Cosa succede in città- Pagina 469

Chiude il Museo dello Sport, mancano le risorse

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E’ triste dover constatare che nell’anno di Torino Capitale Europea dello Sport la città perde il “primo ed unico Museo dedicato a tutte le discipline sportive”

 

“Il Museo dello Sport a Torino chiude definitivamente le sue porte dopo poco meno di tre anni di attività”, annunciano mestamente i repsonsabili dello spazio espositivo dello Stadio Comunale. Si era tentata anche un’operazione di crowfunding attraverso il web, ma le risorse reperite sono state limitate. Comune e Regione non hanno più un quattrino. E’ triste dover constatare che nell’anno di Torino Capitale Europea dello Sport la città perde il “primo ed unico Museo dedicato a tutte le discipline sportive” . Vi erano esposte più di 3000 memorabilia, checercano ora una nuova casa che possa raccontare le emozioni, la passione e l’unicita’ di grandi campioni e l’eccezionalità di gesti atletici indimenticabili. Nelle immagini, il presidente Arisi saluta gli amici del museo e chiude per l’ultima volta la porta.

Una bella sforbiciata alla burocrazia, come dal barbiere

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STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto 

Soprattutto mai nessuno è responsabile ed è puntuale solo quando si presenta a fine mese a ritirare lo stipendio dovuto per il  “non lavoro”

 

Burocrazia, sinonimo di inefficienza, angheria verso il cittadino. Soprattutto mai nessuno è responsabile ed è puntuale solo quando si presenta a fine mese a ritirare lo stipendio dovuto per il  “non lavoro”. Esempi. Mi taglio i capelli da un parrucchiere che da 50 anni ha sede a Porta Palazzo. Arrivo di buon’ora. E’ indaffarato. Chiedo: ” Posso?” “Se puoi aspettare!” Il padre che gli ha ceduto l’attività mi spiega: “nonostante abbiamo sempre pagato le bollette del gas ci hanno piombato il nostro contatore da  tre giorni, non possiamo utilizzare acqua calda. Ti serviamo lo stesso?” “Si, certo”, in fondo per me è un piccolo sacrifico. Dopo mezz’ora mi si lavano i capelli con acqua riscaldata con fornello elettrico.

 

Sforbiciando mi racconta. “Da tre giorni sono costretto di cercare di dimostrare che nulla c’entro. Il problema è che mi danno tutti ragione. Risulta che ho pagato, ma non riesco a trovare chi decide di mandare la squadra”. Va bene, per il sottoscritto solo un piccolo disagio. Ripasso per curiosità due giorni dopo.”Risolto?” Sorride, è appena andata via la squadra. Dopo 48 ore sono intervenuti. “Non proprio dopo che tu eri andato via, ma una squadra è arrivata. peccato che non dicendogli dove era il contatore non avevano l’attrezzatura necessaria…”

 

Altra piccola storia. Si arriva nella casa di campagna. Alle 11 ci si accorge che non c’è più il gas. Telefonando si appura che tre bollette non sono state  pagate. Ma, ecco l’arcano : mandate e sollecitate all’indirizzo sbagliato. Dunque, Alle 11,30 in posta per pagare. Ed ecco un’altra piccola odissea. Chiedo se è possibile dalle poste   mandare un fax. Quattro impiegati gentilissimi si schermiscono e per vari motivi non sanno. Alla quinta, probabilmente la più esperta, sorridente mi risponde: “teoricamente sì, le  consiglio di servirsi di un tabaccaio”.Grazie della cortesia, sono io un illuso.

 

Comunque alle 13,30, tutto finito. Occasione per un pranzo in un agriturismo della zona. Anche le cose negative hanno il loro lato positivo. Peccato un ultimo dettaglio. Noi edotti, abbiamo pagato in mezz’ora. Loro nel riattivare il servizio 2 giorni e mezzo. Dunque? Alcune elementari considerazioni. Ci risulta che pur essendo morosi il servizio non si interrompe, garantendo un minimo.  Dal parrucchiere a questa casa i disagi sono stati minimi in relazione alla stagione, e la voglia di chiedere i danni si stempera pensando alla burocrazia della giustizia italiana. In altre parole il gioco non vale la candela.

 

Vero, c’è di peggio. (aeroporto di Roma) ma questa loro inefficienza è stancante e logorante e  se prendiamo gli ultimi 20 anni la situazione è palesemente peggiorata. Se il nostro paese volesse ritornare tra i paesi civili, noi  saremmo i primi ad essere contenti. Possiamo fare una cosa sola: continuare a pagare le tasse come abbiamo sempre fatto. Ora convinti più che mai che i nostri soldi vengono spesi male.

Tre banditi picchiano e rapinano anziana in casa

carabinieri

Sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le ricerche dei tre delinquenti

 

Un’anziana di 62 anni è stata malmenata, legata e imbavagliata nella sua villa di Lanzo, da tre banditi che sono poi scappati con soldi e gioielli per un ammontare di migliaia di euro. La rapina è avvenuta nella notte e la proprietaria della casa è stata trasportata in ospedale: ha riportato la frattura di una costola. Sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le ricerche dei tre delinquenti.

 

(Foto: il Torinese)

Sparatoria in corso Grosseto, benzinaio colpito a una gamba

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 I carabinieri stanno cercando il colpevole, che indossava un cappello da baseball, ed è scappato a piedi

 

Una vera e propria gambizzazione. E’ avvenuta ai danni di un benzinaio di 39 anni, che è stato colpito a una gamba, nel pomeriggio da un proiettile in un probabile tentativo di rapina. I carabinieri stanno cercando il colpevole, che indossava un cappello da baseball, ed è scappato a piedi. Il fatto è accaduto nella piazzola di sosta di un distributore dell’Eni di corso Grosseto, nel quartiere Borgo Vittoria. Il benzinaio è stato ricoverato all’ospedale Maria Vittoria, e fortunatamente non è in pericolo di vita.

Ritrovata la giovane fuggita con il figlio, stanno bene entrambi

carabinieri auto

Individuati  alla periferia di Milano

 

Li hanno ritrovati alla periferia di Milano, la giovane marocchina di 26 anni con il figlio di 2 scomparsi lunedì dalla casa di Bussoleno: stanno bene ma non sono state definite le della fuga. la donna soffre di un grave problema psichico e non si sa ancora se  sia stata aiutata. Un suo connazionale, che ha riconosciuto i due attraverso le immagini di tv e giornali,  ha messo i carabinieri sulle tracce della coppia.

Casa, dolce casa: la dignità è una questione di zerbino

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AUGUSTA TAURINORUM /

di Augusta Montaruli

 

Ora il fuorilegge Emilio non c è più. Jon si fa fotografare con la sua birra in mano mentre è agli arresti domiciliari

 

Emilio era un povero. Non aveva la casa e viveva di stenti. Per procurarsi un tetto sulla testa ha dovuto occupare illegalmente uno stabile pubblico immergendosi nella spazzatura. Il giorno dello sgombero gli han portato via anche il suo zerbino. La spazzatura no, di quella se ne era occupato lui. Emilio possedeva solo un furgone, peraltro malandato. Affinché non si ingolfasse doveva assicurarsi di avere sempre un minimo di carburante. L’ultima volta Emilio ha usato quel furgone per portare una giovane donna povera come lui a partorire. Tra poveri l’assistenza sociale non è quella che ti dà lo Stato ma e’ la solidarietà reciproca di chi si riconosce nella medesima condizione. 

 

Jon e’ un ragazzo con una casa ed una Bmw. Per avere un tetto non ha occupato illegalmente uno stabile, non ha sollevato la spazzatura e non ha subito alcuno sgombero. La sua auto va benissimo. Non si ingolfa e marcia a gran velocità. L’ultima volta che Jon ha usato la sua vettura  non ha portato un bambino a nascere ma ha investito Emilio mortalmente. Poi, secondo quanto da lui dichiarato, sarebbe andato in un bar a bere birra per riprendersi dallo shock. In questo modo Jon ha giustificato lo stato di ubriachezza in cui l’avrebbero trovato le forze dell’ordine dopo che lo stesso neppure aveva prestato soccorso ad Emilio e alla sua compagna rimasti inermi sul selciato di una via qualsiasi di Torino. Ora il fuorilegge Emilio non c’è più. Jon si fa fotografare con la sua birra in mano mentre è agli arresti domiciliari.

 

La dignità e’ una questione di zerbino. 

Torino cardioprotetta con Specchio dei Tempi e Cuore onlus

Sei defibrillatori, il primo davanti al Municipio

 

cuoreTorino sarà una città cardioprotetta, come altre città Europee, per contrastare le morti improvvise per arresto cardiaco e per tutelare la salute dei cittadini. La Fondazione Specchio dei Tempi e l’Associazione Piemonte Cuore Onlus, hanno finanziato le postazioni di 6  defibrillatori posizionati in piazza, il primo inaugurato davanti al Municipio. I prossimi nelle piazze Vittorio Veneto, Castello e della Repubblica, corso Racconigi e via Onorato Vigliani.
    

Edilizia "all'italiana", un patrimonio sprecato

STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Settembre 1999: entrano i primi inquilini. Funzionari comunali assicurano che prima o poi si interverrà per la loro parte. Ipotizzando o la realizzazione di altri alloggi, o una biblioteca civica. Vengono contattate organizzazioni imprenditoriali artigiane. Sarebbero disponibili a trasferire le loro sedi in questi locali. Risultato finale? Niente e nulla

 

 

CASE TORINOSiamo nel centro di Torino, via San Secondo angolo via Magenta, case costruite alla fine Ottocento inizi Novecento. Destra di Porta nuova, una delle qualificazioni urbane post Unità d’Italia. Bel “pezzo” di città. Una zona di cerniera tra altri borghi, tra altri pezzi di Storia. Ho amici che abitano nell’edificio che fa angolo. sono soci della coop Giuseppe Di Vittorio. Cooperativa che “affitta” alloggi. Importante realtà imprenditoriale e sociale.

 

della nostra provincia. Al portone d’ingresso una targhetta che ricorda come la parziale ristrutturazione è stata resa possibile da finanziamenti regionali per per edilizia sovvenzionata ed agevolata. (popolare). Parziale? Metà alloggi ristrutturati, e due terzi della facciata rifatta. Come è possibile? Semplice:  due le proprietà. Primo piano e pian terreno del comune di Torino, dal secondo al quarto piano della Coop. Appartamenti mediamente di 90 metri. Vi assicuro, al 4 piano anche con accattivanti terrazzi. Peccato che per accedervi si passa dall’androne e dal primo piano, appunto ancora da ristrutturare.

 

Vediamo i tempi.1997 la Coop inizia la ristrutturazione. Settembre 1999: entrano i primi inquilini. Funzionari comunali assicurano che prima o poi si interverrà per la loro parte. Ipotizzando o la realizzazione di altri alloggi, o una biblioteca civica. Vengono contattate organizzazioni imprenditoriali artigiane. Sarebbero disponibili a trasferire le loro sedi in questi locali. Risultato finale? Niente e nulla. All’Italiana. E non abbiamo finito. Dal cortile interno un edificio abbandonato, via Gioberti angolo via Magenta. Probabilmente di proprietà dello Stato. Fino al 1997 sede del collocamento, Ufficio del Lavoro. Architettonicamente modesto. Forse concepito in periodo fascista, dal 97 in disuso e fonte di notevoli problemi. I residenti rimpiangono otto anni fa: l’edificio occupato dai ragazzi dei centri sociali, pulito e riattato aveva garantito la convivenza. Poi lo sgombero della polizia e l’edificio è ritornato ad essere terra di nessuno, ricovero per tossici e barboni e con la chiusura di piccole botteghe artigianali. Non c’è emergenza abitativa e carenza di servizi? Ci si rende conto che questa conclusione non è determinata solo dalla crisi o da un destino cinico e baro?  Troppa incuria  prodotta da chi è preposto ad evitare proprio ciò che è successo. Sale la rabbia per l’impotenza. Rimane la forza d’urlare la nostra indignazione .

 

(Foto: il Torinese)

LA "GIORNATA DEL LAUREATO" ALLA SCUOLA DI APPLICAZIONE

Un momento suggestivo per salutare gli Ufficiali che dopo il periodo formativo vissuto alla Scuola di Applicazione raggiungeranno i Reparti dell’Esercito Italiano per svolgere il proprio ruolo al servizio del Paese

 

applicazione esercitoMercoledì 29 luglio, con inizio alle ore 19:00, si svolgerà presso Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, la cerimonia che conclude l’intenso ciclo di studi, militari ed universitari, svolti dagli Ufficiali del 192° Corso “CARATTERE”. Durante la cerimonia verranno consegnate agli Ufficiali ed agli studenti civili pari corso, a conclusione delle sessioni dedicate alla discussione delle tesi di laurea (20-29 luglio), le pergamene della Laurea Specialistica in Scienze Strategiche, a cura della Prof.ssa Simonetta RONCHI DELLA ROCCA, Presidente della SUISS (Struttura Universitaria Interdipartimentale in Scienze Strategiche), e del Generale di Divisione Claudio Berto, Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito.

 

Inoltre, verranno anche conferiti i diplomi di “eccellenza sportiva” agli Ufficiali frequentatori che, nell’Anno Accademico 2014-2015, hanno conseguito il miglior risultato complessivo nelle attività ginnico-sportive svolte nell’ambito dell’Istituto. Nella medesima circostanza verrà altresì conferito l’attestato di “Benemerito della Scuola” ad una personalità che si è particolarmente distinta per il costante impegno profuso in favore della formazione degli Ufficiali frequentatori dell’Istituto. Nella ricorrenza specifica il riconoscimento verrà tributato al Prof. Gian Mario BRAVO, già Professore Ordinario di Storia delle Dottrine Politiche di UNITO.

 

Particolarmente significativa sarà la partecipazione di personalità della cultura e dello sport, dei rappresentanti del corpo docente della SUISS e delle Autorità militari e civili della città di Torino. Saranno, in particolare, presenti, il Presidente del Consiglio Comunale, Dr. Giovanni PORCINO,  il Direttore del quotidiano “ La Stampa”, Dr. Mario CALABRESI (che interverrà per un indirizzo di saluto ai giovani laureati) ed il Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici, Dott.ssa Tiziana NASI.

 

Un momento suggestivo per salutare gli Ufficiali che dopo il periodo formativo vissuto alla Scuola di Applicazione raggiungeranno i Reparti dell’Esercito Italiano per svolgere il proprio ruolo al servizio del Paese.

Incendio a Porta Palazzo: brucia edificio, 12 famiglie evacuate

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Il Comune sta verificando se sono inagibili alcune unità abitative

 

Sono dodici  le famiglie, la maggior parte di origini cinesi, evacuate nella notte per l’incendio  in un appartamento all’ultimo piano di un edificio nella zona di Porta Palazzo. Diverse squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato buona parte della notte per spegnere le fiamme, che ha bruciato il tetto dello stabile. Il Comune sta verificando se sono inagibili alcune unità abitative.

 

(Foto: archivio)