CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 228

Estate in piazza, un mese di eventi a Leinì

Anche per il 2023 la rassegna estiva organizzata dal Comune con il supporto delle Associazioni locali offre un ricco cartellone di eventi per tutti i gusti. Dal teatro alla musica, dal ballo liscio ai concerti, fino alla tradizionale “Leini in bianco a cena”, possibilità per tutti di trovare l’evento giusto per divertirsi, passare una serata in paese vivendo la comunità.

Ecco nel dettaglio il programma.
Si parte mercoledì 28 giugno alle 21.30 in piazza Vittorio Emanuele II, con il concerto della fanfara dei Bersaglieri M.A. Fausto Balbo di Settimo Torinese per la celebrazione dei 65 anni di fondazione dell’Associazione Bersaglieri Leini “Carlo Gremo”. Clicca per approfondire.
Il weekend sucessivo ospiterà il ritorno del Jazz Festival Leini, dopo il successo della prima edizione nel 2022: tre giorni di concerti, con la particolarità di sabato 1 luglio, quando saranno tre i gruppi musicali ad alternarsi per le vie del concentrico al fine di animare la notte bianca. Clicca per approfondire.
Dal 6 all’8 luglio tornerà Lunathica, il festival del teatro di strada che coinvolge 8 comuni: saranno ben 7 gli spettacoli a Leini con compagnie di grande rilievo e spettacoli divertenti e coinvolgenti. Venerdì 7 luglio, dopo lo spettacolo della Compagnia Luca Piallini, sarà il momento della lunga notte dei saldi, organizzata dall’Associazione Commercianti Centro Storico. Clicca per approfondire.
Dal 13 al 16 luglio fine settimana dedicato a San Lorenzo, alla musica e alla solidarietà con le iniziative dell’associazione Voglio solo un sorriso… Martina. Giovedì 13 tocca al ballo liscio, venerdì 14 al revival anni ’80, sabato 15 al karaoke e alla disco musica, domenica 16 passeggiate culturali nel concentrico, sfilata ed esposizione delle auto storiche organizzata da Promo Eventi, giochi per bambini (dalle 17), concerto del gruppo “I cavalieri di Zara” e stand enogastronomici in serata. Clicca per approfondire.
Finale in crescendo tra il 20 e il 23 luglio: giovedì 20 ballo liscio e boogie woogie con Promo Eventi, venerdì 21 concerto delle fisarmoniche di Accordeon, sabato 22 Leini in bianco a cena con l’Associazione Commercianti Centro Storico, domenica 23 giochi, animazione e musica con Leini Live. Clicca per approfondire.
Dal 13 al 23 luglio, parco giostre in piazzale Buonarroti (Betulle 1).

Durante gli eventi e per l’allestimento sono previste le seguenti modifiche alla viabilità.

  • Divieto di transito, sosta con rimozione forzata e fermata dalle ore 07,00 del giorno 24/06/2023 alle ore 20,00 del giorno 25/07/2022 sulla piazza Vittorio Emanuele II.
  • Divieto di transito, sosta e fermata con rimozione forzata dalle ore 17,00 alle ore
  • 24,00 dei giorni 28 e 30/06/2023, 01, 02, 06, 07, 08, 13, 14, 15, 16, 20, 21 e 22/07/2023 sulla via Maffei, tratto compreso tra la via Cavour e la piazza Vittorio Emanuele II e sulla via XXV Aprile.
  • -divieto di transito, sosta e fermata con rimozione forzata su parte della piazza I Maggio (area fronte villa Chiosso) dalle ore 16,00 a fine manifestazione del giorno 16/07/2023.
  • Divieto di transito, dalle ore 20,00 a fine manifestazione del giorno 16/07/2022 sulla via Carlo Alberto, tratto compreso tra la via Cottin e la piazza Vittorio Emanuele II, con esclusione dei veicoli provenienti dalla via Cavour con direzione via Bonis.
  • Divieto di transito, sosta e fermata con rimozione forzata dalle ore 18,00 alle ore 24,00 dei giorni 01/07, 07/07 e 22/07/2023 sulla via Carlo Alberto, tratto compreso tra la piazza I Maggio (rotonda via Torino) e la piazza Vittorio Emanuele II;
  • Divieto di transito, sosta e fermata con rimozione forzata dalle ore 18,00 alle ore 24,00 dei giorni 01/07, 07/07 e 22/07/2023 sulla piazza Ricciolio, con esclusione dei veicoli provenienti dalla via Ricciolio con direzione via Vallino e dei veicoli provenienti da via Martiri Libertà in direzione di via Cottin.
“Ancora una volta un cartellone ricchissimo con artisti di rilievo – commenta Cristina Bruno, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura -: confermatissima Lunathica, seconda edizione del Jazz Festival Leini, con una formula rinnovata, ma soprattutto la consolidata collaborazione con le Associazioni del territorio rappresentano i capisaldi di una rassegna impegnativa ma anche appagante che persegue l’obiettivo di rendere Leini un luogo vivo, piacevole, attrattivo. Un luogo, e lo dico con grande soddisfazione, dove i riscontri del pubblico vengono ascoltati e tradotti in un cartellone variegato e davvero ricco: ancora una volta abbiamo accontentato anche gli amanti del liscio, così come i millennials e la loro nostalgia degli anni ’80, costruendo una collaborazione efficace, di cui sono davvero orgogliosa, con tutte le associazioni che hanno voluto contribuire a questa rassegna organizzando uno o più eventi”.

Il Diario Italiano di Pier Franco Quaglieni

Il Diario è  sicuramente uno dei testi più  nobili in letteratura, di carattere privato e personale, in cui l’autore annota esperienze e riflessioni, sentimenti e stati d’animo.

‘Diario Italiano’ dello storico Pierfranco Quaglieni è l’ultimo libroda lui dato alle stampe, che raffigura la storia contemporanea attraverso le biografie e le vicende di ventinove personaggi che hanno intessuto la storia del territorio piemontese, influenzandone anche le vicende a livello nazionale. Piero Angela, per esempio, viene descritto con il suo distacco “elegante e cordiale”, proprio dell’uomo di scienza che sapeva condividere con gli altri le proprie conoscenze e capace di attrarre verso la scienza anche chi non ne fosse stato fino ad allora interessato. Altrettanto ben delineata risulta la figura di Carlo Donat Cattin, considerato insieme a Edoardo Calleri di Sala e a Giuseppe Pella il politico democristiano più attivo e autorevole in Piemonte nella seconda metà del Novecento. La sua ascesa politica fu lunga, contrastata e sofferta. Fu arruolato nei Granatieri di Sardegna nel 1941, si impegnò nella Resistenza e fu tra i fondatori della Cisl nel 1950 e “fu un leader durissimo che non si fermò davanti a Valletta e agli Agnelli con i quali ebbe un costante rapporto di conflitto”. Proprio a Giovanni Agnelli dedica il primo ritratto del Diario, di cui ricorda il clima storico di grande attenzione che circondò i funerali in Duomo, in contrasto con la mancanza di iniziative successive atte a storicizzare una figura così importante come quella dell’avvocato. Non è  un caso che i ritratti del Libro prendano avvio con quello dell’avvocato perché “il mito dell’Avvocato – afferma lo stesso Quaglieni – è  stato qualcosa di fondamentale per la città, ma mi sembra che la Fiat abbia preso altre direzioni […]”.

I ritratti dei personaggi che tratteggia il professor Quaglieni sono talora scomodi, capaci di imprese non scontate e di opporsi anche al sistema dominante dell’epoca.

Alcuni ritratti sono ricchi di affetto come quello tratteggiato nei confronti di Bianca Montale e di Maria Magnani Noya.

Maria Magnani Noya viene definita da Quaglieni inflessibile e generosa al tempo stesso. È la prima donna sindaco di Torino. Come sindaco purtroppo non riuscì a far ripartire la metropolitanache ‘le giunte rosse avevano bloccato in modo sciagurato’. Quaglieni riconosce in Maria Magnani Noya una militanza nel PSI, ma prima ancora nel partito Radicale di Pannunzio e di Villabruna, tanto da militare nel centro Pannunzio che frequentò come sindaca.

Un ritratto altrettanto efficace è quello che coglie di una donna, Frida Milan, di nascita catanese, ma di adozione torinese,  che aderì al Partito di Azione, partecipò alla resistenza comepartigiana combattente e fu una delle poche donne alle quali fu riconosciuto il grado di capitano.

I ritratti proseguono con figure del calibro di Carlo Giulio Argan, Alberto Asor Rosa,  Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, Gino Strada e Carol Rama.

Tra le figure raccontate quella di cui è stato maggiormente debitore è  quella di Renzo De Felice. Come Piero Angela è  stato un autentico divulgatore che non ha mai banalizzato i contenuti da lui trattati, così Renzo De Felice è  stato un maestro capace di cogliere il fascismo con distacco critico.

Intense pagine sono quelle che il professor Quaglieni dedica a Bianca Montale, storica del Risorgimento.

Il libro risulta una successione di ritratti animati certo da valori ideali nei quali il professore crede, quali la passione per la libertà,  per il confronto delle idee democratiche, espresse con chiarezza, senza il timore di scontrarsi con il giudizio altrui.

Il libro verrà presentato nel corso di un incontro online mercoledì 28 giugno alle 18 sulla pagina facebook del Centro Pannunzio.

MARA MARTELLOTTA

Un Campus sulle coste di Albenga Con la Gypsy Musical Academy e il west End di Londra

23-30 luglio 2023
L’Italia e Londra unite nel segno spettacolo grazie al Campus dedicato alle arti performative che vedrà la collaborazione del Musical del West End di Londra. Il progetto, ideato da Mediterrarnea e dalla Gypsy Musical Academy, primaria accademia di musical nazionale di Torino, con la collaborazione de Il Siparietto, sarà realizzata nella splendida cornice marittima di Albenga e si terrà dal 23 al 30 luglio.
In un mondo che abbatte i confini, cresce sempre di più l’esigenza di creare un ponte di studio, di lavoro e di ricreazione creativa con altre realtà culturali e professionali.
La direzione artistica è affidata a Stefania Fratepietro, un’icona italiana nell’ambito del musical, pluri vincitrice dei Musical Theatre Awards e protagonista degli shows più famosi (“Rent”, “Grease”, “Hello Dolly”, “Cats”, “La Divina Commedia”, “Fame”, etc.), attualmente in allestimento con “The Phantom of the Opera”.
Tra i docenti, grandi star del West End di Londra speciale Millie O’Connell, vincitrice dei “Lawrence Olivier Award” come miglior protagonista di musical, protagonista del musical “Aladdin” (Jasmine), “Six” (Anna Bolena), “Hair” (Jeanie), “The Cher Show” (Babe).
Ma non solo, altri grandissimi performer saranno docenti di quest’esperienza: da Luca Giacomelli Ferrarini, noto protagonista di grandi musical come “Romeo e Giulietta – ama e cambia il mondo”, “West side story”, “Happy Days”, “Fame”, etc. a Luca Spadaro, ballerino televisivo e di musical quali “Grease”, “Pinocchio”, “Kinky Boots”, etc. fino a Marta Lauria, cantante, polistrumentista, laureata in Musical Theatre Writing presso il prestigioso Berklee College of Music di Boston e coordinatrice del Progetto “Broadway and West end Gypsy Project”. Assistente alla regia Giovanni Bovani Cavani, regista e produttore di spettacoli.
Il laboratorio è rivolto a tutti attori, cantanti e ballerini di ogni età e livello che amano il musical, con corsi a livelli, dal professionista all’amatore, fino ad un corso dedicato ai giovanissimi (10-16 anni). Il teatro musicale rimane la più completa forma espressiva, altamente formativo e soprattutto è meravigliosamente divertente. Per le lezioni con le guest star inglesi è già previsto un traduttore.
Ai migliori allievi verrà inoltre offerta una borsa di studio per il “Broadway and West end Gypsy Project” che prevede una serie di appuntamenti con delle stelle del mondo del musical di Broadway e West end di Londra e non solo. A conclusione della settimana tutti i partecipanti si cimenteranno nell’allestimento vero e proprio di un vero spettacolo professionale, che si terrà il 29 luglio, e avranno l’opportunità di andare in scena con i grandi artisti.

International Camp

P’Assaggi letterari alla Venaria inizia con Andrea Pennacchi

Alla Reggia di Venaria prosegue la programmazione dell’Anno del Cibo, con un palinsesto culturale dedicato nell’anno 2023 al tema del food per riflettere sul valore del cibo e sulla sostenibilità agricola e alimentare.

 

P’Assaggi letterari

Andrea Pennacchi  |  Enrica Tesio  |  Arturo Brachetti

Tre passeggiate letterarie nei Giardini della Reggia, in compagnia di grandi personaggi dello spettacolo e della cultura italiana, degustando un aperitivo itinerante con prodotti di qualità e del territorio.

Il primo appuntamento è con Andrea Pennacchi martedì 27 giugno alle 18.45.

Gastronomica alla Reggia

Continuano gli appuntamenti della rassegna gastro-letteraria di Slow Food Editore: in programma sabato 24 giugnoLe donne del vino con Laura Donadoni; a seguire sabato 1° luglio i Viaggi Gastronomici con il fondatore di Slow Food Carlo Petrini.

L’isola del libro

RUBRICA SETTIMANALE A CURA DI LAURA GORIA

 

Nikki Erlick “Il filo della tua storia” -Longanesi- euro 18,60

E’ uno dei libri più intriganti letti recentemente, perché ruota tutto intorno al mistero del destino, al potere che abbiamo (oppure no) su di lui, al senso della vita e al tempo che ci separa dalla data della nostra morte.

E’ semplicemente geniale l’idea che la giovane scrittrice 28enne Nikki Erlick -laureata ad Harvard e ghost writer- sviluppa in questo romanzo, diventato subito un caso editoriale, e opzionato addirittura da Barack e Michelle Obama per farne un film.

In un anno imprecisato, una mattina di marzo, ogni abitante della terra che abbia compiuto 22 anni riceve una scatola misteriosa, con al suo interno un filo.

Nessuno sa chi sia il mittente, ma quello che più conta è il contenuto. E’ il filo della vita, o meglio quello che dà la misura del tempo che resta da vivere.

C’è chi lo riceve corto e chi lungo. E’ la differenza tra morire presto o tra molti anni. I fili corti significano che il tempo ancora concesso è ben poco; mentre quelli lunghi sembrano garantire la longevità. Non dice se in salute o devastati dagli anni e dalle malattie, ma in ogni caso, vecchi e vivi.

Ed ecco che il mondo si frantuma in una miriade di angosce, dubbi, sentimenti contrastanti, ansie e domande senza risposte.

A ogni latitudine del globo le reazioni si scatenano diverse.

C’è chi, mosso da divorante curiosità, si precipita ad aprire la scatola ricevuta per misurare gli anni rimasti.

Chi tentenna nell’angoscia e teme di scoprire la lunghezza di quel filo.

Chi si rifiuta di scoprire la data prossima del suo destino mortale.

Chi invece apre la scatola, controlla il suo filo, poi non dice nulla a nessuno e si arrovella tra sé e sé. Chi sbircia quello altrui.

E c’è anche chi si illude di poter scambiare il suo con quello di un altro e gabbare così il verdetto.

Ma non si può ingannare il destino. Non si sa bene cosa sia, non si conosce la ragione per cui certe esistenze scorrano più facili e più a lungo di altre, e non si capisce perché la vita a volte sembri casuale e incontrollabile.

L’autrice intreccia le sorti di 8 personaggi che, a seconda del filo ricevuto, reagiscono in modi differenti.

E lancia un quesito amletico. Cosa succederebbe se i fili della vita fossero davvero reali?

Che impatto avrebbero sull’intera umanità?

Cosa farebbe ognuno di noi con la possibilità di sapere quando morirà? Cambierebbe tante o poche cose? Aggiusterebbe i guasti della sua vita? Rivedrebbe le sue priorità? Deciderebbe di comportarsi meglio o di arraffare tutto quello che può prima che la morte lo ghermisca?

Ogni reazione è ovviamente unica. Però viene spontaneo meditare mentre procediamo col fiato sospeso nella lettura delle pagine di questo romanzo, ambientato in un futuro distopico, che mette al centro il mistero della vita e la paura della morte.

 

 

Sebastiano Mondadori “Verità di famiglia” -La nave di Teseo- euro 22,00

E’ l’appassionante biografia di una delle famiglie italiane più importanti, strettamente legata alla cultura, all’industria e al progresso del paese. L’ha scritta con dovizia di particolari, grande orgoglio e infinito amore, Sebastiano, nato nel 1970, bisnipote del fondatore della casa editrice, Arnoldo Mondadori, e nipote di Alberto.

L’autore è il figlio di Nicoletta, figlia di Alberto, dunque fonte di testimonianze uniche, anche private; soprattutto, le sue pagine emanano potente l’ammirazione del mito familiare.

Centrale è la figura di suo nonno Alberto, «splendido sovversivo idealista», vissuto fondamentalmente nel cono d’ombra del padre Arnoldo, gigante dell’imprenditoria culturale che ha contribuito all’espansione della cultura. Funzione importantissima nell’Italia del dopoguerra, in cui l’analfabetismo era dilagante e soldi per comprare libri non ce n’erano.

Arnoldo è stato l’uomo lungimirante, tenace, intelligente che è riuscito ad emergere dalla povertà più nera. Quella di chi non aveva il denaro per mangiare o aggiustare l’unico misero paio di scarpe che possedeva.

Come raccontava ai nipoti, lui era nato con il sedere nelle ortiche, i suoi figli nella marmellata, e i nipotini nel burro.

Il primogenito di Arnoldo e Andreina Monicelli (altra stirpe importantissima) è Alberto, che dapprima imbocca la strada del cinema, sulle orme della famiglia materna. Ma quel sogno si infrange presto. E’ l’erede designato alla guida del colosso editoriale, e la sua strada sarà parecchio impervia.

La sua vita diventa un’altalena tra genialità e grandi sogni, megalomania hollywoodiana, spese pazze e tracolli finanziari per i quali ricorrerà come un adolescente al padre. Progetti grandiosi come le case faraoniche e le edizioni “Il Saggiatore” che si scontrano però con la sua lacunosa capacità imprenditoriale.

Poi ci sono i lati pericolanti del suo carattere: fragilità, esaltazione, depressione, spavalderia, imprevedibilità e, a peggiorare il tutto, l’autodistruzione con il whisky nel tentativo di affogare il suo malessere. Questi i lati bui di Alberto, personaggio di spicco che ha incontrato i più grandi scrittori e intellettuali del Novecento; da Hemingway a Thomas Mann, le cui firme venivano siglate sul camino della villa di Meina.

Una vita eccezionale nel bene e nelle cadute, che qui Sebastiano ricompone con dovizia di particolari, tra chiaro-scuri che conosce bene, e foto storiche che testimoniano un’epoca d’oro della cultura mondiale alla quale la famiglia Mondadori è strettamente intrecciata.

Pagine che di Alberto ricostruiscono idee, progetti, successi e fallimenti sul versante del lavoro; ma anche la sua vita affettiva, incluso il matrimonio con l’affascinante e inafferrabile moglie Virginia (innamorata perdutamente di Cesare Garboli), con la quale, dopo 3 figli, instaura una rispettosa estraneità.

Sono struggenti le ultime pagine che descrivono la morte improvvisa di Alberto in una cabina telefonica a Venezia, il 14 febbraio 1976, mentre tenta di telefonare al figlio Fabrizio per parlare del suo testamento. E’ lì che il suo cuore si ferma, poi l’inutile corsa in ospedale, l’incredulità dei figli. E ancora, l’arrivo della figlia Nica all’obitorio, il suo strazio nel dover assistere alla cremazione di quel corpo.

Alberto con la morte ha sempre duettato, figura offuscata dalla grandezza del padre, penalizzato dalle sue debolezze caratteriali, con i grandi meriti delle sue imprese riconosciutigli solo in parte.

Una grandiosa e meravigliosa biografia in cui cultura, storia, vite eccezionali sono tutt’uno.

 

Stanley Middleton “Una sera d’estate” -SEM- euro 20,00

Il prolifico scrittore inglese (morto nel 2009) in questo romanzo racconta un momento difficile della famiglia Allsop nell’Inghilterra provinciale di metà anni Sessanta, periodo di grandi cambiamenti che però arrivano ancora rallentati e attutiti all’infuori di Londra.

Anni rivoluzionari per la liberazione sessuale, l’esplosione dei Beatles e delle minigonne di Mary Quant, cambiamenti culturali della swinging London.

Stanley Middleton ambienta in un’immaginaria cittadina inglese la storia degli Allsop; tipica famiglia della middle class, le cui dinamiche sono determinate dal tradizionale conformismo e dalla salvaguardia delle apparenze.

La madre Ivy sta morendo in ospedale per un cancro incurabile, il marito Ernest è un uomo dignitoso e per bene che annaspa nel disperato tentativo di andare avanti con il dolore nel cuore. Ogni giorno si reca al capezzale della moglie, che la malattia sta consumando penosamente, e le mente di continuo, blaterando di miglioramenti impossibili; non si sa bene se per confortare la moribonda o se stesso in un momento tanto drammatico.

Uno stillicidio col quale si confrontano anche i figli. Il ventenne Bernard è un diligente studente al college che si nasconde dietro silenzi e pensieri insondabili.

E’ innamorato della 25enne Jacqueline Ridell, che non solo ha quasi 3 anni più di lui, ma è anche già vedova. A 19 anni aveva sposato un ingegnere e commerciante in ascesa 34enne, rimasto ucciso in un incidente stradale.

Jacqueline è tutto quello che Bernard non è: indipendente, ricca, elegante, con casa, macchina e accento snob.

Ivy sul letto di morte conosce ed approva la fidanzata del figlio, quasi affidandoglielo.

Tutto il romanzo è teso da un lato verso la morte annunciata di Ivy, dall’altro dai sentimenti in parte repressi e incerti, e in parte potenzialmente esplosivi dei giovani che si stanno affacciando alla vita.

Sono tutti impreparati non solo alla morte che sta per afferrare la madre, ma anche al mondo che sta cambiando.

Man mano che Stanley Middleton procede nel racconto mette a fuoco stati d’animo, sogni, inquietudini, realtà e fantasie dei vari personaggi, con uno sguardo acuto che penetra a fondo e ci offre pagine notevoli, e non è per caso che fu anche definito il Cechov dei sobborghi.

 

Maria Sole Abate “Il distruttore di sogni” -La nave di Teseo- euro 22,00

La scrittrice e traduttrice milanese in questo suo romanzo di esordio escogita un meccanismo ingegnoso. Al suo interno racchiude anche il film di un romanzo; una costruzione a specchio di un romanzo sul romanzo.

E’ la storia di S. scrittore di successo, il suo libro “Il distruttore di sogni” ora sta per essere trasposto in un film diretto da un famoso regista. S. partecipa alla scrittura della sceneggiatura, ma lo fa in modo distratto e distaccato perché la sua mente è altrove.

Al centro dei suoi pensieri c’è sempre Giulia, la donna per la quale nutre un amore ossessivo e malato, che dopo una relazione di 2 anni, sei mesi prima l’ha lasciato, troncando di netto e senza una spiegazione.

In realtà le donne che abitano il romanzo sono due; entrambe vittime dello scrittore narcisista e sommo manipolatore.

Una è Nina, la protagonista de “Il distruttore di sogni”, che rimane incinta del suo grande amore e precipita in un vortice devastante di passione, suicidio e infanticidio. La storia narra come questa donna intelligente e sensibile, rimanga intrappolata in un amore altamente tossico che ridurrà a brandelli la sua esistenza.

Poi c’è Giulia, che improvvisamente ritorna e non si capisce subito perché. Lei e S. si riavvicinano: lei ossessionata dal personaggio di Nina, lui frastornato da questo ritorno desiderato, ma complicato. E’ forse la parte più intrigante del romanzo e va scoperta pagina per pagina, pensiero per pensiero, senza anticipare altro.

Rock Jazz e dintorni a Torino. Gli Interpol e il duo Mannoia-Rea

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Al Mulino di Piossasco suona il duo Fresu- Di Bonaventura. Alle OGR anteprima di “Sonic Park” con gli Interpol affiancati ai Petrol.

Martedì. All’Anfiteatro dell’Anima di Cervere arrivano i Modà.

Giovedì. A Palazzo Piozzo a Rivoli si esibisce Lastanzadigreta. Inizia l’”Alba Jazz Festival” con il quintetto Sisters In Jazz. Esordio a Collegno di “Flowers”con gli Ska-P e i Dubioza Kolektiv. Alla Tesoriera per “Evergreen Fest”, Federico Sirianni rende un tributo a Giorgio Gaber. Al Comala jazz con Jason Marsalis. Vernissage del “Kappa Futur Festival” a Villa della Regina con il duo Il Quadro di Troisi.

Venerdì. Per “Flowers” si esibiscono i Zen Circus e Giancane. A El Paso suonano i Wretched From The Earth. Alla Tesoriera sono di scena i Sud Sound System. Al Parco Dora per il “Kappa Future Festival” si esibiscono Swedish House Mafia, Major Lazer e Derrick Carter. Inaugurazione allo Spazio 211 di “T!LT” con Kurt Vile.

Sabato. Al forte di Bard si esibisce il duo Fiorella Mannoia & Danilo Rea. A Collegno è di scena Rosa Chemical con Olly. Al Parco Dora per il “Kappa Future Festival” in consolle si esibiscono Ricardo Villalobos, Carl Craig, Peggy Gou, Fatboy Slim e Diplo. Carmen Consoli è di scena a Susa. Per l’”Alba Jazz Festival” suona il quartetto della sassofonista Tia Fuller.

Domenica. Alla Tesoriera si esibisce Giorgieness. Termina il “Kappa Future Festival”  con Danny Tenaglia, Carl Cox e Tale Of Us. Allo Spazio 211 suonano gli Africa United. Ad Alba si esibiscono Rita Marcotulli, Furio Di Castri e Roberto Gatto. A “Flowers” rap con Silent Bob & Sick Budd e Onemic. A Bruino suona lo Spiritual Trio di Fabrizio Bosso.

Pier Luigi Fuggetta

PETROL special guest  degli INTERPOL a OGR Torino

Grazie alla collaborazione fra OGR Torino e Sonic Park nella cornice industriale delle ex Officine Grandi Riparazioni preview cittadina del Sonic Park Stupinigi

Info e ticket
Lunedì 26 giugno 2023, h 21.00
Corso Castelfidardo 22, OGR Torino
Biglietti | 38 € + dp

Press kit

Il live di apertura del concerto degli INTERPOL alle OGR Torino come preview cittadina di Sonic Park Stupinigi ha il sapore di un grande ritorno.
Dopo 12 anni dall’ultimo live ufficiale e appena tre mesi dopo il concerto “per amici” che ne ha di fatto segnato la reunion, i PETROL saranno gli imperdibili special guest della band di Paul Banks e compagni il prossimo 26 giugno.
Dal 2005 al 2009 la band, composta dal bassista dei Marlene Kuntz Dan Solo e dal chitarrista e voce dei Fluxus Franz Goria insieme al batterista Valerio Alessio hanno calcato la scena della musica indipendente italiana con l’energia oscura di un crossover appassionato e poetico. Scelgono il nome ricordandosi dell’insegna di una compagnia di benzinai vista durante un viaggio itinerante nell’est europeo: “Petrol” è perfetto per richiamare la poetica del gruppo e le suggestioni di un suono fluido e denso. Ritrovarli dal vivo, insieme alle chitarre di Nino Azzarà e in attesa di nuova musica forse in preparazione, è una occasione più che invitante dopo tanti anni di silenzio.
Il concerto, grazie alla collaborazione tra OGR Torino e Sonic Park, si svolgerà nella Sala Fucine delle OGR e rappresenta un’ideale preview cittadina della quinta edizione di Sonic Park. Il Festival inaugurerà la sua quinta edizione proprio il 4 luglio presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi. Per le OGR Torino, l’evento si inserisce nel palinsesto di grandi concerti nazionali e internazionali che animano la struttura fin dall’apertura.

“Emozioni sulla tela” a Bardonecchia

 

“Emozioni sulla tela”. È il titolo della mostra dedicata all’opera di Francesco Paula Palumbo, inaugurata  al Palazzo delle Feste, nell’ambito della rassegna Scena 1312 Art, realizzata dal Comune di Bardonecchia.

In tutto ventuno opere dell’artista (1917- 2008), che ha iniziato la sua carriera artistica negli anni 30 sotto la guida del fratello Simone, collaboratore di Umberto Mastroianni.

Fiori, frutti, paesaggi raccontano l’opera dell’artista con toni di colori accesi, forte attenzione ai particolari ed alle dimensioni e prospettive. Grande cura anche nelle originali cornici che accompagnano le diverse opere.

” Mio papà non ha mai vissuto a Bardonecchia ma qui ho ritrovato molti spunti che, curiosamente, richiamano ai luoghi della sua vita e della sua attività. Ha abitato nel quartiere ovest di Torino dove molte vie sono intitolate proprio alle località che di trovano nei dintorni di Bardonecchia” spiega Claudio Palumbo, figlio dell’artista e curatore della mostra. “E non è la sola analogia: passeggiando per questa località e per le frazioni vicine – prosegue- ho ritrovato immagini intagliate in legno che richiamano nei colori ed in una certa tridimensionalità l’opera di mio padre. Ultima curiosità il numero 45 , che era il civico della via, dove c’era lo studio di mio padre, ed è anche il civico dove si trova il Museo dell’Intaglio al Melezet. È quasi un ritorno alle proprie origini, pensando che le vie in cui ha abitato e lavorato sono qui vicino al Palazzo delle Feste, che da oggi al 10 luglio ci riceve”.

L’esposizione dedicata all’opera di Palumbo, inaugurata oggi, è la diciottesima, realizzata negli ultimi quattro anni con circa 12500 visitatori complessivi.

 

Concerto d’Estate all’alba al Castello di Miradolo  

Domenica 25 giugno, ore 4

Dalla notte al giorno, dal buio alla luce: con l’inedita rilettura di “Music for 18 musicians” di Steve Reich si aspetta l’alba, domenica 25 giugno, su un plaid nel parco del Castello di Miradolo (TO). Il Concerto d’Estate è il tradizionale appuntamento organizzato dal 2010 dalla Fondazione Cosso e dal progetto artistico Avant-dernière pensée. La performance, che accoglie l’arrivo dell’estate, dialoga con il grande spazio aperto disegnato dal prato centrale del Parco del Castello, con il cielo, che dall’oscurità della notte si apre al nuovo giorno con l’alba, e con il pubblico che attraverso le cuffie silent system luminose può creare delle “stanze d’ascolto” e concentrarsi sullo sviluppo della partitura in relazione ai mutamenti che la natura offre all’arrivo dell’alba.
Nel minimalismo, un’idea musicale viene ripetuta all’infinito e variata, impercettibilmente, in ogni ripetizione e questo senso di costante e continuo cambiamento lega, in modo profondo, musica e natura. Mentre il pianoforte, la marimba e il toy piano, sparsi nel grande prato, creano la cadenza e l’impianto regolare e meccanico della composizione, l’elasticità delle corde degli archi, il violino, il violoncello e soprattutto la voce contrappongono un’altra pulsazione: da una parte, quindi, il tempo che si crede oggettivo e dall’altra la soggettività della presenza. Grazie a un sistema complesso di sovra incisioni e di loop e alla particolare natura del brano, che ha nella ripetizione una sua caratteristica strutturale, i 5 esecutori compongono tutte le 18 linee originarie: il pubblico può ascoltarle sia nell’atto della loro esecuzione dal vivo e senza alcuna mediazione e sia contemporaneamente nella loro registrazione e riproduzione. In cuffia è possibile ascoltare l’intera composizione o scegliere i solisti e gli strumenti arrivando a confondere il suono con i rumori della natura. Non sono disponibili sedie e il pubblico è invitato a portare un plaid da casa.
Al termine del concerto, una guida all’ascolto curata da Roberto Galimberti, ideatore del progetto artistico.

Gli esecutori
Roberto Galimberti, violino e direzione
Francesca Lanza, voce
Laura Vattano, pianoforte
Marco Pennacchio, violoncello
Alberto Occhiena, marimba
I tecnici: Marco Ventriglia, audio e supervisione tecnica; Edoardo Pezzuto, luci

Rivoli, visite guidate speciali alla Collezione Cerruti

Paris Bordon
Ritratto di gentildonna con libro in mano, 1545-1550 c.
Collezione Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte
Deposito a lungo termine
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino
Da sabato 24 giugno 2023
Sabato, ore 11.45: visita guidata Il ritratto
Domenica, ore 11.45: visita guidata I libri
Villa Cerruti

Dal 24 giugno ogni settimanail sabato e la domenica alle ore 11.45, sono in programma visite guidate speciali alla Collezione Cerruti a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli.
La visita del sabato sarà dedicata al tema del ritrattoquella della domenica ai libri e alle legature di pregio.

Il ritratto è uno dei temi portanti della Collezione Cerruti. Tra i dipinti raccolti negli anni da Francesco Federico Cerruti, molti sono quelli che ritraggono una figura, nota o ignota, che tiene tra le mani un libro, a ricordo della professione di legatore del collezionista: dal Ritratto di gentildonna con libro in mano, 1545-1550 c., di Paris Bordon al Ritratto di gentiluomo con libro e guanti, 1540-1541 c., di Pontormo, fino all’Autoritratto con ombra, 1919, di Giorgio de Chirico, solo per citare i più rappresentativi. La visita consentirà di approfondire le affascinanti storie che si celano dietro questi dipinti e di ripercorrere, al contempo, l’interessante e poco nota biografia di Cerruti.

Il libro e la legatura di pregio hanno rappresentato per Cerruti un campo costante di riflessione e studio, non soltanto perché egli fu riconosciuto capitano d’impresa di una delle legatorie più note d’Europa, la Legatoria Industriale Torinese (Lit), ma anche perché fu appassionato amante del libro in quanto contenitore di storie e manufatto di elevata complessità tecnica. La visita sarà occasione per mettere a fuoco la straordinaria raccolta di libri, che dai volumi miniati del Quattro e Cinquecento arriva fino alle legature francesi della seconda metà del Novecento, e per gettare interessanti ponti con le altre opere pittoriche e scultoree della collezione.

La Collezione Cerruti

La Collezione Cerruti, polo del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, aperto al pubblico nel maggio 2019, è una collezione privata di altissimo livello che comprende quasi trecento opere di pittura e scultura, tappeti preziosi, libri antichi, legature di pregio e mobili di celebri ebanisti che spaziano dal medioevo al contemporaneo.

La collezione, iniziata a metà degli anni Sessanta, annovera, fra gli altri, capolavori che vanno dalle opere di Bernardo Daddi e Pontormo a quelle di Renoir, Modigliani, Kandinskij, Klee, Boccioni, Balla e Magritte, per arrivare a Bacon, Burri, Warhol, De Dominicis e Paolini, ed è il frutto della passione e della sensibilità artistica di Francesco Federico Cerruti (Genova, 1922 – Torino, 2015), figura esemplare di imprenditore e collezionista scomparso all’età di 93 anni.

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, in virtù di un accordo firmato nel luglio 2017 con la Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte, proprietaria delle opere, è il primo museo d’arte contemporanea che grazie alla sua collezione poliedrica e ricca di sfaccettature getta un ponte dialogico tra il presente e il passato. L’intenzione è di creare un modello nuovo di museo, in cui l’arte del passato è osservata da prospettive contemporanee dando vita a un vero e proprio scambio vitale tra collezioni, artisti d’oggi e capolavori del passato.

Accesso alla Collezione Cerruti

È necessaria la prenotazione alla pagina
https://www.castellodirivoli.org/tickets/#
Biglietto intero: € 26,50.
Biglietto ridotto: € 19,50, visitatori over 65, studenti dai 10 ai 26 anni, insegnanti, militari, possessori Abbonamento Musei, membri di un gruppo formato da almeno 3 persone, soci Fai, soci Touring Club e membri dell’Associazione Amici del Castello di Rivoli.
Biglietto gratuito: possessori della Tessera ICOM.
Il biglietto comprende: ingresso e visita guidata alla Collezione Cerruti, ingresso al Castello di Rivoli (Collezione permanente e mostre), navetta di collegamento dal Castello di Rivoli alla Villa Cerruti.
La visita si svolge in lingua italiana.
Visite in inglese, francese, spagnolo, tedesco solo su prenotazione per gruppi.
Il turno di visita può accogliere massimo 12 persone.
I bambini sono ammessi a partire dai 10 anni solo se accompagnati da un adulto.