ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 83

Tavolo auto, Giachino: “al prossimo incontro partecipi il Presidente di Stellantis”

Il  Tavolo URSO per il settore auto , che viene dopo 20 anni di mancanza di politica industriale per il settore, e’ importantissimo per il futuro economico di Torino e del Paese. Il Tavolo ha risorse importanti che arrivano dal fondo Giorgetti nato dalla mia proposta trasformata in mozione dall’on. Molinari. Se oggi Cirio può candidare Torino per avere una nuova produzione è grazie al fondo Giorgetti nato dalle mia iniziativa. Sarebbe molto bello  se al prossimo incontro intervenisse direttamente il Presidente di Stellantis tenuto conto che la quota maggiore della azienda è in mano italiana.
 
Mino GIACHINO 

Rischio alluvioni, in arrivo i fondi statali e regionali

DIFESA DEL SUOLO: OLTRE 16 MILIONI DI EURO PER 13 INTERVENTI DI RIDUZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO

Sono 13 gli interventi per la riduzione del rischio idrogeologico finanziati grazie all’intesa tra Regione Piemonte e Ministero dell’Ambiente per oltre 16 milioni di euro, di cui 15,5 messi a disposizione dal Ministero e circa 900.000 dalla Regione.

«Grazie a queste risorse continuano gli interventi di messa in sicurezza e prevenzione del territorio che stiamo portando avanti in maniera coordinata tra Regione e Ministero – commentano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Difesa del Suolo Marco Gabusi – La collaborazione con gli uffici del ministro Gilberto Pichetto Fratin è costante e consente di proseguire con il piano di interventi per rendere il Piemonte più sicuro e protetto».

Saranno finanziati i seguenti interventi:

– con 4.015.000 euro i principali dissesti di versanti esistenti a Gavi (AL) tra il Forte e l’abitato;

– con 538.000 euro il secondo lotto della riduzione del rischio idrogeologico lungo i torrenti di Garbagna (AL);

– con 975.000 euro il consolidamento dell’abitato diRocca Grimalda (AL);

– con 3.200.000 di euro una serie di interventi sul fiume Orco in località Cascina Frera a San Giorgio Canavese e Foglizzo (TO);

– con 1.850.000 euro un argine a protezione dell’autostrada Torino-Pinerolo a Volvera (TO).

La mitigazione del rischio idraulico provocata dal torrente Chisola in località Tetti Rolle a Moncalieri sarà finanziata con 2.940.000 euro, di cui 2.235.270 del Ministero e 704.730 della Regione.

Il decreto comprende anche risorse necessarie per integrare gli extra costi, dovuti all’aumento del prezzo delle materie prime, di alcuni interventi già finanziati in precedenza:

– per lo scolmatore di Valperga (TO) si aggiungono 790.000 euro del Ministero e 60.000 della Regione ai 950.000 già disponibili;

– per il primo programma operativo di sistemazione del torrente Orco a Chivasso (TO) si aggiungono 760.000 euro del Ministero ai 4.500.000 euro già disponibili;

– per la sistemazione del torrente Rospart a Villar Pellice (TO) si aggiungo 42.800 euro del Ministero ai 2.150.000 euro già disponibili;

– per le arginature sul fiume Bormida ad Acqui Terme(AL) si aggiungono 422.000 euro del Ministero ai 328.000 già disponibili;

– per la sistemazione del torrente Pesio in corrispondenza del ponte di via Mondovì a Chiusa Pesio (CN) si aggiungono 250.000 euro del Ministero e 150.000 della Regione ai 3.250.000 già disponibili;

– per l’adeguamento degli argini del fiume Sesia aVercelli si aggiungono 400.000 euro del Ministero a 1.100.000 euro già disponibili.

Economia Piemonte: avanti adagio

 

Il Comitato Torino Finanza ha diffuso le sue stime sul Pilregionale del terzo trimestre. La variazione rispetto allo stesso trimestre di un anno fa è del +0,37%. Per l’ultima parte dell’anno non si prevedono rimbalzi.

Il rialzo dei tassi e l’inflazione hanno frenato i consumi e congelato le spese: in Piemonte nel terzo trimestre di quest’anno la crescita dell’economia si è quasi fermata, la variazione tendenziale (sullo stesso trimestre dell’anno precedente) è positiva, ma per pochi decimi (+0,37%), anche se migliore rispetto a quella dell’Italia (+0%). C’ è stato un progressivo rallentamento: +2% nel primo trimestre, +1,1% nel secondo. Sono le stime del Comitato Torino Finanza presso la Camera di commercio di Torino, che grazie al modello del PILNOW può dare indicazioni sull’andamento dell’economia piemontese con largo anticipo (7 trimestri) rispetto al Pil che l’Istat diffonde sulle regioni.

Con il superindice PILNOW il Comitato Torino Finanza è anche in grado di prevedere che per il Piemonte sarà un finale d’anno “senza il botto”. A novembre, infatti, c’è la possibile conferma di una crescita annuale del Pil piemontese dello 0,9%. Ma conterà molto il periodo di Natale, pur se per ora i consumi scricchiolano e il recupero dell’inflazione nei salari non è all’orizzonte. A prezzi costanti (depurando il PILNOW dall’inflazione), il valore del Pilregionale degli ultimi 12 mesi è di 135 miliardi di euro (33,4 nel terzo trimestre), mancano ancora 4 punti percentuali di crescita e 7 miliardi per ritrovare il livello del reddito prodotto in Piemonte nel 2008.

Il peggioramento sembra comunque essersi esaurito nel mese di settembre, ma da ottobre in poi il Pil non sta rimbalzando, piuttosto, ristagna. I ricercatori del Comitato Torino Finanza sottolineano, fra gli aspetti negativi, l’inflazione, che, pur in via di riduzione, è penetrata nei comportamenti e sta probabilmente deprimendo i consumi, che avevano tenuto nella primissima parte dell’anno (I trimestre). E non si avverte ancora il segnale di rialzo. E così il 2023 non terminerà più con un lascito di punti acquisiti per il 2024 (come fu per il 2022) e la strada del 2024 sarà in salita. Il PILNOW registra però anche alcuni aspetti positivi: la recessione, anche se tecnica, non c’è stata; i dati sono almeno in linea con la media nazionale o lievemente migliori; la cultura, settore tradizionalmente fragile, e il turismo compensano il rallentamento dei consumi.

Il PILNOW fornisce un giudizio sintetico, tempestivo, istantaneo, dell’andamento economico del Piemonte. Il modello si è ulteriormente arricchito grazie ai dati sui consumi mensili forniti da Nova Coop.

Vladimiro Rambaldi, Presidente Comitato Torino Finanza: “L’economia piemontese, come del resto quella di tutta l’Europa ad eccezione della Spagna, rallenta, anche se meno della media italiana. Le nostre stime ci dicono che siamo in una fase di ristagno. Certo paghiamo l’effetto del rialzo dei tassi di interesse di 450 punti base in poco più di un anno da parte della Bce, un rialzo che si sta propagando sempre più all’economia reale in un contesto di crescita debole, inflazione elevata, anche se fortunatamente in rallentamento, e tensioni geopolitiche accentuate. La crescita ha bisogno di stimoli e, in questo senso, bisognerà vedere se nel 2024 basteranno le riforme del PNRR”.

“Questi dati ci mostrano un Piemonte che fa fatica a crescere, ma che è in linea con il dato nazionale. In quest’ottica non possiamo dimenticare che l’Italia ha un’economia solida, che offre diverse opportunità di espansione in settori come l’automotive, l’industria manifatturiera, l’energia rinnovabile, il turismo, la moda e il design. Tuttavia, affrontiamo alcune sfide strutturali che possono influenzare la nostra capacità di sviluppo come la burocrazia e l’elevata pressione fiscale. Inoltre, dobbiamo investire in infrastrutture materiali e immateriali e sostenere la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico attraverso l’innovazione. Questo ci consentirà di affrontare le sfide interne ed esterne alla nostra economia”, commenta il Presidente di UnioncamerePiemonte, Gian Paolo Coscia.

CLIMA, Extinction Rebellion attacca il Politecnico contro gli accordi che “finanziano guerra e crisi ambientale”

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Questa mattina gli attivisti di Extinction Rebellion hanno ricoperto di manifesti l’ingresso del Politecnico di Torino in corso Castelfidardo per denunciare gli accordi dell’Ateneo con aziende che finanziano la crisi climatica e la guerra, come ENI e Leonardo. 
Tra gli accordi con le aziende del fossile maggiormente criticati, – sostengono i manifestanti – quelli stretti con ENI, una delle 30 aziende del fossile più inquinanti al mondo e il maggiore inquinatore italiano e Leonardo Spa, in testa alla lista delle maggiori aziende produttrici ed esportatrici di armi. Un’azione per chiedere a chi vive e lavora dentro il Politecnico di rescindere ogni legame con aziende che investono in fossili e armamenti”.

Quinta edizione ricca di novità di “Parla Con Me”

Riparte il 7 dicembre prossimo, dalle 18 alle 19, condotta da Simona Riccio

 

Giovedì 7 dicembre prossimo riprenderà la trasmissione radiofonica “Parla Con me”, condotta dalla Social Media Manager & Organic Specialist Simona Riccio. Quest’anno la trasmissione si focalizzerà sull’agricoltura di precisione 4.0, digitalizzazione, intelligenza artificiale e innovazione, promettendo un confronto diretto che miri a portare benefici al settore agricolo. Nella terza edizione di “Parlami di Spreco” si aprirà un nuovo capitolo, quello del mondo della moda, esplorando l’impegno per il riciclo e il riuso nell’abbigliamento. La trasmissione, in collaborazione con l’On. Maria Chiara Gadda, Promotrice della Legge Antispreco, continuerà a dimostrare un impegno costante per un futuro più sostenibile.

La prima puntata andrà in onda giovedì 7 dicembre dalle 18 alle 19, con ospiti Gabriele Ferieri, Presidente dell’Associazione Nazionale Giovani Innovatori (ANGI); William Nonnis, Analista tecnico-operativo per la digitalizzazione e innovazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, struttura di missione PNRR e precedentemente Full Stak & Blockchain Developer al Ministero della Difesa, oltre che in Enea.

È riconosciuto dagli addetti ai lavori come il “purista della Blockchain”. Alla trasmissione partecipa anceh, come ospite, Francesco Paolo Russo, Founder e CEO di To Be srl, specializzato in Li-Fi Technology e Direttore della Associazione Nazionale Giovani Innovatori.

Nel mese di dicembre la trasmissione andrà in onda tutti i giovedi; dall’inizio del 2024 ogni quindici giorni, sempre nella giornata di giovedì.

La missione di “Parla Con Me” si estende al coinvolgimento dei giovani, promuovendo un cambio generazionale in un mondo che richiede consapevolezza e sostenibilità.

Per riascoltare le puntate, e per ulteriori informazioni, potete visitare il sito ufficiale www.parlaconmeofficial.it

 

Mara Martellotta

“Il futuro del lavoro”, uno studio di Amazon

Lo studio “Il futuro del lavoro: viaggio attraverso la percezione del lavoro nell’Italia di oggi” commissionato da Amazon a Ipsos  è stato  presentato  presso il centro di distribuzione di Torrazza Piemonte, in provincia di Torino.

Per alimentare il confronto durante la presentazione dei risultati della ricerca Ipsos, Amazon ha avuto ospitato anche il Professor Francesco Figari, docente ordinario presso il Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa dell’università del Piemonte Orientale, che ha commentato i risultati insieme ai ricercatori Ipsos e i manager Amazon offrendo una chiave di lettura più generale.

Dall’indagine condotta sui lavoratori della regione Piemonte, sono emersi alcuni elementi:

  • L’83% dei lavoratori si reputa soddisfatto del proprio lavoro attuale. Tra i motivi di tale soddisfazione dopo l’aspetto realizzativo, continua ad essere preponderante il fattore retribuzione indicato dal 52% dei lavoratori piemontesi intervistati. Al terzo posto, la formazione e l’opportunità di crescita professionale.
  • Il 75% dei lavoratori intervistati dichiara di riuscire facilmente a mantenere un bilanciamento tra vita privata e vita professionale nella sua attuale situazione lavorativa.
  • La metà dei lavoratori in Piemonte preferirebbe una modalità che consenta di affiancare il lavoro in presenza con quello da remoto (49%) sebbene sia interessante notare come il 37% dichiari di preferire il lavoro completamente in presenza.
  • Solo il 18% degli intervistati ritiene che il mondo del lavoro sia migliorato negli ultimi anni, mentre per il 58% è in generale peggiorato, soprattutto in riferimento a retribuzione, welfare e benefit (66%), ambiente di lavoro e valori aziendali (54%) e opportunità di formazione e carriera (52%).

Vivere in condominio, un incontro a Torino ha illustrato come fare

Torino –  Gli aspetti civilistici e legali e tutte le istruzioni per garantire la convivenza tra condòmini. A dieci anni dall’entrata in vigore della legge di riforma della disciplina condominiale, è stata presentata a Torino la guida “Vivere in condominio – Casi e risposte pratiche“, realizzata dal Consiglio nazionale del Notariato insieme ad Anaci (Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari) e 14 Associazioni dei consumatori, con lo scopo di fornire nozioni e risposte ai casi pratici più diffusi per conoscere i diritti e i doveri di chi ha accesso a spazi e servizi comuni con obblighi da rispettare e spese da dividere e per evitare quei gravi contrasti che spesso sfociano in cause legali.

 

Sono infatti 45 milioni i cittadini che oggi vivono negli oltre 1.200.000 condomìni censiti in Italia (fonte Anaci) su 11 milioni di edifici, concentrati soprattutto nelle grandi città, per un totale di 30 milioni di unità immobiliari, di cui la metà ad uso residenziale e l’altra metà destinata a usi commerciali e direzionali. Secondo il Ministero della Giustizia, inoltre, nel 2022 sono diminuite le cause condominiali finite in tribunale e aumentate le controversie risolte in sede di mediazione: sul totale di circa 2,5 milioni di cause civili500.000 (una su cinque) sono quelle generate da contrasti condominiali e da liti tra vicini di casa. E tra le situazioni che più scatenano tensioni tra vicini, secondo Anaci: l’uso disinvolto delle parti comuni, i rumori provenienti da altri appartamenti, gli animali domestici maleducati, l’innaffiatura di piante sul balcone, i danni prodotti da infiltrazioni, i fumi e i cattivi odori, il bucato gocciolante e perfino il disordine sul pianerottolo.

 

Cosa si intende per condominio e cosa sono le tabelle millesimali; come si caratterizzano le “parti comuni” secondo il Codice Civile; che differenza c’è tra identificativo e planimetria catastale; quando e come si nomina un amministratore, chi può svolgerne l’incarico, quali sono i suoi compiti, per quanto tempo e quali sono le irregolarità che possono legittimarne la richiesta di revoca; in cosa si differenziano il Registro di contabilità e il rendiconto condominiale; quali competenze ha e come funziona l’assemblea dei condomini. E inoltre, cos’è, come viene approvato e quali norme contiene il Regolamento di condominio.

Sono alcuni tra gli argomenti affrontati all’incontro pubblico del 4 dicembre a Torino da Giulio Biino, Presidente Consiglio Nazionale del Notariato, Francesco Burrelli, Presidente nazionale di ANACI, Maurizio Gallo-Orsi, Presidente del Consiglio Notarile di Torino, Enrico Ferreri, Presidente sede provinciale di Torino di ANACI, Antonio Longo,  Presidente Movimento Difesa del Cittadino, il Notaio Roberto Grassi ReverdiniEdoardo Riccio, Direttore Centro Studi nazionale ANACI, e come moderatrice Alessandra Mascellaro, Consigliere Nazionale del Notariato coordinatrice del Tavolo per i rapporti con le Associazioni dei Consumatori. Dopo Roma, Milano, Como, Vincenza, Ferrara e Torino  il prossimo appuntamento sarà a Napoli a gennaio.

La Guida “Vivere in condominio: casi e risposte pratiche” è disponibile e scaricabile gratuitamente sul sito notariato.it/it/trova-guide/.

La Regione: “Sanità, già fatte 179 assunzioni”

RIUNIONE OSSERVATORIO SANITA’: CONDIVISI I PIANI DI FABBISOGNO DELLE ASL

 

                             Il presidente Cirio e l’assessore Icardi: «Partita, dopo decenni di immobilismo, la macchina delle assunzioni in sanità»

Si è svolta ieri la periodica riunione dell’Osservatorio per il personale sanitario con Fp-Cgil, CISL-Fp, Uil-Fpl, Fials, Nursind, Nursing Up, in rappresentanza del personale del comparto, in particolare infermieri, oss, tecnici e amministrativi.

Durante l’incontro – a cui hanno partecipato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, il direttore regionale della Sanità, Antonino Sottile, il coordinatore dell’Osservatorio Pietro Presti, i tecnici dell’Assessorato e i direttori generali delle aziende sanitarie regionali – sono state raccolte le risultanze delle contrattazioni aziendali per fotografare il reale fabbisogno delle aziende sanitarie e ospedaliere e si è preso atto delle prime 179 assunzioni nel comparto.

La Regione ha confermato lo stanziamento straordinario di 175 milioni a favore della sanità piemontese – 25 milioni quest’anno e 50 all’anno del 2024, 2025 e 2026 – grazie all’assegnazione delle risorse Fsc, che verrà formalizzata il 7 dicembre ad Asti, con la firma dell’accordo tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Regione Alberto Cirio. L’accordo prevede, oltre all’utilizzo progressivo delle risorse del DL 34, un meccanismo virtuoso di utilizzo delle risorse Fsc che vengono utilizzate per coprire costi strutturali delle aziende sanitarie, e consentono quindi liberare risorse da utilizzare per 2 mila nuove assunzioni entro la fine del 2024, di cui 1500 destinati al comparto, al netto del turn over che viene invece coperto con i budget aziendali.

«E’ la prima volta che la Regione investe sul personale sanitario aggiuntivo con un’operazione finanziaria concertata con le rappresentanze sindacali, a beneficio degli ospedali e del territorio, per ridurre il fenomeno dei gettonisti e contestualmente continuare il percorso di smaltimento delle liste d’attesa» dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi.
Il 19 dicembre è prevista la riunione dell’Osservatorio con i sindacati della dirigenza medica.

Consiglio Comunale contrario a rialzo Iva su prodotti igienico sanitari 

Con 27 voti favorevoli e 4 contrari, nella seduta del 4 dicembre 2023, il Consiglio Comunale ha approvato un ordindel giorno presentato da Alice Ravinale (Sinistra Ecologista), Tiziana Ciampolini (Torino Domani) ed Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS), emendato da Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) e Ludovica Cioria (PD), che invita Sindaco e Giunta Comunale a intervenire urgentemente, anche attraverso l’Anci, sia regionale che nazionale, presso il Governo e il Parlamento affinché la legge di bilancio venga modificata nel senso di riportare al 5% l’Iva su prodotti alimentari per l’infanzia e azzerarla su assorbenti, tamponi e coppette mestruali.

L’atto – ha spiegato Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) – nasce dopo la presentazione della legge di bilancio, ora in discussione al Senato, che riporta l’Iva al 10% su prodotti igienico sanitari femminili, alimenti per l’infanzia e pannolini: è una decisione che riguarda beni di prima necessità e va a colpire soprattutto le persone più fragili.

Con questo documento – ha affermato Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) – richiamiamo il Governo Meloni a rispettare gli impegni elettorali e a compensare le minori entrate con l’aumento dell’Iva sul tabacco e sui prodotti da fumo, come chiede l’emendamento da me presentato.

È sbagliato aumentare l’Iva su questi prodotti – ha dichiarato Nadia Conticelli (PD) – che riguardano la salute delle donne, l’autodeterminazione femminile e la parità di genere.

Il ‘Governo della famiglia’ alza l’Iva sui prodotti per l’infanzia e per le donne – ha denunciato Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS), augurandosi un immediato ‘dietro-front’.

I pannolini e gli assorbenti sono beni essenziali – ha ribadito Ludovica Cioria (PD) – e vanno mantenuti all’interno del Patto anti-inflazione, già sottoscritto a Palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro Adolfo Urso, insieme ai rappresentanti di Confersercenti, Confcommercio e Federdistribuzione, e il Garante per la sorveglianza dei prezzi deve costituire una Commissione di allerta rapida chsi concentri sul monitoraggio di questi importanti beni, per proteggerli da aumenti speculativi, come propone il mio emendamento.

Come il Servizio Sanitario nazionale passa i pannoloni agli anziani, anche alle donne, almeno quelle appartenenti alle fasce più deboli, andrebbero forniti prodotti igienico-sanitari – ha aggiunto Ivana Garione (Moderati).

Il Governo ha aumentato il potere di spesa delle famiglie con il taglio del cuneo fiscale, che compensa ampiamente il mancato abbassamento dell’Iva, e sta mantenendo tutte le promesse fatte – ha dichiarato Giuseppe Catizone (Lega), annunciando il proprio voto contrario al provvedimento.

Luca Pidello (PD) e Pierino Crema (PD) hanno criticato la decisione del Governo, auspicando un ripensamento della misura.

Soltanto il Governo Draghi aveva abbassato l’Iva – ha ricordato Ferrante De Benedictis (Fratelli d’Italia) – mentre i Governi Gentiloni, Renzi e Letta non hanno mai fatto nulla al riguardo. L’attuale Esecutivo Meloni ha invece preferito ridurre il cuneo fiscale, per dare maggiore sostegno alle famiglie.

Questa Maggioranza deve capire che il suo compito è governare questa città, non fare opposizione al Governo Meloni – ha rimarcato Pierlucio Firrao (Torino Belissima).

L’Amministrazione della quarta città d’Italia ha il dovere di intervenire sulle politiche nazionali, soprattutto su tematiche che riguardano le fasce deboli della popolazione – ha affermato l’assessore ai Diritti, Jacopo Rosatelli.

Un Sogno per Tutti, orientamento per gli studenti

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – La Cooperativa Sociale Un Sogno per Tutti sceglie di attivare un nuovo servizio di orientamento per
i giovani all’ultimo anno della scuola secondaria di 2°per condurli alla scelta più opportuna della
facoltà universitaria.

Compie questa scelta, consapevole di attivare un servizio delicato in quanto nei suoi percorsi
incontra giovani che hanno fatto scelte azzardate e che devono poi ripartire intraprendendo un
nuovo percorso con costi economici e di tempo elevati e proprio per questo vuole agire in
prevenzione.

Vuole mettere al servizio dei giovani le competenze specifiche riguardo le possibilità che il panorama
universitario offre e alle modalità pratiche di iscrizione per rendere il tutto fluido, evitando
spiacevoli intoppi. Le competenze del personale della cooperativa provengono dalla gestione dal
2018 del servizio di sportello informativo per l’Università di Torino per i giovani portatori di difficoltà
particolari che ha consentito di formarsi e di tenersi sempre aggiornati sulle informazioni e i
cambiamenti in atto e quindi di essere ora in grado di andare incontro al bisogno di tutti i giovani.

Sarà un servizio basato sulla accoglienza e l’ascolto attivo, ma mirato alla massima efficienza, tanto
da ipotizzare 2 soli incontri: un primo nel quale orientare alla scelta più adeguata chi si presenterà
raccontando i suoi dubbi e le sue perplessità ed un secondo in cui fornire le informazioni tecnico -amministrative per arrivare all’iscrizione secondo le modalità richieste.

Sarà dunque un servizio economicamente sostenibile per ogni famiglia, abbattendo i costi e garantendo un buon risultato.

Gli incontri potranno essere in presenza presso la sede della cooperativa in via Val della Torre 79 in
Torino oppure online a seconda delle preferenze del destinatario.
Per avere informazioni le modalità sono 4:
1. Presentarsi di persona presso la sede della cooperativa in via Val della Torre 79, Torino
2. Telefonare al numero di telefono fisso: 0114533000
3. Scrivere una mail a coop@unsognopertutti.it
4. Utilizzare what’s up scrivendo al numero 3292604919