CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 746

Alla Cavallerizza sedute Onu per ragazzi

cavallerizzamole cavallerizzaDA STUDENTI “AMBASCIATORI” UN MESSAGGIO CONTRO IL TERRORISMO

 

Domenica 24 gennaio, a partire dalle 9.30, presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale di Torino, si svolgerà la cerimonia di chiusura della seconda edizione dell’Italian Model United Nations, la simulazione di sedute dell’ONU rivolta agli studenti delle scuole superiori organizzata nel capoluogo piemontese dall’Associazione United Network con il patrocinio della Città di Torino.

 

In apertura dei lavori, a cui parteciperà il Sindaco della Città di Torino Piero Fassino, verrà letto un messaggio contro il terrorismo

, in tutte le lingue ufficiali delle Nazione Unite: inglese, francese, spagnolo, russo, cinese, arabo oltre allitaliano, lingua di casa.

 

Sono cento gli studenti, eccellenze provenienti da oltre quindici istituti superiori della Città e dell’area metropolitana, che prenderanno parte alla simulazione, vestendo i panni di ambasciatori e diplomatici, negoziando, proponendo bozze di risoluzione e tenendo discorsi, interamente in lingua inglese all’interno della Commissione per gli Affari Legali (la VI Commissione dellAssemblea Generale dellOnu).

 

E saranno proprio il dialogo e il confronto i grandi protagonisti della tre giorni di lavori, in programma oggi e domani al Campus Einaudi, con chiusura domenica alla Cavallerizza. L’ordine del giorno del model, questanno, èlegato al tema dei rifugiati.

 

Lobiettivo del nostro model èquello di unire formazione, orientamento e riflessione, spiega Flavio Arzarello, organizzatore del progetto. “E proprio in questanno in cui il terrorismo ha scosso le coscienze di tutti abbiamo voluto aprire il nostro appuntamento esprimendo un messaggio forte, che verrà lanciato dai nostri ragazzi in tutte le lingue ufficiali dellONU. Perché il dialogo e il confronto sono nelle radici di Torino ed è importante cominciare a praticarli già dalla scuola, vero luogo di integrazione e di crescita.

 

(Foto: il Torinese)

Più di 30 mila gli anziani piemontesi in attesa di assistenza

anzianiLa onlus Fondazione promozione sociale ha promosso una petizione che punta al riconoscimento del diritto prioritario alle prestazioni socio-sanitarie domiciliari delle persone non autosufficienti

 

Mentre la popolazione piemontese invecchia sempre più (il 20% ha oltre 65 anni) la Regione stanzia due milioni di euro per aumentare il numero di posti di continuità assistenziale. L’assessore  Saitta si è impegnato con le Associazioni Alzheimer Piemontesi per attuare il Piano nazionale demenze e istituire un  tavolo di confronto.  Sono intanto più di 30 mila gli anziani non autosufficienti che, in Piemonte, si trovano in attesa di accedere ai servizi d’assistenza del servizio sanitario nazionale. La onlus Fondazione promozione sociale ha promosso una petizione che punta al riconoscimento del diritto prioritario alle prestazioni socio-sanitarie domiciliari delle persone non autosufficienti, in modo che le Asl e i Comuni possano dare sostegni alle persone non autosufficienti curate e assistite a domicilio, consentendo ai parenti un aiuto economico.

 

(Foto: il Torinese)

 

65 milioni per 116 progetti nelle scuole piemontesi

MATURITA STUDENTESSACopertura finanziaria ad interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, adeguamento sismico, efficientamento energetico

 

Il contratto con la Cassa depositi e prestiti permette di destinare all’edilizia scolastica piemontese 65 milioni di euro provenienti dalla Banca europea per gli investimenti. Ne dà notizia l’assessore regionale all’Istruzione Gianna Pentenero: “Con lo sblocco di questa prima tranche di risorse, siamo in grado di finanziare i primi 116 progetti. Successivamente procederemo allo scorrimento della graduatoria ed al finanziamento della seconda parte”. I fondi Bei permettono, nello specifico, di dare copertura finanziaria ad interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica e all’alta formazione artistica, musicale e coreutica e delle residenze per studenti universitari di proprietà degli enti locali.

RDS PLAY ON TOUR EDIZIONE INVERNALE ARRIVA A BARDONECCHIA

ANIMAZIONE, PLAYLIST RDS 100% GRANDI SUCCESSI, DEGUSTAZIONI, TEST DRIVE E ALTRO ANCORA GLI INGREDIENTI PER UN FORMAT DI SUCCESSO
 

Rds bardonecchiaDopo il taglio del nastro dell’edizione invernale avvenuto il 16 gennaio a Bormio, l’RDS Play on Tour sbarca a Bardonecchia, a Campo Smith, per l’unica tappa in Piemonte, il 23 e il 24 gennaio, per poi proseguire nei week end successivi a Courmayeur, Cortina, Cervinia e chiudersi il 6 marzo al Tonale.
 
RDS Play on Tour è un villaggio sulla neve, attivo il sabato e la domenica dalle 9.00 alle 17.00, con musica, giochi e intrattenimento, animato dai conduttori di RDS Petra Loreggian e Beppe De Marco. Inoltre, sabato, dalle 17.30, allo Chalet Jafferau (Regione Biovey, 1), “aperiski” ad alta gradazione musicale con il dj set RDS.
 
L’anno scorso il format ha fatto registrare numeri da record sui 20 giorni di attività con 80.000 visitatori, 260.000 samples distribuiti, 2.371.154 visualizzazioni sulla fanpage RDS durante il tour che ha raggiunto 122.796 like. RDS, anche quest’anno, sarà la radio ufficiale nelle più prestigiose località di montagna.
 
Il villaggio RDS Play on Tour non passerà inosservato sia per gli sciatori appassionati, sia per gli amanti del sole di montagna, ma anche per i bambini scatenati. Un grande spazio in cui il coinvolgimento e l’interazione saranno garantiti dai conduttori RDS e da Fabrizio D’Alessio, animatore ufficiale di RDS, che ha trascinato il pubblico sia durante le tappe del Giro d’Italia, sia questa estate nelle spiagge toccate da RDS Play on Tour a partecipare ai giochi classici come “tiro alla fune”, “rubandiera” ma anche quelli radiofonici presenti nella programmazione RDS come maschi vs femmine, fuori in 30″ e vincere gadget esclusivi.
 
La frequentazione del villaggio RDS Play on Tour permetterà anche di conoscere i partner del Tour come CITROËN C4 AIRCROSS, il S.u.v dal design unico e dal confort superiore, disponibile in 2 o 4 ruote motrici, con la possibilità di prenotarne un test drive; assaggiare ed essere avvolti dal calore di Ciobar Cameo e ricaricarsi con i mitici confetti alla menta e l’avvolgente liquirizia di Saila.
 
Boomerang (canale 609 di Sky) intratterrà i bambini nel suo stand dove verranno realizzate tante e divertenti attività, e dove – grazie alle postazioni IPad – sarà possibile cimentarsi nei giochi più amati del canale come Boomerang Fai e Vai, Boomerang Bau Miao Clip e Cartoon Network Anything. I bambini avranno, inoltre, la possibilità di farsi scattare una foto ricordo con la star di Boomerang: Bugs Bunny, il coniglio più amato della TV, che sarà presente in tutte le tappe del tour.
 
La vita del villaggio sarà documentata e raccontata sui social network RDS che saranno un diario delle emozioni e delle esperienze vissute all’RDS Play on Tour.
 
“RDS Play on Tour esprime quelle caratteristiche di evento mirate al coinvolgimento gioioso del pubblico sia attraverso la partecipazione diretta che mediante l’attività sui social network – dichiara Eduardo Montefusco Presidente RDS – in questo modo rispondiamo alle necessità dei partner commerciali di essere parte attiva di un progetto che può dimostrare sia numeri importanti di presenze che di interazione con il pubblico e in taluni casi eventi come questo sono la risposta efficace alla necessità di allocare budget oltre la pianificazione classica”.
 
“RDS è sempre di più in contatto con il territorio: dal tour invernale nelle più prestigiose località sciistiche a quello estivo nelle spiagge più esclusive fino alla corsa rosa, il Giro d’Italia per raccontare le storie e la voglia di guardare avanti con ottimismo del nostro Paese – dichiara Massimiliano Montefusco direttore marketing e comunicazione RDS – i nostri format di eventi sono un condensato di coinvolgimento, emozioni, playlist 100% Grandi Successi e community che tappa dopo tappa si arricchisce e diventa un patrimonio da ascoltare e da stimolare con nuove proposte  sempre più orientate al rapporto diretto”.

Che fare quando un cucciolo arriva in casa?

enrico caniE’ importante preparare la casa al suo arrivo: non deve mancare il cibo che è abituato a mangiare o comunque averne una qualità con la stessa composizione, dei giochini (palline, stracci, ecc.) ed un buon cuscino dove potersi rilassare comodamente

 

“TU PORTI LU O LUI PORTA TE !?”

 Consigli cinofili di Enrico Coscarelli

 

Buongiorno carissimi lettori, come preannunciato oggi trattiamo l’arrivo del cucciolo nelle nostre case. Si aspetta questo giorno sempre con molta impazienza, ancor maggiore se si è seguito il cucciolo a distanza durante lo svezzamento e si vede  il sessantesimo giorno come un miraggio. E’ buona abitudine comunque in questo periodo andarlo a trovare e passarci del tempo insieme, fargli conoscere il nostro odore, in maniera tale che quando lo porterete via,  il cagnolino si senta un po’ di più a suo agio e non sia del tutto smarrito.

 

Nell’attesa è importante preparare la casa al suo arrivo: non deve mancare il cibo che è abituato a mangiare o comunque averne una qualità con la stessa composizione, dei giochini (palline, stracci, ecc.) ed un buon cuscino dove potersi rilassare comodamente. Se al piccolo spetta un lungo viaggio, accertatevi che non abbia mangiato da poco, così evitiamo “vomitini” ed eventuali fobie legate all’auto.coscarelli cane2

 

Qui inizia ad entrare in gioco l’uomo e le nostre manie; siamo felici, elettrizzati dalla contentezza, pronti ad invitare amici e parenti per mostrare il nuovo arrivato, ma il piccolo si spaventerebbe e comincerebbe ad andare in stress ed ansia. Non potremmo fare errore più grande! Questa fase è molto importante, perché li si tratta come dei pupazzi, senza pensare che cresceranno e certe abitudini poi non vanno più bene.

 

Quindi ricordate che ha bisogno di tranquillità, di famigliarizzare con l’ambiente e con noi. Sembrerebbe assurdo, però meno gli si parla meglio è, lasciamolo esplorare e facciamogli conoscere ciò che sarà la sua “tana” da questo giorno per il resto della sua vita. Sicuramente, inizierà a mordere qualche oggetto, ma il bello del cucciolo è che basta un cenno per suscitare in lui curiosità e correre da voi. Detto questo è fondamentale che voi, in questa fase, non lo sgridiate, che ogni tanto lo richiamiate verso di voi e lo premiate dandogli un bocconcino, una pacca sul fianco, e cominciate a fargli conoscere la parola BRAVO, in maniera che la associ e diventi una gratificazione nel tempo.

 

Un altro aspetto cruciale del momento, le prime notti; il cucciolo si lamenterà, per i meno pazienti verranno i primi pensieri:” chi me l’ha fatto fare?”, dopo tutto bisogna capirlo, per lui è tutto nuovo, ed è qui che iniziamo a conquistarlo; la prima notte sarebbe buona cosa dormire con lui, noi vicino al suo “letto”, dargli conforto e non assecondarlo se piange o se abbaia, al mattino quando siete svegli, alzatevi quando è tranquillo e non quando vi richiede attenzioni. Dalla notte seguente tornate pure a dormire nella vostra postazione e comportatevi allo stesso modo, con pazienza il cane imparerà che quando le luci si spengono non c’è altro da fare. Il cane pensa diversamente da noi, per fortuna, bisogna solo trovare una lingua comune per capirsi. Alla prossima puntata con l’inizio dell’interazione con il cucciolo.

 

Facebook Enrico Coscarelli

DogLand Camp

349 65 58 270

enrico.coscarelli87@gmail.com

Ammirando insieme la vita

GATTO ORIENTEEnpa sezione di Torino ed Oipa sostengono l’educazione dei più piccoli secondo il  rispetto della natura e delle biodiversità: un piccolo passo per sperare di migliorare il mondo

 

Raccogliere momenti di vita e di quotidianità. È questo l’obiettivo della mostra fotografica organizzata dal Consiglio regionale in collaborazione con Enpa (Ente nazionale protezione animali) ed Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali),  inaugurata lunedì 21 dicembre, nei locali dell’Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) del Consiglio regionale, in via Arsenale 14/g a Torino.

 

L’allestimento, “Ammirando insieme la vita”, è pensato per creare un connubio tra animali e bambini, che rappresentano la semplicità di vivere, l’innocenza, la purezza e la fragilità.

 

Enpa sezione di Torino ed Oipa sostengono l’educazione dei più piccoli secondo il  rispetto della natura e delle biodiversità: un piccolo passo per sperare di migliorare il mondo.

 

All’incontro interverranno Marco Bravi, presidente del Consiglio nazionale Enpa e Alessandro Piacenza, vice coordinatore nazionale Gez Oipa.La mostra, con ingresso gratuito, sarà aperta al pubblico fino a martedì 26 gennaio 2016, dal lunedì al venerdì 9-13 e 14-16.

 

www.cr.piemonte.it

QUANDO IL POLITICALLY CORRECT VA A BRACCETTO CON I FANNULLONI

scuola bambino

tetiPUNTI DI (S)VISTA / di Tersilla Garella

 

Studenti svogliati, arroganti, presuntuosi e saccenti, che si rigirano tra le mani dei cellulari da centinaia di euro senza ancora aver scoperto il reale valore del denaro. Che fanno a gara per essere i più ribelli. Perché se sei ribelle sei anche più popolare e “figo”

 

Ci sono poche certezze nella vita. Con l’inizio del nuovo anno scolastico, una di queste è sicuramente la comparsa, sui giornali e in televisione, di notizie a riguardo di insegnanti ripresi per aver fatto uso di un linguaggio non proprio politically correct. Sosteneva Freud che i mestieri più difficili in assoluto fossero nell’ordine il genitore, l’insegnante e lo psicologo. Eppure, visti i tempi che corrono, sembra che al giorno d’oggi il ruolo di genitore ed insegnante siano parimenti ardui. Essere genitori di questi nuovi adolescenti è senz’altro impresa ostica, ma esserne gli insegnanti, forse, lo è ancora di più. Studenti svogliati, arroganti, presuntuosi e saccenti, che si rigirano tra le mani dei cellulari da centinaia di euro senza ancora aver scoperto il reale valore del denaro. Che fanno a gara per essere i più ribelli.

 

Perché se sei ribelle sei anche più popolare e “figo”. Insegnanti sempre più ostacolati nel proprio lavoro dai genitori di queste creaturine, che non accettano che il proprio figlio sia uno scansafatiche e rigettano sul professore parte della colpa e tutto il proprio scontento. Certo, ci sono insegnanti impreparati – non lo si può negare-, ma ci sono anche pessimi genitori, che anziché assegnare castighi ai figli preferiscono chiudere un occhio, coscienti del fatto che castigare i figli significhi castigare anche un po’ se stessi. E nessuno ha più voglia di rinunciare alla propria vita e al proprio svago, a cui sono concessi già pochi momenti. Mi torna ancora in mente la notizia di quell’insegnante ad Ivrea, che rischiò il posto per aver esortato i suoi allievi a smetterla di fare gli scemi. Il docente deve anche essere in grado di insegnare come si sta al mondo. L’etica. Il rispetto. L’umiltà.

 

E gli insegnanti, quelli meritevoli di questo nome, quelli che ogni giorno sacrificano un po’ di sé per trasmetterlo a questa generazione di smidollati, forse hanno tutto il diritto di chiamare “scemo” lo studente che le capacità per apprendere le avrebbe pure, ma non si applica e, non contento, fa seguire a ciò un atteggiamento di sfida e strafottenza. Perché voi come lo definireste uno così? Furbo? Sfatiamo il mito: la buona scuola inizia a casa. Tra le quattro mura domestiche. Basterebbe soltanto una maggiore severità. Sì, la severità. Che con noi funzionava alla grandissima. Quando ancora i nostri genitori erano prima di tutto genitori, e poi amici. Spero proprio un giorno non molto lontano di leggere questa incredibile notizia sul giornale: “Tornano di moda le punizioni impartite ai figli fannulloni.” Buon anno scolastico, insegnanti. Una minoranza, seppur esigua, è dalla vostra parte.

MARCO CORDERO. NELL'ARIA SOTTILE

cordero montagna 2Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”

 

Con la mostra MARCO CORDERO. NELL’ARIA SOTTILE prosegue la rassegna d’arte contemporanea intitolata ARTE IN QUOTA curata da Riccardo Cordero, inaugurata con successo la scorsa estate dalla personale di Samuel di Blasi Lo scalatore di nuvole e proseguita con la mostra appena conclusa di Francesco Preverino Tra rumorosi silenzi.

 

Il progetto si propone di presentare al pubblico mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo conduttore della rassegna è l’interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte di artisti esordienti o già affermati e fa parte di un nuovo percorso, dedicato all’arte contemporanea, intrapreso dal Museomontagna che in quest’ottica ha accolto per due anni consecutivi anche il progetto espositivo Passi Erratici nato nell’ambito del Festival Torino e le Alpi.

 

Marco Cordero – artista diplomato in scultura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino con l’omonimo Riccardo Cordero e presente in numerose esposizioni personali e collettive – in questa occasione propone 12 installazioni inserite lungo tutto il percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura. Le opere interagiscono con l’esposizione permanente con un discorso armonico senza creare forzature o strappi visivi e nulla sottraendo al progetto museale esistente.

 

Le sculture utilizzano, quale materia prima, non la pietra o il marmo, ma il libro. Come riferisce nel suo testo critico Maria Teresa Roberto: «…il libro è inteso come oggetto uno e multiplo: se lo osserviamo chiuso, la copertina e la rilegatura ce lo offrono come elemento dotato di una forma, di una dimensione, di un peso precisamente definiti, se lo apriamo ecco che appare il ventaglio delle pagine, senza peso, senza spessore, che possiamo far scorrere una dopo l’altra tra le nostre dita. Ma un libro è anche inchiostro, file di linee che percorrono le pagine a ritmo regolare, con interruzioni e pause che costruiscono nel bianco la traccia del silenzio – parafrasando Robert Bresson (“il cinema sonoro ha inventato il silenzio”), potremmo dire che è la griglia dei segni tipografici a dare forma al silenzio che attraversa ogni scrittura…».

 

Le opere in mostra sono legate da un filo conduttore lirico che è ben rappresentato dalla frase dell’artista di seguito riportata: «In pochi anni impariamo il nome delle cose, le parole. Tutto il resto del tempo per cercare di incontrarne i significati. Molte vengono abolite, col tempo diventano troppo forti, impronunciabili. Sembra quasi che quando si incontra veramente il significato di una parola, lo si vive, si cancelli la parola stessa. Non è più sufficiente, non è più necessaria. E’ fuorviante. E’ generica. E’ dolorosa.».

 

L’iniziativa del Museo Nazionale della Montagna, che si avvale del sostegno all’attività istituzionale della Compagnia di San Paolo attraverso il progettoTorino e le Alpi, è realizzata con la collaborazione della Città di Torino e del Club Alpino Italiano.

 

MARCO CORDERO. NELL’ARIA SOTTILE

a cura di Riccardo Cordero, testo critico di Maria Teresa Roberto una mostra del Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” CAI-Torino con Compagnia di San Paolo Torino e le Alpi Città di Torino Club Alpino Italiano

Torino, Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”, 12 dicembre 2015 – 7 febbraio 2016 Inaugurazione: 11 dicembre 2015, ore 18.30.

TORINO, MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA, Piazzale Monte dei Cappuccini 7, 10131 Torino

Tel. 0116.604.104 / stampa.pr@museomontagna.org / www.museomontagna.org

Sull’orlo del precipizio

manzinimanziniLa storia di uno scrittore di grande successo che vede trasformare il suo mondo nel giro di pochi giorni, evocando scenari da “grande fratello” di Orwell

 

Antonio Manzini , attore e sceneggiatore oltre che giallista di successo, con il suo romanzo breve “Sull’orlo del precipizio” (Sellerio editore),pone una domanda: cosa accadrebbe se tutte le principali case editrici italiane si trovassero raggruppate sotto un’unica sigla? Il libro – avvincente e ben scritto – non pretende di dare una risposta ma propone, in chiave satirica,  la storia di uno scrittore di grande successo che vede trasformare il suo mondo nel giro di pochi giorni, evocando scenari da “grande fratello” di Orwell.  Attraverso il personaggio immaginario di Giorgio Volpe  – il più grande scrittore italiano – Manzini costruisce una storia paradossale e, al tempo stesso, allucinante dove emerge prepotente l’idea che il principio di libertà non può che essere garantito dalla pluralità delle possibili opzioni. Infatti, il protagonista del libro, alla consegna del nuovo romanzo ( che s’intitola proprio Sull’orlo del precipizio ) scopre che una cordata di investitori ha inghiottito la sua casa editrice. Ora al comando dell’azienda ci sono persone in completo scuro che pretendono di riscrivere i classici, odiano le metafore e “amano le saponette se il pubblico vuole saponette”. Cercando una via di fuga editoriale come un uomo che annega cerca l’aria, Giorgio Volpe affonda nel grottesco e nell’angoscia di chi vede messa in discussione la propria libertà di espressione. Quella di Antonio Manzini  è una satira spietata ed esilarante ma si riferisce ad un fatto reale : l’ acquisizione, da parte di Mondadori, della divisione libri della  Rcs Mediagroup per poco più di cento milioni di euro. Il gruppo editoriale controllato da Fininvest, che già possiede Einaudi, Piemme e Sperling & Kupfer, ha così acquisito i marchi Rizzoli, Bompiani, Fabbri e Marsilio. Oggi la Mondadori (o “Mondazzoli”, come qualcuno l’ha ribattezzata) è il nuovo gigante del mercato dell’editoria libraria, compreso di punti vendita, con una quota del 38 % del totale. La preoccupazione per come funzionerebbero le cose in un paese con un’unica azienda che controlla circa la metà del mercato, con l’altra metà frammentata in piccole e piccolissime case editrici, non è cosa da poco. E lo scenario non è più solo un’ipotesi letteraria. Ma, parafrasando Vasco Rossi, “c’è chi dice no” al  colosso ‘Mondazzoli’ , lanciando una nuova realtà editoriale. Elisabetta Sgarbi, per due decenni direttrice editoriale e anima della Bompiani, ha fondato con un gruppo di autori ed editori, fra cui spicca il nome di Umberto Eco, la casa editrice indipendente “La Nave di Teseo” che inizierà le pubblicazioni nel maggio di quest’anno. Fra i primi autori che hanno aderito all’iniziativa spiccano i nomi di Susanna Tamaro, Sandro Veronesi,Tahar Ben Jelloun, Michael Cunningham, Mauro Covacich, Furio Colombo, Hanif Kureishi. Un segnale di ribellione all’omologazione, dopo quello di Roberto Calasso che si è ricomprato la sua Adelphi, di cui ora è proprietario al 71%. Una sfida  alle fusioni e concentrazioni editoriali  di cui narra Manzini  ne “Sull’orlo del precipizio”. Una realtà che propone un valore che, di questi tempi, sembra fuori moda ma anche più che mai necessario: l’indipendenza ela libertà di espressione. È  stato Umberto Eco, su Repubblica,  a spiegare in modo chiaro e originale il senso di quest’avventura:  “Mio nipotino mi ha chiesto ‘Nonno perché lo fai?’. Gli ho risposto ‘Perché si deve’”.

Marco Travaglini

Tutto per il cane, ecco i consigli dell'addestratore cinofilo

 

enrico cani“TU PORTI LU O LUI PORTA TE !?” 

 

Consigli cinofili

di Enrico Coscarelli

 

Il cane ci regala felicità, comprensione e fedeltà, ma purtroppo l’uomo non sempre è in grado di saper affrontare tutte le situazioni che si presentano, in maniera impeccabile. Ecco perché sono qui, a vostra disposizione, per potervi dare un sostegno in casi di emergenza

 

Buongiorno carissimi lettori, mi presento: sono Enrico e faccio l’addestratore cinofilo. Sin da bambino ho amato questo mondo, ho seguito lacane dog mia passione fino a farla diventare un lavoro. Ho studiato e vissuto il cane in tutte le sue sfaccettature, volete sapere perché? Perché il cane ci regala felicità, comprensione e fedeltà, ma purtroppo l’uomo non sempre è in grado di saper affrontare tutte le situazioni che si presentano, in maniera impeccabile. Ecco perché sono qui, a vostra disposizione, per potervi dare un sostegno in casi di emergenza.

 

Inizierei questo percorso con voi dalle basi, per poi salire ed affrontare problematiche più serie. Non ci può essere un inizio senza la scelta, e la prima scelta che dovete fare è questa: prendo un cucciolo o un cane cresciuto? Regola fondamentale. il cane non si regala, dev’essere una scelta consapevole, è una responsabilità, ha dei diritti che comportano dei nostri doveri; è come un bambino, che però non cresce mai, la sua vita dipenderà da noi dal momento in cui lo prendiamo.

 

L’adozione di un cane adulto è un atto molto generoso ed altruista, è una fortuna che ci siano persone che facciano questo gran gesto, tuttavia è una scelta che lascerei far fare a persone che hanno già avuto esperienze significative con altri cani, che sappiano come gestire delle problematiche; purtroppo prendere un cane adulto è un’azione delicata, perché il soggetto in questione ha un passato, delle esperienze, facilmente più negative che positive, e riportarlo indietro dopo avergli dato una casa sarebbe un delitto.cane neve

 

D’altro canto prendere un cucciolo, per chi è alle prime armi, può diventare un buon modo per imparare la sua gestione e manualità; discorso valido anche per cuccioli adottati in canile, l’unico allarme in questa situazione può incorrere nella presenza di malattie di carattere ereditario, problema che troppe persone, quando si presenta, “risolvono” con l’abbandono.

 

Tutt’altra storia quando si vuole acquistare un cane, qui bisogna fare delle valutazioni, capire come si evolve la propria giornata tipo, quali sono i nostri ritmi di vita, se siamo sportivi o più da divano, e soprattutto sapere che tipo di vita vogliamo fare insieme, se cerchiamo un animale solo di compagnia o per intraprendere una specialità agonistica insieme. Il cane ti cambia la vita, lui non ci sceglie, ma si affida a noi! Alla prossima puntata per l’arrivo del cucciolo nelle nostre case.

 

Facebook: Enrico Coscarelli

DogLand Camp

349 65 58 270

enrico.coscarelli87@gmail.com