CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 375

La “Casa della vita” di Rosario Tornatore, artista

La grande bella dimora sulle alture di Cerrina, avvolta nel verdeggiante giardino che declina sull’esaltante scenario di campi e vigneti del Suol D’Aleramo come Carducci definì il Monferrato, può essere considerata una vera e propria “Casa della vita”, se con questo termine si vuole indicare il luogo in cui si conserva ogni cosa concresciuta con chi vi abita.

L’artista siciliano, tra i più noti nel campo dell’arte contemporanea, che abita qui dal 2001, vi ha trasferito il ricordo della vita precedente ricreando l’atmosfera intima della casa natale di Acireale attraverso i mobili e gli oggetti che l’hanno visto crescere.Le vetrinette colme di variopinte e preziose ceramiche di Caltagirone, le rustiche anfore in terracotta, l’ammaliante pupo siciliano, il leggendario Orlando protagonista della Chanson de Roland trattato dai pupari, i giocattoli dell’infanzia e, appesi alle pareti, i primi dipinti figurativi e i bozzetti delle scenografie di cui è stato maestro, basti pensare ai lavori per “Le sedie” di Jonesco, “il vangelo secondo San Matteo” di Pasolini, il “Viaggio” di De Sica, parlano della formazione ricevuta in una famiglia amante della bellezza, della cultura, della musica e dell’arte figurativa.

Il nostalgico ricordo della sorella scomparsa prematuramente è confermato dalla cosa più cara, il pianoforte su cui suonava, posto in un angolo appartato conservato con religiosa dedizione accanto alle fotografie che la ritraggono giovane e bella.La sensibilità di Tornatore si riversa anche sulla natura e sugli animali, tra i tanti che possiede quelli ritenuti i più fedeli amici sono i 7 cani e i 4 cavalli che lo ripagano con momenti di spensieratezza.

Appagato dagli innumerevoli successi ottenuti in ogni parte del mondo, dai lunghi soggiorni in centri propulsivi come Roma, Venezia e soprattutto Parigi dove ha frequentato i più grandi maestri delle avanguardie e ha allestito uno studio ancora oggi esistente, traferendosi nel cuore del Monferrato ha assaporato la tranquillità della vita semplice senza il clamore e la mondanità che disturberebbero la sua predisposizione alla meditazione.

Per questo ha allestito lo studio in cui lavora senza sosta ogni giorno in un angolo tranquillo e appartato della casa in modo da non avere distrazioni e continuare il percorso artistico volto alla ricerca della luce attraverso la rappresentazione delle sue visioni interiori di mondi invisibili, eppure possibili se ha facoltà di immaginarli. Partendo dai cicli precedenti delle Cosmocromie, Archecromie e Topocromie caratterizzate dalla geometrizzazione astratta, senza dimenticare le Iconocromie, definite “Naturalismo astratto” dal critico veneziano Toni Toniato, il geniale artista sta sperimentando la nuova tecnica dell’aggiunta dell’oro ai colori per far brillare maggiormente il colore-luce anche al buio.

L’atelier dove costantemente Tornatore si dedica a pittura, scultura, incisione, è un vero e proprio laboratorio dove s’intrecciano intuizione, meditazione e sperimentazione non basata su basi scientifiche bensì su una sua personalissima percezione cosmologica della natura e dell’universo. Al di là della grande finestra si delineano l’incantevole visione del paesaggio monferrino e il giardino dove gareggiano il verde delle conifere, il giallo e l’arancio degli agrumi di Sicilia con l’esaltante rosso delle foglie dell’acero che si accende miracolosamente, dopo il riposo invernale, nella bella stagione. Tutto è di stimolo al personalissimo infinito viaggio nell’indagare i misteriosi fenomeni del creato attraverso opere che denotano uno stile unico e immediatamente riconoscibile.

Giuliana Romano Bussola

 

 

San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e dei Salesiani: mostra e funzione religiosa a Torino

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“Non parlare di Dio a chi non te lo chiede ma vivi in modo tale che prima o poi te lo chieda”.
San Francesco di Sales scriveva e affiggeva sui muri delle case foglietti volanti per diffondere la fede cattolica invitando la gente a leggerli, si rivolgeva principalmente ai giovani e alle donne testimoniando un infinito amore verso Dio e verso l’umanità. Per questo motivo è diventato il patrono dei giornalisti e degli scrittori, un po’ di tutti noi che scriviamo su questo giornale, il nostro patrono la cui festa ricorre il 24 gennaio ma quest’anno la festa è ancora più importante perché ricorrono i 400 anni dalla sua morte e Torino lo ricorda con una grande mostra al Valdocco. Nato in Savoia nel 1567 Francesco studiò teologia ad Annecy e divenne vescovo di Ginevra. Morì a Lione a soli 55 anni nel 1622. In occasione del quarto centenario della morte il Museo Casa don Bosco ha allestito la mostra “Francesco di Sales 400”, un percorso espositivo che narra la vita, la fede e la spiritualità del patrono dei Salesiani di don Bosco. Una rassegna che vuole celebrare il Santo di cui i salesiani portano il nome. Nei saloni del Teatro Grande di Valdocco in via Maria Ausiliatrice 32 si vedono gli scritti liturgici del Santo, lettere olografe, documenti sulle vite dei Santi, croci argentate e un paramento di fine Cinquecento indossato da Francesco di Sales durante una messa al Santuario della Consolata di Torino. È possibile ammirare un ritratto di San Francesco di Sales del 1618, una lettera autografa del 1608, stampe, dipinti, libri e oggetti particolari come un medaglione in osso di manifattura piemontese su cui è raffigurata l’ostensione della Sindone del 4 maggio 1613 in piazza Castello in cui compare anche Francesco di Sales. L’opera più importante scritta dal Santo è La Filotea, brevi scritti che Francesco inviava alla cugina Louise du Chastel diventata sua figlia spirituale. Imitando San Luca che nel suo Vangelo si rivolge a Teofilo (amico di Dio) san Francesco di Sales si rivolge a Filotea (amica di Dio), cioè ad ogni persona che vuole amare Dio sopra ogni cosa. La mostra è anche l’occasione per visitare i numerosi spazi espositivi che compongono il nuovo Museo Casa don Bosco aperto due anni fa. A fine gennaio la Basilica di Maria Ausiliatrice festeggerà come ogni anno don Bosco. Domenica 30 alle 11 la messa sarà celebrata dal rettore maggiore dei salesiani don Angel Fernandez Artime e lunedì 31 alla stessa ora la funzione sarà presieduta da monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino. La mostra su san Francesco di Sales è aperta al pubblico fino al 15 gennaio 2023, martedì e giovedì 9,30-12,30, mercoledì e venerdì 14,30-17,30, sabato e domenica 9,30-12,30, 14,30-17,30, lunedì chiuso.
                         Filippo Re

Il fischio d’inizio dei Giochi senza Frontiere

“Attention..Trois, deux,un..”. Chi non ha atteso con trepidazione nelle serate dei mercoledì queste parole pronunciate con inconfondibile accento svizzero dai giudici Gennaro Olivieri e Guido Pancaldi, seguite dal fischio d’inizio delle gare dei Giochi senza frontiere?

Un evento popolare al quale, nel corso delle trenta  edizioni svoltesi tra il 1965 e il 1999 ( con una breve pausa a metà degli anni ’80),grazie all’Eurovisione, assistettero centinaia di milioni di telespettatori con degli share altissimi (il 32% in Italia e il 48% in Grecia, addirittura il 78% in Ungheria). L’ascolto più alto venne registrato negli anni ’70.Nel ’78, con la telecronaca di Ettore Andenna e Milly Carlucci la media fu di 17,8 milioni di telespettatori a serata mentre l’’anno precedente, con la conduzione di Rosanna Vaudetti e Giulio Marchetti, fu raggiunto il record di 18,5 milioni a puntata, addirittura più delle Olimpiadi di Monaco. A prestare voce a volto alle telecronache italiane, oltre ai già citati conduttori, vi furono tra i tanti anche Enzo Tortora e Claudio Lippi. La finalissima del ’78 incollo davanti ai televisori duecento milioni di telespettatori in Europa (e l’Italia vinse l’edizione con la squadra di Abano Terme). Si narra che la prima edizione dell’evento, a metà degli anni ’60, venne fortemente voluta dal presidente francese Charles de Gaulle, desideroso di far incontrare i giovani d’Europa in una competizione che rappresentasse anche un momento di gioia e divertimento. Parallelamente nacque la trasmissione più longeva nella storia delle coproduzioni che accompagnò almeno due generazioni di telespettatori europei. Dalle iniziali quattro nazioni che si sfidarono nella prima edizione (Italia, Germania, Francia e Belgio) si allargò la platea dei contendenti al punto che furono diciotto i paesi che offrirono le più diverse e originali ambientazioni con circa 2500 città partecipanti, compresa una puntata invernale nella colonia portoghese di Macao, nel 1990. I giochi di ogni puntata erano generalmente legati a un tema collegato alle peculiarità della città che li ospitava. Ogni squadra era composta da otto atleti, quattro uomini e quattro donne che venivano estratti a  sorte per ogni gioco.

Le edizioni più classiche prevedevano nove manches:  la prima e l’ultima impegnavano tutte le squadre, senza possibilità di giocare il Jolly e di raddoppiare il punteggio ottenuto in quel gioco, mentre le restanti sette erano disputate da tutte le squadre meno una, a rotazione. I punti venivano  assegnati a scalare dalla prima all’ultima classificata e la squadra che non disputava il gioco di gruppo doveva cimentarsi nella prova singola su un percorso a tempo: il famoso e temutissimo fil rouge. Tra gli anni ’80 e ’90 si tennero anche venti edizioni invernali dei giochi (14 come Giochi sotto l’albero e le restanti 6 denominate Questa pazza, pazza neve). In Piemonte ai Jeux sans Frontieres parteciparono 14 località (Acqui Terme, Alba, Arona, Biella, Borgosesia, Canelli, Casale Monferrato, Cesana, Chieri, Limone Piemonte, Sestriere, Stupinigi, Torino e Verbania). Cesana San Sicario fu l’unica a partecipare nel 1981 all’edizione invernale di Questa pazza, pazza neve aggiudicandosi la vittoria nella seconda puntata che venne ospitata l’8 febbraio sui Pirenei francesi, a La Mongie. Nelle memorie di generazioni di telespettatori restano quelle immagini disincantate e serene che avvicinavano tutti, attraverso quelle gare dove si mescolavano sport e allegria, all’idea di una Europa unita, comunitaria. Un ricordo che provoca istintivamente un lieve, sano sentimento di nostalgia per quei Giochi Senza Frontiere ai quali vorremmo ancora assistere.

Marco Travaglini

Non solo mostre ai Musei Reali Percorsi speciali e attività per i più piccoli animano la settimana

Continuano gli appuntamenti settimanali dei Musei Reali: nei prossimi giorni non solo mostre e visite speciali per residenti e turisti, ma anche attività dedicate a grandi e piccini, per imparare divertendosi.

 

Attività per famiglie e bambini

Sabato 22 gennaio, alle 15, alle 16 e alle 17, è il momento di Animali dalle mani. In un pomeriggio tra arte e gioco, invitiamo i piccoli visitatori a scoprire la mostra Animali dalla A alla Z, a loro dedicata nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda. Dopo aver indovinato quali animali si nascondono nelle opere d’arte esposte, potremo disegnarle insieme, partendo dalla forma delle nostre mani.

Attività gratuita per bambine e bambini dai 3 agli 8 anni, con prenotazione obbligatoria. Per i familiari, tariffa d’ingresso speciale a € 10 (ingresso gratuito con Abbonamento Musei).

Info e prenotazioni: 011 19560449 e info.torino@coopculture.it

 

Il calendario delle attività per i tesserati dei Giardini Reali

È disponibile sul sito il calendario delle attività speciali dedicate al tema dei Giardini Reali, riservate ai possessori di una delle tessere solidali. Fino a marzo 2022 è possibile prendere parte a percorsi e visite in esclusiva con le curatrici, i curatori e le restauratrici dei Musei Reali. Sono previsti incontri a tema green anche per tutto il pubblico, con tariffe agevolate per i sottoscrittori della tessera. Le tessere sono acquistabili nel bookshop dei Musei Reali o scrivendo all’indirizzo: mr-to.sostienici@beniculturali.it

Si inizia lunedì 24 gennaio alle ore 11 e alle ore 15 con la visita Breve storia dei Giardini Reali nell’ambito dei Lunedì Green, che fino a marzo faranno vivere ai tesserati e al resto del pubblico ogni lunedì la magia dei Giardini Reali a porte chiuse. Un ciclo di visite esclusive alla scoperta della storia dei Giardini, delle stratificazioni nei secoli e delle loro specie vegetali. Prenotazione obbligatoria. Info e prenotazioni: mr-to.sostienici@beniculturali.it

 

I Martedì dell’Abbonato

Martedì 25 gennaio alle ore 17 continuano i Martedì dell’Abbonato. L’appuntamento di questa settimana è dedicato alle figure di Riccardo Gualino e del Principe Eugenio di Savoia-Soissons. Un ricco percorso alla scoperta di due grandi personaggi accomunati dalla passione per l’arte, un itinerario affascinante tra il secondo e il terzo piano della Galleria Sabauda tra capolavori indiscussi per comprendere meglio l’evoluzione del collezionismo tra Settecento e Novecento.

Costo dell’attività € 10. Riservata ai titolari dell’Abbonamento Musei.

Per informazioni e prenotazioni https://piemonte.abbonamentomusei.it/

 

Le attività con CoopCulture

Sabato 22 gennaio alle ore 15.30 e domenica 23 gennaio alle ore 11, le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture conducono la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria, per scoprire o riscoprire la storia e la magnificenza della prima reggia d’Italia.

Il costo della visita è di € 7, oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18). Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Fino al 31 marzo 2022 è possibile prenotare una visita ai percorsi speciali dei Musei Reali.

Ogni venerdì alle ore 15.30, il pubblico può visitare i magnifici appartamenti della regina Maria Teresa al primo piano di Palazzo Reale, il Gabinetto del Segreto Maneggio e le suggestive Cucine Reali per rivivere gli antichi usi di Corte.
Ogni sabato alle ore 15.30, Collezionisti a Confronto: Riccardo Gualino e il Principe Eugenio di Savoia-Soissons, un ricco percorso alla scoperta di due grandi personaggi accomunati dalla passione per l’arte, per comprendere meglio l’evoluzione del collezionismo tra Settecento e Novecento.

Ogni domenica alle ore 15.30 è possibile approfondire le vicende storico-artistiche legate alla costruzione della Cappella della Sindone e ammirare i tesori conservati nella Sacrestia e nella Cappella Regia.

Costo delle attività: € 20 (€ 13 per Abbonamento Musei).

Biglietti online su Musei Reali di Torino | CoopCulture – e-mail info.torino@coopculture.it

 

Ciprotour. Oltre il confine

Fino al 3 marzo 2022 il pubblico può godere di una mostra diffusa che unisce i Musei Reali e le Biblioteche civiche di Torino. Il progetto mira a promuovere sul territorio la mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, terminata il 9 gennaio. Il progetto prevede una serie di piccole esposizioni in alcune biblioteche torinesi: narrazioni da Cipro e su Cipro nelle sale della Biblioteca Civica Centrale, alla Biblioteca civica Musicale Della Corte si parla di musica cipriota, al Mausoleo della Bela Rosin e alla Biblioteca civica Villa Amoretti si racconta dell’isola sacra ad Afrodite e dei profumi della dea, alla Biblioteca civica Cesare Pavese di commerci e genti, di lingue e culture alla Biblioteca civica Primo Levi. E ancora, alla Biblioteca civica Don Milani, si tengono incontri su Cipro, porto e ponte del Mediterraneo. Il Bibliobus, inoltre, diffonde in città le informazioni sugli eventi in programma.

 

Le mostre in corso ai Musei Reali

Prorogata fino a domenica 13 febbraio 2022In Between è la prima mostra a Torino dedicata allo scultore piemontese Fabio Viale, che ha conquistato notorietà internazionale grazie alle sue statue tatuate e alle straordinarie finzioni in marmo. Cinque opere monumentali allestite in Piazzetta Reale e un percorso curato da Filippo Masino e Roberto Mastroianni all’interno di Palazzo Reale testimoniano i campi di ricerca e presentano opere inedite, svelate al pubblico negli spazi della residenza sabauda. Realizzata in collaborazione con la Galleria Poggiali di Firenze, la mostra è visitabile con il biglietto dei Musei Reali.

 

Nell’ambito dei progetti di collaborazione tra musei italiani e stranieri, i Musei Reali ospitano nelle Sale dei Maestri Caravaggeschi, al primo piano della Galleria Sabauda, l’opera di Orazio Gentileschi Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, in prestito dalla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia. L’evento espositivo, prorogato fino a domenica 20 febbraio, è una straordinaria opportunità di confronto con l’Annunciazione, capolavoro dello stesso artista, celebre seguace di Caravaggio, custodito dai Musei Reali. Il confronto tra queste due opere permette di accostarsi al metodo di lavoro del pittore, che consiste nel riutilizzo di cartoni o di lucidi per comporre singole figure o intere scene.  Il volto di Santa Cecilia che suona la spinetta e un angelo, dipinto tra il 1615 e 1620 ritorna con attitudine simile in quello della Vergine nell’Annunciazione di Torino, donata dallo stesso Gentileschi al duca Carlo Emanuele I di Savoia nel 1623 e oggi esposta nella Galleria Sabauda. La visita alla mostra è compresa nel biglietto dei Musei Reali.

 

Animali dalla A alla Z. Una mostra dedicata ai bambini è l’esposizione allestita nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda fino al 3 aprile 2022. Il progetto, curato da Rosario Maria Anzalone ed Enrica Pagella, è concepito per bambini e famiglie, dall’altezza delle vetrine alle soluzioni grafiche: tra dipinti, disegni, incisioni, reperti archeologici e oggetti d’arte decorativa, quaranta opere dei Musei Reali sono accomunate dalla raffigurazione di animali, da indovinare in una modalità di fruizione partecipata. La visita alla mostra è compresa nel biglietto dei Musei Reali.

 

La Biblioteca Reale

La Sala Lettura della Biblioteca Reale è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.15 ed è chiusa il sabato. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta.

Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina Orari e modalità di apertura della Biblioteca Reale – Musei Reali Torino (beniculturali.it)

 

Caffè Reale

Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una ambientazione unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.

 

Museum Shop

Per rimanere aggiornati sulle pubblicazioni dei Musei Reali e per dedicarvi un pensiero, il Museum Shop è aperto.

È disponibile anche online Musei Reali (shopculture.it).

 

L’accesso ai Musei Reali e alle mostre è consentito unicamente esibendo il Super Green Pass (Green Pass rafforzato ad esito di vaccinazione o guarigione da Covid-19) e indossando la mascherina chirurgica, secondo le norme di sicurezza previste dal Decreto-legge del 24 dicembre 2021, n. 221.

 

Casa Fools ripartono le Domeniche Spettacolari

Le giornate dedicate alla famiglia con spettacoli di teatro per l’infanzia.
In programma domenica 23 gennaio Elisir d’amore – Favola in musica” con Luigi Orfeo, attore e regista lirico.
Con l’aiuto di simpatici pupazzi, Luigi racconterà in forma giocosa e coinvolgente le rocambolesche avventure di tutti i personaggi, dando nuova vita a un capolavoro adatto a tutte le età. Il melodramma di Donizzetti diventa così una favola in musica pensata per i più piccoli, ma che lascia a bocca aperta anche gli adulti.
L’appuntamento è alle ore 10 per la replica mattutina e alle 16 per quella pomeridiana. Prima dello spettacolo il pubblico potrà gustare la ricchissima merenda dolce e salata con tanti prodotti genuini.

“Il fascino dell’imperfezione. Dialoghi con Domenico Quirico”

Presentazione del libro di Tiziana Bonomo al “FuoriLuogo” di Asti

Sabato 22 gennaio, ore 17,30

Asti

Interviste. Racconti. Documenti. Titolo: “Il fascino dell’imperfezione. Dialoghi con Domenico Quirico”. Al centro dell’intervista-narrazione quel grande professionista della cronaca giornalistica che tutti conosciamo: Domenico Quirico, astigiano, classe ’51, narratore acuto per “La Stampa” della “Primavera araba”, di guerre, rivoluzioni, migrazioni, rapito in Libia (per due giorni) nell’agosto del 2011 e il 9 aprile del 2013 in Siria per cinque terribili lunghi mesi, fino all’8 settembre. Cinque capitoli (“La lettura”, “L’accoglienza”, “L’Europa”, La vita”, “La fede”) “spalmati” con profonda sensibilità e il calore di una vivida tenuta emozionale in 280 pagine – e oltre settanta immagini – edite da “Jaca Book”, il primo libro di Tiziana Bonomo (torinese, alle spalle un lavoro  nel campo del marketing e nella comunicazione di grandi aziende internazionali, nonché nel 2016 vulcanica ideatrice e fondatrice di “ArtPhotò”, con cui promuove e sperimenta progetti legati alla fotografia di documentazione e di impegno sociale) “cerca di svelare – si legge nella prefazione – la percezione originale di un narratore del nostro tempo, restituendo la sua testimonianza vissuta in drammatica presa diretta sugli avvenimenti storici più rilevanti degli ultimi trent’anni”. Presentato nei giorni scorsi alla Biblioteca Civica “Nicolò e Paola Francone” di Chieri, l’opera prima (ne auspichiamo davvero altre) della Bonomo sarà presentata sabato 22 gennaio (ore 17,30) presso la “Casa della Cultura – FuoriLuogo” di via Govone 15 ad Asti. A moderare l’incontro, Davide Ruffinengo. Folgorata sulla via di Damasco dalla lettura di “Esodo. Storia del nuovo millennio”, in cui Quirico racconta dei viaggi fatti in compagnia dei migranti nei principali luoghi del Pianeta da cui essi partono e “in cui sostano e si riversano”, Tiziana Bonomo inizia un’opera di positivo stalkeraggio nei confronti del giornalista le cui parole “mi avevano fortemente commossa”. “Pazientemente – racconta – ho letto tutti i suoi libri, raccolto tutti i suoi articoli, le interviste televisive, gli incontri e le lezioni magistrali”. Il tutto per tre anni. Letture intervallate da numerosi incontri. Domande e domande. Riflessioni. Interrogativi. La voglia di capire, per bocca di chi li aveva vissuti e ne aveva scritto con coraggio e  limpida verità i grandi fatti della Storia. “Così ben presto – ancora Tiziana – la qualità delle nostre conversazioni ha fatto nascere in me l’ambizione di farlo conoscere a fondo attraverso un libro”. Idea accettata da Quirico, il cui consenso “mi ha spinto a proporre le interviste in maniera diretta, con il fascino della sua parola e con le imperfezioni (di qui il titolo del libro) che la generano”.

“L’opera di Tiziana Bonomo – sottolinea Riccardo Crisci, presidente di ‘FuoriLuogo’- è semplicemente importante, non ci sono altri termini per definirla. Testimonia ed al tempo restituisce il valore del lavoro del giornalista Domenico Quirico, riuscendo sapientemente a trasmetterne tutta la portata. Grazie alla moderazione di Davide Ruffinengo, dal palco si offrirà la possibilità di conoscere più da vicino innumerevoli sfumature del nostro mondo contemporaneo. Sarà un pomeriggio intenso e che lascerà infiniti spunti di riflessione”.

All’incontro, con l’autrice sarà presente anche Domenico Quirico. Prenotazione fino ad esaurimento posti a: eventi@fuoriluogoasti.com

Accesso consentito solo con esibizione del “ Super Green Pass”.

g.m.

Nella  foto:   Tiziana Bonomo

 

Tutti gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

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SABATO 22 GENNAIO

 

Sabato 22 gennaio ore 15

L’ATTIMO INCONTRA L’ETERNO IN DICIASSETTE SILLABE: MINICORSO-LABORATORIO DI HAIKU IN QUATTRO INCONTRI CON COMPOSIZIONE SU SHIKISHI

MAO – workshop per adulti sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese

A cura della dottoressa Roberta Vergagni, iamatologa

I primi tre appuntamenti si articoleranno in tre momenti: teoria della composizione di haiku, visita guidata alla mostra con letture di haiku selezionati, creazione guidata di haiku come scrittura creativa. Nell’ultimo incontro ogni partecipante selezionerà un kanji (carattere giapponese) che scriverà con fude pen (pennarello-pennello) su cartoncino shikishi; la composizione sarà completata da uno tra gli haiku realizzati negli incontri precedenti e impreziosita dalla firma dell’autore in giapponese.

Massimo 12 partecipanti. Costo: 70 € (4 incontri). Tutti i workshop sono comprensivi dei materiali. Prenotazione consigliata alla mail: mao@fondazionetorinomusei.it.

Sabato 22 gennaio ore 15

ARTE E TÈ IN ORIENTE. VERSO L’INDIA

MAO – art speed date con degustazione di tè

In occasione del settantacinquesimo anno di ricorrenza dell’Indipendenza dell’India il MAO, con il patrocinio del Consolato Generale dell’India, propone al pubblico un ciclo di art speed date, accompagnato da degustazioni di pregiati tè indiani a cura di TheTea.

Primo incontro: Buddha. Evoluzione della figura dell’Illuminato nell’arte.

Il primo appuntamento si focalizzerà su alcune opere d’arte legate al buddhismo partendo dalla fase antica, in cui l’immagine antropomorfa del Buddha è assente, per arrivare alla finissima raffigurazione dell’Illuminato nella produzione scultorea risalente al periodo Gupta (IV-VI secolo d.C.).

Degustazione: Dal porto di Bombay o ‘Buona Baia ’alle classificazioni del tè indiano.

I partecipanti saranno accompagnati nel percorso storico ed evolutivo del tè in India. Si parlerà di innovazione, intesa come programmi di sostenibilità rivolti all’ambiente e qualità del lavoro, oltre che della complessa valutazione delle foglie riportata in etichetta con sigle per molti di noi enigmatiche. Ad accompagnare gli argomenti una degustazione comparativa del tè a foglia intera con il tè più moderno ottenuto con lavorazione CTC. Il momento del tè sarà completato da dolcezze in abbinamento alle aromaticità proposte.

Costo: 18€ (più biglietto di ingresso al museo – gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e valle d’Aosta). Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

DOMENICA 23 GENNAIO

 

Domenica 23 gennaio ore 11

CI SONO I LEONI

Palazzo Madama – attività famiglie

Sullo scrigno appartenuto al cardinale Guala Bicchieri e chiuso da una grande serratura appaiono creature fantastiche e animali selvatici, tra cui leoni intenti in una furiosa lotta: sembrano fare la guardia al prezioso contenuto che potrebbe essere sottratto da mani rapaci. Nel corso del laboratorio – usando cartoncini colorati, colla e forbici – proveremo a creare un variopinto leone che ci tenga compagnia e faccia la guardia ai nostri sogni. Durante il laboratorio potrete esplorare le espressioni del volto che volete dare al re della foresta e con un colore fosforescente aggiungere una nuova espressione che apparirà di notte.

Età consigliata: 5/10 anni. Durata: 90 minuti

Costo: € 7 a bambino; biglietto ridotto per gli adulti accompagnatori (gratuito con Abbonamento Musei). Tutti gli spazi sono accessibili

Info e prenotazioni: 011 4429629 madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Prenotazione obbligatoria.

 

Domenica 23 gennaio ore 16

PENNELLATA DI GIAPPONE

MAO – attività per famiglie sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese

L’attività prevede la visita della mostra temporanea Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese e un laboratorio in cui i partecipanti potranno realizzare il proprio dipinto verticale su rotolo utilizzando la pittura monocromatica ispirata alla tecnica sumi-e.

Costo: bambini € 7; adulti ingresso ridotto alla mostra (gratuito con Abbonamento Musei)

Prenotazione obbligatoria tel. 011.4436927/8 oppure maodidattica@fondazionetorinomusei.it.

 

GIOVEDI 27 GENNAIO

 

Giovedì 27 gennaio ore 17

CI SONO I LEONI

Palazzo Madama – attività famiglie

Sullo scrigno appartenuto al cardinale Guala Bicchieri e chiuso da una grande serratura appaiono creature fantastiche e animali selvatici, tra cui leoni intenti in una furiosa lotta: sembrano fare la guardia al prezioso contenuto che potrebbe essere sottratto da mani rapaci. Nel corso del laboratorio – usando cartoncini colorati, colla e forbici – proveremo a creare un variopinto leone che ci tenga compagnia e faccia la guardia ai nostri sogni. Durante il laboratorio potrete esplorare le espressioni del volto che volete dare al re della foresta e con un colore fosforescente aggiungere una nuova espressione che apparirà di notte.

Età consigliata: 5/10 anni. Durata: 90 minuti

Costo: € 7 a bambino; biglietto ridotto per gli adulti accompagnatori (gratuito con Abbonamento Musei). Tutti gli spazi sono accessibili

Info e prenotazioni: 011 4429629 madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Prenotazione obbligatoria.

 

Giovedì 27 gennaio ore 18.30

OLTRE LA NATURA. RIFLESSIONI SULLA PITTURA DI EPOCA EDO

MAO – conferenza sulla mostra Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese

A cura della professoressa Rossella Menegazzo.

Ingresso libero

 

Giovedì 27 gennaio ore 18.00

IN THE MAKING Incontro con Michelangelo Pistoletto

GAM Sala 1 – conferenza a cura di Federico Vercellone

La GAM ospita in Sala 1 giovedì 27 gennaio alle ore 18 una tappa del progetto “In the Making”, curato dal “Centro Studi Arti della Modernità” e promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.

Michelangelo Pistoletto dialogherà con Federico Vercellone. Modera Chiara Simonigh.

Il ciclo di conferenze “In the Making” promuove dialoghi tra artisti e intellettuali intorno ai molteplici rapporti tra arte, scienza, artigianato e tecnologie.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili

 Le modalità di accesso ai Musei sono regolamentate secondo le disposizioni normative vigenti.

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

Al Mao degustazioni di pregiati tè indiani 

In occasione del settantacinquesimo anno di ricorrenza dell’Indipendenza dell’India il MAO, con il patrocinio del Consolato Generale dell’India, propone al pubblico un ciclo di art speed date condotti da Theatrum Sabaudiae, accompagnato da degustazioni di pregiati tè indiani a cura di TheTea.

 

Tre appuntamenti caratterizzati da una selezione di opere d’arte indiana della collezione permanente, in cui al centro della narrazione sono presentati rilievi e sculture di ispirazione induista e buddhista. La loro lettura iconografica sarà il punto di partenza per raccontare concezioni e temi delle tradizioni religiose e della produzione artistica dell’India. Dall’elaborazione dell’immagine antropomorfa del Buddha alla rappresentazione delle principali forme divine dell’Induismo, ogni incontro sarà incentrato su un nucleo circoscritto di opere per coinvolgere i partecipanti in un percorso di avvicinamento alla cultura indiana.

 

Le date:

22 gennaio – 19 febbraio – 19 marzo ore 15

 

Primo incontro 22 gennaio ore 15

Buddha. Evoluzione della figura dell’Illuminato nell’arte.

Il primo appuntamento si focalizzerà su alcune opere d’arte legate al buddhismo partendo dalla fase antica, in cui l’immagine antropomorfa del Buddha è assente, per arrivare alla finissima raffigurazione dell’Illuminato nella produzione scultorea risalente al periodo Gupta (IV-VI secolo d.C.).

Degustazione

Dal porto di Bombay o ‘Buona Baia ’alle classificazioni del tè indiano.

I partecipanti saranno accompagnati nel percorso storico ed evolutivo del tè in India. Si parlerà di innovazione, intesa come programmi di sostenibilità rivolti all’ambiente e qualità del lavoro, oltre che della complessa valutazione delle foglie riportata in etichetta con sigle per molti di noi enigmatiche.

Ad accompagnare gli argomenti una degustazione comparativa del tè a foglia intera con il tè più moderno ottenuto con lavorazione CTC.

Il momento del tè sarà completato da dolcezze in abbinamento alle aromaticità proposte.

 

 

Secondo incontro 19 febbraio ore 15

L’induismo e le sue divinità: Vishnu, Shiva e le Sette Piccole Madri

Nelle sale destinate all’arte indiana saranno prese in esame una selezione di opere afferenti all’induismo. In particolare, ci soffermeremo sulla rappresentazione e sull’iconografia di alcune tra le maggiori figure divine oggetto di culto: Vishnu, Shiva e la Dea, che trova espressione di raffigurazione corale nelle figure delle Sette Piccole Madri (Saptamatrika).

Degustazione

Nuvole e fulmini: il terroir del Darjeeling e le stagioni.

Meravigliosi giardini immersi tra le pendici himalayane seguono il naturale ambiente climatico di altitudine, necessario alla sopravvivenza e vigore delle piante.

Umidità, vento e quantità di nuvole caratterizzano questa regione dell’India produttrice di un tè così esclusivo al mondo, tanto da diventare denominazione del tè prodotto. Il tè Darjeeling è inconfondibile, considerato da molti come il più pregiato dei tè neri.

La degustazione svelerà in tazza le mutevoli espressioni aromatiche stagionali, arricchita da informazioni storiche e tecniche di produzione.

Il momento del tè sarà completato da dolcezze in abbinamento alle aromaticità proposte.

 

Terzo incontro 19 marzo ore 15

Il Signore che rimuove gli ostacoli: Ganesha.

L’ultimo appuntamento è dedicato al dio dalla testa di elefante, colui che rimuove gli impedimenti, una tra le divinità più popolari in India. Le sculture a stele della collezione permanente che raffigurano Ganesha ci forniranno l’occasione per raccontarne la valenza nella tradizione induista e gli elementi iconografici che lo contraddistinguono.

Degustazione

Il fascino del tè di pianura: l’Assam

Assam o “senza eguali” è una terra che protegge e conserva. Le condizioni ambientali perfezionano una produzione ideale per rispondere alla richiesta mondiale del tè Assam, senza per questo perdere in qualità. Studi e ricerche proseguono infatti affinché si mantenga inalterato nel tempo il tipico carattere corposo di questo tè.

Il percorso sensoriale confronterà due diversi tè Assam per confermare l’inconfondibile nota classica dell’infuso e riconoscere le qualità aromatiche superiori di un clonale esclusivo dedicato alla produzione di tè Assam a foglia intera e di grado FTGFOP.

Il momento del tè sarà completato da dolcezze in abbinamento alle aromaticità proposte:

 

Costo: 18€ (più biglietto di ingresso al museo – gratuito per i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e valle d’Aosta).

Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

 

Due tensostrutture per Eurovision

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Saranno due le tensostrutture che la Città di Torino allestirà per quindici giorni vicino al PalaOlimpico in occasione dell’Eurovision song contest in programma il prossimo mese di maggio.

 

Una ampia tremila mq collocata a fianco dell’impianto sarà sede delle delegazioni e degli artisti dei vari Paesi, dei camerini e dell’area degli sponsor; la seconda – ampia cinquemila mq – sarà installata nell’area dei giardini di piazza d’Armi per ospitare la sala stampa e i circa millecinquecento giornalisti attesi in Città in occasione della manifestazione.

La delibera è stata illustrata in via preventiva durante la seduta della Commissione Ambiente di ieri pomeriggio che ha espresso parere positivo alla deroga al Regolamento al Verde Pubblico previsto per questa tipologia di occupazioni. L’obbligo di ripristino dell’area verde al termine della manifestazione è garantito dalla Città stessa.

L’atto sarà esaminato da parte della Giunta comunale per l’approvazione.

“Anita e le altre…in musica e poesia”

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Al Museo del Risorgimento di Torino, evento a cura di Maurizio Benedetti

Sabato 22 gennaio, ore 15,30

Una mostra di successo declinata in musica e in poesia. Esperimento interessante e di sicuro richiamo. Capita ad “Anita e le altre. Storie di donne del Risorgimento”, dedicata dal Museo Nazionale del Risorgimento, in occasione del bicentenario della nascita, ad Anita Garibaldi, al secolo Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva (nata in Brasile, a Morrinos nelle Stato di Santa Catarina il 30 agosto del 1821 e morta a Mandriole di Ravenna fra le braccia del marito, l’eroe dei due mondi, il 4 agosto del 1849) e, insieme a lei, ad altre 18 donne che, in periodo risorgimentale, seppero occupare spazi pubblici fuori dall’ambito esclusivamente privato, alimentando una consapevolezza nuova ed una coscienza politica tale da permettere loro di dare vita, accanto alle virtù tradizionali di madri e di spose, a nuove forme di partecipazione sociale e culturale che hanno segnato l’evoluzione del nostro paese: dalla nascita dei salotti politici all’arte, dal sostegno alle lotte e alle guerre di indipendenza, dall’assistenza fino al giornalismo e all’istruzione. Orbene, inaugurata due mesi fa la mostra sta ancora oggi riscuotendo un grande successo di pubblico; tale da spingere gli organizzatori a prorogarla fino al prossimo 20 febbraio. Non solo. Al Museo del Risorgimento si è pensato bene e con indubbio acume di “omaggiarla” anche di un evento che si preannuncia di forte presa emozionale, declinandone il percorso sulla scia di musiche e parole. Alta musica e alta poesia. L’evento, a cura del maestro Maurizio Benedetti e ribattezzato “Anita e le altre…in musica e poesia”, si terrà nella “Sala Codici” del Museo di piazza Carlo Alberto 8, dove al pubblico sarà proposto l’ascolto delle musiche e delle poesie ispirate alle figure femminili raffigurate nei dipinti esposti in mostra. L’appuntamento è per il prossimo sabato 22 gennaio, alle ore 15,30. I brani in programma sono soprattutto composizioni di Michele Novaro (autore dell’ “Inno Nazionale”) che fu particolarmente prolifico nel porre in musica le poesie di poeti patrioti come Giovanni Prati, Francesco Dall’Ongaro, Arnaldo Fusinato e Luigi Mercantini, ispirate all’universo femminile. Saranno eseguiti anche brani strumentali tra i quali la “Garibaldi Polka” di Paolo Giorza, autore della famosa “Bella Gigogin”, accanto ad altre composizioni di autori minori come la “Margherita Mazurca” di L.Ottone, dedicata alla Regina Margherita, grande appassionata di chitarra e mandolino. Il maestro Maurizio Benedetti sarà accompagnato dall’attrice Pina Porzio, che leggerà alcune poesie, testimonianze coinvolgenti nel loro documentare come la donna sia stata interprete nei modi peculiari della femminilità, dello spirito e della storia del nostro Risorgimento.

La prenotazione é obbligatoria telefonando allo 011.5621147

Costo: 12 € a persona; 4 € per i possessori di Abbonamento Musei e altre card turistiche. Il biglietto di ingresso darà diritto alla visita alla mostra e al Museo.

L’accesso sarà consentito solo ai possessori di green pass rafforzato e mascherina FFp2.

g.m.

Nelle foto:

–         Pietro Bouvier: “Anita morente”, olio su tela, 1864

–         Gaetano Gallino: “Ritratto di Anita Garibaldi” (l’unico ripreso dal vivo a Montevideo e autenticato dal figlio Ricciotti), olio su carta, 1845

–         Maurizio Benedetti