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 I Musei Reali festeggiano le Giornate Europee del Patrimonio Sabato sera ingresso a 1 Euro

Un ricco calendario di iniziative, laboratori e performance dal vivo

 

Sabato 26 e domenica 27 settembre i Musei Reali celebrano le Giornate Europee del Patrimonio con visite, incontri, laboratori e un’apertura serale straordinaria. “Imparare per la vita” è il tema proposto dal Consiglio d’Europa e rilanciato dal MiBACT per questa edizione della manifestazione internazionale, che ogni anno coinvolge in tutta Italia i luoghi della cultura e i musei statali: un richiamo ai benefici che derivano dall’esperienza culturale e dalla trasmissione della conoscenza nella società contemporanea.

 

Sabato 26 settembre

 

Il ruolo educativo dell’arte e l’alleanza tra scuola e museo sono i temi centrali dei due appuntamenti che i Musei Reali dedicano nella giornata di sabato ai progetti didattici condotti nella primavera 2020.

Dalle 10 alle 12, è previsto l’Incontro conclusivo del progetto “Quante storie in Galleria!”, con gli alunni della scuola primaria Rignon di Torino pronti a narrare le storie che ruotano attorno a due capolavori della Galleria Sabauda.

Dalle 15 alle 16, webinar online “Qui si fa arte! scopro, gioco, creo, imparo”, per raccontare il progetto che ha visto i Musei Reali collaborare con la Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo e la casa editrice Pearson Italia nell’ambito del programma Riconnessioni, con il coinvolgimento dell’Istituto IC Pertini di Torino. Protagonisti i bambini e le nuove tecnologie, in un’esperienza che permette di imparare l’arte attraverso il digitale e giocare con le opere della Galleria Sabauda mettendo in campo creatività e ingegno, con un approccio innovativo e inclusivo. Partecipazione gratuita iscrivendosi al link: https://attendee.gotowebinar.com/register/8829839642752113424.

 

La giornata di sabato 26 settembre è anche l’occasione per visitare la Biblioteca Reale e scoprirne il prestigio. Dalle 14 alle 18 il pubblico, guidato da alcuni esperti, potrà ammirare gli affreschi della volta del Salone Monumentale. Un’opera di straordinaria bellezza progettata per il re Carlo Alberto dall’artista di corte Pelagio Palagi, dipinta a monocromo con immagini che celebrano i diversi campi del sapere e i grandi protagonisti delle scienze e delle arti. Ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria con almeno 24 ore di anticipo all’indirizzo: mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, e compilando il modulo presente alla pagina: https://www.museireali.beniculturali.it/scheda-di-registrazione-anagrafica-biblioteca-reale/.

 

Sabato sera, dalle 19.30 alle 22.30, l’apertura straordinaria con ingresso a 1 Euro offre la possibilità di riscoprire le architetture, gli ambienti, le collezioni dei Musei Reali e passeggiare nel Giardino Ducale, recentemente rinnovato e impreziosito da una scenografica illuminazione serale.

 

Laboratori

 

Sabato 26 settembre alle ore 14.30, il laboratorio “Dietro lo scavo, dentro il Museo” invita a immedesimarsi nel ruolo dell’archeologo e a collaborare con i professionisti dei Musei Reali. I partecipanti ripercorreranno tutte le attività che precedono gli studi ricostruttivi e l’esposizione dei reperti, al termine dello scavo: il lavaggio, la suddivisione dei materiali e la documentazione. Costo: 5 Euro adulti, 2 Euro 18-25 anni, gratuito 9-18 anni. Partecipazione fino a esaurimento dei posti disponibili (massimo 10 persone) con prenotazione obbligatoria al numero +39.011.19560449 (dal lunedì al venerdì: ore 9.00-13.00) e via mail info.torino@coopculture.it. Consigliato abbigliamento sportivo e calzature chiuse. L’attività prevede contatto con l’acqua.

 

Attività nei Giardini Reali

 

Sabato 26 settembre

 

Alle ore 9.30, in una cornice del tutto eccezionale come quella dei Giardini Reali, sarà possibile praticare yoga con una lezione all’aria aperta, della durata di un’ora. Un’occasione unica per riscoprire sé stessi, riconnettendosi con la terra e l’ambiente circostante. L’attività si terrà ogni sabato di settembre al costo di 15 Euro. Per prenotazioni e informazioni, 011.19560449 o info.torino@coopculture.it. In caso di maltempo, l’attività si svolgerà al secondo piano di Palazzo Reale.

 

Domenica 27 settembre

 

Dalle 10 alle 13, i Musei Reali propongono la visita “Dai Giardini ai Musei: incontri con curatori ed esperti tra storia, arte e natura”. Un interessante percorso, un’insolita chiave di lettura, attraverso il quale scoprire la stretta relazione tra gli elementi naturali dei Giardini e le opere d’arte custodite all’interno delle sale museali. Attività gratuita.

 

Dalle 14.30 alle 17.30, le famiglie sono invitate a partecipare all’attività “Tessendo i colori del re”, ispirata ai tessuti preziosi che rivestono le pareti e i mobili negli appartamenti reali: un laboratorio all’aria aperta in cui sbizzarrirsi con la fantasia, dove adulti e bambini verranno guidati da una restauratrice nella realizzazione di piccolo arazzo. Attività gratuita adatta a bambini dai 6 anni di età. Partecipazione fino a esaurimento dei posti disponibili (massimo 12 persone) con prenotazione obbligatoria al numero +39.011.19560449 (dal lunedì al venerdì: ore 9.00-13.00) e via mail info.torino@coopculture.it.

Dalle ore 14 alle ore 19, in collaborazione con le associazioni culturali Speculum Historiae, TerraTaurina, Okelum e Le vie del tempo, i Musei Reali propongono l’attività “Dai druidi al Grand Tour. Esperienze per imparare a vivere”. Il pubblico è invitato a riscoprire il ruolo che la formazione ha avuto nel tempo. Un viaggio nel mondo dell’istruzione attraverso canti e storie della tradizione orale, un excursus tra le figure dell’apprendista e l’insegnante, il pedagogo, il maestro artigiano o il mastro d’arme.

 

Sia sabato 26 sia domenica 27 settembre, in orario di apertura ordinaria, valgono le consuete tariffe d’ingresso. In caso di maltempo, le attività previste in giardino si svolgeranno in spazi alternativi, all’interno dei Musei Reali.

 

Domenica 27 settembre, inoltre, dalle 16.30 alle 18.30, nella Corte d’Onore di Palazzo Reale si terrà il concerto benefico a favore del service LIONS “Bambini Nuovi Poveri”. L’esibizione, promossa dal Lions Club International Distretto 108-la1, con il patrocinio della Città di Torino, vede la partecipazione dell’Orchestra Giovanile di fiati InCrescenDo e della Banda musicale del Corpo di Polizia Municipale della Città di Torino. Prenotazione obbligatoria all’indirizzo: lionsbambininuovipoveri@gmail.com o telefonando al numero: 3923673237.

 

Visite speciali

 

Sabato 26 e domenica 27 settembre alle ore 15 l’itinerario “Benvenuto a Palazzo!” è visitabile con le guide di CoopCulture, alla scoperta delle sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale, con l’Armeria e la Galleria della Sindone, per scorgere il restauro “a vista” dell’altare della Cappella. Il percorso, della durata di circa un’ora, è visitabile in gruppi composti al massimo da 8 persone ciascuno, al costo di 7 euro oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali. Per una visita individuale, è possibile scaricare MRT, l’app ufficiale dei Musei Reali, comprendente l’audioguida completa con oltre 35 ascolti oppure acquistare al Museum Shop la nuova guida a stampa I Musei Reali di Torino pubblicata da Allemandi Editore e realizzata in collaborazione con CoopCulture.

 

Sabato 26 settembre il percorso prosegue nelle Cucine Reali al piano interrato di Palazzo Reale e nell’Appartamento della Regina Elena, al piano terreno, ogni ora dalle 10 alle 17. Le visite, della durata di un’ora, sono condotte dai volontari dell’Associazione “Amici di Palazzo Reale”. Il biglietto è acquistabile in cassa il giorno stesso al costo di 7 euro.

 

Le attività del Caffè Reale

 

All’interno della suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale, è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una cornice unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Sabato 26 settembre, in occasione dell’apertura straordinaria serale, sarà possibile gustare un aperitivo o una cena accompagnati da un sottofondo musicale. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537.

 

TOward2030. What are you doing?

 

Fino al 17 gennaio il pubblico potrà visitare l’esposizione dedicata al progetto TOward2030. What are you doing? Ideato da Lavazza e dalla Città di Torino per diffondere la cultura della sostenibilità attraverso il linguaggio della street art, il progetto ha previsto la realizzazione di 18 opere murali ispirate ai Sustainable Development Goals elaborati dall’ONU, 17 obiettivi di sviluppo sostenibile più il Goal Zero, pensato da Lavazza per divulgare gli obiettivi stessi. La mostra, curata da Roberto Mastroianni e Filippo Masino, presenta nello Spazio Confronti della Galleria Sabauda fotografie e filmati degli artisti al lavoro, mentre nel Boschetto dei Giardini Reali sono riproposti gli scatti delle 18 opere d’arte urbana presenti a Torino, oltre ai lavori di alcuni artisti dei collettivi Il Cerchio e le Gocce, Monkeys Evolution e Truly Design, realizzati durante il live painting inaugurale con il coordinamento di MurArte Torino.

 

Le iniziative TOward2030. What are you doing e Cinema a Palazzo sono inserite nel programma “Torino a Cielo Aperto” (torinoacieloaperto.it).

 

 

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MUSEI REALI TORINO
museireali.beniculturali.it

Volano gli aquiloni di Paideia

Si sposta nelle principali piazze di Torino l’iniziativa di raccolta fondi straordinaria “Vicini, adesso” lanciata prima dell’estate dalla Fondazione Paideia per offrire un sostegno concreto alle famiglie con bambini con disabilità.

Sabato 26 settembre i volontari della Fondazione Paideia saranno presenti con banchetti in diversi punti della città, nel pieno rispetto delle norme sanitarie in vigore: con una donazione a partire da 10 euro sarà possibile offrire ore di terapia per i bambini, assistenza domiciliare e un sostegno economico straordinario per le famiglie più fragili. Come ringraziamento per l’offerta, i volontari Paideia consegneranno un aquilone, simbolo della giornata e dell’impegno concreto per la felicità dei bambini.

In queste settimane l’impegno della Fondazione si concentra sulle difficoltà emerse in seguito al periodo più acuto dell’emergenza sanitaria, con conseguenze economiche drammatiche per alcune famiglie. Per questo Paideia ha scelto di rafforzare il proprio intervento, aumentando gli aiuti per chi non può più sostenere il costo delle terapie, riadattando i servizi e coinvolgendo nuovi sostenitori per offrire supporto ai bambini e alle loro famiglie.

Oggi siamo chiamati a rispondere a nuove priorità che si presentano – spiega Fabrizio Serra, Direttore della Fondazione Paideia – perché l’emergenza ha colpito duramente molte famiglie. L’iniziativa degli aquiloni solidali vuole essere un’occasione per condividere il nostro impegno a favore dei bambini con disabilità e contribuire in prima persona per essere accanto a loro. Ringrazio in anticipo tutti i volontari che saranno in piazza e chi sceglierà di donare per essere vicino alle famiglie che seguiamo. Un ringraziamento particolare va a Prodea Group per il prezioso supporto nell’organizzazione dell’evento Ogni difficoltà è più leggera, se affrontata insieme”.

Questi i cinque i punti previsti per l’iniziativa di raccolta fondi di sabato 26 settembre a Torino:

Ø    Via Accademia delle Scienze angolo via Maria Vittoria (piazza San Carlo)    

Ø    Via Garibaldi angolo piazza Castello

Ø    Via Lagrange angolo via Gramsci

Ø    Via Po 16 (fronte Chiesa San Francesco da Paola)

Ø    Shopville Le Gru – Grugliasco

Per maggiori informazioni: www.fondazionepaideia.it

Una casa-bottega in corso Belgio a Torino: ecco la stagione di Loftnovantadue

Giovedì 24 e venerdì 25 settembre la cena firmata da Mirko Pelosi
Anima del progetto è Elisa Carucci, classe 1996: in programma anche workshop, talk e degustazioni

Un loft recuperato nell’interno cortile di corso Belgio. Una casa che si trasforma per accogliere cene da massimo 16 persone. E’ questo il progetto Loftnovantadue che inaugura la stagione autunnale con due serate speciali, giovedì 24 e venerdì 25 settembre alle 20.

 

L’anima del luogo è Elisa Carucci, classe 1996, originaria di San Mauro, che lo scorso anno, dopo una laurea in Economia in inglese, un’esperienza di due anni a Londra e un presente (e passato) come fotografa, ha deciso di disegnare e realizzare un posto dei sogni, che sarebbe potuto nascere a New York o in una grande metropoli ma ha trovato a casa in Vanchiglietta, a Torino. Qui, nella sua casa-bottega, di design e super modulabile, ricavata dove fino a poco prima c’era un laboratorio di falegnameria, Elisa, che si definisce una startupper, ha il suo studio fotografico e ospita iniziative di vario genere. La fotografia e la cucina sono il collante.

 

L’home restaurant, caratterizzato dalla cucina nera open space e dai «social table» accoglieranno, in primis, il “Supper Club”: si tratta di cene con chef selezionati che cucineranno (a vista) e racconteranno i propri piatti, illustrandone provenienza, curiosità e storia. «E’ un’esperienza sociale ed enogastronomica in cui persone nuove si conoscono a suon di cibo, vino e buona musica. Lo chef fa parte del pubblico e il pubblico fa parte della cucina, senza barriere».

 

Si inizia giovedì 24 e venerdì 25 settembre con due “cene itagliane”: errore voluto visto che il protagonista è uno chef molto apprezzato all’estero. Mirko Pelosi, classe 1994, chef romagnolo doc trapiantato in Europa. Ha lavorato al Timberyard di Edimburgo, poi ad Oslo, per il ristorante tre stelle Maaemo, e, di nuovo, in Scozia, all’Edinburgh Food Studio.

La sua filosofia è nordica, data l’esperienza maturata in Nord Europa, rustica e rurale: nella sua cucina, si sfruttano le reali connessioni con i produttori e si dà valore alla genuinità. Da Loftnovantadue propone una cena tra autenticità e progresso, tra Piemonte e Romagna. Il menù, prevede nove portate con acqua, vino e caffè inclusi: pane, burro e latticello; zucca, nocciola Piemonte e salvia; crescione romagnolo, erbe selvatiche, formaggio di fossa; costa di bieta, capperi di nasturzio, saba 2001;

tuorlo marinato, riso vercellese, sake; tørrfisk, cipolla di Cureggio, uva spina; pollo, cavolfiore, fragola umeboshi; yogurt, castagna, castelmagno, miele fermentato; ciambella, ramassin.

 

Per realizzarlo, Mirko Pelosi arriverà a Torino già sabato 19 settembre, quasi una settimana prima dell’iniziativa. Prima si recherà insieme a Elisa a Fontaneto d’Agogna, nel Novarese, per comprare, nella giornata di domenica, la cipolla di Cureggio, presidio Slow Food, un modo per dare valore al piatto finale e all’esperienza della cena. «Il piatto sarà raccontato, spiegato, comunicato dallo chef per dare valore alla storia e al valore di ciò che si ha mangiato, partendo dal produttore e arrivando a tavola» spiega Elisa. Lunedì andranno insieme nel Cuneese, ad acquistare il Castelmagno d’alpeggio. Essendo la fotografia fil-rouge di questo progetto, tutto questo processo sarà documentato e narrato visivamente, come un reportage, dando valore ad etica ed estetica.

Costo della cena 55 euro. L’ingresso è riservato ai soci e per prenotarsi è sufficiente tesserarsi sul sito www.loftnovantadue.com e/o inviando una mail a eat@loftnovantadue.com.


I “Talk&Taste” sono, invece, incontri con produttori locali seguiti da una degustazione con aperitivo rustico offerto dalla casa.
Prenderanno il via ad ottobre: «Questo format vuole valorizzare il nostro territorio e i suoi frutti. Ogni incontro è una scoperta: di un luogo, di una produzione, di una famiglia, dal genepì alla menta, dal vino ai formaggi più pregiati: verranno scelti piccoli e medi produttori con una spiccata etica lavorativa, che amano il proprio lavoro e sono dediti ad una produzione di qualità» spiega ancora la Carucci.

 

Infine, i “Workshops”, laboratori manuali di una giornata dedicati alla scoperta di mondi antichi e contemporanei: panificazione, fermentazione, pasticceria. Dalla teoria alla pratica, in queste giornate ci si sporcherà le mani seguendo la filosofia dell’imparare per errori, facendo e creando, con tutti i vantaggi dello sentirsi a casa.


Loftnovantadue ha inaugurato a ottobre 2019 ma, dopo le prime cene e gli eventi di private dining ovvero cene private per occasioni speciali, dal compleanno all’evento aziendale), che hanno riscosso molto successo sotto Natale, si è fermato per la pandemia. Ora la vera partenza: «Qualsiasi iniziativa che nasce qui rispetta l’idea che il loft è una casa prima di tutto e ciò che viene offerto è sempre semplice, sincero e reale. Un progetto dinamico d’innovazione culturale, artistica e sociale, una casa in fermento» conclude Elisa.

“Libri in agenda”: un video al giorno per raggiungere lo sviluppo sostenibile

Festival dello Sviluppo Sostenibile

Cultura: con un video al giorno, ASviS, Salone Internazionale del Libro e Iren, lanciano “Libri in Agenda”, un percorso editoriale dedicato ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030

Nasce “Libri in Agenda”, una nuova iniziativa per promuovere la cultura della sostenibilità. L’iniziativa, lanciata dall’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), in collaborazione con Il Salone Internazionale del Libro e grazie al contributo di Iren, è una delle più importanti iniziative organizzate nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più grande manifestazione italiana sulla sostenibilità che, con quasi 600 eventi in programma in tutta Italia, nel mondo e online, si è aperta ieri e si concluderà l’8 ottobre.
A partire da questa sera, il Salone di Torino curerà un’idea editoriale che dedica un libro al giorno ad ognuno dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 e, attraverso altrettante video interviste con gli autori, pubblicate alle 18:00 sulle pagine social di ASviS e del Salone, racconta la sostenibilità in modo inedito e originale.

La partnership tra ASviS e il Salone Internazionale del Libro di Torino nasce nel 2019 per contribuire alla diffusione della conoscenza dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile e alla diffusione della cultura della sostenibilità. Nel 2020, così profondamente segnato dall’epidemia sanitaria, la collaborazione prende forma online, per raggiungere il grande pubblico con un messaggio chiaro e un format capace di promuovere la trasversalità dei 17 obiettivi e la loro diretta incidenza nella vita di tutti.

“Si tratta di una delle principali iniziative culturali previste quest’anno dal Festival. La sostenibilità ha bisogno di cultura per farsi azione concreta a sua volta la cultura ha bisogno di sposare la sostenibilità perché ne diventi ambasciatrice tra tutti i popoli, al di là delle diversità e delle barriere linguistiche”, ha dichiarato Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS. “Nei 17 giorni della manifestazione, la nostra missione è promuovere e diffondere la cultura della sostenibilità a tutti i livelli e la collaborazione con Il Salone rappresenta il veicolo ideale”.
“Il Salone Internazionale del Libro di Torino ha sposato già da tempo le ragioni della sostenibilità, che sono state sempre più accolte nella linea editoriale degli ultimi anni. Compito della cultura è anche quello di renderci più consapevoli, affinché attraverso azioni concrete sia più facile cambiare il modo di agire collettivo. Per fare questo serve una strategia che metta insieme forze diverse: siamo davvero felici di aver avviato questo progetto innovativo con ASVIS, che simboleggia in modo concreto la forza della collaborazione e l’unità di intenti racchiusa nell’obiettivo 17 dell’Agenda 2030”, ha dichiarato Nicola Lagioia, direttore editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino.

“La sostenibilità e l’economia circolare rappresentano sempre più due tratti distintivi di Iren. Dal 2015, attraverso il settore educational del Gruppo Eduiren, siamo impegnati a declinare la sostenibilità a 360° a favore di tutti cercando di individuare, di volta in volta, modalità narrative e partecipative sempre innovative. Siamo pertanto particolarmente entusiasti di poter supportare “Libri in Agenda” con l’obiettivo di far entrare sempre più i temi dell’Agenda 2030 e dell’economia circolare nella quotidianità con modalità comunicative nuove e accattivanti”, ha affermato il Presidente del Gruppo Iren Renato Boero.

Il calendario di “Libri in Agenda”

22 settembre
#SDG17 Partnership per gli obiettivi
Nicola Lagioia e Enrico Giovannini
Conduce: Francesco Morace

Libri in Agenda parte dal fondo, quindi dal dialogo fra tutti gli obiettivi. Per costruire una visione d’insieme sulla sostenibilità capace di creare sinergie e collaborazioni, come quella tra ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile e il Salone Internazionale del Libro.

23 settembre
#SDG14 Vita sott’acqua
Mario Tozzi
Conduce: Giuseppe Culicchia

Un dialogo alla scoperta delle interconnessioni che legano tra loro il mare e la terra, gli organismi e la vita geologica. Un equilibrio insieme fragile e fortissimo, che l’azione umana sta mettendo in crisi, ma che forse può ancora tutelare.

24 settembre
#SDG15 Vita sulla terra
Giuseppe Barbera
Conduce: Paola Caridi
in collaborazione con Aboca Edizioni

Il nostro tempo è l’Antropocene: le attività umane modificano il funzionamento del sistema terra e a pagare il conto sono tutti gli esseri viventi. Partendo da un suo viaggio in Cina, Giuseppe Barbera ragiona su responsabilità individuali e collettivi, fratture e tentativi di fuga.

25 settembre
#SDG10 Ridurre le disuguaglianze
Francesca Melandri
Conduce: Lucia Sorbera
in collaborazione con Rizzoli

Dal terrorismo al passato coloniale, Francesca Melandri indaga nei suoi romanzi alcune pagine del passato che fatichiamo a ritirare fuori: sono soprattutto le storie degli ultimi, di chi è rimasto indietro. Storie che per ridurre le disuguaglianze bisogna cominciare (e continuare) a raccontarle.

26 settembre
#SDG13 Lotta contro il cambiamento climatico
Luca Mercalli
Conduce: Giuseppe Culicchia
in collaborazione con Einaudi

Nei prossimi decenni le pianure rischiano di diventare inabitabili, le distopie a cui ci hanno abituati i libri e i film sembrano diventare realtà. Forse non resta che trasferirsi in montagna, rivedere il proprio ruolo nel mondo, passare dalla teoria alla pratica.

27 settembre
#SDG5 Parità di genere
Patrizia Rinaldi
Conduce: Eros Miari
In collaborazione con Sinnos

La parità di genere si può raccontare anche con storie avventurose e ambientate nel passato. Un po’ perché i problemi di ieri restano purtroppo i problemi di oggi, un po’ perché le storie per ragazzi sono il pungolo con cui ribaltare domani le narrazioni del presente.

“Attenzione al ciclista”, Paola Gianotti inaugura i cartelli stradali

Con l’Assessore alle Mobilità Maria La Pietra, l’ultracycler piemontese Paola Gianotti, detentrice di 3 Guinness World Record, ha inaugurato a Torino,  il primo di 16 cartelli di ATTENZIONE AL CICLISTA sulle strade.

I cartelli verranno posizionati in questi giorni nelle zone a maggior traffico “ciclistico” e sono un invito a rispettare la distanza di sorpasso di 1,5 m tra veicoli.

Paola Gianotti, che a luglio ha corso il suo Giro del Piemonte, pedalando per 1500 km nella regione e posizionando circa 500 cartelli in 80 diversi comuni, si è detta “Onorata e felice che il nostro capoluogo abbia dato il suo appoggio al progetto che porto avanti insieme a Marco Cavorso e a Maurizio Fondriest. Ogni 35 ore muore un ciclista sulle strade d’Italia. Occorre sensibilizzare tutti: gli automobilisti ma anche i ciclisti, a prestare la massima attenzione! A luglio ho fatto il Giro del Piemonte e in questi giorni ho portato a termine quello della Toscana (35 comuni – 200 cartelli – 800 km). Prossimamente sarà la volta della Sicilia. Ho un progetto ambizioso: nei prossimi due anni vorrei che la nostra bella Italia fosse disseminata di cartelli di attenzione al ciclista! ”.

 

L’assessore La Pietra ha espresso supporto per l’iniziativa, ribadendo quanto il comune stia già facendo in materia di viabilità e piste ciclabili in città e sottolineando quanto la sicurezza dei ciclisti sia da sempre una priorità per Torino.

La campagna sulla sicurezza di Paola parte nel 2014 al suo rientro dal Giro del Mondo, durante il quale fu investita da una macchina in fase di sorpasso. L’incidente le causò la frattura della quinta vertebra cervicale. Da allora, insieme a Marco Cavorso, padre del ciclista quattordicenne Tommy, ucciso nel 2010 da una macchina, e a Maurizio Fondriest, campione mondiale di ciclismo, Paola porta avanti una campagna di sensibilizzazione e di attenzione alla sicurezza sulle strade.

“Torino non dimentica la prima strage di Stato del settembre 1864”

STORIA / Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Roberto Gremmo

Il 21 e 22 settembre 1864 la nuova Italia unita e imperialista che aveva regalato alla Francia Nizza e Savoia, dopo aver invaso Stati sovrani e colonizzato le loro popolazioni, mostrava il suo volto più sanguinario massacrando a Torino decine di popolani inermi che stavano manifestando pacificamente contro lo spostamento della capitale a Firenze.

Quelle tragiche giornate di sangue torinesi non sono state dimenticate e sono una ferita ancora aperta. Segnano la dolorosa frattura fra un Popolo che aveva per secoli seguito con disciplina la Dinastia Sabauda, e i regnanti del ramo Carignano che indegnamente e spregiudicatamente aveva avuto la corona reale, dopo la morte dell’ultimo discendente diretto di Emanuele Filiberto che proprio Torino aveva voluto come capitale. Le ragioni della protesta popolare del 1864 sono note. Traevano motivo dal sicuro impoverimento economico della città che veniva “scippata” delle sue più importanti funzioni, ma prendevano forza dal rancore giustificato dei piemontesi che si sentivano, a giusta ragione, traditi, abbandonati e impoveriti. Di fronte al malcontento, una classe politica straniera almeno nella mentalità, capeggiata dal toscano Peruzzi e sostenuta dai politicanti nostrani già pronti a trasformarsi in “italianissimi”, aveva fatto brutalmente ricorso alla maniera forte, ordinando a poliziotti, carabinieri e soldati di sparare ad altezza d’uomo sulla folla inerme. Restarono sul selciato almeno una sessantina di morti, e nel fuggi fuggi generale diversi poveracci rimasero più o meno gravemente feriti. Senza colpa alcuna. Con loro moriva il nostro Piemonte. Ogni anno Torino commemora la strage del 1864.

 

 

Turin arcòrda ël prim ravagi dë Stat dël 1864

El 21 e 22 dë stèmber dël 1864 la neuva Italia unìa e amperialista ch’a l’avìa ofrì a la Fransa Nissa e Savàja dòp avèj debordà at djë Stat andipendent e s-ciavisà soa gent, a fasìa vëdde soa fàci pì sagnosa casand vàire desen-e ‘d përson-e ch’a fasìo ‘na tranquila dimostrassion contra ‘l tramudament dla capital a Firense. Cole tràgiche giornà ‘d sangh turinèis a son nen stàite dësmentià e a son ‘na blëssura ancora duverta. A marco l’angossosa rompura anta ‘n Pòpol ch’a l’avìa për sècoj andà da press sensa banfé ij Sovran Sabàud e ‘dcò coj dij Carignan che nen meritèivolentement  e sfaciatament a l’avèa pià la coron-a real, dòp dla mort dl’ùltim dla sëppa ‘d Manuel Filibert che pròpi Turin a l’avìa vorsù për capital. As conosso le rason dla reclam dla gent. A fongavo andrinta a la sicura tribulassion dla vita sitadin-a ch’ai gavavo soa valevòila mansion ma a piavo fòrsa da la pì che scusabil rancugna dij Piemontèis ch’as sentìo, nen a tòrt, tradì, bandonà e ampovrì. Dëdnans a la dëscontentëssa, ‘na cracia ‘d traficant strangé almanch ant la manèra ‘d pensé, con cap-testa ‘l toscan Peruzzi, e tenùa su da politicant nostran bé-le che pront a trasformesse an “italianissimi”, a l’avìa brutalment butà man a la manèra fòrta, dand man lìbera a plissiòt, carabigné e bajèt ‘d fé feu contra la maraja sens’armi. A l’era finì ch’a restavo an sël pavé almanch ‘na sessanten-a ‘d mòrt e ant lë scapa scapa general vàire povrass a l’ero restà blëssà.
Sensa gnun-e colpe. Con loraotri a morija nòstr vej Piemont.

Roberto Gremmo, dalla rivista Etnie

 

La Regione: “Più prestazioni e meno liste d’attesa per i non autosufficienti”

La volontà è di allargare la platea dei beneficiari. L’Assessore regionale al Welfare Chiara Caucino sintetizza così l’obiettivo del Piano regionale per la non autosufficienza, la cui bozza è stata presentata in Commissione consiliare, ed evidenzia che il suo principale obiettivo è “ottenere i fondi dallo Stato e occuparsi al meglio dei cittadini piemontesi non autosufficienti che necessitano ogni giorno delle prestazioni lungo assistenziali”.

E aggiunge: “Su un tema così delicato e importante, si vuole avere un dialogo con tutte le parti interessate. Per questo motivo, nei prossimi giorni verranno convocati incontri anche con le parti sociali, il coordinamento degli Enti gestori e le associazioni maggiormente rappresentative per avere un confronto costruttivo sul Piano, pronto ad essere migliorato e arricchito”. L’Assessore ribadisce che il documento diffuso è una bozza di lavoro e, in quanto tale, rappresenta una base da cui partire:

“Il Dpcm del 21 novembre 2019 istituisce il Piano nazionale per la non autosufficienza e prevede obbligatoriamente la presentazione, da parte di ciascuna Regione, di un Piano regionale soggetto all’approvazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. L’obbligo di adottare un piano triennale, in realtà, è una grande opportunità per migliorare la programmazione nel medio periodo, senza doverla inseguire di anno in anno. È fondamentale comprendere che l’approvazione del Piano regionale da parte del Ministero è vincolante per ottenere le risorse del Fondo per il triennio 2019-21. Esse ammontano precisamente per il 2019 a oltre 45 milioni di euro, di cui è stato trasferito solo il 50% a titolo di anticipo, e di oltre 100 milioni per il 2020 e 2021 (56,7 per quest’anno e 45,5 per il prossimo)”.

In Piemonte gli assegni di cura erogati (dato 2017) sono 8.123, di cui 2.760 a Torino, le persone in lista d’attesa (dato pre-Covid) oltre 10.700. La volontà è pertanto di non apportare alcun taglio, bensì di aumentare la platea dei beneficiari diminuendo le liste d’attesa.

Salute, dall’Università a Internet

SaluTO 2020 TORINO. Medicina e Benessere
25 e 26 settembre. Il Modello Torino per una divulgazione medico-scientifica per tutti

 

La seconda edizione di SaluTO – Torino. Medicina e Benessere, il 25 e 26 settembre, si concentra sull’intreccio fra salute e innovazione tecnologica, sullo sfondo della tradizione di eccellenza medico-scientifica della città: la Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino e il Politecnico uniscono le forze per una divulgazione scientifica basta su fonti certe e accessibili a tutti, per un pubblico più informato e più sano. Un Modello Torino, per mettere a disposizione del grande pubblico la conoscenza accademica sull’innovazione tecnologica applicata alla salute, per combattere disinformazione, fakenews, scorrette abitudini e stili di vita che possono danneggiare la salute del singolo e della collettività.

 

Il Programma

Otto talk scientifico-divulgativi al pomeriggio più “Aspettando SaluTO” al mattino

Venerdì 25 e Sabato 26 saranno giornate piene di appuntamenti per il pubblico del web.

Cuore del programma, il pomeriggio, con otto talk scientifico-divulgativi della durata di 30 minuti ciascuno, organizzati da Università degli Studi di Torino in collaborazione con il Politecnico di Torino. Ma la macchina di SaluTO partirà già nella mattinata di Venerdì e Sabato, quando si terranno i tre incontri di Aspettando SaluTO, organizzati con il contributo di aziende e istituzioni che sostengono l’evento, sempre sui temi dell’edizione di quest’anno.

I Temi

SaluTO quest’anno racconterà come e quanto tecnologie —-biomedicali e intelligenza artificiale possano migliorare esponenzialmente la possibilità di cura e prevenzione anche delle malattie più gravi e più diffuse, dalle patologie cardiache a quelle oncologiche – ha dichiarato Ezio Ghigo, Coordinatore del comitato scientifico di SaluTO –  e quanto possano essere utili nel necessario, continuo, aggiornamento delle armi della medicina contro le nuove sfide di un mondo in profondo cambiamento”.

Dall’impiego dell’intelligenza artificiale per una prima lettura delle immagini diagnostiche degli screening oncologici, che aumenta esponenzialmente la rapidità dell’analisi dei casi, alle nuove frontiere della vista artificiale, attraverso mouse “avanzati” riservati ai non vedenti, che riescono a tradurre la parola scritta in stimolo braille dinamico, fino alla medicina di precisione, che analizza i dati genomici del paziente per individuare una terapia personalizzata in caso di tumore: si parlerà di questo nei talk di SaluTO, e ancora di monitoraggio cardiologico a distanza tramite device portatili che raccolgono in tempo reale dati, poi analizzati tramite intelligenza artificiale, che di nuovo consente una eccezionale rapidità nell’identificare l’anomalia; di movimento e dieta sana per combattere obesità e diabete; delle nuove frontiere della chirurgia estetica riabilitativa dopo un intervento di chirurgia bariatrica; infine di Covid e dell’effetto psicologico della pandemia sulle persone.

 

Un’edizione tutta digitale: dal Teatro Regio di Torino al pubblico di internet

Gli incontri fra i relatori si terranno al Teatro Regio di Torino, ma senza pubblico in presenza, che seguirà e parteciperà da casa via Internet: SaluTO 2020 quest’anno vive sul web, in osservanza alle norme per il contenimento del contagio da Covid19, in particolare per questa delicata fase di ripresa autunnale.

L’evento avrà il format digitale, Sipario!, ideato da YEG! Your Event Group, come contenitore per il web che recupera e riedita in chiave digitale le ambientazioni degli eventi in presenza a cui siamo abituati, esaltando il valore storico e architettonico dei teatri delle nostre città, scelti come location, e che consente l’interazione con il pubblico.

Come seguire i talk via web

Collegarsi sarà semplicissimo: lo streaming video sarà disponibile gratuitamente sul sito di SaluTO (www.saluto.net) e anche sul portale Di Lei di Italia On Line, mediapartner di SaluTO2020.

SaluTO – Torino. Medicina e Benessere, nato su iniziativa della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino, è realizzato in collaborazione con la Città di Torino e YEG! Your Event Group, e da quest’anno si arricchisce della partnership scientifica del Politecnico di Torino.

Comitato Scientifico –  Ad aprire le porte della scienza medica al grande pubblico un Comitato Scientifico formato da esperti torinesi della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di TorinoAntonio Amoroso, professore ordinario di Genetica medica;  Stefano Bruschi, professore ordinario di Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica;  Paolo Fonio, professore ordinario di Radiologia; Ezio Ghigo, professore ordinario di Endocrinologia e malattie del metabolismo e coordinatore di SaluTOGiuseppe Massazza, professore ordinario di Medicina fisica e riabilitativa; Umberto Ricardi, professore ordinario di Radioterapia e direttore della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino.
Chi organizza – YEG! Your Event Group

YEG! Your Event Group è una società di live communication, partner di eventi innovativi nel mondo istituzionale e corporate che si occupa di progettare e pianificare soluzioni logistiche e creative nel mondo della comunicazione, utilizzando tools moderni ed efficaci uniti a un forte pensiero strategico. Ha sedi a Torino, Milano e Roma e vanta una grande esperienza nell’organizzazione e produzione di eventi a carattere scientifico.

 

Qui il video promozionale della manifestazione.

www.saluto.net

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Una maratona virtuale a favore della Ricerca sull’Alzheimer

Il percorso è libero e tutti possono partecipare percorrendo 8 km o anche solo qualche metro. L’obiettivo è percorrere un milione di chilometri. Si parte a qualsiasi ora, da soli o in compagnia, di corsa, camminando, in bicicletta o in monopattino, dalle RSA Richelmy di Torino e Casa Mia di Borgaro.

In Italia si stima siano oltre 1 milione le persone affette da demenza, di cui più di 600.000 colpite dal morbo di Alzheimer.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, il 21 settembre Orpea Italia sceglie di “correre” accanto alla Onlus Amici di Casa Insieme, da anni impegnata nella raccolta fondi per la ricerca sull’Alzheimer.

 

Nei giorni 20 e 21 settembre le Residenze Richelmy di TorinoCasa Mia di Borgaro (TO), San Felice di Segrate (MI), Casa Mia di Asti e Villa Cenacolo di Lentate sul Seveso (MB) saranno il punto di partenza per una maratona virtuale, alla quale tutti possono partecipare: la MARATONA ALZHEIMER (www.maratonaalzheimer.it).

Chiunque voglia aderire all’iniziativa può recarsi, nell’orario che preferisce, presso l’accettazione di una delle residenze Orpea coinvolte e, in cambio della donazione di 10 euro, ricevere la maglietta di Maratona Alzheimer per partecipare autonomamente alla corsa di solidarietà percorrendo, a piedi, in bici, in monopattino o in roller, qualche chilometro a favore della ricerca. Il percorso libero di ogni partecipante, tramite la piattaforma SportHeroes, contribuirà a far salire il contachilometri complessivo.

La cifra raccolta dalle donazioni sarà interamente devoluta alla Onlus Amici di Casa Insieme.

La Residenza Richelmy e Casa Mia Borgaro sono centri altamente specializzati nella presa in carico di anziani non autosufficienti e di persone affette dal morbo di Alzheimer grazie alla presenza di unità specifiche dedicate e percorsi terapeutici mirati per il trattamento di questa sindrome. Terapia occupazionale, spazi di stimolazione multi-sensoriale, terapie sonoro-musicali, sedute di stimolazione cognitiva, memory center, letture culturali e attività ricreative sono alcune delle attività offerte. I membri dello staff e alcuni ospiti delle residenze per anziani Orpea, che da sempre accolgono e si prendono cura di persone non autosufficienti affette da questa sindrome, saranno i primi a scendere in campo per la ricerca; indosseranno la maglietta della manifestazione per percorrere, con le gambe ma soprattutto con il cuore, qualche km o anche solo, simbolicamente, alcuni metri nei giardini interni delle Residenze, contribuendo a raggiungere l’importante traguardo della maratona: un milione di chilometri.

Nelle nostre strutture siamo impegnati quotidianamente nella cura e nell’assistenza dei malati di Alzheimer e nel supporto ai loro famigliari – spiega Thibault Sartini, CEO di Orpea Italia – pertanto siamo molto onorati di dare il nostro contributo per sostenere le preziose attività che la Onlus Amici di Casa Insieme porta avanti in questo ambito.”

Le magliette verranno consegnate all’esterno delle struttura, in assoluta sicurezza e nel rispetto delle norme sanitarie anti Covid vigenti.

Indirizzi residenze torinesi:

RESIDENZA RICHELMY Via S. Donato, 97, 10144 Torino TO

CASA MIA BORGARO Via Santa Cristina 19 – 10071 Borgaro Torinese (TO)

www.orpea.it

Al MAO di Torino: “Il Giappone dalla A alla Z”

Il Paese del Sol Levante raccontato nelle sue tipicità e “in ordine alfabetico” nel libro di Guido Montanari. Giovedì 24 settembre, ore 17,30

Perché in Giappone i treni arrivano puntuali? Perché i giapponesi salutano con un inchino? Perché mettevano la mascherina ancora prima della pandemia del Covid19? Come hanno fatto a diventare uno dei Paesi più sviluppati del mondo e al tempo stesso a mantenere le loro tradizioni millenarie? Come hanno potuto sviluppare le feroci arti marziali ed esprimere nelle loro opere artistiche poesia e leggerezza inarrivabili? Curiosità, domande fors’anche a volte banali che in tanti ci siamo fatti imbattendoci, per varie ragioni, nella storia di un Paese così misterioso e affascinante, per tanti versi, ancora molto lontano e “incompreso” dal nostro. E che, anche per questo, suscita sempre grande interesse e attrazione. A venirci in aiuto nel dare risposte ai succitati (e sicuramente a tant’altri ancora) dilemmi, potrebbe esserci di grande utilità il volume di Guido Montanari titolato “Il Giappone dalla A alla Z”, edito da “disegnodiverso”, curato da Paola Gribaudo (con illustrazioni e foto di Lorena Alessio, esperta di architettura e cultura giapponese) e che verrà presentato il prossimo giovedì 24 settembre, alle 17,30, negli spazi del MAO- Museo d’Arte Orientale di via San Domenico 11, a Torino. Nel libro, l’autore (docente di Storia dell’Architettura e della Città al Politecnico di Torino) racconta del Giappone, dove ha vissuto per un certo periodo, alcuni aspetti peculiari attraverso una scrittura divulgativa estremamente agevole e una serie di brevi osservazioni e riflessioni, seguendo la traccia (di qui il titolo) delle lettere dell’alfabeto. Fra il colto e lo scanzonato. Tanto che il volumetto – al pari degli altri 67 titoli della collana– si propone come una sorta di “capriccio” editoriale che intende fondere approcci diversi al testo unendovi contributi di artisti, scrittori, poeti, attori, musicisti e collezionisti. E in qust’ottica le possibili risposte di Montanari, atte a soddisfare i nostri molti punti interrogativi, “si articolano come brevi appunti di viaggio, utili a stimolare la curiosità piuttosto che a fornire spiegazioni: un tentativo di raccogliere pensieri e proporli alla discussione, per confrontarsi magari con chi conosce meglio questo complesso Paese”.
La presentazione, aperta dal Direttore del MAO, sarà condotta da Elena Dellapiana e da altri ospiti. Saranno presenti gli autori e la curatrice del volume.
Ingresso libero. Prenotazione obbligatoria alla mail mao@fondazionetorinomusei.it indicando nell’oggetto “PRESENTAZIONE LIBRO MONTANARI”.
In ottemperanza alle normative anti Covid19, gli ingressi sono contingentati e i posti disponibili limitati.

g. m.