



Sarà una quarantaquattresima edizione del Concerto di Ferragosto da Oscar quella in programma all’Alpet Balma, a 1900 metri sul livello del mare, palcoscenico naturale sopra Prato Nevoso, luogo già noto al pubblico per aver ospitato l’evento negli anni passati. L’Orchestra Bartolomeo Bruni della Città di Cuneo, fondata nel 1953 dal Maestro Giovanni Mosca, suo infaticabile animatore e direttore per oltre mezzo secolo, ora diretta dal Maestro Andrea Oddone, proporrà un programma inedito con opere del compositore statunitense John Williams, colonne sonore del cinema internazionale, da Indiana Jones a Superman, da Harry Potter a Star Wars, protagoniste assolute della giornata. Il tradizionale concerto, gratuito e aperto a tutti, un evento partito in sordina nel 1981 che ha saputo ritagliarsi uno spazio importante tanto da diventare un appuntamento fisso della programmazione Rai, quest’anno torna a Fabrosa Sottana, nel cuneese. Come di consueto verrà trasmesso su Rai3, dalle ore 12,50 alle 14, di giovedì 15 agosto con uno Speciale Tgr Piemonte a cura di Francesco Marino, con la conduzione di Lorenza Castagneri e Gabriele Russo, per la regia di Maria Baratta dal Centro Produzione Rai di Torino. Sarà possibile raggiungere il prestigioso anfiteatro naturale con una passeggiata a piedi di circa un’ora, oppure utilizzare la Telecabina “La Rossa” di Prato Nevoso e proseguire con un breve avvicinamento a piedi all’area del concerto. Prato Nevoso dispone di circa 150 posti auto distribuiti in più piazzali e saranno disponibili anche navette dal mattino con partenza dal piazzale del Prel e dal piazzale Dodero. La novità di quest’anno è che gli spettatori potranno assistere alle prove già il giorno precedente a partire dalle ore 11. Igino Macagno




Il gigantesco e forse pantagruelico Palenzona che tanto ha fatto per diventare Presidente della CRT, cacciando Quaglia, ha dovuto quasi subito dimettersi. C’è da domandarsi perché sia stato sacrificato Quaglia, un uomo esperto, collaudato, onesto, amatissimo non solo a Cuneo e nella Provincia Granda. Quaglia resta una grande risorsa della Repubblica, un Dc competente che non ha nascosto la sua appartenenza storica, ma sa anche essere super partes nel gestire la cosa pubblica in un’ epoca in cui la politica vuole occupare anche gli strapuntini.
L’assessore regionale alla cultura Marina Chiarelli inciampa nelle buche non riparate del centro di Torino, ma centra le interviste con intelligenza. Infatti ha dichiarato di non voler parteggiare per nessuno, ma di valutare i progetti e la capacità di realizzarli. Finalmente una voce dissonante dal coro dei faziosi. L’assessore Purchia dichiara che non ha spazi adeguati a grandi mostre. Purchia non conosce la storia di Torino perché fino alla sindacatura di Piero Fassino c’era Patrizia Asproni che ha portato il meglio dell’arte a Torino. Anche gli assessori Leo e Oliva hanno fatto molto bene all’assessorato alla Cultura regionale oggi affidato all’avvocato novarese Chiarelli che ha esordito nel modo migliore con una bella intervista. Parole nuove e diverse rispetto ai politicanti.
LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com
nulla a che fare con Gentile,il massimo riformatore della scuola insieme a Casati. Era intuibile venisse da altre… scuole di pensiero. Dopo una cinquantina di pagine ho desistito dalla lettura. Con un ministro così la scuola italiana purtroppo non si riprenderà mai.
Ha chiuso con successo la settima edizione di “Gran Paradiso dal Vivo”, mentre restano in programma, per fine agosto, due interessanti appuntamenti extra
Unico Festival di “Teatro in Natura” tenuto nel magico interno di un Parco Nazionale, ha chiuso più che in bellezza la settima edizione del Festival (fra le rassegne più interessanti in ambito nazionale) “Gran Paradiso dal Vivo”, organizzato dalla torinese Compagnia Teatrale “Compagni di Viaggio”, sotto la direzione artistica del suo presidente Riccardo Gili.
Particolarmente applauditi, secondo gli organizzatori, gli spettacoli che hanno portato nel “Parco” alcuni dei grandi nomi del teatro italiano: da Giobbe Covatta in “6° (sei gradi)”a Lucilla Giagnoni in “Di acqua e di terra” e a Sista Bramini in prima nazionale con “O Thiasos Teatronatura” tratto dalla novella orientale di Marguerite Yourcenar.
Affollati, in ogni caso, anche gli altri spettacoli, tra i quali spicca il curioso “teatro a pedali” nella centrale idroelettrica Iren di Rosone a Locana in cui la pièce è stata alimentata dalla pedalata dell’attore in scena Daniele Ronco di “Mulino ad Arte” con “Mi abbatto e sono felice”.
Non minore successo hanno ottenuto anche gli spettacoli su “percorsi itineranti” tra sentieri, boschi e radure a Ceresole Reale e intorno alla Rocca arduinica di Sparone, nonché quello tenutosi all’“Ecomuseo del Rame” di Alpette, nonostante la minaccia di maltempo e il cambio di location al chiuso.
A fare da scenografia e suggestivo palcoscenico borghi alpini, santuari, vallate e prati per vivere un’autentica esperienza immersiva tra teatro, storia, musica e natura.
Suddivisa in tre filoni (“TeatroNatura”, “Senza quinte e sipario” e “Questo parco è uno spettacolo!”), l’edizione 2024 di “Gran Paradiso dal Vivo” va in archivio portandosi dietro anche un pregio di non poco conto: un’ulteriore riduzione dell’impatto ambientale grazie all’introduzione di un “service a impatto zero”, ovvero un impianto luci e audio a energia rinnovabile alimentato da un pannello fotovoltaico, acquistato grazie ai fondi del bando ministeriale “TOCC” sulla transizione ecologica.
Interessante “supplemento” del Festival “due appuntamenti extra”.

Dopo la prima “Masterclass di scrittura creativa” con Mariella Martucci “Caro bosco”tenutasi dal 2 al 7 luglio, è ora la volta de “Lo spirito corale della natura di Artemusica” con Debora Bria, Carlo Beltramo e Matteo Valbusa, da mercoledì 28 a sabato 31 agosto (in chiusura concerto sabato 31 agosto, alle 17) e “Danza Natura – Masterclass di danza contemporanea di Fondazione Egri per la danza” con Raphael Bianco, Elena Rolla, Cristian Magurano, Elisa Bertoli, Oxana Romaniuk, Gianna Bassan e Vincenzo Criniti, da martedì 3 a domenica 8 settembre.
Il “Festival Gran Paradiso dal Vivo” tornerà a luglio 2025.
Per info: “Gran Paradiso dal Vivo” – Festival di Teatro in Natura, “Parco Nazionale Gran Paradiso”; www.granparadisodalvivo.it
g.m.
Nelle foto:
– “Metamorfosi della ninfa Io”, Ceresole Reale, @focusgrafica
– Giobbe Covatta: “6gradi”, Noasca, @focusgrafica
– Lucilla Giagnoni: “Di acqua e di terra”, Valprato, @MarziaScala
Due appuntamenti ad Agliè l’8 e il 28 settembre
Il Coro La Rotonda compie i suoi primi quaranta anni e festeggia alla grande con due appuntamenti da non perdere per la “Rotonda fa 40”, tema portante dell’edizione 2024 di Settembre in coro. Si tratta di due concerti che si terranno ad Agliè a ingresso gratuito l’8 e il 28 settembre.

Domenica 8 settembre alle 21, presso il Salone Architetto Franco Paglia di strada Bairo 2 ad Agliè si terrà il concerto del Coro da Camera di Torino, diretto dal maestro Dario Tabbia. Il Coro da Camera di Torino nasce nel 2008 su iniziativa dello stesso Tabbiacon l’obiettivo di formare uno strumento di valorizzazione del repertorio polifonico meno conosciuto. Ha tenuto concerti all’interno di importanti festival musicali fra i quali MiToSettembre Musica e Unione Musicale di Torino, Piemonte in Musica, Musici di Santa Pelagia, Teatro Bibiena di Mantova, Ruvo Coro Festival con un vasto repertorio che spazia dal Rinascimento al XX secolo. È stato invitato ai Festival internazionali di Sassari, Cagliari e Porto Torres e al concerto di gala 2011 dell’Associazione dei Cori Piemontesi. Tra gli altri premi ricordiamo nel 2019 i tre primi premi al Concorso Nazionale di Vittorio Veneto, due premi speciali e il Gran Premio Efrem Casagrande. Nel 2021 e 2022 è stato invitato come coro laboratorio per il concorso Internazionale per direttori di coro Fosco Corti a Torino, vincendo poi ad Arezzo tre primi premi del concorso Polifonico Internazionale Guido d’Arezzo e il Gran Premio Città di Arezzo.
Sabato 28 settembre, a Bairo, in via Marconi ad Agliè, alle 21 il Coro la Rotonda festeggerà i suoi quaranta anni con un concerto di rimembranze. Verrà allestita per l’occasione una galleria fotografica degli eventi significativi di questi quaranta anni di storia del coro, con un invito rivolto a partecipare a tutti coloro che hanno cantato nel Coro e ai loro familiari.
Il 21 settembre il Coro La Rotonda, sempre in Santa Marta alle 21, interverrà come ospite con il proprio repertorio alla serata del Concorso Letterario Nazionale Aladei 2024. Durante il concorso si parlerà del rapporto tra musica e intelligenza artificiale, momento di confronto tra le potenzialità della macchina e la capacità della voce umana.
Il Coro La Rotonda ha compiuto un interessante salto di qualità organizzativa ottenendo la denominazione APS Associazione di Promozione Sociale. La sua dinamica vitalità si è espressa in molti concerti in diverse regioni italiane, quali Piemonte, Liguria, Veneto e Friuli, anche nell’organizzare appuntamenti didattici per la crescita del Coro.
“Settembre in coro” conclude gli impegni della bella stagione e nell’inverno il coro si concentrerà sull’aspetto didattico-musicale.
Info 3357113483.
Mara Martellotta
Il desiderio di far sentire la propria voce e l’autentica voglia di dare una forma concreta a quanto si cela all’interno dell’animo umano femminile, per tentare di dare un senso alle contraddizione dei nostri sentimenti. E’ questo l’intento della scrittrice Roberta C. La Guardia, autrice del libro “Blu di Prussia- voci di dentro” (edito Monetti editore) Il testo è una rappresentazione in versi di “appunti rivelazioni, intuizioni, flussi di coscienza, ricerca di nuovi equilibri, gioie, dolori e boati di verità alla ricerca” della “scienza della soddisfazione”, strettamente legati al mondo femminile. L’autrice presenterà il libro a Torino nel prossimo autunno, dopo aver presenziato all’edizione 2024 del Salone del Libro. La Guardia, grazie alla sua voce originale e fuori dalle righe, dà modo al lettore di riflettere sul ruolo della donna nell’attuale società, sulle difficoltà e sulle incertezze che questo comporta, ma anche sulla bellezza che lo caratterizza.
Il libro è solo parte un progetto culturale molto più ampio. Puoi spiegarci meglio?
“Blu di Prussia- voci di dentro” diverrà anche un’opera teatrale e- se si riuscirà- anche cinematografica e musicale. Infatti la mia volontà è quella di creare un’ opera “crossmediale” che abbracci a 360° le varie forme espressive Presenterò il libro in varie città, tra cui appunto Torino, e dopodiché mi dedicherò alla messa in scena del progetto. L’intento è quello di superare alcuni tabù letterari createsi nella nostra società e legati al mondo femminile, tra cui vi è sicuramente quello dell’erotismo. Voglio dare una nuova “voce” al mondo femminile e, per questo, mi serve un’eterogeneità nella rappresentazione dello stesso.
Per il libro ha scelto la forma della poesia. Come mai l’ha preferito alla prosa?
Premesso che la scrittura è sempre stata un’ancora di salvezza, la scelta dello stile narrativo è avvenuta in modo naturale e spontaneo. La mia formazione è prettamente teatrale e, in quell’ambito, sono abituata a leggere moltissima poesia. La scelta di questa tecnica è stata dettata da un flusso spontaneo della mia interiorità.
Per lei , quindi, la letteratura è sempre stata fondamentale.
Assolutamente sì ed è sempre stata in stretta connessione con il teatro. Grazie alla letteratura è possibile imparare tanto della vita, dei sentimenti, della fratellanza e dell’amicizia. Per questo voglio portare il mio libro in varie città e trasmettere il messaggio che si cela sotto la mia espressione letteraria.
C’è ancora secondo lei un futuro per i libri in un mondo sempre più digitale?
Sì e il Salone del Libro di Torino è stata una conferma di questo. Dal mio punto di vista è necessaria un’alfabetizzazione agli strumenti culturali fin da piccoli: bisogna imparare ad abituarsi a leggere. La lettura aiuta il bambino ad avvicinarsi a determinati concetti che diversamente sarebbero inaccessibili. Per me i libri sono lo strumenti per vivere una vita felice e, non per altro, si sta sempre di più diffondendo la cultura degli eventi esclusivamente dedicati alla lettura senza alcuna possibilità di accesso ai supporti digitali. Al contempo anche il teatro dovrebbe essere maggiormente frequentato in quanto è uno strumento necessario per sviluppare e fortificare le creatività.
Valeria Rombolà

Fabrizio Bentivoglio, Ferruccio Spinetti, l’Accademia Corale Stefano Tempia e gli Architorti.
La località dell’Alta Val Susa è, infatti, una delle tappe protagoniste di Scenario Montagna, il festival di eventi ed appuntamenti immersi nella natura, giunto alla sua ventesima edizione, dal titolo “20 di Emozioni”.
Il 27 luglio, alle 21, l’attore Fabrizio Bentivoglio e Ferruccio Spinetti saranno protagonisti di “Lettura Clandestina” , un viaggio alla ricerca dell’Italia di oggi attraverso le parole di Ennio Flaiano.
Il 28 luglio, sempre alle 21, sul palcoscenico di Sala Viglione, risuoneranno le musiche di celebri brani di Leonard Cohen, Ennio Morricone, Sex Pistols, Depeche Mode, Coldplay e U2, arrangiati per coro e quintetto d’archi ed eseguite dall’Accademia Corale Stefano Tempia insieme agli Architorti.
“Siamo particolarmente orgogliosi di ospitare al Palazzo delle Feste artisti e musicisti di tale calibro. – dice il sindaco Chiara Rossetti – Il nostro obiettivo di accrescere l’impegno culturale della proposta che vogliamo offrire ai residenti e a chi sta trascorrendo un periodo di vacanza a Bardonecchia, grazie al Festival Scenario Montagna compie un ulteriore passo di qualità. Aspettiamo un pubblico numeroso il prossimo fine settimana in Sala Viglione”.
