Dal 19 al 31 dicembre il “Farmaco Sospeso” a Torino

Farmacia Maria Cristina e Prati-Care Onlus unite per un Natale solidale

Torino, 16 dicembre 2025 – In un Natale all’insegna della generosità, Farmacia Maria Cristina di Torino lancia un’iniziativa solidale in collaborazione con Prati-Care Onlus. Dal 19 al 31 dicembre, i clienti potranno partecipare al progetto “Farmaco Sospeso”, acquistando farmaci selezionati a prezzi agevolati per donarli a missioni umanitarie e attività di assistenza sanitaria e sociale.

Basta un gesto semplice in farmacia per fare la differenza: i farmaci raccolti supporteranno progetti rivolti a persone e comunità in difficoltà, sia in contesti internazionali sia sul territorio italiano, grazie all’impegno di Prati-Care Onlus. L’associazione torinese, attiva da oltre dieci anni, conta su professionisti sanitari e volontari per promuovere cooperazione sanitaria e interventi sociali.

Farmacia Maria Cristina, situata in corso Alcide De Gasperi 69, a Torino, si conferma così presidio sanitario di prossimità e cuore pulsante del quartiere Crocetta. Secondo Francesco Pautasso, uno dei soci della Farmacia “Quest’iniziativa natalizia unisce cura della salute e solidarietà, trasformando un acquisto quotidiano in un aiuto tangibile per chi non può accedere a cure quotidiane. Un gesto di altruismo durante il periodo Natalizio”.

Il “Farmaco Sospeso” valorizza il ruolo della farmacia come spazio di welfare esteso, rispondendo ai bisogni sociali con azioni immediate e accessibili a tutti.

Per informazioni:
Farmacia Maria Cristina
corso Alcide De Gasperi, 69 Torino
Tel. 011.596774 www.farmacietorino.com

Giocattoli pericolosi e prodotti contraffatti: maxi sequestro da 10 milioni

Giocattoli, gadget e accessori per bambini, oltre a prodotti contraffatti, sequestrati per un valore di 7 milioni di euro, per un totale complessivo che raggiunge i 10 milioni di euro: è questo il maxi sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza di Alessandria.

I prodotti erano in vendita sui principali canali del commercio online e sono stati successivamente rimossi perché contenevano sostanze chimiche presenti in concentrazioni non tollerabili. I venditori commercializzavano articoli potenzialmente pericolosi per i più piccoli, sfruttando in modo illecito lo store online di Amazon.

Le indagini sono iniziate nel mese di settembre e proseguono tuttora, condotte dai funzionari delle Dogane di Rivalta Scrivia, dalla Camera di Commercio, con la collaborazione dei competenti uffici di Amazon. Oltre alla presenza di sostanze chimiche nocive per la salute, gli articoli sequestrati violavano diverse normative in materia di sicurezza, marchi e brevetti. Sono state denunciate 37 persone e segnalate alla Camera di Commercio 19 società, con sanzioni amministrative per circa 760 mila euro.

VI.G 

Gigi Colasanto nella pièce teatrale “Che lingua”

Sabato 20 dicembre, alle ore 21, il Piccolo Teatro Comico presenta Gigi Colasanto in “Che lingua”, per la sua stessa regia. Lo spettacolo ripercorre la nascita e la storia della lingua italiana, partendo dalla sua origine più antica, e ponendo una lente di ingrandimento sulla sua evoluzione attraverso la letteratura. A raccontarne il percorso saranno i grandi autori che l’hanno resa celebre e amata in tutto il mondo. In particolare l’opera si rifà a Dante, Manzoni, Collodi e Pirandello. Ha debuttato in occasione della ventiduesima settimana della lingua italiana nel mondo al Bogen Theatre di Innsbruck, in Austria. Le musiche originali sono di Francesco Bevacqua.

Il Piccolo Teatro Comico viene costituito nel febbraio 2002 ed è la continuazione di un progetto artistico e di una poetica teatrale iniziata nel 1988 con lo staff denominato Canovaccio. L’obiettivo artistico e di programmazione del Piccolo Teatro Comico è la rivalutazione del concetto di teatro partendo dalla commedia e dal classico, partendo dalla sue essenza primordiale, fino a performance di spettacolo eterogeneo, dalla danza al cabaret, fino al teatro multietnico e di genere, creando uno spazio organico e vivo, capace di raggiungere un pubblico vario che viva il teatro proponendo anch’esso spettacoli per ogni fascia d’età e cultura.

Info e prenotazioni: Franco Abba – 339 3010381

Piccolo Teatro Comico: via Mombarcaro 99/b

Mara Martellotta

Nuova tecnologia per l’analisi delle urine al Laboratorio dell’ASL TO5

 Una catena diagnostica totalmente automatizzata, progettata per garantire continuità operativa, qualità analitica e sicurezza

Un importante passo avanti per la diagnostica e per il supporto ai percorsi clinici arriva da Laboratorio Analisi dell’ASL TO5, che ha recentemente implementato una nuova linea completamente automatizzata per l’analisi delle urine.

L’esame delle urine, spesso considerato di routine, rappresenta in realtà uno strumento di screening fondamentale per l’orientamento diagnostico in numerosi percorsi clinici. L’introduzione di questa nuova strumentazione consente di valorizzare pienamente il potenziale informativo dell’esame, migliorandone accuratezza, standardizzazione e appropriatezza clinica. La nuova linea è organizzata come una catena diagnostica totalmente automatizzata, progettata per garantire continuità operativa, qualità analitica e sicurezza. L’integrazione dei diversi moduli consente un flusso di lavoro rapido e riproducibile, con una significativa riduzione delle manipolazioni manuali, della variabilità operatore-dipendente e dei tempi di refertazione.
Le migliorie tecnologiche introdotte permettono, inoltre, un’analisi più approfondita del sedimento urinario, con un numero maggiore di parametri refertati in forma quantitativa. Questo rende l’esame delle urine particolarmente utile come test di screening ad alta sensibilità, soprattutto nei pazienti a rischio di infezioni urinarie, contribuendo a un utilizzo più appropriato degli esami successivi, come l’urinocoltura.

“L’innovazione per la Medicina di Laboratorio è la base per una risposta efficace ed efficiente al bisogno di salute della popolazione – sottolinea Alessandra Allocco, direttore del laboratorio Analisi dell’ASL TO 5 – la strumentazione per l’analisi delle urine appena installata nel Laboratorio Unico costituisce, quindi, un entusiastico passo avanti in questa direzione, affinché il laboratorio dell’ASL TO5 sia sempre più un riferimento per clinici e pazienti”.
L’investimento si inserisce in un contesto di importanti sfide organizzative, rispondendo alla volontà dell’Azienda di puntare sulla qualità dei servizi e sull’innovazione come leve per migliorare l’aderenza terapeutica e supportare concretamente l’attività dei professionisti sanitari.

“Scegliere di investire in tecnologie avanzate per la medicina di laboratorio significa rafforzare uno snodo strategico dell’intero sistema sanitario – dichiara il Direttore Generale dell’ASL TO5, Bruno Osella – Un laboratorio moderno, efficiente e sicuro è un alleato fondamentale per i clinici e rappresenta una garanzia di qualità per i cittadini, anche in una fase in cui sia necessario utilizzare in modo sempre più responsabile le risorse disponibili”.

Mara Martellotta

Le Feste di Uci Cinemas Lingotto e Moncalieri

Uci Cinemas Torino Lingotto e Moncalieri durante le festività propongono alcune iniziative da proporre al pubblico per un’esperienza cinematografica completa. Infatti Uci Cinemas conferma il proprio impegno nel trasformare il cinema in luogo di condivisione e divertimento per tutte le età. Per celebrare l’arrivo del nuovo anno, il 21 dicembre, negli Uci Cinemas Lingotto e Moncalieri, è prevista la tariffa speciale di 6.90 euro per gli spettacoli in programmazione alle ore 21, e ospiterà proiezioni di mezzanotte per vivere il cinema anche negli orari più speciali delle Feste. Il pubblico potrà assistere all’anteprima del nuovo film di Paolo Sorrentino, “La Grazia”.

Sponge Bob è tra i protagonisti dell’attività Uci Cinemas dedicata ai più piccoli nel periodo festivo, in occasione dell’uscita del film “Sponge Bob – un’avventura da pirati”. La mattina del 31 dicembre, gli Uci Cinemas ospiteranno un’anteprima del film, e l’1 gennaio, giorno d’uscita in sala, gli spettatori riceveranno una sorpresa inerente al film. Durante le Feste verranno proposti spettacoli matinée, ideale per famiglie e bambini, e altri in tarda serata. Per conoscere gli orari, va consultato il sito ucicinemas.it

Uci Lingotto – via Nizza 262, Torino

Uci Moncalieri – via Postiglione 2, Moncalieri

Mara Martellotta

“Quando un respiro vale una vita”

A Palazzo Civico presentato il progetto pilota di formazione sulla disostruzione delle vie aeree nei bambini

A Palazzo Civico è stato presentato il progetto “Quando un respiro vale una vita”, promosso dalla Ginnastica Victoria Torino, in collaborazione con l’associazione medico-scientifica O.I.S.I. – Organizzazione Italiana Sviluppo Innovativo, da anni impegnata nella formazione al primo soccorso pediatrico.

L’iniziativa nasce dalla volontà di affrontare una delle emergenze pediatriche più frequenti e più insidiose: il soffocamento da corpo estraneo, principalmente nei primi anni di vita dei bambini. È in questo contesto che si inserisce questo progetto pilota, pensato per portare conoscenze e strumenti concreti all’interno delle scuole dell’Infanzia, Materne e Primarie di Torino, a cominciare da quelle della Circoscrizione 4 e degli istituti limitrofi al PalaGinnastica di via Pacchiotti 71, la struttura gestita dalla Federazione Ginnastica d’Italia con la Ginnastica Victoria Torino, già centro di formazione di alto livello agonistico per le sezioni di Ginnastica Artistica Maschile e Femminile e accademia di scherma, quest’ultima con sede a Villa Glicini. Proprio al PalaGinnastica, dal 2024, è attiva una Sala di Simulazione Pediatrica, una delle poche in Italia, che permette agli operatori di svolgere esercitazioni su scenari realistici, in particolare per sanitari per soccorsi avanzati ACLS.

A intervenire in conferenza stampa, per la Città di Torino che ha dato il patrocinio al progetto, l’assessore allo Sport e al Tempo Libero Domenico Carretta, che ha commentato: “La Città di Torino è fiera di sostenere progetti come questo in grado di unire in modo virtuoso il mondo dello sport e l’impegno per la sicurezza dei bambini. La Ginnastica Victoria Torino dimostra ancora una volta la sua caratura agonistica e una profonda responsabilità sociale e civica. L’iniziativa ‘Quando un respiro vale una vita’ è un esempio concreto di come le società sportive possano e debbano essere un pilastro della comunità, contribuendo a costruire una cultura della prevenzione che va oltre la palestra. Salute e sicurezza dei più piccoli sono priorità assolute, e dotare insegnanti e personale di strumenti e conoscenze per affrontare un’emergenza così insidiosa è un investimento inestimabile”.

A manifestare il proprio supporto all’iniziativa è stata anche l’assessora alle Politiche educative Carlotta Salerno: “Prevenzione e formazione possono fare la differenza ed è dovere delle istituzioni e dei soggetti di cittadinanza attiva affiancare famiglie, docenti e la comunità tutta nella crescita di bambine e bambini, soprattutto nella gestione delle situazioni più critiche. Fornire le basi del primo soccorso pediatrico, rafforzare le competenze di chi ogni giorno si prende cura dei più piccoli, significa costruire una società più consapevole e solidale, capace di proteggere davvero l’infanzia. Grazie all’associazione O.I.S.I. e alla Ginnastica Victoria Torino per esserci, accanto alle famiglie, con responsabilità e attenzione”.

Il piano prevede un corso di formazione, con rilascio di certificazione ufficiale, di circa 800 insegnanti e membri del personale ATA. Inoltre, 40 plessi scolastici saranno dotati di dispositivi specifici per la rimozione di corpi estranei dalle vie aeree e il coinvolgimento di medici e infermieri specializzati nel primo soccorso pediatrico. Il corso di formazione e i dispositivi saranno erogati a titolo completamente gratuito, grazie alla collaborazione tra la Ginnastica Victoria Torino, O.I.S.I e Banca Mediolanum. Nei prossimi giorni verrà inoltre definito il calendario degli incontri formativi e saranno raccolte ulteriori adesioni, oltre a quelle che stanno già pervenendo da tutta Italia per esportare il progetto fuori dal Piemonte.

“La Ginnastica Victoria Torino, da molti anni, è impegnata nel promuovere i valori più autentici dello sport: dalle attività di base e di avviamento motorio fino ai livelli più alti, dove talento, passione, competenza e strutture sicure si uniscono alle risorse economiche e relazionali necessarie. Oggi il nostro impegno sociale e culturale continua con i corsi di formazione dedicati alla disostruzione delle vie aeree. L’esperienza maturata in oltre dieci anni di collaborazione con O.I.S.I., anche grazie alla “Sala di Simulazione Pediatrica per il Primo Soccorso”, ci ha mostrato quanto sia fondamentale saper intervenire anche in situazioni di forte stress ed emergenza . Per questo, con questo progetto pilota vogliamo offrire a educatori, insegnanti e allenatori gli strumenti per prevenire i rischi di soffocamento e, se necessario, intervenire in modo efficace, per la sicurezza dei bambini e dei giovani atleti. Desidero ringraziare di cuore gli enti istituzionali che hanno sostenuto e creduto in questa iniziativa: l’Assessorato allo Sport della Città di Torino, la Regione Piemonte, la Circoscrizione 4, il CONI e il SUISM. Un ringraziamento speciale va poi all’Ufficio dei Consulenti Finanziari di Banca Mediolanum per il supporto economico e a tutti i Dirigenti Scolastici che hanno aderito con prontezza alla formazione dei Docenti e dei Collaboratori. Perché un respiro può davvero salvare una vita.” ha dichiarato il presidente della Ginnastica Victoria Torino, il prof. Ezio Torta.

Accanto alla dimensione tecnica, il progetto intende costruire una rete educativa, sociale, politica e sportiva che coinvolga scuole, famiglie, enti sanitari, federazioni sportive, volontariato e istituzioni locali. Una rete capace di promuovere una cultura condivisa della prevenzione e di rafforzare la responsabilità collettiva nella tutela dei bambini e delle bambine.

“Esprimo con orgoglio il pieno sostegno a questa iniziativa, che si pone l’obiettivo di promuovere e rafforzare, in ambito scolastico, la diffusione delle manovre salvavita di disostruzione da corpo estraneo. Tali interventi rivestono un’importanza cruciale in quanto, eventi di questo tipo, possono evolvere rapidamente verso l’arresto cardiorespiratorio qualora non vengano riconosciuti e gestiti tempestivamente, nel rispetto delle linee guida internazionali” ha poi evidenziato il presidente di O.I.S.I. – Organizzazione Italiana Sviluppo Innovativo, il dott. Marco Fadde.

Un contributo significativo per l’avvio e lo sviluppo dell’iniziativa arriva da Banca Mediolanum, partner del progetto fin dalle sue prime fasi. Il progetto ha già ottenuto numerosi patrocini, tra cui quello della Città di Torino, della Regione Piemonte e della Circoscrizione 4 e, a sottolineare l’importanza della formazione anche in ambito sportivo, anche del CONI Piemonte, della SUISM, della Federazione Ginnastica d’Italia e della Federazione Italiana Scherma, con la partecipazione in conferenza stampa di diversi atleti di scherma e ginnastica artistica di calibro nazionale e internazionale.

TorinoClick

Vietnam. I segreti del tempo lento

Informazione promozionale

In Vietnam il tempo non si misura. Si ascolta.

Non corre, non scatta, non insegue. Scivola. Respira. Si deposita come la foschia del mattino sulle risaie del Nord, quando il giorno non è ancora giorno e la notte non è più notte. È in quel confine che il Vietnam inizia a parlarti, ma lo fa sottovoce, come chi ha imparato che alzare il tono non rende più vere le parole.

Qui, la fretta è una forma di cecità.

Le risaie terrazzate sembrano pagine aperte di un libro antico, scritto senza inchiostro ma con fatica, stagioni e pazienza. Ogni gradino è una generazione, ogni solco una scelta ripetuta nel tempo: seminare anche quando non c’è certezza del raccolto. Camminando tra i campi di Sapa o tra i paesaggi sospesi di Ninh Bình, si comprende che il silenzio non è assenza di suono, ma presenza di memoria.

La memoria qui è ovunque. È nei volti segnati, nelle mani che si muovono lente, nei templi che resistono al tempo come le persone hanno resistito alla storia. Il Vietnam ha conosciuto la guerra, l’occupazione, la perdita. Eppure non vive nel rancore. Vive nella continuità. Insegna che ricordare non significa rimanere prigionieri del passato, ma scegliere consapevolmente cosa portare con sé.

Hanoi, all’alba, è una lezione di misura.
Il lago Hoàn Kiếm si anima lentamente: anziani che praticano tai chi, donne che camminano in silenzio, venditori che preparano il phở con gesti antichi, precisi, quasi rituali. Nessuno sembra avere urgenza di arrivare. Perché essere presenti è già una forma di arrivo.

Osservando, senza intervenire, senza giudicare, si impara qualcosa che il viaggio moderno ha quasi dimenticato: il diritto di restare in ascolto. Di non dover subito capire. Di non dover subito raccontare. Il Vietnam ti chiede di guardare prima di interpretare, di sentire prima di spiegare.

E poi c’è Hội An.
Quando il sole cala e le lanterne si accendono, la luce non serve a illuminare le strade: serve a tenere viva la memoria. Le lanterne galleggiano sul fiume come pensieri affidati all’acqua, desideri lasciati andare senza rumore. Non è spettacolo, è rito. Un gesto quotidiano che ricorda che ogni giorno merita attenzione, anche se uguale al precedente.

Qui il tempo lento diventa un atto di resistenza gentile.
Una scelta.
Una forma di educazione emotiva.

Il Vietnam non chiede attenzione. Non la reclama. Non la pretende.
La merita.

La gentilezza che incontri non è mai esibita. È una gentilezza che disarma, perché non cerca approvazione. Nasce da una profonda conoscenza della fragilità umana. Da chi ha imparato che la vita può spezzarsi, ma anche ricomporsi. Da chi sa che l’ascolto è una forma di rispetto più potente di qualsiasi parola.

Viaggiando da nord a sud, tra città, villaggi e fiumi, accade qualcosa di sottile ma irreversibile: inizi a rallentare anche dentro. Le domande si fanno più essenziali. Le certezze meno rumorose. Le opinioni più leggere. Capisci che parlare meno significa comprendere di più.

Il Vietnam ti insegna che ascoltare viene prima di parlare.
Che vivere viene prima di giudicare.
Che la lentezza non è mancanza di ambizione, ma profondità di sguardo.

Quando riparti, il Vietnam non ti segue nei souvenir o nelle fotografie.
Ti segue nel ritmo del respiro.
Nella capacità di fermarti.
Nel rispetto nuovo che porti verso ciò che non comprendi subito.

E forse è questo il segreto più grande del tempo lento:
non cambia il mondo intorno a te.
Cambia il modo in cui lo attraversi.

Un invito a fermarsi. Ad ascoltare. A viaggiare con il cuore.

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“Il Bugiardo” dei Marcido. La bugia è una gran tentazione!

Approcciare i Marcido, da sempre, significa entrare in quella sottile lingua di terra in cui coesistono in armonia l’azione teatrale e quella poetica, la vita e la maschera dell’esistenza. Un territorio, quello del capocomico Marco Isidori, che comunica attraverso suoni e ritmi, dove la musicalità della parola rappresenta il significato di quest’ultima, trasformando il Marcidofilm! in un rifugio della poesia basato sulla Imitatio, il termine latino che designa quel genere, l’Imitazione, alla base della continuità letteraria e della catena che lega il passato al presente, tracciando il futuro.

Non fa eccezione “Il Bugiardo”, la pièce in scena al teatro Marcidofilm! fino al 19 dicembre prossimo, commedia goldoniana ambientata a Venezia ed entrata in contatto con l’universo affascinante, e follemente geniale, dei Marcido. Sul palco Paolo Oricco, maestoso nel doppio ruolo di Lelio e di Florindo, grande catalizzatore di comicità e, allo stesso tempo, dell’ansia opprimente mentre prende forma un castello di bugie fragile come il cristallo. Un doppio ruolo che emotivamente scompensa con leggerezza anche lo spettatore, in una commistione di divertimento e inquietudine. Di immensa bravura anche l’altro caposaldo della Compagnia, Maria Luisa Abate, impegnata nei ruoli tutti al maschile del dott. Balanzone e di Pantalone. Maschera carismatica del teatro, Abate sembra essere l’unico tramite di domande e risposte tra gli interpreti e un pubblico che guarda la rappresentazione come fosse un evento da spiare attraverso il buco di una serratura, brillantemente ingannato, e che si lascia ingannare (citando il filosofo Gorgia), dal gioco dei Marcido. Ottavia Della Porta interpreta Rosaura e porta in scena, con sapiente leggerezza, il significato stesso del nome del suo personaggio: la bellezza di una rosa dorata, la purezza, l’ingenuità nei confronti dell’inganno che la porta insistentemente sulla strada del sogno. Valentina Battistone è il volto preciso di Arlecchino e Colombina, personaggi ai quali dona un fascino che pare appartenere in primo luogo alla donna e poi all’interprete. Alessio Arbustini, nei panni di Ottavio e Brighella, sembra scandire il tempo degli eventi contenuti nell’opera, grande incentivatore di risate che, a tratti, sfociano drammaticamente in uno sdegno privo di amarezza. Completano il cast in scena gli allievi attori del laboratorio 2025/2026, fra i quali figurano Carlotta Ravazzotti, che si alterna con Zoè De Benedetti nel ruolo di Beatrice. La scenografia, rappresentata da quattro ventagli che fungono da strumento e nascondiglio spazio-temporale durante tutto lo spettacolo, è frutto del riconosciuto talento di Daniela Dal Cin.

I Marcido riescono nell’intento di traghettare nella modernità l’opera di Goldoni e quelle qualità di vero teatrante che lo contraddistinguono: la genialità degli intrecci, la raffinatezza dei caratteri, l’indiscutibile musicalità dei dialoghi e la piacevolezza del ritmo compositivo, mordente ed eloquente sempre. Il risultato è un’opera vivace, ironica, godibilissima e, nello stesso tempo, rappresentativa dell’opera di Carlo Goldoni, uomo di teatro, costretto dalle contingenti necessità a seguire il gusto del pubblico, cosa che fece comunque con grazia e leggerezza, lasciandoci con le sue commedie un ritratto preciso della società del suo tempo: il “Mondo” e il “Teatro” del diciottesimo secolo.

Gian Giacomo Della Porta

Nelle fotografie: Ottavia Della Porta (Rosaura) e Paolo Oricco (Lelio)

Torino consolida il turismo: hotel pieni al 70% e nuovi record per eventi e flussi internazionali

Nel corso del 2025 l’occupazione media delle camere alberghiere ha raggiunto il 70%, confermando e rafforzando i risultati positivi degli ultimi due anni. Parallelamente si registra una lieve ma costante crescita dei turisti stranieri, che sempre più spesso abbinano al soggiorno in città la visita ad altre mete piemontesi di eccellenza.

Rispetto al 2024, i mesi che hanno evidenziato i maggiori incrementi sono gennaio, con un’occupazione prossima al 60%, luglio oltre il 65% e agosto sopra il 55%. Dati che testimoniano il successo delle politiche di destagionalizzazione, sostenute dalla scelta di programmare grandi eventi anche nei periodi tradizionalmente considerati di bassa stagione. In particolare, il mese di agosto ha beneficiato della presenza di importanti manifestazioni internazionali, come i Mondiali di Twirling e la Vuelta. Maggio e ottobre hanno registrato tassi di occupazione vicini all’80%, mentre novembre si conferma uno dei mesi di punta della destinazione, con valori compresi tra l’80% e l’85%.

Torino si afferma così come una destinazione sempre più trasversale, capace di intercettare tutte le principali tipologie di turismo – leisure, business, sportivo, congressuale e fieristico – beneficiando anche della significativa crescita del comparto MICE, che nel 2024 ha fatto registrare un aumento del 12,83% degli eventi rispetto all’anno precedente (fonte: Turismo Torino).

Secondo Federalberghi Torino, questi risultati rendono il territorio sempre più attrattivo per nuovi investimenti. Per consolidare ulteriormente il posizionamento della destinazione e attivare un circuito virtuoso anche sul piano occupazionale e sociale, l’Associazione auspica un deciso rafforzamento del segmento MICE, attraverso lo sblocco di progetti strategici rimasti a lungo in sospeso. In questo contesto viene accolta positivamente l’apertura di SET – Scalo Eventi Torino, struttura polivalente capace di ospitare eventi di diversa natura. Si avverte inoltre la necessità di istituire una cabina di regia snella ma rappresentativa, affidata a professionisti del settore, in grado di promuovere e commercializzare la destinazione, anticipare le candidature ai grandi eventi internazionali e offrire servizi dedicati a organizzatori e visitatori, aumentando l’attrattività complessiva del territorio anche oltre la dimensione turistica.

L’incremento del turismo internazionale e l’attrazione di eventi di alto profilo richiedono servizi moderni e competitivi: in quest’ottica appare prioritario superare le criticità normative legate all’apertura dei servizi interni agli hotel, in particolare bar e ristoranti, anche alla clientela non alloggiata.

Sul tema della tassa di soggiorno, Federalberghi Torino ribadisce la propria contrarietà, ritenendola una misura fortemente iniqua, chiedendo al contempo che le risorse raccolte vengano destinate in modo mirato al rafforzamento del posizionamento competitivo della destinazione. L’Associazione invita inoltre il Comune a una riflessione approfondita sulle strategie di promozione della città, sui canali di comunicazione, sulla qualità delle campagne, sui messaggi veicolati e sui mercati e target di riferimento.

«Il turismo è un settore trasversale, capace di generare benefici diffusi, favorire la coesione sociale e attrarre investimenti anche in altri comparti – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino –. Torino consolida i risultati degli ultimi anni, rafforzando il proprio posizionamento nel mercato turistico e confermandosi tra le principali destinazioni per eventi nazionali e internazionali. Il turismo rappresenta un asset strategico per il tessuto economico e sociale del territorio, al di là di sterili contrapposizioni con altri settori produttivi. Le nostre destinazioni sono cresciute, ma possono compiere un ulteriore salto di qualità affrontando e risolvendo alcune criticità storiche. Apprezziamo il lavoro svolto da Regione, Comune e Camera di Commercio, ma ora è il momento di osare: massimizzare l’eredità dei grandi eventi, rafforzare il comparto fieristico-congressuale, coinvolgere maggiormente i professionisti del settore nella governance del turismo, risolvere il tema dei servizi agli esterni, riconoscere pienamente il settore nel PRGC e istituire uno sportello unico per le attività turistico-ricettive. Solo così sarà possibile rispondere alle evoluzioni del mercato, aumentare la competitività delle imprese e migliorare in modo duraturo l’esperienza del visitatore e l’attrattività delle nostre destinazioni».