Ricola anche quest’anno rinnova la partnership con Perugia Flower Show 2019, una mostra mercato di piante rare e inconsuete, che si svolgerà il 3, 4 e 5 maggio 2019 presso i Giardini del Frontone a Perugia. La manifestazione è una vera e propria mostra mercato, che vuole promuovere la conoscenza della botanica e del giardinaggio di qualità. Al Perugia Flower Show il pubblico avrà la possibilità di osservare fiori e piante uniche al mondo, grazie alla presenza dei migliori espositori, produttori e collezionisti botanici del territorio nazionale.
I visitatori avranno la possibilità di osservare e scoprire le 13 erbe che sono alla base della ricetta tradizionale dei prodotti Ricola in uno stand dedicato all’azienda svizzera: uno spazio speciale, che ricrea l’atmosfera di un vero e proprio giardino alpino. Chiunque avrà modo di passare da questo angolo di montagna svizzera non solo potrà rimanere incantato dalla meraviglia della natura, ma avrà anche la possibilità di degustare tisane e caramelle oltre che di acquistare una selezione di prodotti Ricola.
Per l’occasione, inoltre lo spazio Ricola ospiterà alcuni incontri tematici gratuiti sulle erbe aromatiche, che verranno tenuti dal professore Augusto De Bellis:
venerdì 3 maggio alle ore 17.00 il professore farà una panoramica sulle erbe aromatiche e officinali, soffermandosi in particolar modo sulle 13 erbe alla base dei prodotti Ricola.
Sabato 4 maggio 2019 alle ore 16.30 e domenica 5 maggio 2019 alle ore 11.30 il professor De Bellis farà fare ai partecipanti un vero e proprio viaggio sensoriale nel mondo delle erbe aromatiche: chi vorrà infatti non solo potrà provare a riconoscere il maggior numero di erbe utilizzando solo l’olfatto, ma avrà anche modo di scoprire i segreti per utilizzarle in cucina!
Per maggiori informazioni sull’evento, consultare il sito: http://www.perugiaflowershow.com/


sue isole, i canali e una vegetazione tanto ricca da trasmettere un senso di pace incredibile. Delle cascate di Kravica, lungo il fiume Trebižat, a quaranta chilometri da Mostar, dicono un gran bene. Io non le ho viste ma mi sono fidato di Mustafà che me le ha descritte come uno dei luoghi più incantevoli dell’Erzegovina. In una versione ridotta di quelle del Niagara, sono alte una trentina di metri e precipitano in un anfiteatro naturale, offrendo uno spettacolo che lascia senza fiato. E la Neretva, dalle gelide acque verdi smeraldo, che attraversa il paese tra strette gole verso nord-ovest per poi piegare a sud, attraversare Mostar e sfociare nell’Adriatico? Qui, tra le montagne del nord della Bosnia, tra rupi e fitte foreste dove gli orsi convivono con cervi e daini, dal gennaio all’aprile del 1943 si combatté la durissima “battaglia della Neretva”, con le formazioni di Tito che riuscirono , con una rocambolesca e geniale azione a compiere una ritirata strategica che fece fallire l’obiettivo dell’Asse di accerchiare e distruggere le forze partigiane. Neretva ( così in serbo-croato, altrimenti conosciuta come Narenta) “dove scorre il tempo irreale e scorre l’acqua. Acqua contro Terra. Tremante svanisce, tremante riappare”, come canta Ginevra Di Marco in una canzone dal titolo come il nome del fiume. Montagne massicce, dunque, formate dalle tre cinture parallele delle alpi Dinariche, con le principali vette bosniache della Treskavica e della Bjelašnica, del gruppo del Vlašić fino a quello del Jahorina, con l’omonimo monte e quelli bellissimi e tristemente noti del Trebević









Paperino, Pluto, la fidanzata Minnie, Pippo e tutti i personaggi che hanno accompagnato la nostra infanzia. “If you can dream it, you can do it“, amava ripetere Disney : ”se puoi sognarlo, puoi farlo”. Così nacque l’impero della fantasia e dell’immaginazione: non solo film e fumetti, parchi a tema e prodotti di consumo, ma anche media e spettacolo. Basti pensare al gruppo televisivo Disney-ABC, ai canali sportivi ESPN o agli “studios” d’animazione della Pixar, acquisiti dieci anni fa. Già dal suo primo lungometraggio del 1937, “Biancaneve e i sette nani” (il primo film d’animazione prodotto in America, il primo ad essere stato prodotto completamente a colori) il mondo intero aveva intuito di aver a che fare con un genio sognatore. Non a caso,il giorno della sua scomparsa, l’allora governatore della California, il futuro presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, in sette parole, diede voce al pensiero di tanti: “Da oggi il mondo è più povero”.

