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Torna per la sua seconda edizione la EnoWeek di Moncalieri

Una settimana all’insegna dell’enogastronomia. Tanti gli appuntamenti tra incontri e talk, fra degustazioni e cene diffuse. Sabato 27 maggio la manifestazione culmina con Il Salone dei vini nel Giardino delle Rose del Castello di Moncalieri, che ospiterà più di 80 aziende provenienti da tutta Italia, in una fotografia del mondo vitivinicolo da nord a sud, per conoscere tutta l’Italia del vino.

 

L’evento, con il sostegno della Città di Moncalieri nell’ambito di “Moncalieri. Ogni passo, una scoperta,” nasce in collaborazione con CITTA DEL GUSTO-GAMBERO ROSSO, GOWINE, FISAR TORINO, ENOTECA REGIONALE DELLA PROVINCIA DEI VINI DI TORINO E WOUSE- SALONE DEL VINO DI TORINO.

 

Il contenitore più vario per la cultura del mangiare e del bere bene e con consapevolezza sul territorio di Torino e del Piemonte, torna da mercoledì 24 a sabato  27  maggio, con la seconda edizione della ENO WEEK a Moncalieri, nell’ambito della rassegna “Ogni passo, una scoperta”Un viaggio che racconta l’Italia attraverso le sue etichette, partendo dalla nostra regione e dai vini della Torino Doc, passando per i grandi vini veneti e trentini, la classe dei vini toscani, arrivando fino al sapore estivo del Sud Italia.

 

Mercoledì 24 e giovedì 25 anche due appuntamenti alla vineria Il Punto d’Ascolto di Moncalieri, dove, grazie alla collaborazione con WOUSE – Salone del vino di Torino e Le Strade di Torino, alla scoperta dei vitigni autoctoni e dei vini in anfora, giovani e storiche cantine, si dialogherà di sostenibilità attraverso la degustazione di etichette imperdibili. Ogni sera 4 vini accompagneranno il talk, con la possibilità di abbinare 4 tapas selezionate per l’occasione.

 

Venerdì 26 maggio la Notte del Vino inizia alle 18 sulla splendida terrazza di Palazzo Civico con affaccio sulla storica piazza Vittorio Emanuele II, dove il pubblico potrà scoprire, in un banco di assaggio libero, più di 10 cantine selezionate da FISAR TORINO, accompagnate da un piatto aperitivo (COSTO 10 Euro)

 

Si continua con le cene diffuse nella città fra momenti di incontro tra grandi produttori in abbinamento, assoluta novità di quest’anno, con le eccellenze culinarie di Moncalieri. Fra gli appuntamenti :

 

  • Sensi Bistro incontra Poderi Roset
  • Al Borgo Antico incontra Casa Baricalino
  • Vin Bistro incontra Cantina Oreste Buzio
  • Ristorante Ca Mia incontra i vini di Bolgheri con Provinciale Bolgherese

 

L’evento culmina Sabato 27 Maggio nel Giardino delle Rose all’interno dello splendido Castello di Moncalieri, Residenza Sabauda e patrimonio UNESCO immersi tra i profumi e i colori dei fiori. Dalle 17 alle 23 sarà possibile incontrare produttori da tutta Italia fra eccellenze vitivinicole del territorio piemontese e, grazie alla collaborazione con il Comune di Moncalieri, degustare i prodotti della tradizione della terra moncalierese, in un vero e proprio km 0. Non mancheranno quindi Salame di Trippa di Moncalieri, Trippa, Lardo di Moncalieri, Salsiccia di Moncalieri, Ravanello Tabasso. Maggio è infatti il mese perfetto per assaporare le specialità moncalieresi accompagnate dalle migliori etichette vitivinicole d’Italia nell’Unione fra storia, cultura ed enogastronomia del territorio.

 

La manifestazione vuole trovare nelle pratiche di coltivazione, nell’attenzione all’ambiente, il centro del proprio messaggio, puntando a coinvolgere, come per le edizioni torinesi, anche un pubblico  giovane, appassionato, consapevole e attento. L’evento è organizzato da KLUG APS, Bonobo Events e Orticola Piemonte,  il Comune di Moncalieri. Partner di Torino Wine Week sono la Città del Gusto Torino – Gambero Rosso, Go Wine, Fisar Torino, Wouse-Salone del vino di Torino.

 

 

https://www.torinowineweek.it/enoweek2023/

“Di Freisa in Freisa” di scena a Chieri

LA XIII EDIZIONE DI “DI FREISA IN FREISA”: ENOGASTRONOMIA, CULTURA E BELLEZZA SOTTO IL SEGNO DELLA SOSTENIBILITÀ

Dal 26 al 28 maggio Chieri ospita la manifestazione che celebra il Freisa di Chieri, uno dei vini simbolo del Piemonte. Dalle degustazioni guidate all’esposizione di eccellenze gastronomiche e floreali e alla proposta artistica e culturale della Città di Chieri. Una tre giorni di festa, emozioni e scoperta con un occhio all’ambiente.

 

Dal 26 al 28 maggio Chieri torna protagonista con la XIII edizione di “Di Freisa in Freisa” la manifestazione organizzata dal Comune di Chieri e dal Consorzio del Freisa di Chieri e Collina Torinese per rendere omaggio al vino di Torino e della sua Collina e per promuovere le eccellenze gastronomiche e culturali di un territorio ricco di tesori attraverso degustazioni, abbinamenti enogastronomici, spettacoli e iniziative per un pubblico di ogni età.

 

Una vetrina importante per il Freisa di Chieri, che nel 2023 festeggia 50 anni di DOC. Un vitigno ormai riconosciuto e apprezzato anche al di fuori dei confini regionali e nazionali e sempre pronto ad affrontare nuove sfide nel segno della qualità produttiva e del rispetto verso l’ambiente.

 

“Se il 2022 ha celebrato il Freisa vitigno dell’anno per la Regione Piemonte, il 2023 rappresenta per il nostro Consorzio un anno altrettanto prestigioso. I 50 anni della DOC Freisa di Chieri sono infatti un traguardo importante, riconoscimento indiscutibile del lavoro e della serietà dei nostri produttori – Afferma Marina Zopegni, Presidente del Consorzio del Freisa di Chieri e Collina torinese – Come sempre, l’appuntamento annuale di Di Freisa in Freisa vuole essere un grande momento di festa per tutti ma anche di riflessione e di bilancio. Grazie all’impegno della Città di Chieri possiamo mettere in mostra il meglio del nostro territorio, non solo dal punto enologico ma anche da quello gastronomico, culturale e artistico. Possiamo fare squadra per promuoverci e riflettere su temi di attualità legati al mondo del vino, ma anche dell’agricoltura, dello sviluppo territoriale e delle buone pratiche ambientali”.

 

“Viviamo un presente e un futuro ricco di sfide: i cambiamenti climatici,ad esempio, ci impongono un cambio di passo. Per questo è sempre più importante valorizzare le nostre eccellenze e al tempo stesso rafforzare il legame tra la Città di Chieri e la Freisa, uno dei vitigni più rinomati sul piano nazionale e non solo. – dichiara il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero – La XIII edizione celebra i 50 anni di DOC della Freisa, un appuntamento prestigioso per tutto il territorio che coinvolgerà la città con iniziative ed eventi.

Chieri vive questo appuntamento come un momento di partecipazione collettiva, ma anche con l’orgoglio di essere custode di un vitigno caratteristico di un territorio unico e sorprendente che va difeso e al contempo valorizzato.

Ringrazio a nome di tutta la Città e di tutta l’amministrazione il Consorzio e i produttori per il loro straordinario e fattivo lavoro.”

 

Tema principale dell’edizione 2023 sarà la sostenibilità in tutte le sue forme, vero e proprio fil rouge che lega le numerose iniziative in programma.

Così è stato per l’anteprima dello scorso 19 maggio: grazie alla collaborazione con l’Associazione Mulino ad Arte, il Teatro a Pedali di Piossasco si è esibito nella pièce teatrale “L’uomo che piantava gli alberi” di Jean Giono, con un reading dell’attore teatrale e televisivo Giorgio Lupano. Una perfomance spettacolare e a impatto zero capace di coinvolgere attivamente il pubblico attraverso l’utilizzo di quattordici biciclette che hanno “alimentato” con energia pulita l’impianto audio e luci dello spettacolo dal vivo.

Da venerdì 26 a domenica 27 maggio la festa si sposta tra le strade e le piazze di Chieri, vestite con i colori e i profumi della Natura grazie alla mostra florovivaistica curata da Sartorelli Vivai Valpasano, che porterà la bellezza della Primavera in città creando un vero e proprio giardino urbano attraverso il quale passeggiare e curiosare tra piante e fiori.

 

Fulcro di “Di Freisa in Freisa” sarà, come sempre, l’area dedicata ai produttori di Freisa che proporranno in degustazione le loro migliori etichette in un contesto elegante e completamente rinnovato.

La Freisa Lounge, nella centrale Piazza Cavour, ospiterà masterclass, degustazioni, showcooking, incontri e approfondimenti dedicati al mondo del Freisa e più in generale del vino con un occhio attento alla sostenibilità: dal bere consapevole attraverso la mixology di qualità in un aperitivo musicale, agli abbinamenti gastronomici in collaborazione con i Maestri del Gusto di Torino. Dalla degustazione di diverse produzioni di Freisa con caratteristiche di sostenibilità insieme a Vincenzo Gerbi, alla verticale per conoscere l’Associazione Albugnano 549, ospite dell’evento, e i suoi vini fino a un approfondimento sui volti inediti del Freisa.

Dalla scoperta delle Sbarbatelle, giovani produttrici di vino italiane che si sono unite in un’Associazione per proporre il vino al femminile, a un incontro per celebrare i 50 della Doc Freisa di Chieri insieme a Gianpiero Gerbi. L’appuntamento conclusivo di domenica 28 a partire dalle 18 sarà invece con le atlete della squadra di Volley Reale Mutua Fenera Chieri 76, in un aperitivo all’insegna dello sport e delle… bollicine.

 

Tutta la città parteciperà a Di Freisa in Freisa mettendo in mostra le proprie eccellenze gastronomiche, artistiche e culturali.

Via Palazzo di Città ospiterà i banchetti dei produttori artigianali, in Piazza Europa si andrà alla riscoperta dell’antica cultura del vino e del vigneto chierese in compagnia di Avignazapp, mentre Via Vittorio Emanuele sarà palcoscenico dell’esposizione fotografica, pittorica e di arti varie a cura dell’Unione Artisti del Chierese.

 

Ampio spazio sarà dedicato, come da tradizione, ai più piccoli con un programma ludico educativo “Freisa bimbi” a tema green con laboratori di cucina, lettura, musica, ma anche di botanica e di pittura per poter rappresentare la Natura in base al loro sentimento e alla loro creatività. Non mancherà una ciclo – giostra a pedali dal nome CiclOtto, una vera e propria eco attrazione per i bambini dai 3 ai 10 anni in modo da diffondere pratiche sostenibili verso i più piccoli.

 

Durante la manifestazione, inoltre, le cantine del territorio apriranno le loro porte ai visitatori per un’ulteriore immersione nel mondo Freisa.

 

In occasione di Di Freisa in Freisa, poi, la Città di Chieri aprirà le porte delle chiese e dei musei in una kermesse dal titolo “Tra musica e storia”, ospitando mostre, convegni, eventi e concerti all’interno delle proprie magnifiche chiese grazie alla collaborazione con la Compagnia della Chiocciola, ma anche visite guidate a tema come ad esempio “Nunc est bibendum. Il vino nella Chieri romana” in programma nel pomeriggio di domenica 28 maggio presso il M.A.C. (Mostra Archeologica Chieri, visitabile su prenotazione anche il pomeriggio di sabato 27 maggio)

L’Associazione Carreum Potentia inoltre proporrà le visite guidate a due stupende chiese della città: la chiesa di Sant’Antonio Abate e la chiesa dei Santi Bernardino e Rocco.

Alla Porta del Tessile sabato 27 maggio a partire dalle 14 si potrà visitare la mostra “Sergio Agosti. Off Loom. Oltre il telaio“: a novanta anni dalla nascita e a venti dalla scomparsa dell’Artista, una mostra antologica che omaggia un pionere della Fiber Art così radicata a Chieri. Sarà inoltre possibile effettuare visite guidate al Museo e Orto del Tessile a cura di Giulia Perin, artista in residenza stabile, e di Mitti Baiotti, guida esperta del Museo alle ore 10.00, 11.00, 14.00, 15.00, 16.00 e 17.00. Necessaria la prenotazione.

 

negozi del Distretto del Commercio di Chieri saranno lieti di aprire le porte dei propri esercizi e di accogliere i visitatori della manifestazione. Domenica 28 maggio a partire dalle ore 9 il tratto di Via Vittorio Emanuele II da Via della Pace a Vicolo Ortolani ospiterà un ricco mercato straordinario, animato da musica e balli popolari occitani a cura del gruppo musicale ControCanto.

 

Di Freisa in Freisa è organizzato dal Comune di Chieri e dal Consorzio Freisa di Chieri e Collina Torinese, con il supporto della Camera di commercio di Torino e dell’Enoteca Regionale dei vini della Provincia di Torino. Ha ricevuto i patrocini del MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, ANCI Piemonte, Camera di commercio di Torino, Mab Collina Po. In Collaborazione con Turismo Torino e Provincia.

 

Sito del Comune di Chieri www.comune.chieri.to.it

Sito del Consorzio www.freisadichieri.com

Sulle colline di Torino torna l’antica coltivazione dello zafferano grazie a Sofràn

 

Il progetto è dell’imprenditrice Giulia Abbruzzese e il prodotto è già disponibile presso il negozio Biraghi di Piazza San Carlo a Torino

 Il cuore e l’idea dell’azienda Sofràn sono dell’imprenditrice Giulia Abbruzzese che ha deciso di investire in una delle spezie più antiche e preziose, lo zafferano, portandone la coltivazione a Torino. Per farlo, l’imprenditrice ha scelto un contesto unico, la storica villa ottocentesca del Conte Zanetti, fino a pochi decenni fa sede della celebre clinica Villa Salus, trasformando una tradizione millenaria in un’occasione di cambiamento utile a valorizzare un luogo carico di storia. Oggi lo zafferano Sofràn ha trovato una collocazione d’eccellenza: il negozio Biraghi di Piazza San Carlo che dal 2019 raccoglie al suo interno il meglio dell’enogastronomia del Piemonte nel salotto di Torino, raccogliendo il testimone dello storico emporio Paissa.

 

Sofràn, espressione dialettale piemontese utilizzata per identificare la spezia, nasce con il desiderio di promuovere un prodotto dalle molteplici proprietà, riportandone la coltivazione in Piemonte, un tempo celebre nel mondo anche per il suo zafferano di grande qualità. Da alcuni antichi trattati storici del XV secolo si evince infatti che questa regione in passato era un punto di riferimento mondiale – in particolare per le corti parigine – per quanto riguarda la coltivazione di questa spezia. Sofràn trova, quindi, il suo ambiente ideale sulle colline sabaude, dove un giusto clima e le piogge giocano un ruolo fondamentale nella coltura di questa pianta che raggiunge il suo equilibrio perfetto.

 

Lo zafferano Sofràn viene ricavato dai filamenti del fiore (Crocus Sativus), detti stimmi, manualmente essiccati e confezionati interi, per garantire la massima purezza e qualità. Dalle analisi eseguite sul prodotto, tutti i parametri risultano conformi alla prima categoria della norma ISO/TS 3632-1:2011, tanto da classificare Sofràn come “eccellente”. Il prezioso prodotto, inoltre, si presenta in un packaging unico ed elegante nel quale la spezia è conservata all’interno di una botticina di vetro per conservarne inalterate tutte le sue caratteristiche organolettiche. La spezia oltre che per il suo aroma intenso, è ricca di vitamine, proteine, e antiossidanti ed è utilizzata anche per scopi terapeutici come regolatore dell’umore o per favorire le funzioni digestive.

 

Il progetto di Giulia Abbruzzese unisce l’imprenditoria femminilel’amore per la propria terra e l‘eccellenza di un prodotto dai molteplici benefici. «Con Sofràn ho voluto realizzare un sogno: portare sulle colline torinesi un’antica spezia di cui da sempre sono innamorata», ha dichiarato l’imprenditrice Giulia Abbruzzese. «Sono molti anni che lavoro a questo progetto e mi rende orgogliosa vedere le prime confezioni in vendita in una location unica come Piazza San Carlo a Torino, nel negozio di Biraghi, che ben si sposa con l’esclusività di questo prodotto».

 

«Siamo lieti di ospitare un’altra eccellenza piemontese all’interno del negozio Biraghi in Piazza San Carlo a Torino», ha affermato Gabriele Bolle, Direttore Marketing di Biraghi S.p.A. «Il nostro impegno è sempre volto a selezionare le primizie locali e il progetto di Giulia Abbruzzese ci ha colpito fin da subito per la sua unicità e il suo legame con il territorio: uno zafferano 100% torinese che siamo sicuri incuriosirà i turisti che sempre di più frequentano la città».

 

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito al link: www.sofran.it

Lo zafferano Sofràn è anche acquistabile online su www.biraghiacasa.it

 

Peso del prodotto: 0,5 g

Prezzo di lancio: € 9,90

India Mania

PENSIERI SPARSI  di Didia Bargnani

Nella fantastica cornice dello spazio espositivo Marco Polo, in corso Vittorio Emanuele a Torino, si è tenuta la presentazione del libro edito da Rizzoli “ India Mania” e non poteva che accadere in questa wunderkammer  delle meraviglie, trasformata per l’occasione in una sontuosa dimora indiana.
La nascita di questo libro, scritto da Cristina Kiran Piotti , giovane giornalista Italo-indiana, ha a che fare con una storia d’amore nata circa 45 anni fa quando una giovane ragazza indiana vince una borsa di studio per iscriversi alla facoltà di Medicina in Italia, a Parma. Diventata medico conosce un ragazzo che fa il volontario sulle autoambulanze, dapprima non si sopportano ma poi sboccia l’amore e nasce la nostra autrice, Cristina, che da giornalista farà un’esperienza lavorativa di 6 mesi alla Conde’ Nast di Bombay; sarà un po’ come un ritorno alle origini e da lì iniziera’ a collaborare con diverse testate indiane ed italiane.
Ecco perché Rizzoli la sceglie per scrivere l’ennesimo libro della collana “Mania”, quello sull’India, le cui illustrazioni, a cura di Carola Zerbone, insegnante di yoga, ben rappresentano l’arte e la cultura di questo incredibile paese.
Gli argomenti trattati nel volume sono tanti, si racconta di religione, cucina ( ogni famiglia ha la sua personale ricetta anche per il tè), uso delle spezie, yoga, danza,  come indossare il sari ( esistono più di cento modi), la lingua hindi e di quanto siano diversi nord e sud infine non mancano utili indicazioni turistiche, ad esempio come comportarsi in un tempio o cosa fare e non fare se si è ospiti in una casa indiana.
Importanti anche le pagine che narrano di un’India digitale, super moderna, inaspettata, l’India delle start-up milionarie.
La serata è stata presenta da Giulia Tornatore, 30 anni, torinese doc ma un po’ indiana d’adozione, è infatti nel 2015 che entra a far parte della famiglia Italo-indiana Kaslival, proprietaria della gioielleria The Gem Palace di Jaipur dal 1852.
È qui che Giulia si occupa degli eventi e segue  clienti speciali, diplomatici, industriali, politici e viaggiatori di professione oltre ad occuparsi della parte americana della gioielleria.
Quando Giulia parla dell’India i suoi occhi s’illuminano, per lei “questo grande Paese è il posto dove tutto è possibile, dove la volontà del cambiamento è fortissima , dove laboriosità e gentilezza si coniugano perfettamente, dove lo spirito di collettività è preponderante nei gruppi di lavoro ma anche nella famiglia e, per me che sono figlia unica, è stata una bellissima scoperta”.

Federica Pellegrini è il volto di Caffè Vergnano

 WOMEN IN COFFEE
Caffè Vergnano annuncia  che, per il 2023, Federica Pellegrini sarà il volto di
Women in Coffee, il progetto di sostenibilità sociale a favore delle donne in collaborazione
con l’International Women in Coffee Alliance e nato nel 2018 da un sogno di Carolina
Vergnano – CEO dell’azienda.
Federica Pellegrini, campionessa olimpica considerata tra le più grandi nuotatrici della storia
mondiale, incarna perfettamente la visione del progetto e si unisce al sogno in rosa di Caffè
Vergnano a testimonianza dei molteplici valori positivi che la sua esperienza, personale e
professionale, porta con sé e del suo concreto impegno a favore dell’integrazione,
dell’empowerment femminile e della parità di genere.
“E’ un immenso onore per Caffè Vergnano iniziare questa importante collaborazione con
Federica Pellegrini a sostegno del progetto Women in Coffee in cui tutti noi, azienda e
famiglia, crediamo molto.
Lo sport diffonde quotidianamente valori di cui da sempre Caffè Vergnano si fa portavoce
come il principio dell’uguaglianza e delle pari opportunità e Federica è emblema di tutto
questo e molto altro.
E’ per me infatti simbolo di determinazione, etica e sacrificio.
In una parola Federica rappresenta l’eccellenza del nostro paese e noi di Caffè Vergnano
siamo molto orgogliosi di poter trasmettere, grazie anche al suo supporto, un messaggio
così positivo per tutte le donne. ”
CAROLINA VERGNANO – CEO DI CAFFE’ VERGNANO
“L’uguaglianza di genere è un tema a me caro. Nello sport posso testimoniare che ci sia
ancora un bel gap da colmare e questo nonostante le donne ad ogni Olimpiade portino un
contributo di medaglie eccezionale. Purtroppo temo che in Italia l’empowerment femminile
non sia una tematica da affrontare soltanto nello sport, e quindi ben vengano progetti come
Women in Coffee che contribuiscono a sensibilizzare le nuove generazioni.”
FEDERICA PELLEGRINI – CAMPIONESSA OLIMPICA DI NUOTO
Women in Coffee, in collaborazione con l’International Women in Coffee Alliance, è nato per
supportare piccole realtà di donne coltivatrici di caffè nei loro paesi di origine. Il progetto,
in continua evoluzione, è diventato poco per volta un contenitore più ampio ed inclusivo che
accoglie iniziative che parlano e si schierano a sostegno della cultura e dell’istruzione,
strumenti fondamentali per garantire l’emancipazione e creare valore.
L’empowerment femminile, tema centrale in Women in Coffee, si concretizza in primis
proprio attraverso un processo di crescita, di autodeterminazione e di miglioramento.

Per saperne di più sul progetto Women in Coffee: https://www.caffevergnano.com/womenincoffee

La sessualità femminile

La sessualità è sicuramente cambiata negli ultimi anni, quella femminile in particolare.

Complice il cambiamento che ha interessato il ruolo sociale delle donne, queste hanno modificato (e in parte subìto) anche le abitudini sessuali. Si è passati da una donna, il cui ruolo era quasi esclusivamente quello di donare piacere al maschio e consentirgli la prosecuzione della specie, grazie anche alla pratica di assegnare ai nascituri il cognome paterno, ad una donna partecipe della propria sessualità, del proprio piacere.

In una società che tuttora è patriarcale, dove i Comandamenti non dicono di non desiderare l’uomo di altre ma solo la donna, dove molte madri continuano ad insegnare alle figlie che, anche se il marito ogni tanto si prende qualche svago con una collega, l’importante è che la famiglia resti unita, la vera emancipazione femminile e la parità di fatto faticano ad affermarsi. Per fortuna tra i giovani c’è maggior sensibilità su questo tema e se da un lato le donne sono più attente a reclamare i propri diritti, dall’altro gli uomini sono più disposti, direi favorevoli, a questa parità anche sotto le lenzuola.

L’ingresso delle donne nella politica, la maggior presenza nel mondo del lavoro, della cultura e della scienza ha permesso alle stesse di acquisire una maggior consapevolezza del proprio valore, di quale possa e debba essere il loro ruolo nella società.

L’unico baluardo del maschilismo consiste, forse, nell’allevamento e nell’educazione dei figli troppo spesso ancora oggi delegato in toto alle mamme.

E’ innegabile che le donne abbiano, finalmente e tranne casi di interesse psichiatrico, conquistato il diritto a non subire il concepimento e la gravidanza, a raggiungere il piacere e non solo a concederlo al partner diventando così protagoniste della propria vita, indipendentemente dal diventare madre o no, separando il raggiungimento del piacere dalla funziona meramente riproduttiva.

In Inghilterra ogni donna, dall’adolescenza in poi, possiede un vibratore (o dildo, come preferite) perché la masturbazione viene vista come una pratica perfettamente normale, anche quando si ha un partner o, a maggior ragione quando non lo si ha, se si decide di praticare autoerotismo; in Italia il solo parlarne provoca ancora imbarazzo.

I preliminari, un tempo appannaggio esclusivo degli adolescenti che praticavano il petting non potendo andare oltre, ora sono richiesti dalle donne e talvolta preferiti alla penetrazione, anche per il minor rischio che comportano di contrarre malattie o iniziare gravidanze indesiderate se ci si trova, all’improvviso, privi di precauzioni.

Se, come dicono le ricerche, le donne hanno in prevalenza orgasmi clitoridei va da sé che i preliminari possono essere la forma più semplice e più immediata di procurare piacere alla partner, riducendo a zero i rischi di trasmissione delle malattie.

Non dimentichiamo, inoltre, che lo sdoganamento nell’omosessualità, almeno nella maggioranza della popolazione, consente alle donne di sperimentare nuove forme di incontro, nuove forme di piacere arrivando, non di rado, a cambiare orientamento sessuale specie dopo una delusione d’amore.

Ma come reagiscono i maschi a questo cambiamento sociale?  Partendo dal fatto che, nelle dinamiche di coppia, Il sesso occupa un posto importante con tutta la sua complessità ed in tutte le sue sfaccettature dobbiamo considerare che ognuno dei partner di una coppia non vive la sessualità soltanto come spinta propria ma anche di riflesso alla relazione stabilita col partner, delle soddisfazioni che riceve e della gratificazione che la coppia produce l’un l’altro; questa conquista da parte delle donne provoca non di rado e soprattutto fra i meno giovani ansia da prestazione e problemi di disfunzione.

Per contro, nelle fasce di età più avanzate non vi è grande tale sensibilità nei confronti della sessualità di coppia: troppo spesso, di fronte ad una partner che rifiuta il sesso, non ci si domanda quale possa essere la causa (problemi sul lavoro, menopausa, igiene del partner, preoccupazioni, malattia di cui il partner non è a conoscenza, e così via) ma si preferisce ovviare al problema rivolgendosi altrove, cosicché il problema, anziché risolversi, si cronicizza.

Anche in questo caso, i giovani hanno molto da insegnare ai più anziani.

Sergio Motta

Al via «Benessere in dimora»: respirazione, meditazione, mindfulness

DA SABATO 20 MAGGIO CAMMINATE SLOW FOREST NEI GIARDINI DELLE DIMORE STORICHE DEL PINEROLESE

 

Si chiamano «camminate slow forest» ma, dietro al termine inglese che un po’ potrebbe intimorire, c’è un’esperienza semplice e speciale: stare in silenzio, ascoltando gli uccellini, all’ombra degli alberi monumentali di parchi e giardini di una dimora storica. In Giappone viene definito Shinrin-yoku, “trarre giovamento dell’atmosfera della foresta”. Tale pratica, iniziata negli anni ‘80, è ormai un ramo della scienza medica. Oggi in tutto il mondo sono comparsi studi che dimostrano come lo “stare in natura” aumenti le funzioni immunitarie.

Capita in tre contesti speciali, tre residenze del Pinerolese: Casa Lajolo, a Piossasco, il Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo, e Palazzo Conti di Bricherasio. Qui il Consorzio Turistico Pinerolese e Valli dà vita, per la prima volta, a “Benessere in dimora. Camminate Slow forest nei parchi e giardini delle Dimore Storiche del pinerolese”. Le prime tre date sono quelle di sabato 20 maggio, sabato 17 giugno e sabato 15 luglio  «per imparare dagli alberi».

Se vi è già capitato di sedervi ai piedi di un albero sapete che sono anche capaci di rigenerare. Questo è uno dei loro grandi doni. L’ecosistema che si crea intorno a un albero, tra profumi e cinguettii, ha infatti la capacità di rilassare, di dare beneficio e, quindi, consente di staccare da quella che è la nostra routine quotidiana. Dal punto di vista molecolare, un albero emette le sue sostanze aromatiche (monoterpeni) dando benefici al sistema immunitario, così da caricare concretamente le energie del corpo.  Cosa si farà? Grandi alberi secolari fanno da teatro, fornendo protezione e rifugio, calma e forza, ad attività meditative e sensoriali, rese più speciali dal contesto storico e regale dei giardini delle dimore. Movimenti che favoriscono il relax. La condivisione di questa esperienza sarà in piccoli gruppi.

IL PROGRAMMA

Le esperienze immersive comprendono, nello specifico, attività meditative, sensoriali e consapevoli, in alcuni casi vengono proposte anche attività di barefooting: si cammina a piedi nudi per riconnettersi con la Terra.
Qualche altro esempio? Si sperimentano attività di radicamento per permettere di “staccare” dalla quotidianità e connettersi con la natura, attività sul “qui ed ora che hanno la stessa funzionalità. E, ancora, attività di respiro consapevoleesercizi sensoriali, meditazioni o attività di mindfulness. Il “cosa fare” dipende e varia dalla giornata, dal luogo e dal gruppo.

L’esperienza immersiva sarà guidata dalle guide escursionistiche specializzate dell’associazione Artena.

«Il Consorzio Turistico del Pinerolese mira a valorizzare e far conoscere anche i beni storico-culturali meno conosciuti del territorio. I protagonisti di questo itinerario sono i parchi e i giardini delle dimore storiche del Pinerolese, luoghi di grande bellezza, storica e naturale, dove la sensazione di pace e benessere si percepisce quasi a livello tattile, al varcare i loro cancelli di ingresso – spiega Elena Carnero a nome del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli – Gli appuntamenti di “Benessere in dimora” desiderano proporre una modalità diversa di fruire questi spazi, solitamente meta di circuiti turistico-culturali; sarà un’esperienza più intima, più personale, nel silenzio degli angoli più suggestivi dei giardini, a contatto con alberi centenari e circondati dal profumo dei fiori, con il sottofondo di una colonna sonora fatta di cinguetti e ronzii».

Le giornate. Utilità

La prima giornata è in programma sabato 20 maggio nel giardino di Casa Lajolo, via San Vito 23 a Piossasco. La seconda sarà invece sabato 17 giugno al Castello di Miradolo, in via Cardonata 2 a San Secondo di Pinerolo, mentre il giardino del Palazzo Conti di Bricherasio (via Vittorio Emanuele II 11, Bricherasio) accoglie sabato 15 luglio.  Il ritrovo, in tutte le dimore, è alle 10.Cosa è previsto? Un’esperienza immersiva condotta da una guida escursionistica specializzata, l’ingresso alla dimora storica, il pic-nic e l’assicurazione sanitaria. Costo per singola giornata 60 euro. Costo pacchetto 3 giornate 160 euro. Informazioni e prenotazioni: www.turismopinerolese.it,  info@turismopinerolese.it, 331/ 390.17.45

Conto alla rovescia per il Monferrato Wine Festival

DUE GIORNATE DEDICATE ALLA SCOPERTA DELLE TREDICI DENOMINAZIONE DEL MONFERRATO AL GRAN COMPLETO

Al via il 20 e il 21 maggio , presso la sontuosa sede del Castello di Costigliole d’Asti, la prima grande speciale edizione di ” Monferrato wine festival ” , un vero e proprio viaggio attraverso le 13 denominazioni tutelate dal Consorzio Barbera d’asti e vini del Monferrato.
34 le aziende che si presenteranno  e che daranno al pubblico la la possibilità di assaggiare più di 100 etichette. Tutto questo sarà possibile presso i vari banchi d’assaggio che permetteranno ai visitatori di incontrare direttamente coloro che lavorano quotidianamente per creare vini identitari di questo rigoglioso territorio, ancora troppo inesplorato.
Il Presidente del Consorzio Barbera, Filippo Mobrici, così si esprime con entusiasmo: ” Il Monferrato è terra di grande eccellenze vinicole e attraverso questa due giorni di masterclass e degustazioni , vogliamo rappresentare e far scoprire le molteplici anime di questo territorio. Aprire le porte di una location unica come il Castello di Costigliole d’Asti, è un’opportunità straordinaria, renderlo vivo richiamando produttori, wine lovers o semplici curiosi, è motivo di grande orgoglio” 
Grande attenzione sarà dedicata anche agli abbinamenti vino e cioccolato, eccellenza piemontese riconosciuta in tutto il mondo, durante gli showcooking a cura del maitre choccolatier Nicolas Vella.
Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, fin dal 1946 – anno della sua fondazione – si pone come ambasciatore a livello nazionale e internazionale nella diffusione delle denominazioneli vinicole consociate anche attraverso marchi distintivi.

In via Roma “Torino assaggi di Francia”

La prima edizione di “Torino assaggi di Francia” si terrà a Torino, con i suoi profumi, sapori e colori e musiche d’oltralpe, dal 19 al 21 maggio in via Roma. L’evento prevede sia lo svolgimento del Mercatino Regionale Francese, sia il coinvolgimento dell’enoteca regionale piemontese dove si potranno degustare abbinamenti di vini piemontesi con prodotti francesi, sia la presenza della libreria francese An Quartier che in concomitanza del Salone del Libro proporrà un’ampia scelta di libri di letteratura dell’ottocento, del novecento, contemporanea ed antichi. Per il Mercatino Regionale Francese tante sono le prelibatezze enogastronomiche presenti, tutte rigorosamente di qualità e tradizione francese. Oltre ottanta i tipi di formaggi, i quali potranno essere abbinati ad un’ampia gamma di vini provenienti dalle più importanti regioni vinicole d’Oltralpe. Per i più golosi le “degustazioni dolci” potranno contare sia sui biscotti bretoni, con oltre venti varietà di ripieno, sia su un gran numero di cioccolatini dai gusti raffinati, fino ad arrivare ai dolci preferiti da Re ed Imperatori: i macarons. Una grande tavolozza di colori è rappresentata dallo stand delle spezie e, a completamento dell’offerta enogastronomica, non mancheranno baguettes e croissants appena sfornati ed uno spazio per degustare ostriche e champagne. In questo piccolo angolo di Francia che si presenta nella tua città troverai anche l’artigianato, con un’ampia gamma di prodotti provenienti da diverse regioni: lavanda, saponi, profumi, tovaglie provenzali e tanto altro ancora.

Torino assaggi di Francia

dal 19 al 21 maggio 2023

Torino – Via Roma

Orari

venerdì dalle 12.00 alle 23.00

sabato dalle 09.00 alle 23.00

domenica dalle 09.00 alle 21.00