CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 770

Sapevate che le Asl ospitano lo Sportello degli animali domestici?

I cittadini vi si possono rivolgere per informazioni sui principi e le norme sanitarie e di tutela che riguardano gli animali d’affezione

 

 

cani-fotoNon tutti sanno che, ormai da alcuni anni, la Regione Piemonte, nell’ambito delle azioni di tutela della salute umana ed animale e di promozione delle pratiche per rendere sicura, accettata e benefica la presenza degli animali nei contesti di vita e di tempo libero delle persone, ha istituito uno Sportello a cui i cittadini si possono rivolgere per informazioni sui principi e le norme sanitarie e di tutela che riguardano gli animali d’affezione.

Una delibera della Giunta ha individuato  i seguenti compiti per gli uffici delle ASL che si occupano dello Sportello degli animali di affezione:

 

  • sorvegliare e osservare i fenomeni che riguardano gli animali domestici (le registrazioni all’anagrafe canina e le eventuali cause di evasione dall’obbligo; i numeri delle catture, custodie, restituzioni e affidamenti di cani randagi; i numeri delle aggressioni, le cause e le circostanze delle morsicature canine; il censimento e il controllo delle colonie feline e dei colombi; gli scambi nazionali e internazionali di animali di affezione, le segnalazioni di malattie o abusi e maltrattamenti di animali);
  • proporre alle istituzioni interessate l’adozione di iniziative per la prevenzione delle situazioni di rischio, per la salute e la sicurezza delle persone e per la salute e il benessere degli animali, e la promozione di comportamenti appropriati;
  • informare sui principi e le norme che riguardano gli animali di affezione e sui servizi resi nel territorio dell’ASL attraverso gli strumenti di relazione con il pubblico e tramite la parte ad accesso pubblico del sistema informativo dell’anagrafe canina informatizzata regionale.

Per informazioni rivolgersi alla propria Asl

Just Design, una mostra di progetti selezionati da Lella Matta

In via Cesare Battisti 17  a Torino 

design lellaNella moderna e luminosa location di Innerspace in pieno centro a Torino avrà luogo sabato 10 ottobre JUST DESIGN, una mostra di progetti di design selezionati dalla designer/ stilista torinese Lella Matta. Non ci sarà un trait d’union tra i vari oggetti selezionati ma anzi essi appartengono a realtà e stili molto differenti.  “Ciò che ho cercato ” dice la stilista “é l’originalità; vedrete il nuovo, il diverso e la ricerca nei materiali piuttosto che nelle lavorazioni”  In effetti una lampada di carta, un anello di porcellana o un giradischi di marmo ( per citarne alcuni ) non si vedono certo tutti i giorni… Anche i designer presenti hanno trascorsi molto differenti, alcuni lavorano a livello internazionale altri sono artigiani altri ancora emergenti. L’evento aprirà al pubblico alle 15 con ingresso libero mentre alle 20 ci sarà un aperitivo offerto e la presentazione dei designers e di chi ha contribuito a realizzare la mostra. Seguirà una dimostrazione di cake design per concludere in dolcezza.

CIBO CRUDELE: ANIMALI SCHIAVI DELL'INDUSTRIA DELL' ALLEVAMENTO

zoo-torino

MERCOLEDI’ 7 OTTOBRE, DOPO IL DEBUTTO DELLO SCORSO ANNO, TORNA A TORINO UN EVENTO CHE AFFIANCA CINEMAMBIENTE

 

Si tratta di un eco-evento, organizzato da Djanet Film, in collaborazione con LAV Torino, che vedrà decine di attivisti avvicendarsi nel pomeriggio per le vie del centro della città, per culminare tra le 18.30 e le 22 di fronte al Cinema Massimo, in via Verdi, dove è in corso il festivalCinemambiente

 

“Gli attivisti metteranno in scena varie improvvisazioni per sensibilizzare il pubblico sul destino crudele di milioni di animali che ogni giorno subiscono schiavitù, violenza e morte per servire le leggi del profitto. Nell’ingranaggio spietato degli allevamenti industriali.” 

 

Per vedere le immagini di CIBO CRUDELE dello scorso anno: http://youtu.be/7tQyUpSHF08

Nelle terre dei sogni di don Bosco

Al Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”, fino al 1 novembre 2015                     

 

montagna museoC’è anche un po’ di Italia al Fin del Mundo. Ed è stato proprio Alberto Maria De Agostini a lasciarne traccia. Missionario salesiano, alpinista, fotografo e documentarista, scrittore, naturalista e cartografo, ha lasciato il Piemonte nel 1910 per intraprendere l’avventura missionaria nelle Terre Magellaniche, quelle che sarebbero diventate per lui una seconda casa, tanto da valergli il soprannome di Padre Patagonia. Un grande che la storia aveva messo ingiustamente in disparte per qualche decennio. Può sembrare assurdo ma, dopo una vita avventurosa, spesa nel quotidiano tra evangelizzazione, lavoro in missione ed esplorazione, solo pochi anni fa l’opera di  De Agostini – meglio conosciuto con il titolo di “padre”, come usa in Sud America – sembrava essersi irrimediabilmente smarrita. Le cose cambiarono in modo inaspettato grazie a un incontro avvenuto a Roma nel 1984 con don Egidio Viganò, Rettor Maggiore dei Salesiani, e all’entusiasmo di don Marco Bongioanni, direttore dell’ANS, l’Agenzia stampa della Congregazione, quando venne accolta la proposta di questo Museo di rilanciare una grande azione di rivalorizzazione del personaggio. Un progetto che si sarebbe sviluppato per i successivi trent’anni, al punto da divenire un solido filo conduttore nella politica culturale del Museo. 

 

A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta del secolo scorso, furono valorizzate le fotografie e i film realizzati in Patagonia e in Terra del Fuoco da De Agostini, appartenenti alle collezioni del Museo, ma soprattutto si fecero conoscere la figura, il lavoro e il pensiero del missionario di don Bosco. Le testimonianze di una vita trascorsa nelle lontane terre del Fin del Mundo sono state proposte al pubblico in quattro importanti esposizioni – a cui oggi si aggiunge la quinta – che hanno visto ben trenta allestimenti in Italia, Argentina e Cile; ma anche in Canada e Svizzera. Sono stati pubblicati tre volumi, oltre a questo, alcuni in più edizioni; e sono stati prodotti, direttamente dal Museo, tre documentari di lungometraggio. Da parte del Museo sono state recuperate le vecchie pellicole cinematografiche di De Agostini che sono tornate a nuova vita, montagna museo 2soprattutto Terre Magellaniche (1933), il grande documentario sulle regioni australi, rimontaggio definitivo del precedente Tierra del Fuego (1928).

Terre Magellaniche, il vero capolavoro del missionario salesiano, è al contempo un progetto e un messaggio, un colpo d’occhio sui profondi cambiamenti che, nel primi decenni del Novecento, stavano scuotendo le terre apparse in sogno a don Bosco: alla naturaleza si sostituiva il progresso, e gli indios stavano inesorabilmente sparendo sostituiti dagli estancieros con i loro allevamenti di ovini.

 

 

Nel corso degli ultimi anni, con la stessa copia della pellicola proiettata da De Agostini al Teatro Chiarella di Torino il 26 maggio 1933, è stato creato un evento musicale altamente emozionale, con un accompagnamento pensato appositamente per l’occasione, essendo andata perduta la partitura originale. La proiezione concerto, ora anche disponibile in DVD, è poi stata ripetuta per ben 27 volte in occasioni diverse, in Italia e all’estero (Argentina, Cile, Canada e Spagna), dando vita a momenti ricchi di emozioni e musica. Oggi in occasione del secondo centenario della nascita di San Giovanni Bosco, vengono presentati una mostra e un volume, che tracciano le fasi salienti dell’attività esplorativa di Alberto De Agostini nelle regioni australi dell’America Latina. Una mostra del  Museo Nazionale della Montagna e dell’Associazione Missioni Don Bosco Valdocco, con la Regione Piemonte, la Compagnia di San Paolo e la collaborazione della Città di Torino e del Club Alpino Italiano e del Comitato organizzatore dell’Ostensione 2015 che vede 64 stampe di medio formato da negativi e originali, appartenenti al Museo, sulla Patagonia, la terra del Fuoco, il Piemonte e la Valle d’Aosta. 

 

 

NELLE TERRE DEI SOGNI DI DON BOSCO

ALBERTO MARIA DE AGOSTINI DAL PIEMONTE ALL’AMERICA AUSTRALE

Torino, Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”, 25 aprile – 1 novembre 2015

Studenti cittadini europei a Strasburgo

Previsto un incontro con i deputati italiani e il passaggio in tribuna per vedere le operazioni di voto

 

ConsultaUEDal 6 all’8 ottobre sei studenti piemontesi, già vincitori  della 31^ edizione del Concorso “Diventiamo cittadini europei” promosso dalla Consulta Europea del Consiglio regionale, parteciperanno al viaggio a Strasburgo organizzato dall’Ufficio d’Informazione del Parlamento europeo di Milano. Gli studenti sono stati selezionati a seguito della loro partecipazione  il 9 maggio scorso alla Festa dell’Europa 2015, svoltasi presso l’Expo Milano.

 

Ecco i loro nomi:

Giulia Benedetto dell’Istituto Cena di Ivrea,

Pietro Colombo del Liceo Plana di Alessandria

Francesca Doria del Liceo Einstein di Torino

Sara Milanoli del Liceo Antonelli di Novara

Valeria Nanotti del Liceo Cattaneo di Torino

Matteo Pagliero dell’Istituto Superiore  Baldessano Roccati di Carmagnola.

 

 

Il programma del viaggio prevede il 7 ottobre  dalle ore 10.00 alle ore 12.00 presso la Sala PFL, 03-101 un incontro con i deputati italiani e dalle 12.00 alle 13.00 il passaggio in tribuna per vedere le operazioni di voto.

Scooter Sharing "bipartisan" a Torino

scande scooter

Una mozione con prima firmataria la Consigliera Comunale del PD Federica Scanderebech e cofirmata dai giovani under40 della Sala Rossa

 

Dal 16 al 22 settembre la Città di Torino ha aderito alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, numerose sono state le iniziative promosse, tra queste rientra il deposito di una mozione, prima firmataria la Consigliera Comunale del PD Federica Scanderebech e cofirmata dai giovani under40 della Sala Rossa: Giovanni Porcino (MODERATI), Silvio Magliano (NCD), Michele Curto (SEL), Fabrizio Ricca (LEGA NORD), Chiara Appendino (M5S), Vincenzo Laterza (PD) e Barbara Cervetti (MODERATI). L’atto chiede l’avvio della sperimentazione dello Scooter Sharing su Torino con l’inizio della stagione primaverile 2016.

 

La conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa si è svolta nella piazza davanti al Municipio, volendo richiamare l’iniziativa già svolta nel precedente mandato nel novembre 2006, che aveva visto i giovani eletti schierarsi già allora a favore della mobilità sostenibile e con un’altra mozione avevano chiesto e ottenuto l’ampliamento del trasporto notturno mediante la  nascita dei night buster a metano.

 

Dice la Consigliera Scanderebech: “Non è la prima volta che i giovani della Sala Rossa si uniscono bipartisan per promuovere la mobilità sostenibile nella città. Siamo qua oggi simbolicamente riuniti per dare un segnale forte e sensibilizzare la cittadinanza all’uso di sistemi di mobilità sostenibili. Negli ultimi anni l’Amministrazione ha sviluppato con successo due sistemi di servizio di mobility sharing complemenari al trasporto pubblico: il bike sharing ed il car sharing”.

 

La Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile sostiene che in Italia vi siano circa 10.000 bici disponibili per lo sharing, 6.000 auto per il car sharing (nel 2011 erano solo 700), circa 500.000 utenti e una proiezione nel 2020 di 12 milioni di utenti nel mondo per un fatturato di 6,2 miliardi di euro. Sono numeri che devono far riflettere soprattutto in merito alla riduzione del tasso della motorizzazione, nella prevenzione e limitazione delle emissioni inquinanti con un minore utilizzo dei veicoli a motore privati, nonchè come miglioramento della qualità del trasporto pubblico con modalità di trasporto anche più flessibile”.

 

Aggiunge Scanderebech (PD): “Con questa iniziativa i giovani della Sala Rossa vogliono dare maggiore forza ai sistemi di sharing economy, promuovendo e chiedendo l’avvio di una sperimentazione su Torino dello Scooter Sharing con l’avvento della prossima stagione primaverile, mediante l’utilizzo anche di scooter elettrici. Milano è stata la prima città italiana ad introdurre il servizio, in modalità free floating, gli scooter, cioè, possono essere parcheggiati ovunque, purché nel rispetto del codice della strada. Il servizio è stato affidato tramite un bando alla società che già gestisce il car sharing a Milano, Firenze, Roma e a Torino. Dal 15 luglio alla flotta di 600 Fiat500 e 44 Cinquecento L che circolano nel capoluogo lombardo si aggiungono 150 scooter Piaggio Mp3 a tre ruote che possono essere guidati da chi ha già compiuto 21 anni ed è in possesso di patente A o B e A2 se presa prima del 19 gennaio 2013, ovviamente rispettando le basilari norme della sicurezza stradale indossando anche il casco. All’iniziativa hanno aderito anche molti altri Consiglieri Comunali over40!”.

Un Piemonte tutto da leggere

LIBRO SALONE

Presentati i tre romanzi storici “L’incantesimo e la spada” di Alessandro Cerutti (Riccadonna editore), “Tre giorni a luglio: un’amicizia nei giorni della Repubblica Astense” di Livio Musso (Tipografia Astese) e “Un gatto sul sabotino” di Simonetta Satragni Petruzzi(T-Art)

La Biblioteca della Regione ha ospitato il primo incontro dell’iniziativa “Piemonte da leggere”, dedicata alla presentazione di volumi di diversi autori ed editori, accomunati da un unico filo conduttore. I tre romanzi storici “L’incantesimo e la spada” di Alessandro Cerutti (Riccadonna editore), “Tre giorni a luglio: un’amicizia nei giorni della Repubblica Astense” di Livio Musso (Tipografia Astese) e “Un gatto sul sabotino” di Simonetta Satragni Petruzzi(T-Art), hanno raccontato curiosità e aneddoti, in un insolito viaggio nei meandri del passato.

 

I prossimi incontri, con ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili, sono previsti per mercoledì 7 ottobre, 11 e 18 novembre, alle 17 in via Confienza 14 a Torino.In particolare, l’appuntamento del 7 ottobre ruoterà intorno al tema “Storie di Torino nelle sue vie”, con le opere: “Sei itinerari liberty” di Miranda Fontana (Neos edizioni), “Porta Palazzo” di Giorgio Balocco (Graphot editrice) e “Torino edizione straordinaria: briciole di storia, vicende e intrecci segreti” di Katia Bernacci eFrancesco Cordero di Pamparato (Yume edizioni).

 

La Biblioteca della Regione vanta, inoltre, un patrimonio di circa 53mila libri, con caratterizzazione giuridico-amministrativa, e mette a disposizione degli utenti volumi, periodici, banche dati e opere di consultazione dedicate al diritto, all’economia, alle scienze sociali e in particolare alle questioni regionali e delle autonomie locali. Tra le novità di quest’anno, l’attivazione di MediaLibraryOnline (Mlol), la prima rete in Italia dedicata al prestito digitale gratuito, consultabile all’indirizzo Internet http://crp.medialibrary.it/home/home.aspx.

 

www.cr.piemonte.it

La Regione per le scuole di montagna

Gli 11 istituti scolastici montani in difficoltà riceveranno 223.000 euro: si va dall’Escolo de Sancto Lucio de Coumboscuro, in Valle Grana, alla scuola dell’infanzia di Serravalle Langhe

 

SCUOLA2Anche quest’anno la Regione ha fornito un considerevole aiuto alle scuole di montagna, distribuendo complessivamente 602.500 euro a 189 istituti. “In primo luogo – dichiara l’assessore regionale alla Montagna, Alberto Valmaggia – si tratta di una risposta importante per aiutare le realtà scolastiche che non avrebbero i numeri e le possibilità per andare avanti da sole, ma che rappresentano un presidio fondamentale del territorio montano. Inoltre, vengono sostenuti i progetti capaci di promuovere l’innovazione informatica e la valorizzazione del patrimonio locale. Un modo per essere vicini alle terre alte attraverso un servizio essenziale come quello scolastico”. Gli 11 istituti scolastici montani in difficoltà riceveranno 223.000 euro: si va dall’Escolo de Sancto Lucio de Coumboscuro, in Valle Grana, alla scuola dell’infanzia di Serravalle Langhe. Quanto alla razionalizzazione delle situazioni di pluriclasse, quelle accorpate per mancanza di alunni, sono 63 i Comuni beneficiari della somma complessiva di 299.260 euro. Gli interventi finanziati per progetti di valorizzazione dei plessi scolastici sono 38, per un totale di 80.200 euro.

 

www.regione.piemonte.it

Tavole rotonde sul tema dell'Alzheimer

Un programma di attività sul territorio e una borsa di studio dedicati al supporto dei familiari dei malati di demenza

 

anziani 2Infine Onlus, nel suo primo anno di attività, intensifica con il programma autunnale il ciclo di attività sui temi della vecchiaia, dell’umano morire e del sostegno ai malati di demenze e ai loro familiari. Per avere modo di incontrare i possibili soggetti sensibili alle problematiche che colpiscono chi debba dedicarsi alla cura di anziani affetti da demenze Infine Onlus ha strutturato azioni di informazione da veicolare tramite il sistema delle Biblioteche civiche, studiando per il loro pubblico una serie di attività che comprendono incontri, gruppi di lettura e materiale informativo che sarà proposto dagli operatori delle Biblioteche agli utenti dei prestiti.

 

in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi: propone due Tavole rotonde sul tema dell’Alzheimer, una tenutasi il 30 settembre alle 17 presso la Biblioteca civica Villa Amoretti in corso Orbassano 200 e il 28 ottobre presso la Biblioteca civica Cascina Marchesa in corso Vercelli 141/7, sempre alle 17. L’obiettivo è parlare ai cittadini, informarli sulla malattia Alzheimer (e altre demenze), sui servizi disponibili, sui loro diritti.

 

Relatori del 30 settembre sono stati:

 

Dott.ssa Teresa Bevivino Direttore distretto di Moncalieri (ASL TO 5)

Dott.ssa Daniela Leotta Direttore S.C. Neurologia Ospedale Martini

Dott. Andrea Raviolo Neuropsicologo

Prof. Alessandro Vercelli Università degli Studi di Torino e direttore NICO

 

Relatori del 28 ottobre:

Dott. Salvatore Amarù Direttore S.C. Neurologia Ospedale di Rivoli ASL TO 3

Dott.ssa Maria Giorgia Barisone Neuropsicologa

Dott. Pier Giuseppe Genovese Coordinatore servizi territoriali ASL TO 3

Modera gli incontri Marina Sozzi, presidente di Infine Onlus

L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti.

 

Gruppi di lettura presso la Biblioteca civica Villa Amoretti: Fotopensieri sulla fragilità

Il tema-cornice è la vulnerabilità: a partire da questo concetto in ogni incontro verrà letto un brano che affronti un aspetto della fragilità, in particolare la mortalità, la perdita, la vecchiaia. Dopo la lettura verranno presentate ai partecipanti una serie di fotografie tra le quali scegliere. Il collegamento di parole e immagine ha lo scopo di stimolare il coinvolgimento nel brano letto da parte di ciascuno.

Gli incontri del gruppo di lettura si svolgono nelle date: 8 e 22 ottobre – 5 e 19 novembre – 3 e 17 dicembre

 

Programma e iscrizioni presso la Biblioteca civica Villa Amoretti.

 

Gruppi di supporto per i familiari di persone con demenze

Gli incontri con il pubblico delle Biblioteche saranno anche l’occasione per aprire le iscrizioni ai gruppi di supporto, condotti da un neuropsicologo esperto delle varie forme di demenza (che avranno luogo nei locali messi a disposizione dalle biblioteche).  Con questa attività Infine Onlus esce dalla sua sede di via Santa Giulia 76 in Vanchiglia, dando ai cittadini di diversi quartieri l’opportunità di accedere al sostegno per familiari e caregiver.

 

 

Borsa di studio Giacinto Milano

Ma la novità più importante tra i progetti di Infine Onlus è rappresentata dall’assegnazione della borsa di studio, rivolta a dottori di ricerca e intitolata a Giacinto Milano, a Eleonora Belloni, ricercatrice dell’Università di Padova, che ha presentato il progetto Corpi che curano. Esplorazione dei significati della relazione di cura confrontando il punto di vista delle lavoratrici straniere e delle caregiver primarie che assistono una persona malata di demenza. Di durata biennale, la borsa ha un valore di 6.000 euro l’anno e a conclusione della ricerca l’assegnatario dovrà produrre un libro che verrà pubblicato in esclusiva a cura di Infine Onlus. Il progetto mira a indagare e a confrontare come le figlie di persone con demenza e le lavoratrici straniere (comunemente definite “badanti”), che condividono l’assistenza al malato, diano senso e significato al tema della cura e della relazione con la persona malata. L’attenzione alla relazione tra queste importanti attrici, permetterà di esplorare se e come il ruolo rivestito nei confronti del malato e la dimensione culturale di origine possano influenzare la relazione di cura. Eleonora Belloni racconta da quali spunti è nata l’idea per la ricerca: “Il punto di vista delle donne è un aspetto molto interessante, se consideriamo che il caregiver del malato di demenza è prevalentemente di genere femminile e che il lavoro delle badanti straniere rappresenta oggi gran parte del welfare sommerso del nostro Paese. La cura della demenza necessita infatti di essere maggiormente esplorata da una prospettiva sociale e culturale che ponga al centro il punto di vista degli attori direttamente coinvolti.”

 

Non è possibile fare un buon lavoro sociale sui temi dell’invecchiamento – e sul disagio causato dalla forte incidenza di varie forme di demenza nella popolazione anziana – se non si conduce una ricerca seria, proprio là dove si vuole intervenire: è questa la filosofia che sta alla base dell’operato di Infine Onlus, e così commenta la presidente Marina Sozzi: “Per questa ragione, tra le proposte pervenute in associazione, il Comitato scientifico ha scelto il progetto di ricerca di Eleonora Belloni. La ricercatrice lavorerà infatti a Torino e in provincia, mettendo in luce le caratteristiche del territorio e le criticità delle aziende sanitarie: offrirà a tutti coloro che sono impegnati nella diagnosi, nella cura e nell’assistenza delle demenze (medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, ma anche personale delle RSA, badanti, familiari, eccetera) nuove riflessioni e nuove osservazioni utili al miglioramento dei servizi, in collaborazione con chi all’interno dei servizi lavora e tenta di fare del proprio meglio. A proposito di questa borsa di studio mi sta a cuore mettere in luce la scelta fatta da un privato cittadino. Conoscendo Infine Onlus, ha sentito l’esigenza di finanziare una ricerca sui nostri temi, consapevole sia della difficoltà delle istituzioni preposte all’istruzione, che non riescono a garantire il proseguimento degli studi ai meritevoli; sia del vuoto culturale che circonda i processi dell’invecchiare e del morire”.

 

 

Infine Onlus, è una Associazione nata nel 2014 che si pone come centro di competenza sul tema della morte, del lutto, della vecchiaia, della malattia invalidante e delle problematiche di medici e pazienti sul fine vita. I temi che sono propri degli studi di Marina Sozzi, Presidente dell’Associazione sulla visione sociale della morte, trovano oggi applicazione nelle attività di Infine Onlus dedicate alla risocializzazione dei momenti ardui dell’esistenza che la nostra cultura relega nel silenzio e nella solitudine, ma anche come sostegno nelle problematiche dell’invecchiamento che sono un argomento sempre più sentito nelle generazioni che ora si affacciano alla terza età.  La riflessione e la ricerca sulla bioetica, in particolare dall’etica medica, conducono invece a percorsi formativi dedicati agli operatori sociosanitari e funerari.

 

Per sostenersi Infine Onlus si è occupata di pianificare una strategia economico-finanziaria che le garantisca durata e autonomia nel tempo e per avere la forza di incidere nella realtà sociale. Con questo scopo ha sviluppato un progetto di raccolta fondi utile, oltre che per  finanziarsi, anche per coinvolgere i cittadini nella costruzione e nella salvaguardia del proprio welfare, in ambito sociale, culturale e sanitario.

 

“GIORNATA NAZIONALE DEI NONNI” IN SALA ROSSA

ANZIANI 25IN MUNICIPIO CONSEGNA DEL PREMIO “IN SILENZIO PER GLI ALTRI”

Venerdì 2 ottobre 2015, alle ore 9.30, nella Sala Rossa di Palazzo Civico, in piazza Palazzo di Città 1, nella Giornata Nazionale dei Nonni, istituita con la Legge 209 nel 2005, si svolgerà la cerimonia di premiazione per festeggiare gli Anziani che hanno scelto di impegnare il proprio tempo a beneficio degli altri svolgendo attività di volontariato.  La cerimonia sarà un’occasione per ricordare il prezioso contributo che i nonni offrono quotidianamente alle famiglie e alla società. Nel corso della cerimonia verranno consegnati i premi di riconoscimento “In silenzio per gli altri” a coloro che si sono distinti nel volontariato assistenziale e culturale. Interverranno Cesare Palenzona, Presidente del Consiglio dei Seniores e Giovanni Porcino, Presidente del Consiglio comunale di Torino.Per l’occasione il Consiglio dei Seniores ha raccolto 17 nominativi di persone che agiscono sul territorio cittadino distinguendosi tra i Seniores nel mondo del Volontariato, segnalate dalle Associazioni di appartenenza e dalle Circoscrizioni cittadine.

Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.)