Cosa succede in città- Pagina 334

‘Torino a cielo aperto 2021’, un festival per l’estate

Sarà la Fondazione per la Cultura Torino, su mandato della Città, a organizzare  ‘Torino a Cielo Aperto – Festival d’Estate 2021’ nella speranza che il sopraggiungere della bella stagione unitamente all’avanzamento del piano vaccinale possa consentire una riapertura delle attività.

È stato pubblicato sui siti www.fondazioneperlaculturatorino.it e www.comune.torino.it/bandi il bando per partecipare alla manifestazione.

Il progetto, che si concretizzerà in un cartellone di appuntamenti compresi nel periodo 1 giugno – 30 settembre 2021, nel rispetto dei protocolli di sicurezza nazionali e locali per contenere il Covid-19, vedrà il coinvolgimento di enti e associazioni torinesi.

Le iniziative dovranno essere realizzate sul territorio della città (con esclusione delle piazze storiche del centro) preferibilmente in zone periferiche e/o in aree verdi.

Poiché l’attuale perdurare dell’emergenza sanitaria non consente di prevedere con esattezza quali potranno essere le condizioni per la realizzazione degli eventi dal vivo, nel bando si fa riferimento alle modalità sperimentate nel periodo estivo 2020.

Il Budget previsionale destinato alla produzione dei progetti è pari a 300mila euro. Sarà compito della Fondazione per la Cultura Torino reperire i fondi sensibilizzando enti pubblici e privati oltre che pianificare la comunicazione.

La liquidazione del sostegno finanziario avverrà in due tranches: il 70% di anticipo a inizio progetto e il 30% a saldo al termine della manifestazione.

Le linee guida e il bando per le attività estive 2021 sono un’azione che vuole favorire la ripartenza delle organizzazioni dando loro modo di riprendere a lavorare e programmare le proprie iniziative– dichiara Francesca Leon, Assessora alla cultura della Città di Torino -. Pur nell’incertezza dell’emergenza sanitaria si è scelto, rispondendo ai bisogni e alle sollecitazioni degli operatori culturali cittadini, di anticipare l’uscita del bando con la consapevolezza che le attività hanno bisogno di tempo per essere programmate. Mi auguro che la prossima estate sia un reale momento di ripresa. La Città continuerà a sostenere il sistema culturale come ha fatto sin dall’inizio della pandemia”.

A individuare i progetti idonei sarà una Commissione composta da esperti del settore culturale e dell’organizzazione di eventi (esterni e/o interni all’Amministrazione) che dovrà tenere conto di diversi criteri tra cui: qualità, originalità e carattere innovativo della proposta; capacità di raggiungere target diversi di pubblico; coinvolgimento del territorio con esclusione delle piazze storiche del centro cittadino e premialità per le zone periferiche e/o le aree verdi; sostenibilità economico-finanziaria con particolare attenzione ai costi inerenti il rispetto dei principi di Safety&Security e delle normative per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19; eco-sostenibilità; attivazione di forme di partenariato e co-progettazione tra soggetti diversi e modalità di collaborazione; esperienza in attività analoghe e durata.

Poiché le iniziative che rientreranno in ‘Torino a Cielo Aperto – Festival d’Estate 2021’ sono di interesse pubblico e di pubblica utilità, saranno esentate dall’applicazione del canone di occupazione del suolo pubblico (C.O.S.A.P), potranno usufruire gratuitamente di materiale economale (tavoli, sedie, palchi, transenne…) messo a disposizione dalla Città e gli organizzatori saranno accompagnati puntualmente per tutti gli aspetti tecnici e autorizzativi. Rimarranno invece a loro carico la TARI, i bolli le spese di istruttoria.

Tutte le attività dovranno essere allestite nel rispetto delle norme di sicurezza e delle disposizioni vigenti al momento della realizzazione per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

La domanda di partecipazione corredata da tutti i documenti richiesti dovrà pervenire a mezzo Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo: segreteria@cert.fondazioneperlaculturatorino.it  riportando nell’oggetto “DOMANDA DI PARTECIPAZIONE TORINO A CIELO APERTO – FESTIVAL D’ESTATE 2021 (+ nome ente proponente)”  entro le ore 12.00 del 23 aprile 2021.

Sul “Torinese” le notizie dalla Città di Torino. A cura di TorinoClick

Il quotidiano online www.iltorinese.it offre un nuovo e prezioso servizio ai lettori. Un’apposita sezione della homepage sarà infatti dedicata alle “Notizie  dalla Città di Torino”, grazie all’agenzia di informazione del Comune TorinoClick.

 

Ogni giorno, cliccando sul Torinese, sarà disponibile, oltre ai consueti articoli di cronaca, cultura, economia, sport, una vasta panoramica delle notizie utili per i torinesi:  informazioni aggiornate da Palazzo Civico, dagli uffici pubblici, dalla polizia municipale, dalle circoscrizioni.

 

L’iniziativa, in collaborazione con il  Comune di Torino,  si svolge con il supporto di Officina.Tech, agenzia torinese di comunicazione e digital advertising, che ha realizzato il restyling grafico del sito della testata del “Torinese”, di cui cura la pubblicità digitale.

Pasquetta al sole ma temperature in calo

Dopo  Pasqua anche a Pasquetta a Torino e  in Piemonte le temperature sono in calo.

Il sole splende su tutta la regione ma l’alta pressione nord africana che nei giorni scorsi ha fatto salire il termometro sopra la media stagionale fino a 27 gradi, ha ora lasciato il posto all’aria fredda giunta dalla Russia.

Il calo termico è di 8-10 gradi sulle temperature massime rispetto ai valori anomali di questi giorni.

Il lunedì di Pasquetta il tempo è stabile con cielo irregolarmente nuvoloso al mattino.

Sui settori montani nuvole  aumento nel corso del pomeriggio.

Gita fuori porta a Pasquetta tanti anni fa

COSA SUCCEDEVA IN CITTÀ

In fondo Pasqua e Pasquetta sono la stessa cosa. Anzi, direi che Pasquetta per me era decisamente più importante. Gita fuori porta. Un classico.

Come un classico che domenica piovesse e lunedì sole pieno. Un altro classico era fare il pic- nic al lago di Malciaussia partenza da Torino quasi all’alba con la millecento degli zii paterni. Altro classico.
Zia Teresina e zio Roberto. Prima tappa Viu’ per le ultime spese. In particolare il salame di quel montanaro e poi la Toma di via, diversa nella stagionatura. Primo taglio e secondo taglio, allora non capivo e non mi osavo chiedere. Si riferiva al taglio dell’erba da dar da mangiare alle bestie. Zoppicante nel saper cucinare, la mamma comprava l’indimenticabile tonno Ghiotto con i funghi.
Invece la Zia, mamma mia sapeva cucinare, eccome. Dagli  zucchini in carpione al pollo arrosto mangiato rigorosamente freddo.
Mio padre era perentorio: non si accendono fuochi. Può essere pericoloso. Ultima tappa Margone frazione di Lemmie. Comprare pagnotte appena sfornate. Croccanti al punto giusto. Ultimo rash  finale 3km e mezzo di ripida salita. Mi sentivo un eroe partigiano contro la tirannia fascista con la piccola picozza come un fucile . Oltre la fantasia, oltre il sogno.  E camminavo lesto. Ognuno di noi con zaino. Borraccia di ferro e ricoperta di panno bagnato per rimanere fresca e riempita prima della salita. Appena arrivati la maglia di lana per coprirti da quell’arietta.
Finita la salita, sulla destra case matte per Alpini da decenni in disuso. Eccoci arrivati.
Sulla sinistra la diga e scendendo sulla destra il rifugio. Polenta e salsiccia o buseca , il minestrone con trippa. Chissà perché a Pasqua pioveva sempre e a Pasquetta c’era sempre il sole. Ed a chiazze ancora la neve. Neve che rimaneva sempre bianca, candida.
Li’ del resto le auto difficilmente ci arrivavano altri.
Giusto per le provviste alimentari dei 2 Montanari che ci vivevano: in molti casi erano i primi giorni che ci abitavano e le stufe a legna andavano di lena. Chiedevo sempre se potevo rabboccare il fuoco. Va bene ma stai attento. Il ceppo si consuma in un amen.
La baita era stata costruita nell’unico punto dove batteva sempre il sole. Tavolacci e panche e ad un certo punto si era tutti lì. Precisamente gli adulti. Arrivavo solo e dopo 15 minuti facevo già parte della ” BANDA “. Giù a tirar sassi. Ma il gioco più apprezzato era Guardie e ladri. Una sorta di, per allora, moderno nascondino. Verso le 16 il sole non c’era più e il venticello diventava freddo pungente. Tutti dentro. Gli adulti si erano già ritirati da un po’. Le donne da una parte e gli uomini a giocare a Tarocchi. Anche questo un classico. Poi giacche a vento e giù per mezz’ora, se non di meno. Ed anche Pasquetta era passata. Ora dispiace per i nostri figli, o nostri nipoti. Ma passerà. Solo un po’ di pazienza. Resistere ancora un po’.
Come quando sei agli ultimi 100 metri di salita e pensi che non puoi farcela. Poi ti ricordi che “ci sei sempre riuscito” , ed anche stavolta te la caverai. No, il tempo non costa uguale. Il tempo pesa gli anni, i decenni con il sale dei ricordi. Un po’ di  sano ottimismo ci vuole, e come diceva il Grande Benedetto Croce: sarei pessimista se servisse a qualcosa. Noi, nel nostro piccolo, vogliamo essere e dobbiamo essere ottimisti. Lo dobbiamo a figli e nipoti. E ovviamente buona Pasqua e soprattutto buona Pasquetta a Tutte e tutti.

Patrizio Tosetto

A Pasqua uova made in Torino

Da TUOvo di Davide Appendino alle uova Faberge’ prodotte da Pfatish le varie proposte torinesi per la Pasqua 2021

 

TUOvo è la novità dell’uovo di Pasqua 2021 creata dell’artigiano del cioccolato torinese Davide Appendino. Si tratta di un kit personalizzato cui viene inserita al proprio interno la sorpresa preferita o, in alternativa,  un sacchetto di dragees compreso nel kit. L’azienda si trova nel cuore del Piemonte a Cervere, in un territorio molto ricco e fertile, anche noto per la sua tradizione dolciaria e la produzione di cioccolato di alta qualità.

L’uovo di Pasqua viene realizzato da Davide Appendino per la Pasqua 2021 in tre diverse proposte: l’Uovo alla canapa piemontese, prodotto con l’olio di canapa del Piemonte; Cuba 69+, realizzato con il 69% del cacao monorigine cubano di canna grezza biologica, e il cosiddetto Uovo di Colombo. Un viaggio mentale e anche aromatico verso Paesi lontani viene suggerito da Davide Appendino attraverso la proposta dell’uovo realizzato con cacao monorigine Venezuela Sur del Lago superior e zucchero grezzo di canna, decorato con cannella di nocciola Piemonte IGP.Anche la proposta pasquale di Pfatish, nota cioccolateria e pasticceria storica torinese in via Sacchi, vede le uova quali protagoniste assolute, in particolar modo le uova Faberge’, nella versione classica, al cioccolato fondente o al latte, oppure croccanti e rivestite di granella di nocciole, tutte confezionate in passamaneria sospese in stile macrame’ e ispirate ai disegni più antichi, costellati da gemme.

L’Uovo al Latte Granellato è una delle diverse proposte pasquali di Guido Gobino, altro celebre nome tra i produttori di cioccolato torinese, che si affianca al “N Uovo”, uovo Pasquale dalla forma inimitabile. Un’altra sua proposta è quella dell’Uovo fondente a base, appunto, di cioccolato fondente con il 63% di cacao aromatico, impreziosito da rilievi in oro, realizzati completamente a mano.

Le origini dell’uovo di cioccolato sono da ricondurre al re Sole che, per primo, nella Francia di inizio Settecento, fece realizzare un uovo di crema di cacao al suo chocolatier di corte, anche se l’usanza di regalare uovo pasquali risale già al Medio Evo. Fin dall’antichità  questo alimento aveva ricoperto un ruolo simbolico enorme, tanto che alcune culture ritenevano che cielo e Terra, unendosi, formassero proprio un uovo, simbolo di vita. Gli antichi Egizi consideravano l’uovo origine di tutto e fulcro dei quattro elementi del creato (aria, acqua, terra e fuoco). Anche gli stessi Persiani, al rinascere della primavera, amavano scambiarsi, come dono, delle uova, simbolo di nuova vita. Il Cristianesimo avrebbe affiancato queste tradizioni e le avrebbe reinterpretate alla luce della Nuova Scrittura, considerando l’uovo il simbolo capace, meglio di ogni altro, di cogliere il significato del miracolo della Resurrezione di Cristo.

La tradizione delle uova, che già risale in Germania al Medio Evo, approdo’ in seguito anche nella Russia degli Zar, nell’Ottocento, con lo sviluppo di un’inimitabile arte, merito dell’orafo di corte Peter Carl Faberge’, incaricato dallo Zar Alessandro III di preparare per la zarina delle meravigliose uova decorate. Il primo suo uovo fu realizzato in platino smaltato di bianco. La collezione imperiale ne vanta 52 esemplari.

Mara Martellotta 

Pasqua solidale per le famiglie in difficoltà

Caro direttore, è stata completata  la raccolta solidale di uova di  Pasqua, organizzata dall’associazione Sol.Id. Onlus, destinate ai bimbi  torinesi le cui famiglie sono in difficoltà economica.

“Oltre al consueto pacco alimentare che consegniamo ogni mese alle
famiglie meno abbienti, con l’avvicinarsi delle feste pasquali abbiamo
deciso di organizzare una raccolta di Uova di Pasqua – annunciano i
volontari di Sol.Id – che verranno regalate ai bambini delle famiglie
che sosteniamo sabato 3 aprile.”

“Nonostante il Piemonte sia una delle regioni più colpite dalla pandemia
e l’umore collettivo non sia dei migliori, speriamo con questo piccolo
gesto di donare un sorriso ai piccoli e alle loro famiglie. – continuano
i volontari – Molti genitori infatti non possono permettersi di
acquistare le uova di cioccolato poiché da troppo tempo sono costretti a
lavorare a singhiozzo e devono centellinare ogni singolo euro per
arrivare a fine mese.”

“In un momento come questo, dove i più piccoli sono costretti in DAD e i
parco giochi sono stati chiusi – conclude l’associazione – il nostro
piccolo dono farà brillare di nuovo i loro occhi. Non permetteremo che i
nostri bambini si scordino le piccole gioie dell’infanzia.”

La colomba Galup per Fondazione Paideia ha il sapore della solidarietà

Un regalo che fa del bene, per sostenere i bambini con disabilità seguiti da Paideia

Quest’anno la Pasqua ha il sapore della solidarietà: nasce la colomba Galup per Fondazione Paideia, per sostenere i bambini con disabilità e le famiglie seguite dalla Fondazione. La colomba sancisce la nuova partnership tra la storica azienda piemontese, punto di riferimento internazionale nel mercato dolciario d’eccellenza, e la Fondazione, impegnata da quasi trent’anni nella promozione di iniziative di solidarietà sul territorio.

Parte dei ricavi derivanti dalla vendita sarà devoluta a sostegno dei bambini e delle famiglie che Paideia supporta attraverso attività di terapia, sostegno psicologico, interventi economici straordinari e attività di socializzazione.

La classica e iconica colomba Gran Galup sarà acquistabile presso la Bottega Paideia (Via Villa della Regina 9/D a Torino) e presso i Galup store di Pinerolo – Via Fenestrelle 34 – e Torino – Via Andrea Doria 7; inoltre online su bottegapaideia.it

“Ogni giorno – dichiara Fabrizio Serra, direttore di Fondazione Paideia – incontriamo famiglie con bambini con disabilità che sono particolarmente provate da questa situazione. Una fatica che prima di tutto è psicologica ed è affiancata, in alcuni casi, da situazioni di difficoltà economica generate dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria. La collaborazione con Galup, che ringraziamo per essere al nostro fianco, ci permetterà di rendere ancora più concreto il nostro impegno. L’iniziativa, per chi sceglierà di aderire in un momento così particolare come quello che stiamo vivendo, rappresenterà un dolce pensiero che fa del bene a tanti bambini e alle loro famiglie”.

“Nel percorso di crescita e nell’evolversi della propria storia, Galup ha sempre prestato attenzione al sostegno del territorio in cui vive e opera quotidianamente. Ed è con questo spirito che si realizza la collaborazione con Fondazione Paideia: un impegno buono e solidale” – dichiara Giuseppe Bernocco, Presidente Galup
Un gesto buono tre volte: un regalo da regalare, da regalarsi e prezioso per chi sarà sostenuto grazie all’acquisto della colomba.
Presso la Bottega Paideia si possono scoprire tante idee originali e di qualità per uno shopping solidale: articoli per la casa, gadget e accessori per la persona, prodotti di design e arredo, giochi per i bambini e proposte regalo per la Pasqua, tra cui le uova di Pasqua Paideia e tanti altri prodotti golosi. La Bottega Paideia è aperta, nel rispetto delle normative sanitarie, fino al 2 aprile (dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13,30 e dalle 15 alle 19) e attiva anche online, grazie all’e-commerce su www.bottegapaideia.it.
Un acquisto solidale consente di stare vicino ai bambini con disabilità e alle loro famiglie, offrendo loro un aiuto concreto.
bottegapaideia.it
fondazionepaideia.it

La Fondazione Paideia opera ogni giorno per offrire un aiuto concreto ai bambini con disabilità e alle loro famiglie. Nata nel 1993 per iniziativa delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero, Paideia si impegna per costruire una società più inclusiva, responsabile e attenta ai bisogni di tutti. Perché nessuna famiglia possa sentirsi sola e nessun bambino escluso.
Galup è molto più di un marchio, è una bella e importante realtà della storia italiana che, nel suo settore, ha modificato e fatto la storia di un prodotto nazionale: 1922 Pietro Ferrua inventa il panettone che non c’era. Innovazione e tradizione è la combinazione equilibrata e vincente che guida le scelte di Galup in un percorso di continua crescita che rende il brand un’eccellenza italiana conosciuta e riconosciuta nel mondo.

 

Istituto Fellini di Torino: al via la campagna di crowdfunding “Per una scuola inclusiva”

Con la convinzione che la crescita dei più giovani oggi appartenga all’intera comunità, oltre che alla famiglia e alla scuola, Rete del Dono insieme all’Istituto Fellini di Torino ha attivato la campagna di crowdfunding Per una scuola inclusiva:

https://www.retedeldono.it/it/progetti/scuola-fellini/per-una-scuola-inclusiva

L’obiettivo è attivare borse di studio per ragazzi meritevoli e in difficoltà economica, che possano frequentare una scuola che garantisca uno sbocco professionale importante. Ogni 10.000 euro raggiunti permetteranno di erogare ben 4 borse di studio. Se l’obiettivo di 30.000 euro verrà raggiunto, significherà contribuire al futuro di 12 ragazzi.

L’Istituto Fellini è un Istituto paritario unico nel suo genere, in quanto interpreta sia il ruolo di scuola sia quello di centro di produzione audiovisiva, traendo, dalla sinergica compresenza di tali attività, una metodologia didattica realmente attenta alle esigenze educative e finalizzata all’orientamento professionale di ogni singolo studente.

Rete del Dono è la piattaforma leader in Italia per l’ideazione e lo sviluppo di campagne di raccolta fondi online con modalità di tipo crowdfunding donation based e personal fundraising. In 10 anni di attività ha raccolto oltre 13.800.000 euro, con un totale di 206.700 donatori e 12.500 personal fundraiser, mentre nel solo 2020 ha toccato i 4.200.000 euro. Rete del Dono nasce con l’intento di aiutare il singolo individuo, gli enti territoriali e le aziende a dare forma al proprio impegno solidale, dalla scelta dell’organizzazione non profit alla definizione della campagna di raccolta fondi. La mission di Rete del Dono è la diffusione della Cultura del Dono e del Personal Fundraising, come espressioni di impegno civile e di cittadinanza attiva.

Addio al prof. Melotti, apprezzato critico e appassionato di arte

Il 31 marzo  è morto il Professor Massimo Melotti, intellettuale e critico d’arte di grande spessore, acuto osservatore ed interprete dei fenomeni contemporanei, apprezzato docente dell’Accademia Albertina dal 2009.

Direzione, Presidenza, , Consiglio Accademico, corpo docente, personale e studenti dell’Accademia Albertina ne piangono la scomparsa, “certi che il suo magistero abbia lasciato una traccia profonda che ci impegniamo a ricordare ora ed in futuro.”
Note biografiche
Massimo Melotti, nato a Vercelli il 4 aprile 1950, è critico d’arte e sociologo. Dal 1980 la sua ricerca verte sui processi creativi, sui rapporti tra arte e nuove tecnologie e, in particolare, sul ruolo etico-sociale dell’arte. Come critico d’arte ha curato una trentina di mostre in musei e istituzioni pubbliche, in Italia e all’estero di artisti come Piero Gilardi e Michelangelo Pistoletto.
Ha curato e condotto dal 1979 al 1989 rubriche radiofoniche settimanali di cultura e arte per la RAI Radiotelevisione Italiana, sede di Torino.
Dal 1990 al 2017 lavora con la qualifica di Consulente di Direzione al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea dove viene assunto ricoprendo negli anni l’incarico di Responsabile dell’organizzazione interna, Responsabile della comunicazione e Responsabile delle Relazioni Esterne. Oltre alla conduzione dei rispettivi incarichi, in particolare, partecipa all’organizzazione delle mostre: Un’avventura internazionale:
Torino e le arti 1950-70, Keith Haring, La regina. Enrica Borghi (con testo critico), Helmut Newton per la Manica Lunga (con testo critico).
E’ stato ideatore e responsabile del Corso Accademia Albertina – Castello di Rivoli e del Workshop Virtual Design Politecnico Torino – Castello di Rivoli.
  Dal 2012 gli è affidata la realizzazione del New Media Center per il quale cura la collezione permanente e una serie di mostre tra cui
  KACK, installazione nella Manica Lunga.
Il Museo della pubblicità, rassegna dalla collezione permanente, Castello di Rivoli, 2012.
Videocontaminazioni. Fiction / Reality. Video e net.art: Vuk Ćosić.
Video e cinema: Gianluca e Massimiliano De Serio. Video e realtà
aumentata: Coniglioviola. Video e cultura pop e rave: Diego Scroppo, 2015.
Fabio Mauri. Etica e estetica. Video-rassegna in collaborazione con l’Archivio Fabio Mauri. Teatro del Castello di Rivoli, 2015.
L’Italia della ricostruzione nelle immagini della pubblicità (1950-1970) Castello di Rivoli e Casa del Conte Verde Rivoli, 2016 Francesco Jodice. American Recordings. Videoinstallazione multimediale, Castello di Rivoli, 2016.
In ambito accademico dal 2000 al 2009 è stato docente a contratto di
Teorie e Strategie dei Beni Culturali, Comunicazione e Organizzazione dei Beni Culturali e Marketing dell’arte alla Facoltà di  Lettere, Scienze della Comunicazione, Università di Torino .
Dal 2009 al 2011 ha insegnato Storia dell’arte contemporanea alla I Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino e all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino Sociologia dei processi culturali , Etica e Museologia.
Dal 2014 insegna Antropologia culturale all’Accademia Albertina.
Ha collaborato alla fondazione di Unidee Università delle Idee Cittadellarte Fondazione Pistoletto.
Ha fatto parte di RESò International Network for Artist Residences Fondazione CRT e della Commissione Scientifica Residenze Reali Regione Piemonte.
Ha curato numerose edizioni di storia dell’arte, tra le altre, il volume Il Fronte Nuovo delle Arti di G.Marchiori (1979), presentato nella mostra storica organizzata dalla Biennale di Venezia.
E’ autore di numerosi testi critici e libri tra cui ricordiamo:
  Arte surreale e fantastica a Torino, Ed, Tacchini, Vercelli,1980.
  Il libro d’artista nell’arte contemporanea, F.Angeli editore, Milano,
1994
  Tempo, Spazio, Oggetto nel XX secolo, Castello di Rivoli,Torino, 1999.
Sul simbolo, (testo e a cura di) Luca Sossella editore, Roma, 2004;
Il Terzo Paradiso, conversazione con Michelangelo Pistoletto, Venezia 2005;
Pistoletto Opere, Allemandi e Cittadellarte editori, Torino, 2011;
Vicende dell’arte in Italia. Dal dopoguerra agli Anni Duemila, Franco Angeli Editore, Milano, 2017. Nel 2018 Bollati Boringhieri Editore pubblica la terza edizione riveduta, ampliata e aggiornata de L’età della finzione, arte e società tra realtà e estasi, con un’introduzione di Marc Augè.

Lavori in corso: quasi mille cantieri a Torino nel 2021

Nel corso del 2021 saranno complessivamente quasi mille, 925 per la precisione, i cantieri cittadini (tra quelli ad oggi già avviati o chiusi perché i lavori sono terminati oppure il cui allestimento è previsto prossimamente) aperti per la realizzazione di opere infrastrutturali o per interventi di manutenzione di strade e marciapiedi.

Da marzo fino a settembre il loro numero  aumenterà considerevolmente e questo avrà un impatto particolarmente significativo sul territorio cittadino.

Informarsi sui lavori sarà ora possibile collegandosi alla pagina web dedicatadove si potranno conoscere, anche con ampio anticipo, tutti i dettagli dei cantieri, dal committente al tipo di lavoro e, soprattutto, la durata. Spostandosi con il mouse sui diversi quartieri del capoluogo appariranno infatti gli interventi programmati per quella zona dal Comune, ma anche GTT, Iren e Smat.

“Una delle prime richieste alla Città – sottolinea la sindaca Chiara Appendino – era avere migliori coordinamento e comunicazione sui cantieri. Questo progetto ha un valore aggiunto duplice, ci permette di essere più trasparenti e corretti nell’informazione e ci aiuta nel coordinarci, oltre ad essere uno strumento importante anche per la programmazione”.

La Sindaca e l’Assessora alla Mobilità Maria Lapietra hanno poi evidenziato che “aver approvato il Bilancio nei termini ci permette di pianificare meglio e investire di più. Se nel 2015 c’erano 5 mln per le manutenzioni oggi sono tra gli 11 e i 12 (senza considerare l’intervento delle partecipate).

“Un progetto – conclude l’assessore al Commercio Alberto Sacco – che esaudisce una richiesta molto sentita dal mondo del commercio e dai cittadini”.