CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 173

Vinovo, un Santuario e un tunnel segreto

Al centro del Santuario una lapide pavimentale ricorda che lì sotto, un tempo lontano, venivano seppelliti i defunti ma quello era anche un passaggio segreto, una sorta di galleria che, secondo la tradizione popolare, collegava il tempio alla chiesa parrocchiale di San Bartolomeo e al cinquecentesco castello della famiglia Della Rovere. È il Santuario di San Desiderio, primo patrono di Vinovo, posto all’interno del cimitero. Ed è per questo motivo che non è facile trovarlo aperto e per vederlo bisogna approfittare di alcune ricorrenze religiose come la festa patronale alla fine di agosto o di qualche evento particolare. Con un po’ di fortuna è anche possibile contattare il custode che aprirà il portone. Comunque sia, anche se fa parte del cimitero ed è sovente chiuso, è un santuario molto caro ai vinovesi. Le notizie più antiche si trovano nei documenti dei Conti della Rovere e risalgono al Duecento anche se a quell’epoca la chiesa era molto più piccola ed era la sede della parrocchia di Vinovo. Ma c’è anche un’altra leggenda che aleggia intorno al santuario ed è quella che ricorda che sull’antica strada che da Moncalieri portava a Piobesi sorgeva un pilone votivo dedicato alla Madonna Addolorata. Per la rabbia di aver perso al gioco, un ragazzo, transitando da quelle parti, lanciò una pietra contro l’immagine della Madonna dipinta sul pilonetto e un rivolo di sangue cominciò ad uscire dal suo viso. La notizia fece velocemente il giro del paese e centinaia di vinovesi accorsero sul luogo del “miracolo” e da allora il ritratto della Madonna continua ad essere venerato. San Desiderio fa bella mostra di sé in mezzo a due angeli nella lunetta in ceramica sul portale della chiesa. Un altro “miracolo” si può considerare il fatto che il Santuario e la cittadina furono risparmiate dai pesanti bombardamenti della II guerra mondiale e la stessa Vinovo fu posta sotto la protezione della Madonna Addolorata. Una ricca collezione di ex voto, tra cui uno che ricorda il passaggio intimidatorio dei bombardieri sopra Vinovo, è conservata in chiesa. L’edificio religioso fu costruito nel Settecento sulle rovine della cappella originaria di San Desiderio eretta attorno al pilone votivo per conservare l’immagine della Madonna. La cappella era molto diversa dal santuario che vediamo oggi, molto più piccola, non ancora circondata dal cimitero e isolata in mezzo alla campagna. Nel Quattrocento la sede parrocchiale fu trasferita da San Desiderio alla chiesa di San Bartolomeo, patrono di Vinovo. San Desiderio fu ristrutturato più volte nel Settecento e nel 1820 fu edificato il cimitero attorno alla chiesa.              Filippo Re
nelle foto  il Santuario di San Desiderio a Vinovo

Karina Chechik: INFINITA NATURA. Earth, our home”

Dal 30 settembre, presso gli spazi di Open Ada, a Torre Pellice, è aperta la mostra dell’artista Argentina

 

Il 30 settembre prossimo si inaugura e si festeggia, presso Open Ada, a Torre Pellice, la mostra dell’artista argentina Karina Chechik, nata a Buenos Aires nel 1966, dal titolo “INFINITA NATURA. Earth, our home”. L’opening sarà dedicato, a partire dalle 16:00 di sabato 30 settembre, non soltanto alla visita guidata delle opere accompagnata dall’artista e il curatore, ma anche da un talk, alle ore 17:00, dedicato agli stili di vita più attenti al rapporto con le piante, gli animali e gli esseri umani. Seguirà un omaggio alle origini bonaerensi della pittrice con un’esibizione di tango alle 18:30 e una milonga all’aperto alle 19:30, spostandosi nel Cortile delle Arti del Caffè Arnaud.

La questione ambientale viene intesa come crisi del rapporto tra uomo e natura e è un tema diventato di grande attualità, dopo secoli di allarmi lanciati da pensatori inascoltati. C’è chi dice che sia necessaria una nuova ermeneutica che in una sola formula coinvolga razionalità e sentimento, materia e spirito, unendo al binomio “Economia/Ecologia” la coppia “Etica e Estetica”.

La nuova mostra “INFINITA NATURA. Earth, our home” si terrà nello spazio culturale Open Ada, gestito dall’Associazione “Decima arte” e diretto artisticamente da Monica Nucera Mantelli, che sottolinea come “nella sua articolata produzione di arte visiva attinente al tema naturalistico (boschi, fiumi, alberi, laghi e foreste), la terra e il cielo della Chechik non siano solo i poli tra i quali si produce ogni manifestazione, ma comprendano anche il mondo intermedio nel quale il concetto di ‘casa fisica’ equivalga al centro spirituale di raccolta di vita e di morte iniziatica.”

L’allestimento di grandi dipinti, fotografie e installazioni è firmato dall’architetto Massimo Ghirardini, curatore indipendente e editore di arte contemporanea.

La mostra propone, proprio durante il mese dedicato al tempo del Creato, una ventina di opere di interconnessione tra noi e il pianeta Terra, utilizzando una tecnica particolarissima che vede l’artista prima fotografare il paesaggio e poi interagire pittoricamente sulle immagini.

Sabato 30 settembre, negli spazi di via della Repubblica 6, dopo la visita guidata dall’artista e dal curatore, alle 17:00 verrà tenuta una conferenza Talk sui temi green “Le quattro E: etica, estetica, economia, ecologia” da parte del naturalista Ippolito Ostellino, cofondatore della piattaforma “La natura torna ad arte”.

MARA MARTELLOTTA

 

“INFINITA NATURA. Earth, our home”

Spazio Open Ada, via Repubblica 6, Torre Pellice (TO)

Orario visite: 15:00/18:00 solo nei fine settimana

Ingresso libero

 

Caffè Arnaud

Via Arnaud 4, Torre Pellice (TO)

 

Mark Mc Candy presenta  “De rebus brevi”

 

Al  DF Talk di venerdì 8 settembre presso VolTo

 

Venerdì 8 settembre, alle 18:30, presso il Centro Servizi VolTo di via Giolitti a Torino, lo scrittore Mark McCandy (alias Marco De Candia) presenterà al pubblico il suo ultimo libro intitolato “De rebus brevi” nel corso di un incontro denominato “DF Talk”.

La presentazione vedrà un dialogo insieme alla giornalista Mara Martellotta, che modererà l’evento.

Il libro “De rebus brevi” è stato già presentato a Torino Comics, dove venivano realizzate delle copertine personalizzate da Luca Occhetti, vincitore del “Cover Contest” ideato dalla casa editrice del libro, Edizioni Radici Future, e da Torino Comics. Nella copertina l’autore viene rappresentato come l’Imperatore Nerone posto su una clessidra che scandisce un tempo che, dopo il periodo Covid, ha assunto nuovi valori e nuovi ritmi.

“Considero la mia raccolta di racconti – spiega l’autore Mark McCandy – un ‘libro caleidoscopio’, che consente un certo tipo di visione a seconda del modo in cui viene letto”.

Si tratta di un libello prezioso per cogliere le mille sfaccettature della società postcovid, capace di svelare il carattere dei personaggi tra i più vari, coinvolti in episodi che li vedono protagonisti tra casse di supermercati, spiagge, studi medici e luoghi tra i più svariati.

Marco De Candia ha già pubblicato con Radici Future due libri nel 2017 e 2018, dai titoli “Avanti c’è un post” e “Solo post in piedi”. Entrambi i volumi contengono sessantacinque brevi racconti umoristici ma non solo. Nato sul web con i suoi racconti, ha saputo conquistarsi i favori di un pubblico sempre più ampio, fino a essere seguito da più di quindici mila tra lettori e lettrici.

L’incontro del DF Talk, promosso dall’Associazione “Difendiamo il futuro”, verrà trasmesso in diretta Facebook, su www.facebook.com/Polispolicy, e su www.facebook.com/ taglimagazine.

“Non ho nessun amore, non ho nessun nome…”

MUSIC TALES, LA RUBRICA MUSICALE

“Non ho nessuna madre, non ho nessuna cultura,

Non ho degli amici, non ho nessuna istruzione,

Non ho nessun amore, non ho nessun nome,

Non ho nessun biglietto, non ho nulla di preso,

Non ho nessun Dio

 E che cos’ho?

Perché vivo lo stesso?

Sì, che cos’ho io?

Nessuno può può portarmi via…”

Nina Simone, pseudonimo di Eunice Kathleen Waymon (Tryon, 21 febbraio 1933 – Carry-le-Rouet, 21 aprile 2003), è stata una cantante, pianista, scrittrice e attivista per i diritti civili statunitense.

È stata soprattutto un’interprete jazz, anche se la sua formazione era incentrata sulla musica classica e il suo stile variava fra diversi generi come soul, blues, folk, gospel e jazz.

La rivista Rolling Stone l’ha posizionata al 29º posto nella lista dei 100 migliori cantanti di tutti i tempi.

Nina Simone era una bambina solitaria

Nina Simone ha parlato più volte della sua rigorosa formazione musicale – dopo aver iniziato a suonare il pianoforte a quattro anni ha convinto gli abitanti del suo quartiere, Tryon N.C., a raccogliere il denaro necessario per farle frequentare la prestigiosa scuola Julliard di New York City.  «Quando gli altri bambini giocavano mi chiedevano sempre di suonare il pianoforte per farli ballare» racconta Nina Simone nel documentario.

Nina Simone disse a Martin Luther King: “Io non sono contro la violenza.”

Dal momento in cui Nina Simone ha iniziato a focalizzare le sue energie sui movimenti per i diritti civili, capitava spesso di sentirle dire sul palcoscenico cose come: “Siete pronti a uccidere per la causa, se necessario?”. L’artista non ha mai nascosto quello che pensava, nemmeno al leader diventato famoso per le sue posizioni pacifiste. «Mi ricordo quella volta in cui si avvicinò a King in persona e gli disse, “Io non sono contro la violenza», ha detto il chitarrista Shackman, ridendo. Lui le disse, «non c’è problema sorella. Non devi esserlo».

Per Nina Simone il sesso era un modo per affrontare non solo il matrimonio ma anche la sua stessa salute mentale – i suoi diari, come rivelato in “What Happened, Miss Simone?”, lo confermano con precisione. La cantante scrisse “No desire for sex,” mentre iniziava a soffrire di depressione a causa della devastante routine dei suoi concerti, concerti che si dimostravano a loro volta sempre più impegnativi. Una rara intervista con Stroud, inoltre, documenta una sorta di “assalto sessuale” che la Simone tentò con il marito. «Cosa penso del sesso? Che dovremmo farlo tutto il tempo» diceva la cantante.

Ultima curiosità Nina Simone viveva felicemente in Liberia, ma non si esibiva più davanti al pubblico. Quando la cantante si è ritrovata al verde, si è trasferita a Parigi, dove ha suonato in un caffè per circa 300 dollari al giorno. «Ero davvero disperata, e nessuno credeva che fossi davvero lì… nessuno veniva ad ascoltarmi», racconta la voce della Simone nel documentario. Fortunatamente il trasferimento in Francia le permise di riavvicinarsi ad un vecchio amico che si prese cura di lei. Lui l’ha portata dal dottore che le ha diagnosticato la depressione, l’ha aiutata a curarsi e a ricostruire una carriera degna di una leggenda.

Adoro questa artista e la canzone che ho scelto mi rispecchia alquanto

Buon ascolto

(3) Nina Simone-Ain’t Got No, I Got Life + Lyrics – YouTube

CHIARA DE CARLO

scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Ecco a voi gli eventi da non perdere!

Regione Piemonte alla Mostra del Cinema di Venezia

La Regione Piemonte all’Italian Pavilion del Lido di Venezia per presentare fondi, strumenti di sostegno e bandi a favore del cinema e dell’audiovisivo grazie ai 20 milioni di euro messi a disposizione per il triennio 2023-2025 I risultati del primo bando del “Piemonte Film TV Fund”: 8 progetti sostenuti con un finanziamento complessivo di 2,5 milioni che produrranno 9 milioni di investimenti sul territorio. Il Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni: «Piemonte modello per altre Regioni»

 

Lido di Venezia, 5 settembre 2023

 

L’Italian Pavilion organizzato da Cinecittà al Lido di Venezia ha ospitato quest’oggi un incontro che ha messo al centro le linee strategiche e i fondi stanziati dalla Regione Piemonte a favore dell’industria del cinema e dell’audiovisivo.  Il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, senatrice Lucia Borgonzoni ha preso parte all’appuntamento nel corso del quale l’Assessore alla Cultura della Regione Piemonte Vittoria Poggioha illustrato l’articolato piano d’azione messo in atto da marzo 2023, tra i più imponenti degli ultimi anni, a conferma dell’attenzione riservata all’intera filiera del cinema e dell’audiovisivo.

Beatrice Borgia, Presidente di Film Commission Torino Piemonte, è intervenuta per esporre i risultati della Fondazione e l’impatto economico che le azioni regionali stanno producendo sull’asse della produzione di lungometraggi e serie tv, anche a seguito delle recenti nuove misure di sostegno al comparto messo in campo dalla Regione con venti milioni di fondi Pr-Fesr: otto milioni per la valorizzazione delle sale cinema e dodici milioni per le produzioni attraverso il «Piemonte Film Tv Fund».

 

«Siamo entusiasti di vedere concretizzato l’impegno della Regione Piemonte per lo sviluppo dell’industria del cinema e dell’audiovisivo. Il fenomeno Piemonte è un ulteriore segnale della positiva ripartenza del cinema italiano, che spero venga preso a modello anche da altre regioni» ha dichiarato il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni. «I progetti sostenuti dalla Regione danno la possibilità al settore di raccontare il nostro territorio e valorizzare l’eccellenza delle maestranze locali. I risultati ottenuti confermano l’importanza di promuovere la cultura cinematografica e audiovisiva in Italia e la capacità della Regione Piemonte di emergere come polo di produzione di rilievo nazionale e internazionale».

 

«Mai la Regione aveva investito così tanto in un settore strategico per la nostra economia che si sta rivelando anche un affare dal punto di vista economico – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Vittoria Poggiobasti pensare che tra il 2018 e il 2022 i contributi a sostegno della produzione di lungometraggi, film tv e fiction, tra contributo bando e spesa complessiva hanno generato un moltiplicatore di 4,57. Significa che per ogni euro investito ne sono tornati quasi 5 come ricaduta su indotto e territorio».

A ulteriore dimostrazione del più che favorevole moltiplicatore che il Piemonte Film Tv Fund dimostra di attivare, la Regione Piemonte ha annunciato i titoli degli 8 progetti sostenuti dalla prima sessione 2023 del bando: i 6 lungometraggi e le 2 serie TV hanno ricevuto un contributo complessivo di 2,5 milioni di euro che produrrà una spesa qualificata sul territorio di circa 9 milioni.

Parallelamente, oltre all’impatto economico è l’enorme volume delle attività e  delle produzioni realizzate grazie all’azione e al sostegno di Film Commission Torino Piemonte che contribuisce a valorizzare e posizionare ai vertici nazionali il fenomeno Piemonte: sono ben 217 le produzioni realizzate nel corso del 2022 a cui si aggiungono 58 progetti sostenuti attraverso i bandi della Fondazione, per un ammontare complessivo di 1.024 giornate di riprese in una regione che conta più di 430 tra società di produzione e strutture di servizio, e più di 1.000 professionisti iscritti alla Production Guide del sito www.fctp.it. Numeri che fanno pensare ad un settore costantemente in espansione, dove le società di produzione nazionali e internazionali trovano risorse e professionalità. Un legame identitario e di lunga data quello tra il territorio piemontese e l’audiovisivo, strutturato sempre più in comparto industriale.

L’articolata presenza di progetti sostenuti da Film Commission Torino Piemonte e selezionati a Venezia 80 conferma ulteriormente la salute e il momento di espansione del cinema piemontese che continua a produrre risultati estremamente soddisfacenti con ben 2 lungometraggi in Concorso, «Ferrari» di Michael Mann e «Lubo» di Giorgio Diritti, 4 ulteriori documentari nelle varie sezioni del programma – tra cui «About Last Year», unico titolo italiano selezionato alla Settimana Internazionale della Critica – 3 progetti selezionati al «mercato» Venice Production Bridge e il lancio della 6^ edizione di TFI Torino Film Industry.

«Grande soddisfazione per la prestigiosa e strutturata presenza di Film Commission Torino a questa edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, da un punto di vista artistico e industry. Un risultato che si somma ad un anno che conferma il trend produttivo di altissimo livello raggiunto nel 2022». Così commenta Beatrice Borgia, Presidente della Fondazione, aggiungendo che «solo nel primo semestre 2023 FCTP ha sostenuto 119 progetti, in estate sono proseguiti numerosi set e nel solo mese di settembre abbiamo in partenza altri 6 nuovi progetti».

La Mirko Casadei POPular Folk Orchestra alla Fiera del Peperone 

Mercoledì 6 settembre

 

Mercoledì 6 settembre, a salire sul palco del Salotto della Fiera in piazza Sant’Agostino per la Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola è la Mirko Casadei POPular Folk Orchestra, la terza generazione dell’orchestra italiana da ballo più famosa al mondo. Con il suo pop-folk Mirko Casadei ha introdotto nuovi sound attraverso le tante contaminazioni musicali che ha realizzato nei suoi live. “Ciao Mare” è il nome del tour che celebra i 50 anni della canzone che l’Orchestra Casadei presentò al Festivalbar nel 1973.

PROGRAMMA

Salotto della Fiera, Piazza Sant’Agostino, ore 18

Parla con me, con Simona Riccio: Pasly Art Design + DotzerO

La designer ecologica Pasly Art Design (Pasqualina Tripodi) presenta un defilé unico in collaborazione con la giornalista Marina Rissone, per mostrare i suoi eco-gioielli realizzati con elementi naturali raccolti personalmente, come legnetti, bacche, foglie di fico e scarti alimentari come bucce e pane cristallizzato. Con un master in ingegneria del gioiello ottenuto al Politecnico di Torino, l’artista ha partecipato a sfilate per la Camera Nazionale Giovani Fashion Designer e ha esposto le sue creazioni in Italia e all’estero, tra cui la collezione “The Queen” per l’Expo Milano.

All’insegna del riciclo e della moda sostenibile è anche l’incontro con DotzerO. Un’idea alternativa di ecofashion delle sneakers nata a Soreti (Firenze) e sviluppata dal giovane imprenditore Davide Braccini. Ogni calzatura viene realizzata utilizzando scarti di lavorazione del legno e dell’industria della carta: il prodotto finale è il risultato di uno studio innovativo all’avanguardia.

Salotto della Fiera, Piazza Sant’Agostino, ore 19

Che Musica Maestro, con Renata Cantamessa

Cibo e musica d’autore si incontrano, a cura di Renata Cantamessa e con il patrocinio della Camera di Commercio di Torino. Ospiti del giorno l’Antica Torrefazione del Centro di Carmagnola e la Distilleria Serale di Nichelino, insieme alle esibizioni dell’associazione SAXMANIA.

Salotto della Fiera, Piazza Sant’Agostino, ore 19.30

Peperone Show, con Renata Cantamessa

Le nuove frontiere del peperone: dal food design, alla costruzione del gusto, al progetto della tavola. Chiacchierata spettacolo a larga trama con il coinvolgimento di stakeholders del territorio, esperti, innovatori, giornalisti e imprenditori su temi di attualità conditi dall’intrattenimento di comici, cabarettisti, cantanti e musicisti. Con la partecipazione di Mirko Casadei.

Pala BTM, viale Garibaldi 29, ore 20

Cena al Pala BTM: cena del gran fritto misto

Il Ristorante della Fiera del Peperone di Carmagnola propone piatti sopraffini preparati con prodotti di eccellenza del territorio, a cura del ristorante La Cucina Piemontese.

Menù: aperitivo di benvenuto con stuzzichini; antipasto piemontese con tonno e peperoni; peperone in bagna cauda; gran fritto misto alla piemontese (bistecca di maiale, pollo, polpette di fassone, salsiccia, cervella, melanzane, finocchi, zucchine, peperoni, semolino, pavesino, bignè zabaione, bacio di dama, mandorla, cocco, mela, amaretto, albicocca ripiena); sorbetto al limone; caffè Dicaf; acqua gasata e naturale Hydra; vino bianco e rosso piemontesi Doc. Prezzo: 30 euro, tutto compreso.

Prenotazioni: 389 1849916 o 380 7102328.

C.A.I., via Bobba 10, ore 20.30-23

Porte aperte al C.A.I. Sezione di Carmagnola

Museo civico Navale, piazza Mazzini 1, ore 20.30-23

Apertura serale straordinaria del Museo Civico Navale

Il Museo Civico Navale di Carmagnola documenta la vita quotidiana in mare: la storia della Marina Italiana, le attività navali dall’Unità d’Italia ad oggi, l’ambiente marino e il modellismo navale.

Salotto della Fiera, Piazza Sant’Agostino, ore 21

Confessioni Laiche, con Paolo Massobrio

Le “Confessioni Laiche” quest’anno coinvolgono alcune famiglie di imprenditori affermati a livello nazionale e internazionale. Sul palco con Paolo Massobrio, Massimo Albertengo dell’azienda Albertengo di Torre San Giorgio, produttore dei famosi panettoni al vino.

Giardini del Castello, area Bimbi in Fiera, ore 21

Pepper Magic Show – “Fantasia in valigia”, spettacolo di e con Antonio Argenio

Spettacolo per bambini.

Il Foro Festival, Foro Boario, ore 21

Solo Mengoni Tribute Band

Con Alessandro Merenda, voce; Gianfranco Spera, tastiere; Emanuel Victor, chitarre; Carmine Della Valle, basso; Elvis D’Elia, batteria. Ingresso gratuito.

Salotto della Fiera, Piazza Sant’Agostino, ore 21.30

Mirko Casadei POPular Folk Orchestra

La terza generazione dell’Orchestra italiana da ballo più famosa al mondo. Con il suo pop-folk Mirko Casadei ha introdotto nuovi sound attraverso le tante contaminazioni musicali che ha realizzato nei suoi live. “Ciao Mare” è il nome del tour che celebra i 50 anni della canzone che l’Orchestra Casadei presentò al Festivalbar nel 1973.

INFO

Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola

Orario Fiera: da lunedì a venerdì 18-24 I sabato e domenica 10-24

Orario Piazza dei Sapori: apertura in orario Fiera, chiusura stand 00.30

www.fieradelpeperone.it

Ufficio Manifestazioni: 011 9724222/270 cultura@comune.carmagnola.to.it

Le recensioni: Villa del Seminario e Molotov e Bigodini

LIBRI / La casa editrice Edizioni E/O nasce a Roma nel 1979, fondata da Sandro Ferri e Sandra Ozzola, accomunati da una forte passione per la politica e per i buoni romanzi. Inizialmente pubblica numerosi testi dei paesi dell’Est, per poi allargarsi- poco più tardi- verso Ovest, alla narrativa americana. Da qui ne deriva “e/o”, che sta per “e/oppure” ma anche per “est/ovest”. In poco tempo, da una conduzione familiare, subisce una vera e propria espansione internazionale che le permette di aprire uffici a Roma, Milano, New York e Londra, e di porsi come un progetto unico nel panorama editoriale contemporaneo.

Nel corso del tempo Edizioni E/O ha pubblicato romanzi che hanno segnato un’epoca: solo per citarne uno, ricordiamoL’amica geniale” di Elena Ferrate, un successo internazionale, tradotto in oltre 40 lingue.

Per noi hanno riservato due bellissime novità, che abbiamo letto e recensito con grande interesse.

VILLA DEL SEMINARIO- Sacha Naspini- Casa editrice Edizioni E/O di Valeria Rombolà

Le Case è un borgo sperduto della Maremma toscana, lontano da tutto ma non dalla guerra che nel ‘43 imperversa sull’Italia e sul mondo intero. Il freddo assoluto di quell’inverno, la solitudine e la generale diffidenza degli abitanti di questo posto, fanno da sfondo al seminario estivo del vescovo che diventa- dopo l’arrivo dei tedeschi- un campo di concentramento. E’ qui che la storia personale di René, il ciabattino del paese, si intreccia inevitabilmente con quell’atroce scenario, dandogli però una possibilità di riscatto. Un uomo semplice, da sempre sbeffeggiato da tutti per la sua menomazione fisica, è- in realtà- una persona sensibile e di grande intelligenza. In grado di “scollare una suola e leggere una storia” e di capire la personalità di chi aveva di fronte a seconda se “batteva di calcagno, strisciava, marciava piombato o viaggiava a papera”. Renè è perdutamente innamorato di Anna, l’amica storica di una vita intera. Quando un giorno, però, anche lei decide di partire per schierarsi nelle file della Resistenza- e tentare di superare così la morte del figlio- anche l’esistenza di Renè subisce un’inevitabile svolta. Questo libro, potente e raffinatissimo per scrittura e contenuti, è in grado di raccontare una storia vera e poco conosciuta della seconda guerra mondiale, e di mischiarla con un agglomerato di umanità densa e portentosa. La Naspini riesce a raccontare la cornice storica di quel tempo, integrandola perfettamente con i sentimenti e le vicende personali dei protagonisti. Con questo nuovo testo, dopo le Case del Malcontento, l’autrice si riconferma come una delle voci più interessanti del panorama contemporaneo della letteratura tanto come dimostra la proposta di candidatura da parte di Paolo Petroni al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione: “Un libro che, riportando alla luce un dimenticato, curioso, vergognoso fatto del nostro passato, ha un suo valore che si aggiunge a quello letterario, alla limpida scrittura dell’invenzione del personaggio e la storia di René e della sua presa di coscienza nell’ultimo periodo della guerra e del fascismo”.

MOLOTOV E BIGODINI- Amedea Pennacchi – Casa editrice Edizioni E/O di Francesca Bono

Finire a raccogliere le rape. Questa la minaccia (sarà poi una minaccia davvero?) che incombe sulla vita di Alice, e che in qualche modo fa da sfondo a tutti i passi, cadute, decisioni che colorano questo romanzo, sgargiante nei contenuti come nella copertina targata Edizioni e/o, casa editrice da sempre particolarmente attenta ad autrici e personaggi femminili. Sembrano scorrere in un lampo gli anni che si snodano, quasi inconsapevolmente, e accompagnanoquesta ragazza che deve fare la rivoluzionaria, in un contesto, quello degli anni ’70, in cui di rivoluzione parla ogni cosa. E allora Alice si divincola, viaggia, si riavvicina e pian piano capisce cose, mostrando a sé e a noi le sue piccole trasformazioni.

Descrivendo il clima di vivacità culturale del tempo, la vita di comunità e la socializzazione, Amedea Pennacchi racconta però la storia di una donna. E fa vedere che il rapporto col proprio corpo, con la propria idea di carriera, con le relazioni disfunzionali, è un qualcosa che tocca e stravolge anche una giovane rivoluzionaria degli anni ’70. Perché sì, anche per fare la rivoluzione, quando si tratta del gentil sesso, occorre aprire un capitolo a parte. Ed è tra un bigodino e l’altro passato tra i capelli delle donne nei vicoletti popolari di Napoli, prima, tra quelli di sua madre, poi, che Alice si avvia gradualmente verso una consapevolezza importante. La rivoluzione che doveva fare, in fin dei conti, era la sua.

di Valeria Rombolà – Francesca Bono

Premio Pavese 2023, i vincitori

Domenica 10 settembre 2023
Chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo, Santo Stefano Belbo

I vincitori della 40a edizione:
Franca Cavagnoli (traduzione)
Laura Pariani (narrativa)
Paolo Repetti (editoria)
Giovanna Rosadini (poesia)
Rosemary Salomone (saggistica)

vincitori del Premio Pavese 2023, promosso e organizzato dalla Fondazione Cesare Pavese, sono Franca Cavagnoli (traduzione), Laura Pariani (narrativa), Paolo Repetti (editoria), Giovanna Rosadini (poesia) e Rosemary Salomone (saggistica). Domenica 10 settembre alle ore 15 a Santo Stefano Belbo riceveranno il premio e terranno il discorso di approvazione nella chiesa sconsacrata dei SS. Giacomo e Cristoforo, ora auditorium della Fondazione Cesare Pavese (Piazza Luigi Ciriotti, già Piazza Confraternia, 1).

La cerimonia di consegna del premio entra da quest’anno a far parte del programma del Pavese Festival, che inizierà martedì 5 settembre e animerà Santo Stefano Belbo con numerosi incontri e ospiti, tra cui l’assegnazione del Premio Pavese Musica, altra novità di quest’anno, a Claudio Baglioni, un evento con Neri Marcorè e un concerto di Mario Biondi. Per la prima volta, l’assegnazione del Premio Pavese e il Pavese Festival si svolgeranno nella stessa occasione, per rendere omaggio al meglio a Cesare Pavese, riunendo nel suo paese natale personalità di spicco dell’ambiente culturale e letterario italiano.

La giuria che ogni anno assegna collegialmente il premio per ciascuna sezione è presieduta da Alberto Sinigaglia (presidente del Comitato scientifico della Fondazione Cesare Pavese) ed è composta da Gian Arturo Ferrari (figura di rilievo dell’editoria italiana), Giulia Boringhieri (traduttrice, storica dell’editoria, figlia di Paolo Boringhieri che fu amico e collega di Pavese all’Einaudi), Chiara Fenoglio (docente, saggista, giornalista), Claudio Marazzini (già presidente dell’Accademia della Crusca), Carlo Ossola (filologo e critico letterario), Pierluigi Vaccaneo (direttore della Fondazione Cesare Pavese).

Il Premio Pavese, da quando è sotto l’egida della Fondazione Cesare Pavese, premia i più importanti esponenti del mondo culturale italiano che meglio rappresentano il lavoro culturale di Cesare Pavese. Traduzioni, poesia, narrativa, editoria e saggistica sono i diversi volti in cui si è espressa l’attività intellettuale di Cesare Pavese, un autore fortemente innovatore per la letteratura italiana e ancora oggi una guida sicura per chi vuole districarsi nel proprio labirinto interiore: è infatti l’urlo alla vita che emerge forte dalle sue opere e che il lavoro culturale della Fondazione vuole far emergere e sottolineare. Il Premio Pavese è un omaggio al grande intellettuale e alla sua terra che è stata per lui risveglio, Mito, vita“, dichiara Pierluigi Vaccaneo, direttore della Fondazione Cesare Pavese.

Durante la cerimonia, verrà anche lanciata l’edizione 2023 del Premio Pavese Scuole, rivolto a studenti e studentesse del triennio della scuola secondaria di secondo grado, chiamati a confrontarsi con i temi pavesiani attraverso un’interpretazione in chiave personale delle sue opere.

L’ingresso è libero su prenotazione fino a esaurimento posti (prenotazioni sulla pagina Eventbrite della Fondazione Cesare Pavese).
Sarà possibile seguire la cerimonia di domenica 10 settembre anche in streaming sulla pagina Facebook della Fondazione Cesare Pavese.

In calce il link al press kit digitale, contenente il comunicato stampa, le motivazioni, le foto e le bio dei vincitori del Premio Pavese 2023:

A San Raffaele Cimena la seconda edizione del Moon Festival

8-9 settembre 2023

Il borgo di San Raffaele Alto (TO) si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto.

Arte, musica e spettacoli animeranno le due serate settembrine per portarci in un mondo magico in cui c’è spazio per rallentare, fermarsi e lasciarsi stupire dagli allestimenti e dagli spettacoli, in un festival poetico, a lume di candela, in cui gli spettatori saranno guidati in un mondo dalle atmosfere lunari con incontri lunatici.

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Il programma del festival e gli artisti:

Dalle 21:00 si alterneranno, tra le piazze e le vie, 13 compagnie di spettacolo che faranno diverse repliche durante le serate.

Programma dettagliato:

L’ingresso al festival è libero.

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Artisti:

Cappellai Matti trio di accoglienza al festival

Mr. Blue – Paki Bellamonte, spettacolo di mimo

Rulas Quetzal, spettacolo di fuoco

Irene Rametta, Serenata di luna, concerto aereo per sognatori

Jacopo Tealdi- U.Mani.Tà-  cabaret interamente fatto a mano

Una luna per rinascere con Simona Piras e Stefano Passarella, istallazione interattiva

LAMBE LAMBE, teatrini in miniatura

Live visual/dj set Andrea Sbra Perego a cura di Palazzo Atelié

L’Astronomo, Giampaolo Culla, spettacolo di mimo

Un punto tra parentesi, Lucrezia Scalzotto, performance

Vito, il segui persone, performance di mimo

Bianca e Nerone, performance di mimo

Lunad – Fabrizio Merlo – performance mimo

Vestali di luna, a cura di ASD APS Insieme Danza, performance di danza

Durante il festival, a cura della Pro Loco di San Raffaele Cimena, si potranno trovare:

·       Navette gratuite, con partenza da via Piemonte 6 e piazza Europa, San Raffaele Cimena per poter accedere al borgo storico;

·       Padiglione enogastronomico, aperto dalle 19 nel borgo storico di San Raffaele Alto.

La realizzazione di questo evento su territorio è stata resa possibile dalla collaborazione tra la Pro Loco di San Raffaele Cimena e l’associazione culturale Dn-Art.

I link ai social:

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Viale Ottavio Mai, lettura corale e condivisa di “Stai Zitta” di Michela Murgia

 

 

 Dopo un’estate terrificante segnata dai fatti di Palermo e Caivano e dagli ennesimi casi di femminicidio, martedì 5 settembre Viale Ottavio Mai riprende la propria programmazione alle 19.00 con la lettura corale e condivisa di “Stai Zitta” di Michela Murgia, dando il via al calendario di eventi in programma fino a fine settembre.

 

L’evento nato da Mind The Gap, il primo Festival Transfemminista Intersezionale di Torino ideato e prodotto da The Goodness Factory, in collaborazione con Break the SilenceProgetto NudəTorino Città Per le Donne Rete al Feminile è un tributo dovuto ad una mente brillante scomparsa troppo presto e rappresenta la necessità di incontro e confronto su temi che non possono più attendere come la paritá di genere, la cultura dello stupro, la responsabilità di ogni persona davanti alla violenza.

 

Viale Ottavio Mai riparte quindi il 5 settembre dalla lettura a più voci di STAI ZITTA di Michela Murgia per continuare la più ampia riflessione sulla costruzione delle comunitá che OFF TOPIC da tempo ha innescato nel quartiere in cui opera: una lettura partecipata in cui tutti e tutte potranno leggere per tre minuti l’estratto che più preferiscono tratto dal libro di Murgia, fra le portavoci del riconoscimento dei diritti più importanti del nostro tempo.

 

In occasione della serata Nora Book proporrá una selezione di libri sui diritti e il transfemminismo.

 

 

IL PROGRAMMA DI VIALE OTTAVIO MAI

 

 

Martedì 5 SETTEMBRE:

Martedì 5/ Viale Ottavio Mai
alle 19:00

Mind The Gap presenta
LETTURA PARTECIPATA DI “STAI ZITTA” – MICHELA MURGIA

Puoi leggere per 3 minuti il tuo pezzo preferito del libro oppure restare ad ascoltare le voci di chi legge!

Programmazione Gastronomica: Rafiki

 

La rassegna di eventi su Viale Ottavio Mai riprende in ricordo di Michela Murgia con una lettura partecipata di uno dei suoi libri più celebri. Durante l’evento potrai prendere parte alla lettura leggendo per 3 minuti il tuo pezzo preferito oppure potrai restare ad ascoltare le voci di chi legge!

 


Mercoledì 6 SETTEMBRE:

Mercoledì 6 / Viale Ottavio Mai

Dalle 19

OFF TOPIC presenta

THE WINNER IS
Giochi da tavolo in Viale Mai! 
Taboo”, Scarabeo”, “Tombola”, “Monopoli”, “Trivial Pursuit”, tavoli da Ping Pong, Dama e Scacchi a disposizione di tutt*!

Mercoledì 6 Settembre i tavoli di Viale Ottavio Mai diventano luogo di sfide, complicità, battaglie a dadi. Vi aspettiamo per una serata di giochi da tavolo e di società da passare in compagnia! “Taboo”, Scarabeo”, “Tombola”, “Monopoli”, “Trivial Pursuit”, tavoli da Ping Pong, Dama e Scacchi saranno a disposizione di tutti e tutte.

 

Giovedì 7 SETTEMBRE:

Giovedì 7 / Viale Ottavio Mai

Dalle 19

KLUG presenta

DEVOZIONI BALEARI
Programmazione Gastronomica: Pinseria

 

Devozioni Baleari, sono emozioni ballabili, la fiducia che riponiamo nella musica, fino a trasformarla in venerazione. Musicalmente nella festa non esiste “mainstream”, non esiste “underground”. Esiste la continua ricerca di suoni che possano legarsi tra loro per fare danzare. Riponendo una base solida nelle sonorità dance, italo disco, funky, house e baleari

 

Venerdì 8 SETTEMBRE:

Venerdì 8 / Viale Ottavio Mai

Alle 21

METRONIMIE FESTIVAL presenta:

“DEBITO” MORA LIVE Presenta “DEBITO” //  SPOKEN MUSIC
Programmazione Gastronomica: Bistrò Takeaway

 

MORA è un progetto di spoken music nato dalla collaborazione tra il pianista Daniele Bettini e il poeta Sebastiano Mignosa. Sabato 9 settembre vi proporremo questo freschissimo esperimento artistico e musicale per vivere assieme una serata tra musica e poesia!

 

Sabato 9 SETTEMBRE:

Sabato 9 / Viale Ottavio Mai

Alle 20
Faro Records e Kallax Records presentano:

WISM LIVE

 

Sabato 9 / Viale Ottavio Mai

Dalle 21

Radio Banda Larga presenta:

RBL (RADIO BANDA LARGA) – Chiara Mantxobas DJ SET

Grazie a una continua esplorazione, la selezione di Chiara Mantxobas è un dialogo eclettico tra generi dance floor oriented, ispirata alla scena clubbing e dei sound-system inglesi, il più possibile contaminata da altro, e una predilezione per bassi e imprevedibilità. Una volta al mese espande ancor di più la sua ricerca con lo show Moto Vario su RBL radio, attraversando un fiume di suoni che scorrono scostanti, si incontrano e si mischiano raccontando un viaggio, da ascoltare, sentire, ballare o immaginare.