LIFESTYLE- Pagina 168

La famiglia al centro dell’evento promosso da Ucid Giovani

Presso il Centro Studi San Carlo il 27 marzo

 

Il prossimo evento promosso dall’UCID Torino presso il Centro Studi San Carlo si terrà lunedì 27 marzo, alle 18.30, in via Monte di Pietà 1.

L’incontro è organizzato dal Gruppo giovani UCID Torino con Economy of Francesco Living e il Forum delle Associazioni Familiari del Piemonte, inserendosi nelle attività della Settimana della Famiglia della Diocesi di Torino.

Il 27 marzo il tema sarà quello della “Famiglia felice, lavoratore felice”, in programma alle 18.30 presso il centro Studi San Carlo, in via Monte di Pietà 1.

Introduce e modera Daniele Lonardo, presidente sezione UCID di Torino. Intervengono Cinzia Tessarolo founder e ceo Family e Kevin Hussein, custode care Family

MARA MARTELLOTTA

 

Lunedì dalle 14 alle 18

Mercoledì dalle 14 alle18

Venerdì dalle 9 alle 13.

Ucid@ucidtorino.it

www.ucidtorino.it

Italive.it e Paniere d’Italia premiano l’Italia delle eccellenze

Turismo culturale e biodiversità, tradizione e filiera, valorizzazione e sostenibilità

5000 realtà da Nord a Sud per raccontare il Genius Loci dello stivale

28 marzo 2023, ore 10.30 –
Stadio Domiziano, via di Tor Sanguigna 3, Piazza Navona, Roma

Valorizzare lo straordinario patrimonio artistico, culturale, enograstronomico italiano attraverso le esperienze dei viaggiatori che lo attraversano con un occhio alla biodiversità, alla tradizione, al territorio e alla filiera produttiva, raccontando un paese di eccellenze uniche al mondo, da nord a sud: è questo lo scopo di ITALIVE.it e Paniere d’Italia che il 28 marzo 2023 allo Stadio Domiziano di Roma premieranno gli eventi, i prodotti e le iniziative più originali e coinvolgenti, quelli che più di tutti rappresentano il Genius Loci del nostro paese, la capacità di estrarre la sintesi dei valori identitari di un territorio e di metterli al servizio della customer experience, in ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

3.468 sono gli eventi che nel 2022 sono stati presentati per il riconoscimento di Italive.it – il territorio dal vivo, mentre 1322 sono i prodotti proposti per Paniere d’Italia: quasi 5000 realtà che diventano storie di un paese, il nostro, che da nord a sud non ha perso il gusto della qualità, disegnando il profilo di un paese dalle grandi ricchezze.

Le segnalazioni dei viaggiatori attraversano l’Italia intera da nord a sud e spaziano dagli eventi culturali, come la Notte dei Briganti al Alberobello o i Suoni dell’Anima di Massa, a quelli enogastronomici, dove tra i premiati troviamo la Sagra della Patata di Montagna di Muro Lucano, provincia di Potenza, ma anche i Du Pici sotto le Stelle di Chianciano Terme (Siena) e i Pitei in Cantina di La Spezia. Non mancano gli eventi flokloristici e le rievocazioni storiche, con la Festa dell’Unicorno di Vinci (Firenze) o le grandi feste, medievali e rinascimentali, di Monteriggioni e di Perugia; le mostre, i mercati e le fiere con i Polentari d’Italia che si radunano a d Arborea, le Note di Gusto di Teremo e i Labirinti di Trastevere; gli eventi per bambini (come il Festival Internazionale degli Aquiloni di San Vito Lo Capo, il Castello delle Sorprese di Oleggio Castello, a Novara, o il Grado Summer Fun) e i raduni sportivi, dalla Saslong Half Marathon delle Dolomiti allo YAMM Festival di Cervia fino al Palinuro Summer Fit).

Contestualmente il 28 marzo verranno premiati anche i vincitori del premio “Paniere d’Italia 2022 – Gusto per la tradizione”: il progetto corre su binari paralleli a quello di ITALIVE.it e si concentra sulla narrazione del turismo agroalimentare, riportando anche in questo caso le segnalazioni dei turisti sui prodotti scoperti durante le loro experience.

Parliamo di prodotti di eccellenza, in qualche caso poco conosciuti perchè provenienti da aree meno note al grande pubblico, segnalati da consumatori, esperti, buongustai o semplici appassionati: le loro nomination sono state filtrate e verificate poi da esperti qualificati ed infine sono stati selezionati i vincitori, sulla base della capacità dei prodotti stessi di rappresentare al meglio l’anima del luogo che li produce, il Genius Loci appunto.

Qui le categorie diventano dieci e si snodano in un percorso delle delizie che accompagna il viaggiatore dall’alto verso il basso dello Stivale (e viceversa): ce n’è davvero per tutti i gusti, dalla birra (premiate la Nut Birra Divina di Pordenone, la Dolcenera di Ornago e la Chiara di Cotta, nelle Marche), al vino (si sono conquistati il premio il Primitivo di Gioia del Colle, il Vermentino di Sardegna e il Nerello mascalese dell’Etna) fino alla pasta, al pane, all’olio, ai salumi e ai formaggi, passando dalla Tigella di Modena alla Nduja di Vibo Valentia, dal Pane Montanaro di Bologna allo Zoncolan di capra allo Schioppettino, delizioso formaggio del Friuli Venezia Giulia, in un caleidoscopio di odori, sapori e tradizioni che non dimentica la ricercatezze e la pasticceria, ad esempio con le marmellate di limoni di Agrigento o con le Copulette di Orgosolo di Nuoro.

Le tradizioni locali si declinano dunque lungo queste due principali vie maestre, gli eventi e il turismo agroalimentare: due facce della stessa medaglia di quella straordinaria offerta storica, esperienziale e alimentare che il nostro Paese riesce ad offrire.

Mentre ITALIVE.it si concentra sull’aspetto edutainment del turismo culturale, il Paniere d’Italia valorizza le tradizioni più radicate nei territori, impegnandosi per ridurre le diseguaglianze territoriali (si allinea infatti anche alla Strategia Nazionale Aree Interne) e per dare slancio alla circolazione di quei prodotti locali che con difficoltà si adeguano alla modernità, alla grande distribuzione o ai circuiti del commercio elettronico.

Vincitori Italive 2022 per categoria. Evento per bambini e ragazzi: Festival Internazionale Degli Aquiloni San Vito Lo Capo (Tp), Castello Delle Sorprese Oleggio Castello (No), Grado Summer Fun Grado (Go); Raduni ed eventi sportivi: Dolomites Saslong Half Marathon Santa Cristina In Val Gardena (Bz), Yamm Festival – Iv Edizione Cervia (Ra), Palinuro Summer Fit Centola (Sa); Sagre ed eventi enogastronomici: Pitei’n Cantina Pitelli (Sp), Sagra Della Patata Di Montagna Muro Lucano (Pz), Du’ Pici Sotto Le Stelle Chianciano Terme (Si); Cultura, musica e spettacolo: La Notte Dei Briganti Alberobello (Ba), Suoni Dell’anima – Ix Edizione Massa (Ms), Sherocco Festival Ostuni (Br); Mostre, mercati e fiere: Raduno Nazionale Dei Polentari D’italia – Xv Edizione Arborea (Or), Note Di Gusto – Iii Edizione Teramo (Te), Labirinti In Trastevere Roma (Rm); Speciale mostre top: Il Leone Del Nuovo Orizzonte – Andrea Da Montefeltro Piobbico (Pu), Limited N.0 – Francesca Gentili Monsampolo Del Tronto (Ap), Salvatore Emblema Napoli (Na); Mercatini di Natale: Presepe Marinaro Animato Gaeta (Lt), Mercatini Di Natale In Villavecchia – Xii Edizione Ronco Scrivia (Ge), Notte De Chelu – Ix Edizione Berchidda (Ot); Eventi folkloristici e rievocazioni Storiche: Perugia 1416 – Vii Edizione Perugia (Pe), Festa Dell’unicorno – Xvi Edizione Vinci (Fi), Monteriggioni 1213-1554 Monteriggioni (Si).

Vincitori Il Paniere D’italia – Gusto Per La Tradizione per categoriaBirra: Nut Birra Divina Zago, Friuli Venezia Giulia, Pordenone, Prata Di Pordenone, Dolcenera Birra Eretica, Lombardia, Monza e Della Brianza, Ornago, Chiara La Cotta, Marche, Pesaro Urbino, Sassocorvaro; Liquori: Grappa Di Brunello Capovilla, Veneto, Vicenza, Rosà, Grappa Stravecchia Distilleria Beccaris, Piemonte, Asti, Costigliole D’asti, Zabaione, Liquoreria Carlotto, Veneto, Vicenza, Valdagno (Vi); Vino: Primitivo Di Gioia Del Colle Doc Riserva, Fatalone, Puglia, Bari, Gioia Del Colle, Vermentino di Sardegna Doc Lintòri, Capichera, Sardegna, Olbia Tempio, Arzachena, Nerello Mascalese Passorosso Etna Rosso Doc, Vini Franchetti, Sicilia, Catania, Castiglione Di Sicilia; Pasta: Il “cappelli” Spiralotti Pastificio Felicetti, Trentino Alto Adige, Trento, Predazzo, Riso S. Andrea Dop Az. Agr. Zaccaria, Piemonte, Biella, Salussola, Tortellini Di Valeggio, Pastificio Al Re Del Tortellino, Veneto, Verona, Valeggio Sul Mincio; Pane: Focaccia Di Recco Con Formaggio Igp, Pasticceria Revello, Liguria, Genova, Camogli, Pane Montanaro Il Forno Di Calzolari, Emilia Romagna, Bologna, Filone Alle Noci, Panificio Pasticceria Tecchiolli, Trentino Alto Adige, Trento, Cavedine, Tigelle, Il Montanaro, Emilia Romagna, Modena, Zocca; Olio: Olio Extravergine Di Oliva, Frantoio Faliero Mancianti, Umbria, Perugia, San Feliciano Sul Trasimeno, Olio Extravergine Di Oliva Azienda Agricola Masoni Becciu, Sardegna, Cagliari, Villacidro, Olio Extravergine Di Oliva, Oleificio Coop. San Giovanni Battista, Molise, Campobasso, Colletorto; Formaggi: Zoncolan Di Capra Allo Schioppettino Pezzetta, Friuli Venezia Giulia, Udine, Fagagna, Parmigiano Reggiano Dop Fratelli Brugnoli Fratelli Brugnoli, Emilia Romagna, Parma, Bardi, Toma Di Pecora Delle Langhe Cascina Raflazz, Piemonte, Cuneo, Paroldo; Salumi: Prosciutto Amatriciano Igp Salumificio Sano, Marche, Ascoli Piceno, Ascoli Piceno, Nduja L’artigiano Della Nduja, Calabria, Vibo Valentia, Spilinga, Guancialetto Decorato Salumificio Gamba Edoardo, Lombardia, Bergamo, Villa D’almè; Ricercatezze: Capperi Di Pantelleria Bonomo e Giglio, Sicilia, Trapani, Pantelleria, Marmellata Di Limone Azienda Agricola Scyavuru, Sicilia, Agrigento, Ribera, Mostarda Di Pompelmo Rosa Le Tamerici, Lombardia, Mantova, San Biagio; Pasticceria: Offelle D’oro Pasticceria Perbellini Ernesto, Veneto, Verona, Bovolone, Eporediesi Pasticceria Maghi Infarinati, Piemonte, Torino, Ivrea, Copuletta Di Orgosolo Pasticceria Artigiana Monne Luisa, Sardegna, Nuoro, Nuoro.

L’appuntamento è per il 28 marzo dalle ore 10.30 allo Stadio di Domiziano, via di Tor Sanguigna 3, piazza Navona, Roma. Per prenotazioni: https://italive.it/premio-italive/premio-italive-2022/ 

Pizza & Falanghina Tour con Gino Sorbillo

Si è conclusa la sesta tappa 

 

Con la sua sesta tappa è giunto a destinazione il progetto dal titolo “Pizza & Falanghina Tour”, nato dalla collaborazione tra il Consorzio Tutela Vini del Sannio e Gambero Rosso per la valorizzazione e la promozione dell’abbinamento tra la pizza di qualità abbinata alla Falanghina del Sannio, produttrice di vini di grande qualità nella regione Campania.

L’edizione 2022 del Gambero Rosso si è conclusa con un grande successo ieri sera presso la pizzeria Sorbillo Lievito madre di Torino, una delle più famose d’Italia fondate a Napoli nel 1935.

A presentare il progetto sono stati il dottor Libero Rillo, presidente del Sannio Consorzio Tutela Vini, insieme a William Pregentelli , coordinatore editoriale d’Italia Gambero Rosso.

Durante questa tappa, cui hanno partecipato anche noti esponenti del settore, come Barbara Politi, conduttrice di Gambero Rosso Channel, e Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist, insieme a Alessio Crisciuolo e al giornalista Dario Battaglia, è stata presentata una prima pizza costituita di bufala e pancetta al pepe nero abbinata alla Falanghina del Sannio Spumantizzata. La seconda pizza era la Margherita gialla “Massimo Bottura”, abbinata alla Falanghina dei Sannio, la terza l’ Antica Margherita, abbinata alla Falanghina del Sannio Doc. La quarta pizza era un esemplare di quella ai quattro formaggi con miele al tartufo abbinata alla Falanghina del Sannio DOC, la quinta la “Montanara fritta”, con crema di ricotta, frutta candita e zucchero a velo, abbinata alla Falanghina del Sannio Passito

I vini hanno perfettamente esaltato il gusto della pizza senza coprirne il sapore, attraverso un’attenzione tale da creare un’ esaltazione delle caratteristiche e specificità di entrambe.

MARA MARTELLOTTA

Primavera alla Reggia di Venaria, i ciliegi sono in fiore

ALL’OMBRA DEI CILIEGI IN FIORE

Sabato 25 e domenica 26 marzo il weekend si tinge di rosa nei Giardini della Reggia di Venaria con All’ombra dei ciliegi in fiore, una grande festa dedicata alla fioritura dei ciliegi tra spettacoli teatrali, un concerto di arpe, sessioni di Pilates e Yoga e aperitivi tra gli alberi.

Al seguente link alcune immagini della fioritura dei ciliegi nei Giardini::

Immagini Primavera nei Giardini

“Follia in fiore” festeggia la primavera

Nel chiostro della Certosa Reale di Collegno la mostra mercato di fiori e prodotti agricoli, ma anche iniziative nel segno della cultura, della solidarietà e della pace tra i popoli

 

Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023

Ore 9:30 -18.30
Chiostro della Certosa Reale di Collegno (To)

 

Come da tradizione sarà Follia in Fiore a dare il benvenuto alla Primavera. La manifestazione, giunta alla sua XIV edizione e diventata uno degli appuntamenti florovivaistici più attesi del Piemonte, si svolgerà come sempre presso l’affascinante Chiostro della Certosa Reale di Collegno sabato 25 e domenica 26 marzo (dalle 9.30 alle 18.30 entrambi i giorni).

Promossa dalla Città di Collegno, in collaborazione con la Società Orticola del Piemonte, Follia in Fiore è rivolta a un pubblico di appassionati, famiglie, curiosi e amanti dei fiori, delle piante ma anche dei prodotti agricoli artigianali e dello stare insieme a contatto con la Natura.

Saranno più di 50 gli espositori che animeranno il Chiostro della seicentesca Certosa Reale di Collegno, dove un tempo i padri certosini coltivavano le erbe officinali e che fu poi trasformata, nel corso dell’Ottocento, in una delle più grandi strutture psichiatriche d’Italia.

Florovivaisti provenienti da tutto il Piemonte con le loro proposte floreali nel segno di una bentornata Primavera: dalle rose alle orchidee fino alle plumbago e le tillandsie. E poi agrumi, piante aromatiche e infusi, piante insolite e curiose, cactus e bonsai, piante da frutto di varietà antiche e piccoli frutti particolari, ma anche arbusti e piante ornamentali ed orticole, cactus, oltre a piante succulente, mangerecce e curative e piante da interno e da orto.

Artigiani e ceramisti, con le loro proposte per l’arredamento del giardino e per la cura del verde. Produttori agricoli con le eccellenze agroalimentari del territorio: dalle tome e i salumi artigianali a miele e confetture, dalle nocciole IGP ai prodotti naturali a base di canapa, fino ai vini e ai liquori come il Genepy.

Ricco di sorprese sarà poi il palinsesto delle iniziative a corollario della mostra mercato, organizzate come sempre dalla Città di Collegno.

Tra queste va segnalato “l’Orto che cura”, laboratorio di agricoltura sociale e didattica ambientale gestito dalla Cooperativa Sociale Il Margine di Collegno, che proporrà un insieme di iniziative gratuite aperte alla cittadinanza: laboratori esperienziali, concerti e rappresentazioni teatrali a tema green. A fare da cornice a questo insieme di iniziative sarà il mercatino di prodotti artigianali realizzati dai pazienti ospiti della Cooperativa Il Margine di Collegno.

Non solo solidarietà ma anche iniziative a favore dell’armonia tra i popoli. La Fabbrica della Pace di Collegno, infatti, in occasione di Follia in Fiore organizza per domenica 26 marzo a partire dalle 10.30 fino alle 12 circa una “Passeggiata nella pace”. Un itinerario di circa 1.3 km in giro per la Certosa Reale di Collegno lungo i viali intitolati a storici pacifisti come Gandhi, Rosa Parks e Nelson Mandela. La passeggiata sarà inframmezzata da rappresentazioni teatrali e musicali e performance artistiche e si concluderà con il lancio di circa 500 “bombe” di semi da parte di tutti i partecipanti, un messaggio pacifista che invita a  seminare pace e bellezza invece di guerra e litigi.

Come ogni anno, anche l’edizione 2023 di Follia in Fiore vedrà la partecipazione del Bonsai Club Torino, che metterà in mostra alcuni tra i bonsai più belli e curiosi e offrirà consulenza a tutti coloro che vorranno approfondire i segreti di questa antica arte importata dal Giappone e che vanta molti estimatori anche in Italia.

Dai bonsai ai cappelli con la mostra “Tra fiori e cappelli” a cura di Alfatre Gruppo Teatro che esporrà una collezione di cappellini da signora avuti in donazione e restaurati: una collezione che copre varie epoche, dall’inizio del secolo scorso fino agli anni sessanta e settanta del ‘900.

“La primavera a Collegno è una stagione che apre il suo prezioso scrigno di storia e di innovazione sociale, Follia in Fiore è sintesi di profumi, bellezza, cura, relazioni di comunità, elisir di buona vita”.
Così il Sindaco di Collegno Francesco Casciano.

Come lo scorso anno, anche nell’edizione 2023 Follia in Fiore allestirà un’area food per tutti i partecipanti alla manifestazione.

L’Ingresso a Follia in Fiore è di € 2,00. Entrata libera per i minori di 16 anni e accompagnatori di disabili.

Maggiori informazioni sulla mostra mercato e sulle iniziative collaterali al sito www.orticolapiemonte.it/ o sui canali social di Follia in Fiore.

Chef Matteo Sormani per la prima volta protagonista a “Una Mole di Colombe”

La Colomba dello Chef Matteo Sormani nasce da ingredienti unici a 1.800 metri di altitudine, nell’ultimo avamposto gourmet italiano prima della Svizzera.

 Quest’anno per la prima volta è protagonista di Una Mole di Colombe” (Torino, 25-26 marzo), vetrina di eccellenze artigianali.

Tradizionale e creativa: due versioni di Colomba pasquale accomunate da genuinità, leggerezza e sapore di montagna. Sono firmate Matteo Sormani, che le crea a Riale (VB), nella Val Formazza piemontese, a 1.800 metri di altitudine. Il 25 e 26 marzo sarà possibile degustarle anche a Torino in occasione del concorso “Una Mole di Colombe” (Hotel Principi di Piemonte), punto di incontro dei migliori lievitisti della pasticceria italiana. Due le categorie della competizione: miglior colomba tradizionale e miglior colomba creativa.

Quindici i lievitisti italiani in gara: saranno giudicati dalla giuria dell’evento che si riunirà domenica mattina e valuterà i prodotti, anonimi, in base a forma, aspetto, ingredienti e soprattutto: sapore! Il verdetto sarà domenica 26  intorno alle ore 13.

 

La versione creativa, che Sormani ha ideato proprio per questa manifestazione, è un’esplosione di profumi di montagna grazie all’infusione di fieno locale mescolato all’impasto che regala straordinarie note floreali. Un utilizzo creativo dello Chef che per la prima volta ne declina l’abbinamento a prodotti dolci lievitati. Altro elemento di novità: l’albicocca candita, italiana e biologica, che «dopo alcuni esperimenti e tentativi è risultato il miglior abbinamento, capace di farsi notare senza sovrastare l’aroma del fieno – spiega lo Chef –.  Inoltre, per ammorbidire l’impasto e renderlo setoso, ho aggiunto il cioccolato bianco, abbassando quindi ulteriormente il dosaggio di zucchero ed eliminando la glassatura».

Glassatura che, invece, resiste della versione tradizionale, ma che tuttavia si distingue per la croccante leggerezza a base di farina di mais e nocciole «anche in questo caso uso pochissimo zucchero, quel minimo che serve a garantire il gusto delicato, appena dolce». Al suo interno le scorze di arancia candita prodotta dallo chef attraverso un lento processo realizzato all’aria aperta, che consente agli agrumi di arricchirsi delle note aromatiche del territorio, una soluzione possibile solo in luoghi freschi e incontaminati come Riale.

 

A connotare le Colombe dello Chef Sormani sono, di fatto, ingredienti che non tutti possono avere: l’aria e l’acqua, elementi puri d’alta quota che incidono profondamente nel prodotto finale. Non secondario, inoltre, il lievito madre, un lievito storico che lo Chef Sormani conserva da 13 anni, reso particolarmente dolce proprio dall’acqua pura di cui sono ricche le Alpi Lepontine. La lavorazione inoltre, sfrutta la temperatura dell’ambiente circostante per ottenere una lievitazione spontanea. Il risultato è una colomba delicata e soffice che rispetta tutte le caratteristiche organolettiche irrinunciabili del prodotto di qualità: visiva, tattile, olfattiva, gustativa, esperienziale.

 

Saranno circa 600 le Colombe che quest’anno spiccheranno il volo da Riale. Il 25 e 26 marzo sarà possibile assaggiarle e acquistarle all’evento torinese, Una mole di colombe, vetrina di eccellenze artigianali. Chi volesse andare di persona a Riale potrà degustarla nella storica locanda dello Chef, Walser Schtuba, dove viene servita abbinata al fior di latte o alla crema pasticcera. Qui si potranno assaggiare anche altri prodotti da forno, come pane, pizze e focacce, oltre alle molteplici creazioni del suo menù che nascono da una cucina sperimentale e autonoma grazie all’utilizzo dei prodotti autoctoni.

Le colombe dello Chef Sormani sono acquistabili online: Walser Schtuba (mail info@locandawalser.it  tel  339 3663 330).

Anteprima Grignolino & Co.

Il nuovo main-event del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese in collaborazione con Go-Wine

Sabato 13 e domenica 14 maggio: due giorni di cultura e piacere enoico nel Monferrato casalese

Un nuovo main-event arricchisce il calendario 2023 del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese. Si chiama: “Anteprima Grignolino & Co.” e si terrà sabato 13 e domenica 14 maggio al Castello Paleologo di Casale Monferrato, per una due giorni interamente dedicata al Grignolino del Monferrato Casalese doc, oltre che alla Barbera del Monferrato Superiore docg, al Rubino di Cantavenna doc e al Gabiano doc.

Un nuovo format di carattere culturale, formativo, divulgativo e sociale disegnato con l’Associazione Go-Wine di Alba e rivolto a winelover, operatori, giornalisti e blogger.

Questo il macro programma:

#Degustazioni a Calice e vendita vini a tu per tu coi vigneron soci del Consorzio, con food a cura dell’Enoteca Regionale del Monferrato (sabato dalle ore 17 alle ore 23 e domenica dalle ore 10 alle ore 19 nella corte del castello);

#Convegno “Progettazione di Vitigni Sostenibili, Portinnesti di nuova generazione e Climate Change” a cura della formatrice, giornalista ed esperta di comunicazione e marketing nel settore tecnico viticolo Costanza Fregoni, della Responsabile del VCR Vivaio Rauscedo Research Center Elisa De Luca e del docente del Politecnico di Torino Daniele Trinchero (ore 10,30 di domenica 14 maggio);

#Blind Masterclass tecnica a cura dell’enologo Mario Ronco, sui campioni di Grignolino vendemmia 2022, di cui ai 7 areali di produzione del Monferrato casalese (sabato 13 maggio ore 17,30 Manica Lunga del Castello);

#Masterclass sulle 4 denominazioni tutelate dal Consorzio a cura di Gianni Fabrizio de Il Gambero Rosso (domenica 14 maggio ore 16,30 Manica Lunga del Castello);

#Visite guidate al Centro di Documentazione delle Doc Paolo Desana (sabato: tra le 18 e le 20; domenica le 10 e le 12 e tra le 14 e le 18).

L’evento, organizzato nell’ambito delle Azioni del Psr 2014-2022 Bando B 2022, vedrà la collaborazione della Delegazione Ais di Casale Monferrato, il sostegno della Fondazione CRAL e il patrocinio della Città di Casale Monferrato.

“Negli ultimi tempi”, spiega il Presidente del Consorzio Claudio Coppo, “l’interesse per il vino e, in particolare, per il Grignolino del Monferrato Casalese, è notevolmente aumentato andando a conquistare anche l’attenzione dei più giovani, così, come ampiamente emerso in occasione della tre giorni de Il Nobile Ribelle organizzato a Grazzano Badoglio da Ais Piemonte, Delegazioni di Asti e Casale Monferrato, in collaborazione con il Consorzio Colline del Monferrato Casalese e con l’Associazione Monferace (per questo territorio)”.

Un interesse confermato anche dai vigneron monferrini, sempre più, impegnati ad ampliare le proprie superfici vitate per soddisfare la domanda crescente. Nell’anno 2022, l’imbottigliato di Grignolino è cresciuto di circa 7 punti percentuali, raggiungendo le 435mila bottiglie. In molti casi, le cantine sono rimaste sprovviste e le prenotazioni sono già avanti sull’ultima vendemmia.

Insomma, il Grignolino piace sempre più e, più di ogni altro, rappresenta lo spirito viticoltori e l’anima del terroir monferrino divenendo, all’occorrenza, anche versatile nelle sue tre versioni quali sono: tradizionale, Metodo Classico (anche Metodo Martinotti) e Riserva.

Già storicamente riconosciuto come “il” vino nobile del territorio, nel XIII secolo il Grignolino fu apprezzato dai canonici di Sant’Evasio, nel XVII secolo dai Gonzaga, nel XVIII secolo dal Conte Nuvolone, che lo definì “Nebbiolo rosato”, nell’Ottocento da Napoleone così come propostogli da Giobert col nome di “Girodin” di Casale, e, poi, da Leardi e Demaria che lo descrivevano “granatino”, dalla Marchesa Teresa Durazzo di Gabiano, che negli anni ’70 dell’Ottocento lo amava spumantizzato, dal Re Umberto Primo di Savoia che lo voleva in tutti i suoi menù e da Giovanni Lanza che ne fu produttore, fino a Veronelli che ne fu grande estimatore.

I Grandi Terroir del Barolo

L’elenco definitivo delle cantine

 

I Barolo in degustazione al banco d’assaggio

Ecco i Barolo in degustazione a “I grandi terroir del Barolo”, iniziativa ideata da Go Wine, giunta alla quattordicesima edizione e in programma a Monforte d’Alba sabato 25 e domenica 26 marzo.

 

Sede dell’evento le eleganti sale del Moda Venue (Via Cavour, 10), nel centro storico del paese. Il programma prevede banchi d’assaggio d’incontro con le cantine, esclusive masterclass e visite in cantina: una formula che consentirà in un week-end di approfondire “sul campo” la conoscenza della nuova annata di uno dei più grandi vini del mondo.

 

LE CANTINE PROTAGONISTE DELL’EVENTO

CON I BAROLO IN DEGUSTAZIONE

 

ABBONA ANNA MARIA Farigliano

Barolo del Comune di Castiglione Falletto 2019

Barolo Bricco San Pietro 2019

Barolo Bricco San Pietro 2018

 

BOASSO – Serralunga d’Alba

Barolo del Comune di Serralunga 2019
Barolo Gabutti 2019

Barolo Riserva Margheria 2017

 

BOGLIETTI ENZO – La Morra

Barolo Fossati 2019

Barolo Arione 2014

Barolo Case Nere 2011

 

BOLMIDA SILVANOMonforte d’Alba

Barolo Bussia Vigna dei Fantini 2019
Barolo Bussia 2018

Barolo Le Coste di Monforte 2017

 

BRICCO MAIOLICADiano d’Alba

Barolo del Comune di Diano d’Alba Contadin 2019
Barolo del Comune di Diano d’Alba Contadin 2017

 

CASCINA CHICCO – Canale

Barolo Rocche di Castelletto 2019

Barolo Riserva Ginestra 2016

 

FORTEMASSO – Monforte d’Alba

Barolo Castelletto 2018

Barolo Castelletto 2017

 

MANZONE GIOVANNIMonforte d’Alba

Barolo Bricat 2018

Barolo Gramolere 2018

 

MANZONE PAOLOSerralunga d’Alba

Barolo del Comune di Serralunga d’Alba 2019

Barolo Meriame 2019
Barolo Riserva 2017


MONCHIERO F.LLI
– Castiglione Falletto

Barolo Rocche di Castiglione 2019

Barolo Montanello 2018

 

ODDERO PODERI E CANTINE La Morra

Barolo 2018

PIAZZO COMM. ARMANDO – Alba

Barolo Valente 2018

Barolo Sottocastello di Novello 2019

Barolo Riserva Sottocastello di Novello 2015

PODERE GAGLIASSI – Monforte d’Alba

Barolo del Comune di Serralunga 2019

Barolo del Comune di Serralunga 2018

 

PORRO GUIDO Serralunga d’Alba

Barolo Lazzairasco 2019

Barolo Vigna Rionda 2019

 

REVERDITO MICHELELa Morra

Barolo 2019

Barolo Badarina 2017

Barolo Riserva 2016

 

SAN BIAGIOLa Morra

Barolo Galina 2019

Barolo Bricco San Biagio 2019
Barolo Riserva Bricco di San Biagio 2017

 

AGR. SORDO GIOVANNI Castiglione Falletto

Barolo Monprivato 2019

Barolo Monprivato 2018

Barolo Perno 2013

 

G.D. VAJRA Barolo

Barolo Albe 2019

Barolo Baudana 2019

Barolo Bricco delle Viole 2019

 

VIETTI Castiglione Falletto

Barolo Castiglione 2019

Barolo Lazzarito 2019

L’Alto Adige con il Pinot Nero ospite speciale dell’evento

Non solo Barolo!

Nel segno del confronto, e rinnovando esperienze già sperimentate nelle passate edizioni, l’evento si apre ad altri territori. Nell’edizione 2023 sarà il Consorzio Vini Alto Adige ospite speciale, con selezioni di Pinot Nero. I vini dell’Alto Adige saranno presenti al banco d’assaggio con una selezione di etichette, e nelle degustazioni guidate di sabato pomeriggio e domenica pomeriggio.

L’evento si svolge su due turni giornalieri di prenotazione, per organizzare meglio l’afflusso del pubblico e comunque con la previsione di una fascia oraria ampia che consenta di degustare nelle migliori condizioni. I dettagli scorrendo la mail.

 

PRENOTA SUBITO LA TUA ESPERIENZA A

I GRANDI TERROIR DEL BAROLO!

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Per chi decide di associarsi a Go Wine

la partecipazione al banco d’assaggio è gratuita!

Scrivici a ufficio.soci@gowinet.it

IL PROGRAMMA

 

DOVE

 

SALA GRIFONI di Palazzo Martinengo – Moda Venue

MONFORTE D’ALBA, Via Cavour, 10

 

QUANDO

 

SABATO 25 marzo 2023

Banco d’assaggio dalle 11 alle 19, articolato su 2 turni
Sono previste due una masterclass: alle ore 12 e con doppio turno alle ore 16.00 e 17.15

Solo nella giornata di sabato è previsto il Master sul Barolo

 

DOMENICA 26 marzo 2023

Banco d’assaggio dalle 11 alle 19, articolato su 2 turni
Sono previste due masterclass: alle ore 11.00 e con doppio turno alleore 16.00 e 17.15

COME PARTECIPARE

 

BANCO D’ASSAGGIO

Per garantire la sicurezza dell’evento e un ordinato afflusso, LA DEGUSTAZIONE AL BANCO D’ASSAGGIO SI ARTICOLERÀ OGNI GIORNO SU DUE TURNI, CON PRENOTAZIONE CONSIGLIATA.

Sabato 25 marzo:
-primo turno: ore 11.00-15.00
-secondo turno: ore 15.00-19.00

Domenica 26 marzo:
-primo turno: ore 11.00-15.00
-secondo turno: ore 15.00-19.00

 

 

 

BIGLIETTI E COSTI

 

Il costo della degustazione è di euro 25 (riduzioni euro 22 per Soci Associazioni di settore e euro 18 per i soci Go Wine).

Comprende la degustazione in forma libera dei Barolo al banco d’assaggio e un assaggio presso l’area del Consorzio Alto Adige.

 

E’ aperta la prevendita online del biglietto!

Chi prenota online avrà una riduzione sul costo a:

€ 23,00 per il pubblico,

€ 20,00 rid. soci associazioni di settore,

€ 15,00 rid. soci Go Wine.

Marito mio vai a fare la spesa

La nostra società ha subito cambiamenti radicali negli ultimi decenni, da quando la donna ha cominciato a lavorare fuori casa, da quando la società ha suggerito e, talvolta, imposto un cambiamento radicale dei ruoli, dei privilegi e delle abitudini.

Ne sono un minimo esempio il congedo di paternità introdotto non molti anni fa e normato, per ultimo, dal D.Lgs. 105/2022 o l’affidamento congiunto dei figli minori in caso di separazione.

Esistono, tuttavia, alcune sacche di resistenza all’interno della società, in parte per comodità, in parte perché alcuni soggetti non hanno aggiornato il calendario, che mantengono divisi, anche se meno rigidamente di un tempo, i ruoli del maschio e della femmina in una famiglia.

A me personalmente piace cucinare, non ho problemi a stirare o fare un bucato, adoro fare la spesa non ritenendo siano ruoli femminili o sia disdicevole che un uomo svolga quei compiti; conosco molte donne che, vivendo sole, hanno imparato a tinteggiare la casa, contrattare la compravendita nei mercatini, riparare un rubinetto o comprare un elettrodomestico.

La causa per cui tuttora vi sono ruoli definiti ad uno o all’altro sesso è puramente culturale, dove per cultura intendo l’esempio ricevuto in casa, talvolta il divieto sotteso a praticare qualche compito perché “sono cose da donna”; nella realtà non vi è nulla che impedisca, fisicamente, intellettualmente o legalmente di svolgere gli stessi compiti per l’uomo o la donna alternandosi, eventualmente, al fine unico di far funzionare bene la casa o la famiglia.

Spesso il maschio adduce motivazioni risibili per non aiutare la compagna: “sono stanco”, “un attimo solo ché guardo il TG”, “non so come funziona la lavastoviglie” e così via.

Nelle mie conferenze avverto sempre le donne di fare molta attenzione prima di andare a convivere, prima del matrimonio, al comportamento domestico del loro compagno; le invito a riflettere sulla quantità di compiti svolti e spettanti alle donne (per prassi, non per decreto divino) tra cui fare la spesa, cucinare, apparecchiare, sparecchiare, lavare i piatti, fare il bucato, stendere, ritirare la biancheria asciutta, stirare, rifare i letti, pulire casa, rammendare i vestiti, lavare i vetri ed i pavimenti, controllare i compiti dei figli, portarli a scuola e, spesso, andarli a riprendere, passare in tintoria.

Quanti di questi compiti vengono svolti dai vostri compagni? Portare i figli a calcio ed andarli a riprendere, il motivo si commenta da sé.

In un’epoca in cui ci si aspetterebbe una completa condivisione dei compiti tra i partners e la scomparsa dei compiti di genere, in realtà la mentalità maschilista rimane, viva e florida, in troppe persone.

Io mi diverto (è un eufemismo) a guardare le persone nei supermercati, fuori dai negozi di abbigliamento, in spiaggia con la famiglia. Vi sono luoghi che sembrerebbero off limits ad un genere o ad un altro: nei supermercati i maschi solitari sono quasi sempre single (e si vede da cosa acquistano); se sono accoppiati vanno a fare la spesa con la moglie. La scelta dei prodotti è prerogativa delle mogli, non conoscendo il maschio l’uso di anticalcare, detersivi, ammorbidenti, brillantante, ecc.

Quanti uomini avete visto acquistare gli assorbenti per la compagna? E quante donne comprare i preservativi? Se per la prima domanda la risposta può dipendere dalla mancata conoscenza, da parte degli uomini, delle problematiche femminili (flusso abbondante? per la notte? con ali o senza?) per la seconda la signora verrebbe da molti, troppi, considerata una professionista del sesso (sono loro che provvedono alla dotazione).

E quanti uomini avete visto stendere il bucato? Quando ero ragazzino, dieci anni circa, avendo i genitori che lavoravano entrambi su turni spesso opposti avevo imparato a fare il bucato, stenderlo e altre incombenze domestiche. Un giorno, una signora che abitava nel cortile, disse a mia madre che mi aveva portato di esempio al marito che non la aiutava perché se lo facevo io poteva farlo anche lui.

A me è sempre piaciuto avere gente in casa, che fossero parenti o amici poco importava; ma sapendo quanto mia madre fosse stanca con il lavoro, la casa, mio fratello piccolo e tutto il resto capii che, se avessi voluto organizzare qualcosa, avrei dovuto aiutarla o presto il giocattolo si sarebbe rotto.

Evidentemente, però, anche da parte delle donne c’è ancora un residuo di permissivismo che non fa loro imporre la loro volontà sulla pigrizia o sulla comodità maschile.

Io trovo estremamente gratificante poter decidere cosa acquistare quando faccio la spesa e andandoci di persona posso acquistare altro, cambiare idea, mandare un msg a casa chiedendo se questo serva, se convenga, ecc.

I maschietti che non soltanto non collaborano ma, spesso, si lamentano perché questo non piace, questo è meglio in quell’altro negozio (mi ricorda il prosciutto di Furio in “Bianco, rosso e Verdone”), “l’hai già fatto la settimana scorsa”, “dove sei stata finora che non è ancora pronto?” l’unica volta in un mese in cui la compagna incontra le amiche dopo l’ufficio, perché accettano di passare per disabili anziché, come molte altre volte fanno, non mostrano di saper fare tutto, di essere forti, resistenti e creativi? Oltretutto, alzando il sedere dal divano evitano le piaghe da decubito.

Sergio Motta

“Respect”: a scuola di “Rispetto” / Facce da scuola 2

Quarant’anni fa, a Vallette… I “migliori” anni della mia scuola

Gianni Milani

Seconda mattinata alla “Levi”. Dove si era rimasti? Ricordate? Già: una quarantina d’occhi mi sfidavano… E anche oggi, seconda mattinata, continuavano a sfidarmi. Dalla mia, non più di un poker di alunni. Misi subito, in atto, la carta dell’attacco. La prima che mi uscì dal mazzo. Lasciai sedia e cattedra e cominciai ad addentrarmi, nella fitta spianata di banchi. O di quello che restava del parco banchi, disseminati a caso per la classe e diventati quasi tutti estroversi tazebao di varia letteratura e tavole confessionali su cui imprimere le alte voci di imperituri e straripanti amori, così come di fedi calcistiche inossidabili. A terra zaini e zainetti, scarpe da ginnastica che in larga parte avevano conosciuto tempi e aromi migliori, fogli e qualche libro sparsi a caso, perfino con una certa geniale creatività. Al termine della teatrale “passeggiata”, all’ultimo banco un giovincello dall’aria guascona, capelli a spazzola, non alto e cicciotello, leader incontrastato –s’era subito capito – della classe, se ne stava bello spaparanzato, schiena al muro su sedia caracollante e incollata non si sa come a un povero pavimento in legno che, dopo anni di ingiurie vandaliche, gridava solo misericordia.  Al banco di fianco, un’altra “dolce creatura”, capelli alle spalle e pacchetto di sigarette in bella vista nel taschino di una camiciola da cui uscivano muscoli da palestra e corporatura da ripetente felicemente e caparbiamente incallito.

Seppi poi che il suo nome era Matteo e, in certo senso, rappresentava il “braccio armato” del giovinducetto di cui sopra. Silenzio “da non volava una mosca”. Una vocina dentro: prof buttati, adesso o mai più. Fisso e sfido il giovin ducetto. E con lui tutta la classe. Oggi voglio insegnarvi una parola che, da queste parti, mi pare sia poco conosciuta…caro Cosimo, detto Mimmo. Wow, mi ero rivolto proprio a lui. Il suo nome me l’aveva indicato il collega look english che mi aveva accompagnato il giorno prima alla classe. Il ragazzotto trasalì, nel mutismo imbarazzato dei compagni. Cosimo? Mimmo? Come avevo osato pronunciare cotanto nome “invano”? E per giunta con quel diminutivo “Mimmo”, in uso solo – per sua strettissima volontà – agli amici e ai fedelissimi? E quel “caro” poi di fronte al “Cosimo”. Mimmo (diventammo in seguito amici e “permise” anche a me di chiamarlo così ) si lasciò cadere di botto con un moto d’ira malcelato sulle quattro gambe della sedia.  Era ormai sfida a due. Dalla mia, stranamente sentivo però di aver recuperato l’interesse (parlare di stima era ancora presto) di buona parte della classe. Ora dovevo cavalcare l’onda. Un lampo. Ritornai alla cattedra e scrissi alla lavagna, a caratteri cubitali, sottolineati e con tanto di esagerati due punti esclamativi, la parola RISPETTO!! Stetti un attimo ad osservare con puro compiacimento quel parolone scritto bello grande, bianco su nero, poi mi girai di botto verso la classe. Prima lezione, dunque. Un misto di grammatica italiana e di educazione civica. E perfino, come vedremo, di Educazione Musicale. Rivolto ai ragazzi – Mimmo aveva ripreso la posizione standard “sedia al muro”, aria di assoluta indifferenza e rabbia non ancora del tutto sopita – Rispetto – declamai – sostantivo maschile. Primitivo, astratto. Parola magica, capace di miracoli impensati, ma assai poco tenuta in considerazione, purtroppo, nel mondo in cui viviamo e perfino in questa classe, mi pare di avere intuito. Silenzio totale. Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza. Cosa significa per voi la parola ‘Rispetto’? Dài forza, sentiamo qualche risposta. Una mano alzata. La parola “Rispetto”, prof, mi mancano le parole ma mi fa venire in mente il titolo di una canzone inglese… che a casa mio fratello mi fa ascoltare a palla! Lui è fissato con ‘sto Rhytm and Blues e guai a chi glielo tocca, che s’inc…., s’incavola come una belva! Magnifico. Respect! gridai. Capelli nerissimi, frangetta sulla fronte. Quella vocina arrivava come una benedizione da un “piccoletto”, Alessandro, che ben presto divenne mio fido “alleato” . “What you want, Baby I got   All I’m askin’, Is for a little respect”. Gran bel pezzo – continuai. Sapete che addirittura questa canzone incisa da un grandissimo come Otis Redding e poi dalla leggendaria Aretha Franklin è diventata l’inno, alla fine degli Anni ’60, di alcuni movimenti antirazzisti, negli Stati Uniti?E se tanto mi dà tanto, non vi sembra che anche noi potremmo prendere quasi come nostro inno ufficiale questa canzone?


Risolino (e come diversamente?) di Cosimo, che “minaccia”: Il rispetto si deve guadagnare. Parole sante! Parliamone! Domani, prof, porto la cassetta(allora si usavano ancora le musicassette, i cd erano in allora oggetti assolutamente futuribili) e ce la sentiamo in classe…magari la teniamo anche qui e ogni tanto ce l’ascoltiamo! Grande Ale! Piano piano, la classe si stava trasformando, nella sua larga maggioranza, sia pure con qualche silenziosa perdurante ma tangibile resistenza da parte del gruppo “eversivo” guidato dal Mimmo che non voleva essere chiamato Mimmo, in un celestiale consesso scolastico degno delle migliori Orsoline. Un miracolo. Da girone infernale a inaspettato, quasi Eden.  La campanella – salvifica – suonò. La “sfida all’Ok Corral” l’avevo, almeno inizialmente, superata. In classe entrò una giovane e carina collega di Educazione Fisica. I ragazzi uscirono in corridoio per raggiungere la palestra. Fu allora che Cosimo detto Mimmo (ma solo per gli amici) mi si avvicinò e mi sussurrò appena, con aria circospetta di chi non voleva più di tanto dare nell’occhio: Il rispetto s’ha da guadagnare! Io lo fissai e gli sussurrai, con aria “mafiosa” pari se non superiore alla sua: Parliamone! E (per grazia divina) con Mimmo ne abbiamo parlato tanto. Con lui e con centinaia di altre ragazze e ragazzi della “Levi”. Per quattordici lunghi anni. I “migliori anni” della mia scuola. La migliore scuola delle mie scuole.

Gianni Milani