli e coquette style.
Gaia è molto attenta nella ricerca dei capi da proporre alle sue clienti, “non tratto il vintage, desidero offrire abbigliamento moderno, attuale e non low cost”. “ Mi capitano capi molto belli, di tessuti pregiati e sarebbe un vero spreco non potergli dare una seconda vita; possiamo fare tanti piccoli gesti per poter essere più ecologici e nella moda si può fare tantissimo”
La cliente tipo di Gaia ha dai 35 ai 55 anni, anche se non mancano le giovani studentesse della vicina Università ed un’affezionata cliente di 88 anni patita di moda. Quasi tutte le clienti sono persone che tengono a comprare in modo consapevole, alcune non acquistano più capi in pelle, tante evitano i tessuti sintetici e molte comprano solo second hand.
“ Molto ricercati gli abiti da cerimonia, soprattutto in questo periodo, ci spiega Gaia, le donne non vogliono rinunciare a vestirsi bene, anche con un abito firmato, prezioso ma senza spendere una follia “ e  qui potete veramente trovare tutto ciò che vi serve per essere eleganti, oltre agli abiti anche scarpe, borse, cappelli, bijoux e piccola pelletteria , in tutto Gaia ha da offrirvi circa 1.500 articoli.
Recentemente Gaia, che ha una forte propensione per l’ordine e l’organizzazione, dopo aver frequentato un corso, è diventata Professional Organizer, così da poter  essere d’aiuto a chi proprio ordinato non è, aiutandolo a scegliere cosa tenere nel proprio armadio e cosa lasciar andare senza rimpianti, sistemando in modo razionale il guardaroba.
“Oggi – conclude Gaia- posso affermare che questo negozio è una sfida vinta, il bilancio a distanza di un anno è molto positivo; ho saputo distinguermi dagli altri competitor di Torino e nel futuro mi piacerebbe poter trattare anche abbigliamento maschile e per bambini, lo chiedono in tanti”.
In bocca al lupo Gaia, Ad maiora semper !
Instagram: tuttotornastore
Didia Bargnani

Festa della mamma: dal 2 al 14 maggio apre lo Store Adisco

Scenografie e allestimenti coloratissimi, oggettistica per la casa, la tavola e il giardino, abbigliamento in tessuti freschi e colorati, gioielli originali, cuori di ogni dimensione, articoli floreali e tanto altro ancora per contribuire a sostenere il nuovo progetto per l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino

  Immancabile anche quest’anno l’appuntamento con Adisco Sezione Piemonte: che dal 2 al 14 maggio apre al pubblico lo Store Adisco Piemonte di via Lagrange 5D a Torino in occasione della Festa della Mamma.

Tra le novità di questa edizione scenografie e allestimenti coloratissimi che richiamano l’imminenza dell’estate, tante idee regalo utili, originali ed esclusive per celebrare una persona importante come la mamma: oggettistica per la casa, la tavola e il giardino, accessori e abbigliamento in tessuti freschi e colorati, gioielli originali, cuori di ogni dimensione, articoli floreali e tanto altro ancora.

Nello Store Adisco tutto è in vendita e il ricavato contribuirà a sostenere le finalità dell’associazione e sarà devoluto all’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino per il progetto pilota di screening neonatale mediante sequenziamento su larga scala, un esempio di prevenzione secondaria, che consentirà di identificare e trattare precocemente circa 500 malattie pediatriche.

Lo Store Adisco Piemonte di via Lagrange 5/D resterà aperto dal martedì alla domenica con orario continuato dalle 10:30 alle 19.

Andar “per miniere”… in bicicletta

Si può con il progetto “Bike & Mine”, all’interno della “miniera Gianna” scavata dai minatori di talco a Prali, in Alta Valle Germanasca

Da domenica 30 aprile fino a settembre

Prali (Torino)

L’esperienza è sicuramente unica a livello italiano: andare in mountain bike o in e-bikedentro una miniera di talco (la più grande d’Europa), lungo la “Galleria Gianna” di Prali nel Pinerolese, a un’ora di macchina da Torino, al confine del Parco Regionale francese del “Queyras”. Certo, impresa unica (a caldo, infattibile), eppure possibile con il progetto “Bike & Mine”, un giro in bici nel ventre della terra, all’interno dell’antica miniera appartenente  all’“Ecomuseo delle Miniere di Talco” della Valle Germanasca. La proposta nasce dalla sinergia fra “Consorzio Turistico Pinerolese e Valli” ed “Ecomuseo”. Provare per credere. Si inizia la prossima domenica 30 aprile, per continuare durante la stagione primaverile ed estiva, il 7, 13, 20 e 28 maggio, il 10 giugno, il 1 e 9 luglio per concludere il 3 settembre.

 

Il percorso è definito dagli organizzatori “medio – facile” da effettuare sotto l’occhio vigile di un accompagnatore cicloturistico e non è detto che, sulla base delle richieste che perverranno, non si attivino altre date. Il ritrovo è sempre alle 9 a Prali. Si parte attraversando su due ruote la “miniera Gianna”, lunga circa due chilometri e si sbuca in località “Antouard”, a Salza di Pinerolo, per poi salire al “Colle delle Fontane”. Circa 15 chilometrisulle due ruote. Rossana Turina, presidente del “Consorzio Turistico Pinerolese e Valli”: “E’ un’esperienza unica  a livello italiano sia per la tipologia di proposta sia per le caratteristiche della miniera”. La “Gianna” è, infatti, una delle rare gallerie minerarie “one way”, ovvero si entra da una valle, quella di Prali, la stazione turistica più conosciuta, e si esce nella valle parallela, quella di  Salza, bella e riservata, con offerte paesaggistiche oltreché gastronomiche e curiosità varie di indubbio rilievo. Dietro il progetto, c’è il “sogno visionario” di tenere in vita a Prali le “Miniere di Talco” ( della “peiro duso”, la “pietra dolce” come i valligiani chiamano, per la sua tenerezza, il talco) e la tradizione di un lavoro duro e pericoloso che in Valle Germanasca ha origini assai antiche, modesto fino a metà Ottocento, allorché, di botto, si è passati fino a 350 minatori impiegati nelle Gallerie e al giorno d’oggi con le 30mila tonnellate di talco (il “bianco delle Alpi”) prodotte ogni anno in Valle dalla “miniera Rodoretto”, dove sono impiegati circa un decimo dei minatori rispetto al passato con metodi di lavoro decisamente più moderni. “Sogno visionario” si diceva. Concretizzatosi 25 anni fa con l’apertura dell’“Ecomuseo”, e reso ancor più solido oggi con l’iniziativa della “biciclettata in Galleria”. “Nato per preservare uno dei simboli identitari del territorio, l’‘Ecomuseo delle Miniere di Talco’ della Valle Germanasca e del Chisone, chiamato familiarmente ‘Scopriminiera’, accoglie ogni anno – precisa la presidente Laura Sottoviamigliaia di studenti e di famiglie nel periodo da marzo a novembre. Per i visitatori è una scoperta sorprendente e indimenticabile, per gli abitanti della valle è la memoria radicata di un riscatto sociale: la figura del contadino-minatore”.

Per info: “Consorzio Turistico Pinerolese e Valli”, Loc. Molino 4, Massello (Torino); tel. 331/3901745 o www.turismopinerolese.it o www.ecomuseominiere.it

g.m.

Nelle foto:

–       “Bike & Mine”

–       “Ecomuseo”, Miniere Prali