CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 131

Al Cinema Massimo ROMA, SANTA E DANNATA

Il documentario di Roberto D’Agostino e Marco Giusti per la regia di Daniele Ciprì 

22 novembre 2023, ore 20:30

Il Museo Nazionale del Cinema il 22 novembre 2023 alle 20:30 ospita al Cinema Massimo la proiezione di ROMA, SANTA E DANNATA, il documentario di Roberto D’Agostino e Marco Giusti con la regia e fotografia di Daniele Ciprì e Paolo Sorrentino come produttore creativo.

La proiezione sarà introdotta da Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema, e da Steve Della Casa, direttore artistico del Torino Film Festival: insieme dialogheranno con Roberto D’AgostinoMarco Giusti e Daniele Ciprì.

Ingresso libero.

“ROMA, SANTA E DANNATA” è un viaggio nella notte romana dove Roberto D’Agostino racconterà all’amico Marco Giusti, ripresi da Daniele Ciprì, perché Roma è una città unica e infernale, capace di tutto, anche di trasformare Berlusconi in un premier, De Michelis in un ballerino, Renzi in uno statista, Valeria Marini in un’attrice. Dago & Giusti intraprendono il viaggio al calar delle tenebre perché è di notte che si percepisce meglio il frastuono del mondo. È di notte che il cambiamento dei costumi sociali s’impone. È la notte che racconta al meglio quello che sta succedendo alla nostra vita, più di qualsiasi saggio sociologico.  Gironzolando per le strade di Borgo Pio e navigando in barcone sul Tevere, Dago & Giusti raccontano una città misteriosa, un enigma perfetto da degradare a metafora, in un susseguirsi di citazioni, incontri surreali, in quella città eterna che è nobile e popolana, colta e grossolana, santa e dannata al tempo stesso.

Una produzione THE APARTMENT, società del gruppo FREMANTLE, e KAVAC FILM con RAI CINEMA

Creuza de mä. L’anteprima del nuovo spettacolo de Le Storie Sbagliate

Osteria Rabezzana, via San Francesco d’Assisi 23/c, Torino

Mercoledì 22 novembre, ore 21.30

Le Storie Sbagliate tornano mercoledì 22 novembre all’Osteria Rabezzana con l’anteprima del nuovo spettacolo Creuza de mäun omaggio all’imminente quarantesimo anniversario dell’uscita dell’omonimo album di Fabrizio De André (1984).

I brani ed i temi del disco, interamente in dialetto ligure, saranno i protagonisti della prima parte dello spettacolo, che continuerà poi con i più classici e noti successi del cantautore. Come sempre, la band sarà affiancata dalla voce narrante di Mario Brusa, che condurrà il pubblico all’interno del mondo di “Creuza de mä”.

Ora di inizio: 21.30

Ingresso:

15 euro (con calice di vino e dolce) – 10 euro (prezzo riservato a chi cena)

Possibilità di cenare prima del concerto con il menù alla carta

Info e prenotazioni

Web: www.osteriarabezzana.it

Tel: 011.543070 – E-mail: info@osteriarabezzana.it

“Periferie in movimento”, monologhi e canzoni per riflettere

“Periferie in movimento”, spettacolo di teatro – canzone realizzato e allestito da Sergio Salvi (tastiera e canto) e Silvana Mossano (monologhi e canto) si terrà domenica 26 novembre alle ore 16 nella chiesa di San Domenico di Casale Monferrato. Al mixer, Paolo Rossi. Le riflessioni conclusive sono affidate a don Desiré Azogou, vicario generale della Diocesi di Casale. Il recital è ispirato alla figura di don Tonino Bello.

L’isola del libro: Speciale Fernanda Pivano

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Fernanda Pivano fin da giovanissima è stata magnetizzata dalla passione per la letteratura nord americana. Ha tradotto e approfondito i massimi classici statunitensi; soprattutto, ha il merito di aver scoperto, studiato, valorizzato e promosso in Italia i principali esponenti della Beat Generation: Kerouac, Corso, Ginsberg….

Fernanda Pivano nasce il 18 luglio 1917 a Genova, dove il padre è direttore di banca. Cresce in una famiglia che lei stessa definisce di stampo vittoriano; il nonno era scozzese e fu tra coloro che introdussero la Berlitz School in Italia. Fin da bambina frequenta una scuola svizzera diventando ben presto poliglotta. Quando la famiglia si trasferisce a Torino, studia al Liceo classico Massimo d’Azeglio; è compagna di classe di Primo Levi, ed ha come supplente di italiano e latino nientemeno che Cesare Pavese.

Dopo la tesi di laurea su “Moby Dick” di Melville, la sua carriera prende l’avvio quando traduce “L’antologia di Spoon River” (uno dei più grandi successi editoriali al mondo), pubblicato in Italia la prima volta nel 1945.

E’ la traduttrice italiana di Ernest Hemingway. Lo incontra la prima volta nel 48, a Cortina, quando lui vuole conoscerla a tutti i costi dopo aver saputo che le SS tedesche l’avevano arrestata per il contratto di traduzione di “Addio alle armi”. Incontro epico, emozionante e soprattutto l’inizio di una grande amicizia.

Di fatto la Pivano spalanca l’orizzonte su un intero e magnifico universo letterario.

Tra le tappe più importanti della sua lunga vita c’è il matrimonio con l’architetto e designer Ettore Sottsass nel 1949 e il trasferimento a Milano. L’unione, tra alti e bassi, inizia a scricchiolare nel 1971 e si conclude nel 1990 con il divorzio.

Quella di Fernanda Pivano è stata un’avventura epica che l’ha portata a conoscere geni della letteratura e della musica americana, mentre il suo primo viaggio negli Stati Uniti è a 39 anni nel 1956. Da allora la sua vita è un continuo andirivieni e di incontri eccezionali che saranno la linfa dei suoi scritti e l’avvio di amicizie importantissime. A lei si devono traduzioni e studi delle opere dei maggiori classici statunitensi; molti li conosce di persona e con loro instaura profondi legami di amicizia. Uno su tutti, proprio Hemingway che lei chiama “Papa”.

 

Enrico Rotelli “Nanda e io” -La nave di Teseo- euro 19,00

Mentre della vita e degli incontri della Pivano si sa molto, a far luce sugli ultimi anni è il resoconto del suo giovane assistente. La Pivano è morta a 92 anni, la sera del 18 agosto 2009 in una clinica milanese, dove era ricoverata per il tumore che l’aveva aggredita negli ultimi anni. Oggi le sue ceneri sono custodite nel cimitero di Staglieno a Genova.

Se desiderate scoprire il dietro la fama di questa donna, capirne la grandezza come persona, questo è il libro giusto. Rotelli è stato il suo braccio destro a partire dal 2004; quando fresco di laurea incontra la scrittrice e lei gli chiede, quasi per caso, se vuole farle da assistente.

Da allora le loro vite lavorative si intrecciano e, anche se a dividerli c’è un gap di 47 anni, l’entusiasmo della Pivano, già segnata dalla malattia, sarà a dir poco travolgente. Lei, che da sempre aveva un immenso riguardo verso i giovani e le loro aspettative, istintivamente prende sotto la sua ala Rotelli. Gli concede la massima fiducia trascinandolo con sé nei suoi viaggi in giro per il mondo, presentandolo ai grandi scrittori che incontra e di cui è amica.

Questo libro è anche una storia di formazione: quella di Rotelli che cresce –non solo professionalmente- al fianco di un personaggio unico che tutti vorremmo aver avuto come maestro.

Rotelli diventa il braccio destro di questa donna piena di vitalità, cercando di assimilare più possibile l’immensa esperienza della Pivano. Lui ha dalla sua una travolgente passione per la letteratura americana e tanta voglia di imparare; lei la disponibilità ad insegnare con la sua esperienza straordinaria.

Scopriamo così anche il privato, l’anima, l’intelligenza, il senso dell’umorismo, i ricordi, le emozioni e il modo di affrontare la vita e la malattia di questa grande signora della letteratura. La sua vita è stata unica e Rotelli un giovane baciato dalla fortuna, perché ha potuto fare un tratto di strada con lei e conoscere grandi miti della letteratura contemporanea.

 

Dvd + libro Fernanda Pivano “A farewell to beat” -Fandango-

Forse per entrare un po’ più a fondo nel fascino che avvolge questa donna, la prima cosa da fare sarebbe vedere il Dvd accompagnato da un libro. Il filmato è straordinario ed inizia con un tuffo al cuore. L’immagine in bianco e nero è quella di una lunga e deserta strada che la Pivano sta percorrendo in macchina nello sconfinato spazio dell’Idaho, diretta verso la tomba di Ernest Hemingway.

Lei ricorda la tragedia del suicidio del grande scrittore (nato il 21 luglio 1899, morto il 2 luglio 1961) sepolto al Ketchum Cemetary; un luogo di pace e bellezza dove lapidi e stele sono disseminate con armonia estrema sulla distesa di un prato. La Pivano racconta il suo rammarico per non essere andata al funerale di Hemingway e ci commuove quando si inginocchia e abbraccia la lastra di marmo, in mezzo a tre alberi secolari che proteggono il riposo di uno dei più grandi autori mai esistiti. E suggestivo è pure che ogni sera al tramonto la tomba sia visitata da un coyote ripreso nel filmato.

Il resto è il racconto di alcuni incontri della Pivano che a San Francisco incontra lo scrittore Lawrence Ferlinghetti nella sua storica libreria. Insieme ricordano gli autori della Beat Generation e il loro motto «amare la nostra vita fino a consumarla».

Poi a New York dove incontra Erica Jong e dialoga amabilmente di letteratura con Jay McInerney e Bret Easton Ellis. Insomma un film da assaporare in tutta la sua bellezza, girato da Luca Facchini.

 

Fernanda Pivano (a cura di Guido Harari) “The Beat goes on” -Mondadori-

E’ un libro denso di foto che immortalano le fasi fondamentali della vita della Pivano. Immagini divise per periodi e che emozionano perché sono il ricordo degli incontri più importanti che hanno costellato la lunga vita della scrittrice e traduttrice.

A partire dalle foto dei nonni e dei genitori, passando da Nanda bambina nata in una famiglia benestante, poi la gioventù e gli anni di studi liceali e università. Seguono l’epoca fulgida in cui incontrò Ernest Hemingway e i primi piani intensi con intellettuali di enorme caratura: tra i quali Moravia, Elsa Morante, Piovene e Guttuso.

Ci sono le immagini del matrimonio con Ettore Sottsass nel 1949 e altre della loro vita insieme. Poi la scoperta dell’America in prima persona e gli incontri con William Faulkner, Richard Wright, Saul Bellow, Gore Vidal ed altri grandi personaggi della scena culturale. Una vita che qui scorre per immagini uniche ed emozionanti, testimonianza di esperienze eccezionali.

 

Fernanda Pivano “Diari. 1917-1973” – Classici Bompiani- euro 50,00

I Diari della Pivano sono divisi in due volumi; questo è il primo e parte dalla sua infanzia a Genova, la famiglia, la scuola e la sua educazione… solo l’inizio di un enciclopedico viaggio che è quello dell’autrice. Più di 1660 pagine fitte in cui racconta la sua incredibile vita, gli incontri con gli scrittori, i viaggi intorno al mondo e lo sconfinato amore per la letteratura americana che è stato la colonna portante del suo lavoro e delle sue passioni. Da leggere poco a poco, assaporando tutto il fascino, la cultura, l’umanità e l’intelligenza di questa notevole signora.

 

Fernanda Pivano “Leggende americane” -Bompiani- euro 15,00

Qui sono raccolte le prefazioni che la Pivano scrisse per le opere –gran parte tradotte da lei- di Edgar Lee Masters, Ernest Hemingway, Francis Scott Fitzgerald, Dorothy Parker e William Faulkner.

Un universo di riflessioni, saggi, articoli e aneddoti che ci permettono di ricostruire e capire più a fondo le vite di questi grandi scrittori, ma anche di assaporare la passione della Pivano per la letteratura americana.

 

Fernanda Pivano “Viaggio americano” -Bompiani- euro 15,00

In 622 pagine troviamo altri articoli, ritratti e biografie dei protagonisti di maggior peso della strepitosa vita culturale americani del Novecento. Quelli che la Pivano aveva portato in Italia con le sue traduzioni, ma anche molti altri personaggi incredibili, un viaggio nelle loro vite, anime, pensieri, grandezze e debolezze.

Edizione straordinaria di Arte alle Corti

Le Passeggiate con gli artisti e le artiste di Arte alle Corti:
Il calendario completo degli incontri per scoprire
tutte le opere dell’edizione speciale
e l’inaugurazione della nuova installazione artistica all’Accademia Albertina di Belle Arti
Prossimo appuntamento sabato 25 novembre 2023 ore 15:
inizio tour da Palazzo Chiablese e a seguire Palazzo Reale, Palazzo Carignano, Palazzo Cisterna
Palazzo Carignano
Ph. Massimo Forchino / Artuffo
Graphic Design Leandro Agostini
Torino, 14 novembre 2023 – Arte alle Corti invita a scoprire le opere d’arte che hanno invaso le corti, i giardini e i palazzi dell’edizione straordinaria 2023. Il progetto – che è un dialogo tra la Torino storica e l’arte contemporanea – sarà raccontato, sede per sede, in un programma di incontri con gli artisti, le artiste e i componenti del Comitato organizzativo per avvicinare il pubblico alla vera linfa di Arte alle Corti: l’arte come patrimonio vivo e da vivere anche nella quotidianità. Gli artisti e le artiste racconteranno le loro opere e la relazione di dialogo che esse innescano con le sedi che le ospitano. Ecco il calendario completo degli eventi:

Sabato 25 novembre 2023
ore 15inizio Tour da Palazzo Chiablese e a seguire Palazzo Reale, Palazzo Carignano, Palazzo Cisterna. Incontro con gli artisti: Marco Bagnoli, Francesco Granieri, Salvatore Astore, Paolo Grassino, Davide Rivalta, Pietro Weber, Marinella Senatore, David Reimondo.

Martedì 28 novembre 2023
ore 15: Sede Centrale – Cittadella Politecnica (c.so Castelfidardo 30 A). Incontro con gli artisti: Carlo D’Oria, Enrico Iuliano, Sergio Ragalzi, Luigi Stoisa.
Palazzina Marone Cinzano (Centro Congressi Unione Industriali). Incontro con l’artista: Fabio Viale.

Martedì 5 dicembre 2023
ore 16.30Rettorato Università degli Studi di Torino. Incontro con gli artisti: Gabriele Garbolino Rù, Michele Guaschino.
ore 18: Accademia Albertina, INAUGURAZIONE installazione artistica e incontro con l’artista Yiwen Zheng. Introduzione dei docenti: Prof.ssa Monica Saccomandi, Prof. Domenico Borrelli, Prof. Daniele Galliano, Prof. Paolo Grassino.

Mercoledì 13 dicembre 2023
ore 16Villa della Regina. Incontro con le artiste: Maura Banfo, Cristina Mandelli, Enrica Borghi, Jessica Carroll, Laura Castagno, Luisa Valentini.

sabato 25 novembre 2023 ore 15 inizio Tour:
da Palazzo Chiablese e a seguire Palazzo Reale, Palazzo Carignano, Palazzo Cisterna
Incontro con gli artisti: Marco Bagnoli, Francesco Granieri, Salvatore Astore, Paolo Grassino, Davide Rivalta, Pietro Weber, Marinella Senatore, David Reimondo

Rock Jazz e dintorni a Torino. Max Gazzè e gli Atomic Rooster

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Lunedì. Al cinema a Torino e nelle altre sale del Piemonte, viene proiettato per tre giorni consecutivi il documentario di Walter Veltroni “DallAmeriCaruso”. Al teatro Colosseo l’ensemble Canto Libero rende omaggio a Lucio Battisti.

Martedì. Al Peocio di Trofarello suonano gli Atomic Rooster il  gruppo leggenda del rock. Al New Cotton Club si esibisce il duo Tessarollo-Zogno. Al teatro Vittoria per l’Unione Musicale è di scena il quartetto Rebel Bit. Al Blah Blah suonano i Carnivore A.D.

Mercoledì. Alla bocciofila Rami Secchi si esibisce la cantautrice Kyoto. Al Concordia di Venaria è di scena il rapper Nayt. Al Lambic si esibisce Lastanzadigreta. Al Blah Blah suonano i Jim Jones All Stars.

Giovedì. Alla Suoneria di Settimo Simona Molinari interpreta Mercedes Sosa con lo spettacolo “El Pelusa Y La Negra”. Mag Gazzè si esibisce per 2 sere consecutive al Colosseo. Allo Spazio 211 suonano Irossa, Vespri, Stasi e Juma. Al Magazzino sul Po sono di scena i Goat.  Al Blah Blah suonano gli Amber Myst. Al Cap 10100 suonano gli Aristocrats.

Venerdì. Al Kontiki (sede dei Fridays for Future), concerto del quintetto Hard Bop Reunion del sassofonista Marco Tardito. Il concerto sarà preceduto dalla lettura di racconti a tema ambientale della collana Tutto Sotto (Neos Edizioni). Al Blah Blah suonano Scheletri e Space Paranoids. Al conservatorio si esibisce Mario Biondi. All’Hiroshima Mon Amour è di scena Alberto Bianco. Allo Ziggy sono di scena i Vexvoid. Al Folk Club arriva Mimmo Locasciulli. Al Circolo Sud hip hop con gli Ollaround. Al Magazzino sul Po suonano gli Odd Astra. A El Paso si esibiscono gli Insanity Alert.

Sabato.  Allo Spazio 211 suonano i Giant Sand. All’ Hotel Hilton suona il Parisian Quartet di Fulvio Albano. Al Blah Blah sono di scena Fango, EndorFine, e Mangiatutto.

Domenica. A Più Spazioquattro Alberto Cipolla rende omaggio a Ezio Bosso. Al teatro Concordia di Venaria si esibisce Aiello.

Pier Luigi Fuggetta

Trekking urbano tra le Luci d’artista

Trekking urbano tra le

LUCI D’ARTISTA

domenica 19 novembre – ore 17:30

sabato 2 dicembre – ore 17:30

mercoledì 6 dicembre 2023 – ore 20:30

mercoledì 27 dicembre – ore 20:30

venerdì 12 gennaio 2024 – ore 20:30

Natura in città sotto le Luci d’Artista

metrotrail.it/luci-dartista

Grazie alla collaborazione tra MetroTrail e Fondazione Torino Musei, per la prima volta quest’anno sono stati proposti 4 itinerari di trekking urbano che abbinano Natura e Luci d’Artista 2023, per un Public Program sempre più ecologico e sostenibile.

Una guida escursionistica ambientale accompagna i visitatori a scoprire ambienti ecologicamente rilevanti a Torino – come fiumi, parchi, giardini e semplici aiuole – percorrendo impensabili sentieri urbani verdi, punteggiati dalle installazioni di Luci d’Artista. La silente fauna notturna dei fiumi fa da contrasto con le Luci stesse e la vita della città.

Alberi monumentali e giardini segreti segnano la riscossa della Natura sulla metropoli.

Le camminate sono lunghe indicativamente dai 6 ai 7 chilometri e durano circa 2 ore e mezza.

Durata e tariffe:

max 2,5 ore Tariffa intero: € 16,00 / Tariffa ridotto (5-15 anni): € 8,00 / Bambini under 5: Free

Minimo 4 persone

Info e prenotazioni:

www.metrotrail.it/luci-dartista

info@metrotrail.it

Tel: +39 342 7530853 (anche WhatsApp)

Un like alla volta. Il nuovo singolo dei Dada + The Robots

IN USCITA VENERDÌ 24 NOVEMBRE

Produzione e mixaggio di

Luca “Vicio” Vicini

 

Special guest

Nitto (Linea 77)

LINK PER IL PRE-SAVE

 

                                                

Byte, pixel e filtri. Quando il mondo virtuale prende il sopravvento su quello reale, i piani si confondono e la nostra percezione di ciò che ci circonda diviene offuscata, caotica e volubile, al punto che le interazioni perdono di consistenza e materialità e tutto si riduce a visualizzazioni e reaction vuote e fittizie.

E così, un “Mi piace” dopo l’altro, ci si perde, cadendo in un abisso di impersonalità e solitudine. Proprio su questo “cortocircuito identitario” si impernia Un like alla volta, il nuovo singolo del gruppo torinese dei Dada + The Robots, in uscita su tutte le piattaforme digitali venerdì 24 novembre 2023.

Il brano – prodotto da Luca “Vicio” Vicini dei Subsonica e distribuito da Indaco Records – si pone alla stregua di una disamina delle contraddizioni del mondo odierno, dominato dagli schermi degli smartphone e dalle dinamiche che nutrono i social network, gravati di un’importanza esacerbata e, spesso, pericolosa per il benessere degli individui che ne fruiscono.

Una “esplosione dell’ego” che rischia di delineare la nostra identità e di modulare il nostro umore, a cui ha deciso di dare voce anche uno dei punti di riferimento della scena musicale sabauda e nazionale: Nitto, membro storico dei Linea 77 e leggenda dell’hardcore punk.

«Il singolo Un like alla volta – spiega Davide Pellegrino, fondatore del gruppo e autore, insieme a Loredana Deriu, del pezzo – sorge da una riflessione circa l’impatto del mondo virtuale sulle nostre vite, di cui abbiamo risentito notevolmente soprattutto nel corso dei diversi lockdown, ossia il periodo in cui il testo trova la sua nascita».

«Pur riconoscendone i vantaggi e gli aspetti positivi, infatti, i social network, se utilizzati senza cognizione di causa, hanno il potere di “scomporre le nostre vite in pixel, riducendo in pezzi la nostra esistenza”. In questo modo – conclude Pellegrino –, rischiamo di perdere di vista noi stessi e di mentirci, pensando che tutto ciò che vediamo, sentiamo e riceviamo – in termini di like, visualizzazioni o reazioni – sia vero e concreto. Quando, in realtà, non è che un ologramma di ciò che si trova al di là dello schermo, e di cui sovente ci dimentichiamo».

Un vortice disordinato in cui ha luogo uno scollamento tra ciò che siamo (in modo tangibile) e la nostra apparenza (effimera), reso in musica mediante un brano dall’anima sfaccettata e sovrapposta, in cui si incontrano fangosi riff di chitarra grunge, atmosfere elettroniche e ritornelli dai forti echi dream pop, con richiami e omaggi a band quali CCCP e Massimo Volume.

Le strofe e i ritornelli sono affidati a Davide Pellegrino e Loredana Deriu (al suo debutto ufficiale), mentre lo special è curato dal flow coinvolgente di Nitto.

CREDITI

 

Testo e musica: Davide Pellegrino, Loredana Deriu

Voci: Loredana Deriu, Davide Pellegrino, Nitto

Produzione e mixaggio: Luca “Vicio” Vicini, presso lo studio Punto V

Label: Indaco Records

E’ di scena “Alice in wwwonderland“

Galleria di torinesi celebri tra passato, presente e futuro

Scopri – To

ITINERARI E SORPRESE ALLA SCOPERTA DI TORINO
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Torino ha dato i natali a tantissimi artisti e personaggi celebri, che ne hanno influenzato la sua cultura e la sua storia.
Nel 1810 nacque, nel capoluogo piemontese Camillo Benso Conte di Cavour, primo presidente del Consiglio dei ministri e protagonista del Risorgimento.
Rita Levi Montalcini nacque nella città Sabauda nel 1909, nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica e unica donna italiana ad aver vinto il premio Nobel per la medicina per aver scoperto una proteina del sistema nervoso.
Anche Primo Levi nacque  nel 1919 e visse a Torino tutta la sua vita, fu scrittore, chimico e partigiano antifascista che sopravvisse miracolosamente all’olocausto. La sua opera più celebre è “Se questo è un uomo” in cui racconta le esperienze vissute nel campo di concentramento.  A Torino al Polo 900′ si trova l’esposizione di racconti, oggetti e ricordi appartenuti a Primo Levi. Nasce a Torino nel 1971 il fondatore del Futurismo. Giacomo Balla che fu anche pittore, scultore e scenografo.
Potremmo inserire tra gli artisti anche personalità imprenditoriali come Giovanni Agnelli che grazie alla Fiat rivoluzionò l’industria torinese, luoghi simbolo della sua vita furono la sua casa a Villar Perosa e la villa Frescot a Torino dove oggi vivono Jhon Ellkan e la famiglia.  Tra gli artisti torinesi più recenti troviamo Arturo Brachetti noto come regista, illusionista e trasformista che porta la sua comicità in televisione e nei principali teatri italiani.
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Gli artisti emergenti
Numerosi gli artisti torinesi attuali, molti giovani emergenti che si esibiscono nelle piazze principali della città, percorrendo la via principale del centro, via Roma, troviamo artisti con il violino, altri con il pianoforte che intonano perfettamente Perfect di Ed Sheeran, la gente stupita si ferma e li fotografa come fossero artisti già conosciuti, chissà chi di loro riuscirà a vivere solo di arte e chi invece dovrà dedicarsi ad altro perché la fortuna non è stata dalla sua parte. Potremmo riconoscere in ognuno di loro la propria singolare arte, proprio per questo non sempre compresa da tutti, ma pur sempre unica. In ognuno di noi c’è arte, c’è creatività, quando siamo bambini giochiamo con persone immaginarie, creiamo vere e proprie storie e ci arrabbiamo se mostrando la tazzina vuota qualcuno non fa il gesto di bere, con il tempo perdiamo parte di questa fantasia. Il lavoro, il rigore, una vita frenetica, ci portano a perdere la nostra vera identità, a perdere la fanciullezza che ci contraddistingue e rimane bloccata dentro di noi, ma se veramente la vogliamo recuperare basterà guardarci dentro, ridere un po’ più spesso di noi stessi, comprendere che la vita è una e non sappiamo per quanto tempo la potremmo godere, forse così inizieremo tutti ad essere un po’ più artisti, un po’ più liberi da tutto. Alessandro D’Avenia, noto scrittore dice una frase fondamentale: “Se sapreste di dover morire fra sette giorni, cosa fareste? La distanza tra ciò che già fate e ciò che fareste è la distanza fra voi e la vita vera”. Ecco che allora capiamo quando possa essere soddisfacente esibire la propria arte e ciò che si prova anche solo davanti a poche persone che passeggiano per le vie torinesi. Numerose sono anche le mostre itineranti di pittori emergenti che troviamo spesso in numerose stanze di via Po’ o nel Museo di Arti Decorative anch’esso sede di mostre temporanee.
Sempre a Torino dedicata agli artisti emergenti troviamo Spazio 100, una Galleria nata nel 2011 per i nuovi talenti che utilizzano come mezzo la scultura, la fotografia e la pittura.
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Il successo dei veri talenti
Alcuni artisti con determinazione passione e un pizzico di fortuna riescono poi ad arrivare al successo, questo il caso di Emanuel Victor, un ragazzo di Chivasso dalle origini argentine che ha iniziato suonando la chitarra per le strade, facendosi poi conoscere dal grande pubblico grazie al programma Rai “Dalla strada al palco”, ne vinse l’edizione ed oggi è conosciuto in tutta Italia.
Emanuel è sicuramente un esempio di artista talentuoso che non fermandosi mai è riuscito a raggiungere il suo sogno, si sente spesso dire erroneamente che “dipende tutto da noi”, in realtà dipende da noi come reagiamo a ciò che ci accade e l’impegno che ci mettiamo, ma non possiamo davvero pensare che tutto dipenda da noi, perché esistono casi di persone che nonostante si impegnassero molto e dessero il massimo comunque non sono arrivate al risultato perché la decisione spettava a qualcuno di esterno. Pensando che tutto dipenda da noi rischiamo di vivere una vita incolpandoci per ogni cosa che va in modo diverso da come l’abbiamo immaginata. Il talento è in ognuno di noi dobbiamo solo saperlo coltivare ed è un grande successo anche solo poterlo usare senza per forza avere l’approvazione di tutti.
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NOEMI GARIANO