CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 217

La Fiera di Carmagnola chiude con Showzer

Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola

Gli appuntamenti di domenica 10 settembre

La chiusura con Showzer alle 21 presso il Foro Boario

L’ultimo appuntamento de Il Foro Festival, domenica 10 settembre, è con Showzer, una tra le più creative realtà di spettacolo composta da cantanti, ballerini, performer e musicisti che crea spettacoli unici e coinvolgenti, pieni di energia. In piazza Sant’Agostino, invece, si chiude con “70/80 Vibes” con Franco Frassi & Piero Vallero: un salto del passato, un viaggio straordinario con la musica, i colori e le emozioni degli anni ’70 e ’80. Franco Frassi è un dj professionista sulla scena da circa quarant’anni, Piero Vallero è un sassofonista che vanta collaborazioni con Eros Ramazzotti, Ivana Spagna, Phil Collins, Pooh, Ornella Vanoni.

“Le Cosmicomiche” di Italo Calvino

Domenica 10 settembre dalle 17.30 alle 18.30 alla Terrazza Belvedere di San Maurizio andrà in scena lo spettacolo “Le Cosmicomiche” di Italo Calvino, un evento da non perdere con Marco Guglielmi e gli Indiivia, un duo musicale emergente,composto dai fratelli Agnese e Tommaso Mulatero,giovani talenti dal grande passato sportivo ed un luminoso presente e futuro musicale. Agnese eccezionale protagonista nell’atletica leggera italiana nella specialità dei 100 ostacoli.Tommaso ottimo e quotato calciatore nell’ambito regionale Piemontese,col ruolo di terzino sinistro. I due fratelli hanno deciso di intraprendere un progetto musicale insieme nel 2021 unendo, sapientemente,la passione per il canto di Agnese e quella per il pianoforte e la composizione di Tommaso.Il duo spazia,con ottimi risultati ,nei vari generi musicali definendosi,noi aggiungiamo l’aggettivo bellissima,”insalata musicale”. Enzo Grassano

La Palazzina di Caccia di Stupinigi apre le porte dei suoi spazi segreti chiusi al pubblico

9 settembre – 25 novembre 2023

PASSEPARTOUT

Dopo il sold out registrato da tutti gli appuntamenti programmati nel 2022 e nella prima metà del 2023,la Fondazione Ordine Mauriziano conferma le visite guidate straordinarie alla (ri)scoperta degli spazi segreti, normalmente chiusi al pubblico, della Palazzina di Caccia di Stupinigi. Da sabato 9 settembre al 25 novembre saranno attivati i due percorsi che raccontano la storia della Palazzina nelle sue diverse fasi abitative e il progetto architettonico alla base della sua costruzione.

“Passepartout” conduce dietro le porte segrete agli ambienti nascosti della servitù, ai passaggi e ai corridoi ricchi di fascino e di storia e permette di raggiungere la sommità della cupola juvarriana, per camminare lungo i suggestivi balconi concavi/convessi che affacciano sul grandioso salone centrale, guardare da vicino il tetto a barca rovesciata di Juvarra dalla complessa orditura in legno e ammirare dall’alto, dopo aver percorso i 50 scalini di una stretta scala a chiocciola, un panorama unico che si estende a 360 gradi sotto il cervo, simbolo della Palazzina di Caccia di Stupinigi.

 

I PERCORSI

 

“Dietro le porte segrete” è la visita in programma sabato 9 settembre, 14 e 28 ottobre, 11, 18 e 25 novembre, agli ambienti della servitù, ai passaggi e ai corridoi segreti usati per divincolarsi nel dedalo di stanze e raggiungere discretamente le sale e gli appartamenti privati. La visita conduce proprio dietro le porte segrete, negli spazi nascosti dove si muoveva la servitù e dove si trova ancora il quadro dei campanelli automatici che permette di comprendere da vicino il funzionamento di una residenza come quella di Stupinigi.

“Sotto il cervo”, in programma sabato 16 e 23 settembre, 21 e 28 ottobre, 11, 18 e 25 novembre, è una visita “in verticale” al meraviglioso ambiente ligneo che ospita la cupola del padiglione centrale, realizzato da Filippo Juvarra, con una vista mozzafiato a 360 gradi sul paesaggio circostante. Dal grandioso salone centrale ovale a doppia altezza si percorrono 50 gradini per raggiungere la caratteristica balconata ad andamento concavo-convesso e infine arrivare, attraverso una stretta scala a chiocciola di ulteriori 50 scalini, alla sommità della cupola juvarriana per ammirare il particolare tetto a padiglione sorretto da una complessa orditura in legno e riconoscere dall’alto il grandioso progetto architettonico di Juvarra che con perfette geometrie, lungo un asse longitudinale che porta con lo sguardo fino a Torino, realizza un impianto scenografico straordinario per l’epoca.    

 

Per partecipare alle visite guidate è obbligatoria la prenotazione.

Vista la particolarità dei luoghi oggetto della visita, normalmente non accessibili al pubblico, per i percorsi “Dietro le porte segrete” e “Sotto il cervo” i visitatori saranno dotati di caschetto di protezione, per questo motivo possono accedere solo gli adulti e i ragazzi al di sopra dei 12 anni di età ed i gruppi non possono essere superiori alle 10 persone. Per partecipare è necessario essere in buona salute ed in condizioni fisiche tali da permettere di salire, a piedi, alcune rampe di scale. È necessario indossare un abbigliamento comodo e calzature chiuse, come scarpe da ginnastica o da trekking leggero. È vietato l’accesso con borse e/o zaini ingombranti, visto che il percorso è piuttosto impegnativo. È necessario non soffrire di patologie cardiache. A causa degli spazi limitati, non agibili a persone con disabilità, e della stretta scala a chiocciola, i due percorsi sono sconsigliati a chi soffra di claustrofobia o di vertigini e, in generale, a chi non sia in buono stato di salute.

 

Le visite guidate “Passepartout” sono in programma esclusivamente nei giorni segnalati. Durata: un’ora circa.

Il costo del biglietto per accedere a “Dietro le porte segrete” è 22 euro, per “Sotto il cervo” 25 euro.

Per i possessori di Tessera Abbonamento Musei: 10 euro (ingresso gratuito alla Palazzina)

La prenotazione è obbligatoria:stupinigi@info.ordinemauriziano.it

Informazioni al numero: 011 6200633, dal martedì al venerdì 10-17,30.

 

CALENDARIO

_Dietro le porte segrete – Visita agli ambienti e ai corridoi della servitù

Sabato 9 settembre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 14 ottobre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 28 ottobre, ore 14.30 e 16

Sabato 11 novembre, ore 14.30 e 16

Sabato 18 novembre, ore 14.30 e 16

Sabato 25 novembre, ore 14.30 e 16

 

_Sotto il cervo – Visita alla cupola juvarriana

Sabato 16 settembre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 23 settembre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 21 ottobre, ore 10.30, 12, 14.30 e 16

Sabato 11 novembre, ore 10.30 e 12

Sabato 18 novembre, ore 10.30 e 12

Sabato 25 novembre, ore 10.30 e 12

 

 

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

www.ordinemauriziano.it

San Leonardo, templari a Chieri

L’epoca è quella delle Crociate. Gerusalemme è tornata cristiana già da alcuni decenni e tante altre crociate verranno dopo la riconquista araba della città santa verso la fine del dodicesimo secolo. Crociati e pellegrini sono in marcia da tutta l’Europa verso Roma, verso l’Oriente e la lontana Terra Santa.

Passano anche a Chieri, alcuni solo il tempo necessario per rifocillarsi e riprendere il cammino da poveri crociati, altri invece si fermano molto più a lungo e costruiscono, nell’attuale via Roma, una “domus” templare, la chiesa di San Leonardo, l’unico tempio in provincia di Torino posseduto dal potente Ordine medievale di monaci-cavalieri. Un tempo fu precettoria templare e poi divenne un ospedale dei cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, i futuri cavalieri di Malta le cui croci ottagone si stagliano sulla facciata dell’edificio. Non tutto però fila liscia, templari e chieresi non sempre vanno d’accordo. Deve intervenire addirittura Federico II, l’imperatore svevo nato a Jesi, che tanto amava la nostra penisola. Cerca di fare da paciere tra il neonato comune di Chieri e i Templari per contrasti riguardanti la vendita di case e terreni. Risolve tutto e il documento firmato a Torino tra le parti nel 1245 pone fine alla disputa.
Ma oggi di tutto ciò si sa poco e soprattutto si vede pochissimo. I chieresi sfiorano San Leonardo camminando sul marciapiede e quasi toccano quella meraviglia di portale decorato con formelle in cotto a croce greca alternate a formelle con la croce di Malta. Passano di fronte a secoli di storia e magari non ci fanno neanche caso. Resta ben poco oggi della “domus” dei cavalieri templari e della chiesa citata per la prima volta in una bolla papale del 1141. Dell’antico complesso rimane solo la sala della precettoria che si affaccia su via Roma all’angolo con via Vittorio Emanuele, non lontano dalla chiesa di San Domenico, con un portale gotico sormontato da un grande rosone. Nel 1285 l’intero edificio fu distrutto da un incendio e dopo la soppressione dell’Ordine del Tempio nel 1312 la chiesa passò ai cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. La storia mutava anche nel Vicino Oriente.
Con la caduta di Acri (oggi Akko in Israele) nel 1291, conquistata dai Mamelucchi, i cavalieri di San Giovanni furono costretti a fuggire dalla Terrasanta per riparare prima a Cipro e poi nell’isola di Rodi diventando i Cavalieri di Rodi. Obbligati a lasciare l’isola all’arrivo della flotta ottomana nel 1522 ottennero dall’imperatore Carlo V l’isola di Malta e dal 1530 sono conosciuti come Cavalieri di Malta. Il cavaliere di Rodi Tommaso Ulitoto nei primi anni del Quattrocento fece ricostruire l’ospedale e la chiesa di San Leonardo che però cadde in uno stato di totale abbandono. Nell’Ottocento diventò perfino un’officina e il campanile fu abbattuto. Nei primi anni Trenta chiesa e domus templare furono acquistate dai salesiani e divennero parte integrante dell’attuale Oratorio di San Luigi. Della chiesa di San Leonardo è ancora visibile la piccola navata centrale ma non resta nulla dell’ospedale di Santa Croce dei Cavalieri di San Giovanni. All’interno della precettoria sono tornati alla luce, dopo lunghi restauri, preziosi affreschi del Quattrocento che illustrano la Passione di Cristo.
Filippo Re

Annullato per motivi di salute il concerto di Francesca Michielin

Si comunica che il concerto di Francesca Michielin è stato annullato per motivi di salute dell’artista. I biglietti già acquistati saranno rimborsati, info su www.ritmika.it.

A chiudere la 27esima edizione di Ritmika, sabato 9 settembre, Mobrici, ex frontman e compositore dei Canova, in un concerto ad ingresso gratuito. Alternandosi tra chitarra e piano e con una scaletta che spazia da canzoni più intime a brani vivaci di denuncia sociale, Mobrici, dopo due date sold out a Roma e Milano e l’uscita del secondo album da solista Gli anni di Cristo, dà vita a un set che va ben oltre la semplice esibizione musicale.

La dichiarazione di Francesca Michielin:

«Nell’ultimo anno ho capito che non sempre possiamo avere il controllo su tutto, anzi: ho capito, o meglio, ho accettato che spesso la vita ci chiede di lasciare andare, anche quando le domande sono più delle risposte, ma ancora di più, ho compreso che dobbiamo dare dignità e abbracciare i nostri corpi anche e soprattutto nei momenti di “imperfezione”, di profonda insicurezza e vulnerabilità, anche e soprattutto quando non ci possono sostenere come vorremmo. Vi scrivo questo perché proprio un anno fa ho scoperto di avere un problema fisico. Ho cercato di conviverci, continuando a fare la mia vita, nonostante la presenza costante del dolore, ma l’ho fatto perché amo il mio lavoro e amo condividerlo con voi, e mi sono così scoperta molto più forte di quanto pensassi, proprio nel coabitare con la mia fragilità. Sia chiaro: ci sono problemi ben più gravi del mio, ero e sono una persona molto fortunata e ho affrontato questo disagio con lo spirito più propositivo possibile, e il tour, in modo particolare, con la vostra presenza, mi ha dato un’energia incredibile. Purtroppo in questi dodici mesi, nonostante diversi tentativi, il problema non è rientrato, anzi: ho dovuto fare un intervento abbastanza invasivo – un mese fa – perché non avevo alternative. Ma, anche se a malincuore, l’ho accettato, proprio perché a quanto pare era questo l’unico percorso percorribile per tornare a stare meglio. Come vi avevo scritto ho dovuto interrompere il tour per un mese in modo da tornare in forma. L’intervento è fortunatamente riuscito benissimo grazie a un personale medico eccellente a cui non smetterò mai di essere grata e, anche se diverso dal solito, è stato un agosto ricco di affetto, creatività, lentezza, natura, e le vostre good vibes che sono arrivate tutte con la vostra costante premura e attenzione. Negli ultimi dieci giorni, come da “protocollo”, sono tornata, lentamente, a fare musica. Provando a fare il consueto training vocale, ho avvertito dei dolori addominali sempre più importanti, che si sono intensificati e sono diventati insostenibili. Pensavo sarebbero rientrati, che era tutto normale, ma ogni giorno stavo sempre peggio.

Veniamo a oggi, venerdì: i medici, dopo diverse visite, mi hanno detto che mi devo fermare più del tempo inizialmente suggerito. E non immaginate la tristezza e la frustrazione che mi ha provocato questa notizia. Non è secondo loro il momento opportuno di tornare sul palco e ho bisogno di prendermi ancora qualche settimana per tornare a fare il mio lavoro, che mi permette di connettermi con voi e di stare (davvero) bene. Quindi sono qui per scusarmi con voi, con tutta me stessa, perché mi trovo costretta ad annullare anche le ultime date del tour estivo e i prossimi impegni. Volevo raccontarvi con grande trasparenza quello che mi è successo, e spero possiate comprendere quanto sia affranta nel non poter tornare sul palco. E spero, soprattutto, che rimarrete al mio fianco, perché forse, oggi, ne ho bisogno più che mai. Vi prometto che presto torneremo a cantare e a vivere “senza gradi di separazione.” Come sempre, negli ultimi dieci anni».

Gli appuntamenti culturali della Fondazione Torino Musei

8 – 14 settembre 2023

 

SABATO 9 SETTEMBRE

 

Sabato 9 settembre ore 16.30

IL PALAZZO DELLE MADAME REALI

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours: biografie e ruoli che sono stati oggetto di mostre e focus che, nella visita proposta, occuperanno nuovamente un interessante spazio di approfondimento. Il percorso infatti fornirà una visione generale della collezione conservata in museo, focalizzando l’attenzione sugli anni in cui le due famose Reggenti qui vissero.

La visita si concentrerà sulle opere maggiormente a loro legate: ritratti, oggetti, mobili e scelte decorative in linea con la moda del tempo, traduzioni locali e rielaborazioni delle maggiori influenze provenienti dalle corti europee, che gli artisti del tempo seppero cogliere con sapiente maestria.

Una visita che getta uno sguardo mirato e attento a un importante periodo storico del palazzo.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

DOMENICA 10 SETTEMBRE

 

Domenica 10 settembre

VIAGGIO AL TERMINE DELLA STATUARIA. Scultura italiana 1940-1980 dalle collezioni GAM

GAM – chiude la mostra

Termina oggi la mostra dedicata alla scultura italiana tra il 1940 e il 1980 che presenta 50 opere realizzate da 40 artisti attivi nell’arco di questo periodo: quarant’anni contrassegnati da formidabili cambiamenti e da forti scosse stilistiche sia dal punto di vista dei soggetti sia delle tecniche, e che assegnarono un nuovo ruolo alla scultura. La ricca collezione della GAM, oltre che dalle opere di scultura acquisite nel tempo dal museo, ha potuto contare negli anni sul determinante ruolo della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris e della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT che hanno contribuito, con importanti acquisizioni, ad accrescere la raccolta. https://www.gamtorino.it/it/evento/viaggio-al-termine-della-statuaria/

 

Domenica 10 settembre ore 16.30

I FASTI DEL BAROCCO

Palazzo Madama – visita guidata tematica

Entrare a Palazzo Madama per essere accompagnati in una visita che garantirà un’ampia descrizione del periodo barocco. Nel Palazzo i fasti dell’epoca sono evidenti, roboanti, splendenti: è un vero e proprio linguaggio di lusso che rappresenta la magnificenza della Torino di Sei e Settecento. Filo rosso del racconto saranno gli artisti di corte, i viaggi, il gusto per il collezionismo e, in generale, la passione e la consapevolezza del potere dell’arte. Sarà possibile, infatti, ammirare capolavori quali le tele di Orazio Gentileschi, Bartolomeo Caravoglia, Sebastiano Conca: alcuni dei nomi di spicco esposti nelle sale auliche del museo. Opere che costituivano i sontuosi sistemi decorativi dei palazzi della nobiltà sabauda e della dinastia regnante convergendo in un racconto iconografico tutto da scoprire in una visita ad hoc.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

Riprende “Una notte al Museo”, la rassegna di successo organizzata dall’Associazione “Club Silencio”

“In notturna” andar per Musei

A partire da venerdì 8 settembre, ore 19

Il format è indubbiamente di gran successo. A dirlo sono i numeri che parlano di 75mila persone, in prevalenza under 35 (l’80 %), che dallo scorso gennaio ad agosto hanno aderito all’iniziativa. Su questa, più che incoraggiante, base di partenza, torna, dopo una breve pausa estiva, “Una notte al Museo”, la rassegna firmata dalla torinese Associazione Culturale di via Mantova, “Club Silencio”“per aiutare a valorizzare e a promuovere il patrimonio storico-culturale dei musei e degli edifici storici d’Italia”. Gli appuntamenti, sempre dalle 19 in poi, portano il pubblico alla scoperta del museo in una maniera insolita e originale, coniugando cultura, arte, musica, performance, food & drink, giochi interattivi e visite a spazi e collezioni.

Il primo appuntamento della stagione si terrà venerdì 8 settembre nella suggestiva “Reggia di Venaria Reale”, seguito mercoledì 13 settembre da una delle location più amate, il Museo Egizio di Torino. Il calendario prosegue con cadenza settimanale ed è sempre aggiornato su https://clubsilencio.it .

Tra gli incontri del mese un posto speciale è riservato alla “Vendemmia Reale”, in programma sabato 16 settembre ai “Giardini dei Musei Reali” di Torino, in collaborazione con la “Torino Wine Week”. Sarà la più grande festa della vendemmia in città, alla scoperta di grandi e piccoli produttori, con oltre 50 cantine da tutta Italia e più di 100 etichette. Inoltre per l’occasione si potranno visitare le affascinanti “Cucine Reali”, aperte per l’occasione, oltre al primo piano di “Palazzo Reale”, con la stanza del trono e gli arredi storici, l’“Armeria Reale”, che espone più di 5mila oggetti tra cui armi e armature cinquecentesche e, grazie alle visite guidate con “CoopCulture”, si potrà accedere alla “Cappella della Sindone”, capolavoro architettonico del Guarini.

Un partecipante su due – sottolinea Alberto Ferrari, fondatore di ‘Club Silencio’ ed ideatore di ‘Una notte al Museo’ – non è mai stato nel museo che ospita la serataLa nostra Associazione vuole quindi stimolare la partecipazione attiva dei giovani under 35 alla vita culturale, sociale e democratica del proprio territorio. Per cui facciamo in modo che ogni partecipante alle nostre iniziative trovi un contenuto o viva un’esperienza culturale in un contesto gradevole e divertente, abbattendo quella diffidenza verso la cultura che talvolta resiste. Se partecipa ed esce appagato, sicuramente la volta successiva entrerà in un museo più facilmente”.

L’Associazione “Club Silencio” porta avanti due direzioni progettuali: “una relativa al rendere accessibile il patrimonio artistico-culturale locale ai giovani under 35, l’altra impegnata nel favorire l’‘empowerment’ giovanile locale”. Tra i suoi progetti più noti certamente c’è proprio “Una notte al Museo” (che dal 2017 ad oggi ha toccato oltre 40 musei tra Piemonte, Liguria e Lombardia) oltre a “Earth Day”, tenutosi nel 2023 per la prima volta a Torino con oltre 25mila partecipanti nei “Giardini Reali” per celebrare la “Giornata Mondiale della Terra”.

Per partecipare alle serate di “Una notte al Museo” è necessario accreditarsi sul sito di “Club Silencio” al link https://clubsilencio.it/next-event/

www.clubsilencio.it

Fb e IG @Clubsilencioofficial

Linkedin @Clubsilencio

g.m.

Nelle foto:

–       I “Giardini Reali” per la “Vendemmia Reale”, credit Filippo Masini Studio

–       Le “Cucine Reali” per la “Vendemmia Reale”, credit Filippo Masini Studio

“Doppietta” di poesia da Belgravia

Libreria Belgravia riparte…dalla POESIA, MA CON UNA DOPPIETTA!

OGGI VENERDI’ 8 SETTEMBRE ORE 18,30
Ma SECONDO APPUNTAMENTO DOMANI SABATO 9 SETTEMBRE ORE 17 : tutto al femminile!
Via Vicoforte 14/d
Incontriamo Francesca Innocenzi in dialogo con Silvia Rosa Marvi Del Pozzo e Carola Allemandi
intorno al saggio VOCI DAL TEMPO INDICIBILE
E  alla silloge FORMULARIO PER LA PRESENZA
INFO e prenotazioni al 3475977883 anche whatsapp

Prende il via MiTo Settembremusica con due appuntamenti

Venerdì 8 settembre, l’uno al Conservatorio Giuseppe Verdi alle 17:00, l’altro all’Auditorium Giovanni Agnelli alle ore 20:00

 

Duplice appuntamento venerdì 8 settembre, per l’avvio dell’edizione 2023 di MiTo Settembre Musica.

Alle ore 17:00, al Conservatorio Giuseppe Verdi, la città di Gerusalemme sarà protagonista dell’affascinante brano intitolato “Jerusalem Mix” di Avner Dorman, che riscopre l’organico inusuale utilizzato da Mozart al quale si è ispirato anche Beethoven. Il programma prevede, oltre alla prima esecuzione in Italia di questo brano di Dorman, anche quello del “Quintetto in mi bemolle maggiore” per pianoforte e fiati K452 di W.A. Mozart, e del “Quintetto in mi bemolle maggiore op.16” di Beethoven.

A eseguirlo l’ “Ensemble 4.1″ costituito da Jörg Schneider all’oboe, Alexander Glücksmann al clarinetto, Sebastian Posch al corno, Christopf Knitt al fagotto e Thomas Hoppe al pianoforte.

L’Ensemble, in brevissimo tempo, è stato invitato in numerosi Paesi quali Pakistan, Turchia, Cina, Stati Uniti, Olanda e Canada. Inoltre ha avuto la possibilità di incidere per “Easy Rider”.

Oltre ai celebri lavori del periodo mozartiano e beethoveniano, è orientato all’esplorazione di opere rare quasi del tutto sconosciute al pubblico e alla critica.

La stessa sera, alle 20, all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto, avrà luogo un concerto con Orchestra e Coro del Teatro Regio dedicato all’indimenticabile musical di Bernstein, dal titolo “Wonderful Town”, in forma di concerto. Narra la storia di due sorelle che dall’Ohio arrivano al Greenwich Village di New York per cercare fortuna in una città che sprizza swing da tutti i pori. La versione in forma di concerto con sovratitoli in italiano, che vedrà impegnati l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio, sarà diretta dal maestro Wayne Marshall. Maestro del Coro sarà Ulisse Trabacchin; nel ruolo del soprano Eileen Sherwood sarà Lora Lee Gayer; in quello del baritono Robert Baker l’interprete sarà Ben Davis; in quello del tenore Chick Clark sarà Ian Virgo.

I concerti, realizzati con il patrocinio di Intesa Sanpaolo, prevedono posti numerati a venti e venticinque euro.

MARA MARTELLOTTA

Tra la religiosità dei santi e il delicato realismo di un piccolo paese

Ines Daniela Bertolino espone a Condove, nella romanica chiesa di San Rocco

Mentre ancora raccoglie il plauso di quanti continuano a visitare il suo “Florilegium” ambientato tra le pareti della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso (sino al 24 settembre, ne ha ampiamente scritto in queste medesime colonne Gianni Milani), antologia eccellente di fiori e piante, sempre concepita in uno sguardo che s’illumina verso l’alto, personalissima unione che la pittrice ricompone tra sentimenti e natura, squisito cromatismo e una sorta di invitante spiritualità, ecco che ora Ines Daniela Bertolino apre ad un nuovo capitolo del suo lungo excursus con “Color Animae”, nella millenaria chiesa romanica di San Rocco, in quel di Condove, altresì sino al 24 settembre. Dirò subito (magari per qualcuno sarà un peccato, non tenendo io conto della maestosità della costruzione appartenente ai territori di Buttigliera Alta, di quel “naufragare” che deve essere “dolce” a chiunque attraversi quella soglia di antica accoglienza) con una mia preferenza, oggi, per la piccola, intima, raccolta san Rocco.

Se tra quelle colonne, quei piccoli anfratti a formare cappelle appartate, le opere finiscono con l’essere, a tratti, come “soffocate”, “disturbate”, “fuorviate”, dalle pitture di Jacquerio e dei suoi seguaci, tra queste nuove altezze – ultima tappa che ha una lunga strada alle spalle, una sua mostra di una ventina d’anni fa già aveva come titolo “Spazi celesti” – le religiose tele di santi e arcangeli con i delicati scorci del piccolo centro valsusino e l’abbazia che lo domina dall’alto, immersa nei cieli e nelle nubi (Bertolino ce la mostra non soltanto in un verticale in cui un ampio prato verde ci accompagna a raggiungerla, sempre lassù, con grande rispetto, ma anche in un paio d’opere di maggiori dimensioni, l’irta scalinata esterna l’una, colpita sulle sue spesse mura dal colore del sole l’altra ma altrettanto immersa in un immobile panorama fatto di quel blu intenso che la pittrice padroneggia con immensa bravura e con rigore corposo e deciso: il suo colore, per eccellenza), riconquistano appieno i loro spazi più autentici, del tutto liberi da momenti pittorici precedenti, in una esplosione di soggetti e di colori tutti raccolti in sé, a sembrare quasi nuovi, senza briglie, nettamente delineati, pronti a prendere il largo in maniera definitiva. Ad autentica, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di quell’Arte che Bertolino ha ormai raggiunto appieno.

Non tarda e non fatica chi guarda a venire riassorbito all’interno di quella “anima” – “hospes comesque corporis”, avrebbe detto Adriano imperatore, ancora vezzeggiandola – che Bertolino propone. Sospeso quasi nel vuoto, il viso dolente della compassione (nel suo significato più intimo), abbracciato da chiari stormi sullo sfondo e protetto dalla presenza dei piccoli volatili che gli stanno intorno, san Francesco raccoglie in se stesso gli affetti, la natura, le devozioni, l’accoglienza verso gli esseri semplici, la religiosità del Creato, quanto di spirituale sprigiona intorno: simboli, quegli esseri vivi, sì, ma anche cenni realissimi di un “panorama” che è costruito con autentica verità. E ancora un’unione di divino e (quasi) umano in quell’”Arcangelo Gabriele” che ci sovrasta, di splendido taglio, eccelso messaggero e ministro della potenza divina: mentre quell’ala, che fuoriesce dalla tela, prima ancora di incrociare la lunga tromba, e il vasto cielo immerso nel blu intenso (unico l’uccellino a racchiudere in sé forme di colore e di vita che l’avvicina a noi contemporanei) pronto a confondersi nei brevi tratti del rosso, mi collega a quella del giovane angelo violinista del “Riposo” caravaggesco. E certo i ricordi potrebbero via via infoltirsi, una lunga strada di esempi “in piena osservanza dell’iconografia cristiana presenti nei vari movimenti artistici della storia dell’Arte”, come recita la presentazione alla mostra.

La narrazione umana allineata da Bertolino sulle pareti di san Rocco si dipana nell’immediatezza delle vedute di Condove, la piazza del Comune o la chiesa che la ospita, visioni acquerellate di più piccole dimensioni (30 x 21 cm), dove la pittrice cattura i tanti particolari, li circoscrive nel colore che è loro proprio, li rende vivi e tangibili, autentica padrona di un modo di essere artista: “L’acquerello è una tecnica pittorica ricca di fascino e poesia… una tecnica impegnativa e difficile da padroneggiare. La pennellata deve essere sicura e precisa poiché i colori si asciugano rapidamente e tendono a mescolarsi tra loro creando effetti difficilmente correggibili.”

 

 

Bertolino è “tecnica impegnativa e difficile da padroneggiare” e certo non soltanto: e attraverso quella tecnica stabilisce e apre strade nuove con chi la segue e l’ammira. All’inaugurazione si aggira tra i suoi ospiti con delicatezza, come quelle opere esposte all’interno. Perché è leggerezza, sentimento, offerta pittorica. Ha stabilito delle “risonanze” come “Risonanze” è il titolo del libro che ha illustrato un paio d’anni fa con l’apporto delle composizioni poetiche di Franco Luigi Carena: “Risonanza significa l’amplificazione di un suono, il suo echeggiare. Simbolicamente: intelligenza emotiva, cioè la capacità di creare relazioni ideali con se stesso e con gli altri.” E quelle relazioni Bertolino le ha stabilite. Salde. Inconfondibili. Durature.

Elio Rabbione

Nelle immagini, opere di Ines Daniela Bertolino esposte a Condove, nella romanica chiesa di San Rocco: “San Francesco, la predica agli uccelli”, “L’arcangelo Gabriele”, “La piazza di Condove”, “La Sagra di san Michele”.