Inaugura il 12° anno accademico della business school ESCP Europe con i master internazionali MIM – Master in Management e MEB – Master in European Business. Padrini d’eccezione top manager di Ferrero e Eaton
ESCP Europe, la business school internazionale più antica del mondo presente a Parigi, Londra, Berlino, Madrid e Torino, inaugura il 4 settembre 2015 il 12° ciclo dei Master pre-esperienza lavorativa in Italia. Nel dare il benvenuto ai nuovi studenti, il Presidente del campus italiano Francesco Profumo (nella foto) ed il Direttore Generale Francesco Rattalino, presentano i corsi e i docenti dei due programmi MIM – Master in Management e MEB – Master in European Business. Programmi entrati di diritto nel piano strategico Torino Metropoli 2025, quali fulcro della formazione manageriale per lo sviluppo della città metropolitana in un contesto di crescita internazionale.
ESCP Europe è riconosciuta come la business school di riferimento su scala mondiale per la formazione manageriale transnazionale; 3a classificata nel ranking annuale del Financial Times dei migliori Master in Management al mondo per “International Experience” è ad oggi l’unica scuola di management con 5 campus integrati in 5 grandi città europee: Parigi, Londra, Berlino, Madrid e Torino[1]. Il MEB Master in European Business è l’unico master italiano accreditato come programma di pre-esperienza lavorativa dall’AMBA (Association MBA), la più prestigiosa associazione internazionale per i master in business administration.
In Italia ESCP Europe si distingue per la rapidità di carriera e per il placement offerto dai suoi master: la percentuale di collocamento in azienda tramite stage è infatti del 100%. Ogni anno gli studenti hanno la certezza di ottenere uno stage presso aziende di tutta Europa, un dato significativo sul mercato del lavoro attuale in Italia. Le offerte di stage e lavoro veicolate dalla ESCP Europe nel 2015 sono cresciute del 13,9%, con 686 colloqui ed una media di 6,35 proposte per ogni studente. Dal prossimo anno il campus italiano potrà anche contare su tre nuovi master, particolarmente importanti per il contesto italiano, in “food”, “hospitality”, “luxury & design”; ed il Bachelor in Management la cui prima edizione parte quest’anno dal campus di Londra. Le domande di ammissione pervenute per i due Master sono state circa 750. Dopo una dura selezione, sono stati ammessi a frequentare il MIM 107 studenti da circa 500 applicanti, e sono stati ammessi a frequentare il MEB 45 studenti da oltre 250 applicanti; con una percentuale di selezione generale del 20% di cinque punti percentuali più rigida rispetto lo scorso anno.
“La ESCP Europe – dichiara il Presidente del campus di Torino Francesco Profumo – crede fortemente nel ruolo strategico della formazione manageriale pan-europea e si pone come attore accademico sempre più fortemente integrato con le istituzioni locali ed internazionali. L’obiettivo principale dei programmi della business school è quello di fornire il più alto livello in termini di formazione economico-manageriale e, allo stesso tempo, educare alla professionalità. Grazie a percorsi di laurea e post laurea per i quali gli studenti possono scegliere di svolgere i loro studi tra Italia, Francia, Inghilterra, Germania e Spagna, in diverse lingue, i futuri manager acquisiscono una reale abilità ad adattarsi ai variegati e mutevoli contesti organizzativi in cui saranno chiamati a lavorare e a guidarne i cambiamenti, oltre che costruire un patrimonio di conoscenze e competenze all’avanguardia. Nelle aule di Torino accogliamo studenti provenienti da 12 Paesi al termine dei loro studi saranno preparati per affrontare le sfide di un mondo del lavoro sempre più competitivo e internazionale”.




“Altro che giornata del coniglio nel piatto, il coniglio deve essere tutelato e rispettato come un animale da compagnia. Allora sì varrebbe la pena di dedicargli una giornata”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, Forza Italia, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, autrice della proposta di legge per il riconoscimento del coniglio come animale d’affezione. “L’Expo – attacca – che ospita la “giornata” della carne di coniglio, con la partecipazione del vicesegretario del Pd, purtroppo non è solo un mezzo flop, come dimostrano (tra gli altri) i dati di Federalberghi sulle presenze degli stranieri, ma una vergogna: invece di accreditarsi come luogo privilegiato per una riflessione approfondita sui temi dell’alimentazione, sul rapporto tra uomo e cibo, uomo e ambiente, uomo e animali, si è sviluppato come una mega-fiera globale, in cui ciascun imbonitore magnifica le “delizie” del suo baraccone, compresi gli hamburger di zebra e di coccodrillo. Expo vede gli animali soltanto come cibo. È davvero un’occasione perduta.. Peraltro – prosegue l’ex ministro – nel caso del coniglio le cifre presentate dagli allevatori stessi parlano di una rivoluzione in atto: il crollo del numero dei capi (-47% negli ultimi 25 anni) e del consumo di carne (oggi stimato ad un chilo l’anno per persona, contro i 4,4 del 2010) non sono imputabili solo a fattori economici contingenti, ma ad un profondo mutamento nella sensibilità del pubblico: oggi il coniglio non è più “carne bianca” o “colletto di lapin”, ma un nuovo “amico a quattro zampe”, una creatura socievole e sensibile, capace di stabilire un forte legame affettivo con gli esseri umani, scelto ormai dal 2,9 per cento degli italiani che convivono con un animale da compagnia. Il progetto di legge che ho depositato alla Camera prende atto della mutata situazione, per garantire a questi simpatici animali adeguata tutela attraverso il divieto di allevamento a scopo alimentare o per ricavarne pellicce e l’istituzione di un’anagrafe obbligatoria”.
La Lombardia è la regione in cui si è verificato il maggior numero di incidenti in montagna nel 2015, seguita da Trentino e Piemonte. Lo rivelano le statistiche provvisorie del Soccorso alpino nazionale, elaborate in relazione periodo che va dal 1 gennaio all’11 agosto 2015. Sono stati in tutto 524 gli interventi effettuati in questo arco di tempo in Lombardia, 298 in Trentino e 255 in Piemonte.



I ricami in tutto il loro sfarzo rivivono nel mezzo dell’estate in una mostra a Palazzo Madama, aperta fino al prossimo 16 novembre. Al visitatore viene offerto un nuovo percorso di conoscenza delle collezioni, con l’esposizione nella sala Atelier di preziosi esemplari, tra cui un abito baiadera realizzato da Gianfranco Ferrè, totalmente ricamato in cristalli Swarovski e canottiglie. Disegnare ad ago ( ricamo derivaI, infatti, dall’arabo “raqm”, ovvero segno) era una pratica antichissima nel bacino del Mediterraneo e, in particolare in Oriente, capace poi di diffondersi dal Medio Evo in tutta Europa. Si usavano filati di origine naturale, vegetale o animale, anche tinti, arricchiti da materiali preziosi, quali oro, argento, perle, coralli, o conterie in vetro.