17 settembre 2017 dalle ore 15
Nei Giardini della Reggia di Venaria Reale
ingresso da Piazza della Repubblica 4, Venaria (TO)
Sono ospiti di questa edizione la compagnia francese LÈVE UN PEU LES BRAS, la compagnia italiana AREAREA con le piéce Primavera e Autunno tratte dal loro spettacolo Le Quattro Stagioni, con il sostegno dell’Ambasciata di Israele il danzatore piemontese ANDREA COSTANZO MARTINI che da molti anni vive a Tel Aviv collaborando con rinomate compagnie internazionali e la NUOVA OFFICINA DELLA DANZA con allievi dell’International Contemporary Dance Program diretti da ANDREA COSTANZO MARTINI & ELLA ROTHSCHILD
BIGLIETTI DI INGRESSO
compresi in tutti i ticket di ingresso alla Reggia con informazioni specifiche in
www.lavenaria.it/web/it/visita/quanto-costa/reggia-e-giardini.html
#reggiadivenaria | www.lavenaria.it
“Natura in Movimento” è un festival di danza che offre al pubblico e ai visitatori spettacoli e performance di altissima qualità nei suggestivi spazi dei Giardini della Reggia di Venaria Reale.
il grandioso complesso monumentale alle porte di Torino, capolavoro dell’architettura e del paesaggio barocco universale, uno dei principali siti di interesse turistico in Europa e Patrimonio dell’Umanità Unesco, nel 2016 ha stabilito il proprio record di oltre un milione di ingressi paganti e nel 2017 sta festeggiando i suoi primi 10 anni di attività. Arrivata alla sesta edizione, “Natura in
Movimento” è un’eccezionale iniziativa che valorizza ulteriormente la magnificenza dei Giardini della Reggia e che consente ai visitatori di ammirarli in un’ottica differente, palcoscenici naturali ma anche protagonisti di poetiche creazioni. Alle compagnie artistiche vengono richieste esibizioni site specific, trasformate e riadattate ai bellissimi spazi, che diventano così essi stessi attori di magiche ed uniche rappresentazioni. Una fusione armoniosa tra la bellezza della natura e dell’arte, dell’antico con il contemporaneo e dell’uomo con l’universo che crea nuovi immaginari per il pubblico e ne suscita nuove sensibilità.
LE COMPAGNIE ARTISTICHE ospiti sono la compagnia francese LÈVE UN PEU LES BRAS, da Udine la compagnia AREAREA con le piéce Primavera e Autunno tratte dallo spettacolo Le Quattro Stagioni, con il sostegno dell’ambasciata di Israele il danzatore piemontese ANDREA COSTANZO MARTINI che da molti anni vive a Tel Aviv, collaborando con rinomate compagnie quali la Batsheva Dance Company di Israele ed il Cullberg Ballet di Stoccolma e la NUOVA OFFICINA DELLA DANZA di Torino con allievi dell’ICD – International Contemporary Dance Program diretti da ANDREA COSTANZO MARTINI & ELLA ROTHSCHILD che presentano un nuovo spettacolo creato in collaborazione con Anticorpi XL – Network per la Giovane Danza D’autore
Questa sesta edizione, realizzata dal Consorzio La Venaria Reale con il contributo di Fondazione Piemonte dal Vivo e con il coordinamento della Fondazione Via Maestra, conferma le sue prerogative di festival internazionale che propone creazioni innovative che si ispirano al rapporto tra uomo e natura e che, più in generale, indagano la coscienza umana.
Gli spazi di Giardini della Reggia protagonisti della kermesse sono l’Allea di Terrazza, la Terrazza della Regina ed il Patio dei Giardini. Il pubblico potrà però ammirare tutti gli altri spazi nei percorsi che farà per raggiungere lo spettacolo seguente oppure con le visite guidate proposte dalla Reggia, alcune particolare e divertenti con il trenino Freccia di Diana, la Gondola o la Carrozza a Cavallo. I GIARDINI DELLA REGGIA sono il risultato di uno stretto connubio tra antico e moderno, di un dialogo virtuoso tra insediamenti archeologici e opere contemporanee. Con la monumentale statua dell’Hercole Colosso, originariamente posizionata all’interno della Fontana dell’Ercole, che dialoga con le opere di noti artisti contemporanei come Giuseppe Penone e Giovanni Anselmo, le grotte seicentesche, i resti del Tempio di Diana, la rinata Peschiera Grande, il Gran Parterre, le Allee, il Giardino a Fiori e delle Rose e il Potager Royal più grande d’Italia, non ha riscontri analoghi fra i giardini storici italiani per la magnificenza delle prospettive e la vastità del panorama naturale circondato dai boschi del Parco La Mandria e dalla catena montuosa delle Alpi.
IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Il primo e l’ultimo appuntamento sono con la compagnia AREAREA che ha la sua residenza a Udine e presenta due pièce tratte dal loro spettacolo “Le quattro stagioni” nel suggestivo Patio dei Giardini. Alle ore 15:00 viene presentata la Primavera e in chiusura alle ore 17:30 sarà la volta dell’Autunno. Nelle creazioni, il coreografo Roberto Cocconi ha guidato i due gruppi di artisti in un perpetuo andirivieni di concentrati d’energia, slanci improvvisi, urla silenziose, smarrimenti, perdite di senso ed impennate continue. Con spontaneità gli artisti faranno entrare il pubblico all’interno delle Quattro Stagioni di Vivaldi con coreografie di danza nelle quali si rinnova l’incanto di una composizione musicale sublime, con gli interpreti che si avventurano nel mondo dei sensi in una mescolanza espressiva aperta alla sorpresa del divenire. In Primavera l’assistenza alla coreografia è di Anna Savanelli ed i danzatori sono Gioia Martinelli, Irene Ferrara, Marco Pericoli, Nicol Soravito e Carolina Valentini. Nella pièce, giovani donne danzano nell’aria tersa quasi ninfe nel giardino delle Esperidi, rinascenti da mille notti di favole. Allacciate alla terra, coi piedi corrono gioiose incontro alla luna che quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti. La musica è la Primavera di Vivaldi nella versione riscritta da Max Richter e eseguita dal vivo da Federico Albanese.
Alle ore 15.45 nella Allea di Terrazza la compagnia francese LÈVE UN PEU LES BRAS presenta With, spettacolo di danza e teatro burlesque sull’amicizia, il cameratismo e la condivisione. Un insieme di gesti acrobatici, influenzati dalla danza contemporanea, hip-hop e arti marziali, con approcci scenici, passi e atteggiamenti divertenti e insoliti. Gesti sorprendenti, situazioni bizzarre e dei tocchi di mimo punteggiano il movimento. Tutto è misto, mescolato…e crea un dialogo burlesque tra i due ballerini. L’ispirazione è venuta da tutte le situazioni divertenti e insolite che si possono osservare ogni giorno in strada. L’ideazione e l’interpretazione sono di Paul Canestraro e Clément Le Disquay, la produzione è della compagnia Production in coproduzione con la Association Beaumarchais-SACD.
Alle ore 16.30 nella bellissima Terrazza della Regina è la volta di What Happened in Torino, spettacolo di e con ANDREA COSTANZO MARTINI che viene presentato con il sostegno dell’Ambascaita di Israele. Creazione del 2013, fu presentata in anteprima all’Internationales Solo-Tanz-Theater Festival Stuttgart di Stoccarda nel marzo dello stesso anno ricevendo il primo premio sia per la danza che per la coreografia. Il lavoro del danzatore si concentra sul rapporto tra il suo corpo e l’atto di essere sul palco, in una lotta tra la ricerca di presenza e la sensazione di essere intrappolati. Andrea in questo lavoro si occupa dello sguardo dell’altro, e di come influisce sul suo modo di essere. Essere guardato come un trigger per il piacere, ma anche come una forza pietrificante che lo tiene sul posto contro la sua volontà.
Alle ore 17.00 si torna nella Allea di terrazza per assistere a Q2Q, spettacolo a cura di ANDREA COSTANZO MARTINI & ELLA ROTHSCHILD con i danzatori della NOD INTERNATIONAL CONTEMPORARY DANCE PROGRAM. Il lavoro presentato sarà il risultato di un primo incontro tra i due esperti coreografi ed alcuni danzatori della Nuova Officina della danza A.s.d selezionati per la partecipazione al format ICD International Contemporary Dance Program Come ogni primo incontro si apre alla sorpresa, all’enigma e al delicato ascolto. Proprio la relazione tra delicatezza e forza esplosiva, tra fragilità e chiarezza formale sono l’ossatura di questo momento di condivisione tra giovani performers e pubblico, dove il senso e la narrativa preferiscono lasciare spazio al corpo, al movimento e al ritmo interno che anima ogni singolo danzatore. La Nuova Officina della danza A.s.d., è una associazione di Torino specializzata nella formazione di giovani danzatori e professionisti dell’arte, che si è costituita negli ultimi anni come polo di riferimento in Europa per la diffusione della grande coreografia e del repertorio contemporaneo. Il format ICD International Contemporary Dance Program è un percorso nato nel 2015 e strutturato per un numero più ristretto di studenti che, spesso con una borsa di studio, affrontano una trimestralità continua di formazione anche con sharing pubblici e partecipando a molte iniziative.
Alle ore 17:30 si conclude da dove si era partiti, nel Patio dei Giardini e sempre con la compagnia AREAREA che questa volta presenta la performance Autunno. L’Autunno è tempo di transizione, tempo per rivolgersi all’interno, passaggio tra ciò che è visibile e ciò che è invisibile. Le gioie dell’amore primaverile, la ricchezza vitale e feconda dell’estate lasciano posto all’indugio introspettivo in un malinconico declino verso la madre terra. E così nella performance uno sparuto gruppetto di uomini tergiversa sui suoi passi, attardando il più possibile ogni piccola decisione, ponderando che la separazione tra gli opposti prima o poi si assottiglierà fino a scomparire. E tra il mesto girovagare e l’agonistico vigore, complice una stravagante consonanza, gioiscono e danzano allegramente sotto l’albero dei riti antichi. L’assistenza alla coreografia è di Luca Zampar ed i danzatori sono lo stesso Luca Zampar insieme a Luca Campanella, Roberto Cocconi, Andrea Rizzo e Daniele Palmeri. La musica è l’Autunno di Vivaldi nella versione riscritta da Max Richter e eseguita dal vivo da Federico Albanese.
Si è aperto martedì il Festival di Torinodanza 2017 realizzato dal Teatro Stabile di Torino con un classico senza tempo, Romeo e Giulietta. Lo spettacolo è firmato Angelin Preljocaj, coreografo di fama internazionale che per la sua intensità e capacità di contaminare stile classico e contemporaneo è stato paragonato al grande Bejart
contrasta con le divise nere dei militari e i panni logori e colorati dei popolani, tutti curati dallo stilista francese Azzedine Alaïa.
Hans van Manen, Lucinda Childs, Trisha Brown, Ohad Naharin, Nacho Duato, Hofesh Shechter, Emio Greco, Sharon Eyal, Gai Behar. Da non perdere la prima assoluta di due spettacoli di Arteballetto e la Serata di Gala dedicata ai premiati di Danza&Danza, storica rivista fondata a Milano nel 1986. La Candoco Dance Company ci trasporterà nell’universo della diversa abilità nella danza e il Collectif Petit Travers ci proietterà in un mélange di danza e giocoleria. Ci sarà posto anche ad un omaggio al re dell’afrobeat, Fela Kuti, con Serge Aimé Coulibaly e al nuovo lavoro di Philippe Decouflé e Emio Greco con l’immortale Boléro. Torinodanza non dimentica i giovani talenti italiani: Daniele Albanese e Annamaria Ajmone che indagano nuovi linguaggi innovativi. Anche quest’anno la consueta Parata sabato 16 a Torino e il giorno dopo a Chàmbery darà il segnale di partenza del Festival. “La Parade Moderne” di questa edizione si ispira agli artisti della prima metà del Novecento: Magritte, Ernst, De Chirico, Léger, Munch, Arp, Brauner, Malevich.

Fino al 21 settembre si tiene a Milano e a Torino il festival MITO SettembreMusica, guidato per il secondo anno dalla presidente Anna Gastel e dal direttore artistico Nicola Campogrande
virtuale e di vedere in anteprima le gallerie e le opere. Tra le novità la sezione Disegni, con 26 artisti, curata da Luis Silva e Joao Mourao di Lisbona, città che ha sostituito di recente Berlino per l’arte contemporanea.
“Assaporare nuovi stili di danza, ci fa capire che non siamo poi così diversi gli uni dagli altri. I muri che ci dividono, sono destinati a cadere per dar spazio ad incontri sorprendenti. Un’occasione imperdibile per condividere la nostra passione, oltre quelle che alcuni chiamano differenzee che noi vediamo semplicemente come doni” ha spiegato LaDibi, la direttrice del Fusion Dance Festival.
Il Mauto di Torino non ha eguali in Italia, non solo perché conserva oltre duecento autovetture di ottanta differenti marche attraverso le quali è possibile ripercorrere le tappe più significative della storia dell’automobilismo, ma anche perché è l’unico Museo Nazionale dedicato ai veicoli a quattro ruote.
mezzi sperimentali concepiti nel corso del XIX secolo per sostituire il motore ai cavalli, si entra nel «grande garage del futuro» in cui sono raccolti alcuni dei primi preziosi modelli prodotti per essere venduti sul mercato. Seguono le sale in cui si raccontano l’inarrestabile evoluzione e la progressiva diffusione delle automobili. Inizialmente considerate come beni di lusso riservati a pochi, sono indispensabili mezzi di trasporto durante il primo conflitto mondiale prima di diventare, a partire dalla seconda metà del Novecento, oggetti di una nuova dimensione industriale. Alla produzione seriale si accompagnano sempre più lo studio tecnico e la ricerca estetica, finalizzati a produrre veicoli in cui eleganza e prestazioni si combinano alla perfezione. Grazie agli studi di aerodinamica e alla nuova attenzione per il design, nascono automobili straordinarie come la berlinetta sportiva 202 della Cisitalia che, con il suo telaio tubolare e l’elegantissima carrozzeria Pininfarina, segna una vera e propria rivoluzione nello stile delle automobili.
L’itinerario di visita prosegue al primo piano dove le otto immense sale sono dedicate a descrivere le molteplici declinazioni del rapporto che lega l’automobile all’uomo. Si rimarrebbe ore a studiare il pavimento illuminato con la piantina di Torino sulla quale è segnalata la grande quantità di costruttori, carrozzieri, officine e fabbriche che hanno fatto del capoluogo piemontese la città dell’automobile. Allo stesso modo, si resta colpiti dall’incredibile evoluzione che i singoli componenti meccanici – dalla
sapere tecnico. Ad arricchire la visita di questa così come di tutte le altre sezioni del museo sono una serie di postazioni multimediali che permettono al visitatore di scegliere i contenuti e avere un ruolo attivo nel processo di conoscenza. La volontà di personalizzare l’esperienza nelle sale ha portato il Mauto ad essere uno dei primi musei italiani a sviluppare un’App che tutti i visitatori possono scaricare gratuitamente per accedere ad approfondimenti storici, schede tecniche e immagini d’archivio e che ha contribuito a renderlo un museo all’avanguardia, capace di raccontare il passato e al contempo di essere proiettato nel futuro.
Bruna Bertolo storica, giornalista, ricercatrice infaticabile di storia e femminile e di storia della sua amatissima Val di Susa ,ha mandato in tutte le edicole un nuovo libro :”Donne e cucina in tempo di guerra . Dal ’39 al ’45: il conflitto raccontato attraverso le ricette della fame “, edito da Susa libri
Domenica 10 settembre 2017, alle ore 11.00 s’ inaugura la 9° edizione della M.A.C. – Mostra d’ Arte Contemporanea – allestita presso lo Spazio La Nisolina di via Mameli 63 in Lu, curata da Nadia Presotto, con le opere degli artisti Niccolò Calvi di Bergolo – Paola Colleoni – Albina Dealessi – Giancarlo Ferraris – Renato Luparia – Ugo Nespolo – Nadia Presotto – Guido Villa