CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 743

Una camminata contro l'abbandono dei 4 zampe

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Hanno partecipato anche alcuni beagle liberati da Green Hill e Skeggia, un magnifico cane che è stato trovato  la scorsa estate agonizzante sul ciglio della strada e con la spina dorsale spezzata

 

Sabato 18 luglio un centinaio di persone si sono date appuntamento in Piazza Zara per promuovere una campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono estivo di tutti gli amici a 4 zampe:  non solo cani ma  anche gatti, conigli, criceti, tartarughe … che troppo spesso vengono considerati oggetti e buttati via quando ci si stufa o diventano un peso.La passeggiata si è svolta nella fantastica e fiabesca cornice del Borgo Medievale e nel verde del Parco del Valentino. Hanno partecipato anche alcuni beagle liberati da Green Hill e Skeggia, un magnifico cane che è stato trovato  la scorsa estate agonizzante sul ciglio della strada e con la spina dorsale spezzata: molto probabilmente dopo essere stato abbandonato è stato investito da un’auto. Nonostante la disabilità, grazie all’amore e alle cure delle persone che lo hanno salvato, la sua vita è meravigliosa.

 

#NONABBANDONARLI

A Masino l'esposizione canina internazionale

Al Castello e Parco di Caravino.  Il Gruppo Cinofilo Canavesano “Il Castello” di Ivrea ha deciso, dopo il successo della passata edizione, di confermare questa suggestiva location per la sua seconda “Esposizione Internazionale Canina del Canavese”, l’unica sul territorio a rivestire carattere di ufficialità

 

cane masinoDomenica 19 luglio 2015, dalle ore 9 alle 18, il Castello e Parco di Masino, splendido bene del FAI – Fondo Ambiente Italiano a Caravino (TO), ospiterà una grande festa all’aria aperta, nel parco storico del castello, in compagnia dei nostri fedeli amici a quattro zampe, all’insegna della natura e del divertimento. Il Gruppo Cinofilo Canavesano “Il Castello” di Ivrea ha infatti deciso, dopo il successo della passata edizione, di confermare questa suggestiva location per la sua seconda “Esposizione Internazionale Canina del Canavese”, l’unica sul territorio a rivestire carattere di ufficialità, in quanto autorizzata e patrocinata dall’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI) e la prima in assoluto, sul suolo canavesano, ad assumere un ruolo internazionale.

 

Una manifestazione dedicata interamente ai cani, ai loro padroni e a tutti gli appassionati di questi bellissimi animali, che prevede, a partire dalla mattina, l’alternarsi di esposizioni di bellezza canina e avvincenti esibizioni di Disc Dog, che metteranno alla prova l’intesa di numerosi binomi cane-conduttore impegnati in coreografie ed evoluzioni incredibili. La giornata sarà così strutturata: a partire dalle ore 10 una giuria internazionale di esperti giudicherà la corrispondenza ai diversi standard di razza dei soggetti presenti, assegnando i prestigiosi CAC (Certificati di Attitudine al Campionato Italiano) e CACIB (Certificati di Attitudine al Campionato Internazionale di Bellezza); nell’arco dell’intera mattinata si alterneranno le esibizioni di Disc dog.

 

A fine pomeriggio durante un appassionante “Best in Show” – la cerimonia finale dell’esposizione – verrà proclamato il migliore esemplare della mostra canina del Canavese, tra i tanti – se ne prevedono circa un migliaio – giunti a Masino. Nel Parco del Castello verrà allestito un servizio bar e uno stand gastronomico e saranno presenti diversi espositori di prodotti per l’alimentazione e la cura del cane.Durante la giornata sarà possibile effettuare visite agli interni riccamente arredati del castello, sostare per una pausa gastronomica alla Caffetteria panoramica del castello, godere della bellezza del Parco storico, passeggiare all’ombra dei grandi tigli nell’Allea e inoltrarsi nel grande labirinto di carpini.

  

 

Domenica 19 luglio 2015:

–  ore 9: ingresso del pubblico

–  ore 10: inizio dei giudizi per l’Internazionale Canina del Canavese;

–  ore 15,30: inizio raggruppamenti e proclamazione dei finalisti dell’esposizione di bellezza;

–  ore 17: “Best in Show” con proclamazione del miglior esemplare in assoluto dell’esposizione Internazionale di bellezza di Canavese e chiusura manifestazione.

 

Con il Patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Caravino.

Il calendario “Eventi nei beni del FAI 2015”, è reso possibile grazie al significativo sostegno e all’energia di ENGIE, dal 2011 sostenitore del FAI, al prezioso contributo di PIRELLI che rinnova la consolidata amicizia con la Fondazione e Cedral Tassoni, marchio storico italiano che per il quarto anno consecutivo ha deciso di abbinare la tradizione, la storia e la naturalità del suo prodotto al FAI.

 

Orario:

La manifestazione è aperta al pubblico dalle ore 9 alle 18 (ultimo ingresso ore 17).

 

Biglietti d’ingresso:

Cumulativo manifestazione + visita al Castello: Adulti: € 10; Ragazzi (4-12 anni): € 5; Carta Musei Piemonte € 7; Soci ENCI € 5; Iscritti FAI e Residenti: gratuito. Biglietto speciale famiglia (2 adulti e fino a 4 ragazzi tra i 4 e i 14 anni): € 25.

 

Come arrivare:

A4 Autostrada Milano-Torino, uscita di Borgo d’Ale, poi seguire i cartelli indicatori per Borgo d’Ale, Cossano, Masino.

 

Da Milano A4 Autostrada (Venezia-Torino) raccordo per Santhià-Ivrea-Aosta, prima uscita ALBIANO, poi seguire le indicazioni Castello di Masino -Caravino (il Castello è a circa 5 minuti dal casello autostradale).

Torino-Aosta A5 uscita di Scarmagno, poi seguire i cartelli indicatori.

 

Per informazioni sulla manifestazione e sul Castello e Parco di Masino:

FAI – Castello di Masino, Caravino (TO) – tel. 0125/778100; faimasino@fondoambiente.it

 

Per maggiori informazioni sul FAI consultare il sito www.fondoambiente.it

 

(Foto: Lorenzo Monti)

 

Botellon,organizzatori promettono: niente eccessi

I residenti, memori del disastro provocato in piazza Cavour lo scorso febbraio, chiedono un maggior controllo, misure di sicurezza e punizioni severe per chi non rispetta le regole. 

movida33Si attende con ansia, misure preventive e dialogo con gli organizzatori, la serata di venerdì nella quale è’ prevista in Piazza Carlo Alberto la festa studentesca per celebrare la fine degli esami universitari a suon di musica e alcool. Il Botellon, che in italiano vuol dire “bottiglione ” , è’ nato in Spagna circa vent’anni fa e il mood è’ rimasto identico: fare festa fino all’alba, in piazza o in qualche parco, portandosi dietro da bere e da fumare in modo da spendere poco.

I residenti, memori del disastro provocato in piazza Cavour lo scorso febbraio, chiedono un maggior controllo, misure di sicurezza e punizioni severe per chi non rispetta le regole. Si dovrà attendere la fine della festa per decretare l’impegno degli amministratori per garantire sicurezza e decoro in città.

Drops to zero, esce un pezzo ogni domenica

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Jack: “Ci siamo conosciuti a scuola, io suonavo la chitarra e Dani suonava il basso. All’inizio andavamo in sala prove assieme ad altre undici persone e suonavamo per lo più rock e metal, ma con il tempo ci siamo sparsi e siamo rimasti solo noi due”

 

Mi sono recato nel centro di Torino per intervistare Giacomo Sapienza e Daniele Giuggia, in arte Drops to Zero, produttori musicali che nell’ultimo anno hanno realizzato diversi beat per Shade (vincitore di MTV Spit 2013), Blue Virus e molti altri rapper. Entrando sono stato accolto molto cordialmente e dopo una rapida visita delle varie sale in cui viene svolta la produzione delle canzoni iniziamo l’intervista.

 

Ciao! Inanzitutto come vi siete conosciuti e com’è nata la vostra collaborazione?

Jack: Ci siamo conosciuti a scuola, io suonavo la chitarra e Dani suonava il basso. All’inizio andavamo in sala prove assieme ad altre undici persone e suonavamo per lo più rock e metal, ma con il tempo ci siamo sparsi e siamo rimasti solo noi due. A quel punto abbiamo deciso di incominciare a usare i computer per colmare i buchi che erano rimasti e ci siamo messi a risuonare i vecchi pezzi che avevamo con l’aiuto di un software.

 

Una svolta nella vostra carriera è arrivata con le produzioni per Blue Virus, come vi siete incontrati e com’è nata l’idea di fare canzoni assieme?

Con Blue Virus ci siamo conosciuti a una serata rap nella quale cantava un nostro amico. In quell’occasione abbiamo cominciato a scambiarci complimenti, allora abbiamo deciso di provare a fare un pezzo assieme e da lì siamo finiti a fare l’intero album. 

 

Jack: Blue ormai lo vediamo come un fratello, durante i lavori per “I migliori anni del nostro mitra” (l’album) ci vedevamo talmente spesso che a un certo punto gli ho fatto un doppione delle mie chiavi di casa! Al mattino, mentre dormivo, lui entrava, faceva il caffè, mi svegliava e poi andavamo al lavoro insieme. Con lui c’è sintonia sia dentro che fuori dallo studio, questo rende tutto più facile.

 

Sul web avete anche creato alcuni contest nei quali chiedevate ai rapper di scrivere delle strofe sui vostri beat, come sono andati?

Abbiamo iniziato l’anno scorso con l’Rkh contest che inaspettatamente ha avuto una buona risposta. Allora quest’anno abbiamo deciso di replicare, ma la cosa ci è un po’ sfuggita di mano, in una settimana ci sono arrivate più di duecento strofe!

 

Ora invece che progetti state portando avanti?

Oltre a produrre regolarmente beat su richiesta, attualmente stiamo facendo il Drops to Sunday nel quale facciamo uscire un pezzo a settimana, la domenica, con le partecipazioni di vari artisti come Paskaman, Roman, Shade, lo stesso Blue Virus e altri ancora.

 

Che consigli vi sentite di dare a chi sta per iniziare o ha iniziato da poco a produrre?

Daniele: Il consiglio che mi sento di dare è di non avere la presunzione di inventare nulla, ma di andare a cercare una serie di artisti o generi che durante la produzione ti possano servire da punti di riferimento. In questo modo anche se un giorno non ti senti ispirato grazie a quei punti hai comunque qualcosa da cui partire.

 

Jack: Non fossilizzarsi su un solo genere o arttista, ma ascoltare di tutto in modo da avere più influenze possibili. E’ importante anche riuscire a dare un’impronta personale alle proprie produzioni, in questo modo quando quacuno ti ascolta è in grado di distinguerti.

 

Grazie mille e in bocca al lupo per il futuro! “Grazie a te e un saluto a tutti il lettori del Torinese!”

 

Filippo Burdese

Ecospirituali anche con gli animali

SOS Gaia organizza  manifestazioni di beneficenza in favore di rifugi e associazioni che operano sul territorio per la tutela degli animali e promuove nelle scuole iniziative per l’informazione su mondo animale e ambiente

 

quattrozampeNel nutrito panorama delle realtà animaliste torinesi spicca l’associazione SOS Gaia, che  offre assistenza a domicilio  a cani e gatti per  aiutare le persone anziane a tenere con sé il proprio animale, fornendo cibo e assistenza veterinaria a spese dell’organizzazione stessa. L’associazione si ispira all’ecospiritualità, la filosofia dei Popoli naturali che nasce dal contatto con Madre Terra:  la filosofia della Natura, un’esperienza di armonia interiore che si estende a tutto ciò che ci circonda, nel rispetto dell’ambiente e di tutte le forme di vita. SOS Gaia è membro della Consulta delle Associazioni di Volontariato Animalista della Città di Torino e  della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente.

 

“Organizziamo iniziative culturali quali convegni, spettacoli e concerti – dicono i promotori -in collaborazione con il gruppo musicale LabGraal per promuovere il diritto degli animali ad avere una loro cultura e identità. Promuoviamo corsi di Introduzione all’ecospiritualità per divulgare una cultura animalista, per approfondire il tema dell’identità morale degli animali e per favorire il confronto con le altre specie su un piano di parità. Collaboriamo con rifugi per animali e altre Associazioni di assistenza e tutela animali coincidenti con i campi delle nostre attività”.

 

L’associazione organizza anche manifestazioni di beneficenza in favore di rifugi e associazioni che operano sul territorio per la tutela degli animali e promuove nelle scuole iniziative per l’informazione sulla tutela degli animali e dell’ambiente. SOS Gaia si sostiene unicamente sul volontariato e sulle risorse dei suoi operatori. Tutte le opere di assistenza agli animali e le strutture che vengono realizzate sono completamente a carico dell’associazione.

 

www.sosgaia.org

Srebrenica, la giustizia negata

SREBRENICAMoni Ovadia: “Lo sconvolgente volume di Riccardo Noury e Luca Leone ci mostra che la comunità internazionale e le vaste maggioranze delle nostre società, sono segnate da un tragico fallimento perché se i sopravvissuti al genocidio di Srebrenica e i familiari dei trucidati, delle donne stuprate, dei torturati e fatti a pezzi, non trovano giustizia e pace a distanza di vent’anni e se atrocità di simile portata si sono prodotte nelle terre della ex Jugoslavia che conobbe nelle sue forme più brutali la ferocia dei nazisti e dei fascisti, ci troviamo di fronte alla bancarotta morale dell’intero Occidente”

 

Srebrenica, dall’antico nome latino “Argentaria” si può tradurre in “città dell’argento”. Prima del 1992 era conosciuta per le terme, l’estrazione di salgemma e le miniere. Poi, la storia si è incaricata di concentrare lì il peggio delle atrocità. In questa località tra i monti della Bosnia nord-orientale oltre diecimila musulmani bosniaci maschi, tra i 12 e i 76 anni,  vennero catturati, torturati, uccisi e sepolti in fosse comuni dalle forze ultranazionaliste serbo-bosniache e dai paramilitari serbi.  Era l’11 luglio del 1995, vent’anni fa. La “mattanza” avvenne in una decina di giorni, dopo che la città, assediata per tre anni e mezzo, dall’inizio del conflitto,  il 10 luglio era caduta nelle mani del generale Ratko Mladić. Il 19 aprile 2004 il Tribunale internazionale dell’Aja per l’ex Jugoslavia (Tpi) ha definito quello di Srebrenica “genocidio”, il primo in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale.  Ma da quel momento, tra omissioni e rinvii, si è fatto poco. Restano le tombe, il ricordo di uccisioni, saccheggi, violenze, torture, sequestri, detenzione illegale e sterminio. Ci sarà mai giustizia? Quattro lustri dopo, rimane un profondo senso di ingiustizia e di impotenza nei sopravvissuti e un pericoloso messaggio di impunità per i carnefici di allora, in buona parte ancora a piede libero e considerati da alcuni persino degli “eroi”.

 

Con il libro “ Srebrenica, la giustizia negata” (Infinito edizioni), Luca Leone e Riccardo Noury  accompagnano il lettore in un attualissimo e amaro  reportage dentro al buco nero della guerra e del dopoguerra bosniaco e nel vuoto totale di giustizia che ha seguito il genocidio di Srebrenica, una delle pagine più vergognose della storia europea del Novecento, sicuramente la peggiore dalla fine della seconda guerra mondiale.  “Lo sconvolgente volume di Riccardo Noury e Luca Leone – Srebrenica. La giustizia negata –  ci mostra che la comunità internazionale e le vaste maggioranze delle nostre società, sono segnate da un tragico fallimento perché se i sopravvissuti al genocidio di Srebrenica e i familiari dei trucidati, delle donne stuprate, dei torturati e fatti a pezzi, non trovano giustizia e pace a distanza di vent’anni e se atrocità di simile portata si sono prodotte nelle terre della ex Jugoslavia che conobbe nelle sue forme più brutali la ferocia dei nazisti e dei fascisti, ci troviamo di fronte alla bancarotta morale dell’intero Occidente in primis, in particolare dell’Europa comunitaria pavida e opportunista, nonché dell’Onu, imbelle e impotente”. Così scrive nella sua prefazione lo scrittore e attore teatrale, Moni Ovadia. Riccardo Noury è il portavoce di Amnesty International Italia e  Luca Leone è tra gli scrittori che più si sono impegnati a raccontare ciò che è stato fatto a Srebrenica affinché il grido delle madri, mogli e figlie di chi venne ucciso nella città “ dell’argento e del sangue non resti inascoltato. Da anni , queste donne coraggiose, durante le loro proteste non violente, che si svolgono l’11 di ogni mese a Tuzla pronunciano una parola: “Odgovornost”, responsabilità. Chiedono verità e giustizia, accertamento delle responsabilità,  condanne per i criminali.

 

All’epoca dei fatti, la Comunità Internazionale, affogando in un mare d’ignavia e di disprezzo, non  mosse un dito e volto lo sguardo altrove,  così che quarantamila  persone furono lasciate nelle mani delle forze serbo-bosniache e dei paramilitari. Il libro di Luca Leone e Riccardo Nouryci mostra tutto questo, senza filtri, mettendo a nudo questa vergogna. Come scrive ancora Moni Ovadia, “se i sopravvissuti al genocidio di Srebrenica e i familiari dei trucidati, delle donne stuprate, dei torturati e fatti a pezzi, non trovano giustizia e pace a distanza di vent’anni e se atrocità di simile portata si sono prodotte nelle terre della ex Jugoslavia che conobbe nelle sue forme più brutali la ferocia dei nazisti e dei fascisti, ci troviamo di fronte alla bancarotta morale dell’intero Occidente in primis, in particolare dell’Europa comunitaria pavida e opportunista, nonché dell’Onu, imbelle e impotente”. Non si può stare zitti e guardare tra quelle montagne di Bosnia con occhi indifferenti e bui. Uno dei più grandi intellettuali balcanici, Predrag Matvejevic, scrisse: “I tragici fatti dei Balcani continuano, non si esauriscono nel ricordo come avviene per altri. Chi li ha vissuti, chi ne è stato vittima, non li dimentica facilmente. Chi per tanto tempo è stato immerso in essi non può cancellarli dalla memoria”. Parole amare e sagge. Parole da ascoltare.

 

Marco Travaglini   

Papillon, eleganza quotidiana!

papillon1papillon2Non rappresenta più il simbolo d’eleganza ma lo si usa anche di giorno con una tenuta casual

 

Simbolo di uno stile da reinventare, con classe, anche nella vita di tutti i giorni: il “farfallino”. Papillon Torino è una piccola produzione di papillon artigianali. “Grazie alla nostra grande passione per questo accessorio, abbiamo pensato di cominciare a produrrli e condividerli con altri amanti del papillon”, dicono i titolari. . Oggi il papillon non rappresenta più il simbolo d’eleganza ma lo si usa anche di giorno con una tenuta casual. “Per questo motivo – aggiungono – realizziamo ogni tipo di papillon per ogni tipo di occasione”.

 

La parola papillon deriva dal francese e consiste in un fiocco, simmetrico e di dimensioni contenute, che chiude il colletto della camicia. Il più celebre rimarrà per molti quello di Winston Churchill che già negli anni 40 lo sfoggiava di giorno, preferibilmente a pois. La storia di questo accessorio risale alla fine dell’ 800 e da allora la sua eleganza è sempre stata legata ad occasioni formali. Oggi sebbene l’etichetta non sia cambiata, il papillon vive una nuova stagione a la “page” e lo si porta anche di giorno. Colorato, a fantasia, con diverse forme e dimensioni.

 

“La nostra produzione si ispira alla storica azienda Treizor che presenta un’enorme collezione di papillon disegnata da Alexis Mabille. I papillon di Treizor sono realizzati a mano con diversi tipi di tessuti. Il loro stile è inconfondibile ed ironico e le forme inconsuete”. La tradizione incontra la moda nell’ interpretazione di un accessorio carico di storia in chiave fashion.

 

Info su Fb:

www.facebook.com/PapillonTorino

Alta Val Susa in bicicletta, i tour guidati di Anemos Itinerari del Vento

Una serie di percorsi  guidati in bici sulle salite più spettacolari delle Alpi Torinesi

 

BICICLGli accompagnatori cicloturistici di Anemos Itinerari del Vento organizzano,in collaborazione con Turismo Torino e Provincia, una serie di tour guidati in bicicletta sulle salite più spettacolari delle Alpi Torinesi e all’interno del comprensorio Alpi Bike Resort. L’iniziativa giunta alla seconda edizione, propone tanti tour in calendario a partire dal 19 luglio che proseguiranno anche il mese di agosto, da quelli dedicati agli amanti della strada sui percorsi del Giro d’Italia e del Tour de France a quelli dedicati ai bikers più esperti. Fraiteve, Colomion ed Assietta sono solo alcune delle cime che si sfioreranno percorrendo in mountainbike strade sterrate, trails e superando agevolmente i dislivelli più aspri con le seggiovie di Alpi Bike Resort sotto la guida esperta degli accompagnatori cicloturistici e delle guide di mountain bike di Anemos Itinerari del Vento.

 

 

Un’esperienza unica di guida in fuoristrada sui sentieri e sui bike park più belli della Via Lattea, grazie anche agli impianti di risalita attrezzati per il trasporto delle mountain bike. Due invece gli appuntamenti su strada con mezzo di supporto al seguito per assistenza tecnica e trasporto zaini: sabato 25 luglio con partenza da Bardonecchia e domenica 26 luglio da Pragelato per un magnifico itinerario di 100km che ripercorrerà il Colle delle Finestre e il percorso della tappa del Giro d’Italia vinta a Sestriere da Fabio Aru. Il costo della partecipazione ai tour a cura di Anemos Itinerari del Vento è di 10€, a cui va aggiunto il costo del bike pass per le escursioni che prevedono l’utilizzo degli impianti di risalita. E’ richiesta la presentazione del certificato medico di idoneità sportiva.

 

Domenica, 19 Luglio – Fraiteve da Sestriere (mtb)
Sabato, 25 Luglio – Bardonecchia – Bardonecchia (strada)
Domenica, 26 Luglio – Colle delle Finestre (strada)
Domenica, 2 Agosto – Bardonecchia Bike Park (mtb)
Sabato, 8 Agosto – Assietta Bike Park (mtb)
Domenica, 16 Agosto – Fraiteve Bike Park (mtb)
Calendario completo, itinerari e modalità di partecipazione

Passeggiata a 6 zampe contro l'abbandono degli amici con la coda

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Il punto di ritrovo sarà in Piazza Zara alle ore 16.00

 

A Torino il 18 luglio si terrà una una passeggiata di sensibilizzazione contro l’abbandono estivo degli animali da compagnia, organizzata da un gruppo di volontari dei canili di Torino e provincia. La passeggiata a “6 zampe” avrà luogo nei viali del Parco del Valentino di Torino dove, ovviamente, si potrà partecipare anche senza cani al seguito. Il punto di ritrovo sarà in Piazza Zara alle ore 16.00.

La Consulta Giovani premia le opere di Fisad

Ogni Scuola ha portato con sé fino a 5 lavori nei settori delle arti figurative e cinematografiche, del teatro, del video e  delle arti performative in genere

 

 

fisadNella serata di domenica 5 luglio, al Temporary Space di Asja Ambiente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Cascine Vica –  Rivoli, si è svolto l’evento conclusivo di FISAD 2015, Primo Festival Internazionale delle Scuole d’Art e Design, che ha visto la partecipazione di 60 Accademie e Scuole d’Arte e di Design provenienti da tutto il mondo.  Ogni Scuola ha portato con sé fino a 5 lavori nei settori delle arti figurative e cinematografiche, del teatro, del video e  delle arti performative in genere: 300 opere  ispirate al tema scelto per il Festival “Il senso del corpo “, legato  idealmente a  Torino Capitale Europea dello Sport 2015 e ad EXPO 2015 di Milano.

 

Il presidente  e il direttore dell’Accademia Albertina, Fiorenzo Alfieri e Salvatore Bitonti hanno consegnato con Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione, l’Albertina International Award a Carol Rama,  artista di levatura mondiale (Torino, 1918) tra le più geniali ed irriverenti, che  con i suoi acquerelli e le sue installazioni ha contribuito alla ricerca ed alla sperimentazione intorno al corpo. E’ attualmente in corso la sua prima personale parigina, frutto di un progetto itinerante che  approderà  nella fase finale in Italia, nella sua città natale.

 

Sono stati inoltre assegnati i premi della Consulta regionale dei Giovani, alle cinque migliori opere prodotte dalle Accademie, scelte da una giuria internazionale di cui facevano parte anche Nazan Ermen,  direttrice del Graphic Art Department  della Dogus University di Istanbul e il noto regista  Davide Ferrario.

 

Hanno consegnato i premi Nino Boeti, Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e Serena Di Viesto, componente dell’Ufficio di presidenza della Consulta Giovani. “Creatività, colore e cultura : questi i tratti distintivi della scommessa artistica di un Festival che diviene un’occasione importante per i giovani creativi di confronto e crescita “ ha affermato  Boeti . Serena di Viesto ha poi sottolineato che  le opere premiate “testimoniano l’impegno ed il valore dei futuri professionisti della bellezza e della comunicazione sociale. L’arte è un volano di cultura ed economia ”.

 

Il primo premio di Euro 2.500,00 è stato attribuito a Sebastian Krok (pittura) dell’Academy of  Fine Arts di Varsavia (Polonia), il secondo premio di Euro 2.000,00 a Eetu Huhtala (installazione) dell’University of the Arts di Helsinki (Finlandia), il terzo premio di Euro 1.500,00 a Giuliana Rosso (pittura) dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, il quarto premio di Euro 1.200,00 a Fatma Hasbolat (fotografia) della Marmara University, Faculty of fine Arts (Turchia) ed il quinto premio di Euro 1.000,00 a Roberta Gervasi (fotografia) dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.

 

Sono state infine riconosciute otto menzioni speciali, con la consegna di un attestato a Jianlu Zhang della School of Art & Design Polytechnic University (Cina), ad autori vari  di un video della HfBK – Dresden Academy of Fine Arts (Germania), ad Angela Anzi  della Hochschule fur bildende Kunste, Hamburg (Germania), a Cumming Sun della ENSBA – Lyon (Francia), a Corinne Cortinovis dell’Accademia “Carrara” di Belle Arti di Bergamo, a Fabiola Napoli dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, a Dmitry Lobach dell’Academy of Fine Arts, Julia Repin (Russia), a Jorge Eduardo Maita della Pontificia Universitad  Catolica del Perù, Lima .

 

L’ultima menzione è stata attribuita ai Masbedo dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino per la performance Per| formare: Diego Bonelli, Cecilia Ceccarini, Giorgia Ghione, Caterina Giansiracusa, Ilaria Mercuri, Francesca Parisi, Martino Tarantola e Leonardo Sciacoviello, già vincitore del premio speciale della giuria per il bando “Art’Ecò : l’ecologia nel tuo spazio”, promosso dalla Consulta regionale dei Giovani.