CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 799

Librolandia 2016, che successo! 126 mila i biglietti venduti

salone chiusura 16Si è conclusa ieri sera, la XXIX edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Alla conferenza stampa conclusiva, tenutasi presso l’Arena Bookstock, sono intervenuti Giovanna Milella Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura; Ernesto Ferrero Direttore Editoriale del Salone Internazionale del Libro; Giuseppe Culicchia curatore di Officina. Editoria di Progetto; il Direttore Generale Gl events-Lingotto Fiere Régis Faure; Antonella Parigi Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte e Gianguido Passoni Assessore al Bilancio della Città di Torino.

Con un incremento del 3,1 % rispetto al 2015 (i dati sono certificati fino alle ore 16 in cui si registrava già un più 2 %, mentre i 126 mila complessivi sono frutto di una proiezione da quell’ora fino alle 22), il Salone chiude questa edizione con 126. 406 biglietti venduti, rispetto ai 122. 638 del 2015. Ottimi risultati anche per il biglietto serale ridotto a 5 euro, che con il suo debutto, ha fatto registrare un incremento del 240 % dei biglietti staccati dopo le ore 18.ferrero milella salone

Una grande soddisfazione dunque per tutti coloro che hanno creduto e lavorato a questa edizione del Salone e tra loro ovviamente c’è anche il direttore Ernesto Ferrero che, giunto alla sua ultima edizione di Librolandia e salutato con un lungo ed emozionante applauso, dichiara : “Questa manifestazione ha saputo arrivare a un grande risultato nonostante tutto. Ha vinto la squadra che si è dimostrata più forte di invidie e critiche anche eccessive, e delle enormi difficoltà finanziare e burocratiche che potevano bloccarla”. Prima di salutare e ringraziare tutti i suoi collaboratori si è sentito anche di dare anche qualche consiglio ai suoi successori : “A chi prenderà le redini, raccomando di andare piano e di documentarsi sui dossier, perché questa è una formula che funziona. Sicuramente da ammodernare, ma ben funzionante. E’ una creatura partecipata, vissuta, voluta e attesa. Questo Salone è molto social nel vero senso del termine; qui non vi è nessun autismo digitale ma al contrario, c’è la creazione di un vero dialogo. Qui si crea la capacità di ascoltare, capire e condividere, una risorsa molto rara e preziosa”.

salone 12Si può affermare quindi che il Salone del Libro 2016 ,partito con un po’ di amaro in bocca a causa delle difficoltà economiche e delle inchieste giudiziarie si è concluso nel migliore dei modi, andando anche oltre le previsioni e le aspettative di molti. Forse mai come in questa edizione è emersa la “doppia anima” di Librolandia che ha visto ore e ore di coda per personaggi quali Checco Zalone e Ligabue, ma che ha anche visto sale gremite di persone per ascoltare ad esempio docenti universitari che parlavano di letteratura, autori arabi che raccontavano il “loro” islam in un momento di “islamofobia” dilagante, ricercatori e filosofi come Adonis.

Se si sono sempre fatte considerazioni sul successo o meno degli editori partecipanti al Salone, quest’anno merita forse la stessa attenzione anche il suo pubblico che in un momento un po’ particolare come questo che stiamo vivendo, ha mandato un messaggio di maturità, civiltà e voglia di conoscere e comprendere.

Un’ attenzione particolare è stata riservata all’opera di Michelangelo Pistoletto “Terzo Paradiso”,salone 13 diventato un po’ il simbolo di questa ventinovesima edizione. Significativo e bello da vedere, a fine conferenza, è stata la distribuzione al pubblico presente -composto soprattutto da molti giovani- dei 10.000 libri che componevano l’opera : ciascun volume era contrassegnato da un adesivo che ne indicava l’appartenenza all’opera di Pistoletto che si ispirava al simbolo dell’infinito. Tutti insieme quei diecimila libri hanno composto quel simbolo in versione gigante, rappresentando – secondo l’intento di Pistoletto – la capacità dell’umano e del naturale di convivere insieme armoniosamente. Portandosi via un pezzo dell’opera, ciascun individuo si è assunto la responsabilità di diffondere e far suo questo messaggio.

Oggi, chiusi i battenti di questa ventinovesima edizione, non resta che attendere l’arrivo del 2017, augurandoci che Librolandia possa continuare ad essere un grande successo “torinese” ma soprattutto italiano.

(foto: il Torinese- essepiesse)

Simona Pili Stella

“Torino e la Grande guerra" fino al 22 gennaio

risorgimento1Prorogata fino al 22 gennaio 2017 la mostra “Torino e la Grande guerra 1915-1918” è stata visitata finora da più di 110.000 persone, suscitando grande interesse nel pubblico. Si tratta infatti di una delle principali iniziative organizzate a Torino e in Piemonte per ricordare il centenario della Prima guerra mondiale

 

Visto il grande interesse suscitato nel pubblico, la mostra “Torino e la Grande guerra 1915-1918”, aperta dal 18 settembre scorso al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino viene prorogata fino al 22 gennaio 2017 (si sarebbe dovuta chiudere domenica prossima 22 maggio 2016). Finora sono stati registrati oltre 110.000 visitatori e tutti hanno espresso grande apprezzamento per questa che è senza dubbio una delle principali iniziative organizzate a Torino e in Piemonte per ricordare il centenario della Prima guerra mondiale.

Allestita nel corridoio monumentale della Camera dei deputati italiana dove sono esposti circa 300 pezzi tra fotografie, tempere, manifesti, giornali e cartelloni pubblicitari, la mostra descrive in particolare la propaganda bellica e l’assistenza umanitaria  ai profughi e alle famiglie in difficoltà che la città seppe organizzare in quegli anni.

Due le sezioni della mostra. Da una parte viene illustrata la guerra in trincea e l’eroismo dei soldati al fronte. Dall’altra si presenta invece il volto umano e assistenziale di Torino, la città più neutralista d’Italia allo scoppio del conflitto, diventata poi una zona nevralgica sia per esercitare la mobilitazione e la propaganda a favore della guerra, sia per l’assistenza ai civili e a quanti scappavano dalle zone del fronte. Con la guerra inoltre Torino confermò la sua vocazione industriale e plasmò il suo futuro profilo socio-economico nel comparto metalmeccanico.

La mostra “Torino e la Grande guerra 1915-1918” è organizzata dal Museo nazionale del Risorgimento Italiano in collaborazione con l’Archivio Storico della Città di Torino.

Foto: il Torinese

Titolo: Torino e la Grande guerra 1915-1918
Sede: Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino, piazza Carlo Alberto 8
Periodo: 18 settembre 2015 – 22 gennaio 2017, dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 18 (ultimo ingresso ore 17) 
Biglietto unico mostra + museo: 10 euro (ridotto 8 euro)
Info: www.museorisorgimentotorino.it

Il coraggio di Shirin Ebadi, premio Nobel per la Pace

Il-Premio-Nobel-per-la-Pace-Shirin-Ebadi-Finché-non-saremo-liberi-Bompiani-editore (2)In un Salone del libro che ha dato spazio alle “Anime arabe” non poteva mancare l’iraniana Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace nel 2003 -prima musulmana a riceverlo- che ha dedicato la sua vita alla lotta per i diritti umani e pagato di persona il coraggio delle sue idee.

In “Finché non saremo liberi” (Bompiani) racconta quello che ha subito per anni nel suo paese: minacce di morte, intercettazioni, soprusi e intimidazioni.

Prima donna iraniana a diventare magistrato, con la Rivoluzione Islamica del 1979 la sua carriera è irrimediabilmente stroncata e lei si vede retrocessa a semplice segretaria del tribunale.

Non ci sta, apre a fatica un bugigattolo-studio di avvocato e difende donne vittime della Sharia, bambini, prigionieri politici, chiunque venga perseguitato dal potere. Strada rischiosa, tutta in salita. Il regime mette sotto torchio lei, la sua famiglia, collaboratori ed amici. Quando nel 2009 sale al potere Ahmadinejad -con l’appoggio della Guida Suprema, l’ayatollah Khamenei- la repressione dei dissidenti diventa feroce e non c’è più limite a incarcerazioni, torture, omicidi. Mentre è all’estero per una conferenza, viene a sapere che nella lista delle persone da eliminare c’è anche lei. E’ la strada senza ritorno (almeno fino ad oggi) del difficile esilio volontario, ma di fatto obbligato.

Dal 2009 non è più riuscita a tornare in Iran.

Per 10 mesi all’anno viaggia ed incontra la stampa internazionale per fare arrivare la voce del popolo iraniano a tutto il mondo. Il resto del tempo si divide tra le due figlie; una docente universitaria a New York e l’altra avvocato a Londra.

In Iran la libertà è ancora un’utopia?

«Non siamo sulla buona strada e voglio che si sappia cosa fa il regime ai suoi cittadini. La costituzione iraniana concentra tutti i poteri nelle mani del leader supremo che è anche un capo religioso: può annullare qualunque legge, rinchiudere in carcere chiunque senza processo, fare ciò che vuole in nome di Dio».

Con l’accordo sul nucleare e il riavvicinamento tra Rohani e l’occidente cosa cambia?

«La situazione non è migliorata. Sono stati firmati un centinaio di contratti con l’Italia, tutti per beni di consumo: dalle auto agli abiti firmati, con show rom di alta moda che aprono a Teheran. Ma nel paese la corruzione è elevata e solo il 5% della popolazione, ricchissima, può permettersi il lusso: case e macchine rare perfino in Europa. Poi ci sono tutti gli altri, sempre più poveri, soprattutto i lavoratori dipendenti e giovani».

Allora cosa servirebbe?

«Più investimenti; ma nessuno ha il coraggio di farli perché l’ Iran è un paese in cui non c’è sicurezza né politica, né economica.

Sul fronte dei diritti civili, gli altri paesi come possono spingerlo verso un’era democratica?

«Quando si stipulano accordi commerciali, si chiudono gli occhi su molte cose. Invece sarebbe fondamentale non aiutare il regime a diventare più forte. Per esempio: in Iran i programmi televisivi, anche in lingua straniera, sono tutti controllati dallo Stato che li usa per la sua propaganda. La domanda è: perché permettete l’uso dei satelliti europei, perché prendete petrolio e ci vendete armi e vestiti?»

Quando pensa che ci saranno le condizioni per il suo rientro in patria?

«L’Iran è il paese delle situazioni inaspettate, accadono cose che neanche gli esperti di politica riescono a prevedere. Noi iraniani siamo abituati a pensare che ogni giorno potrebbe capitare qualcosa di nuovo».

Ha affermato che saranno le donne e i giovani a cambiare l’Iran, in che modo?

«Le donne sono le più istruite, con la presenza di moltissime docenti ed oltre il 60% di studentesse. Combattono il potere in prima linea; ecco perché il regime ha tentato di riportarle indietro di 14 secoli e tiene in carcere le migliori femministe del paese. Poi ci sono i giovani che lottano perché la disoccupazione è elevata e, se anche hanno un lavoro, il guadagno è così misero che non ce la fanno “

Chi appoggia il regime?

«Solo il 15% di iraniani lo difende e lo fa per evidenti interessi economici. E’ una minoranza, ma ha soldi e armi; e con quelli si controllano anche 800milioni di persone».

Pensa che oserebbero davvero uccidere un Premio Nobel?

«Non in modo evidente e diretto. Ma le strade sono piene di persone che lavorano per il governo e se 100 persone ti attaccano ed ammazzano, difficile poi individuare il colpevole. Poi il regime mente su tutto. Nel 2009, quando un’auto della polizia travolse un manifestante, ebbero il coraggio di dire che era stata rubata per girare una scena studiata apposta per alimentare la propaganda contro il regime».

Lei in cosa crede?

«Sono musulmana e praticante. Ma quando la religione arriva al potere usurpa le chiavi del paradiso e dell’inferno. In nome dell’Islam stanno combattendosi anche tra di loro, rovinando tutto l’oriente»

Laura Goria

 

Cast d'eccezione in "Come vi piace"

Leo Muscato, noto regista di prosa, dirige una commedia tra le più leggiadre di Shakespeare, che  ha anche una valenza politica

 torino teatro

” Come vi piace” approda dal 17 maggio al 5 giugno al teatro Carignano con un cast d’eccezione, formato da Eugenio Allegri e Michele di Mauro, diretti da Leo Muscato, regista molto noto nella prosa e nella lirica. Commedia scritta da Shakespeare nel 1599, ” As you like it” è sicuramente tra le più amate e rappresentate in tutto il mondo, ma, inspiegabilmente, una delle meno rappresentate in Italia, in base a un pregiudizio letterario che l’ha relegata al genere pastorale. Quest’opera è, invece, una delle macchine teatrali più poetiche e divertenti che Shakespeare abbia scritto, ma anche la più “politica”. Vi emerge la contrapposizione tra il mondo avvelenato della corte e dei suoi intrighi e quello puro e semplice della foresta, capace di stemperare gli animi malvagi e l’ambizione degli uomini. Grazie a Rosalind, l’eroina benefica intorno a cui ruotano tutte le altre figure, alla fine il duca spodestato riprenderà il suo trono e tutti i tasselli amorosi condurranno a una serie infinita di matrimoni, tra cui quello di Rosalind con Orlando. Il ducato appare come un mondo in cui domina un’atmosfera di intrighi e diffidenza reciproca, un totalitarismo capace di soffocare la libertà. Di fronte a tale realtà l’unica soluzione pare la fuga. Quelle che parrebbero le premesse per una tragedia in realtà non lo sono, perché chi fugge a un certo punto approda a Arden, un luogo in cui le situazioni si ribaltano. In questa commedia Shakespeare è riuscito a condensare i personaggi più belli del suo repertorio, dalla coraggiosa Rosalind, l’unico vero personaggio femminile che si può definire protagonista, a Touchstone, cortigiano dai giochi di parole fulminanti, fino al misantropo e malinconico Jaques, un Amleto ante litteram.

Mara Martellotta

Al Salone la Puglia conquista Torino

Il Presidente Emiliano incontra Roberto Saviano: “Vengo ad ascoltarla”

 zalone2Archiviati i due tornado Al Bano e Luca Medici alias Checco Zalone, la Puglia prosegue il suo percorso e rimane protagonista della XXIX edizione del Salone del Libro di Torino.

Terminati gli impegni sul palco,  il Presidente Emiliano ha colto l’occasione per una visita dalla manifestazione incontrando editori e scrittori. Tra questi non poteva mancare Nicola Lagioia, che proprio nel capoluogo ha ambientato il suo romanzo La ferocia (Einaudi) che gli è valso il Premio Strega nel 2015. L’autore pur vivendo a Roma, non manca di sottolineare con fierezza la sua origine e il suo legame con le radici mediterranee.

Altro incontro intenso è stato quello con Roberto Saviano, al Salone per i dieci anni di Gomorra. Scortato dall’immancabile cordone di polizia che lo segue ovunque, lo scrittore si è fermato davanti allo spazio della Puglia incontrando il Presidente per un breve scambio di battute concluso con la promessa di Emiliano: “Vengo ad ascoltarla”.

Sempre molto fotografato è lo stand, che ospita un fitto il calendario di incontri a cui ha preso parte anche lo stesso Governatore. Tra gli altri eventi della giornata di ieri: la presentazione della prima edizione del premio letterario promosso dai Presidi del Libro, quella dell’evento Libri nel borgo antico che si svolgerà a fine agosto a Bisceglie e la jam session letteraria intitolata Il lato oscuro e promossa da Besa editrice con ospite a sorpresa Cristiano De Andrè che ha commentato il tema dell’appuntamento “Fare la pace col proprio passato, anche con chi involontariamente ci ha fatto soffrire, aiuta a fare pace con se stessi”.

All’esterno del Salone continuano anche le attività del Villaggio Puglia che fino a oggi ha realizzato oltre 800 mini panini gourmet al gusto di Puglia: dalla michetta con tonno crudo, friarelli e maionese di peperone fino al panino al nero di seppia con gambero rosa, bietola e salsa tartara, le realizzazioni mignon dello chef di Cerignola Rosario Di Donna sono uno stuzzicante assaggio della grande varietà enogastronomica della Regione.

In progress anche la libreria ideata dal giovane artista Agostino Iacurci, celebre per le sue opere di street art e per la sua trasversalità. Le due grandi teste che si guardano hanno raccolto finora un centinaio di volumi, che saranno donati alla Città di Torino insieme all’opera. Le due teste, intanto, continuano a riempirsi di libri…zalone3

Infine un dato: a oggi il download della guida Edt dedicata alla Puglia ha raggiunto e superato quota 10.000, un risultato notevole che riflette il gradimento del pubblico nei confronti della Regione e della sua presenza al Salone del Libro di Torino 2016. La pubblicazione sarà scaricabile gratuitamente fino al termine della manifestazione.

Tra gli appuntamenti in programma, domani alle 11 presso lo Spazio autori si parlerà della Divertimappa, realizzata da Pugliapromozione per il Museo Archeologico di Taranto, una delle venti realtà rese recentemente autonome dalla riforma Franceschini e che oggi rappresenta una delle eccellenze di una città che sta vivendo un momento di rinascita legato alla cultura e al paesaggio. Interverranno Serena Riglietti, Dario Mezzolani; coordina Eva degli Innocenti.

 
Pugliapromozione 
www.agenziapugliapromozione.it

Chiusa la 15a edizione dell'International Book Forum

salone 12Moresco, Agnello Hornby, Simoni fra gli autori più richiesti

Si è conclusa  sabato 14 maggio la quindicesima edizione dell’Ibf  International Book Forum, l’area b2b del Salone Internazionale del Libro di Torino dedicate alla vendita e allo scambio di diritti di traduzione. Un’edizione da record. Presenti quest’anno oltre 700 operatori – tra editori e agenti letterari – da tutto il mondo, di cui 620 preaccreditati online e un centinaio direttamente al Salone. Sono stati oltre 250 gli operatori stranieri giunti al Centro Congressi del Lingotto, per un totale di 41 Paesi rappresentati, dato che stabilisce un record per l’Ibf. Fra le new entries, Taiwan eArmenia. Spagna, Francia e Germania sono stati i Paesi con il maggior numero di delegati, con 27 rappresentanti dalla Francia, tra cui Flammarion, Gallimard e Xo; 33 dalla Germania, tra cui Piper,Suhrkamp, Kunstmann, Hanser e Alexander e 32 dalla Spagna, tra cui Anagrama, Narcea, Sexto Piso. Non è mancata una nutrita delegazione di editori turchi, con 8 rappresentanti tra cui Kalem Agency, Everest Publishing e Tudem Publishing Group.Grande soddisfazione è stata espressa dalla Presidente del Salone, Giovanna Milella: «Più Paesi e più operatori presenti, sia italiani sia stranieri, per una letteratura senza frontiere che realmente aiuta ad avvicinare i popoli e le culture».

Gli affari

Nato per favorire gli incontri tra i grandi player dell’editoria, l’Ibf nel corso degli anni si è rivelato una significativa occasione di contatti internazionali anche per la piccola editoria indipendente, contribuendo alla crescita dei volumi di vendita di diritti editoriali di titoli italiani all’estero. Numerosissime le trattative concluse nei 3 giorni di evento, che ha visto oltre 6.000 incontri in formula speed date, preorganizzati grazie a un’agenda online che ottimizza automaticamente le disponibilità e gli interessi di ciascun partecipante. Un software sviluppato appositamente per la kermesse dalla società torinese Risolviamo e ancora oggi unico in Europa, invidiato da tutte le maggiori fiere internazionali, London Book Fair e Buchmesse comprese. Carmen Prestia, dell’agenzia letteraria Alferj e Prestia, ha annunciato che i diritti di traduzione del nuovo libro di Simonetta Agnello Hornby, Caffè Amaro (Feltrinelli, uscito il 28 aprile) sono già stati venduti in 20 Paesi tra cui Spagna, Francia, Germania e Albania. Mentre La tempesta di Sasà diSalvatore Striano (Chiarelettere) è stato venduto in Francia, Germania, Spagna e Lituania. Il romanzoterzo paradiso pistoletto contemporaneo La collezionista di libri proibiti di Cinzia Giorgi (Newton Compton, in uscita nelle prossime settimane) è già stato trattato con editori francesi, spagnoli e olandesi. LeeAnn Bortolussi, rights manager di Giunti, è entusiasta dell’iniziativa: “Qui si incontrano agenti che a Londra e Francoforte non si trovano. L’Ibf per noi è l’appuntamento più importante d’Europa” Giunti all’Ibf 2016 ha venduto alla danese Forlaget Palomar Come fossi solo di Marco Magini, titolo che ha vinto il premio Italo Calvino ed è arrivato 3° al Premio Strega giovani”.  Dall’agenzia letteraria francese Mon agent et compagnie si dicono molto soddisfatti perché hanno ricevuto offerte da parte di una casa editrice olandese per la traduzione del libro La petit boutique japonaise di Isabelle Artus, titolo già acquistato in Italia da La Nave di Teseo e in uscita nel 2017. Bene anche la sezione audiolibri: Roberta Oliva dell’agenzia Natoli & Oliva ha chiuso un accordo con la tedesca Emons per la vendita dei diritti di un audiolibro di Marcello Simoni. Sabine Schneider, agente tedesca della ScoutingLiteraturAgentur ha avviato trattative molto avanzate con 10 Paesi per la vendita di due libri di Carlo Grande (Terre Alte – Ponte alle Grazie e La via dei Lupi – Tea Libri) e delle opere di Antonio Moresco. Malpaso, editore spagnolo, è in trattativa avanzata per oltre 10 titoli di editori italiani; gli egiziani diOsiris sono molto interessati ai titoli delle case editrici Minimum Fax, Sosia e Pistoia, Giunti e Il Castoro. I turchi di Tudem hanno in corso trattative avanzate con gli italiani di Ampi Margini e con i francesi di Ed. Denoel.

L’International Book Forum 2016 è una iniziativa del Salone Internazionale del Libro di Torino, realizzata dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura e sostenuta dalla Regione Piemonte, che può contare, anche per questa edizione, sul supporto e la collaborazione di ICE-Agenzia.

Il Terzo Paradiso di Pistoletto al Salone, 10 mila libri lo compongono

Come ci spiega lo stesso artista, durante l’incontro nella sala azzurra del Salone, il Terzo Paradiso rappresenta la creazione. I due cerchi agli estremi sono le diversità, la tesi e l’antitesi ad esempio, mentre il cerchio centrale è l’elemento che unisce, la sintesi

terzo paradiso pistoletto

Il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto è approdato al Salone Internazionale del Libro di Torino e la sua anima è fatta di oltre 10 mila libri. I volumi sono stati salvati dal macero e regalati dalla Cooperativa Arcobaleno, dal fondo editoriale della Regione Piemonte e dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, quest’ultimo ha collaborato alla realizzazione del Terzo Paradiso. Ad ospitare l’installazione è l’area dedicata ai più giovani, il Bookstock Village, la locazione potrebbe non essere un caso se ripercorriamo il significato del simbolo pistolettiano.  Il Terzo Paradiso nasce nel 2003 dalla manipolazione, nel senso buono del termine, del simbolo dell’infinito. Come ci spiega lo stesso artista, durante l’incontro nella sala azzurra del Salone, il Terzo Paradiso rappresenta la creazione. I due cerchi agli estremi sono le diversità, la tesi e l’antitesi ad esempio, mentre il cerchio centrale è l’elemento che unisce, la sintesi. Quindi il Terzo Paradiso del Salone cos’è se non un inno alla vita, alla cultura, ai giovani. A supportare questa tesi è una performance che avverrà lunedì e chiuderà il Salone smantellando l’opera e donando ogni pezzo, cioè un libro, a ciascun presente. Ed ecco che il cerchio della creazione si chiude, si compie per poi avere una nuova avventura nella vita di ciascuno di noi. Ma c’è di più ed è lo stesso Michelangelo Pistoletto a spiegarcelo, l’installazione al Salone presenta delle affinità con la “Venere degli Stracci”. Se nella Venere erano gli stracci a rinascere grazie alla bellezza della donna, in questo Terzo Paradiso i libri destinati al macero attraverso la partecipazione avranno nuovi occhi che li leggeranno e nuovi posti che li ospiteranno.

Federica Monello

 

Donne spettinate che sanno di Barolo (e di molto altro)

donne baroloDal 7 al 27 maggio Rita Barbero, in arte Purpleryta, espone per la prima volta a Torino, in centro, da EnneGi di Nadia Giacometti

Dopo l’esperienza espositiva nelle Langhe e nel Monferrato, l’artista presenta una nuova collezione di opere dipinte con la tecnica del vino sulla carta dal titolo “Donne spettinate che sanno di Barolo (e di molto altro)”.

“Le donne spettinate sono più interessanti delle donne pettinate e sempre a posto racconta Purpleryta perché hanno sempre qualcosa di più importante da fare o di più appassionante. Sono donne che vivono intensamente le emozioni, hanno il senso dell’umorismo e sanno prendersi in giro, sono naturali, dirette, curiose, a volte maleducate e politically scorrect. Sono donne libere, anche se hanno una vita impegnata; amano la leggerezza, anche se sono consapevoli delle proprie responsabilità; giocano, anche se fanno sul serio!”

La seconda parte del titolo della mostra gioca sul doppio significato della parola “sanno”: da una parte spiega che le donne spettinate sanno perché conoscono bene l’ambiente in cui vivono, il mondo del Barolo e tutto quello che vi ruota intorno. E poi sanno perché profumano di Barolo.

Ogni opera è unica e irripetibile: tutto parte dalla macchia che diventa la capigliatura spettinata. Da qui la creatività e l’interpretazione dell’artista completano l’opera che assume forme oniriche dai tratti a volte alieni.

Attraverso l’uso di tecniche e carte diverse Purpleryta scopre e rivela effetti visivi sorprendenti del pigmento che dall’uva passa al vino ponendo così al centro dell’attenzione il primo elemento osservato durante l’analisi sensoriale in fase di degustazione: il colore.

Le teste spettinnate di Purpleryta compariranno fra le borse e gli accessori dello shop EnneGi di Nadia Giacometti, dove nei week end sarà possibile incontrare l’artista. L’inaugurazione sarà l’occasione per brindare insieme a Purpleryta e Nadia sabato 7 Maggio dalle ore 17 alle 20.

PurpleRyta vive e lavora nelle Langhe. Da due anni ha deciso di seguire la sua innata passione per l’arte e di esprimersi attraverso la pittura e la creazione di gioielli con tappi, capsule, etichette, vere e proprie “creazioni artistiche che danno forma alla vostra felicità”, come recita lo slogan di Purpleryta, tutto rigorosamente a tema vino.

A stretto contatto con il mondo del vino ogni giorno da esso trae ispirazione in un rapporto di interscambio attivo e rigenerazione interiore, applicando due imperativi che da sempre animano la sua passione per l’arte: semplificare la realtà e colorare il mondo. “Possibilmente di viola!”

Sede: ENNEGI di Nadia Giacometti Via XX Settembre 65 10122 Torino
Orari: 10.00 20.00 TUTTI I GIORNI
 

Sul grande schermo

film cinemaTutte le trame dei film 

 

A cura di Elio Rabbione

 

Al di là delle montagne – Drammatico. Regia di Jia Zhang-Ke, con Zhao Tao, Yi Zhang e Jing Dong. Alla fine dello scorso millennio, una ragazza cinese di Fenyang viene corteggiata allo stesso tempo da Zhang, proprietario di una stazione di servizio, e da Lianzi, umile minatore. Sceglierà il primo, se ne separerà, verrà privata di quel figlio che il padre ha voluto chiamare Dollar e che ha fatto crescere in Australia. Anche un figlio che, in un futuribile 2025, vorrà ritrovare la madre e la Cina. Ancora una drammatica denuncia verso una società sempre più pronta a inseguire il denaro e la ricchezza da parte dell’autore di “Still life”, Leone d’Oro a Venezia dieci anni fa. Durata 131 minuti. (Nazionale sala 1)

 

Appena apro gli occhi – Drammatico. Regia di Leyla Bouzid, con Baya Bedhaffer e Ghalia Benali. A Tunisi, nell’estate del 2010 che precede la Rivoluzione dei Gelsomini, Farah, diciottenne, non pensa alla facoltà di medicina cui i suoi vorrebbero iscriverla ma soltanto alla sua passione per il canto. Canta nei vari locali, con una band, e le loro canzoni attraverso testi politici lasciano ben intendere quanto la gioventù tunisina mal tolleri il regime. Durata 102 minuti. (Centrale v.o.)

 

Benvenuti… ma non troppo – Commedia. Regia di Alexandra Leclère, con Josiane Balasko, Valerie Bonnéton e Didier Bourdon. E’ un inverno freddissimo a Parigi e il governo obbliga, come tutti i parigini, i proprietari di un signorile palazzo del sesto arrondissement di ospitare i senzatetto. Una portinaia che inneggia a Le Pen, la coppia di destra, quella di sinistra che finisce col rivelarsi peggio della prima… La convivenza non facile porterà tutti quanti ad essere migliori? Durata 106 minuti. (Ambrosio sala 2, F.lli Marx sala Groucho)

 AMERICA FILM

Captain America: Civil war – Azione. Regia di Anthony e Joe Russo, con Chris Evans, Robert Downey jr., Scarlett Johansson, Jeremy Renner. Gli Avengers sono costretti a considerare il peso dei danni collaterali che la lotta rivolta alla protezione del mondo intero può causare. Dopo il disastroso coinvolgimento dei civili in un’azione a Lagos, in Nigeria, un summit tenuto a Vienna deciderà che il team di eroi potrà agire soltanto dietro decisione dell’Onu. Ma qualcuno degli Avangers non è d’accordo. Durata 146 minuti. (Massaua, Greenwich sala1, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space, Uci)

 

Codice 999 – Azione. Regia di John Hillcoat, con Casey Affleck, Aaron Paul e Chiwetel Ejiofor e Kate Winslet. Michael Antwood è a capo di un gruppo di poliziotti corrotti e senza scrupoli, tenuti in pugno dalla mafia russa. Il prossimo obiettivo è una rapina in banca, in pieno giorno e per il suo raggiungimento Michael crede che la soluzione sia lanciare un codice 999, ovvero quello in atto quando un poliziotto è a terra, per distrarre dal colpo l’attenzione della polizia. Tuttavia le cose potrebbero andare in maniera totalmente diversa. Durata 125 minuti. ( Uci)

 

confessioni filmLe confessioni – Drammatico. Regia di Roberto Andò, con Toni Servillo, Connie Nielsen e Pierfrancesco Favino. Un gruppo di ministri dell’Economia delle grandi potenze, sotto la guida del direttore del Fondo Monetario internazionale, è riunito in un lussuoso albergo sulle rive del Baltico. Con loro alcuni ospiti, tra cui il monaco Roberto Salus, irreprensibile e pericolosamente non malleabile. All’indomani di quello che appare come un suicidio ma che potrebbe avere tutti i connotati di un omicidio, come si comporteranno i presenti con le manovre che si sarebbero dovute votare? Dal regista pluripremiato per “Viva la libertà”, anche questa volta affiancato dalla prova eccellente di Servillo. Durata 100 minuti. (Ambrosio sala 3, Eliseo rosso, Romano sala 1)

 

Florida – Commedia. Regia di Philippe Le Guay, con Jean Rochefort e Sandrine Kiberlain. L’ottantenne Claude rende piuttosto difficile se non impossibile la vita di chi gli sta accanto, dalla badante alla figlia Carole. I primi segnali di demenza senile sono più che presenti. Inoltre il vecchio ha un grande desiderio da soddisfare: andare a trovare la figlia minore che vive in Florida. Un’opera tra umorismo e dramma dall’autore di “Molière in bicicletta”. Durata 110 minuti. (Romano sala 2, Uci)

 

 

FILM MATTEWLa foresta dei sogni – Drammatico. Regia di Gus Van Sant, con Matthew McConaughey, Naomi Watts e Ken Watanabe. Ultimo film dell’autore di “ Will Hunting” duramente contrastato all’ultimo festival di Cannes. L’inoltrarsi di un americano lungo le pendici del monte Fuji, in Giappone, luogo ove la contemplazione e la prospettiva della morte convivono, tra realtà e magia, l’incontro dell’uomo con un imprenditore del Sol Levante, l’istinto di sopravvivenza. Durante il percorso, i vari flashback ci riportano alla vita familiare del protagonista, ai suoi rapporti con la moglie, un lutto che ci si deve lasciare poco a poco alle spalle. L’occasione per controllare di persona se il pubblico festivaliero abbia espresso un giudizio del tutto errato (qualche amico se ne era tornato a casa sostenendo che Van Sant aveva fatto un robusto racconto filosofico pieno di poesia). Durata 110 minuti. ( Reposi)

 

Il libro della giungla – Avventura. Regia di Jon Favreau. Una nuova versione del romanzo di Kipling, con le avventure del piccolo Mowgli allevato tra un branco di lupi, delle insidie della tigre Shere Khan e della pantera Bagheera, che dovrà riportare il suo protetto nel villaggio degli uomini dove è nato. Anche in versione 3D. Durata 105 minuti. (Ideal, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Lo chiamavano Jeeg Robot – Fantasy. Regia di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli. Enzo è un ladruncolo romano che vive di espedienti. Una sera, inseguito dalla polizia, nelle acque del Tevere viene a contatto con un materiale radioattivo che gli conferisce sconosciuti ultrapoteri. Ad Alessia, appassionata di fumetti, piacerà considerarlo come un eroe dei suoi prediletti Manga nella lotta al male sempre in agguato, che questa volta ha le sembianze allucinate dello Zingaro. Opera prima. Durata 112 minuti. Premiatissimo ai David di Donatello. (Eliseo rosso)

 

Microbo e Gasolina – Commedia. Regia di Michel Gondry, con Ange Dargent e Théophile Baquet. Due amici, Daniel detto Microbo perché dimostra meno dei suoi 14 anni, osteggiato dai compagni di scuola, innamorato in silenzio di una compagna, e Théo, detto Gasolina per la sua passione per i motori. Insieme costruiranno una ingeniosa casa su quattro ruote per darsi all’avventura lungo tutta l’estate. E cresceranno. Durata 103 minuti. (Classico)

 money monster

Money Monster – Thriller. Regia di Jodie Foster, con George Clooney, Julia Robert e Jack O’Connell. Lee Gates conduce una trasmissione televisiva dove si mescolano in maniera più o meno spettacolare l’andamento della borsa, i consigli per sempre migliori investimenti, canzoncine pubblicitarie e ballerine ricoperte di paillettes. Tra il disinteresse totale di Gates nei confronti dei “suoi” risparmiatori. Fino al giorno in cui fa irruzione e si barrica con lui nello studio Kyle, un ragazzo che ha perso tutto quel che aveva. Con una pistola puntata alla testa Gates vedrà la finanza sotto occhi completamente diversi, con lui la produttrice dello show. Durata 98 minuti. (Ambrosio sala 1, Massaua, Eliseo grande, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

Nemiche per la pelle – Commedia. Regia di Luca Lucini, con Margherita Buy e Claudia Gerini. Lucia è una psicologa per animali, Fabiola è a capo di un’agenzia immobiliare. Si detestano ma si troveranno a gestire insieme un problema non indifferente e inaspettato: il figlio che Paolo, l’uomo che è stato ed è il loro punto di contatto, ormai scomparso, ha lasciato solo al mondo. Durata 92 minuti. (Lux sala 2)

 

Nonno scatenato – Commedia. Regia di Dan Mazer, con Robert De Niro e Zac Efron. La nonna, prima di morire, ha espresso un ultimo desiderio: nonno e nipote, le cui vite si sono da tempo separate, dovranno fare un viaggio insieme in Florida. Jason, rampante e solido avvocato in procinto di sposarsi, scoprirà un nonno Dick con una gran voglia di godersi la vita sino all’ultimo. Durata 102 minuti. (The space, Uci)

 FILM PERFETTI

Perfetti sconosciuti – Commedia. Regia di Paolo Genovese, con Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Kasia Smutniak, Alba Rohrwacher. Una cena tra amici, l’appuntamento è per un’eclisse di luna, la padrona di casa decide di mettere tutti i cellulari sul tavolo e di rispondere a telefonate e sms senza che nessuno nasconda qualcosa a nessuno. Un gioco pericoloso, di inevitabili confessioni, che verrebbe a sconquassare le vite che ognuno di noi possiede, quella pubblica, quella privata e, soprattutto, quella segreta. Alla fine della serata, torneranno ancora i conti come quando ci siamo messi a tavola? Durata 97 minuti. (Eliseo blu, Greenwich sala 2)

 pericle

Pericle il nero – Drammatico. Regia di Stefano Mordini, con Riccardo Scamarcio, Gigio Morra e Maria Luisa Santella. Tratto dal romanzo di Giuseppe Ferrandino, spostata l’azione da Napoli e Pescara al Belgio e al nord della Francia, è la storia di Pericle Scalzone, che lavora per don Luigi, boss della camorra, “fa il culo” alla gente, letteralmente, umiliandoli, a quanti sgarrano. Ma un giorno compie un errore che si può rivelare irreparabile ed è costretto a fuggire. In un altro posto, tra altra gente, conoscendo una nuova donna, forse la sua vita potrà cambiare. A Cannes nella rassegna “Un certain regard”, producono Scamarcio, Golino e i fratelli Dardenne. Durata 105 minuti. (Massimo 1)

 

Il ragazzo della Giudecca – Drammatico. Regia di Alfonso Bergamo, con Carmelo Zappulla, Giancarlo Giannini e Franco Nero. All’inizio degli anni 90, Zappulla, giovane cantante napoletano, fu accusato da un pentito di essere il mandante di un omicidio. Seguirono processi e detenzione, speranza e disperazione, in un alternarsi continuo di rassegnazione di fronte ad un’ingiustizia e di lotta sino in fondo per affermare la propria innocenza. Durata 95 minuti. (Uci)

 

Il regno di Wuba – Fantastico. Regia di Raman Hui. La Regina dei Mostri vuole preservare dalla caccia degli Uomini il piccolo Wuba, sarà Song Tianyin, sciocco di buon cuore, a rendere vana ogni minaccia. Dal regista di “Shrek”. Durata 111 minuti. (Massaua, Lux sala 3, The Space, Uci)

 

Robinson Crusoe – Animazione. Regia di Vincent Kesteloot e Ben Stassen. Un gruppo di animali, amici per la pelle, vive in una splendida isoletta ai Tropici. Soltanto il pappagallo Mac sogna di andarsene un giorno. Un giorno troveranno sulla spiaggia, restituito dal mare dopo una tempesta, Robinson Crusoe con il suo cane Aynsley. Durata 90 minuti. (Ideal, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Sole alto – Drammatico. Regia di Dalibor Matanic, con Tihana Lazovic e Goran Markovic. Un villaggio serbo ed un villaggio croato, tre estati disseminate a distanza di dieci anni, dal 1991 ai giorni nostri, personaggi maschili e femminili che il destino ha inesorabilmente divisi. Durata 123 minuti. (Nazionale 2)

 sposa bambina

La sposa bambina – Drammatico. Regia di Khadija Al-Salami, con Reham Mohammed. Nello Yemen di oggi, un padre quando la figlia arriva al decimo anno di età la dà in moglie ad un uomo vecchio più di lei di vent’anni. Violenze, soprusi, botte se Nojoud si rifiuta di servire la vecchia suocera: ma la bambina troverà il coraggio di fuggire dal suo villaggio e di recarsi a Sana’a. Nell’aula del tribunale chiederà il divorzio. Durata 99 minuti. (F.lli Marx sala Harpo)

 FILM NUOVO

Lo Stato contro Fritz Bauer – Drammatico. Regia di Lars Kraume, con Burghart Klaussner. Nella Germania del 1957, il procuratore generale Bauer viene a conoscenza che il criminale nazista Adolf Eichman si nasconde a Buenos Aires. Sin dal suo ritorno in patria si spende per portare in tribunale i responsabili di morti e massacri: ma non ha fiducia in uno Stato che vuole a tutti i costi cancellare il proprio passato. Preferirà rivolgersi al Mossad israeliano. Durata 105 minuti. (Romano sala 3)

 

Stonewall – Drammatico. Regia di Roland Emmerich, con Jeremy Irvine e Jonathan Rhys-Meyers. Attraverso la storia di Danny, che deve fuggire a New York quando il padre scopre la sua omosessualità, sono raccontati gli scontri dei ragazzi gay colpiti da una polizia corrotta e la lotta per rivendicare i propri diritti, nata all’interno del Stonewall nel 1969. Durata 129 minuti. (Greenwich sala 3)

 

bambinoThe boy – Horror. Regia di William Brent Bell, con Lauren Cohan e Rupert Evans. Greta, nel desiderio di lasciarsi alle spalle un periodo di vita travagliato, si rifugia in un villaggio inglese dove è assunta da una coppia in una villa vittoriana, come baby sitter del loro figlio di otto anni. Non un figlio, comprenderà ben presto la ragazza, ma una bambola a grandezza naturale. Una serie di eventi inspiegabili e terrificanti succedono, la mettono in serio pericolo e ostacolano la relazione che lei ha avviato con un giovane del villaggio. Durata 97 minuti. (Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

FILM MODAThe Dressmaker – Il diavolo è tornato – Commedia. Regia di Jocelyn Moorhouse, con Kate Winslet, Judy Davis e Liam Hamsworth. All’inizio degli anni Cinquanta, divenuta una affermata stilista, Tilly torna da Parigi nel piccolo paese natio di Dungatar, nel cuore dell’Australia, da cui era stata cacciata anni prima. Con una ventata di modernità, costruendo abiti per le donne acide e immalinconite di Dungatar, Tilly avrà modo di far luce sul suo lontano passato. Grande successo all’ultimo TFF. Eccellente prova della Winslet al centro di un film che pur facendosi giudicare (pressoché) positivamente non riesce mai a definire le proprie scelte (commedia, divertimento surreale, percorso drammatico, un faticoso altalenarsi?) in maniera definitiva. Durata 118 minuti. (Lux sala 1, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Tini – La nuova vita di Violetta – Commedia. Regia di Juan Pablo Buscarini, con Martina Stoessel e Jorge Blanco. Tra vita personale e carriera non è un momento facile per Violetta, per ritrovare il proprio equilibrio ci vuole una vacanza in un’isola italiana. Nuovi amici e atmosfere stimolanti rimetteranno a posto ogni cosa. Durata 98 minuti. (Greenwich sala 3, Ideal, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Il traditore tipo – Thriller. Regia di Susanna White, con Ewan McGregor e Stellan Skarsgård. Tratto dal romanzo di John Le Carré, l’incontro e l’amicizia, durante una vacanza a Marrakech, di una coppia inglese con Dima, un uomo d’affari russo, un mafioso che ricicla denaro sporco. Perry decide di aiutare Dima, verrà coinvolto sempre più pericolosamente nella lotta che l’uomo ha ingaggiato con un nuovo e potente boss della mafia russa. Durata 107 minuti. (Lux sala 3, Massaua, The Space, Uci)

truman

Truman – Un vero amico è per sempre – Commedia. Regia di Cesc Gay, con Ricardo Garin e Javier Càmara. Tomas lascia il Canada dove vive da anni per andare a trovare a Madrid il suo vecchio amico Julian, attore argentino trapiantato nella capitale spagnola. A Julian non resta molto da vivere e uno dei suoi crucci maggiori è la sistemazione del suo cane Truman, per lui quasi un figlio. Il film, un successone in patria, si è aggiudicato ben cinque premi Goya, gli Oscar spagnoli. Durata 108 minuti. (Due Giardini sala Nirvana, F.lli Marx Sala Chico)

 

Un’estate in Provenza – Regia di Rose Bosch, con Jean Reno e Anna Galiena. Lea, Adrien e il fratellino Théo lasciano Parigi per la Provenza, per due mesi vivranno con la nonna Iréne. E con il nonno Paul, che essi non hanno mai conosciuto a causa di vecchie incomprensioni familiari. Sarà un’estate diversissima da tutte le altre, in una casa lontana da tutto, senza la luce elettrica, con una cucina tutta speciale: le sorprese per i ragazzi saranno garantite. Durata 105 minuti. (Due Giardini sala Ombrerosse)

 

Un poliziotto ancora in prova – Azione. Regia di Tim Story, con Ice Cube e Ken Jeong. Ben sta per diventare il cognato di James ma prima del matrimonio bisogna affrontare una missione che li porterà a Miami, per seguire una pista legata ad un traffico di droga. Durata 102 minuti. (The Space, Uci)

 

Un ultimo tango – Biografico. Regia di German Kral. La lunga storia d’amore e di separazioni dei due più famosi ballerini di tango argentini, Marìa Nieves Rego e Juan Carlos Copes, raccontata dai protagonisti ad un gruppo di coreografi nella Buenos Aires di oggi. Durata 85 minuti. (F.lli Marx sala Groucho)

 cinema sala

Zeta – Drammatico. Regia di Cosimo Alemà, con Salvatore Esposito e Jacopo Olmo Antinori. Nella periferia romana, Alex coltiva la propria passione, la musica, con l’aiuto dell’amico Marco, amico, produttore e agente. Il successo arriverà, nel panorama musicale troverà spazio il giovane rapper Zeta. Durata 100 minuti. (Uci)

 

Zona d’ombra – Una scomoda verità – Regia di Peter Landesman, con Will Smith e Alec Baldwin. Nel settembre del 2002, Bennet Omalu, medico nigeriano trapiantato a Pittsburgh, si trova a indagare sulla scomparsa di un campione del football americano, divenendo sempre più convinto che i dolori lancinanti alla testa fossero legati alla sua professione. Del tutto osteggiato, dovrà vedersela con i colleghi e con gli alti ranghi della medicina, tutti cercheranno di mettere in ridicolo le sue convinzioni. Durata 123 minuti. (The Space, Uci)

 

 

 

Lettura breve elogio, storia di un'opera

elogio veronesiDa un libro di Mario De Maglie nasce un dipinto di introspezione e sospensione di Stefano Veronesi
 
 

Dalla collaborazione tra l’artista Stefano Veronesi e lo scrittore Mario De Maglie è nata un’opera densa di significati metaforico dal titolo ” Lettura breve elogio. Storia di un’opera”. Dal dipinto di Stefano Veronesi emerge, quasi fuoriesce, il libro di De Maglie, il cui cuore contiene un elogio della lettura. L’artista non ha dipinto con il pennello ma con la “penna piuma”, una penna d’oro che, al termine della realizzazione dell’opera, è entrata a far parte dell’opera stessa, secondo un ben noto principio araldico della mise en abyme.

Secondo Mario De Maglie, psicoterapeuta attivo presso il Centro CAM (Centro di aiuto agli uomini maltrattanti) di Firenze, e autore di numerosi articoli di cultura e relazioni umane per il Fatto Quotidiano, esiste uno spazio compreso tra le mani e gli occhi, il luogo in cui avviene la lettura. Si tratta di uno spazio reale ma dai confini astratti, che vengono dati e non dati al tempo stesso, un luogo la cui immobilità è scossa da movimenti impercettibili dell’animo che si accosta alla lettura. In questo luogo dal semplice inchiostro su carta carta vengono partoriti pensieri e emozioni, poi accolti in quella relazione unica e profonda che si instaura tra lettore e libro. Il coinvolgimento del primo implica energia, azione e passione, che sono caratteristiche capaci di rendere questo spazio magico e che trovano nell’opera di Stefano Veronesi la loro traduzione perfetta nel mondo della sospensione e dell’introspezione.

 

Mara Martellotta