CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 653

Seeyousound Torino Music Film Festival: il cinema come non l’avete mai vissuto

Torna a incantare dal 25 gennaio al 3 febbraio al Cinema Massimo il Seeyousound Torino Music Film Festival per la sua V edizione. Si preannunciano dieci giorni ricchi di sorprese, dove la musica, tutta, viene celebrata dal cinema e viceversa, spaziando dal genere punk alla musica classica, dai trasgressivi anni Settanta fino ai giorni nostri. Nato nel 2015 con quella spontaneità e quell’entusiasmo che solo le idee rivoluzionarie possono recare in sé, il Seeyousound si è rivelato nel giro di pochi anni un consolidato appuntamento per i cultori del magico binomio cinema – musica, sempre in grado di stupire. Grazie ad uno scatenato gruppo di professionisti visionari sempre in ascolto e con la capacità di guardare oltre, il festival ha saputo intercettare ogni volta le aspettative di un pubblico a cui non bastano più le anteprime e gli attori di grande richiamo per riempire le sale nell’era dello streaming. Così la novità principale di quest’anno sarà un ricco cartellone di performance dal vivo, dj set, ibridazioni con diverse arti performative prima delle proiezioni serali che trasformeranno il foyer al primo piano del Cinema Massimo in una sorta di club. E poi ospiti nazionali e internazionali, masterclass, eventi speciali. Sarà il producer tedesco Alex.Do ad aprire le danze con un set live delle tracce di Symphony of Now di Johannes Schaff, presentato alla scorsa Berlinale, uno spaccato della vibrante vita notturna della capitale tedesca, un omaggio nel trentennale della caduta del muro di Berlino. Diversi i film, i videoclip e gli appuntamenti volti a ricordare questo momento storico particolare della Germania dove la musica è stata in grado di superare confini e unire, nonostante tutto, ponendo i semi di una creatività musicale che prosegue fino ai giorni nostri. Sempre il dj Alex.Do animerà l’Opening Party / Berlin Celebration all’Azimut Club. Fiore all’occhiello dell’edizione di quest’anno gli incontri con alcune band iconiche italiane. Imperdibile e attesissima la reunion del collettivo formatosi nel 2004 Songs With Other Strangers, che porterà sulla ribalta del Cinema Massimo una schiera di grandi artisti: Manuel Agnelli e Rodrigo D’Erasmo degli Afterhours, Marta Collica (Sepiatone e John Parish Band), Giorgia Poli (Scisma e John Parish band), John Parish (autore e produttore, tra gli altri, di PJ Harvey), Stef Kamil Carlens (dEUS e Zita Swoon) e Steve Wynn (Dream Syndacate), per vedere il documentario sul loro tour del 2010, immortalato dal regista Vittorio Bongiorno e tutt’ora inedito. Atteso anche il gruppo al completo degli Ex-Otago e il regista Paolo Santamaria, che presenteranno il film in anteprima assoluta Ex-Otago – Siamo Come Genova che racconta l’omonima band ligure, dal successo dell’album Marassi alla creazione del successivo Corochinato, attraverso interviste ed esibizioni live. Altri momenti celebrativi di storici gruppi undergrand nostrani quelli dedicati alla punk band torinese Franti che si concederanno in una live session coinvolgente per la proiezione di Acqua Passata, film di Claudio Paletto ispirato a un racconto di Stefano Giaccone, presentato in anteprima assoluta insieme al regista. Presenti in sala anche i Truzzi Broders protagonisti di un altro documentario tutto torinese e in primissima visione, Una canzone senza finale. diretto da Paolo e Riccardo Sarà, uno sguardo sulla difficile Torino anni ’80, partendo dal materiale di archivio girato dalla band stessa tra cui lo storico concerto del 29 maggio 1982, al Centro d’Incontro Vanchiglia.

E naturalmente tanto cinema: 44 i titoli in competizione con 21 anteprime italiane. Nella sezione “Long Play Feature” attesissimo il lungometraggio Lords of Chaos di Jonas Arkelund, regista di videoclip tra i più noti al mondo, lungometraggio che racconta l’epopea insanguinata dei Mayhem, di Euronymous e Burzum, una delle più dannate vicende della storia del black metal norvegese. Candidato come rappresentante indiano per gli Oscar 2019, il film della regista Rima Das, Village Rockstars, è la storia di Dhunu, bambina che vive in un remoto villaggio indiano il cui sogno è fondare una rock band. Nella sezione dei documentari, “Long Play Doc” in Where are you, João Gilberto? Georges Gachot, che sarà ospite al festival, ricostruisce un ritratto suggestivo di João Gilberto, musicista e creatore della bossa nova. All’insegna delle contaminazioni e degli incroci tra culture il film Rude Boy, introdotto in sala dal regista Nick Davies, sulla nascita della prima etichetta reggae/ska della Gran Bretagna, la Trojan Records. In gara anche i corti con la sezione “7Inch” e i 20 videoclip selezionati per “Soundies”. C’è spazio anche per i temi sociali nella sezione “Rising Sound”. Tra i titoli spicca Scream for Me Sarajevo di Tarik Hodzic che ricorda il concerto degli Iron Maiden durante l’assedio di Sarajevo degli anni 90. Nella rassegna Into the groove 13 i titoli di richiamo per il grande pubblico selezionati dal direttore del festival Carlo Griseri. Sono una vetrina del meglio della produzione internazionale di cinema a tematica musicale. Tra i titoli da non perdere: Piazzolla – The Years Of The Shark di Daniel Rosenfeld celebra il compositore che rivoluzionò il tango contaminandolo con jazz e classica, Astor Piazzolla, osteggiato nel suo paese per la portata rivoluzionaria della sua musica; e Whitney del regista Premio Oscar Kevin Mac Donald presentato allo scorso Festival di Cannes, che mostra luci e ombre dell’impareggiabile icona pop Whitney Huston, dalla ribalta alla prematura scomparsa. Si passa dallo Studio 54 di Matt Tyrnauer, racconto dello storico locale di New York frequentato da personaggi come Andy Warhol, John Travolta e Madonna, simbolo dell’edonismo degli anni ’70, agli studi berlinesi che tra il ’76 e il ’90 hanno visto nascere miti come David Bowie, Iggy Pop, Depeche Mode, Nick Cave e U2 nella proiezione offerta da Sky Arte di Hansa Studios: by the wall 1976-90 Tra gli eventi speciali Telemusik – Videoclip, visioni e visionari nell’Italia degli anni ’80, un documentario dal vivo che mescola storytelling, musica, teatro, video e nuove tecnologie, per raccontare la nascita dell’immaginario del videoclip che ha segnato un’epoca. Il Musicteller Federico Sacchi con il contributo del Prof. Simone Arcagni e la regia di Alessandro Bernard, celebrano la TV nazionale nei primi anni Ottanta. Da quest’anno il testimone è passato da Maurizio Pisani a Carlo Griseri che commenta così il suo nuovo incarico di direttore e il festival che verrà: “Il festival anno dopo anno è cresciuto, imparando dai propri errori e rilanciando sempre, il cuore oltre l’ostacolo, per offrire al suo pubblico film sempre migliori, ospiti sempre più interessanti, eventi sempre più originali. Da quest’anno ho l’onore di esserne il direttore. Una responsabilità e un piacere, emozionante e stimolante: abbiamo costruito tutti insieme un programma vasto e variegato, per dieci giorni di “experience” che, ci auguriamo, vorrete trascorrere insieme a noi. Il racconto della musica attraverso il cinema in questi anni si è sempre più diversificato, le proposte si sono moltiplicate, in sala i film a tema ottengono record su record: ne siamo felici, ma raccogliamo la sfida di costruire un festival che sappia essere anche qualcosa d’altro e di diverso dal solito. Un evento, come rilancia il nostro hashtag, che sia sempre più #AMVSTSEE!

Ma è importante aggiungere che il Seeyousound dopo l’ultima edizione non si è mai fermato e nel 2018 si è trasformato in Seeyousound Music Film Experience, un contenitore più grande capace di contenere tutte le pratiche possibili che ruotano intorno al cinema e alla musica (concerti, attività educative e professionali, pubblicazioni, network di festival europei) e di ramificarsi in tutta Italia con il “Seeyousound on tour”. Nel 2018 il Seeyousound è così approdato anche a Pisa, Palermo e Lecce. Ma non ha intenzione di fermarsi, prossime tappe Milano e Bologna, con gli occhi rivolti verso l’Europa.

Giuliana Prestipino

Per maggiori informazioni consultare il sito: www.seeyousound.org

Al Conservatorio di Torino “La musica degli Esclusi”

In occasione della Giornata della Memoria 2019 il Conservatorio statale di musica “Giuseppe Verdi” di Torino (in via Mazzini 11) organizza due concerti dedicati alla “musica degli Esclusi”: il primo giovedì 24 gennaio alle 10.30 riservato alle scuole e il secondo sabato 26 gennaio alle 21, offerto gratuitamente alla cittadinanza nell’ambito delle “Serate musicali”, per riflettere sui diritti negati all’arte e agli artisti sotto i regimi nazifascisti. La quasi totalità dell’arte contemporanea di allora venne censurata o cancellata dalle sale da concerto, dai musei, dalle biblioteche, perché considerata un serio pericolo in quanto arte libera e formativa in grado di favorire la crescita di una coscienza critica e indipendente dei popoli. Vennero creati complessi organismi burocratici con il compito di controllare e reprimere la produzione artistica musicale, letteraria e figurativa degli autori e degli interpreti ebrei e non solo. Le opere di compositori come Mendelssohn, Mahler, Schönberg, Weill, generi come il Jazz (in quanto musica dei neri d’America) e gran parte del repertorio popolare furono vietati, additati come prodotti di una malformazione intellettuale e artistica e persino ‘esposti’ in una mostra in Germania denominata Entartete  Musik (in italiano ‘musica degenerata’). I due concerti si caratterizzano per una grande varietà musicale grazie al coinvolgimento delle classi di musica vocale da camera, di pianoforte, di esercitazioni corali, di musica da camera, di quartetto, dei dipartimenti di jazz e di musica antica, oltre che la partecipazione amichevole e generosa del fisarmonicista Massimo Pitzianti. Affiancherà la parte musicale la recitazione di alcuni testi degli anni 1938-1939 (lettere, pagine di diario) scritti da ebrei italiani; verranno inoltre proiettate alcune testimonianze documentali relative alla legislazione razziale allora vigente ed esemplificazioni della cosiddetta ‘arte degenerata’. I concerti sono parte del più ampio progetto “1938-2018. A 80 anni dalle leggi razziali” sostenuto dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale e organizzato dal Polo del ‘900, dal Museo Diffuso della Resistenza, dall’Istoreto e dall’Università degli Studi di Torino.

Al Pannunzio il libro di Claudio Vercelli sulle leggi razziali

Introdurrà Pier Franco Quaglieni 

 

Mercoledì 23 gennaio alle ore 18, nella sala di Palazzo Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino (via Maria Vittoria, 12), il Centro “Pannunzio” organizza la presentazione del libro di Claudio Vercelli “1938. Francamente razzisti. Le leggi razziali in Italia”, Edizioni del Capricorno. Lo presenterà il giornalista Luca Ferrua, in dialogo con l’autore. Introdurrà Pier Franco Quaglieni 

L'ex Maison Musique di Rivoli riprende vita

Dopo quattro anni il raffinato Maison Musique di Rivoli riparte con un rinnovato progetto e un nuovo nome: il Circolo della musica. Grazie a Giulio Biino e Maurizia Rebola rispettivamente presidente e direttrice della Fondazione Circolo dei lettori è stato ripensato questo prezioso spazio culturale sostenuto dalla Regione Piemonte e con il Patrocinio della città di Rivoli

La stagione si aprirà a febbraio con un ricco programma di icone della musica nazionali e internazionali che si esibiranno in live non convenzionali fino a maggio. Nada, Marina Rei, Lee Ranaldo, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, solo per citarne alcuni. Quattro le rassegne con diversi filoni tematici in grado di regalare atmosfere inedite e alternative ad un pubblico eterogeneo. All’interno della rassegna “Letteratura post-rock” il giornalista musicale Maurizio Blatto modererà il dialogo tra il pubblico e gli artisti che ripercorreranno la propria vita artistica attraverso video inediti, aneddoti, esibizioni live. A inaugurare il palco del Circolo della musica il 12 febbraio sarà uno dei migliori chitarristi di tutti i tempi, Lee Ranaldo, fondatore dei Sonic Youth. Un incontro esclusivo dove sarà un piacere ascoltare le note dei suoi ultimi brani e i retroscena sugli anni a New York in inediti racconti e cortometraggi. Sarà poi la volta di Nada che il 9 marzo presenterà l’attesissimo ultimo disco “E’ un momento difficile tesoro” prodotto da John Panish, produttore che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Tracy Chapman, PJ Harvey e gli Afterhours. Nella stessa sezione a presentare un nuovo album di inediti ci saranno anche i Massimo Volume, la band di Emidio Clementi nata a Bologna negli Anni Novanta e i Diaframma storica band di Federico Fiumani. L’interazione tra musica elettronica e arte visiva digitale sarà la protagonista della seconda rassegna “Scultori di suoni”. Diversi i nomi di spicco a livello mondiale che spaziano dall’ambient al neo-classico, in data unica italiana a Rivoli: Philip Jeck e Federico Albanese, William Basinski e OZMOTIC, Lubomyr Melnyk e Attilio Novellino, Christian Fennesz & Lillevan con Enrico Coniglio. La rassegna “Non abbiamo bisogno di parole” è un viaggio nei suoni del mondo attraverso percorsi poco battuti. Dall’Italia al Marocco passando dagli States, mescolando il suono del jazz europeo con ritmi africani, i suoni funk con le musiche da ballare. Protagonisti di questa sezione: I Hate My Village, Laraaji con Tomat/Petrella, Colin Stetson (anteprima Jazz is Dead 2019) e The Master Musicians of Jajouka led by Bachir Attar. Spazio ai duetti nella rassegna “Cinque x duo” dove oltre alla musica ci sarà spazio anche per il. disegno e la letteratura colta. Le voci, le mani e i talenti che dialogheranno tra loro saranno quelli di Alberto Bianco e Stefano Piri Colosimo, Paolo Benvegnù e Marina Rei, Giancane e Zerocalcare, Cristiano Godano e Diego De Silva, Giorgio Poi e un musicista da svelare. Il pubblico durante gli eventi verrà coccolato in un ambiente accogliente fornito di servizi di ristorazione e cocktail bar. A pochi passi dall’auditorium, si trova il Ristorante In Famiglia, firmato dallo chef Mario Ferrero, un mix tradizione e innovazione. È disponibile un servizio di navetta gratuita su prenotazione Torino-Rivoli, per chi volesse partecipare agli eventi in programma.

Giuliana Prestipino

Ingresso singolo concerto € 10

Ogni rassegna ha il suo abbonamento

Biglietti in vendita al Circolo dei lettori e online su circololettori.it

a partire da lunedì 21 gennaio

Navetta gratuita su prenotazione obbligatoria 0114326827 | info@circololettori.it

Partenza ore 20.30 da Piazza Vittorio Veneto, arrivo Circolo della musica ore 21. Inizio live ore 21.30. A fine concerto, la navetta ritorna a Torino, sempre in Piazza Vittorio Veneto.

Maggiori informazioni Fondazione Circolo dei lettori

via Bogino 9, 10123 Torino

0114326827 | info@circololettori.it

 
 

L’ex Maison Musique di Rivoli riprende vita

Dopo quattro anni il raffinato Maison Musique di Rivoli riparte con un rinnovato progetto e un nuovo nome: il Circolo della musica. Grazie a Giulio Biino e Maurizia Rebola rispettivamente presidente e direttrice della Fondazione Circolo dei lettori è stato ripensato questo prezioso spazio culturale sostenuto dalla Regione Piemonte e con il Patrocinio della città di Rivoli

La stagione si aprirà a febbraio con un ricco programma di icone della musica nazionali e internazionali che si esibiranno in live non convenzionali fino a maggio. Nada, Marina Rei, Lee Ranaldo, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, solo per citarne alcuni. Quattro le rassegne con diversi filoni tematici in grado di regalare atmosfere inedite e alternative ad un pubblico eterogeneo. All’interno della rassegna “Letteratura post-rock” il giornalista musicale Maurizio Blatto modererà il dialogo tra il pubblico e gli artisti che ripercorreranno la propria vita artistica attraverso video inediti, aneddoti, esibizioni live. A inaugurare il palco del Circolo della musica il 12 febbraio sarà uno dei migliori chitarristi di tutti i tempi, Lee Ranaldo, fondatore dei Sonic Youth. Un incontro esclusivo dove sarà un piacere ascoltare le note dei suoi ultimi brani e i retroscena sugli anni a New York in inediti racconti e cortometraggi. Sarà poi la volta di Nada che il 9 marzo presenterà l’attesissimo ultimo disco “E’ un momento difficile tesoro” prodotto da John Panish, produttore che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Tracy Chapman, PJ Harvey e gli Afterhours. Nella stessa sezione a presentare un nuovo album di inediti ci saranno anche i Massimo Volume, la band di Emidio Clementi nata a Bologna negli Anni Novanta e i Diaframma storica band di Federico Fiumani. L’interazione tra musica elettronica e arte visiva digitale sarà la protagonista della seconda rassegna “Scultori di suoni”. Diversi i nomi di spicco a livello mondiale che spaziano dall’ambient al neo-classico, in data unica italiana a Rivoli: Philip Jeck e Federico Albanese, William Basinski e OZMOTIC, Lubomyr Melnyk e Attilio Novellino, Christian Fennesz & Lillevan con Enrico Coniglio. La rassegna “Non abbiamo bisogno di parole” è un viaggio nei suoni del mondo attraverso percorsi poco battuti. Dall’Italia al Marocco passando dagli States, mescolando il suono del jazz europeo con ritmi africani, i suoni funk con le musiche da ballare. Protagonisti di questa sezione: I Hate My Village, Laraaji con Tomat/Petrella, Colin Stetson (anteprima Jazz is Dead 2019) e The Master Musicians of Jajouka led by Bachir Attar. Spazio ai duetti nella rassegna “Cinque x duo” dove oltre alla musica ci sarà spazio anche per il. disegno e la letteratura colta. Le voci, le mani e i talenti che dialogheranno tra loro saranno quelli di Alberto Bianco e Stefano Piri Colosimo, Paolo Benvegnù e Marina Rei, Giancane e Zerocalcare, Cristiano Godano e Diego De Silva, Giorgio Poi e un musicista da svelare. Il pubblico durante gli eventi verrà coccolato in un ambiente accogliente fornito di servizi di ristorazione e cocktail bar. A pochi passi dall’auditorium, si trova il Ristorante In Famiglia, firmato dallo chef Mario Ferrero, un mix tradizione e innovazione. È disponibile un servizio di navetta gratuita su prenotazione Torino-Rivoli, per chi volesse partecipare agli eventi in programma.

Giuliana Prestipino

Ingresso singolo concerto € 10

Ogni rassegna ha il suo abbonamento

Biglietti in vendita al Circolo dei lettori e online su circololettori.it

a partire da lunedì 21 gennaio

Navetta gratuita su prenotazione obbligatoria 0114326827 | info@circololettori.it

Partenza ore 20.30 da Piazza Vittorio Veneto, arrivo Circolo della musica ore 21. Inizio live ore 21.30. A fine concerto, la navetta ritorna a Torino, sempre in Piazza Vittorio Veneto.

Maggiori informazioni Fondazione Circolo dei lettori

via Bogino 9, 10123 Torino

0114326827 | info@circololettori.it

 

 

100% Italia: il collezionismo privato

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Delle caratteristiche, note e meno note, alla base di un fenomeno sociale e culturale ancora in buona parte da scoprire, si parlerà al MEF di Torino

“Costruire, valorizzare, gestire una collezione sono le tappe principali del percorso di un collezionista”: ad affermarlo, con ragionata coscienza di causa, è Andrea Busto, direttore del MEF – Museo Ettore Fico di Torino. Sarà lui a condurre l’incontro sul tema de “Il collezionismo privato”, in programma il prossimo mercoledì 23 gennaio, presso il Museo torinese di via Cigna 114, a partire dalle ore 18,30 e a ingresso libero. L’iniziativa è inserita nell’ambito dell’enciclopedica mostra “100% Italia, Cent’anni di capolavori” promossa dallo stesso MEF fino al prossimo 10 febbraio e dedicata –in sette sedi espositive dislocate fra Torino, Biella e Vercelli– a raccontare gli ultimi cento anni dell’arte made in Italy e dei movimenti artistici che, lungo tutto il “secolo breve”, più hanno influenzato le estetiche mondiali. E sarà proprio partendo da questi movimenti – dal Futurismo alla Metafisica e al Realismo Magico, via via fino all’Astrazione all’Informale alla Pop Art per arrivare all’Arte Povera e Concettuale e alle Transavanguardie – che Andrea Busto coinvolgerà in un dibattito all’ultima parola collezionisti e appassionati d’arte fra i più accreditati a livello nazionale, e non solo. I loro nomi: Giuseppe Iannaccone (Collezione Iannaccone, Milano), Giorgio Fasol (Collezione AGI, Verona) e Eva Brioschi (Collezione La Gaia, Busca). “Con loro – sottolinea il direttore del MEF – indagheremo anche le ragioni da cui muove questo interesse per il collezionismo di arte moderna e contemporanea: investimento, realizzazione e visibilità sociale, mecenatismo”. Di tutto un po’. E tutto è lecito, purché non si trascuri il valore assoluto che l’opera d’arte (quand’é vera arte) custodisce in sé.

Per info: MEF – Museo Ettore Fico, via Cigna 114, Torino; tel. 011/853065 o www.musefico.it

g.m.

Nelle foto
– Andrea Busto
– Particolari di “100% Italia” al MEF di Torino

L'isola del libro

Rubrica settimanale sulle novità in libreria
***
Carmen Korn “Figlie di una nuova era” – Fazi editore- euro 17,50
 
E’ il primo capitolo di una trilogia scritta dalla giornalista e scrittrice tedesca Carmen Korn che racconta la sua città, Amburgo, attraversando la storia con la S maiuscola. Una saga al femminile che in Germania è diventata un vero e proprio caso editoriale. D’altra parte come non appassionarci all’amicizia tra quattro donne molto diverse tra loro, tutte nate nel 900 e travolte da due sanguinosissime guerre mondiali, il nazismo e l’antisemitismo. Incontriamo le protagoniste ad Amburgo intorno agli anni 20, nel pieno della loro giovinezza. Caratteri e classi sociali diversi. Henny proviene da una buona famiglia della borghesia, abbraccia con passione il suo lavoro di ostetrica e vive all’ombra della madre. Käthe è di famiglia modesta, comunista convinta, percorre l’impervia strada dell’emancipazione in quegli anni difficili. Poi c’è Ida che nasce ricca e viziata; per salvare il padre dal tracollo finanziario accetta di sposare l’intraprendente Friedrich Campmann, nonostante sia innamorata del cinese Tian. Sarà il classico matrimonio di convenienza, pieno zeppo di rancori e tradimenti. L’altra amica, Lina, ha avuto vita difficile ed è sopravvissuta grazie al sacrificio dei suoi genitori che sono letteralmente morti di fame per salvarla. Quattro personaggi che vediamo dibattersi per crescere e attraversare pagine di storia crudeli. Due sanguinose guerre mondiali, crisi economiche, lutti e battaglie politiche. E sullo sfondo, la Germania nazista in cui Hitler sale al potere e spazza via tutti quelli che gli si oppongono o non rientrano nella pura razza ariana. Ed ecco l’ostracismo degli ebrei da tutte le professioni, la loro persecuzione, i campi di sterminio e le tante vite scomparse dietro i reticolati elettrificati dei lager. Un libro che racconta con scrittura limpida stati d’animo e vicende storiche che appassionano. Non resta che aspettare il seguito.
 
Michelle Obama “Becoming. La mia storia” –Garzanti- euro 25,00
 
Dagli umili sobborghi di Chicago allo splendore della Casa Bianca come first lady. E’ questa la straordinaria traiettoria di vita di Michelle Obama che, in circa 500 pagine (scorrevoli come un romanzo), la racconta fin nei minimi particolari. Emerge il ritratto di una donna normalissima con tutte le ansie, gioie, paure e fatiche che l’esistenza mette in circolo per ognuno di noi. Solo che lei è andata decisamente più lontano. Studentessa modello, maniaca del controllo e dell’ordine, responsabile fin da piccola, la vediamo crescere e impegnarsi per diventare un avvocato di successo a soli 25 anni. Talmente brava che farà da tutor a uno studente brillante e geniale che arriva da Harvard. E’ l’incontro che finirà per cambiarle la vita. Lui è il giovanissimo Barack Obama, studente di legge eccezionale, stella nascente da tutti ritenuto oltremodo dotato, sempre un passo avanti gli altri, senza mai sbagliare un colpo. Le descrizioni che ne fa Michelle grondano amore e ammirazione per quest’uomo che è “…una strana miscela di qualità tanto diverse…”. Barack Hussein Obama, bianco e nero, africano e americano è un ragazzo modesto che modestamente vive: col denaro ha un rapporto complicato, come lei non è ricco, ma nemmeno aspira a diventarlo. I due convivono e si supportano a vicenda. Poi lui si appassiona alla politica, quella interessata a cambiare in meglio le cose. Inizia così la sua corsa da senatore fino ai due mandati alla Casa Bianca, come presidente e uomo più potente del mondo libero. Dietro c’è la grande donna. Michelle svela le difficoltà incontrate per creare una famiglia, un penoso aborto e poi la fecondazione assistita grazie alla quale vengono al mondo Malia e Sasha. Poi gli affanni del doppio ruolo di First Lady e mamma che cresce le sue bambine nel dorato e iper- protetto mondo della Casa Bianca, sotto il costante controllo dei bodyguard. Gli sforzi per dare a loro una vita il più possibile normale e con i piedi ancorati per terra. Con sensibilità, intelligenza e tenacia sembra ci sia riuscita. E in mezzo ci sono anche le sue battaglie per un’alimentazione più sana, la lotta all’obesità, le visite di Stato. Compresa quella a Buckingham Palace nel corso della quale lei e la Regina Elisabetta si confidano il reciproco mal di piedi per le scarpe che non vedono l’ora di togliersi. Insomma l’autoritratto di una donna normale con una vita eccezionale.
 
Matt Haig “Come fermare il tempo” –Edizioni e/o – euro 18,00
 
Vivere più di 400 anni e attraversare molte epoche storiche: dall’Inghilterra Elisabettiana alla Parigi dei ruggenti anni 20 del jazz, veleggiare nei mari del sud, passare per la New York in grande divenire di fine 1800. Privilegio o condanna? Chiedetelo al protagonista di questa visionaria e affascinante storia. Lui è Tom, anche se nei secoli cambierà più volte nome, è nato nel 1581 in un piccolo château francese e passa indenne da un luogo all’altro senza mai invecchiare. Ha una rara disfunzione, “l’anageria”, che si manifesta all’epoca della pubertà e ti cristallizza così come sei nel tempo a venire. Sono i longevi albatros, contrapposti alle comuni effimere. Gli altri incanutiscono e muoiono…mentre per lui il processo è molto più lento. Ha esattamente 436 anni, non è immortale ma avanza nel tempo secondo un rapporto di 1 anno ogni 15. Ha avuto il privilegio di vedere Shakespeare, Charlie Chaplin e la stella di Hollywood Lilian Gish, Gertrude Stein e Alice B, Toklas, ha stretto la mano a Francis Scott Fitzgerald (autore cult sull’onda del successo del “Grande Gatsby”) e a sua moglie Zelda. Certo esperienze incredibili…eppure c’è un rovescio della medaglia. Quando le persone intorno a lui avvertono l’inspiegabile anomalia si scatena di tutto, dalla caccia alle streghe, al demonio, alla persecuzione. L’unica salvezza sembra che sia far parte di un gruppo di altri anomali che ogni 8 anni, giusto per sicurezza, devono abbandonare la vita che stanno conducendo e ripresentarsi altrove sotto mentite spoglie, per un’altra missione. Solo così evitano di dare troppo nell’occhio e riescono a sfuggire da chi vuole catturarli per studiarli come cavie di laboratorio. Non è certo una vita facile, perché ogni volta ricominciare da capo è stancante. Gli albatros sono umani al 100%, amano e soffrono come tutti. Il grande e unico amore di Tom è stata Rose: l’ha sposata nella Londra del 1600, hanno avuto una figlia e poi per salvarle dai sospetti ha dovuto abbandonarle. La ritroverà morente per un’epidemia che strazia Londra. Tale è la sofferenza di perdere i loro cari che nelle vite successive cercano di non affezionarsi più ai temporanei compagni di viaggio….farebbe troppo male. Ma che esistenza è ?. Lo svela il protagonista che chiede solo di poter avere una vita normale, mentre vaga nei secoli alla ricerca della figlia Marion che nel Dna ha ereditato la sua stessa anomalia.

L’isola del libro

Rubrica settimanale sulle novità in libreria

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Carmen Korn “Figlie di una nuova era” – Fazi editore- euro 17,50

 

E’ il primo capitolo di una trilogia scritta dalla giornalista e scrittrice tedesca Carmen Korn che racconta la sua città, Amburgo, attraversando la storia con la S maiuscola. Una saga al femminile che in Germania è diventata un vero e proprio caso editoriale. D’altra parte come non appassionarci all’amicizia tra quattro donne molto diverse tra loro, tutte nate nel 900 e travolte da due sanguinosissime guerre mondiali, il nazismo e l’antisemitismo. Incontriamo le protagoniste ad Amburgo intorno agli anni 20, nel pieno della loro giovinezza. Caratteri e classi sociali diversi. Henny proviene da una buona famiglia della borghesia, abbraccia con passione il suo lavoro di ostetrica e vive all’ombra della madre. Käthe è di famiglia modesta, comunista convinta, percorre l’impervia strada dell’emancipazione in quegli anni difficili. Poi c’è Ida che nasce ricca e viziata; per salvare il padre dal tracollo finanziario accetta di sposare l’intraprendente Friedrich Campmann, nonostante sia innamorata del cinese Tian. Sarà il classico matrimonio di convenienza, pieno zeppo di rancori e tradimenti. L’altra amica, Lina, ha avuto vita difficile ed è sopravvissuta grazie al sacrificio dei suoi genitori che sono letteralmente morti di fame per salvarla. Quattro personaggi che vediamo dibattersi per crescere e attraversare pagine di storia crudeli. Due sanguinose guerre mondiali, crisi economiche, lutti e battaglie politiche. E sullo sfondo, la Germania nazista in cui Hitler sale al potere e spazza via tutti quelli che gli si oppongono o non rientrano nella pura razza ariana. Ed ecco l’ostracismo degli ebrei da tutte le professioni, la loro persecuzione, i campi di sterminio e le tante vite scomparse dietro i reticolati elettrificati dei lager. Un libro che racconta con scrittura limpida stati d’animo e vicende storiche che appassionano. Non resta che aspettare il seguito.

 

Michelle Obama “Becoming. La mia storia” –Garzanti- euro 25,00

 

Dagli umili sobborghi di Chicago allo splendore della Casa Bianca come first lady. E’ questa la straordinaria traiettoria di vita di Michelle Obama che, in circa 500 pagine (scorrevoli come un romanzo), la racconta fin nei minimi particolari. Emerge il ritratto di una donna normalissima con tutte le ansie, gioie, paure e fatiche che l’esistenza mette in circolo per ognuno di noi. Solo che lei è andata decisamente più lontano. Studentessa modello, maniaca del controllo e dell’ordine, responsabile fin da piccola, la vediamo crescere e impegnarsi per diventare un avvocato di successo a soli 25 anni. Talmente brava che farà da tutor a uno studente brillante e geniale che arriva da Harvard. E’ l’incontro che finirà per cambiarle la vita. Lui è il giovanissimo Barack Obama, studente di legge eccezionale, stella nascente da tutti ritenuto oltremodo dotato, sempre un passo avanti gli altri, senza mai sbagliare un colpo. Le descrizioni che ne fa Michelle grondano amore e ammirazione per quest’uomo che è “…una strana miscela di qualità tanto diverse…”. Barack Hussein Obama, bianco e nero, africano e americano è un ragazzo modesto che modestamente vive: col denaro ha un rapporto complicato, come lei non è ricco, ma nemmeno aspira a diventarlo. I due convivono e si supportano a vicenda. Poi lui si appassiona alla politica, quella interessata a cambiare in meglio le cose. Inizia così la sua corsa da senatore fino ai due mandati alla Casa Bianca, come presidente e uomo più potente del mondo libero. Dietro c’è la grande donna. Michelle svela le difficoltà incontrate per creare una famiglia, un penoso aborto e poi la fecondazione assistita grazie alla quale vengono al mondo Malia e Sasha. Poi gli affanni del doppio ruolo di First Lady e mamma che cresce le sue bambine nel dorato e iper- protetto mondo della Casa Bianca, sotto il costante controllo dei bodyguard. Gli sforzi per dare a loro una vita il più possibile normale e con i piedi ancorati per terra. Con sensibilità, intelligenza e tenacia sembra ci sia riuscita. E in mezzo ci sono anche le sue battaglie per un’alimentazione più sana, la lotta all’obesità, le visite di Stato. Compresa quella a Buckingham Palace nel corso della quale lei e la Regina Elisabetta si confidano il reciproco mal di piedi per le scarpe che non vedono l’ora di togliersi. Insomma l’autoritratto di una donna normale con una vita eccezionale.

 

Matt Haig “Come fermare il tempo” –Edizioni e/o – euro 18,00

 

Vivere più di 400 anni e attraversare molte epoche storiche: dall’Inghilterra Elisabettiana alla Parigi dei ruggenti anni 20 del jazz, veleggiare nei mari del sud, passare per la New York in grande divenire di fine 1800. Privilegio o condanna? Chiedetelo al protagonista di questa visionaria e affascinante storia. Lui è Tom, anche se nei secoli cambierà più volte nome, è nato nel 1581 in un piccolo château francese e passa indenne da un luogo all’altro senza mai invecchiare. Ha una rara disfunzione, “l’anageria”, che si manifesta all’epoca della pubertà e ti cristallizza così come sei nel tempo a venire. Sono i longevi albatros, contrapposti alle comuni effimere. Gli altri incanutiscono e muoiono…mentre per lui il processo è molto più lento. Ha esattamente 436 anni, non è immortale ma avanza nel tempo secondo un rapporto di 1 anno ogni 15. Ha avuto il privilegio di vedere Shakespeare, Charlie Chaplin e la stella di Hollywood Lilian Gish, Gertrude Stein e Alice B, Toklas, ha stretto la mano a Francis Scott Fitzgerald (autore cult sull’onda del successo del “Grande Gatsby”) e a sua moglie Zelda. Certo esperienze incredibili…eppure c’è un rovescio della medaglia. Quando le persone intorno a lui avvertono l’inspiegabile anomalia si scatena di tutto, dalla caccia alle streghe, al demonio, alla persecuzione. L’unica salvezza sembra che sia far parte di un gruppo di altri anomali che ogni 8 anni, giusto per sicurezza, devono abbandonare la vita che stanno conducendo e ripresentarsi altrove sotto mentite spoglie, per un’altra missione. Solo così evitano di dare troppo nell’occhio e riescono a sfuggire da chi vuole catturarli per studiarli come cavie di laboratorio. Non è certo una vita facile, perché ogni volta ricominciare da capo è stancante. Gli albatros sono umani al 100%, amano e soffrono come tutti. Il grande e unico amore di Tom è stata Rose: l’ha sposata nella Londra del 1600, hanno avuto una figlia e poi per salvarle dai sospetti ha dovuto abbandonarle. La ritroverà morente per un’epidemia che strazia Londra. Tale è la sofferenza di perdere i loro cari che nelle vite successive cercano di non affezionarsi più ai temporanei compagni di viaggio….farebbe troppo male. Ma che esistenza è ?. Lo svela il protagonista che chiede solo di poter avere una vita normale, mentre vaga nei secoli alla ricerca della figlia Marion che nel Dna ha ereditato la sua stessa anomalia.

Il pop dei Tiromancino e il progetto “Songs With Other Strangers”

Gli appuntamenti musicali della settimana

 

Lunedì. Al Milk suona il sassofonista Tino Tracanna mentre al Jazz Club è di scena la cantautrice Liana Marino supportata dal contrabbassista Stefano Risso.

Martedì. Al Le Roi canta Don Backy accompagnato dai Fuggiaschi.

Mercoledì. Al Jazz Club suona il trio di Dario Lombardo. Al cinema Massimo i cortometraggi muti di Joris Ivens vengono sonorizzati da Massimo Andrea Belfi e Stefano Pilia con la violoncellista Julia Kent. Al Caffè della Basilica i Rhytm and Bones rendono omaggio ai grandi dello swing : Duke Ellington, Benny Goodman e Count Basie.

Giovedì. Al Jazz Club si esibisce Linda Messerklinger mentre al Blah Blah suonano i kuTso.

Venerdì. I francesi Ultra Zook sono di scena a El Paso. I Baseball Gregg si esibiscono al magazzino sul Po. La cantante catanese Patrizia Laquidara di scena al Folk Club mentre al Diavolo Rosso di Asti si esibisce Postino.

Sabato. Per “Novara Jazz” all’Istituto Musicale Brera è di scena l’Ararat Ensemble Orchestra con Haruna Kuyateh. Al Jazz Club suona il trio della contrabbassista Sara Zarrinchang. Al Magazzino sul Po si esibiscono i Tons. Allo Spazio 211 è di scena Maru.

Domenica. Al teatro Colosseo si esibiscono i Tiromancino con l’Ensemble Symphony Orchestra. Per “Novara Jazz” al Piccolo Coccia, il trio della vocalist Sonia Spinello rende un tributo a Billie Holiday. Per la rassegna “Seeyousound” al cinema Massimo, il progetto “Songs With Other Strangers” con Steve Winn, John Parish, Stef Kamil Carlens e Manuel Agnelli e altri, in occasione del documentario di Vittorio Bongiorno in anteprima.

 

Pier Luigi Fuggetta

 

Romeo e Giulietta, l’amore è saltimbanco

Al Teatro Superga sabato 26 gennaio uno spettacolo divertente, creato come solo il teatro “artigianale” sa fare, che ripercorre l’opera di Shakespeare nel solco della Commedia dell’Arte della Compagnia dei Gelosi: storia, metateatro e talento sul palcoscenico del Superga. 1574. Venezia in subbuglio. Per calli e fondamenta circola la novella: Enrico III di Valois, diretto a Parigi per essere incoronato Re di Francia, passerà una notte nella Serenissima. Un onore immenso per il Doge e per la città lagunare.  Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni, coppia di ciarlatani saltimbanco dai trascorsi burrascosi, vengono incaricati di dare spettacolo in onore del principe. Mica una storia qualunque, certo che no, la più grande storia d’amore che sia mai stata scritta: “Romeo e Giulietta”. Due ore di tempo per prepararsi ad andare in scena, provare lo spettacolo ma, soprattutto: dove trovare la “Giulietta” giusta, casta e pura, da far ammirare al principe Enrico? Ed ecco comparire nel campiello la procace Veronica Franco, poetessa e “honorata cortigiana” della Repubblica, disposta a cimentarsi nell’improbabile parte dell’illibata giovinetta. Si assiste dunque ad una “prova aperta”, alla maniera dei comici del “Sogno di una notte di mezza estate”, dove la celeberrima storia del Bardo prende forma e si deforma nel mescolarsi di trame, di dialetti, canti, improvvisazioni, suoni, duelli e pantomime. Shakespeare diventa, per noi, materia viva nel quale immergere le mani, per portare sul palco, attraverso il teatro popolare, le grandi passioni dell’uomo, le gelosie “Otelliane”, i pregiudizi da “Mercante”, “Tempeste” e naufragi, in una danza tra la Vita e la Morte, coltelli e veleni. Stivalaccio Teatro, di Padova, si occupa di teatro popolare, commedia dell’arte, teatro ragazzi e arte di strada. Si dedica alla diffusione del teatro attraverso la produzione di spettacoli, la formazione e l’organizzazione di festival e rassegne.“ Crediamo nello stupore, nell’artigianato, negli oggetti che si trasformano, nella parola che diventa corpo e nel corpo che parla. Evviva il riso, quello sano che evoca e abbatte i muri e ci permette di essere un poco naif. Un teatro popolare e popolato di persone, di idee, di luci, di sguardi e di storie da raccontare.”
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ROMEO E GIULIETTA
L’AMORE È SALTIMBANCO
soggetto originale e regia Marco Zoppello
con Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello
scenografia Alberto Nonnato
costumi Antonia Munaretti
maschere Roberto Maria Macchi
Produzione Stivalaccio Teatro
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Biglietti: fino al 18/01 platea 25 € – platea ridotto 22,50 € | galleria € 20 – galleria ridotto € 18 – dal 19/01 platea 30 € – platea ridotto 27 € | galleria € 24 – galleria ridotto € 21,50
Informazioni e prevendite biglietti: Teatro Superga, Via Superga 44 – Nichelino (To)
Biglietteria: dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 19
Prenotazioni: biglietteria@teatrosuperga.it | 011.6279789
Acquisto online su www.teatrosuperga.it e prevendite abituali del Circuito Ticketone