Cosa succede in città- Pagina 354

L’Aritmologia pediatrica segue i pazienti cardiopatici a casa

 Con la telemedicina al Regina Margherita  In questo momento storico all’insegna dell’emergenza Covid-19, la Città della Salute di Torino ha seguito i propri pazienti pediatrici cardiopatici da remoto a domicilio con la telemedicina, soprattutto quelli più indifesi e delicati, senza farli andare in ospedale. Insomma se il paziente non può venire in ospedale per motivi precauzionali e di sicurezza o se si trova anche in altre regioni, é l’ospedale che lo va a trovare  a  casa.

L’Aritmologia pediatrica (responsabile il dottor Fulvio Gabbarini) della Cardiologia pediatrica (diretta dalla dottoressa Gabriella Agnoletti) del Dipartimento di Patologia e Cura del bambino “Regina Margherita” (diretto dalla professoressa Franca Fagioli) gestisce tutta la parte aritmologica sia clinica che interventistica dei bambini. I piccoli pazienti che hanno aritmie cardiache complesse e potenzialmente molto gravi ed i bambini il cui cuore continua a battere solo grazie al pacemaker devono essere controllati in maniera molto precisa e periodica. Infatti nel caso in cui la batteria del pacemaker si scaricasse anzitempo o se i fili del pacemaker funzionassero male, le conseguenze potrebbero essere anche gravi. Gli apparecchi che vengono impiantati sottocute ai bambini sono di tre tipi. Ci sono i pacemakers, che servono a far batter il cuore quando questo ha perso la capacità di farlo autonomamente, i defibrillatori, che intervengono con una scarica elettrica e lo riportano alla normalità nel caso in cui il cuore abbia improvvisamente una grave aritmia che lo fa battere in maniera troppo veloce ed irregolare, ed infine i loop-recorder, che sono una sorta di registratori che registrano tutta l’attività elettrica del cuore e “fanno la spia” al cardiologo nel caso in cui il bambino abbia senza accorgersene delle aritmie o dei blocchi cardiaci di breve durata, di notte, o quando è impossibile arrivare in tempo in un Pronto soccorso per far eseguire un elettrocardiogramma che li documenti.

Il dottor Gabbarini aveva dotato di queste apparecchiature i bambini più a rischio e soprattutto in questi giorni questa condotta si è rivelata in tutta la sua efficacia ed utilità: i bambini possono restare nelle loro case e continuare a giocare serenamente ed al sicuro dal COVID-19, i loro genitori sono sereni perchè i loro figli vengono comunque controllati, ma soprattutto il cardiologo da remoto può analizzare tramite un sistema criptato, e quindi nel totale rispetto della privacy, l’andamento del ritmo cardiaco dei piccoli pazienti.

I controlli seguono una procedura molto tracciabile e codificata: l’apparecchio impiantato al bambino trasmette al monitor domiciliare, il quale trasmette ad un server centrale, al quale a sua volta Gabbarini si connette telematicamente tramite un computer collegato via internet. Al momento dell’impianto il cardiologo aveva programmato il software di trasmissione e nella schermata appaiono subito le informazioni principali (durata della batteria, stato di funzionamento del fili, connessione buona o no tra i fili ed il cuore), ma poi è possibile anche vedere se ci sono state delle aritmie, in che giorno si sono verificate, a che ora e cosa stava facendo il bambino in quel momento, se era a riposo e se si muoveva e, nel caso dei defibrillatori, se e quando il defibrillatore è intervenuto per interrompere l’aritmia  facendo vedere anche l’elettrocardiogramma registrato prima dell’aritmia, durante la stessa e dopo, quando il cuore è ritornato a battere normalmente.

I controlli vengono eseguiti a cadenze prefissate, quindicinali in casi particolari, ma è possibile controllare i dati da casa in qualsiasi momento, previo accordo telefonico tra il cardiologo ed i genitori. Fatto il controllo, nel caso si rendesse necessario, il bambino viene richiamato immediatamente in ospedale e si provvede a risolvere il problema (per esempio la sostituzione del pacemaker se la batteria si sta scaricando).

Questo tipo di tecnologia che consente di entrare nelle case dei bambini è di ausilio anche ai pediatri curanti dei bambini aritmici, che, insieme all’Aritmologia del Regina Margherita, hanno già da tempo creato una Rete, cosicchè la gestione del bimbo aritmico sia “protetta” in caso di necessità. Ed a causa del COVID-19 purtroppo è una necessità.

 

Didattica a distanza: studenti e prof del Poli diventano avatar

Studenti e docenti si muovono come avatar nello spazio virtuale di una residenza per anziani progettata in BIM, con la possibilità di spostarsi nei diversi ambienti, osservare insieme le criticità della progettazione ed evidenziare gli elementi oggetto della revisione progettuale da parte dei docenti che coordinano l’esercitazione. 

Una modalità di fare didattica a distanza sicuramente avveniristica, un’esperienza pilota in Italia e tra i primi casi al mondo in cui la realtà virtuale viene impiegata non semplicemente come surrogato della didattica tradizionale, ma come un valore aggiunto, che permette a docenti e studenti di impiegare modalità che in presenza non sarebbero essenziali.

La necessità improvvisa di trovare soluzioni per la didattica online per le misure legate all’emergenza Coronavirus si è trasformata così in un’opportunità per studenti e docenti del corso di Modellazione Digitale Parametrica e Produzione Edilizia del corso di Laurea in Ingegneria Edile del Politecnico di Torino, dove è partita questa sperimentazione di didattica avanzata per analizzare e discutere i progetti che i ragazzi stanno elaborando come consegna per l’esame finale “dall’interno”, grazie alla realtà virtuale immersiva.

Il laboratorio di ricerca e didattica VR@Polito ha sviluppato questa modalità come risposta all’esigenza di confrontarsi e mettere insieme i contributi individuali in un lavoro di gruppo sulla realizzazione dell’ampliamento di un edificio in cui una semplice conference call sarebbe risultata molto meno efficace.

Con l’utilizzo di un apposito software, docenti e studenti possono invece muoversi come avatar all’interno del modello 3D in BIM del caso di studio, osservandolo come durante un sopralluogo, analizzando dettagli ed evidenziando anche graficamente criticità e dubbi in tempo reale e condividendo in gruppo lo spazio virtuale.

 

“Per trasformare una difficoltà in opportunità abbiamo deciso di fare qualcosa di nuovo abbandonando qualcosa di vecchio. La risposta degli studenti è stata estremamente positiva, pertanto su quanto sperimentato in questo semestre non si tornerà indietro nei prossimi anni”, dichiara Anna Osello, responsabile del corso.

Questo è solo l’ultimo degli esempi in cui la necessità di ovviare alla difficoltà oggettiva di essere fisicamente distanti ha creato un approccio innovativo che ha da subito mostrato potenzialità enormi, sia per la didattica che per la ricerca: il Politecnico di Torino ha appena autorizzato la riapertura dei propri laboratori e sta studiando l’utilizzo di questa modalità per svolgere non solo visite virtuali, ma anche per sostituire alcune tipologie di attività nelle infrastrutture di ricerca e nei laboratori didattici, riducendo al minimo la presenza di persone al loro interno.

Più di 7200 pazienti guariti, in calo i ricoveri in terapia intensiva

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 17 di giovedì 7 maggio 

7.278 PAZIENTI GUARITI E 3.106 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 7.278 (+387 rispetto a ieri): 560 (+27) in provincia di Alessandria, 317 (+16 ) in provincia di Asti, 368 (+18) in provincia di Biella, 825 (+55) in provincia di Cuneo, 607 (+51) in provincia di Novara, 3.798 (+182) in provincia di Torino, 316 (+8) in provincia di Vercelli, 411 (+28) nel Verbano-Cusio-Ossola, 76 (+2) provenienti da altre regioni.

Altri 3.106 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.282

Sono 35 i decessi di persone positive al test del Coronavirus Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 7 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid). Il totale è ora di 3.282 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 585 Alessandria, 197 Asti, 166 Biella, 270 Cuneo, 278 Novara, 1.469 Torino, 167 Vercelli, 117 Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 28.135 (+196 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.654 in provincia di Alessandria, 1.655 in provincia di Asti, 1.002 in provincia di Biella, 2.603 in provincia di Cuneo, 2.434 in provincia di Novara, 14.204 in provincia di Torino, 1.160 in provincia di Vercelli, 1.069 nel Verbano-Cusio-Ossola, 250 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 104 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 144 (-6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.153 (+6 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.172 (- 389 rispetto a ieri).

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 194.584, di cui 106.262 risultati negativi.

Altre forme di vita. Il Salone del libro in edizione extra

Da giovedì 14 a domenica 17 maggio quattro giornate di eventi gratuiti in live streaming con ospiti italiani e internazionali

Per la prima volta nella sua storia il Salone Internazionale del Libro di Torino non si potrà svolgere a maggio, a causa dell’emergenza Covid-19. In attesa di tornare nella veste abituale, in autunno o non appena possibile, il Salone ha lavorato a un’edizione straordinaria della manifestazione dedicata alle vittime del virus, ai loro parenti, al personale medico e paramedico che con abnegazione e professionalità sta salvando tante vite. Un grande momento di riflessione e di incontro, dedicato al futuro di tutti noi.

 

Da giovedì 14 a domenica 17 maggio, sul sito del Salone e sui canali social (Facebook, Instagram, Twitter) sarà possibile seguire un ricco programma di eventi in live streaming e interagire con gli ospiti nazionali e internazionali che hanno risposto all’appello lanciato dal gruppo di lavoro del Salone.

 

Quando, mesi fa, è stato scelto il titolo della XXXIII edizione, “Altre forme di vita“, l’obiettivo era di evocare il futuro prossimo. Oggi questo titolo si dimostra una piccola profezia. Stiamo davvero vivendo “forme di vita” che fino a qualche mese fa non potevamo immaginare. Con questa edizione straordinaria, prende il via un percorso di attività online che accompagnerà la grande comunità del Salone, editori e lettori, all’edizione autunnale: presentazioni editoriali, rubriche di approfondimento culturale, e nuovi format per il racconto digitale del Salone e dei suoi progetti.

 

Si parte giovedì 14 maggio con una lezione di Alessandro Barbero in collegamento dalla Mole Antonelliana di Torino. Il programma completo sarà disponibile su salonelibro.it nei prossimi giorni; tra i tanti ospiti confermati: Amitav Ghosh e i ragazzi di Fridays For Future, David Quammen, André Aciman, Javier Cercas, Annie Ernaux, Salman Rushdie, Donna Haraway, Alessandro Baricco, Samantha Cristoforetti, Jovanotti, Vinicio Capossela, Myss Keta, Zerocalcare, Ocean Vuong, Jared Diamond, Paolo Cognetti con Gabrielle Filteau-Chiba, Catherine Camus con Roberto Saviano e Paolo Flores d’Arcais, Luciano Floridi, Roberto Calasso con Tim Parks, Chen Jiang Hong, Bernard Friot, Huck Scarry, Katherine Rundell, Paolo Rumiz, Mariangela Gualtieri, Paolo Giordano, Francesco Piccolo, Fabrizio Gifuni, Linus e tanti altri.

Nasce l’Indice di Sicurezza dei viaggi targato Torino

Uno strumento innovativo per monitorare la riapertura delle frontiere e i contagiati in ogni stato. Due giovani torinesi lo lanciano sul portale Generazione Viaggio

Basta digitare il nome di uno stato. E, in un attimo, si scoprono contagiati, morti, guariti, tasso di mortalità e se le frontiere sono chiuse o aperte. Capita per la Norvegia, dove il tasso di mortalità è al 2,69 per cento, come pure per il Portogallo dove è fermo al 3,9 per cento.  C’è addirittura la Groenlandia, dove si contano solo 11 guariti e zero contagiati. In Martinica? Appena due casi. E, poi, ci sono le Filippine (530 morti) e la Repubblica di San Marino (41 decessi), le Bahamas (qui il tasso di mortalità schizza al 13,75) e Capo Verde dove, ad esempio, il tasso di mortalità è a zero, come pure in Mongolia o alle Isole Fidji.

Si tratta di un tool disponibile su https://generazioneviaggio.it/informazioni-coronavirus-tempo-reale/. Uno strumento digitale veloce, gratuito e di facile consultazione, che peraltro viene messo a disposizione di chiunque: lo si può infatti inserire come widget su qualsiasi altro sito.

E’ un progetto pensato per i viaggiatori che vogliono monitorare la situazione nel mondo, sognando e iniziando a immaginare rotte laddove la situazione lo potrebbe permettere. Ma è anche uno strumento di conoscenza della situazione odierna, calcolato sulla base di dati pubblici internazionali, che, dunque, torna molto prezioso ad analisti, giornalisti, studenti, cittadini.

Il nuovo portale Generazione Viaggio è firmato da Tiziano Salerno e Andrea Dattoli, 35enni torinesi. I due, esperti travel designer e del turismo online, hanno creato una sinergia con i giovani  francesi, specialisti in tecnologia del turismo, Eric Gerardin e Florian Colas, che hanno deciso in questo periodo di instabilità del mondo del turismo di creare un tool per informare i viaggiatori sul nuovo mondo dei viaggi all’epoca del Coronavirus.

«Lo abbiamo ideato per aiutare chi viaggia a capire meglio il flusso di informazioni che arrivano dai media ed avere dei dati certi e affidabili: abbiamo sviluppato questo indice di sicurezza elaborandolo sui dati resi noti da ogni stato» spiegano Dattoli e Salerno, non nuovi a progetti innovativi nel campo del turismo. Nel 2014  hanno anche dato vita al tour operator Archè Travel, che si occupa di viaggi d’autore nel Mediterraneo sulle rotte degli antichi, vincitore del Premio Turismo Cultura Unesco 2015.

Spiegano che il tool sarà dinamico e molto affidabile: «Sarà aggiornato due volte al giorno: è destinato, in particolare, alle persone che hanno in programma un viaggio imminente e fino ad ora non sapevano come reperire informazioni». Tornerà utilissimo alla ripresa della vita reale, quando si cercheranno mete sicure e paesi meno toccati dal virus.

Il sistema assegna anche una lettera a ogni paese: fotografa destinazioni rischiose (dall’India a Porto Rico), incerte (come Maldive o Argentina) o sicure (come Birmania o Cambogia).

Tra le altre cose, il nuovo portale Generazione Viaggio si impegna a dare importanti e utili informazioni di viaggio nel mondo a 365 gradi ed ora è impegnato attivamente in una campagna di promozione dell’Italia come destinazione turistica per gli italiani.

Prosegue la lenta flessione dei contagi e dei ricoveri in terapia intensiva

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 17 di mercoledì 6 maggio

6.891 PAZIENTI GUARITI E 2.943 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 6.891 (+327 rispetto a ieri): 533 (+15) in provincia di Alessandria, 301 (+34 ) in provincia di Asti, 350 (+4) in provincia di Biella, 770 (+49) in provincia di Cuneo, 556 (+18) in provincia di Novara, 3.616 (+179) in provincia di Torino, 308 (+12) in provincia di Vercelli, 383 (+11) nel Verbano-Cusio-Ossola, 74 (+5) provenienti da altre regioni.

Altri 2.943 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.247

Sono 31 i decessi di persone positive al test del Coronavirus Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.247 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 584 Alessandria, 195 Asti, 165 Biella, 267 Cuneo, 276 Novara, 1.448 Torino, 164 Vercelli, 115 Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 27.939 (+165 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.622 in provincia di Alessandria, 1.641 in provincia di Asti, 997 in provincia di Biella, 2.587 in provincia di Cuneo, 2.399 in provincia di Novara, 14.116 in provincia di Torino, 1.152 in provincia di Vercelli, 1.068 nel Verbano-Cusio-Ossola, 249 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 108 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 150 (-5 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2147 (-160 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.661 (-300 rispetto a ieri).

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 188.057, di cui 103.161 risultati negativi.

Tram, bus, metropolitana: le nuove regole da osservare

GTT INFORMA / Con l’avvio della Fase 2 per l’emergenza Coronavirus che comporterà un aumento delle persone che faranno uso del mezzo pubblico, dal 4 maggio è stato potenziato il servizio di tram, bus e metropolitana che sarà operativo su tutta la rete, indicativamente come nelle giornate feriali con le scuole chiuse.

Per info: http://www.gtt.to.it/cms/percorari/urbano.

Pur proseguendo le operazioni di sanificazione e disinfezione di bus, tram, metropolitana e treni, sarà assolutamente necessario rispettare le nuove regole anti-contagio che riguardano in particolare la limitazione della capienza dei mezzi: sarà infatti consentita la salita a bordo di massimo 20 passeggeri sui bus da 12 metri e di 30 persone sui bus da 18 metri e sui tram.
Viene introdotto l’obbligo di indossare la mascherina a bordo di tutti i mezzi pubblici. Saranno disponibili dispenser di disinfettante idroalcolico da utilizzare quando si sale a bordo.
Sui bus e sui tram arancioni si sale dalla porta posteriore e si scende da quella centrale. Sugli altri tram si deve fare scendere i passeggeri prima di salire a bordo, sempre nel rispetto delle distanze. Sulle porte di tutti i mezzi sono comunque presenti vetrofanie che lo ricordano.
Saranno presenti cartelli e una apposita segnaletica a terra (anche in fermata) per consentire alla clientela di viaggiare in sicurezza rispettando la distanza di 1 metro.
In metropolitana saranno differenziati i percorsi di entrata (frecce verdi) e uscita (frecce blu) e saranno presenti sul pavimento delle banchine e dei treni apposite segnaletiche per il rispetto delle distanze.
I sedili non utilizzabili su tram bus, metro e treni saranno segnalati da specifici adesivi.

  • TRAM E BUS. Dal 4 maggio saranno potenziati il servizio e le frequenze dei passaggi di bus, tram e metropolitana. La fascia oraria di servizio per le linee di superficie della rete urbana e suburbana va indicativamente dalle 5.00 del mattino alle 24.00 di notte.
    Saranno ripristinati i percorsi feriali di tutte le linee ad eccezione della linea 10 tram che il sabato continuerà ad essere in servizio sul percorso festivo da piazza Statuto a piazzale Caio Mario.
    Per evitare assembramenti presso il mercato di Porta Palazzo, dal 4 maggio fino a nuova comunicazione sono sospese le seguenti fermate:
    • n. 84 “Porta Palazzo Nord” di piazza della Repubblica prima di corso Giulio Cesare (serviva le linee: 4, 11, 50, 51, 92)
    • n. 200 “Porta Palazzo Sud” di piazza della Repubblica prima di via Milano (serviva le linee: 4, 11, 19, 27, 50, 51, 57, 92)
    • n. 201 “Porta Palazzo Est” di piazza della Repubblica prima di via Porta Palatina (serviva le linee: 3, 16CD, 50 festivo)
    Fino alla riapertura delle attività commerciali saranno sospese le linee Star 1 e Star 2. Sono sospese la navetta interna al Cimitero Parco (linea 102), la linea 19N che serve il Cimitero Monumentale e la linea 1 urbana di Nichelino.
    Continua ad essere sospeso il servizio notturno Night Buster.
    Per gli stabilimenti CNH Industrial di strada delle Cascinette sono già state ripristinate le linee 22, da corso Sebastopoli, la linea 24 da via Onorato Vigliani e per la sede di lungo Stura Lazio la linea 25 che parte da Settimo. Per gli stabilimenti FCA Mirafiori, dal 27 aprile sono state ripristinate le linee 90, 93/, 94, 95, 97 e 99. Tutte le suddette linee per gli stabilimenti saranno in servizio con una nuovi orari che tengono conto di ingresso e uscita delle maestranze.
  • METROPOLITANA. Saranno intensificate le corse e negli orari di punta la frequenza dei passaggi dei treni sarà di circa 2 minuti e mezzoConfermati gli orari del servizio già adottati: tutti i venerdì, sabati, domeniche e festivi, la metropolitana anticipa la chiusura alle ore 00.30 (ultima corsa da Fermi ore 23.40 e da Lingotto ore 00.05). Lunedì rimane invariata la chiusura alle ore 22.00. Invariate anche le aperture: lunedì-sabato ore 5.30 e domenica e festivi ore 7.00.
  • BUS EXTRAURBANI. A seguito dell’emergenza Coronavirus, è attualmente sospesa la vendita dei biglietti a bordo dei bus extraurbani.
    Per salire a bordo del mezzo utilizzare esclusivamente la porta centrale.
  • FERROVIE. Non cambiano gli orari già in vigore delle corse delle linee sfmA e sfm1, gestite da GTT:• orario sfmA (pdf)
    • orario sfm1 (pdf)
    Dal 4 maggio riaprono le biglietterie delle stazioni Dora e Rivarolo.
  • SERVIZI TURISTICI. Continuano ad essere sospese la tranvia Sassi-Superga, le cene sui tram ristoranti, la linea 7 ed è chiuso l’Ascensore della Mole Antonelliana.
  • SPORTELLI AL PUBBLICO E RIVENDITE. Sono ancora chiusi i Centri di Servizi al Cliente. Chiuso al pubblico l’ufficio Sanzioni di via Monginevro 135/A. Le pratiche cartacee nei Centri relative al rinnovo abbonamenti riprenderanno al termine del periodo di emergenza. Restano operativi il canale e-commerce, le rivendite autorizzate presso i tabaccai, le emettitrici delle stazioni della metro, gli sportelli Bancomat di Intesa Sanpaolo e Unicredit. Per info, vai alla pagina dedicata.
  • PARCHEGGI E ZTL. Proseguono la sospensione del pagamento delle strisce blu (fino al 3 giugno) ed è sospesa la ZTL Centrale (fino al 31 agosto). Dal 4 maggio saranno nuovamente presidiate da personale GTT le casse dei parcheggi: Valdo Fusi, Santo Stefano, Palagiustizia, D’Azeglio-Galilei. Negli altri parcheggi in struttura funzionano unicamente le biglietterie automatiche, anche per il rinnovo abbonamenti. Il parcheggio Fermi è invece libero per tutti, poichè non è possibile procedere al rinnovo degli abbonamenti.
  • INFOMOBILITA’. Sono operativi e aggiornati gli strumenti per verificare gli orari online sui dispositivi fissi e mobili (smartphone).

Per restare informati : www.gtt.to.it ,  Canali GTT Telegram Avvisi e Twitter,  www.muoversiatorino.it , Moovit.

Per info istituzionali: www.regione.piemonte.it  –  www.comune.torino.it.

Oltre 6500 guariti in Piemonte, altre 30 vittime

Il bollettino della Regione di martedì 5 maggio delle ore 17

6.564 PAZIENTI GUARITI E 2.671 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 6.564: 518 (numero di guarigioni invariato rispetto a ieri) in provincia di Alessandria, 267 (+6 ) in provincia di Asti, 346 (+6) in provincia di Biella, 721 (+17) in provincia di Cuneo, 538 (+1) in provincia di Novara, 3.437(+192) in provincia di Torino, 296 (+6) in provincia di Vercelli, 372(+16) nel Verbano-Cusio-Ossola, 69 (+2 ) provenienti da altre regioni.

Altri 2.671 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.216

Sono 30 decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.216 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 583 ad Alessandria, 189 ad Asti, 165 a Biella, 263 a Cuneo, 273 a Novara, 1.433 a Torino, 164 a Vercelli,  113 nel Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 27.774 (+152) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.606  in provincia di Alessandria, 1.629 in provincia di Asti, 993 in provincia di Biella, 2.559 in provincia di Cuneo, 2.394 in provincia di Novara, 14.018 in provincia di Torino, 1.149 in provincia di Vercelli, 1.067 nel Verbano-Cusio-Ossola, 247 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 112 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 155.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2307.

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.861.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 181.316 , di cui 98.750 risultati negativi.

 

“Riaprire il Maria Adelaide per fronteggiare il coronavirus”

Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato ieri un ordine del giorno (firmato dai consiglieri Raffaele Petrarulo e Aldo Curatella) con il quale si chiede a Sindaca e Giunta di adoperarsi presso la Regione Piemonte affinché possa essere riaperto l’ospedale Maria Adelaide di lungo Dora Firenze come struttura destinata ai pazienti Covid.

Il documento evidenzia come la struttura, dismessa nel 2016, ma ancora in condizioni accettabili, potrebbe essere ripristinata in tempi brevi e messa a disposizione dei malati del torinese, operando come ospedale di secondo livello, liberando posti in altre strutture sanitarie della Città.

Recentemente, l’ospedale era stato utilizzato nell’ambito del piano Emergenza Freddo.

Nel corso del dibattito sono intervenuti i consiglieri Viviana Ferrero, Fabio Versaci, Eleonora Artesio, Osvaldo Napoli, Francesco Tresso, Silvio Magliano.

Test sierologico agli Asili Notturni per volontari e senza fissa dimora

La Onlus Asili Notturni Umberto I di Torino è da sempre, per sua natura, al servizio dei più deboli: senza tetto, barboni e senza fissa dimora; una distinzione che un tempo non avrebbe avuto alcun senso, ma che oggi paradossalmente un senso ce l’ha perché è frutto di una società che genera nuove categorie di emarginati e di persone che vivono alla periferia del mondo.

In questo difficile momento storico – ci dice Sergio Rosso, presidente degli Asili Notturni di Torino – è
ovvio che l’attenzione verso le fasce più fragili della nostra società implica uno sguardo ancora più ampio
finalizzato a comprendere la gravità che il COVID 19 costituisce per costoro e per i volontari che se ne
occupano e che, vivendo in una sorta di promiscuità, rappresentano incolpevolmente delle vere e proprie
mine vaganti del tanto temuto contagio.

È per questo motivo che Sergio Rosso, a sua volta sempre a contatto con le persone a più alto rischio
sanitario, si è fatto promotore e fautore di un progetto che entro martedì 5 maggio realizzerà i primi 150 test
ai quali ne seguiranno altri 1000 entro la fine di giugno, al fine di testare i senza fissa dimora, i volontari e
gli ospiti in generale, sia della storica sede in via Ormea che in quella nuova di via Ravenna 8.

In questa ultima sede, che gli Asili Notturni gestiscono da poco più di 10 giorni, è stata avviata nella fase
emergenziale un progetto rivolto all’accoglienza di fasce deboli e protette, compresi nuclei familiari di
genitori e bambini, contemplando 40 posti letto in camere da 2 e 4 letti per dei soggetti no COVID che
necessitano di quarantena, o no COVID in anamnesi o non testati con contatti dubbi per positività COVID o
con sintomatologia aspecifica.

La prima fase di effettuazione del test sierologico ha avuto inizio il 30 aprile e si concluderà martedì 5
maggio.

Il dottor Maurizio Onoscuri, Pneumologo, spiega che questi test, qualitativi o rapidi, si basano sulla tecnica
di immunocromatografia e danno una risposta, positiva o negativa, in tempi molto brevi, solitamente entro
15 minuti. Sebbene non validati per la diagnosi di malattia attiva da COVID (per formulare con certezza
questa diagnosi è indispensabile eseguire il tampone naso-faringeo, al momento non facilmente effettuabile),
i test sierologici possono rilevare la presenza di anticorpi anti Corona Virus nel sangue: gli anticorpi precoci,
definiti IgM, sono prodotti nella fase iniziale dell’infezione e si ritrovano nel sangue a partire, in media, da 4
a 12 giorni dopo la comparsa dei sintomi, tendono a scomparire nel giro di qualche settimana. Altri
anticorpi, detti IgG, sono prodotti più tardivamente e si ritrovano nel sangue a partire da 2-3 settimane dopo
l’infezione o la malattia e permangono poi per molto tempo.

La positività per gli anticorpi IgM può far sospettare che un individuo sia contagioso e permette di
indirizzarlo ad eseguire il tampone, ancorché asintomatico.

La positività delle IgG evidenzia una pregressa malattia/contagio. La negatività di tutti gli anticorpi
escluderebbe precedenti malattie/contagi, tenendo però conto del limite di questi test che possono dare
risultati falsi negativi, in particolare nel periodo iniziale della malattia.

Per saperne di più: www.asilinotturni.org