Il Museo MIIT di Torino, Italia Arte e galleria Folco curano e organizzano dal 25 novembre la mostra “Destini in discesa” in occasione della giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra, appunto, il 25 novembre. L’inaugurazione della mostra avverrà alle 19.30 e sarà accompagnata, alle 20.30, dalla presentazione del libro di Mariaflora Sartor “Destini in discesa” Golem edizioni. Come recita il titolo dell’esposizione, essa è dedicata al mondo della donna, alle artiste che da sempre dedicano la propria creatività alla figura femminile e alle problematiche che ne hanno segnato e continuano a segnare il percorso esistenziale.
Accanto agli autori contemporanei sarà anche presentata una selezione di opere di autori storicizzati, da Francesco Messina a Novella Parigini, da Marc Chagall a Innocente Salvini, esponenti di fama del Novecento che hanno riservato alla figura della donna un posto primario nella loro produzione. Sono in esposizione, tra gli altri, opere di Marco Barnabino, Federica Bertino, Milena Buti, Patrizia Caffaratti, Liliana Cavigioli, Mariell Chirone Guglielminetti, Michele Di Leo, Laura Fasano, Mattia Fassi, Enrico Frusciante, Vito Garofalo, Maria Pia Giacomini, Francesca Guetta, Barbara Pecorari, Luigia Rinaldi, Anna Rota Milani, Marilena Visini.
La mostra, visitabile in corso Cairoli 4, presso il Museo MIIT, rimarrà aperta fino al 5 dicembre prossimo con orario dal martedì al sabato ore 15.30-19.30
Mara Martellotta




Rubrica settimanale a cura di Lura Goria
Ora Fred ha 74 anni portati egregiamente e conduce una vita parecchio solitaria, ma deve di nuovo fare i conti con il destino maligno. Al figlio 47enne Paul, stravagante e problematico, viene diagnosticata una forma molto aggressiva di Sla; ed ecco Fred accorrere al suo capezzale.
Questo è decisamente il libro più straziante e serio della regina della “chick lit” (lettura per pollastrelle) perché parla del tumore contro il quale sta lottando. Smette i panni della travolgente Becky di “I love shopping” e vive in prima persona il dolore della protagonista Eve –Sophie, suo alter ego.
E’ il nuovo romanzo di questa brillante scrittrice che è anche autrice e conduttrice di programmi in radio e tv, ed è un racconto molto onesto sull’essere una giovane madre single alle prese con l’urgenza di crescere. Alla protagonista dà il suo stesso nome e quella che descrive è in parte anche la sua esperienza.
Tracy Rees, scrittrice gallese, laureata a Cambridge, ha ambientato il suo ultimo romanzo nell’Inghilterra di fine Ottocento; esattamente nel 1897, anno in cui la Regina Vittoria avrebbe festeggiato il giubileo di diamante per i suoi 60 anni di regno. E come nel precedente successo “Giardino delle rose” ritorna l’analisi romanzata del ruolo della donna nell’epoca rigidamente vittoriana in cui l’osservanza delle regole sociali era fondamentale.
E’ la terza edizione aggiornata di


