Presso il Centro Italiano per la Fotografia, Camera, con la mostra dedicata al reporter britannico
In occasione delle Nitto APT Finals, che rendono Torino capitale del tennis, Camera ridiventa protagonista con la mostra dal titolo “Martin Parr. We love Sports”, che presenta una sezione di quaranta fotografie e una scenografia dedicata.
L’esposizione, che ha per protagonista un mito assoluto della fotografia contemporanea, è realizzata in collaborazione con il Gruppo Lavazza, partner storico e sostenitore di Camera, e con Magnum Photos, e sarà aperta fino al 13 febbraio 2022.
L’esposizione, curata da Walter Guadagnini con la collaborazione di Monica Poggi, vuole ripercorrere la carriera del celebre autore inglese, classe 1952, membro di Magnum Photos, attraverso 150 immagini dedicate a svariati eventi sportivi, con un focus tematico incentrato sui principali tornei di tennis degli ultimi anni.
“Sono orgoglioso – spiega Martin Parr – di mostrare le fotografie sul tennis, risultato di una stimolante commissione ricevuta dal Gruppo Lavazza, e allo stesso tempo di presentare una nuova selezione di immagini inerenti lo sport, realizzate nel corso di una lunga carriera. Sono inoltre orgoglioso che Camera possa offrire al proprio pubblico una grande mostra dedicata allo sport, ancor più nell’anno che vede Torino capitale del tennis con le Nitto APT Finals, straordinario momento di rilancio per la città”.
Martin Parr, fotografo inglese, è un attento osservatore del tempo presente, capace di ritrarre la società contemporanea con ironia spietata e divertita, realizzando immagini che sono diventate vere e proprie icone del nostro tempo, e utilizzando netti contrasti di colore, rivelando, anche attraverso di essi, gli aspetti grotteschi e comici di un mondo consumista e globalizzato. Questo artista è, infatti, noto per il suo stile documentarista, per la luminosità brillante e la saturazione dei colori, con i quali riesce a porre in evidenza stranezze e debolezze degli individui e delle società, con immagini acerbe e ironiche, capaci di analizzare diversi aspetti del mondo, dallo stile di vita dei super-ricchi al turismo di massa fino al consumismo globale.
Presso Camera sono tornate le visite guidate. Ogni sabato, in collaborazione con Arteco, un mediatore culturale accompagnerà il pubblico alla scoperta di questa mostra, per una visita della durata di un’ora, cui potranno partecipare al massimo 20 persone.
Mara Martellotta
Camera. Centro Italiano per la Fotografia
Via delle Rosine 18, Torino
www.camera.to

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria
Etienne sembra il più superficiale, ma è anche parecchio affascinante; dello studio gli importa poco ed è abile nel copiare dagli altri due. La sua specialità è piacere alle ragazzine che si ripassa una dopo l’altra senza coinvolgimento sentimentale.
Questa è la storia di due sorelle, orfane di padre (falciato dalla guerra), che la vita conduce per strade diverse e lontane, con destini divergenti. Ed è anche un romanzo sull’imprevedibilità dell’esistenza.
Questo romanzo di esordio attinge dall’esperienza personale dell’autrice che ha avuto modo di vivere per un certo periodo in una piccola cittadina americana, osservando le dinamiche di un clima provinciale ammantato di falso perbenismo.
Molti di voi probabilmente la seguono su Instagram dove parla di libri, intervista in diretta gli scrittori del momento, ma è anche esperta e appassionata di cinema (ha appena seguito la Mostra del Cinema di Venezia e l’ha raccontata sul web). Insomma è una rampante giornalista che divide il suo affascinante loft milanese con l’adorato yorkshire Marcello, ripreso in tutte le sue più simpatiche performance.
In cui sciorina le sue esperienze di viaggiatrice cittadina del mondo, a partire dalle misure del trolley in cui mettere parte di noi stessi al momento di intraprendere un viaggio. Un libro divertente e semiserio in cui suggerisce spunti di pensiero e bagaglio più idoneo.
seguire le trasformazioni dei canoni di bellezza, il rapporto con il pubblico e i fans. Un interessante libro divulgativo che fa anche il punto sulla settima arte e da gustare biografia per biografia, scritte tutte con competenza e bravura.




La settimana torinese tutta dedicata alle arti anche contemporanee è stata introdotta quest’anno dalla mostra “Apart fair”, apertasi lo scorso 3 novembre fino al 7 novembre e giunta alla sua quinta edizione.
Anche emozionante l’esposizione al pubblico, per la prima volta, della Madonna Consolata di Antoniazzo Romano, commissionataprobabilmente dal cardinale della Rovere all’artista sul finire del Quattrocento, insieme a quella conservata nel Santuario della Consolata, e presentata nella rassegna dalla galleria L’Estampe di Torino, che espone, nel suo stand, anche manifesti di Razzia, uno dei massimi artisti al mondo nel campo dei manifesti e dell’illustrazione pubblicitaria del secondo Novecento.
Di grande interesse anche l’omaggio tributato a Torino da parte della galleria Previtali di Bergamo che, dopo 150 anni, ha riportato alla Promotrice di Belle Arti la scultura di Antonio Tantardini ( Milano 1829-1879), dal titolo “La bagnante”. Presentata alla stessa Promotrice nel 1870, riscosse un successo straordinario e fu anche presente alle Esposizioni Universali di Londra e Filadelfia, tanto che all’artista ne vennero richieste repliche per la collezione Rotschild e il Museo di Buenos Aires.
Un contest fotografico coinvolgerà all’interno della mostra gli studenti dei corsi di fotografia dello IED, Istituto Europeo di Design. La giuria sarà presieduta dall’avvocato Fulvio Gianaria e coordinata dall’artista Bruna Biamino.