CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 447

La verità, nient’altro che la verità lo giuro!

Giovedì 15 è di scena il nuovo spettacolo della stand up comedian e conduttrice televisiva Michela Giraud, La verità, nient’altro che la verità lo giuro!, in programma giovedì 15 luglio all’Open Factory di Nichelino (sold out).

Il monologo è inserito nella cornice di “Spaghetti Comedy – Stand up all’italiana Vol. 1“, la più grande rassegna di stand up comedy in Italia promossa dal collettivo Torino Comedy Lounge e con alcuni dei nomi di maggiore rilievo della scena nostrana (da Luca Ravenna, che ha inaugurato il festival, a Filippo Giardina, fino a Daniele Fabbri, Giorgio Montanini e Valerio Lundini, che concluderà la manifestazione all’Hiroshima Mon Amour il 7 settembre).

Michela Giraud, ormai una star del piccolo schermo grazie a programmi quali CCN – Comedy Central News e il game show di Prime Video LOL – Chi ride è fuori, tornerà sul palco per dare voce a manie e tic di una generazione, tentando di decostruire stereotipi e ingiustizie (di genere e non).

Partita la chiamata alle scuole per la candidatura di Saluzzo Monviso 2024

 Un progetto che tenda verso il futuro attraverso un lavoro sinergico di costruzione di idee e di programmi. È questo il modo in cui Saluzzo e le Terre del Monviso hanno impostato la candidatura a Capitale italiana della cultura 2024. Per questo, era inevitabile chiamare a raccolta tutte le scuole del territorio, per costruire insieme una parte di progetto, coinvolgendo i giovani in prima persona.

Dopo Verso Saluzzo Monviso 2024, primi appuntamenti digitali su cultura, territorio, economia, turismo, metromontagna e sport, seguiti dagli incontri vis-a-vis nelle valli, il ciclo arriva nelle scuole, dalla 3° della scuola primaria alla 3° della secondaria di 1° grado. Nel frattempo, sono in corso i lavori di definizione di un percorso dedicato per i bambini di età inferiore, dalla scuola dell’infanzia alla 2° della scuola primaria.
Dagli 8 ai 13 anni gli studenti del territorio saranno coinvolti in laboratori svolti da esperti e relativi a 4 ambiti: scienze e geologia; audioracconti/podcast; videoracconti; installazioni di arte contemporanea.
Attraverso queste attività gli studenti avranno modo di esprimere la loro personale narrazione di Saluzzo Monviso 2024, e soprattutto del luogo in cui vivono, evidenziando i bisogni culturali delle giovani generazioni.
Questa occasione permette di avviare un dialogo virtuoso e aperto con le scuole delle Terre del Monviso e, soprattutto, con i ragazzi. Proprio loro saranno, infatti, i futuri abitanti delle valli: l’obiettivo della candidatura di Saluzzo e Terre del Monviso è mettere in atto un processo collettivo e condiviso che permetta di immaginare il futuro di questi territori oltre il 2024.

 

Per partecipare alla call, gli istituti scolastici possono compilare il modulo di adesione ricevuto insieme alla lettera di invito, e inviarlo allo staff di candidatura all’indirizzo mail cultura@comune.saluzzo.cn.it entro e non oltre venerdì 16 luglio 2021.

 

 

Info

www.saluzzomonviso2024.it

Fb e IG: @saluzzomonviso2024

#saluzzomonviso2024

#CIDC2024

Grandi interpreti per I Concerti del Lingotto

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“Sarà una stagione di transizione ma con una qualità e un  livello degli interpreti  prestigioso”.

Con queste parole introduttive di grande fiducia e gioia, il presidente Giuseppe Proto e il direttore artistico Francesca Gentile Camerana, hanno presentato la  nuova stagione dei Concerti del Lingotto. La stagione prevede 6 appuntamenti da ottobre ad aprile 2022. I concerti inizieranno tutti alle 20.30. Si parte mercoledì 13 ottobre con Le Concert des Nations diretti da Jordi Savall. Eseguiranno la  “Pastorale” e la settima di Beethoven. Martedì 16 novembre alle 17.30 in Sala Berlino, il convegno  “Tutto su Vivaldi”. A seguire all’Auditorium  l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone, eseguirà 8 concerti da l’estro armonico op.3 di Vivaldi. Giovedì 9 dicembre l’ensemble Zefiro  diretto da Alfredo Bernardini, (preceduto alle 18.30 in sala Madrid dalla conferenza introduttiva del direttore),  eseguirà tutti i sei concerti brandeburghesi di Bach. Martedì 8 febbraio la Gewandhausorchester Leipzig diretta da Andris Nelsons e con la violoncellista Sol Gabetta, eseguirà il concerto per violoncello e orchestra di Dvorak  e la Sinfonia n. 6 “Patetica” di Cajkovskij. Lunedì 21 marzo concerto  per il 50° compleanno dei 12 violoncellisti dei Berliner Philharmoniker. Suoneranno attorno a una torta preparata per loro posizionata sul palco. Mercoledì 27 aprile chiusura della Stagione con l’ Orchestre de Paris diretta da Esa-Pekka Salonen. Eseguiranno “Pavane pour une infante dèfunte” di Ravel. A seguire “Il Mandarino Meraviglioso” di Bèla Bartòk e in chiusura la “Symphonie fantastique” di Berlioz. Il concerto sarà introdotto alle 18.30 in Sala Madrid da Laura Cosso. Da segnalare anche i 6 concerti della sezione giovani in Sala 500 dal 5 ottobre al 12 aprile. Proseguirà “Scrivere musica dal vivo, il concorso di critica musicale rivolto alle scuole. Al Teatro Vittoria vi saranno gli (as)saggi musicali con i talenti della musica da camera.

 

Pier Luigi Fuggetta

Come parla un ritratto. Dipinti poco noti dalle collezioni reali

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Musei Reali, Galleria Sabauda – Spazio Scoperte, dall’8 luglio al 7 novembre 2021

 

Dall’8 luglio al 7 novembre i ritratti tornano protagonisti ai Musei Reali di Torino con la mostra Come parla un ritratto. Dipinti poco noti dalle collezioni reali, ospitata nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda. Nata nell’ambito di un progetto didattico-formativo avviato nel 2018 con il Dipartimento Studi Storici dell’Università degli Studi di Torino, l’esposizione si concentra sui temi della ritrattistica e sulla vivacità della cultura figurativa presso la corte sabaudaTra ripresa di modelli internazionali – da Tiziano a Clouet, da Van Dyck a Meytens – suggestioni e reinterpretazioni locali, la mostra propone una serie di ipotesi che meritano nuovi approfondimenti, sia sul piano iconografico che attributivo.

 

Articolata in quattro sezioni tematiche che sottolineano i diversi aspetti della ritrattistica sabauda ed europea (“L’immagine del potere”, “La corte femminile”, “Legami di famiglia. L’infanzia” e “Alleanze internazionali”), l’esposizione ripercorre tre secoli di storia, illustrando le strategie diplomatiche elaborate dalle corti, il valore dei ritratti femminili come omaggio al potere, le “istantanee” familiari inviate a corte per possibili alleanze matrimoniali e le immagini dei bambini, simbolo di una fanciullezza messa in mostra e nello stesso tempo negata.

 

La sequenza dei ritratti presi in esame mette in evidenza il ruolo che essi hanno svolto nella rappresentazione solenne e celebrativa del potere politico e militare, nella descrizione della ricchezza e del prestigio dei soggetti effigiati, ma anche l’illustrazione degli affetti, della fisicità e della sfera psicologica dei personaggi immortalati. Molti sono, infatti, gli elementi che guidano nella lettura di un’immagine: lo sguardo e l’espressione del volto permettono di vedere oltre le apparenze per catturare la personalità di coloro che sono raffigurati, portandone alla luce emozioni e inclinazioni, al di là della loro identità a volte ignota. Alla definizione della rappresentazione contribuiscono anche la posa, i gesti delle mani, lo spazio circostante, aspetti che di frequente rispondono a regole sociali rigidamente codificate. Un ruolo fondamentale è poi svolto dalle iscrizioni, dagli elementi araldici, dagli abiti e dai gioielli spesso carichi di significati simbolici. Gli ornamenti e le onorificenze che i personaggi indossano con orgoglio attestano il loro status sociale, il potere e la ricchezza raggiunti. Spesso nella composizione sono inseriti anche elementi che alludono alla funzione del ritratto e al suo significato, come alcuni animali evocativi delle virtù delle persone ritratte, indizi che non sempre si è in grado di interpretare. I ritratti, funzionali al cerimoniale degli antichi palazzi di corte e alla storia dinastica, possono recare alcune insidie, come manipolazioni subite nel corso del tempo con false iscrizioni per aggiornamenti iconografici, modifiche delle dimensioni o inserimenti in cornici successive o ancora problemi attributivi quasi insormontabili, di fronte alla rarità di opere documentate con le quali proporre confronti.

 

Questo tema così complesso e affascinante è stato affrontato da un gruppo di 40 studenti del Corso di Laurea magistrale in Storia dell’Arte, in dialogo con docenti, studiosi, conservatori e restauratori. L’obiettivo è stato quello di avvicinare gli studenti alle esigenze della conservazione, della ricerca e della valorizzazione, grazie alla messa in campo delle differenti competenze delle due importanti istituzioni culturali.

 

La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19  con il biglietto ordinario dei Musei Reali.

 

Fish&Bubbles con il mago delle bolle di sapone

Open Factory, via del Castello 15, Nichelino

Mercoledì 14 luglio, ore 21,30

Mercoledì 14 luglio arrivano all’Open Factory le bolle di sapone giganti con clownerie e giochi d’acqua di Michele Cafaggi, considerato il “Mago delle bolle di sapone”.

Michele Cafaggi è stato il primo artista in Italia a creare uno spettacolo teatrale dedicato alle bolle di sapone. È stato giudicato miglior clown, attore, mimo al Premio Nazionale Italiano Franco Enriquez del 2016. È attivo nel panorama teatrale dai primi anni ’90. Ha studiato tra Milano e Parigi recitazione, arti circensi, mimo, clownerie ed improvvisazione teatrale e ha esperienze nel teatro di ricerca e nel teatro di compagnia. Dal 1993 si esibisce come artista di strada e di teatro in Italia ed in molti altri paesi del mondo passando con disinvoltura dalle grandi platee internazionali alle feste di paese, scuole, teatri, ospedali, case di riposo, carceri. È Dottor Sogno presso i reparti pediatrici dove opera la Fondazione Theodora Onlus.

Fish&Bubbles è lo spettacolo che unisce clownerie, giochi con l’acqua e bolle di sapone giganti. È stato replicato in Italia, Svizzera, Austria, Irlanda, Grecia, Spagna, India, Giappone. “Oggi splende il sole, ma non per tutti! Un pescatore della domenica è perseguitato da una nuvoletta dispettosa che lo innaffia ovunque vada. Ma non c’è nulla da temere, lui non si dispera, lui è fatto di sapone e i suoi pensieri sono bollicine colorate e per lui la pioggia è una ghiotta occasione per mostrarvi i suoi giochi preferiti”.

_Mercoledì 14 luglio, ore 21,30

Michele Cafaggi

Fish&Bubbles

Biglietto: 5 euro

We Are Open è organizzato da Reverse Agency, in collaborazione con Piemonte dal Vivo, Torino Comedy Lounge, Teatro Superga e promosso da Città di Nichelino e Sistema Cultura, con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo

Info

www.openfactory.space

T: 011 4174908

Il Centro Studi Piemontesi racconta 

Per i mesi di luglio e  agosto, anche in vacanza, potete seguire dal sito www.studipiemontesi.it ogni martedì le clip Centro Studi Piemontesi racconta… 

            E ogni giovedì per #Letturaday, un progetto di Adei, l’Associazione degli editori indipendenti italiani, proponiamo una breve clip con una lettura tratta dai nostri libri

 

 

                Martedì 13 luglio, a partire dalle 17  sul sito, sul canale  YouTube del Centro Studi Piemontesi e su tutti  gli altri social, Instagram, FaceBook, Twitter per le clip

                           “Il Centro Studi Piemontesi racconta…”

 

50 anni della rivista

Studi Piemontesi

1972-2021

con

Rosanna Roccia

Direttore “Studi Piemontesi”

Giovanni Tesio

Università del Piemonte Orientale

Pierangelo Gentile

Università degli Studi di Torin

 

Vai sul sito www.studipiemontesi.it

oppure clicca direttamente qui:  https://youtu.be/B1fFSJ4HTz8

Giovedì 15 luglio, dalle 10, sul sito, sul canale YouTube e sui social del Centro Studi Piemontesi,

per #Letturaday Giulia Pennaroli legge una pagina da Il Castello di Moncalieri. Una presenza sabauda fra Corte e Città

Per la prima lettura vai al link https://youtu.be/FN8yXsTjG88

oppure sul sito www.studipiemontesi.it

Prosegue LibrInValle, il “salone del libro” valcerrinese

Prosegue sabato 17 luglio ‘LibrInValle’ rassegna letteraria a cura dell’Unione dei Comuni Valcerrina in collaborazione con le Amministrazioni Comunali e le associazioni

 

Sabato 17 luglio, alle ore 18.30, nel piazzale antistante la chiesa parrocchiale di Piancerreto, frazione di Cerrina Monferrato si terrà il terzoappuntamento della rassegna lettera itinerante LibrInValle, con la presentazione del libro Il misterioso caso del ‘Benjamin Button’ da Torino a Hollywood di Patrizia Deabate. L’evento è organizzato dall’Unione dei Comuni della Valcerrina – Area Cultura in collaborazione con il Comune di Cerrina Monferrato e la Pro Loco Piancerreto

. I lavori verranno introdotti da Marco Cornaglia, assessore al Comune d Cerrina e da Valentina Bocchino, presidente della Pro Loco Piancerreto. A moderare sarà invece Massimo Iaretti, consigliere dell’Unione delegato alla Cultura. Nel suo libro, edito per il Centro Studi Piemontesi – Ca de Studi Piemonteis, Patrizia Deabate coglie il sottile filo rosso che collega i ruggenti anni Venti, epoca in cui gli Stati Uniti vivevano l’età del jazz, ben descritta da Francis Scott Fitzgerald e l’Italia (ed in particolare il Piemonte) degli anni Dieci del Novecento ed il suo mondo letterario, poetico e cinematografico, poi spazzati via dall’”inutile strage’ rappresentata dalla prima guerra mondiale. Il libro dell’autrice albese è risultato vincitore dell’Acqui Inedito del Premio Acqui Storia.

“L’incontro di sabato – dice Massimo Iaretti, consigliere dell’Unione con delega alla Cultura – sarà un’occasione per esplorare il mondo poco conosciuto, ma affascinante, del cinema, della poesia, della letteratura degli anni Dieci del Novecento che ebbe molto dei suoi protagonisti a Torino ed in Piemonte”.

Quando gli artisti interpretano “la mossa del cavallo”

La mostra sino al 29 agosto, nella Chiesa di Santa Croce ad Avigliana

“La mossa del cavallo” – anche titolo caro ai molti lettori di Andrea Camilleri – è la mostra che racchiude per l’intera estate (fino al 29 agosto, presso la Chiesa di Santa Croce, in piazza Conte Rosso ad Avigliana, orario d’apertura sabato e domenica dalle 16 alle 20) le opere – una sessantina – di ceramisti, scultori, pittori e artisti del vetro – trentasette in tutto – che hanno a tema il quadrupede già al centro, sin dall’Età della Pietra, delle tante decorazioni rinvenute sulle pareti delle caverne in Europa e non soltanto. Luigi Castagna e Giuliana Cusino, che l’hanno curata nel panorama della galleria “Arte per Voi”, sempre più interessata a riprendersi il tempo perduto a causa della pandemia, in un proliferare incessante di appuntamenti artistici, hanno dato incarico di illustrare il tema, piccolo se vogliamo, ristretto e contenuto, ma pronto a dilatarsi senza ostacoli, ai tanti artisti convocati secondo le tecniche, le preziosità, i materiali, gli influssi, gli umori, le occasioni. Al centro la scultura di Piero Della Betta, termine di riferimento di una ideale scacchiera.

Nel presentare la mostra, Donatella Avanzo parla, a proposito del soggetto, di “eleganza, fierezza, libertà”, termini che riportano alla mente un lungo percorso pittorico e scultoreo che ha attraversato i secoli. Termini della memoria, appropriati; ma la mostra non è soltanto classicismo, il continuare a percorrere strade più o meno antiche. Certo le opere di Alfredo Ciocca (“Chiare e fresche acque”, un olio datato 2016), di Elena Monaco (“Spezzare la frusta”, 2010, con la sempre riconosciuta perfezione del disegno dell’artista, radici nel cuneese e cresciuta con personali slanci alla scuola di invidiabili maestri, da Saroni a Calandri, da Menzio a Gatti), di Ines Daniela Bertolino (“Caval ‘d brôns”), di Sergio Unia (il gesto tragico della “Caduta”) virano verso i canoni classici, nobilitandoli; forse, nel lungo elenco dei partecipanti, sono questa volta lo humour sparso dagli artisti qua e là e il gioco delle sperimentazioni con nuovi materiali quasi a imporsi, guardando al cavallo con occhio moderno, bizzarro, disincantato, fatto di allegria contagiosa.

Gli esempi della ceramica raku allineano le opere di Nadia Brunori e di Giuliana Cusino (i recenti “Nato dal sangue di Medusa” e “Creatura di purezza, libertà e tenerezza”), Francesco Di Martino usa terracotte e smalti, Giancarlo Laurenti anche per questo sghembo quanto emozionante “Ronzino” continua ad affidarsi ai legni e alle resine, Guglielmo Marthyn rivisita spiritosamente l’inganno dei Greci a Troia o estrae da qualche fumetto il suo “Cavaliere bellicoso” (entrambi grès decorati con ossidi e smalti). Lo sberleffo maggiore, il messaggio contro ogni regola, la risata più sonora e allo stesso tempo amara appartengono a Massimo Voghera che si è ricordato di Enzo Jannacci e del suo “Ho visto un re”, costruito con argilla, ossidi, smalti e ottone ci riporta al successo (ricordate? “pianger fa male al re fa male al ricco e al cardinale diventan tristi se noi piangiam”) di una canzone e al graffio di un’epoca.

 

Elio Rabbione

 

Nelle immagini:

Ines Daniela Bertolino, “Caval ‘d bröns”, 2021, tecnica mista su tela, cm 200 x 98;

Giuliana Cusino, “Creatura di purezza libertà e tenerezza”, 2021, ceramica raku su tavola, cm 90 x 38;

Giancarlo Laurenti, “Il ronzino”, 2021, legno assemblato con resine, cm 40 x 30 x 20;

Massimo Voghera, “Ho visto un re”, 2019, Argilla semirefrattaria, ossidi, smalti e ottone, cm 39 x 35 x 14

Nuova struttura didattica per la scuola Sergio Tofano

La Scuola di Teatro Sergio Tofano, di nota tradizione torinese, presenta una rinnovata struttura didattica a partire dall’anno accademico 2021/22

 

Nuove e rinnovate offerte didattiche si presentano a partire dall’anno accademico 2021/22 nella scuola torinese di teatro Sergio Tofano, che fa parte del progetto formativo della Compagnia della Parola onlus, diretta dal regista Luca Lazzareschi.

La Compagnia della Parola rappresenta un ente di cui la Scuola di teatro Sergio Tofano costituisce un progetto integrante dal 2011, finanziato da questa stessa formazione culturale. La scuola persegue l’obiettivo di avvicinare i giovani al mondo del teatro, attraverso la disciplina interiore e comportamentale e ancheattraverso un ricco bagaglio di tecniche espressive e strumenti culturali orientati alla formazione critica. Due i suoi principali ambiti didattici, un percorso accademico, articolato in tre anni, di cui i primi due propedeutici e il terzo di pratico, e un percorso ordinario. Il percorso accademico consiste in un vero e proprio corso di perfezionamento,  che conduce a una verifica pubblica. L’accesso a questo terzo anno avviene subordinatamente al rilascio di un diploma conseguito al termine del secondo anno propedeutico.

Le attività della scuola di teatro Sergio Tofano si svolgono nella sede di via San Pio V 33, di fronte al parco del Valentino. Le attività didattiche annuali hanno luogo lungo l’arco di nove mesi, articolati in tre trimestri, al termine di ciascuno dei quali è previsto un momento di valutazione della preparazione raggiunta dall’allievo /a da parte del collegio degli insegnanti.

L’attività formativa è completata da corsi di formazione teatrali rivolti a ragazzi suddivisi in due fasce di età,  dai 5 ai 10 anni e dagli 11 ai 15. È  anche presente un percorso ordinario di formazione teatrale, aperto a tutti e della durata triennale, cui fa seguito un ulteriore anno di approfondimento e perfezionamento, capaci di consentire un approccio alle arti sceniche per chi desideri un approccio culturale, senza rinunciare ai propri impegni di studio e lavoro.

Il corpo docente della scuola è costituito da professionisti specializzati nelle proprie aree didattiche, cui sono affidati i diversi ambiti disciplinari: Roberto Alpi, Roberta Bacciolo, Gisella Bein, Antonio Bertusi,  Luciano Cravino, Paola D’Arienzo, Roberta Fornier, Alberto Gozzi, Luca Lazzareschi, Simona Nasi, Fabrizio Portalupi, Lino Spadaro e Luisa Trompetto, cui si aggiungono diversi collaboratori, tra cui anche Eugenio Allegri, Sergio Ariotti, Laura Marinoni, Isabella Lagattolla, Paolo Musio, Paola Roman, Daniele Salvo, Simone Toni, Beppe Tosco.

Luca Lazzareschi, direttore della scuola di Teatro Sergio Tofano, è reduce dalle fatiche dello spettacolo andato in scena dall’ 8al 10 luglio scorso al Festival di Spoleto e intitolato “Dante Alighieri. Inferno: la prima giornata”, in cui, nel ruolo di Dante, hainterpretato sette canti della Divina Commedia, insieme a Massimo De Francovich, affiancato da Manuela Mandracchia e Fausto Cabra, per la regia di Piero Maccarinelli.

Mara Martellotta 

La segreteria della scuola, che ha sede in via San Pio V 33, è aperta dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20.

Tel 011/884679

Informazioni: info@scuolateatrosergiotofano.it

Lavori in Corto. Restiamo umani Tre serate di proiezioni e premiazione finale

12, 13 e 14 luglio – Torino

(Comala, Cascina Roccafranca, Arena Monterosa)

Accesso libero

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema è lieta di proporre una maratona di tre serate consecutive di proiezioni, dal 12 al 14 luglio in tre diverse location a Torino, per presentare i film e i giovani autori under 35 che hanno partecipato al concorso cinematografico nazionale Lavori in corto. Restiamo umani, dedicato a opere cinematografiche che ragionano sulle tematiche dei diritti umani, e che sono state selezionate da una giuria di esperti per concorrere alla vincita dei tre premi in palio.

“Sono stati oltre un centinaio – commenta il presidente dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema, Vittorio Sclaverani– i lavori che abbiamo ricevuto allo scadere del bando a metà giugno. Davvero tantissime opere, e molto interessanti, di autrici e autori under 35 da tutt’Italia che hanno declinato con la loro sensibilità la molteplicità delle tematiche legate ai diritti umani attraverso il linguaggio audiovisivo. Siamo felici e soddisfatti di quest’ampia risposta su un tema sempre attuale quanto urgente e confesso che l’alta qualità dei lavori ha reso non facile, con il nostro staff di selezione composto da Daria Basso, Valentina Noya, Giorgio Bono, Stefano Darchino e Marco Sandrone, la scelta di selezionare 5 lavori fuori concorso e 7 in concorso.”

“Aprire uno sguardo – dichiara il coordinatore e responsabile della selezione del concorso, Marco Sandrone – su quelle realtà umane e sociali che vengono sistematicamente omesse da qualsiasi racconto è stata la sfida lanciata ai giovani autori con il tema di quest’anno, una necessità già inderogabile resa ancora più urgente dalla straordinarietà dell’attuale periodo storico. Dai campi profughi palestinesi in Libano (Zaytun – Fuori campo, Assomoud House of the resilient children) ai centri per la difesa dei diritti delle donne in Messico (En camino – Messico, machismo e nuvole), passando per la rotta balcanica dei migranti (Umar) e per la devastazione della Valle Roja (Source), l’invito a restare umani assume sempre un significato attivo, un incitamento alla solidarietà concreta come autentica espressione di umanità e di libertà. Libertà di amare (Libertà), di conquistare la propria indipendenza (Diciotto), di vivere la propria vita con dignità. Attraverso gli occhi dei nostri giovani autori, il programma di questa ottava edizione si propone di restituire uno sguardo ampio sul presente, sul tema dei diritti e del sostegno reciproco. Una finestra sulla realtà che forse, aperta dai ragazzi di oggi, potrà mostrarci anche un pezzetto del domani.”

La maratona di proiezioni inizia lunedì 12 luglio alle 21.30 presso Comala (C.so Ferrucci 65/A), uno di centri del protagonismo giovanile più vitali della città, che ospita la proiezione dei cinque film fuori concorso e l’introduzione di Mauro Carazzato del Gruppo Emergency Torino.

Si prosegue martedì 13 luglio alle 21.15 nell’ampio cortile della casa di quartiere Cascina Roccafranca (Via Rubino 45) con la prima serata di proiezioni dei film in concorso. Infine, mercoledì 14 luglio alle 21.30 si conclude il ciclo all’Arena Monterosa (Via Brandizzo 65) con il secondo slot di film in concorso e la premiazione finale.

Ogni appuntamento è arricchito da brevi pillole video dedicate ai diritti curate da Amnesty International Piemonte e Valle d’Aosta.

Tutte le proiezioni sono a ingresso libero fino a esaurimento posti nel rispetto delle norme anti Covid-19.

 

La giuria di Lavori in Corto è composta dal Presidente Stefano Francia di Celle, storico del cinema e Direttore del Torino Film Festival, Maria Elena Delia, amica e collaboratrice di Vittorio Arrigoni, a cui è dedicato il concorso quest’anno, in rappresentanza della Fondazione Vik Utopia Onlus, Marcella Filippa, Direttrice della Fondazione Vera Nocentini, Carmen Riccato, Direttrice del Disability Film Festival, Paola Ramello di Amnesty International Italia, Halah Mohammed Mohsen, giornalista e attivista per i diritti umani yemenita, Barbara Sassano, formatrice della Fondazione Montessori Italia e da Vittorio Canavese, socio dell’AMNC e consigliere nazionale dell’Associazione Italiana Formatori.

Tre sono i premi in palio:

>il Primo Premio Armando Ceste con un valore di 1.000 Euro, offerto da Nova Coop, la cooperativa della grande distribuzione
>il
Gran Premio della Giuria, dedicato quest’anno a Vittorio Arrigoni, con un valore di 600 Euro

>il Premio assegnato dalla Fondazione Montessori Italia al miglior film che tratterà i diritti dell’infanzia, con un valore di 600 Euro

 

 

L’Associazione Museo Nazionale del Cinema e Lavori in Corto da sempre operano portando avanti un’idea di rete, più che mai necessaria rispetto al presente che stiamo vivendo; per l’ottava edizione il mosaico delle realtà socio-culturali che hanno aderito al progetto è davvero molto ampio. Particolarmente significativo è il sostegno da parte della Fondazione Vittorio Arrigoni Vik Utopia Onlus presieduta da Egidia Beretta. Anche Film Commission Torino Piemonte riconferma per l’edizione 2021 la sua collaborazione, rendendosi disponibile a supportare l’iniziativa a tre diversi livelli: offrendo la promozione del concorso sui propri canali di comunicazione, presentando ai professionisti piemontesi (in primis alle società di produzione iscritte alla Production Guide del sito www.fctp.it) i progetti finalisti e, infine, organizzando un workshop di presentazione dei propri servizi e dei propri bandi rivolto ai partecipanti di Lavori in Corto. Una giuria composta dai redattori del quotidiano indipendente online eHabitat assegnerà una menzione speciale al miglior film che tratta le tematiche ambientali.

 

Restiamo Umani, sottotitolo di questa ottava edizione di Lavori in corto, è dedicato all’attivista per i diritti umani e reporter Vittorio Arrigoni, a dieci anni dalla sua scomparsa, per ricordare l’adagio con il quale Arrigoni concludeva i suoi articoli dalla Palestina.

 

 

Per maggiori informazioni

amnc.itlavorincorto@gmail.com

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