CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 743

Borderscapes: 8 artisti, 6 residenze creative

12 open days con concerti e proiezioni, 3 Creative Alpine Marathon. Prende il via il 13 giugno 2016 a Moncenisio il progetto europeo di valorizzazione delle frontiere alpine tra Italia e Francia

 ferrera moncenisio

Partirà ufficialmente il 13 giugno a Moncenisio la prima residenza creativa  (13-19 giugno 2016) di Borderscapes, un percorso creativo di promozione e valorizzazione dei territori alpini transfrontalieri che coinvolge le regioni del Piemonte in Italia e della Provence-Alpes-Côte d’Azur in Francia, con il sostegno del fondo FESR programma Alcotra Interreg 2014-2020 per la cooperazione transfrontaliera.

Dall’illustrazione alla musica, dal documentario sonoro alla fotografia: saranno otto i creativi, italiani e francesi, che da giugno a ottobre percorreranno il tratto di frontiera da Moncenisio fino a Breil sur Roya.

Studio dei territori, produzione di opere originali, eventi e un festival conclusivo per raccontare e costruire il nuovo immaginario della frontiera.

Appuntamenti aperti a creativi e a chiunque abbia la curiosità di vedere con occhi diversi i luoghi di confine alpino a cavallo tra Italia e Francia.

BORDERSCAPES E IL FESTIVAL “TORINO E LE ALPI”

Inoltre, Borderscapes è stato selezionato tra i progetti che rientrano nel Festival “Torino e le Alpi”. La Compagnia di San Paolo promuove la terza edizione del Festival “Torino e le Alpi”. Il Festival si propone di essere un evento diffuso sul territorio alpino, articolato in molteplici forme artistiche, volto a mettere in relazione la città con la montagna – Torino con il suo arco alpino – e a consolidare la rete di enti e soggetti capaci di rendere le terre alte protagoniste di cultura di qualità.

Dal 15 al 17 luglio, quasi 100 iniziative, molte delle quali selezionate a seguito del bando promosso a fine 2015 dalla Compagnia di San Paolo, animeranno Torino e le Valli, facendo emergere una prospettiva della montagna lontana dagli stereotipi culturali e dalla retorica.

RESIDENZE CREATIVE

Le residenze creative di Borderscapes coinvolgono otto artisti italiani e francesi in un viaggio lungo la linea del confine che separa il Piemonte e la Provenza. Ogni residenza è un momento di esplorazione e conoscenza di un territorio, delle sue storie e dei suoi abitanti, volto ad aprire una riflessione intorno al concetto stesso di frontiera. Un momento collettivo che vede gli artisti impegnati ciascuno sul proprio personale terreno di ricerca, con l’obiettivo di creare un corpus di opere originali che dialoghino idealmente l’una con l’altra per raccontare l’antica frontiera italo-francese e le frontiere che attraversano il mondo contemporaneo. Dalle residenze nasceranno concept e progetti artistici, una vera e propria produzione di opere originali (corti-documentari, book fotografici, documentari sonori, composizioni musicali, illustrazioni) ispirate al tema della frontiera e realizzate dagli artisti coinvolti a partire dagli elementi peculiari del patrimonio naturale e culturale dei territori italiani e francesi toccati dal progetto. Le opere (il termine per la loro realizzazione è previsto per il 2017) saranno disseminate offline e online e “donate” ai territori di riferimento nell’ambito delle rispettive azioni di promozione del patrimonio.

  • RESIDENZA #1 – VALLE SUSA (IT) / 13-19 giugno 2016
  • RESIDENZA #2 – CLARÉE-BRIANÇON (FR) / 19-25 giugno 2016
  • RESIDENZA #3 – QUEYRAS (FR) / 12-18 settembre 2016
  • RESIDENZA #4 – VALLE VARAITA (IT) / 18-24 settembre 2016
  • RESIDENZA #5 – VALLE GESSO (IT) / 10-16 ottobre 2016
  • RESIDENZA #6 – ROYA (FR) / 16-22 ottobre 2016

OPEN DAYS / CINÉ-BISTROTS

Gli open days, in Italia, e i ciné-bistrots, in Francia, sono momenti pubblici di animazione culturale che coinvolgono direttamente i territori del progetto. Un’occasione per far incontrare Borderscapes, i suoi protagonisti e il pubblico residente e aprire una riflessione comune sul tema dei confini e delle frontiere.

I primi open days:

  • 22 giugno 2016 / Nevache / Salle Polyvalente Ville-Haute
    Proiezione di E CI SI RITROVA DALL’ALTRA PARTE (Nicola Farina, Francia, 2013, 75’). A seguire incontro con l’autore e con gli artisti di Borderscapes
  • 24 giugno 2016 / Briançon / Cinéma Eden
    Proiezione di SUI BORDI – DOVE FINISCE IL MARE (Francesca Cogni, Italia/Francia, 2013, 39’) e TAXIWAY (Alicia Harrison, France, 2013, 60’)
  • 15 luglio 2016 / Moncenisio / Chiesa di San Giorgio
    LA MEMORIA DELL’ACQUA – ENRICO NEGRO in concerto (chitarra classica)
  • 16 luglio 2016 / Moncenisio / Piazza del Municipio
    AER MUNDIS feat LAUTARO ACOSTA (violino) – Concerto di musica contemporanea popolare
  • 17 luglio 2016 / Moncenisio/ Ecomuseo Terre al Confine
    Presentazione del progetto BORDERSCAPES. A seguire proiezione di SUI BORDI – DOVE FINISCE IL MARE (Francesca Cogni, Italia/Francia, 2013, 39’)

CREATIVE ALPINE MARATHON

Le Creative Alpine Marathon sono tre momenti specifici di animazione dei territori italiani coinvolti nel progetto Borderscapes, tre maratone artistiche aperte al pubblico per la creazione condivisa di contenuti nell’ambito dell’illustrazione, del video/fotografia e della musica.

  •  17 luglio 2016 / Moncenisio/ Piazza del Municipio
    CREATIVE ALPINE MARATHON – #Illustrazione (In collaborazione con Inchiostro Festival)
  • 23 settembre 2016 / luogo e sede in via di definizione
    CREATIVE ALPINE MARATHON – #video/fotografia
  • 15 ottobre 2016 / luogo e sede in via di definizione
    CREATIVE ALPINE MARATHON – #musica

“Chamboulé- ʃæmbulé”: a scuola di circo

Reale Società Ginnastica di Torino e FLIC Scuola di Circo presentano un nuovo appuntamento della rassegna Chapiteau FLIC con in scena gli allievi del “Master of Fine Arts in Physical Theatre” dell’Accademia dell’arte di Arezzo, scuola d’arte statunitense che dal 2010 si affida alla FLIC per fornire ai propri studenti una buona formazione di base sul circo contemporaneo
CIRCO FLICK

Sabato 11 giugno 2016 – ore 21:00
Chapiteau montato presso gli spazi del Bunker, in Via Nicolò Paganini 0/200 a TORINO
INGRESSO GRATUITO
Eventi ed attività “Chapiteau OFF”:
prima e dopo gli spettacoli è possibile vivere gli spazi e le attività del Bunker, centro culturale in cui coesistono arte, orticoltura urbana, sport, clubbing e tanto altro con concerti di musica dal vivo e dj-set
Sabato 11 giugno 2016 alle ore 21.00 nel tendone da circo montato all’interno degli spazi del Bunker a Torino, va in scena ad ingresso gratuito “CHAMBOULÉ – ʃæmbulé”, spettacolo interpretato dagli allievi del “Master of Fine Arts in Physical Theatre” dell’Accademia dell’arte di Arezzo, scuola d’arte statunitense che dal 2010 si rivolge alla FLIC Scuola di Circo di Torino per fornire ai propri studenti una ottima formazione di base in ambito circense 
Lo spettacolo costituisce il dodicesimo e penultimo evento di “Chapiteau FLIC”, rassegna organizzata dalla Reale Società Ginnastica e dalla sua FLIC Scuola di Circo pensata per creare uno spazio che sia allo stesso tempo creativo, performativo, e divulgativo, organizzata in collaborazione con Variante Bunker Sport, con i contributi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) e della Regione Piemonte, e con i patrocini della Città di Torino e della Circoscrizione 6 della Città di Torino.
Per sei settimane i 14 allievi del prestigioso master internazionale sono ospiti della FLIC per proseguire il percorso formativo iniziato nel mese di dicembre su preparazione fisica, acrobatica, danza e su discipline caratterizzanti l’artista di circo contemporaneo come giocoleria, equilibrismo,  discipline aeree e palo cinese.
Questa seconda sessione di lavoro, sotto la guida di un cast di insegnanti a loro dedicato, prevede lezioni sulle varie discipline circensi e la creazione dello spettacolo “CHAMBOULÉ – ʃæmbulé” con regia di Stevie Boyd e Francesco Sgrò,  rispettivamente docente e direttore artistico della FLIC, che descrivono così l’ispirazione e le linee guida del lavoro di creazione: “Tutto è chiaro… il nostro percorso è scritto. Poi incontriamo una deviazione che sconvolge i nostri piani. Come dovremmo reagire a questi eventi inaspettati? Dovremmo cercare di sfuggirvi? Come possiamo superare queste nuove situazioni? Come andrà a finire?”.
Situazioni impreviste della vita quotidiana e loro reazioni che gli attori metteranno in scena attraverso il gioco teatrale e circense, con coreografie collettive e performance di circo-teatro in cui vengono utilizzate diverse tecniche e diversi attrezzi circensi.
L’Accademia dell’arte di Arezzo www.dell-arte.org 
L’accademia è una vibrante comunità di artisti, musicisti, studiosi e studenti che lavorano in un ambiente dedicato alla realizzazione di obiettivi individuali e progetti di collaborazione. L’Accademia fornisce un’esperienza straordinariamente unica in tema di teatro, musica, cinema e arte ai propri studenti che desiderano ampliare i propri orizzonti con un intenso periodo di lavoro in Italia durante i semestri accademici o in estate. L’aggiunta del Master of Fine Arts in Physical Theatre fornisce loro un ulteriore possibilità di crescita. L’Accademia si trova nella città medievale di Arezzo per dare ai propri studenti americani la possibilità di lavorare all’interno del vitale e ricco patrimonio della cultura italiana, collaborando con illustri artisti internazionali. Dal 2010 l’Accademia si rivolge alla FLIC Scuola di Circo di Torino per fornire ai propri studenti una buona formazione di base sul circo contemporaneo.
Il Master of Fine Arts in Physical Theatre
A settembre partira’ la nuova edizione del Master offerto dall’Univesita’ di Torino in collaborazione con la Mississipy University for Women (MUW). Il master si svolge presso la prestigiosa Accademia dell’Arte di Arezzo e in parte presso centri professionali di formazione del performer in Europa, a Torino presso la FLIC Scuola di Circo, a Berlino con la compagnia Familie Floz e in Repubblica Ceca con la compagnia Comtinuo Theatre.
Obiettivo fondamentale del Master è la formazione del performer nell’ambito delle diverse Arti della Scena e delle tecniche attoriali europee contemporanee, con particolare riferimento alla tradizione del Teatro Fisico. Le discipline insegnate nei corsi del Master esprimono approcci artistico-teatrali innovativi, frutto di una attività di ricerca e di sperimentazione pluriennali. Radicato nello spirito della Commedia dell’arte e nell’ethos dell’attore-creatore, il Master fornisce un alto livello di preparazione nel training e nelle tecniche dell’attore. Al termine del ciclo di studi allo studente verra’ rilasciato il doppio titolo di laurea, dall’Universita’ degli Studi di Torino e dalla Mississippi University for Women. Le iscrizioni sono ancora aperte.
CHAPITEAU FLIC
“Chapiteau FLIC” conclude la seconda stagione di “Prospettiva Circo”, progetto artistico triennale che si avvale del sostegno del MIBACT che lo ha inserito nella rosa dei 6 progetti nazionali di perfezionamento professionale scelti per il triennio 2015/2017.  “Prospettiva Circo” include tutte le attività formative della FLIC e ben tre rassegne – “Circo in Pillole”, “Citè” e “Chapiteau FLIC” – ponendosi tra gli obiettivi principali quello di promuovere lo spettacolo dal vivo attraverso l’arte circense contemporanea  e quello di accompagnare lo spettatore nei luoghi in cui l’artista di circo contemporaneo studia, crea e si esibisce: dalla palestra di allenamento fino al teatro e allo chapiteau. La prima edizione di Prospettiva Circo ha registrato un’eccezionale affluenza di pubblico con più di 5.000 spettatori.
La rassegna propone un totale di 13 appuntamenti con SPETTACOLI ideati e creati sotto lo chapiteau.
Durante la settimana il tendone è il luogo delle creazioni che vengono proposte al pubblico nei week-end.
Tra queste ci sono gli spettacoli di fine anno accademico dei tre anni di corso e del corso denominato “Mise à Niveau”, le presentazioni dei progetti artistici personali degli allievi del secondo e del terzo anno, un cabaret con creazioni nuove e work in progress e uno spettacolo con gli allievi statunitensi dell’Accademia dell’arte di Arezzo.
IL PROSSIMO E ULTIMO APPUNTAMENTO
La rassegna si chiude il 16 giugno con “Cotillon”, spettacolo con regia di Stevie Boyd e Francesco Sgrò e con in scena gli allievi del corso “Mise à Niveau”, il nuovo anno propedeutico dedicato alla preparazione tecnico artistica degli allievi per fornire loro le fondamenta necessarie ad affrontare al meglio un percorso formativo di circo contemporaneo.

Sacre sfumature a Coassolo

convento 2 chiesa suorePrende il via sabato 4 giugno alle ore 19 nella Chiesa Parrocchiale di Coassolo il primo degli appuntamenti del programma “Sfumature di note in ville, castelli e luoghi sacri”, progetto dell’Unione montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone risultato tra i 14 programmi culturali approvati e finanziati dalla Compagnia di San Paolo per il Festival “Torino e le Alpi 2016”.
Il programma, curato dal direttore artistico Paolo Poma, a Coassolo sabato prossimoprevede l'”Apericiocco” al quale seguirà un’esibizione classica: “Musica e Divertimento – Pout Pourri di brani seri e divertenti per quintetto d’archi” con il Quintetto OFT: due violini, viola, violoncello, contrabbasso.
“L’idea complessiva vedrà coinvolti i dodici comuni più elevati del territorio e si basa sulla filiera turistica-culturale da sviluppare in location di particolare pregio architettonico, in modo da suscitare emozioni per la scoperta di luoghi normalmente poco frequentati”, spiegano la presidente dell’Unione montana Tina Assalto con il consigliere Adriano Bonadè Bottino, sindaco di Chialamberto, che ha coordinato il calendario. Il filo conduttore sarà la musica dal vivo con le più alte rappresentazioni, in cui gli artisti, necessariamente al di sotto dei 35 anni d’età, potranno esprimersi secondo tematiche di tipo classico, romantico, jazz, contemporaneo e colonne sonore dei film. A beneficiarne potrà essere un pubblico variegato in quanto gli eventi previsti si rivolgono a ogni target d’età. Il progetto intende valorizzare le ville storiche, i castelli e i luoghi sacri idonei ad ospitare eventi sonori per rispolverare un patrimonio architettonico ricco ed articolato. I siti prescelti sono facilmente accessibili da persone diversamente abili. La finalità è  di promuovere i luoghi storici, in quanto matrice della cultura locale, facendo conoscere dei luoghi particolari e suggestivi.  Prossimi appuntamenti saranno a Lanzo l’11 giugno e a Balme il 25.

Massimo Iaretti

 

James Conlon dirige il concerto per il 70° della Repubblica

Famose pagine sinfoniche tratte da opere verdiane e la Quinta Sinfonia di Beethoven protagoniste del Concerto della festa della Repubblica all’Auditorium Rai di Torino

DUE GIUGNO CONCERTO

Sarà un concerto di grande respiro quello in programma il 2 giugno alle 20.30 all’ Auditorium Rai di Torino, in occasione del settantesimo anniversario della festa della Repubblica. A dirigere l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai sarà il maestro James Conlon, noto direttore d’orchestra americano. La serata, trasmessa in diretta su Radio 3, è promossa dal Comitato Resistenza e Costituzione e dal Consiglio Regionale del Piemonte, offerta a tutta la cittadinanza. Si aprirà con alcune delle più belle pagine sinfoniche più celebri tratte da opere verdiane. Giuseppe Verdi è, d’altronde, il compositore che più di qualsiasi altro ha rappresentato e rappresenta l’Italia musicale nel mondo, oltre che in arare lo spirito risorgimentale dell’ Italia unita. È noto non solo con le sue arie operistiche, ma anche per le sue Sinfonie, coma quella tratta dala Luisa Miller, per il Preludio e i Ballabili del terzo atto del Macbeth, che verranno eseguiti nel corso del concerto. Per il Macbeth Verdi aveva in mente una specie di danza che non doveva incorrere nella censura granducale relativa al periodo della Quaresima. Nella realizzazione scenica il “ballabile degli spiriti aerei” dovette consistere in evoluzioni aeree di Ondine e silfidi, scese in barchetta dalle nubi, sostenute anche da argani e carrucole. L’atto terzo dell’opera verdiana, tratta da Shakespeare, si propone da subito come l’atto delle stregonerie e degli incantesimi, in cui passano i famosi otto re, l’atto in cui Verdi volle sfoggiare tutta la sua scienza fantastica e la teoria della musica pittorico- metafisica. In chiusura del concerto verrà eseguito uno dei capolavori sinfonici dell’ Ottocento, la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 di Ludwig van Beethoven, che presenta uno degli incipit più noti della storia della musica, simboleggiato dal destino che batte alla nostra porta. L’ingresso in sala sarà consentito fino alle 20.15.

Mara Martellotta

2 Giugno nella bellezza dei Musei Reali

castello armeria realeQuale modo migliore per festeggiare la Repubblica se non trascorrere il 2 giugno nella bellezza del nostro patrimonio nazionale, come quella offerta dai Musei Reali di Torino?

Domani il grande complesso museale nel cuore della città sarà aperto per 13 ore consecutive, dalle 9 alle 22. Infatti oltre all’orario normale (dalle 9 alle 19) si aggiunge l’apertura prevista dall’iniziativa Reale di sera, fino alle 22, con biglietto di ingresso ridotto dalle 20,30.

Ospite a sorpresa di giovedì 2 giugno sarà Cleopatra, protagonista insieme a Cesare dell’evento Una irresistibile attrazione: il ritorno di Cesare e Cleopatra. Infatti, in occasione del ritorno da un lungo viaggio che ha visto i ritratti di Cesare e Cleopatra del Museo di Antichità in un ruolo di primo piano in importanti esposizioni in Europa e in Asia, si presentano le novità scientifiche con un evento che richiama le atmosfere antiche e il mito del fascino dei due grandi personaggi.

Alle 18,30 Gabriella Pantò presenta “Il viaggio di Cesare e Cleopatra: come si trasportano le opere d’arte”; alle 19,30 l’appuntamento sarà nei Giardini, in attesa della Regina e del corteo; alle 21,15 si terrà la conversazione di Anna Maria Riccomini “La verità sui volti di Cesare e Cleopatra”. L’evento è realizzato in collaborazione con Artemide Accademia di Danza Orientale, Associazione Okelum, Davide Grassi.

Da venerdì 3 a domenica 5 giugno inoltre proseguono le visite alle Stanze della Regina Elena, nell’ambito di “A palazzo c’è di più” e in collaborazione con gli Amici di Palazzo Reale.

Dieci stanze di grande fascino che è possibile riscoprire con le visite guidate ogni venerdì, sabato e domenica, fino al 26 giugno. Affreschi dai temi mitologici, stucchi dorati, parati in seta alla cinese, porcellane, cristalli e un prezioso pavimento in marmi policromi: a Palazzo Reale, tornano a essere visitabili le stanze abitate dalla Regina Elena durante i suoi soggiorni a Torino, nei primi decenni del Novecento. Orari partenze visite dal venerdì alla domenica: 10, 11, 12, 15, 16, 17

Domenica 5 giugno infine i Musei Reali saranno aperti gratuitamente, come ogni prima domenica del mese.

(foto: il Torinese)

 
INFORMAZIONI
I Musei Reali sono aperti dal martedì alla domenica.
Orari (dal 1 giugno)
Da martedì alla domenica dalle 9 alle 19; giovedì fino alle 22.
Biglietti Musei Reali
Intero Euro 12
Ridotto Euro 6 (ragazzi dai 18 ai 25 anni).
Gratuito per i minori 18 anni / insegnanti con scolaresche / guide turistiche / personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali / membri ICOM / disabili e accompagnatori / possessori dell’Abbonamento Musei e della Torino+Piemonte Card.
L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.
Biglietteria presso Palazzo Reale, Piazzetta Reale 1 (dal martedì alla domenica dalle 8.30 fino a 30 minuti prima della chiusura).
 
Biglietti Stanze della Regina Elena
Intero Euro 4, ridotto Euro 2
Gratuito per i possessori di Abbonamento Musei, altre tessere convenzionate e secondo le gratuità di legge.
 

Rinviato il concerto di Rita Pavone

PAVONERinviato a data da destinarsi il concerto di Rita Pavone che era  previsto al Lingotto il 7 giugno. La Fondazione Specchio dei Tempi organizzatrice dell’evento per una raccolta fondi a scopo benefico, ne ha dato oggi notizia, precisando che il rinvio e’ dovuto ad un problema tecnico-organizzativo che impedisce nell’immediato il concerto. La nuova data sarà individuata prima possibile in base alla disponibilità della struttura e agli impegni della cantante. I biglietti saranno rimborsati.

Torna il Festival Nazionale Luigi Pirandello

pirandello luigiL’edizione 2016, che coincide con gli ottant’anni dalla morte del maestro, è dedicata al tema “il gioco del doppio”, fil rouge che attraversa tutta la produzione di Pirandello e caratterizza alcuni dei suoi capolavori. A partire dal celeberrimo “Il Fu Mattia Pascal” (produzione Lingua Doc) in scena a Torino in prima nazionale, e successivamente a Coazze. Una inedita interpretazione di Giovanni Mongiano, nell’adattamento dello scrittore Bruno Quaranta, per la regia di Giulio Graglia.Il Festival, il più importante a livello italiano dedicato al grande maestro, coniuga come ogni anno la tradizione del grande teatro di prosa con la cultura dell’oggi. Perché le pagine del grande drammaturgo fanno venire voglia di rileggerlo, di interpretarlo…non solo teatro, ma anche prosa e dibattiti, reading, sport e incontri multitematici, in una serie di appuntamenti dedicati alla figura di Pirandello, tra Torino e Coazze. Proprio a Coazze, il grande scrittore villeggiò nel 1901, ospite della sorella Lina e di quel soggiorno ci resta un delizioso taccuino con appunti su luoghi visitati e persone incontrate. E’ proprio sul campanile della Chiesa di Coazze che Pirandello lesse la frase “Ognuno a suo modo” che ispirerà poi il titolo della commedia “Ciascuno a modo suo”. Tra pagine del taccuino si ritrovano anticipazioni delle novelle Gioventù (1902), Le Medaglie (1904), Di Guardia (1905), del bozzetto La Messa di quest’anno (1905), della poesia Cargiore (1903) e dei romanzi Suo marito e Giustino Roncella nato Boggiolo. Le date del Festival del 7 e 14 Luglio a Coazze saranno l’occasione per celebrare quelle tappe della vita di Pirandello. Letteratura e teatro ma anche sport per la decima edizione. Il Festival ospita al Circolo della Stampa di Torino (Corso Agnelli 45) un dibattito sul tema calcio e letteratura, Pirandello VS Soriano, in collaborazione con la Compagnia Pirandello Contemporaneo, l’unica compagnia teatrale Brasiliana, diretta da Marta Ribeiro, che porta in scena le opere di Pirandello in Brasile (Errore. Riferimento a collegamento ipertestuale non valido. Borghesan e Darwin Pastorin si affronteranno in un testa a testa letterario in nome di Pirandello e Soriano amabilmente arbitrati da Sabrina Gonzatto, presidente del Premio Letterario Giovanni Graglia, quest’anno dedicato alla figura di Don Aldo Rabino e della sua Oasi. Non può mancare un match di calcio, alle 19,30 scendono in campo i Pirandelliani contro il Toro Team Club. Ancora sport. Stiamo parlando di SPORTING, in programma il 30 Giugno al Teatro Gobetti di Torino. Uno spettacolo teatrale che racconta la storia romantica e affascinante di Ernesto il quale, prima che la storia lo consacrasse come il Che, all’inizio del ‘900 allenò in Colombia la squadra di Leticia, cambiandola per sempre. Liberamente tratto dal romanzo “Independiente Sporting” di Mauro Berruto, il progetto è diretto dal regista e trainer teatrale Enrico Gentina in collaborazione con l’ex coach della nazionale italiana di pallavolo, oggi AD della Scuola Holden, Mauro Berruto e la giornalista Elena Miglietti. Sul palco Berruto stesso nella parte del narratore, sei attori e un musicista. Tra gli appuntamenti da non perdere “Il ritorno del Premio Nobel a Coazze”, dialogo surreale e divertente fra Pirandello e gli abitanti di Coazze, per la regia di Giulio Graglia con Giovanni Mongiano. Introduce Sabrina Gonzatto. Il 16 Giugno il Circolo dei Lettori di Torino ospita “Chiedimi come sto”; il tema ideato e condotto da Sabrina Gonzatto si articola come un incontro/confronto a più voci ispirato a “L’uomo dal fiore in bocca”, che affronta un tema forte e coraggioso: come superare il disagio fisico e mentale causato da un dolore. Intervengono i medici: dr. Marco Calgaro, chirurgo oncologo; dr Roberto Prota, direttore reparto di pneumologia, entrambi al Mauriziano di Torino; con loro la prof. Ilaria Zuanazzi dell’Università degli Studi di Torino; l’assessore alla cultura della città di Torino, dott. Maurizio Braccialarghe; la dott.ssa Cinzia Pecchio presidente della consulta femminile regionale. Brani di Beethowen eseguiti dal M° Diego Mingolla; voce recitante, Riccardo Forte. Il 23 Giugno al Circolo dei Lettori di Torino si parla di cibo nell’incontro “Di che gusto sei?”. Tutto prende spunto dal taccuino dove Pirandello annotava la lista della spesa con i prodotti locali tra cui il burro, le castagne, il latte, il pane…quel taccuino avrebbe poi preso il nome di Taccuino di Coazze. Con leggerezza si ironizza sul cibo e sul vino, si medita sull’importanza dell’enogastronomia, sull’imprenditoria italiana all’estero, sulle start up legate al cibo.  Si rinnova anche per il 2016 la presenza del Festival nelle scuole. Due gli appuntamenti in programma. Il 26 maggio a Coazze alla scuola media Pirandello, “Luigi Pirandello incontra i ragazzi” mentre all’ITCS Sommeiller di Torino verrà proposto nel mese di Giugno uno stage di scrittura e lettura con le classi quinte in vista della maturità. Tra le collaborazioni da segnalare quella tra il Festival e 1caffe.org, la Onlus digitale nata a Torino per volontà di Luca Argentero e di un gruppo di amici per sostenere le piccole associazioni non profit italiane. Grazie a 1 Caffè Il festival aiuterà la Onlus Oasi di Don Aldo Rabino a realizzare i suoi progetti di solidarietà. E per una nota di dolcezza, tra i partner del Festival c’è anche Nivà, www.nivagelato.com. Per l’occasione, nelle gelaterie di Torino, verrà creato il Gusto di Pirandello, una morbida e dolce crema di Ricotta e fichi, in omaggio al grande maestro.

Direttore artistico GIULIO GRAGLIA

 

Autori in lingua madre a Ostana

africaPer l’ottavo anno si ritrovano a Ostana in Valle Po, dal 2 al 5 giugno, scrittori e poeti di tutto il mondo appartenenti alle culture delle minoranze linguistiche. Sono autori in lingua madre, proveniente dall’Ecuador, dalla Nigeria, dal Paese Basco, dalla Frisia, dall’Occitania e dalla Grecìa salentina.Quest’anno il Premio Ostana annuncia un’importante novità con due nuove sezioni, una dedicata alla composizione musicale, l’altra al cinema.Nelle giornate del Premio, il Borgo di fronte al Monviso ospiterà presso il nuovo Centro Polifunzionale di Miribrart, borgata simbolo della rinascita architettonica e umana di Ostana, la Mostra “Lenga(s) de Guerra”, curata dal Cirdoc di Béziers. La mostra rimarrà aperta fino al 26 giugno e chiuderà con il convegno “Disobbedienti alla guerra – disertori, ammutinati, rivolte, fucilazioni sommarie nel primo conflitto mondiale”, coordinato da Fredo Valla.Il calendario del Premio proseguirà quindi con un’iniziativa realizzata in collaborazione con L’Aura – Scuola di Cinema di Ostana: “Sguardi discreti”, laboratorio di antropologia visiva, che si terrà da 13 al 15 ottobre, condotto da Renato Morelli (Premio Ostana Cinema 2016).Il Premio Ostana è un festival della diversità linguistica e culturale all’insegna della convivialità e della condivisione dei valori rappresentati dalle varie lingue e culture di cui gli autori in lingua madre sono portatori.

Massimo Iaretti

La tabacchiera d'oro di re Vittorio

vittorio tabacchieraAccanto a centinaia di cimeli già presenti, al Museo del Risorgimento è esposta da oggi una tabacchiera d’oro che re Vittorio Emanuele II regalò ad Angelo Brofferio, poeta e uomo politico piemontese, senza dubbio una personalità di spicco del Risorgimento italiano, scomparso 150 anni fa. A un secolo e mezzo di distanza dalla sua morte, il Museo Nazionale del Risorgimento di Torino ricorda la figura di Angelo Brofferio che fu anche avvocato, giornalista e drammaturgo. La preziosa tabacchiera d’oro, regalatagli dal primo re d’Italia, è stata ora donata al museo dal professor Sergio Brofferio, discendente di Angelo, testimoniando fiducia e apprezzamento nell’istituzione culturale torinese e nella sua capacità di conservare e valorizzare la memoria storica del nostro Paese. Ma non si tratta dell’unico pezzo di valore storico. Oltre alla tabacchiera, Sergio Brofferio ha donato al museo anche una rara collezione del Messaggiere Torinese, il giornale che Angelo Brofferio cominciò a dirigere nel 1836. Si tratta in particolare di undici annate, dal 1836 al 1838 e dal 1841 al 1848: una raccolta che arricchisce la Biblioteca del Museo, che già custodisce quasi 2000 testate di periodici italiani del XIX secolo. La tabacchiera è stata realizzata dalla ditta Musy Padre e Figli, antica famiglia di orologiai e gioiellieri torinesi, fornitori ufficiali della Real Casa Savoia dal 1707. Venne donata al Brofferio dal re Vittorio Emanuele II quale attestato di particolare stima, comunicatogli nella sua casa di Verbanella, vicino a Locarno, il giorno prima della morte.

Filippo Re

 

“Per l’onore dell’Irlanda"

gulisano irlandaPaolo Gulisano è milanese di nascita ma grandissima parte della sua vita l’ha trascorsa a Lecco dove vive tuttora. E’ medico   ma affianca da anni un impegno culturale come saggista e scrittore. E in questo campo è considerato come il maggiore conoscitore italiano di Tolkien ed è fortemente legato all’Irlanda cui ha dedicato diverse opere. L’ultima, edita quest’anno per i tipi della casa editrice “Il Cerchio” è “Per l’onore dell’Irlanda. L’insurrezione irlandese del 1916” che venne repressa nel sangue dall’esercito britannico. La sua recente presenza a Casale Monferrato, nel corso della quale ha presentato il libro (già esaurita la prima edizione) e incontrato i ragazzi dell’Istituto Superiore Sobrero è stata occasione per approfondire l’argoento dell’Isola di Smeraldo, che – tra l’altro – è argomenti dei romanzi di un’altra scrittrice emergente piemontese, Maura Maffei.

Quando nasce il suo interesse per l’Irlanda ?

Intorno ai vent’anni. Iniziai a leggere tutto quello che c’era in Italia sull’Irlanda, anche i libri che c’erano alla libreria inglese di Milano. Poi a ventiquattro anno, nel 1983 ci andai per la prima volta con la paura di rimanerne disilluso, La realtà, però, superò i sogni. L’Irlanda è un patrimonio dell’umanità.

Che cosa l’ha colpita di più ?

Gli aspetti storici, l’importanza della religione, anche quella pre – cristiana, antecedente l’evangelizzazione di San Patrizio, la passonalità nel vivere il cristianesimo, un cristianesimo senza sconti, degli irlandesi.

La radice cristiana del “Sacro suolo d’Irlanda” si sente ancora oggi ?

Il benessere ha portato, certamente, la secolarizzazione. Oggi di cono due Irlande, una è quella di Dublino, una città cosmopolita, l’altra è quella profonda, rurale, dove la gente continua ad andare a Messa e permane una religiosità forte che è stata a lungo perseguitata nel corso dei secoli.

Il rapporto tra gli irlandesi e gli inglesi com’è ?

Non va dimenticato che l’Irlanda è stata sotto il dominio inglese per sette secoli. Oggi, però, le cose sono cambiate, a cento anni dalla rivolta di Pasqua. La maggior parte dei turisti che vengono in Irlanda sono inglesi che possono muoversi senza problemi ovunque.

Questo vale anche per l’Irlanda del Nord ?

Lì c’è stato un conflitto coloniale, con la presenza di una parte di popolazione britannica importata in quelle contee, coloro che sono stati chiamati “Lealisti” per la loro fedeltà alla Corona britannica. Pertanto l’impressione è che a Belfast il fuoco arda ancora sotto la brace e che l’Accordo di Venerdì Santo del 1998 sia una lunga tregua

Veniamo alla Pasqua del 1916 ed a quanto venne dopo. Lei è per Eamon De Valera o per Michael Collins ?

De Valera sicuramente. E’ stato uno dei grandi protagonisti della storia d’Irlanda. Gli venne imputato di aver voluto un’Irlanda cattolica, bigotta, arretrata, cercò invece di introdurre e divulgare attraverso il Fianna Fail la dottrina sociale della Chiesa. Collins nel 1916 era ancora giovane, ciò non toglie che avesse doti di stratega militare. De Valera è stato oggetto di attacchi da parte di una tendenza secolarizzatrice.

Siamo in Piemonte e con noi c’è un’altra scrittrice che si occupa di Irlanda da sempre, Maura Maffei. Come è nata la vostra conoscenza ?

Erano i primi anni Novanta e collaboravo con una casa editrice, la Marna, come consulente. L’editore mi disse di avere un scritto da sottoporre al mio giudizio. Era “Il Traditore” (il romanzo ambientato nell’Irlanda medievale con il quale Maffei ha debuttato come autore), l’ho letto e ho detto che era da pubblicare, ad una sola condizione, che scrivessi io la prefazione. E così è stato.

Occorre a questo punto chiedersi se vi sono legami altrettanto profondi tra la verde Irlanda ed il profondo Piemonte, soprattutto nella sua area collinare e pianeggiante. Ma questo sarà oggetto di un’altra riflessione.

Massimo Iaretti